L'Unità - anno IX - n.12 - 18 marzo 1920

p~udit-Ori e la,·orutori, finchè s.i mantie• ne, si rinuon1, e tah·olta s'inasprisce la dii--cipLinn, ecouomica, di guerra, è assolu– t..'lmeute vano sperare che si. attenui in qualche modo il dominio di quei gru1>pi che finora, han goduto del protezionismo dog:rnnle e <\egli altri fa,·ori dello Stato. Ammetto :,d esempio el.Je si riuscisse ad impOOirc a.i siderurgici di ottc.uc1·e la, i·icliiesta triplic:iziouc del dazio· sulla, gbi– t;,.'\,, tJUHndo si permetta, o magnri s'im·o- , chi rho lo Stato <.:omlrnttn,la, ~pcculfn:io– nc sui cambi e ne dete.l'luinj il ribasso col mettc1·e t:m freno alle importaz"ioni, nessuno JX)lr;ì,certo impedire che i side– rurgici, b:1ttut.i sul terreno dognnaJe. ot; tengano una, immedinta ridncita, riuscc11. do a fat· includere i loro JH·odotti fra. quel– li di cui si viet..'\.l'esportarJone per mi– tare l'lll!Cesa dei cambi. l[a, a questo punto, quando si rnglla aJla,rgnre la, nostra, cmnpagn& per la li– bertà doganale, od almeno 1>e1· un deciso a,·viameuto ,~cr,,o tal<! liberti.\, trasfor– mandolo in uua cnmpab"Il:1 1>et l:1 libertà eoouomica, iJ1 gcne.ralc, sorge il pericolo che il consenso non sfa più del tutto unn.– nime, e clul qualcuno. dei nostri amici non voglia ~guirci su questo ter1·c..no, nel dubbio che il ritorno alla rÒmplet.'l li– bcrtù negli ar.,qui~ti, ncliai dietribh1,fone e nei consumi, giovi alla sola 'gpeculazio– ne e detcrn1ini un nuoro e scm.1>repiù pauroeo rincaro della ,~ta,. Non pos.'Jiamo p111·troppo affe.rmare che il dubbio sia del tutto infondato e rico– nosciamo anzi che per aJcnui a.rtioo1i di primn, cd uoive1"f:8le necessità, di cui la produzieue mondiale è ancora sensibil– mente inferiore nl consumo, il ritorno im– Ill-O<liato alla, liberh\ pura. e semplice non eolo provocherel>be una crisi assa.i peri– colosa per la pace sociale, ma, f,worireb– be il crearsi di un monopolio cli fa!;J;odi pochi gruppi capitillistici in danno della. grande maesn, dei consumatori. Mn, se per a,Jcuni prodotti :\Jimentilri più incli– spenflll.bili, che in fondo potrebbero ri– dul'lli al gmno eoltAnto, noi possiamo am– mette.re la noceMità (li un t.cmporaneo e limitato. intervento ci~i poteri pubbÌici per dlsrlplinaro l'approvvigionamento e la, distribuzione, per tutto il resto non v.i è dnbl>lo per noi che i pretesi e prol> o.bi, 11 pericoli dello libertà souo cl.igran lun– ga inferiori ni danni iittuali e sicuri del– la politJca d'intervento. Ci si obbietter,\ che la soppre$l<ione di ogni dillclplina stataJe non instaurerebbe un regime di libera concorrenza,· ma. eer– ,•lrebbe unicamente a, farorire i sindacati monopolizza.tori del mercato. Mn. se non siamo degli illusi, il terreno in cui me– glio proflpernno i siuda(':1ti ed i monopoli JU'inlti non ~ qtiello d<'lln, libert:). mn t\ n1>pmito quellÒ clello Stato patrrno, coi suoi g-n1udi fon1itori pri\'ilegiati. coi suoi con!:'Qrzi bcneficinti dn, un n88Urdo dirit– to cH Cf.;('luFrin1, che ci i-konducono ni tempi della, polititn met'C'tllltilif,l,t.'l. L"in– ter,·ento dello ~tato noi non lo <.-omba,t– tinmo sol1anto per l'incom.peten1.a, delle pel"'80nc n cni sono nflidn.tc le più delicn– te funzioni dello, produzione e degH scam– bi, o per ,,. lente1.zn. rhe gli ingninaggi l>uro<:rntici impongono o. tutte quelle for– me di ntti\'ib), che pc1• ln loro nntura ri– chiedono tu-di.mento e proutezza di deci– ~ioue e rnpiditù, di esecuzione; tna, SO· pr,1tutto pe1'\CM la disciplino. stahl!e. lun– b"Ì clall'n.folSÌ('ur::1re unn giust.'l distrH,nzio– ne e dall'impcclil'e ogni indebito arricchi• mento costitni$<·e inrcee - finchè almeno non si sin, distrutto l'attuale regime eoo• nomfoo - il f-'istcmn pil)'comodo per eou– cedero ngU speculntori meno scrupolosi. In possibilit,\ di realiw1re rapidamente guo<lagni lngc.ntis!) -i.mi 8Cll7,a, rischi e sen– zn grn ndi fatiche. Noi non dom:indiruuo ngli :unici nostri \di prOntu1cia.i·si per l'incliddunlisruo eoo– nom.ico o per il sociaLisrno; ma, siamo convinti che si lasciano traviare da un gra<e errore di ottica quei socia-listi, che n!dono nel prolungarsi del regime econo– nùoo cli guerra. non, anticipazione ed una. proparazioue del futuro as..setto socia.Ji– •ta, e non si accorgono int.wto che mai in regime di liberb\ sono sta.te nemmeno lontanamente possibil.i le mostruose ac– cumulazioni capitaliste che Oggi, 16 mesi L'UNITÀ ' dopo l'armistizio, continuano a formar• si con rnpiclit:ì i:mpcrio1·e n quella degli stessi anni cli guena. Oli amici nostri de,·ono perciò esser com;nn che qui non sono iu g-iU()('O le loro roi1dn7,;ioni indi– .viùualisl(..· o socialiste; ma che ncll'iater– renzioni8mo etonomko, oltre ad uno sper– pero enorme di ricchezza, essi de,·ono ve– dere un succedaneo pericolosissimo del p1'0tezionismo doganale. , Vediamo, per dt:ne un esempio sol– tauto, quel cbe succede nell'h1dustl'ia del– lo zucchero : gli zucchm:ieri itaiUani ai sou battuti accanitamente per quindici anni 1>erdifeuclet•e quello scarto di 20-25 lire fra tassa. di fabbt·icazione e dazio d'importazione, che 1·;1,ppreseotara. nj lo– ro occh_i la IDinima protezione necessaria, alla 101-0 lnd ustria. Oggi cli protczfone non si parla, affatto, e fi.nora l'intern, pro– duzione dei nostri zuccherifici è stata, ,;n– colatfl aUo St,1to dh;trihutorc, che racquj. sta al prezzo di 22;; lil"c al qniut11lç: men– tl'e uou si sa, n quale prezzo es...~ l'acqui– stò n I l'estero. Ma pat·e tbc quel prezzo, 't!he ptnc è G o 7 H)lte rrnpe1·iorc a quello che nel 1913 ero. conside,ato eome il costo medio cli !H'Oduzionc, uoo .aoclclisfi \troppo gli zucche.ricri, i quali uell'autunuo 1019 h:wno ottenuto un.>decreto c:.-oncui si pro1ucLtcn1,loro di rip1·encleN, dopo qua,t– tro :·11rni, ln, raillnazione dc.Ilo zucchero, e di vendere al pul>blieo lo zuccbet'O raf– finato ad un prez7.Al cli 650 li.re il quin– tale invece delle 4G5 lire fissate per lo zncc!JCJ'Ogreggio. In quel pt'Ovvido de– creto o'è stata, però un:, semplice climen– tieauza.: non si è stabilita. una propor– zione fra lo zucchero greggio e lo zucche– ro raUinato, che ::w·rebbc dovuto essere prodotto dalle nostre fabbriche, e C06i è a,\'venuto c.he , a pochi mesi dalla. campa– gna, saccarifera,, gli .stocks a; zucchero greggio aembrano qua.si es:.iuriti, mentre i maga.zzini rigurgita.no di centinaia, di mlglinin, di quinta.li di zucchero raffina– to. Il l>uon pul>blico, che ormni non può J·lllunciare ~a questo prodotto, si ndatte– r,\ presto a, 1>aga rio : cosl snr3Jlllo parec- . chic decine cli milioni d:i maggiori pro– fitti che l'economia bnrocrntica. 1 in regi– me di I't.\Cluisizioni e di culmieri, avrù. aSsicura,to all'odinto capitalismo. 1 Qualche C:."OSa. di molto .simile m·viene neUa dist1·ibnzione del curl>one, ratt.a <la . impfoga,ti (non ÌlllJ)()rt~• se oompete.nti o meno), con cl'it.eri di prioritù e ifpesso eon differenze cli (H'<l'LZO ·a seconda, della, · presunta nccessih\ ed uillii,\ delle varie industrie. Da un tale regime è ovvio cho sa1rno trune il waggio1-e vantaggio quel– le iudustl'ie che h:inno meglio perfezio– nato la, lo.1'0 organiz1...1.1-zione, politica. E rnlga 1>er tutti l'esempio dei s,idernrgici i quMi pflJ'e aùbinno p1•m 1 oca,to le recen– ti manlfestnmoui oper,tie dell'Isola d'El– ba,, di Na.poU, di Sestri Ponente, forse anche per influire sulla, pro~ima. discus– sione del p1·01Jlemadoi;aunle, ma sopra– tutto per un \'antaggio ns,;a,i 1>iùricino, cbe è n1>punto quello di mu, prere,-enzn. nell'assegnazione del ca.rOOni. Basta- pen– sai-e che il !al>bisogno cli ca-rbone dell\l' siderurgia italiona si aggira, intorno al milione e mez1.o di tonnellate sopra 7 milioni e poc:o pii) rbe se ne sono im• port.1ti nel L9W tJeJ· ,·edere quale riper– cu~-0.oue J>0s.,,anon,·cre quelle preferenze .'3tLll'interu ceouomia, nazionale e quaJ.e ,·Rntnggio cuorme ek-.:e rappresentino per i side.rurgici. Baster!urno questi e!!Clllpi. di ,cui bl, serie J:Kltrcbbe continuare ull'infinit:o, per dimostra.re la, connessione strettissi– ma. che esiste rra U protez.ionismo doga.– unle e tutta quanta la 1>olitica econo– mica. restrittirn, e (•ome que1lo non si possa, comùa tterc, se questa. si vuol ma,n– tencre in dtn,. Perciò noi proponiamo all'appt'Omzio– ne degli 11utici le seguenti: eoncluslonl Il coll\·egno ecc... cou,·into che una politica di liber– tà dpgnnale è condizione indispensabile non solo 1>er rendere possibile il pro– gresso economico ael Mezzogioruo e del– l'Italio. agricola, in genera.le e per a-umen– tare, con nuovi stimoli alle attivit." pro- dutth-c, fa riccl1ez1.n. di tutto il paese; ma anche per avviare la. nostra. dtn pub– blica, ad una maggior"è onest..ì. e sinceritù; meutre delibera, d'inlenSilìc.'lre, con la Pt·-Opnganda scrit.Ub ed orale e con le iu tese politic be. In l)l'Opria cn mpagua di– retta a creare una forte resistenza, contro le uuon! p1-et.ese tldlc iudu8tric protet– te ed a dilfon<lei-e la volontù, non cli in– !--tam'iH'O immedia,buncnte il regime rlcl– la con1plctn libertà. <lognnafo. ma di pre– para 1·0 a 1){)t'-O a l}O(:O il tel'l'eno pcrchè }Hl un tale regime in tempo non troppo. lontano si f>Of-'~a. giungere scn~a crisi l'O– vinose; mentre rialferru,-:1 J)Cl'<·iò ln pl'Ol)ria. op1>osizione ad ogni tnrifra, JH'O\Tisoria. applicnt:, per decreto ed nll'invocato si– stema, della doppia, ta,rif!a, e rieonosee la, nece~iti\ di l:wr·iot'{> lil più :impia Ji– berh) al1e parti rontr:l('nti nella ~tipnl:1- :r,ion<" ,lei fuhtri tr~ttat-i ,li c·ommerrio e -<li nrit(~lnil<-r"f' c!1C' in fl'Je:Rfi poi:i~'1 rom• prennf'l'fli, ,·('rs,o ounlunqn(' potcnzn. la. rlausola drJl:i n:1zione pit) _ fa ,·01•it:) : nl('ntrc ~i ,lithiarn fin cl'orn rontrri– J·ia, nel ogni imuqwimento cli quellr YOC'Ì doganali che r•inrar.-1110 il eo:-:.to clC'llr m:,. terie prime <' de~li i::tt·um<'nfi fli la,·oro pitì aecci-:~ll'i nll'HJ?"l'i('oltl11·n ed :illr i\l· clnstl'ie; riconosce tntb1ria, che la cnmpagnn, con}ro i.I protezionismo - anche in caso cli ,·ittoria, - sarebbe rana, quando so– prnn·h·essc il regime economico di guer– ra, che assicura, alle industrie pa.rassi– L'lrie e politicanti il mez1.Aldi ottenere coll'intervento degli organi deUo Stato e senza. alcun efficace controllo mnt.,ggi maggiori di quelli ch'e~se 'rerrcbbero a perdere; e ·aelibern pe1·ciò di indirizzare anzi– tutto la pt'Oprin ntth1tà a, creare nel paese unn rorrent(' dj decisa, opposizione a, tutte le forme d'intervento cliretto del– lo Stato nei rapporti econonùci ed a, pre– tendere un gradunle ma, rapido ritorno at ,,-egim'e lll0l'waJe 'de.Ila, ,produmone e degli scambi. ,. GtNO LuzzATTO EooA1moGrnE'ITI. Gruppo di Torino )lercoledl 10 1DJll'ZOgli unitari tori– nesi f-'i l'adunn.t'Ono a discutere la que– stione dcll'organizznzionc illterua. e del– l'azione pol.itlca del!..,, Lega,. Il segret.srio Piero Gobett! dferl sulla situazione nttu'nle dèl probl~a, propo– nendo oome base di d.iscmsionc queste idee: 1. - E' necessa.rio che la Lega t'Onti– nui nella. SU<\ opera. culturale sinora. ec– ceUentemente eompiuta, fttt,i,verso l'Ù– nità e gli altri periodici amici e a ttra– ,~erso imprese editori11li, conferenze, di- . scussiotii intensìficmtdo qu~te uJtime con uua. p1'0p:1gnntlnpi'tì intensa che a-a• sumn. ca,rn ttcre di vem e propri..'\ orga– nicn educ.'l~ioue politic.."1 e formauione SJ)irituale quole si ò ottenuta n Torino nei primi esperimenti di scuole. 2. - Il proi:rrammn ·dell& Lega è suffi– ceute :1 promno,·ore un rn0\ 1 imento di in– tima riuno,·azione che dia una. nuova. CO· scienza unitaria alla, nazione. Non è ne– cessario mutare lo diehinrazione cli prin– cipli per introdurvi, rome a.Itri ha. in– ,·oc:i to, id('(' ~\n{'r11I i da cui si posAA.– no cfodurre lo 1>0sizioni pratiche. Non è necessnrio perchl' In politica. non si cie– duce da regole generali, ma. si fa con– cretamente con l'orgnnizza½ione e la so– luzione dei cinti empirici. Ciò che c'è di nuovo net nof-'tro programma è proprio questn ufl'crmnzione <lcll'indipenclenza, di tutti i dati eodnli da. ogn.i dogmatismo precoucetto. Questa ~ '" nostra fede de– mocratica. 3. - Nell'azione pratica della, Lega. è necessaria. una più \i\'a, orgrmhtnz.ione locale e sopratutto una più contino& co– municazione tra i singoli gruppi. Questi de,•ono ~~iro rnlendosi deUa, stampa locale, organizzando frequenti ri– trovi con discussiorn e discorsi. Sarebbe bene che si facesse tra noi un& speeie di rassegna, cl.i forze per ,i.1,pere qua.li tra i nostri, e come, possono offrire l'o- 51 pern loro per tenru-e conreren,,e politiche e culturali clo1'e l'opem 101·0 è richiesta. e può csse'te utile perrhè ~ià <.-onrenie.n– temente preparatn. 4. - Ili.spetto ad uua, azione più net– tamente e immediatamente polit.ira ritie– ne e.honcll'ltali;t. dcJ :Xorcl. !-'('111,a 1111:1, più inteusn prcpal'azionc cult,nnle e no più intimo afft'iltellnmeuto di for1,c nuo,·e non at1< ... -ora, comp1-omc~-se ,cln, nu lmmornlc passa,to di t1•t111sa.zionj politiche, sini inu– tile penr-.1ne ad influire sul tencllo pra– tico e a. raccog'lierc. risultati che sarebbe assurdo spe.r1uc perchè non ancorn, matu– ri. Il f:lllime.ut.o dcll' Associazione nazio– nale combattenti dimo~1,1oa, come non ~a, possibile oggi - 11ell'Halia, elci ~ord al– meno - una ~ria. orgauizzaziono demo– cratica nuo,·a. che non ,·engn a, poco a poco inquinato. dal vecchio clemagogismo e dalla, eor1'0tt.'> democrazia politicante. 5. - Dall'azione politica pnrlrunent.'v _l'e non è ~ihile sperare di plù che drl– le forze del paese. E' spiègabi.le a, questo modo eome l'ottima, opera parlamentare del Gn11)po di Riono, 1 runento al suo e– sordio dovesse ueceF:sariarue.nt .o riuscire fallaee ed effimera perché fondata, a, volei· essere siaceri, unicamente sull'a.t– ti\'ib\ e sul prestigio personale del Sal– vendni, trop(><> scarsameuto ooadiu\'ato. 6. - Il nostro programma è essenzial– mente la rinnovazione del Sud. E' pos– -Elibi,le la crenzlono cl.i un partito che sappia guidare a.Ila vita. politica, coscien– t.emente, le masse agricole del mezzogior• no? Questo ci de,·ono 1 dire nl Convegno generale gli anùci meridionaU, metten– doci innanzi tutti i dati elci prol>Jema .. Le espcrien1.c attuali scmbn.ino autoriz- 1,,arele com·inzioni più disparate. Acca.n• to agli ~-forzi m~l'arigUosi dei cont:1<Iini in terri, di Bari e in Sardegna, abbiamo twuto l'n:,;;tensionismo e l'acquiencer11~'l, della Ba6ilicah1 e il disorientnmento ò.1- sastroso della, Oalabria,. Questo si tenga, ad ogni modo presen!e. Non si p1'(•giuclichi con l'nspettn.tiru, o il tentntivo di un'azione troppo ,,asta, l'tLt– th·it.ì di uua, org,11liz1,azione che può da.- 1-e ottimi risnlhtti ma,ntenendo il suo ca,. rattei-e presente che_è cultuntJe, senza. es– sere t1(>0litic.."O, anzi mantenendo un'orlen– tamento caratteristico in tutte le questio– ni con obl>ligW e cl.iHciplina,per gli ade– renti. Dopo 1rna, luug& discussione alla, quale parteciparono Garin0-C'anina, Ca.bras, Eva, Ca90rati, Bnrd.'ll1zello e nltM, i pre. senti a1>provarono lo li,'J)irito genera.le deUa, relazione delegando il Gobetti a,d esporla, e cbinrirln, al Convegno di Roma,. Esaminati alcuni punti concreti del programma. si ritenne che lo si doresse integrare con la, dichiarazione delle no– stre idee in politica finanziaria. e nelfa questione dell'eserrito, con un maggior a.mpHrunento del uostl'o p1"0grammo.,800· lastico specia.Jmente in relazione olle uni– ,·ersità. Si notò pure l'opportunità cl.i· chia-riro il D08tro atteggiamento in fat– to di politica, ecclesiastica., sostituendo alla, v1101:il-formula. ca.vourlana « libera Chiesa, in libero St .a.to », una, più netta affermazione delln su1>eriorih\ del prin– cipio statille. ... Continuano a funzionare n, Torino le 9Cmoledi propaganda, politica di cui già. si parlò in queste colonne. L'iniziativa, fiorirebbe aa&li più se tutti gli ·elementi migliori cercassero cli coacl.iuva,re Il no– stro lavoro che mnnca, sopratutto di uo– mini assidui e attivi. Raccomandiamo perciò a tutti gli amici ~be ci J)OS80no aiutnre, di rivolgersi a,l nostro oegretn– rio per 'l'orino in Via, XX Settembre, 60. Si sonQ incominciati i primi lavori per la. costituzione di una. sezione ad Asti (rivolgersi a, F. Argentn, Via, Carducci, numero 22) ad Alessandria, (rivolgersi al prof. Mario Tortonese, Via, Ga.ribaJcli, numero 14) e a, Pinerolo (rivolgersi a,l prof. Pompeo Valente, Scuola, Normale). Se qualcuno è disposto a la,·omre per In, fonda.zione di sezioni nelle alti-e città piemontesi si metta in reL1zlone co~ P. Gobetti, Via, XX Settembre, 60, Torino, al più presto. Se si tl-9vasse un uomo cl.i-· sposto al hworo di organizzazione, sa·

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