L'Unità - anno IX - n.3 - 15 gennaio 1920

ì2 L' CNITA La Camera di Commercio di Reggio e le tariffe doganali La Camera di Commercio di Reggio nella tornata del 13 dicembre ha trattato la que• ,;tlone relativa al regime doganale. Il Presidente r1rcrlscc che l'Unione delle Camere con nota del 27 novembre u. s. infor– ma che si tenne un convegno presso il Mini– stero dcli' Industria per il regime doganale. In dello convegno, oltre il Pre.sldente dcll 1 Unione ed i Presidenti delle Camere di Commercio di Milan~, Napoli, Bari, intervennero anche i rapprt:sentantt dell'agricoltura. Nel convegno si mantrcstò un di:fsen~ fra le due rappresen– tanze commerciale e Industriale l 1 una, ag-rlcola l'altra, nel senso clrc, mentre la prima si di– mostrò favorevole alla applicazione della ta– riKa doganale provvisoria elaborata dal Go– verno, la seconda chiese che si continuasse <id applicare la tariffa del 1887 ancora in v gore. Intanto 11 Governo inviò ali' unione delle Ca– mere solo un limitatissimo numero di copie ' del progetto di tariffa. L'unione, nella impos. !tlbllltà di farne pervenire una copia a ciascuna Camera, distribuì le copie ricevute fra poche Camere, e per il Mezzogiorno alle sole Camere cli Napoli, Bari e Palermo, conslgli:rndo di fare eiaminare Il progetto a mezzo di propri de– legati. lntanto la Camera di Bari, che ha avuto l'.opportunità di esaminare la tariffa, ha Inviato una relazione ed un ordine del giorno [ Unità, I\. 50, 1919], SI dà lettura della relazione o cieli' ordine del giorno cosi concepito: « La Camera di Commercio di Bari, in se– guito all'Invito rivoltole da S. E. 11 ministro per l'Industria, il Commercio e il Lavoro, ha pre,o in esame Il progetto di tariffo gencn,le provvisoria; e sentila la esaurience relazione del pro• prio Presldence; esprime, In primo luogo, il pa– rere che sia inammiHiblle una tariffa doganal~ :•rovvisorla, in quanto gli i:iterc~~i permanenti dell'agricoltura e dell' ioduscria nazionale non possono conciliarsi coo un regime daziario d'in• certa durata; ritiene ancora che Il giudizio definitivo o compelente sull'introduzione di una nuova tariffa di dazi, non possa essere pronunziato, dopo ampia esauriente discussione, che dal Par– lamento, il quale è l'unico e vero rappresen– tante degl' interessi del paese; rilevando, poi, dalla tariffa eh' essa è CO• struita·in modo tendenziosamente protezionista 11nchecome struttura tecnica, ritiene che debba e,sere semplificata, per quanto poss ,no certo accertarsi quelle suddivisioni assolutamente ri– chieste dal perfezionamento tecnico dell' in• dnstria; riscontrato che la tariffa é tutta intesa ad assicurare un monopolistico trattamento di privilegio .ille industrie siderurgiche e similari, il quale rlescircbbe d'immenso danno per tutte I~ altre, e sopratttutto per l'industria agricola, 1.onsiderate queste, sia come produttrici che 1,;omeconsumatrici di prodotti e di beni; preoccupata della sicura conseguenza che t'On una simile tariffa. si aggra\!erebbero le con– dizioni della vita economica interna e si esa– cerberebbe quello squilibrio della bilancia com– merciale che potrà essere corrett9 soltanto da ,in forte impulso nella espor~azione dei pro– tlotti agricoli ed industrinli naz.lonali; preoccupata anche dei dannosi effetti che deriverebbero sicuramente al me1.1.ogiorno,per il suo caratte;e prevalentemente awerso all'ac- cettazione di una simile t:1rlffo: chiede che essa ,·enga rifiutata e che si mantenga quella attuale del 188i o,·e non sia possibile migliorarla. Il Presidente apre quindi la di.:::cu~.;;ione. ACCURSO dichiara eh' egli non s' intrat– tiene sulle questioni relative al segreto o ri• -.erbo che si vuole mantenere sulla tariffa do• ganalc proposta, nè sulla richiesta che il Par– lamento la discuta e l'apprb\'i. Si meraviglia solo come in uno Stato retto a Governo par– lamentare possa far difetto la pubblicità degli atti, specialmente quando si tratta_ cli un ar– gomento così ,•itale. Non v' ha dulJbio che una riforma alle tariffe dc-ganali debba essere pri• ma <!ella sua nyplicazione non solo approvatn dal Go\•erno, ma anche discu~.sa dal paese in modo da fonnarè su di essa correnti decise della pubblica opinione. Venendo al merito, rileva che in occasione della riforma doganale risorge il contrasto di interessi fra il nord ed il sud d' Italia, \ on– trasto costante nella vita pubblica italiana. Fi– nora Il mczz.ogiomo fu sacrificato all'economia setttntrionale. Una questione assilla!ne è quella del costo della vita. I dazi protettori tendono ad elt:• vare tale costo, come oramai è provato, in quanto I con•umatori sono costretti a pagare ali' interno, molto di più che comprando al– i' estero. Nei primi tempi dcli' instaurazione in lta• lia del regime protczioni!.ta si dbse che la pro– tezione era necessaria per dar modo alle nuo• ve industrie nazionali di sostenere la concor• renza delle industrie degli altri paesi che ave– vano avuto l'agio <li ammortizzare, col lungo c,crcizio, le spese d'Impianto. Ora, a parte che la durata del nostro regime protezionista avrebbe dovuto d3.rc il modo di ammortiu:.are le 1pesc d' impianto, colla guerra non solo tale ammQrtamcnto è già avvenuto, ma anche utili per miliardi \'ennero dalle nostre industrie conseguiti. Il perseverare nel alstema protet• tivo od anche aggra\•arlo fortemente significa, o voler consenlìre alle industrie esistenti di continuare a conseguire tale utili elevatissimi di guerra, oppure voler mantenere industrie le quali, non ostante la protezione e co:,i fa\•O• rcvoli congiuncurc, si dimostrano inacclimata– bili sul territorio nazionale e la cui prosecu– ziJne si risolve in una vera e propria distru• zione di ricchezza a danno dcli' econom 1 n na. zionalc e <lei consumu tori. Rileva ancora che la nostra indu:Stria fotta sicura, quasi ovattata, da un regime protezio nista non sente gli stimoli della concorrenza delle industrie estere-. Essa fa sempre i :,uoi utili ali' interno e allìgando, corne sta awc– ncndo, d1ffico\t;\ di approvvigionamenti, lavora con metà macchinario. E questo, pur non vie– tandole di continuare in una lavorazione che in tempi normali sarebbe kntieconomica, ma le permette di accrescere gli utili, mediante la rarefazione della merce sul mercato. È quindi una vera e propria situazione monopolistica che l'industria manifatturiera cerca di a-:si– curarsi. Sia per i prccedc11ti della nostra Camera sia per la difesa degli interessi del Mezzogior– no e dcli' economia nazionale, sia infine per una giusta cd equa considerazione degl' inte• ressi della massa dei consumatori, eglt pro– pone non solo di aderire ali' ordine del giorno della Camera di Bari, ma di richiedere che venga attuato il regime del libero scambio. Propone che il voto che sarà per emettere la Camera, venga comunicato a tutti i rappresen– tanti politici della nostra Provincia. ZEHENDER rileva che una mite protezione non bisogna escluderla, specie per moderare g i alti cambi i quali tendCTebbero l!empre più a crescere, se s'importassero tutti i prodotti finiti dall'estero. La protezione, contenuta In limiti ragionevoli, e non ne'I' alta misura pro– posta col nuovo progetto di tariffa. tende a consolidare nella materia prima il la"oro nazio– nale, mentre comprando prodotti esteri paga, oltre il valore della materin prima, anche ìl lavoro estero che ,·i è consolidato. ACCURSO risponde che l'economia ita– liana è essenzialmente agricola ed ha bisogno pili che altro d' importare manufatti, i quali se fabbricati ali' interno, costano ad un prezzo pili' alto che se importati. ln quanto alla questione del cambi. rile\'a, che essi dipendono senza dubbio dalla bilan– cia commerciale, ma su di essi, come a\'\'icne attualmente 1 esercita un'influenza rilevante la massa di mone1a carta1..ea in circolazione. Ciò non ostante, bisogna tener presente che l'or– dine del giorno della Camera di Bari chiede il mautenimento ddla tariffa del 18Si, ispirata a criteri protettivi, In quale, anche con i rap– port1 di valori alterati dalla guerra, permette alle industrie e3istenti e che non hanno ca– rattere d' industrie parassitarie in modo asso- luto, di reggersi, prosperare e ,·inccrc la con• correnz;a estera. IL PRESlDESTE osserva che, a parte le ragioni esposte, bisogna tener conto che uoa politica d1 alta protezione chiudert:bbc ai no– stri prodotti agricoli i mercati esteri i quali vedrebbero chiuso, Il mercato italiano ai loro manufatti. Chiu.sasi la discussione, la Camera appro\'a il seguente or..Jine del giorno: « La Camera, presa visione dclln Relazione del Presidente della Camera di Commercio di Bari, noochè del!' ordine del giorno \"Ol'ato da detta consorella nella giornata del 28 no-– vembrc u. s. relativo al re~ime doganale; tenuto presente che gli alti da:-i di pro– tt,ion, rln,ano ,1 rosto ddla rùa ro,, p,,rniti'ou n~rNJs.t1"oni .mir rtono,,,,'a 1u11:io11ale: considerato che, data la lunga durala di rmpo, in rui t ,i, vigon ù, /la/la 11 sisltma prD– lellit."' le iruluslri't fm,on'te avrr.hbe,o fU'IU11lo r•c– giungere quel grado di sr11luppo r},e lt mtl/esu in gra(/o 41· n11111ppo, e in grado di fare a mmo dtlla proltz1C1u; considerato che le ro11gù111turr di gwrra hanno permuSI> allr mduslru italiane di ammor– liuart i loro impianti e tonuguirt ull1i tlrvaH; t'Onsidcrato che gli alti daii proldlt"vi, rendendo sirura la reali:r:a=io,,e di ulili rlwali ed i"'/edendo la rontorren=a es/era non stimolano al progresso rd al/' eronom,"r11à ,.ella prodM::ionetaM– sando and11 la rartfaiiont dei manu/al/I sul menato; cons1der'1to che ptr la ritostrwzione dtlla ,. ronomia 11ationale è r,ilal, n,itare qualsi'an' dis1,u- 1ione di ritduua, • f/"esla si avrtl, • in .,iu,ra rilroa11l1, rol ,nanlnurr. delle i'nduslri'e pa,assi– ldrie" r,11ic" della gmeralilà dri dllad,ni, gih sot– toposti ad una forte prt1si0fle tr,'bu/a,-ia. Dolibera di associarsi all'ordine del giorno votato dalla Camera di Commercio di Bari nella tor– nata del 28 novembre u. s., 'l"a""" rum si'a J><I momento opportu,ro mitigare la lari.Ifa doganale dtl 1887. Il baccalà associato L'economia asjoclata non fornisce soltanto il caffè, che non si vede, e le lampadine, che non si trovano. Fornisce anche, e come!, il baccalà e lo stoccofis~o. Li fornisce a mezzo di un Consorzio, naturalmente nazionale, che funziona non meno naturalmente in regime di monopolio. li Consorzio e' è con tutti i suol impiegati ai posti loro assegnati: e funziona egregiamente. Quelli che non possono più funzionare, sono i denti degli aspiranti consumator; di baccalà e stoccofisso, per la molto lacrimevole ragione che quelli che non ci sono, sono ap– punto il baccalà e lo stoccofisso. E il Presidente delle Cooperative del com• mercio del pesce di, Geno'va \e di Torino, pub– blica su l'Aliom del 2 dicembre, una let·era In cui dichiara: « Le 1;ooperative hanno continue offerte dalle Ditte estere di maggiore produzione; 1>0· trò in prosieguo dare anche i prezzi ai quali son disposti cedere i loro prodotti. Non ci è naturalmente possibile combinare e stabilire nulla, causa il privilegiato Consorzio. ,. Già. Non si può avere il baccalà, perchè c'è il Grande Consorzio Nazionale, e perchè, oggi come oggi, in Italia, l'essenziale non è di avere il baccalà, ma di avere il Gran Con– sorzio come sopra. Il convegno generale Allo scopo di meglio preparare il convegno generale della ..-Lega democratica per il rin~ novamento della vita i•aliana », il Comitato esecutivo ha deliberato di rinviarne la riu– nione a mezzo febbraio. Nel prossimo numero pubblicheremo il programma del convegno. lntanto sarà bene cht: i soci della Lega preparino, dove ciò è possibile, per i primi di febbraio, dei conve– gni locali, sopratutto regionali, in cui l'ordine del giorno del Congresso sia esaminato in discussioni preparatorie. I soci, che non hanno ancora pagato la quota annua, sono , 1 ivamente pregati di in– viarla al più presto al segretario aw. 1\lario Rubini, Piazza Cola di Rienzo 1 6g, Roma. Il Comitato Esccuti,·o della Lega, poi, la appello ai soci agiati, pe.rchè \'ogliano mettere a disposizione del Comitaco tc.550 qualche contributo straordinario. con cui il Comitaco possa rimborsare le spese di ,·faggio e di mantenimento a Roma a qualche ttmlco, il cui inten·ento al conn~gno sia piò special• mente dcs_iderablle, ma che non :,.in In gndo di ,o:-,tencre quelle spese. li Comitato Esecutivo comunica. inoltre, che potranno p.-irtecip.,rc al cOn\'cgno anche quel simpatiuanti per l'azione della Lega. i cui nomi sicno proposti purchè sieno invitati da uno dei :,OCI regolarmente iscritti. Cronaca della Lega SI è costituito Il gruppo di Bologna della L<'gn con i ,cgucntl aderenti: Don. Aldo .\ndreoli. Don. Amedeo De Flora. A\'\', Teocrito Di Giorgio. Don. Emery Luigi. Prof. Balbino Giuliano. Rag. Gaetano Nuvoloni. Pror. Guido S.-intini. Prof. Alfredo Gallelll. Le adesioni alla Lega democratica per Il rinnovamento della. politica nulonale, si ricevono p-• Il Comitato esecutivo della Lesa, Via dell' Umllti, 86, Roma (1), Oli amici sono vivamente pteptl di non tardare a Inviare l'adesione col loro Indirizzo preciso e con la quota annua di almeno 6 lire (per 111 studenti e operai 3 llre). Quanto prima Invie– ranno l'adesione, tanto prima la ore•· nlzzazlone diventerà attiva e fattiva. Adesioni pervenute finora: 2g6. Bardanrella Giorgio, Luru (Sassari) - 297. Cinelli Renato, Firenze • 298. Barberia. Giov. Battista, Pinerolo • 299. Floret Paolo,. Roma• 300. Ftllak, Torino- 301. Lely Maatno, Roma • 3oz. Le\·I Mario Attillo. Tormo • 303. Piaggio Manlio, Genova • 304. Pe111lche1tlMl• chele, Torricella Pcligna • 305. Renda Antonio, Napoli • 3o6. Tognala Pietro, Bianzone (Son– drio). Ringr.tziamencl e ossequi. L.A VOCE flOCIBTlAJOll•.l EDITRICE Il Il Il 'I."rlnl~ del Monl.t. N. 18 - ROMA CO) , ..... 7'•tla>: I • È uscito, IIPatto diRoma (Quaderni della VOCE, N, 38, L S,l50) A CURA DI On. GIOVANNI AMENDOLA, deputato at ParlamentiJ, corrlspcu1dente da Roma del Corn~re (UI/,, Sera. On. ANDREA TORRE, deputato al Parla– mento, Presidente dell' Aasocia&ionc della Stampa. Comm. UGO OJETII. del Corn,,, u//a S.ra. Prof. GIUSEPPÉ ANTONIOBORGESE, pro– fessore nella R. Accademia Scientifico-'Let• teraria di Milano. Sono scritti polemici. rcJazioni finora inedie.e._ sull'importante avvenimento politico dell'aprile 1918 1 che suscitò la vivace polemica rra il GiOrnale d'Italia e il Corriere della Sera~ alla quale tanto si intcreas6 la pubblica opinione. .. L'Educazions NazionalB ., .E la ri\•ista sorella dcli' Un,~à. Si occupa dei problemi della scuola. La dirige LOMBARDO– RADTCE. profe.,sore di pedagogia all'Univer– sità di Catania, e consigliere della Lega demo– cratica per il rinnovamento nazionale. Gli amici dcli' llnitd incoraggino e diffondano anche I' Edutado,u Na1uOnale. Abbonamento annuo L. IO. lir~•• ll!iil ~11IOCJ • lrilill 1111 llllli, Il - Dli (I) le B. I. ISTITUTO BJBLIOORAFICO ITALIANO Trinità dei Monti, 18 • ROMA (6) l~· i11 corso di stampa il primo numero (ge1111aio 1.920) del . CATALOGO (Pubblicuionc mensile) Opuscoli rari. fuori commercio, per nozze, contenenti scritti e ducu:nenti di storia poli• tica, storia della letteratura, dell'arte, del cer stume, ecc. Si invierà gratuitamente a chi ne farà rl• chiesta anche con un semplice biglietto da visita. EGtSTO CASAGLI Guentt ,-e.,po,.sa6ik Tipografi:,; Galileiana, Via S. Zanobi o. 64

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