L'Unità - anno IX - n.47 - 18 novembre 1920

192 d rin.tko, nvrcbhno dovuto essere compen– sut(' dagli alleati dell'ltulin, che erano im· pegnnli dnl trallnto di Londra, cioè dalla Frnnrio e dnll'lnghiltcrra: dovevano essere compemmte con \·antaggi di tndo.le economi– ca e finanziaria. t,,Ja per realizzare questo. politica occorre. vo. non ]asciar finire la guerra; o per lo me– no non mettersi ,a guorra finita, contro tut– to il mondo. Questi errori di tattica dej no– sri spoccamontagne hanno perme~so alla Quanti gl' italiani di Il censimento austriaco So i censimenti nustrinoi fossero fatti onestumonte, il consimcnlo dogli abitanti della. Dalmazia, secondo la • lingua. <li con– vorsnziono », fatto noi UHO, darebbe, in forma, abbastanza. osa.tta, la proporziono fra. italiani o slavi in Dnlrnazia. lufntti, so è vero che por« lingua di corn-or$ziono » si può, nelle opernzion i dol censi 1nonto, intondoro, non la lingu1, della. nazione·, a, cui h, (lcrsona censita n.ppnrtiono, ma. quolh io cui è costretta a farsi intondore, oncho RO– la. propria e lingua materna» li dhTorsa, - è anc•ho vero ohe iu un pn-0se di l1ltto na– zionnli ardenti, como è atata lo Dalmazio. negli nltimi cinqunnta noni, ciascuno nel diobiaruro la prollri1, • lingua di convor– snziouo » sento di faro un'aff('rt.nnziouo di sentimento nazionalo, o mette appunto questa intenzione noi dichiuroro la. propria lingua. li censimento dolio (( lingue di con– vorsazione ,., quindi, diventa un con~imeuto dello nazionalità. Il guuio è che, appunto noi paesi di lotte nazionali ardenti, lo maggioranze si efor1rrno in tutti i modi di sopprimere le minoranze: o comincio.no dal sopprimerlo uoi consimonti: oioò lo amministrazioni comunali, che presiedono nllo oporn.zioui del censimento, fanno tutte le possibili pressioni par costri11gerù i cittadini a di– chiarare come « Hngaa di convorsaziono » quella della. nazionlllit.A, cho è padrona del comnuo; e dovo le pressioni diretto eugl' interessa.ti non riescono, si fauno le presoiooi nelle schedo degl' interessati, fal– sifloandole sonz'nltro. Io J)n.lmazia si può ossoro sicuri che gli slavi, p:Mironi di tutto lo nmminjstrazioui comtwaH, meno quella di Zarn, han.no fotto questo ll»•oro di falsiflcazione a danno degli italin.ni . Poreiò, quando troviamo nel oonsimonto del HHO che in .Da1mazia i 8etbo~roati sono 010 milu, e gl'italinoi sono 18 mila, po ~sia.mo affermare a priori oho 4111cstacifra dogli itnlia.ni è inferiore nJI:• rc1>ltà. Le cifre esatte .Noi 1895, Gmziaclio A.scoli, gor1zmno, uomo di somma autorit;\ soiontific:\. e di iudisonssa probità, calcolava cho i da.Imati parlanti italiano fossero intorno a 40 mila, oltre oircn 20 mila italo:- ;la.vi o bilingui, "' uomini di mnro ». (Ol'frrc<ltmti, nella. • Nuova Antologia » del 1° luglio 1895, 43). E " 40 mila calcolav" gl' italiani, nel 1807, il Samminiatelli, nttun.lo vico-prosi– clento della • Daoto A.lighieri • (i'f,wva Antologia, 10 giugno 1S07), escludendo, 1\ <1uel cbo sembra, dal novero i 20,000 bi– lingui dell'Ascoli. Ancho Pasquale ,~illal'i, inaugurando nel 1902 a Siona. il Uongresso della .- Dante Alighieri », ralcola.va gli italiani di .IJalma.zit, n t: poco meno di 40 mila» (VtLLAHt, DiBC1t8Sionicritiche, Bologna, Zanichelli 1 1005, pag. 6,lS). l u un opuscolo La JJaLnmzia, la sut1, sto,·ia e il ,uo niartirio, scritto - si bacli bono - da un dalmat.a irredentista, e pubblicato - si badi bene - a curn dell 1 Associa,..iono Na– zionale << 'l 1 rento o Trio!§lO ~ (Voroua, Stai.}, tip. J\f. Bettinelli e O.), uol 1011, ngli ita– lin.ni di Dalmazia è attribuito esplicita .. monto il 5 % dolh• popolazione, agli shwi il 9~ % (1mg. 38) : pooo piìt di 30 mili>ita li:mi, dunque, su 626 mila abitanti. Sul- L'UNITA' diplo1nrllia inglese e france!:ie d1 trasfounar– si dn partecipi della vertenza italo-slava e IPgnti all'ltnlia, iu arbitri superiori e nll'I– t:ilia. e alla JugoshHia. E le rinuncie sono av\ 1 enute egualmente, ma senza compensi di nessun genere, dopo che lnghllterro. e Fran– cio avevo.no già sistemali tutti i loro nffnrl. Gli e chr per realizzare una. politica, oc– rorre comprenderla. E per comprenderla, occonc possedere tu1 compi Pndonio. E quando non ce n'è..... sono Dalmazia? l'Idea ]{azionale elci L) agosto 19t:!, una. corrispondenza dulia Dalmazia, criticnndo il censi monto del 1010, dicon\: e Se uol • ccnsiruonto si fosso fotta u1ui forma. dj « controllo assidua o più Yigile, il censi– (( mento ci avrebbe ridato por lo meno • i '.!O miln che ci erano riconosciuti nel « 1801. )In. ~a.~saifaoilmcnto con un po' di « buona volontil o di energin, si potrobl>e « pro,,aro oho gl'italilini in Dalmazio, so,~o « alme,,o 30.000 1 o di, unu, tnl cifra poco « distanti t. E ancoro noi dioomliro dt•l 1914, Gualtiero Uastclliui affermava cho gl' ita– liani di Dalmazia. sono 30 milu, (Trento e 1.'t·icsU, nei « Quaderni dollu guerra *, .:\li– laoo, 'l'roves, 101-1, pngi:. Il, 119,122,127, 128, 131). Tommaseo, nel 1862, difondondo gl' ita Jiu.ni coutro gli slavi, n.lformrwn. cbo gli italiani Ot'11110 20 mila, e non lfj mila., co– me affermarono gli slavi, su uni\ popola– zione totale cli 420 miln "bi tanti (J I serio nel f11crto, pagg. 313, 315, 311i, 36;!, 368). Ora partendo dai 20 mila, italiani su 420 abitanti, affermati dal 'fommnsoo nel 1862, e ritonondo per corto cho lo proporzioni sieno rimaste qnl, come t\ n.vvenuto ovm1- que, immutato, ai flrriva n conchindere ohe gl 'itnlin.ni di Dnlmnzia. clohUono C'ssere oggi poco più, poco mono <li 30 mila, su 610 mila abitanti: cosl como dicevano l'autore doll'opnscolo La Dalma;ia nul 1011, l'Idea Nazio11alo nel 191~, e il Uastellini noi di– cembro del 1914. Le olozioni a. suffragio universo le dol 1911 dettero i seguenti resultnti: .Popolazione. . Elettori iscritti . Votanti . . . . Voti sorbo-croati. • italiani . . 628.000 14--LOOO 1.674 75.724 5.051 Ora ohi ha votato per un italiano o per uno sl:n·o, in nn paese tli lotte nazionali nrdouti, ha fatto un'affermazione consape– vole cli sentimento nazionale, o per lo meno ha di mostrato l' infJuonza, i.I pc~o nella. vita. pubblica. la forza ùi attrazione, di un dato gruppo nazionale, a. profercnzn di nn altro. Supponendo che gli astenuti si debb»no distribuire fra italiani e sorb<rcroati nello stesso proporzioni dei YOtunti, se no con– ohiutlo cho gl' italiani sono 45 mila. su 628 mila. a,bitunti dolln rogiono. Occorro toner conto, però, oho è nssa.i probabile che gl' italiani ~i ~iono astenoti dal voto meno degli :5Jati: sia. porchè Io minoranze hanno un, .. piit intcmHl volontà di ntrormursi cho lo mngirioranzè; - sia perohò, forniti di pil1 alta. coltura, dove– vano sentiro più chiaramente il Ynloro del– l'affermazione nazioualo; - aia perchè, ,Ti– veudo nollo citt,"7 M·evano, per partecipa.re a.I voto, maggioro agio cho la moltitudine rnralo slara, dissominnt:1 in unn. miriade di piceoli centri rurali scarsi di comnn.i– eazioni. Cosl noi vediamo ohe la città cli Zara con t-1 mila abitanti, dà. 2700 votanti, di cui 2100 italiani; in,·fico il collegio di Imoaki, con l-l.367 Iscritti, eh\ soli 1749 voti slavi o 8!) itnlfrini, n1cntro nello ele– zioni del l907 a.,·evn, dato 4206 voti slavi. E olio gli italiani fos~ero nelle elezioni clt\lh, l)11lmazia più attivi ,le;.di slavi, ri– sulta anrho d:1110elezioni dietali del 1009, nello quali secondo l'Oe8terreichiacliea Sta- tistiche, l/andb11c/1 1 votò il GO.i per ocnto degli ete·.tori iscritti uella curia dello Ca– mno di commercio e industria, l' il I tl per cento in quell,1 dei Comuui urbani: nelle qnali curie ,·otano gli ch·menti ita– liani; mentre votò solamene~ il ~- 7 1>er cento nei Comuni ruruli. che sono com– patla111cuto i:tla., i. lu base u que-.to consiclt'J azioni. Ri devo ritenere cho gl'italiani sieuo (1ualcosa meno di 4.j miln 7 e si aggirino uppuuto intorno a quella. cifra. di •IO mila, elio ~ data dnl- 1'~\.scoli, dal Samminiatolli, dal Yillnri. Zara e la Dalmazia Bi!:SOJIIU not.are la distribuzione clell'clo– mento italiano uollc vario zone _del p.10~0. Circa un terzo di esso ~ coac•om rato nolla oittù di Znra. ~ questa - dico,·n. il Villari, 01J. cit., pag. 32.3 - una « piccola isola in mouo" un n1sto muro di sI:n-; ». E~ basta t passoggiaro la sera a Zam i;.cri\·eva • nel 1807 il Samuiini:ltelli (..Yoterelle dal- • mate, 1>ag.48,) - per la cnlle lunga o « assistt-ro a uno spotta-0010 di musica. o 4l prosa, noi tontro ci,.,.ic.o,per credersi \TO· « ramento in 11.na . dolio piì'.1 vivnci citti\ • del Vouolo. Intendiamoci però: la oittà « ~ italimw, la campag11a ~ alottt: o ohi « ,oglia esnmiuaro i tipi fisici o lo fogge ~ del varioJ)into e bizzarro cost nmo dei « morlat'ch.i, può farlo a suo ugio sulla « Pi~zz1~ dello Brbe, dove convengono • nello oro nntimeridiano i villici dei con– « torni•· Oru tutto ciò, cho assicura la provnlenza all'elemento italiano in Znra. 1 è sottrntto allo minoranze italiano disseminate negli altri centri, o no accentua In esiguità. Ecco, infatti, come si divisero i ,·oti itnliani fra i Ynri colle~i nelle elezioni del HH t: OOLLl::O1 ELJ,;TTO.RALI Voti Italiani VotJ 1lavl J. Arbo-Pngo-Zarn– Vf."cchia: b) Oo111u11i minori 3.828 7.94.0 ") Zam citM .. 2.134~ 651~ e contado. . 1.691 7.292 2. Sebenico-Stretto-Scar- dona . . . 139 8.004 3. Doruis-Traìt . . 352 9.049 4.. ,Spalato. . . . 638 •l.4Gi 5. Imoski-Almissa. 80 1.749 6. Brazza-Lesina-Lissa . 58! 5.693 7. Boukovnc-Kistaoje- Obrnv»c-Knin. . . 7.566 8. Signa,-Vorlicca ... O. Macarscn-Metkoviclt. 9.497 8.223 10. .&ugusa,--Stagno 30J 6.078 11. Cnttnro-Oastolnuovo- Pérnsto-Gudua. . 2G 6.00i Totalo . . 5.951 75.724 :Nello \'iuinnnze di Zara, in Luoorouo gl' italiunj, con 4.t4 voti, souo in grande prevalenza, sugli sla,·i, cho riportano 77 voti; a Pa~o quasi si equilibrano cogli sla\l'i; a :Xova, n. Novcgradi, a Zomonico, a. Calo si affermauo oon minoranze più o meno note,·oJi; ma ad Arbe, t\ Nova.glia, a Sale, n. Eso Grande, R. ì\lelMln, n. Selve, n Znravccchia, non racoolgono complessi– vnmontc cho 100 voti contro 3.300 voti sia.vi. E' i.uterl"ssante notare che se. con 14 mila abitanti, la eittil di Zara ha 2.13-1elettori i tnlin.nj o 05 ~ elettori sia vi, se no dovo conchiudore che di quei 14 mila abitanti circa 10.000, (9.318 secondo le statistiche omciali del 1010) sono italiani, o circa 4.000 slavi; o poichò i voti italiani cli Zara sono poco mono cli lLD terzo elci Yoti italiani doli' iutora .Dalmazia, no cous(lguo cho tutti gl'italinni di Dalmazia sarebbero poco più cli 30 mlla. Questa, è lu. opinione di uomini, corno Grnzindio A.scoli e Pasquale Yillari, incn,– pnci di moutiro. E' statn, prima oho la guerra. scon volgosso il ecr\l'ello a molta gont.e, 11, opinione di Don"to Samminia– tolli, vico-presiclooto della • J)anto Ali· ghicri ». Era la, opinione dei unzionalisti o irredentisti nostrani nel 1011-1914. E 1 confermata dal resultato dolio elezioni " suffragio universale del 1911. Il t,·attato di Rapallo li trattato di Hapallo, aggrogan,lo nJ. l'Jtalia i 9300 italiani di Zara, IMciti in ter• ritorio jugoslavo non più di 30,000, forse non più cli 25,000 itaJiani. Dei qunli i nu• olei più considerevoli, sooonùo i rif3ultati elettorali del 1911, si trovano nei distretti di Rp,duto, di 13razza7 di RflJ?IIS.1, lii 'rmù o io nlcuni comuni minori intorno u, Znr1,. Por Sp11lnto,lo stl\tistiche ufflci"li clt\ouo 20S2 italiaui su 14,407 abitanti. MIL gl"itn– liani debbono es.soro non meno di aoou, o forse ,·icini ai 4000 - quanti sono gli slavi di Zara - se dettero 530 ,·oti nelle ele. zioni del 191 I. t:u nucloo assai esiguo è quello degli italiaui cli Sebenico; ai quali una notizia uftl– ciosa, pubblicata dai nostt-i giornali tlel 13 novoml>ro, ussogna 8100 itn.Jia.ni su ·12.5SS abitanti. Ala è un errore di stnmpa. Si tmtt" 810 e non di 100 italiani. Gl'italiuni di di Sebenico, infatti, uelle elezioni del 1911, ùettoro appena 139 voti: i quali, fatto le solito J)l'OJ)Orzioni, ch\nno appunto una po– pola,dono ùi 00 abitanti, cioè di 200 fil· m..iglie, iu una citL-\ di 3000 famiglie. .Montro 30,000 itnlio.ni al 111assimorimnn• gono in terriLorio jugosJu.vo, 400 ulila ~h,vi o più vengono introdotti nollu Venezia Giulia al di quà del confino itaiiano. So i uostri nazionalisti protestano tanto per l'abbandono di 30,000 italiani, quanto pro– testo non dovrebbero faro gli sJavi J>er l'abbnndo110 di 400 mila loro connazionali f Oou quo8tO siamo ben lontnni dal pen– sare che I' ILalia possa clisiut.orcs~ursi hru– tnlmonto cl("gl'italinui della Dalruazin., solo perchè so110111inoranza: anzi t\ precisamente qnestn loro c·ondizionc di minoranzn, che ci crea clei cto,l'eri speciali. Noi 1002 Rulla Tribuna (t-1 geuuaio) l'on. Barzi11>ifaceva qnc·sla domi,nda: • La ])al– • mazia, ('ho por termini scolpiti dalla nn.• « tura ò fuori dell'Italia geogrnfloo, clo per « sventura di eventi e incuria. di nomini • è quasi fnor cloll'ltalfa etnografica, sa- • rcl.>l.>c destinata. n sparire ancho dai noeri « ricordi sentimentali t » A quOHtadomanda nessun it.aliano di onore e di ooscien1.o. po– trebbe risI)Ondore altrimenti che con un risolutissimo no. « lJ mantenere a.i nostri confini - ha soritto Pasquale \"illari, o noi abbiamo il dovere di ripet.ere - mli\ zona dj pOJ)Olaziono J>Orlingua o sentimenti ita.– liana, ossia il non farla sparire qunndo la natura ve l'ha messa, non è più una. que– stione di solo soutimento, ò anoho una quc. stione d'interesso politico e di dovere » (Op. cit., 1>.381). 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