L'Unità - anno VIII - n.48 - 27 novembre 1919

236 L'UKITA autorizzata l'OlCUf>: zi,me 1xr quattro anni di terreni l)U cui \'Crtano quc:,,tioni di usi ch-ici; occupazione che a riLhiesta delle associazioni agrarie può cli venire definitiva, quando le terre siano sur:,cettibili d'importanti trasformazioni culturali e soggette ad dJbligo di bonifica, con– correndo lo Stato nei casi stabiliti dal mi– nistro d'agricoltura, volta per volta, al paga– mento degli interessi per mutui contratti. Que– sta facoltà, lasciata al ~linistro di agricoltura, di concedere o negare volta per volta il con– corso finanziario dello Stato 3lle associazioni agrarie, che dissodano le terre occu:'\ate, è una spavcntc,•ole nuova sorgente di corruzione elet– torale messa ai servié;i di qualunque partito di governo, rosso o nero che sia. E finora è questo, insieme coi milioni dati all'Opera dei Combattenti, il solo rP.!iUi 1 ato legislativo del tanto ciarlare e stri vere di • terra ai contadini». R. CJ.>\.SC~\. Il Governo burocratico li Ministero della Guerra• era ins<:diato prima della conflagrazione mondiale insieme al Comando del Corpo di Stato Maggiore nel noto grande e decoroso edilizio nuovo di Via Venti St ttembre. Stava alla larga a11zichè nò, con alloggio, scuderie, rimesse e garage pel !\linistro e nessuno pensava alla necessità di nuovi locali. Viene la guerra e questa neces• sità !ii I resenta e ca~e intere \'engono prese in anitto al Cor'lo cl' lta\ia ed in via Venti Settembre per colloc,,rvi nuovi uffici militari~ E fin qui nulla di m<"no legittimo e naturale, perchè se v'era amministrazione in cui la guerra dove~se produrre una note,·ole infla– zione era certo quella del Ministero omonimo. )la il buono viene ora, perchC non si son con– tentati di prendere in affino locali, ma hanno comperato addirittura un palazzo, il palazzo Baracchini, che deve esser co,;;rnto circa tre milioni, per collocard il Comando dello Stato :\Iaggiore. Ora domandiamo noi: il Governo pensa forse che il Ministero della Guerra debba rimanere eternamente quello che è at• tuahnente o che non dovrà invece ritornare quello che era prima ciel 1915? Ed in quest'ultima ipotesi lo Stato 2'Iag– giore non avrebbe potuto rioccupare gli anti• chi locali? Che. bisogno ..dunque di comperare un palazzo invece di tenerlo in affitto? E veniamo all'acquisto del Palazzo Chigi. La questione è ben nota. Lo Stato facendo "alere sul palazzo un diritto di prelazione perchè considerato, non sappiamo ,·eramente in base a quali criteri, come monumento na• ,donai!!. se lo fece cedere dalla Banca lta• liana di Sconto, che lo a"e"a forse poco pon– deratamente acquistato e che della richiesta dello Stato dovette esser ft.licissima. Perchè CJUl!stiantichi palazzi, ben disposti per fe~te, ricevimeuti ccc. colle loro grandi sale in fila, ;:tlte come tre camere moderne, sono maJa. mente adattabili per uffici sia cli Banche, sia di Ministeri. ~I palazzo Bra-;chi informi. Questo lo si sapeva bene: eppure il pa– lazzo Chigi fu acquistato per la egregia som· ma cli qualtro milioni. Ma qui non è tutto. Qualunque pri\•ato si accinga a comprare un fabbricato lo fa prima visitare da un inge– gnere architett) per accertar.:;i se è solido; ma lo Stato che ha centinaia di ingegneri a sua dbposizione ha tra:;curato questa elementare cautela, per cui solo quando si sono accinti a preparare i progetti per gli indhpensabili adat– tamenti si sono accorti che il palazzo era il colosso dai piedi di argilla: il pal.izzo Chigi minacciava rovina. Bisogna rifare qua!-i tutte le fondamenta e buona parie dei muri peri– metrali: muri a sacco, come in quasi tutte le costruzioni di quell'epoca, come, a tacer d'al• tro, nel palazzo della Sapienza dall'apparenza così solida e che pure si è dovuto in gran parte rifare. Ora <;anno i lettori a quanto a~montano le perir:ie per gli adattamenti e rinforzi del palazzo Chigi ? A ben tre milioni e mezzo e . quando saremo al consuntivo saremo a sei o '>Clle milioni! J (dalla R ,ssrg11a, 31 ago:,tO 1919) Si può aiutare l'" Unità" pagando subilo l' abbrmame!1/0 1 senia aspel– ure soll:1rilt,iioui, che rk:ìicJono in~ènti .,pese pust.:ih e rendono pili gr Y..: il hvcrù 1ri.!..!ll'a1111n•r.i .tr:F , :nr Un piccolo grande avvenimento Il trattati) di lav ,ro tra ltaiia e Francia è stato approvato. Chi se ne cura? Se l' halia e la Francia aves::,ero approvato una convenzione I er iipar– tir::.i la zona cl' inlluenza in qualche de:,erto alricano oppure per regolare gli intere:;si di qualch~ impresa capitalistica a quattro mani, oh, allora, correrebbero limni d'inchiostro ad esaltare la fraternità latina, l'intesa tra le due nazioni M>relle le quali dalla comune origine traggono la forza pct marciare unite nell.i. \'ia della ci iltà, ecc. ccc. ~la, il trat ato di la– voro .... chi se ne cura ? Eppure que~to ,.ccorclo t:a l'Italia e la !?rancia \'aie per la civiltà del mondo, e par• ticolarmente per i proletarii italiani, infinita– mente più che le que,;;tioni coloniali o tutta l 1 a\tra politica e~tera di lor signori. Perchè i la\'oratori della prolifica Italia sempre emigrarono e vieppiù emigrarono in Francia, paese cli scarsa natività, che dispone di ingenti capitali, e dove, anche per le ripa– razioni alle devastazioni dei tedeschi nel nord, occorcrrà copiosa mano d'opera. l\Ia il capitalismo francese sfrutta'va la mano d'opera italiana p:tgandola meno di quella indigena. I nostri operai, per molti anni, hanno fatto la parte dei crumiri. Ne derivò una sorda ostilitù tra i lavoratori dei due paesi. che spes~o esplode\'a in incidenti dolorosissimi come quello di Aigue~ ~Iortes. È da ,·ent'anni che le organizzazioni ope• raie, t: specialmente le due Confederazioni del la,oro, italiana e; francese. lottavano per met• terc fine a questo stato di cose, invocando un trattato di lavoro che stabilisse l'obbligo di dare ai lm,orat'>ri itali:mi lo stel-SO trattamento che ai france:,i. disponesse sanzioni per assi– curare I' inllucnza di que,;;to provvedimento, mantei1essc agli italiani che si recano in Fran– cia le assicurai',ioni ~ociali, ecc. ecc. Ebbene, finalmente tutto questo si è otte• nuto. S'intende che gli stcssi 1 identici diritti sono a'isicurati ai franoe~i che vengono in Ita• lia - come è troppo giusto 1 per quanto que• . sta reciprocit:ì non abbia in pratica gran peso perchè sono pochi gli operai fr:mcesi che ven– gono a lavorare tra noi. Riservandoci cli tornare sull'argomento ap– pena sarà pubblicato il trattato che consta di 20 articoli, segniamo intanto con pietra bianca il giorno che ha \·bto raggiunto questo tanto auspicato acconJo. Questa è la vera fraternità delle nazioni. Questo è il piÒ efficace internazionalismo. Non passerà gran tempo - e il trattato d1 lavoro f1a Italia e Francia - splendido documento del nuovo diritto internaziona!e proletario - sarà esteso a tutto il mondo .... Di fronte ai diritti ciel la,·oro crollan·o le barriere che dividono gli Stati. Questo trattato, che l'organizzazione ope• raia ha voluto, e che sarà da c:;sa fecondato, è di grande beneficio per il proletariato ita• liati.o - ed è, ad un tempo, un passo verso la Repubblica Universale del Lavoro, fondata sulla eguaglianza di tutti gli uomini, indireo– dentemente dal luogo ove :;c,no nati. Questo è il vero e grande ideale, verso cui marciano i lavoratori di tutti i paesi - lasciando ai nazionalbti di tutti i paesi, se credono, di sbranarsi tra loro. (dal La·oro di Genova) I divieti di importazione Un :unico, ingegnere nella officina del gas di una grande città, ci scrive: << Non abbiamo forche eia coke; non pos– << siamo importarle dall1estero; non le troviamo -1< in I•alia. « Pen~avamo di rimediarvi sostituendole « con delle forche da barbabietole. Ma ab• « biamo dovuto con.,tatarc cl e P agricoltura « è anch'essa alla ricerca vana di que~to ar• .: ticolo. « Ora, ricominciamo una storia più dolo– « ro,a ancora pei pezzi di ricambio dei no:,tri « vagoncini a scartamento ri1.1uo, invano do– « mandati all'estero che ne abbonda. Abbiamo « deciso èi fonderli a Firenze : disastri, mo– « dclii da rifare, ecc. « E un suppliz;io or,rai cli pensare a te– « nere: in stato di produzione una officina « come la nostra, anche :,enza lesinare sui ~prezzi». Bianco Parassiti coi galloni Xci Depositi dei Re~gimenti si vedono: L"n Colonnello Comandante il Reggimento, Cn Colonnello Comandante il Deposito, 'Cn Genernle Br gacliere Comandante il Reg~imento e il D~posito, Un Colonnello Comandante la Truppa, lin Tenente Colonnello Comandante la Caserma, addetto nientemeno che alla sorve• glianza della pulizia dei locali(!) funzione che è stata sempre disimpegnata dal Capitano d'Ispezione. Alle tradotte militari è destinato un uffì. ciale Sllpcriorc, mentre tale modesta attriQu– zione potrebbe benissimo compiersi, come per lo pas::.ato, da un semplice capitano. Alla Direzione di Sanità cli Napoli fanno sfoggio: Un Colonnello medico Direttore, Un Tenente Colonnello, Due l\laggiori, Tre Capitani. XB. Alle Direzioni di Sanit!l al Ffonte vi era solo un Colonnello e un C.1ptano. .\Ila Direzione dcli' Ospedale Principale )filitare di Napoli fanno sfoggio: Un Colonnello Dir(.ttore, Un Tenente Còlonnello Vice-Pircttore, DL1eMaggiori - aiutanti Maggiori, Un Capitano - un altro Capitano addetto alle licenze. 1V/J. In tempo di guerra vi cr::i.nosolo un Direttore e due aiutanti )faggio1i. Nei Reparti poi gli ufficiali medici sono destinati con co~i sano criterio che si ha la sorpresa di vedere un Reparto di 50 amma• lati con tre ufficiali medici, ccl un Reparto di 120 ammalati con due aspiranti medici. Nel Collegio Militare cli Napoli, dove è stato sempre un solo Capitano medico, invi– diato per la tranquillità ciel suo posto, si ve· dono ora: Un Tenente Colonnello medico, Un Tenente medico. E dire che la mag• gior parte degli allievi sono in vacanze alle loro case. (Dalla Rir,is'a Popolare): Per la elezione di Bari Ai numerosi amici, che hanno avuto la bontà di inviarmi i loro rallegr:imenti e auguri per il riM1ltato dell'elezione di Bari, mi è im• possibile rispondere singolarmente. Accolgano tutti i sentimenti della mia riconoscenza su questo p ccolo giornale, che ha creato fra noi • una cosi larga e intensa corrente di simpatia e cli fede. Nessuno pili di me si rende conto delle terribili difficoltà che attraversa il paese in questo momento, e delle responsabilità che gravano le spalle di ogni uomo di buona vo• lontà. Auguro a me stesso che non mi venga meno la forza necessaria a compiere il mio dovere e a conservarmi immutata la fiducia degli amici. Ai q!1ali sono costretto a volgere una pre– ghiera. La lotta elettorale ci è costata seimila lir·e più di quante non ne abbiamo tinora rac– colte. Ai sopravvenienti bisogni degli ultimi giorni abbiamo ciovuto far fronte con .... debiti. Abbiamo ·fede che gli amici ci aiuleranno ad uscire dagli imbarazzi della vittoria. Altrimenti il successo politico minaccia di trasformarsi in.... fallimento finanziario. g. s. L'aiuto degli amici Firenze - Elena French. Roma - C. Signorelli. . L. 200,00 » 10,00 Firenze - I iero Iahier . » 5,00 Torino - Nina Lombroso 10,00 Castisne di Zoppola - Ines e An· gt:lo Zilli » 10,00 )larina. di Pisa - Angelo De :\las. » 10,00 Padova - Insegnanti scuole 1'ledie: Landi, Bacchi, Gnesotto, Pelli• paro, Gazzanica, Bassani, Che– lotti, Simiani,Terretta, Andretta, Dilenna, Ccccon. Levi, 01lgaro, Pinotti, Tivaroni, Ormelio, Pa• Jumbo, Loria. Fabris, Benzoni, Tanto1\etti, Moroni, Baravieri, Soranzo, Triezze, Salva, Candio, Z.i.mbusi 1 Pavani, Rossi, Donato. » 8.;,oo Milano - Prof. Dott. Gino Fran- cesco Gobbi , . . . . » 5,00 Gorizia - Cap. Gino ~la.rassi » 5,00 Vigevano (Pavia) - Prof. Arturo Bersano. . . . . . . . . » 15 1 00 Pinero!o - Prof. Erncgto Fiore . » 4,05 A "ellino - Dott. Luigi Perugia i . » 1 o,oo Bologna - Dott. Aldo Andr\,.oli 10,00 Palermo - :\lariano Dominici . :?100 Gorizia - Cap. Mario Camisig. » 5,00 Torino - Prof. Cesare Seriano » 10,09 Gorizia - Cap. Paolo Sirte. . > 5,00 ..\Iilanu - Prof. Aristide Cignolini » 10,00 ~Iondovì - Prof. Pian.a Ernesto. L. 15,co Torino - Dott. C. ~I. . . . . » .50.00 Bergamo - G. Zavarich . . . » 100,00 LO\·ere - Unione Gener. Insegnanti ;5.co Genova - Avv. Giovanni Tarello e Giuseppe Bo . . >> 50.00 Cremona - Ing. Francesco Berin- zaghi. » 50,00 Gorizia - Gino Gionchctti . :.!o,oo Pesaro - Natale Francesco Fava . » :.!,05 Firenze - Prof. Rodolico Niccolò >1- 50,00 » - Prof. R. C. . . . l\lilano - Vincenzo Bianchi. . Pistoia - Do·t. Carlo Ruffino . Roma - Giuseppe Prezzolini . » - Prof. Pietro Silva . - Soc. An. Editrice '" La » :?0.00 50,00 » 500.00 » 25,00 » :?j.00 \"oce " . . . » :?5.00 Gorizia - Cap. Emilio l\Iulitsch . • 10.00 » - Prof. Ervino Pocar . . » 2,00 Roma - Lega democratica pel rin- novamento della politica nazio• nale (1° contributo) . . . . » 1000,,.0 Roma - Salvatore Coppola. Sono state !'egnate erroneamente Li~ re 10,00 menti e invia\'a un con– tributo di L. 25 1 00. Rimangono ancora . . 15.00 Bisceglie - Un mutilato di guc1ra » 10 oo Messina - Timpan:iro. . . . . » 10,00 Perugia - Sac. Dott. Luigi Mar- chetti (2 3 quota) . . . . . » -:.!O,oo Catania - Prof. Ginffricla Filippo. Per un gruppo d'ammiratori del Prof. Sah·emini > 40,vo Molfetta - Bernardino :.\linervini . ,.. 50,ov Roma - Raccolte a mezzo della Lega Democratica per il rinnovamento della politica nazionale (2• of. ferta). . . . . . . . . . • 3030.QO Bari - Prof. Saverio Lasorsa . . » 20.00 Roma - Prof. Gennaro Mondaini. » 20.00 Ancona - Prof. Roberto l\larcucci » 10,co Bari - Prof. )lichele Gervasio » 30.co Bari - Prof. Giuseppe Petraglione. » Pado\'a - Prof. Francesco Severi. ,.. -» '!) Gino Luzzatto. . » Spezia·- Dott. Epicarmo Corbino >> Bergamo - Prof. E. Tracconaglia. » . Cuciani » . M. Caterino. » . N. N. • » Scrosoppi. » » • L. Restellini. » • c. lnvernizzi. » » .\. i\Iarengoni » » » A. Capitanio » » L. Fontana » » Q. Sestini. » » . G. Legrenzi » • • o. Antoniazzi • » » F. Barbieri » » » G. Raggi. » » L. Zanchi. • » A. Legrenzi . » . Besana. » Gaida )) )) Rota • >) o. Bizioli. » » )) G. ~alesini » • » L. Abati )) )) F. l\Ieani. )) Ccrìale - S. Noburosco )) Riposto - S. Giuffrè » Parma - Maria Bianchi . • Fossalta di Portogruaro - Aroldo Telloni .,,. Genova - Prof. R. Savelli » Roma - L. D1rchini » Carpi - Prof. Vittorio Algeri Roma - Gioacchino Kicoletti. • Firenze - Prof. A. F;lce :?5,00 roo,oo 50,00 50,co 5,00 3,00 5.00 .5,00 5100 10,00 5,00 5,00 5,00 5.00 5,00 :?0,00 5.00 5,00 5,00 5,00 5,00 5,00 5,00 2,00 5,00 5,00 5,00 6,oo 3,00 5,00 10,00 10,00 10,co J0,00 25,00 20,00 Gorizia - Prof. E. Pocar (2• offerta) » 4i,00 Pror. ì\Iancuso, Padovani, Pirri . ~ 30,00 Savona - Tenente P. De :Marco. » 10,00 Bergamo - Consiglio Federale Fe- derazione Insegnanti Medi . . 1> 1000,00 Piacenza - Prof. Luigi Massaretti. » 15 1 00 » - Un combattente di Bi- sceglie . . . » 25 1 00 Firenze - N. N. . . . . . . » 50,00 Torino - N. N. . . . . . . » 50,00 Bari - Sezione Barese della Fede~ razione In~egnanti Mcdi . . . » :?oo,oo Bari - Raccolte fra soci della se• zìone suddetta . . . . . ~ 120,00 EGISTO CASA.GLI Gumù ,.upo,ua/Jik Tipografia Galileiana, Vin S. Zaoobl n. 64

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