L'Unità - anno IX - n.26 - 24 giugno 1920

.. 108 dei principi l!inootilci. E in qnesti non può non esservi r,ieno ncrordo. Ferretti. - Anche l'oroine del giorno di Lombardo Radice è 0081.retlo a. dif!CeD– dere dai principi a.Ile proposte concrete. E certi corollari dei principi non si poa– !!0110 rinviate. L'orolne del giorno pro– Jl0"1.-0 dal Sruvemini gli 8CJllbm meglio ,w«tt.o a definire lit nostra. posizione nel problemi,. Mit in eotrrunbi gli oroini del giorno è poco cldru·it,o il principio che lo fìt...1,t,odeve ÙU!cinre la maSHima. libertà. 1>0lffli b le nJJe scuole. "obbiamo volere l'autonomia del sapere. l,o studio del proWemi della. scuola dovrebbe eaeere de– voluto 1111111U>ivcroit~ atuàwrum. Il ma.e– simo difetto del due ordini del giorno è the in essi lii confonde lo Sta.to con la. u-n+vCraito-, •t-ud.iorum, la quale dovrebbe e-,.e uno St. a.to nello St.ato con finaJitA del tutto a.utonome. Venendo ai problemi vitl particolari, ritiene che negli esa.mi lii dovrebbe abolire 1" SC88ione autunna.– lc. Onldcggia. una tml!fonna.,;Jone dell'l• stltul-0 del poregglaacnt-0, che favorireb– be il 90rgere dl scuole nuove e migliori 00D iru,egn1uiti più Idonei. Preferiaoo, nell'insieme, l'ordine del giorno Snlve– mini per il linguaggio pltl preci90. CarnbellC8& PanWco. - Se dovCll&C di– f!Cutere i principi, in troverebbe in ilieac– oordo tanto col f,ombardo-Radioo qna.n– to col Salventlni. LA, 11Cuoladeve educa– re le rocoli!\ Intellettive; quella che si Ruol chiamare lo educadone morale, de,-e c"!lere data da Ila 80cletA. La. 11Cuola. non clr,·e e"'!Cro subordinata 1b nCS8UD altro cri terio. J,o St.a.t,onon deve subordinare 1 .. scuoi" n.lle sue fl1w.JltA, che muUIJlo volta per volt.a., perché lo Stato si ideo· ll6<'a con momC)lti contingenti. Perciò la. libertà dell1' scuoi<> deve affermarsi an– rhe di troni.e nllo Stato. E ,oontro gli -· mi di nmmiStrione o cli sta.to , perchè te– mo cho ne vengn me<.-eanizzato l'in9egna.– mento. L'UNITA rullo lo sviluppo d<,lla ,ii... e del pensiero moderno, e create appunto per liberare la ctùturn no.z.ionnle dal monopolio scolastico che IJ clero ave"a negli a.nUchl regimi, e como slrumento di educazi.one critica indl– pendenle da oyn.i pregiudlz.iale dogmatica; oconsiderando cht la scuola è divenuta per\rulto uno dei prlmi do,·erl dello Stato moderno, come quello. che non è più un s«mpllcc inLeressc dello. cJasse o dello pro– !c881ono o della fOJJ1lgllao del Comune o delln Chiesa. mo. dell'uomo In qunnto ri• v.encUcnnte In. supremo. nut.o11ltà della sua. cosclen1a e In proprio. nutonomln nello vita sociale e slotnle: •e considerando che dottrina della ChJesa cattolico. è, e non può 11011 esaere, il rifruto della 11'Ul>ertà d"'inBegnrunento» .a chiunque non professi il dogma cattolico e non accetti ti controllo delle autorità occlesl88ticlle, e cho ; partiti politici collegati colla Chiesa ea.ttolica pro~ugnano la tiborlà del.In scuo– la aolnmente nel p-a.esi, in eui non sono p,o.d:ronl dello Stato, corno Bemp'lice e,;pe– dicnte tatUco transitorio .per rtcostroire il mco,opollo scola.stico cll,rleale appena ab– biano eonqu.18tato Il dominio dello Stato; • oonslderando ohe U programma scola• 5tfco clericale si va reallttando non solo nel domandare Ja liberlà dello scuole private, ma nell'ottenere subdolo.monte piccoli prov• vedlmentl rcgolamcntarl ed ammlnlslrativi - oome lo facoltà al candidati di sc~li~rs! a p1.nclmenlo Jn sede di .esomé nelle scuole pu.bbHcho, o ta conc0961uno di sedi di e,;a. me a.Ile ocuole private; 11 considerando che conce68.ionl stffat~ rtrscono n<l accrescere t mali di cu.i soffre la souola, In mode che In libertà della seu<>– lo. cl<'rlcale ei riduce a una più larga facol– tà di non studiare e di irrisori esami. offerta nll'in(.'()Sclcnzn e all'egoismo ~lclla nostra horghesln; (C pro:ndendo atto e.ho t tradiUODali pari.Ili llhrra.11 democratici non oppeng~o ~l rùcuna seria resislonza allo. oonqu1sta chitsastlco. della scuola, e rloonosoendo .in clb In loro totale liquidazione Ideale; "fra tanto oqul\"'.'.ICO Uny;eronte, invita i suol ndercnll a diffondere la precisa con– ,.,_.olczz&: che tutti I cltt.adinl1 t qua.li in– tendano conservo.re e sv11uppore le conqui· et.o dc11o spirito e della ,,tt.a moderno. con~ OMrnte da.I Risorgimento 1J,R>loM1e, hanno il dovere di renglre contro la viltà dei vec– chi pnrtlll liberal.I e democrn.Uct o contro l'nzlonc conqu\Btatrlco &eolnsilca del partito popolnrc; quazlone <"conomica il"ladnle fra i gio\'ani delle dinrse classi sociali, offrendo borse di sludlo e premi di perle:donamento ngli a– lunni di famiglia povera e d 0 1ngegno pro– metlente; mo. dC\·e selezionare rigorosamen– te i giO\"&ni, allontanando senza debolezze do.Ile scuole universitarie e dalle scuole me– die a,... iatricl a.ll "unherSio.à, tutti gli lnetU e m~ioc-ri o. qualunque oeto appartengano. (j Anche per questo l'ufftcio di clnssificore · socialmente i giO\·ani, concedendo diplomi di studio avcnU valori legali, non può es– sere affidato n insegnanti prh•aU. u 3) lo toto non può coMCntire alle ,-ere mlre del P. P. I.. che si propone es· senzlo.bucnt.e dt. nddossare lo speae delle ocucao con!Mliona.li al bilancio siat.nte (li· J/erl.à sussldinta); 11 4) per quanto &la ingenuo e non onesto ridurre li problema. della scuoio da un lato o combattere li monopolio stat.o.le, e dBJl'al– tro o.d aspettare ogni salvezza. da1l'esame di Sto.lo, conviene riconoscere la necessità che a) siano aboliti lutli gli esami di promozione perleola98J int.e.nnedied.iogntecuola, e an– che, di regola, come nei paesi redenU, quel– le 86113ionl dl ottobre, ohe penneUono ~i 11-– lunnl di dlllerlre lo studio dUJ' &nt.el 'anno e ooncent-,,arlo in momonta.nei stro.p,(u::tanti U11poroticci, con pen•erUmento de.Un loro volonlà e 11d loro sen,;o dl,lla cu!Lura; b) sia.. no S08tltuiti CARmid'ammissione per chi vo.. glin onLrore nelle scuole- medie di Sta1o, ed esami di Stato n.lla fino dei corsi medi; c) nelle commlSBioni di oso.ml d1 Stat.o non siano comprcsl nè lnsegnonU privaU nè gli lnsegnnnll di quelle scuole pubbliche da cui provengono gli esomino.ndi; d) che ugual– m,n1e I diplomi professionali universitari siano concessi oon esami di Stat.o, e debba. promuoversi anche per aure vio la concor• rcnza frn. l docenti unh·ersllarl, n che si ac-– crescn la rcsponsabtUtà dc.Ile università, e si nl1.i ti Uvello della loro cultura, da. cui dipende quollo do?le a.ltro..cuole o, per gran parte, della vita nar;ionale; e) che gli esa– mi .sin.no in conseguen7.8.diretll davvero non a misurare la crudlDone degll nlunnl, ma od appreunrno iJ complessivo sviluppo in– tolleUuale e l'dtt.itud\ne o. continua.re: negli studi o ad esercitare degna.mente In profu– sione. 11 Finnlmonte Jl Con'"'Cgno ric?mosceche i1 11atem&pl1MODte dell<lpubbllcho ocuole non solo non ris1>0ndo più C\Iflnl per cui st senti Fate i conti I Prendete ,,,. ,...,ncm dcWC:nitA e f"'•· t,:/o. S01w 20 gramttM d,i carta. Al ,,,....,. :o d,i L. 3:)5, o<>n>C ora. oi oicflc fai la pa– gare (col probabilo aumer>t9 fro breve <> ~), og»i ,ru.n..c,-oo,ta., dt 80la. oarto., 6 cc,,tcrimi e n..e::o. Per la #a1n,pa., pirga.11M'<I-e apcd,i.."'Ì<m/J, spcndiM110, B<'tnprc ogni. ,a,w.r,1.c,-0 d-i quat– tro pagino, CX'tltc,im,i 12. Poi il fogUo ha bi,rog»o di chi lçngo .,. ordine gli obbonamcnJ,i. riccVt1,li 1 aonectt• ., q1u::rti. da "8cuotc,-c, ma,ad• i oonU a.i ,.._ rcndilori: occorre cli. 8C<!lga. le faM11Jttd (che co ,ta.no quasi 1 ocnluimo l'-); clii lrasporl,i alla, /'°"la le copio; o la 1441- 0i'; e i.l looolc ... Calcot.anoc a. 5 oentc,;,,,. la oopia. Po; le spc,c r,,wer..,: oartoli"" ti& ,lampare {'('•· riohic81a d:'abb,,_,,..,,.u, per propaganda; a. Bpcdirle oi oogUot< ~ «n.teaimi C'1alCltfWJ.. foson,..,,1a. u.,a oopia dell'Unità - ai puÒ COBla re ,,.,,,,,, di 25 ornl<ioilM. Noi no,, possiamo co,,1,;,...,.... < > roga.la – ,.., 6 ocn1csi,,.. per oopia. a. oM la oompm dai rit-cttdilori; o t,r;:d:ici OOfllcrim,j pc,,– COJ>ia al 1'M,Ylndiloro pc,- 0!]111 oopia. renl– d1tla e L'<'11lici11qucper og,oi oopia. - .,,-n<111ta. Per cid dal l' ~Uo aboliamo la,...,.,,._ dita. Coloro che dcoidcmtt-0 leggero l'U· nit,\ dcbbo110a.bbonarri. // p,-,,::o di abb°"""""""o t portai<>, ti& questo 1111ml'ro, a. Uro quindici. Sard gnu/ilo ogm contn" bo.to ooloo>latio che polrd faroi IJOl"f"MIJON: qwc,ta ,,,...._ SMObbcro domofl,j molti qucUi oM, .,.. dl'ndo l'<'BIJO re ;i gior11a/c, •• ia,gncrcbbcro. JI a 11c a m'ebbero la colpa,, per ft-0,. .,,_. fatto t,11fto il pouibiJc pc,- cvita,·lo. O• oo– oor-rono nuovi abb011ati e contribuU oo I01tlari. Col pro88inoo muncro pubblichct'emo , nomi d, coloro che già loammo rwp<Mlo GI '/>8tro a.ppcUo. L'Amministrazione. 'J'orrucn. - E cl'ncoordo con Ferretti e Snh-emini nel oonsidemro il problema dell" seuolr> oomc . probi= emi.neo te– .went,, politico. Su quellto problema la. Chiesa ba. ingoggioto in n,ltri paesi, per escmpio nel Belgio, lotte vaste ed 38pre. Quln<4 bisogna &D<la-re a.I di là, delle 9elll– pllci riforme tecniche. In Jt&lla. c'è una Obief!a. cattolie<>, che b& unn, sua. 908tan• m spiritonle: e noi dobbiomo proocco– ptll'Ci che In. scuola. formi gl'italiani. Un partito, che pone a bn.se del suo con– tenuto la. feclo che le idee non 8i soprnl– fanno, non può che volere un insegna– mento proprio, il quale miri &"creare to– t11lmeote l'uomo. Lo Stato deve garenti– ro tutte quelle torme, che sviluppano l"a.u– wnomi" individunle. Sull'e!!llme ili stato bi,,ogo,. tare le pi\\ nmple riscrve: non ~ unn, pans1ce.n,; ~ un mero espediente d.i cn-ratte.re tmnllitorlo. Propone che il Con\'Cgno n,ffo.rml unni n('tlta, intnmsigcn– m ,rncbe nel lingunggio, in modo che nppnia, cbiu.ra , 1.n, difl'e.renzin-7.ione d!alle formule ambigue adottate d...gli nitri gruppi. " e n.rrerma la nooessltà: I )che siano t.mmedintamente re\"OCRte dal Governo le ooncessionl fatte recentemente alle scuole privato di avere sedi d:i c&runO. e ai candi– dntri di sceglie-re 1e sedi di esame; 2) che sia– no ristAblliU senta ritardo per l'runmi.!Sion• all'insegnamento i concorsi, sopprimendo lo abuso deJle supplenze conferite a benepla– cito della burocraz.ia o dei cl,put.ali; 3) che nN5suno. nifonno. soola.sLlca, specialmente nel ~me degli esami, sia compiuta senza l"o,lone del Consiglio Superiore della P. I., il bisogno di crearlo nel periodo del Risorgi· mento, mn non rispondo più a nessun fine, por JJ peMimo ordinamento delle fa.coltà u– niverslto.rle per gH imperfetti metodi di re– clut.amenlo degli l~nnnU medi, per la stoltJssima organizzazione della scuola nor– male, per l'indecoroso tratte.mento econo- / mlco fatto a tutti gli insegnanti, per le ml- ================-– serabll1 condb.ionl in cui sono tenuti i I<> cal.i e u matorlnle scolastico, per la moUi– ptlco.zione dclJc sezioni di ·una &lessa scuola e dello clos.i ngglunle, per gli attuali siste– mi di II poreggirunento ►1, per 11 difetto di scuole pl"()rcsslonnli, pe.1 disordine creato dalle tnl'dnUve contra.dittorie e quasi sem• pre Inette del mlni8tri, per le lnfrrunmetten– ze parlamentari, per le ooelrltlonl burocra– tiche, per lo scarso setfSO morate e per il basso 11,·ellolnlellettuale delle famiglie; che nelle disperate condizioni in cui de,•e svilup– parsi In. loro opera, gli inS<"g'.llnnllpubblici, n.nrhc i migliori, dc,·ono deprimere progres– sivamente la. serietà de.gli studi e degli e-– snml, e mentre, in conseguenza di strratLo abbassamento delle scuoio pubbliche, queste atUrano o. sè uno pletortcn clientela scola• stica, rendendo impossibile una stlmolatrlce CODOCUTenz8. di 8CUOle pri\"ate, si CTeA cosi di fallo un monopolio statale nel distaci• m('nto gene.ro.lc dello. scuola. di Rt.ato, del suo spirito. E' pertanto necessità urgentis– sima nssoluta por In coltura nozionale di restnurnre gli studi mediante una profonda rlorganb.zo -z.lone del pubblico insegno.mento, anche a costo di ridurre note,·olmente 11 numero delle unive·rsità e detle scuole me– die preparatorie per le unh·crsità, se le con– diLloni del bilnnclo non consentano di dotRr re adegua.t.amenlo tutte le scuole a.tluali, e n.nc -heo costo di o.mmettcri' nelle scuole pub– bliche cosl limitate di numHo, ~li alunni per concorso, purchè le ~uolc abbio.no in– sognnnti veramente valorosi, cnpnci di a.u– lonomln. e con retribuz.ione corrispondente ail'alltezU\. do1l'opem ad essi richiesta., o sieno frO(fUcntatc da. alunni ben eclcz.io– nati, o .sieno messe in condizioni di !unzio– Ferretti. - Non aeceua. la. teoria. del Carnhellese, che nttribuisee nJla. A>Cuol<> la cura. delle sole tncolu\ intelletti,-.,. Oon– vieuc con 'l'orra~.n nel ritenere disonesta, J<>c:1m1)nglll>,con I<>quale si tende n. fa.r en'.'de1-.,che l'esame di s_t.. '1.to è J,. pnnaero di tutti i mali della IICUola. Il p1'0blema. della seuoln. è un problema di forma,io– no continua; o l'nlunno derc essere cbia,- 1nl>to a rollabornre col docente. Difende E?Ji esami di ammissione oome un' mezzo per cre:u-c la. re.s"J)Ons.wiliu\<lcll'insegnnn– lc per gli alwrni, che egli ba. ammessi nclla, sua, scuola. Ru propast.u, 'J'or1·nNl. ai di\, iuca,rioo n, 1111a ("Olllllli$Slouc, formut'li da. Snhemini, li'<-rrotti, 'J'orrnca., cli formuln,ro un ordi. nt.' del giorno !--iutetico è ronclush'o. Nella i,edurn ontiowridiana. del 5 giu– gno ~ presenuil-0 e approvato ::ùl'noa.n.i· mitt\. il !-IC'guent.o rdine del giorno: u li Convegno: 1c onsiderando chC' le scuole sottratte a ogni controllo de11a gerarchia. ecclesiasti– ca. e mantenute n. pubbliche spose, furono croate in Italia. nella. cri.si del Risorgimento nazionale, dai 'pnrlitl liberoli e democratici impadronitisi dello Srnto con In !orza di ..allnrgnlo e trasformato in corpo 6:>nsultivo e dellbern.tivo competente a formulare pro– poste di 1,gge; 4) che sia ristol>lllt.a la sta– Llstico. nnnuole del mo,1Jn~nto delle iscri– zioni <' degli esami nelle scuole pubblfche e rprivnte, che tu in \160 fra 1.1 1800 ,e 1t 1896. "Gli aderenti, peraltro, devono mantene– re ben presente che ll('on è lecito limitarsi a. unn SC'mpllce lotta ne@a.Llva c ontro la con– quista clericale; e però Il Convegno !a !uoi, per la propn.gnnda e l'azione politica, 1 ~ guenti oom:etti !ondomenta.11 e lo seguenti lince positivo prog:rommatlcho: I) In. cultura non può attingere che a sè st.esc,i.a In. suo. norma e il suo valore; però devono promuoversi nel.la . scuola quei me– todi o pio.ni did:a.ltici e sistemi di osa.mi, eh~ volgano a sviluppare nei giovani .1a_ m~ss1- mo. possibile iniziativa e tmtonom1a mtuna, H toro senso storico e crlUco, contro ogni tonno. cU opprendimen-.) dogmatico e cnte– chisLlco; u e n. questo ~opo ogni istituto ed ogrù u sez:lone 11 che coslit.utsca. di fatto un isti– tuto, de,•'ec:.c;ere ineor~g·hl-to a costituirsi in organismo nutonomo; . cc e LJuindl la scuola deve sbnraz.zars1 dnll'ingombro delle costrizioni burocrntiché 0 clai programmi tlrnnniC"I; o il corpo inse– gnn.ntr cli ogni ordino di scuole dc,·.e essere sottratto ad autorità altra do quel.La.ohe e-– mani da esso; 11 2) la ll-euoln pubblica ha non solamente In. funzione di educare gli n.lunnt, ma so– pratutto quella di fncillt.nre l'elevo.mento so– ciale degli elementi meglio dotali delle cla5: si inferiori e dì cla.ssiflcore socin.lmente 1 cittadini s~condo le attitudini; essa perciò deve ncc~lierc sen1a eccezioni nelle scuole popolari tutti gli alunni delle cla..."l.61. disa– giate, adottandosi alle loro nece~ità e sf6r– w.ndosi l(li forniro loro U minimo di cultura indispensabile al cittadino dello Stato mo– derno; de,·e correggere lo ingiusta spere- Bia CO nrunento ,•e.rrunentf' etflcn.(:'i u. GLI ABBONATI, cbe desiderano un cambiamento d'indirl•zo DEBBO– NO accompagnare la domanda con TRENTA CEMTESilU per la spesa di stampa della fascetta. Tnttl gli abbonati, ebe DOD abbiano pagato l'abbonamento, sono rlnm1111te pregati di lnTlaroe l'Impone> al plll pre– do: clb per non aggran.re II luore •••· l'ammlnl.strulone con l'luto di clne– lart e per eYitare lnottll s,eee poetall. 800.IFI!A'AN. ED."LA V0OE,. G. PltFlZZOLINJ VITTORIO VEriETO Ltre 8 SOIPIO SLATAPER Ib MIO C?A~SO qonrta. ristampa Llre ft G. SALVEM.CTI LaRivolnzione Frantese quarto, rietn,mpa 500 pagg. Lire 1'5 P. S. MANCINI Il rRINClrlO DINAZIONALI Ltre 2 e 80 soon.t:o de1 go o/o &K11. a.bbo.Datt dell' Un.:l:t:à. $tal>. Tip. R. Garronl · Roma

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