L'Unità - anno IX - n.10 - 6 marzo 1920

tutta inùi.:,tiutam(•nte ed ugualmente ooiuLe1'C~~t,l!l, t1ll'1unpliaJ11t_•nt-0 illimitato dcl merc,,to de.i 1wodotLl :ig,'il'oli, ad una, dim.iuuzione nel prez1.o d~li strumenti di havol'o, dei toncimi, degli oggetti di uiro comune. ad una, mn-1?giore n1loriz1.a• 1-ioue della te,,.... cd :illa possibilità di ottenere a nti~Jiol'i condi1.ioni le ncces- S.'lrie 111,ticipuzi.oni di cnpitille. . ni h'Onte al ris\'cglio di questa. cosc•~– za nntiprotczioni!-lt.:l nelle ma~ ru.~, Il pui-tito socialillti> nou potrà _più eontt– lltuU'C nel suo platido agnosticismo e d•· vTù fin.il, ucnte prendere pof.tizione. Sarà, ruizl questa In vera. pron1. dC'l Juoc~ dello, sun rnJontà e delln sua capnc1tà d1_com– battere ttun lotta ,-;en1.a. qunrtiel'e contro il ~rnnde cupiUtlil-'mo iudu~trinl_e ~ ban~ ca.rio. Se infatti il partito socialista, SI tnnceras.',C. d\etro la prcg_iudi1..iule. r1~0- luziou:1ri:1 e intransigenU". ~ esso d~chta: ra.~ rhe non pnò <'OD fondf'l'C i SU?l \'O~ e Jn. sun aziono poli.tiCfl ,,.u _quell~ degli ngr:11; e ùcgli :1ltri hoPghr8t nntiprote• ziouisti. es~ \'Cnehhe in l'Caltà a, ~c.t– tersl non solo nl tiunco. mo :il serv1z1~ clelln. forma più es<>ffidi rapitnli~~oi ~ei 11iù fot·ti ~ruppi industri:1U p_nra!i-St~t'l e trufrtnioli. dei vel'i (' propt'l f>t:SCt.C~, contro ; qm11i tuonn tutti_ i_ g101-n1 la, grande e pitcola, stampo, 80C" 'l.i.sl :"·. 'l[n, noi contì<linmo che non SI gmnga, n questo CE-tre_wo di aberrazione,_ Chf.:~on si vo~lia. sotto fa, \'c1--tede.lla, p1~ r1j:!t~fb int1-nn~igenzn. attm1rc ln, fo11t1ai più ~ho– [18 e orn antisocinlistn di roltnbornzwn~, per rui un partito. che ha nw<·q1! 0 ~ ~– lioui ,li rnti di gente assetato d1 inust•: zia. si rivelerebbe come il _tutore ~egl~ tntereHSi di uno, ristretta nr1stQ<'ra7..1aeh operai delln :?rnnrle it~du~tt~fl, _nllrata_oo 1 ~ poehe decine cli <-np1tahsh_ n1 d,1_nm d! tutto qua•to il 1,aei,e. Re I nuon eletti non sono JIQrdi alle \'OCi eh~ re_ngon? 1ial J)lle1'e, è assnrclo pensare ~h e!S• dc<:1dano con tnJtta. cf'citù, il 101-0~uH•1d10,o Sl_dev_e invece spernre r·lH•e~i vednno l_a na ?1- rett,.1 rhe ricondum) finalm<.'nt~ ti _partit~ ~iali~tn alla sun nnturnl~ fu~1..1one _d1 tptore di tutti gli opp! 'es.si , d1 partito ano 1?imrt:izia fJ()('i~le. ehe cosa sono le "materie prime., T In a,ttesa che il O1'uppo parlamenta.re eocialisto. assuma uua, posizione chll.ra ., non earA inopportuno notare che l'on. Tu– rati nello « schema di programma, di la,– vol'O parlameutare ». presenta.lo di re-. cente nl Consiglio direttivo del Gruppo, ba afle1•m11,to la necessiti\ della, « ripresa " immediat.~ delle ~-elazieni ])()litiche e « economiche ton tutti gli Stati; Slill<> " ba.sedel ! iòe.ro ac,w1-òio, sopnit,u,tto del.– e< lo materie prinic ,~ Chi è informnto della finora incrolla,– btle riluttanza dell'on .• Turati a, ricono– scere la oeceflllit.A di ~re al prote– zionismo industriale, non potrà, non sa• Jutare cou soddisfazione questo primo n<:· <"f'DOO rtd un nuovo orientamento dogana.– le dell'ou. Turati. -y 3 , che cosa l'on. 'J'urati intende per « mnterie prime» alle quali sopra.tutto 11:.tenclen.pplicnre il libero scambio? Il grano - lo sappiamo da quarant'"'?· ni cli propaganda socialistn. - è materia prim;\,: per molto tempo, an1-i, è stata, la, sola, materia prima, per cui le orga– oiu.azionl opera.ie e il partito socialista chiooero il libero acrunbio. E probabil– mente 9000 mate.rie prime il vino, l'o– lio. Jn carne - il formaggio, - tutti i prodotti af.!ricoli. B noi siamo tutt'altro che cli~posti a, dure loro torto. )la, è tnatel'in prima, il ferro? Sono =· tcrie tifime i oonci'}li chimici, senza cui l'a!!l'icolturn ilon può produrre a. buon me~'\.to le materie prime, che si chiama.– no grano, carne, vino, ecc.? Sono materie prime i tessuti. di cui i In,·ora.tori hanno hii;l(l~,no di vestirsi. $e non ,·ogliono an– <lnN' n 1o,·01·arc rolla. fo~lia. di fico - i h1,·01·ntori. che ROnoIn materia prima, per ecce Ilen 1,a? Rar"C"bbe nect•~I,:nrjo chr l'oo. Tura.ti de– finii;:~ rhe cosa intende per « materie pri– me». Cosi sa1'('hbe possibile comprende– re fino a che punto egli ha, fatto no passo ,·erso il libero se:,mhio. e fino a che punto rimane ancora pr-otezionisto. Sarebbe pos– l!ibile, sopratutto, compN'ndere se si ti-at– ti o no di libero scambio, cioè, per le mnterie prime prodotte dnll'ngric<ltttmt, e non per i prodotti dell'industria., rbe sarebbero tuttP materie seroode,,., Questa. forma, di lih!'ro acnmbio sarebbe la snbli• mnzione del protezionil<Dlo industriale. Son vorremmo esse.i\' f1·aint.Cft'i.~oi non p1-eti;udinmo il libero l)(:f\Jnbio in1media,– to pe1·tuUj i p1'0dotti agl'icoli e luùm;tri:,. li. Ci rendiamo conto della ueeessità di r!'rte tnrns:uioni e cautele ncll'np1>licu– ziont• di qualunque: JllH.ffo ~il!'H•ma doga– nale. Sl}{'(."i;tlmentc in c1u~to periodo· di urnJ;!':"1ni L-OOnomici. Voglinmo solamente che la /rll(!e,1:a della nuora, 1>0lilicn do– ganril{• ~ia, fio da ora. st11hi.lita in, senso lilK'1·0-~•flmliistn. in modo C'hc in un dato pcl'iQdo di anni, per c~c11.1,pio in di{"(:ian– ni. l'[t:lli:1 ani,; J!l'ildat.amente rtl libe- 1·0 ~-e.ambio.E tanto per t•ominciarc. affer– mh1mQ nC<'c.ssario sopprim<"rc immf'(liata– mente o~ni prote1..ione dog:rnalo ai pro– <lotti ng1·i1·oli, se iu eonlJ>en~ i;10pp1-irnere immediatnmente oj?ni 1wotezione dogana– !(' :illa !-licfcrut· ~iri.ni pr'()(lotti rhimi<"i ne– <'essari nll'agricoltura e agli zuccherifici, ri<ltu·enclo In protezione doganale nlle in– dnstr·i<• mctallut·githc e mccca,nkhG in JH'Of)Ol'ziou'-~ della protezione tolta :11111, $1- clentr!!'in. f.ti tratta di esprOJJ1"101·c 8Ct1za tiessu,1ui. in.dc1111Uà cli ogni prh·.ilegio dogun:lle i più cso~i pesc.icani della. vita economica, italinnn (~ah·o <'ongrne indenuibl di li- 1.·<•11zi:1111t·11hJ agli opc.r~i ('he J'imanes8CJ'O cli:..rn·t·up:ni s>cr Jn, e,·entuult c·hiusur:l di qunl"ltc f':iLLrka), f;i lm.U.a. di fine 8enzn n;•~u11a difficoltù · tecnica di orgauii.1.az.io– uc. 1rna grat1de ri,jor·mo trib11t<1ria, C'he lihcrerebbe il popolo itali:ino del tl'ibuto di ceotiunio di miliotù nnnni. che de\·c og~i Jl..'Utir<" ni fle'scic.nni protezion.ii ,ti, mruh't• dt•,·e nffrontare tanti nitri grnvu ... ini tributari l}Cr 1rng~U"e lC" ~J)('f.e di gt1c1·– rn. ~i tr.,tw cl assalire. in una. lotta n mo1·te, nella sidcn1rgia, il cr•11"1-o di t·u-tto le p(.'g_qiori co,·ruzioni !/iornalilfl ichr a ~'OltO di propaganda uaziounfo,t,,-1, I aociali!fti uftkiaJi. che ,·ogliono c:-tp1·0- priru-e i JX"Sf'.•ieani, alleggerire le imposte popolari. combatlel'e il n;17jonnlismo. ab– t,andoneranno questo tcnc110 dP :tzione, facile, imm.cdi:no, fn1tt.Hero, in cui a– vi-ebbero il conSCD$0 di t.anta rn rte del paese. che pur non condi\,ide i 101•0 idea– li loutani di ricostruzione ~iale? Oppu- 1-e se ne nudranuo nell'art'OJ>lauo della società futura. abbandonando la. società nres<;nte allo sfrutt.'llllento dei peacicani? 8ta remo a, ,·edere. L'« C'NIT.\' )I Per il commercio d Trieste r,a Camera di conune.reio di Trieste pubblica. una, relazione sulle condizioni eoonomlche della citu\, e del porto, che doi-rebbero dar da pensare a tutti i no– stri protezionisti e ammiratori della bu- 1-ocrazia e-i vile e militare o << economia as– sociatn, >> che dir si voglin. <e '.l'riestc - dice l:1i relazione - allib conc-Lus"ionc dcLPa.rmistizio a\'evn sperato di poter rip1-eudere immedintnmente i suoi traffici, mantenendo e sviluppando a, vantaggio di tutta, la, nazione, le fun– zi.;oi cbo il porto prim" della, guerra ave– va, eseN'itato quale nvdo•di smi•tnmeuto delle torrèu ti conuuei-eiali che dnll'Eu'i'>– J>a centrale si .~·olgouo verso Levante, l'Estremo Oriente, lC"Aruetiche. « T/:"uubi1.ione di 'l1t·i<'ste era. qucllai di vfrere ùi vita eeonomicu pt'Opria., cli por– tare a tutto il pae~ nuon! oJ)Crosità, un ~nUO\'"O \'nsto campo d'azione, ron,·ergendo al ,•antaggio comune le ,·nste relazioni d'affari dianzi a11nocintc con Lungo e·Ja,. borioso 1:woro, sc.01--::, ~re costretta, a 9(-.eodero n piccolo com petizioni cogli al– tri poi-ti ua,zionn,li. « Non erano maocn.ti in questo aen90 ap1wovn.1.ionied incorug1,?iamenti, e d'ogni parte si nasicw,wa di rnler n.ppoggia,re ed aiutnre colla, maasima larghezza. Ja, realiz1.a1Joae di questo intendimento del– l'emporio. L'aTTenirc si presentava, quin– di fra i pitl brlllnnti. ~ tutte le sane euer– gie di <·ui il paese abbonda. si appresta.– nlno animo...~ ad iniziare il num·o lavo– ro. che doveva. p1'e.sumersi r1cco cli suo– eesso immediato di rroute agli enormi bisogni di tutt.1 l'Euro1m centrnle, atfa– mata d'ogni sorta di àppron•igionamenti ed ngli abbooda-0ti stocks di mercanzie accumulate invece allora t..'lnto nel re– gno quanto nei paesi d'oJtrema..re, con cui Trieste a,veva mnntenuto pii' intense l'("lazioni d'a.. ffa.ri . « Ln 1•ca,Jtà fu J>erò ben cruda, o tale da togliere anche ai più animosi ogni spi– rito d'iniziativa. "Anzitutto il Oo,·erno non seppe in sa le prlme comprendere quali fos.~ i bi- 8-0glli d'un grande emporio commerciale, the• do,·cvn, risollevarsi da, no lungo pe– riodo t1i stasi for1 ..... 'l ta, r'iorgan.izr.... 1.re le proprie file e riprendere con leun. e slan– cio il teri-eno perduto. <e .\'011, solo non fu, lasoiata all'i11trapre,,1,. dcnza pri1.:ata, alcu1ia tibrt"tà, ma it con– troUo det ,novime-n to di ùnportazione ed, cs7>orta::ione e l'incarico di d-isciplinare in gc-uerc tutte le attività dei commer~ fu, affidato a-nzicht a<! esperti orga1'i oi- 1Jilt. aUc autorità militar-i, ·i11fcriori al compito loro addossato. I vari uffici ml– litari ~n,.a, alcuna, colpa dei ri!l'pettivi funzionari (? !) oatncolnrono molte azio– lli, nUrn,versarooo parecchi progetti fa. tico!l.'lmente elaborati, ingenerando negli ambienti più sert sfiducia e mnleootento. « L.'l consegueu1.a, si fu che nlllllerose n o frtt le migliori for7,e della vita eoonom.i– <·a si 1itit"111'0110 dall'agoue, lasriando li– lJCl'O il rampo ;.1, nuo\·i elementi, che eo1ti nell'epoclie torbide della guerra. meglio :-...'tpcnrno destreggia,r~i nell'ambiente, e riuscirono clif:d ti a monopolizzare - a danno rilc,rnntc 1~r gli interessi generali - tutto il ln\'Oro. « A qu<'Ste prime aIIl31-ezze altt-e ven– ne•<> l>en presto ad aggiungersi, aumen– tnudo lo scoruggiameuto che già incomin– da \'U. ad impadronirsi della piaz1.a,. Scom– pngina ti clnlla lungn, guerrn. i servizi pubblici, quando incominciarono a fun– ziona.re , si dimostrarono a.ssolutament'e impari a.i bisogni dei traffici. Le ferrovie pal'ticolarmeute. doveudo lottare con dif– ti<-olt:) ~L·nvi&<iime per·il cnmbinmento del jleraoo1Llè, per le pessime eondh.ioni del mntçriale rotabne e delle linee, faticaro– no. a lungo per riorgani,,,. .a.re il servi.zio. F.gunlmento ln posta. i telegrafi cd i te– lefoni gestiti a, Jon110 dalle nutorità mi– litnri e sottor~ti a ~\"Cris6imUJ censura, 06tncola1'0no in misura, ,:?mvissiJna, la. ri– pt'f'Sa, cle11e relazioni commercin li coJla. cUentela ciel 1'('troterrn. e d'oltremare. « La questione della. vaJuta. i::imastn si– no ad epoche recentissime insoluta, quel• In delln flotta mercantile iscritta nei por– ti redenti. il pt'Oblema, aclriatico, gli ()61:.1. roli frap()O"ti dalla Juirosln,via, a-1 movi– mento ferroviario fi-a Trieste ed il S\IO retroterra. le ctisastrose condizioni eco– nomiche dcli' Austria, che Triesto per ln. ~un, funzione dové necc~n.rinmente acon– tare, furono altrettanti fattori che ra.1- leotarono la ripresa economica della. piazza,. « LB mareia verso 1n ripresa delle at– tività commereiali ed industriall anzichè rn,pida e brillante come dn principfo s'era. s1>ernto. fu lent., e faticoaa. Tempo pre– ziosissimo andò perduto, mentre rutri po. 1>0li, pi1l libe1i nelle loro iniziative sta– vano invadendo i mercati un di tributari a ·rrieste I). Il rimedio? - Guo solo: la. fine del- 1'« economia. ru; socla.ta. », cioè il ritorno nlla, liberti\ commerciale. " Ci preme rilevare - dichiara. la Ca.– m< "ra.di oommercio - che dor-e.ndo oon– tRre Trieste per il futuro s,>iluppo del suo movimento portuale qua... «l C'S<:lus:iva– mc.ntc sul comm(l-rcio estero,. essa, soffre ben mnggiore pregiudizio di ogni altro centro nazionale perchè il gO\·erno im– pone ogni sorta di restriziQni all'impor– tazione ed all"esportnziooe. Mentre con ,::li Stali deU'Io'tesa la liberi;), di scam– bio è ripristinnt.1. ~en,o il retroterra di Tric..'Jt.e,·atgono ancora tutte le restrizio– ni del decl'eto 21 loglio 1919 the costi– tuisce nn iuciam1>oenorme. Bisognai abo· lirlo e smettere anche la politica mouo– J>Olistica di Stato di cni abbiamo l'espo– nente ma~simo nel eam~dle costituh'a. in addietro la spina dorsale di tutti i traf- 43 fici dell'cm1,orio ed è colpito oggi nel cuOl'C dni UUO\"i ordinamenti. « Nel 1913 le complessi v,- ,·ostruz-ioni n,wali di T1-ieste per la flott" m~rcantile dell.1. oostn orien Wc ndrmti,·a >OllO l!t&· te 90.GtG tonnelillt.e, di cui 61.757 nei cantieri indigeni e 28.SS.9 nei <:nnlieri in– glesi. Qucst:L potenzialità è rimn..ta. ioaJ– terata,: nel 1920 i cantierl della. Veneti& Giulia s·impegonno a, consegnare circa 30 nm-i di complesllive 273.000 toonella,· te: nel 1921, <'011 gli_ am;pliamenti degli •ca,li, :~30.000 tonn.; nel 1922 fin 400 mi– la tonnellate. Ma a patto che ;1 Governo co>1ce//aassoluta liòei·tà d; acq1tisto dei ma.terio-li secondo il criterio del miglior prezzo. dcT/a più breve conl/l'gna. della q11aHtd corrispondente, abolendo t,utte le rosl,rizi<»•i oggi esistenti. E ·riod : <iboU– :zion<> del dazio dogania!e, precedenza, di tra~~-porto dei mate.riQ.li per i cantieri, e• qoiparazione di quei cantieri della, Vene– zia Giulia agli a.Itri.cantieri privati del Regno eon retroa.ttvità al 3 novembre 1918, premi di costruzione nella mi,um attuale. anticipazione di una, qnot..1, del- 1'80 per cento per riguardo aj danni 90f. ferti dalla guerra. Se il Go~roo non darà questo nioto, i cantieri della, Veue– zia1 Oinlia dovrnnno limitnNti a produr– re per sole 172.000 tonnellate annue•· Nella, parte del memoriale, ili cni do– m..1.nda che i premi di costruzione, eon– e~ ai cantieri delle antirhe provincie dal decreto 3 novembre 1918, "ieno estesi a.i r.:rnticri istriani, la Camera. di com– mercio di Tric,,te ba, torto mareio: quei premi furono 8J)iegati in parte come com– peJIJli ai gravami imposti all'ludol!tria, delle rostrm:ioni navali da Ila, protezione siderurgica,: e sarebbe troppo comodo che i cantieri. o,::gi, si liberassero dal i-, della protezione e conservassero i premi di costrnzione. Nè protezione, oè premi. Ma l'C'!ta il fatto che, per uomfal dl af- . fari. quali sono I commereinnt! di Trie– ste:- "~ oome J)('r noi altri fl()TPri « t.eo – rl<'i ». derisi <' digpre1.zati dnll'" eoooG– mfo a_c;;:~inta >1 de1l'on, Giuffridn,. lai Ji. l~rt:) di ('Ommercio è condizione essen– ~in IC' n Ila, rip~a economica- tl'i~tina,. ... TI TAworatorc di Trieste puhhlic.1. lllla. intPrviotn, del suo corri"J}Ondénte da, Vien– na rol R<.'t?J'('tario di Sfato per le ferro– rie rl~lb RepnhhJi<":1 austrfac:1. « T/ nmrninifrt:raT.ione delle ferrovie aa– •h'inrhe - hrt sriegato l'fntcrvbtato - ·rh·olite tutta l'.,ttenzione ai bisogni del traffico oon Trieote e. per qun,ito pnò òi~ndf're da fl'!il:88. procnrert\ ili a::revo– Jarln In ogni mnnlera possibile. N <orr:\ nerò del tempo parecchio prima, che 11 mO\·imento ferroviario fl"r Tri,..te rid<l– ,~en1m fflqf dro <'il inteni::-o romP lQ {'rn, nrnnti ln ~nrrrn. Oli ~forv.i int{'i;.i a ri~ ~nhilirC" rnm1mfrnr,ioni ffJ'N)rinrfe, he,ne or<lintth' òovl':lnno l<lttaT'(>nn<'or per mol– to tf"mJln C'Qntro .!?li inra~li f"COnorniri e eontro !?li ineprmamenti nolitlr! rhe ren– clonn nnror roc:;l cli!=:11.!?('r-ole rinNtto primo poriodo d<il dopo 'lrocrrn,, , T,n .,;,. -,,;,.v br~ por git11'1r,eredal1' A11~tri11 a 'l'rio– Rfr. fKl'ltfl (lffrnrrrt?o 1"1 frrrifQrÌO ittfJO– ~TaM. Volendo~i c:('nn~'lrP 'lllf"~n. non ci •nrehh<> altra <la ehe mwlla, di T11rvi.s. Mn, <(11!"R't~ f('t·r,wia i'> <li limitntn potf'n-. 7.inliti) f"Ò hn nn pe-rro~ ni1' lnn,:?o rbe non IP linee ilella MerMionale. il•ll~ fer– ro<in, ilelle f'ar:n·anrb<> e cli quelln, di Worhf'fn. Quiriòi. nostjhiJm<'nt{', d'n("('()r– tfo roi rirroli <li 'rrfMtj-p intf'~nti nllt\ rinttivn1;ionp Òf'i ,ec-rhi tr:iffìri f("rrovkt– ri. ,ft>rrrmn 11n:ifutto mim1·r nd nttPnP– ,.,. ,..,,,. ri .,io f>{Hl('PRRO rfi 11Rtlfntfrr r1'1J'✓- rnmrn,fr rH q11rTTr H~u•r pi,ì brrri ,. mtJ• tJUn ntlnttr 111,,mndr ft-nffirf>. Qu4"~tn è rmrhf' ln nr<"me~"'Iocr il rinri~tno di quei ~rt"·i!?i <li t"ti'ni <"t:'lPri :-ii 01mli rt !':i rm !!'i:\ a,,,motnttl ». Anrhr la rnmern di rommerrlo di Trie– ~te. n<'lln rnrmorin inn:lnT.i <'itata, ri("(), no.re . fra le rnuse della parnlL.; eco– nomir:1 trku~tinn. « trli O$bl<"01i frnpposti dnlln, ,Tur?o!ò:htvianl mo,iuw·nto fC'rrovia,– rio fr:, 'rri~~r <' il suo t"C'trntcrra, >). E rlomnndn rhe nlla « ferro'1n,· mericliona,: le ». rhe atl:r:tvn!<a nppnnto il J'('trot~rra. ju~la\"o, « ~n <"<>n~n-nto l'("~N"izio uni. "tario, nonocit:rnte passi attl'a\"C-1"80ter- \

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