L'Unità - anno VIII - n.38 - 18 settembre 1919

L'UNITA La crisi del regime rappresentativo ..... Delenda est ... Catone, quel vecchio e duro brontole■e, ave, a per ritornello : Ddenda es/ Carluzgol Que– sto nostro amabile e duttile censore che è Nitti, ha per ritornello: Produl'rt I prodt1tn! produl'rt I La guerra e il dopo guerra hanno in tutti i paesi resa più che mai acuta la crisi del regime rappresentativo che da oltre un cin– quantennio è stata oggetto di molteplici studi. Questi, in genere, non suggerivano che ri– medi parziali - nuovi regimi elettorali, nuo– ve distribuzioni di poteri tra le Camere o tra queste e il potere esecutivo -, ovvero con– cludevano per un ritorno alla democrazia di– retta sotto' forma di referendum 1 o per l'azione diretta nel senso propugnato dai sindacalisti. In fondo, pur oggi, molti critici del regime rappresentativo criticano senza suggerire una alternativa ; e quindj · favoriscono, implicita• mente, o il ritorno a regim! assoluti o la tesi sindacalista. Ma in Inghilterra ed in America sono di re<'ente apparse alcune pubblicazioni - quella del Curthies Lei/tre al popolo del/'I11diasul go• ver-110 responsabile; quella del Ramsay Muir 1VahOnalSelf•g()Vlnunent; quella del Hearnshaw La democra~ia al bivi'o; quella del Mollet // ,movo Sta/O - che per vie diverse accennano, per mezzo di più profonde .analisi del pro– . blema, ad addita.re nuove linee di minor re- sistenza pel suo superamento. La discussione su quest'argomento non deve essere confusa con quella che avviene nello stesso tempo in Inghilterra sulla crisi dei partiti nel momento attuale. Questa crisi muove dal fatto stesso che coloro stessi, che con il Tir,us alla testa, liberali o conservatori o laburisti, favorirono l'avvento ciel regi1he di coalizione e del Gabinetto di guerra pei fini della ,·ittoria, si mostrano sempre più convinti che esso ha complut~ la sua funzione, e che é tempo, specie pei fini del controllo finan– ziario e dell'economia nazionale~ che si ritorni al regime del Governo collettivamente respon– sabile innanzi al Parlamento, e dell'opposi– zione organiz1.ata per la critica e la conquista del potere. Ma questo è l'aspetto transeunte della crisi del regime rappresentativo inglese. Oltre a questo vi sono gli aspetti permanenti. Anzitutto veniamo a una constatazione di grande impottan1.a 1 • Il regime parlamentare ingle!:te esce dall'esperienza della guerra di gran lunga meglio, ad es., del 1egime ame– ricano. La facilità. con cui senza alterazioni istituzionali si è passati dal regime di gara tra i partiti in pace al regime di quasi ditta– tura in guerra e viceversa, e la naturalezza con cui io guerra arrivarono a galla gli uo-, mini più atti al e.empito dell'ora, non lasciano dubbio su di ciò. In America il fatto che il Presidente e le due Camere sono eletti in di• versi e ben fissi periodi, fa sì che un di– ~accordo di\'iene facilmente irrimediabile e che in tal caso le decisioni sono lentissime e ri– schiano d'essere tardive. Non si esagera di– cendo che la rigidità della costituzione ame– ricana, la ipentità' del capo dello Stato con il Primo :\linistro e l'irresponsabilità di questo e del suo Gabinetto alle Camere, sono il mas– simo ostacolo e pericolo della Lega delle Na– zioni, minacciando di condannarla alla para– lisi In momenti in cui più urgessero pronte e risolute decisioni. D'altra parte è innegabile che il regime parlamenta~e è dappertutto, più o meno, pel momento, in grande s redito. li controllo fi– nanziario del Parlamento sul Go,•erno, ti fa– moso « potere della borsa » da cui i Parla– menti originarono, sembra svanito. I ministri, nella più parte delle loro decisioni, devono fidarsi della burocrazia dei tecnici, che cresce ogni dì più e che un ministro è solo di raro competente a sindacare. I giornali non pub– blicano più, come un tempo, ampii riassunti delle discussioni parlamentari, che permettano al pubblico di seguire su ogni questione il pro e il contro; e molte questioni sono troppo tecniche perchè il pubblico le segua, supposto che abbia il tempo e la voglia di seguirle. JI Parlamento inglese è così sovraccarico di lavoro, diretto ed indiretto, da esigere da de– put,,ti anche non soverchiamente diligenti quattordici ore al giorno di attività e studi. ln ispecie il ramo elettivo è così occupato, che ormai, a detta pur di giornali radicali, in in Inghilterra materia d1 politica estera, militare e imperiale, i migliori discorsi sono quelli pronunciati nella Camera Alta, che nonostante il suo carattere ereditario-vitalizio contiene più competenze di prim'ordine che ogni assemblt;il elettiva nel mondo intero. Fin verso il 1895~6 era possi– bile al pubblico educarsi politicamente se– guendo i }avori del Parlamento : ora qÙesti sono oscurati dalla stampa. Anche nel giornalismo si costituisconotrusts; ed un giornale od un trnsls di giornali può riuscire a rovesciar ministeri e provocar guerre. Le leggi puniscono la diffamazione e l' ingiu- ria a privati i ma non puniscono le azioni di gran lunga più pericolose, con cui un giornale od un trust di giornali, commettendo cosa che Ya– rebbe imprigiona.re ogni individuo isolato t'be la tentasse da sè in pubblico, colpisce Mini– stri, Parlal)lento, Esercito, funzionari, Stati esteri alleati od runici, disseminando calunnie, che è poi difficilissimo smentire o confutare del tutto. Coloro che propugnarono la libertà della stampa, non si aspettavano certo che essa divenisse un potere irresponsabile, che domina o minaccia di dominare i Parlamenti, sostituendo sempre più all'idea del rappresm• tante fiduciario,, che mette la propria coscienza e scienza al servizio del paese quella del man– datario, legato mani e piedi, che si fa mero fonografo di chi più grida nei giornali. Essi videro nel giornale lo strumento di espres– sione di una opinione ; non tennero conto .d.e- gli effetti sociali dell'espressione dell'opinione medesima ; e certo non s' immaginarono di veder la stampa adottare i metodi di sugge– stione della recla11u commerciale : ripetere, ri– petere, senza dimostrare e confutar mai. Ognun vede come per questa via si va matu- . rande una demagogia della carta stampata (che va integrandosi con quella del cinema– tografo) anche più pericdosa di quella della piazza. Senonchè questi difetti del regime parla– mentare sono ad esso inerenti come sostengono es:::;i s'inquadrino nell'interesse generale ; e quel che è più, essi farebbero da controllo alla burocra1.ia, e in gran misura la sostituireb• bero e ne rallenterebbero I' ulteriore espan– sione. Le associazioni professionali attuali serbe– rebbero la loro autonomia, e continuerebbero a gareggiare e lottare tra di loro, rappresen– tando l'iniziativa del pubblico nel creare punti cli vista e indirizzi. I Consigli locali e cen– trali d'ogni industria e professiont>;e di tutte le industrie e professioni sarebbero i crogiuoli, in cui queste iniziative si incontrano, e ma– turano sintesi progressive, che nel Parlamento trovano il lor posto fecondando il punto di vista specificamente positivo, apportandovi il loro contributo e a loro volta ricevendo nuo– va luce per le loro ulteriori elaborazioni. Il processo è ancora solo agli inizi, ma è già possibile vederne la traiettoria. la modo analogo è chiaro che esso porge la soluzione di uno dei problemi più trascu– rati nelle democrazie moderne : la scelta dei candidati ai vari organismi rappresentativi. Dai criteri antiquati, ma non del tutto privi di valore del censo. della nascita, ecc. si è passati per reazione a quello per cui ogni · uomo ne vale un altro, saltando di pianta quello del come trovare per ogni funzione l'uo~ mo più adatto. Ora è chiaro che, ad es., le varie associazioni di mestiere e di professione . possono servir di serbatoio per la scelta dei can– didati ai Consigli indu~triali eprofessionali locali; a loro volta questi fan da serbatoio per la scelta di candidati sa ai Consigli industriali, pro• fessionali e scolastici e-entrali,· sia ai Consigli comunali e provinciali; e questi ~onsigli Cen– trali, comunali e regionali potrebbero far da serbatoio (coi loro membri presenti e passati, che abbian servito un paio almeno di turni) pei candidati al Parlamento. Il suffragio uni– versale a rappresentanza proporzionale avrebbe Scarseggiano i viveri ? Niente paura. In– tanto. per cominciare, produrremo.... nuovi controlli, con relativi consorzi, ispettorati, co– mitati, commissariati .... Ecco qua : recano i giornali : « La Gazze!IJ. Officia/e p'ubblica un decreto « col quale si stabilisce un nuovo controllo « sulle derrate alimentari e si provvede all'ap– « provvigionamento delle medesime. Per tale « decreto le derrate controllate dallo Stato « saranno : i cereali e loro derivati e i legumi : « lo zucchero ; le carni bovine e suine, sia « fresche che conservate ; il latte e i suoi de– « rivati ; l'olio e i grassi alimentari: i pesci• « conservati ,. Ali~ raccolta si provvederà per mezz., di Consorzi. Ma t -ccorre non farsi imbrogliare. E allora: « La direzione e la vigilanza dello Stato (I: sui consorzi sarà esercitata per mezzo : di « un ispettore gmera/e che presiede all'erga– « niz1.azione ed alla sorveglianza di tutti i « consorzi e dei relativi commiSSari o dJqa– « zioni mti1isltnO/i; di commissari mi'nisteriali e « di appon·ter.klegaz1011i per cùucun co11S1JniO t U· 4< :ioni di esso. Presso il Ministero dell'Industria « (Sottosegretariato degli Approvvigionamenti « e Consumi) è istituito un Om,italo centrale « per la dislrib,n,'o,u dei generi controllati dal/# « Staio, composto di cinque r,1n,1brinominati per « decreto reale, presùd"to dal Sollosegretan'o ptr « gli Approvvigionamenti. La distribuzione nelle e singole provincie delle merci dei due primi « gruppi (cereali e zucchero) è demandata ai « consorzi provinciali granari ». E gli attuali consorzi provinciali di approv ... vigionamento? Essi « conserveranno per legge • soltanto questa funzione sotto la denominazio– « ne specifica di consorzi provinciali granari •· ~a tanto per semplificare, « potranno an• « che continuare con nuove aziende le fun- CO:,Ì a pronunziarsi, nel caso di elezioni, sia « zioni di distribuzione delle merci degli altri i sindacalisti, o non son piuttosto dovuti al fatto che 'esso· ésige ultÙfori sviluppi é 'ne ·,t-' ai Comuni c-he alle provin.cie e al Parlamento, . « quattro gruppi per quei Comuni che delibe• su candida.ti fCf:\ti~i yaj pprtiti ben§},. ~r.iuno ctt voler e contìiìuate--n~rrorer--rnt~,- .__ tut~elti tra persone che hanno già a loro « resse ». 1 capace? Gli osservatori e studiosi politici inglesi non esitano a pronunciarsi per questa seconda opi• nione. L'antistatismo, l'ar.ione diretta, sono sintomi, non sono soluzioni. La mera azione diretta ci condurrebbe all'autocrazia delle rni– norapze più violente e a continue azioni e reazioni violente in cui il caos sostituirebbe • la civiltà. La soluzione sta nella differenziazione e graduazione degli organismi ralJpresentativi. Un esempio ce l'offre lo sviluppo det'C,n– sig/i ù1dustri'a/i 1 ora in corso in Inghilterra, di cui pure accennai altra volta. Ogni industria, arrivata ad un certo grado di organi1.zazione, si avvia ad avere Consigli locali e centrali, in cui operai e imprenditori si impegnano e si avvezzano a considerare i propri rapporti e i propri interessi, inquadrandoli 111 quelli del– l'ind~stria a cui gli uni e gli altri apparten– gono : cooperando alld massima efficienza di questa, essi cooperano ad un tempo al bene del pubblico cd al proprio ; invece di incon– trarsi solo in occasione di scioperi, essi s'in– contrano per capire l'interesse integrale della . industria e promuoverlo. E al disopra di que– sti Consigli locali e centrali di ogni industria ci si avvia ad avere quelli locali e centrali di' tutte le industrie; leghe d'operai e d'impren– ditori s'avviano a diventar organi d'un orga– nismo superiore, che può discutere e sugg-e– rire e approvare norme, che poi il Parlamento non avrebbe che da approvare, co11qua e là appena qualche ritocco. In modo analogo è concepibile che sor• gano Consigli locali e centrali per gli interessi scolastici, costituiti di rappresentanze d' inse– gnanti, di parenti, di industriali, di proressio– nisti, di artisti, di autori stimati, ecc. Tutti questi organismi diventano centri d'irradia– zione e d'educazione dell'opinione pubblica per mezzo della stampa professionale ; essi preparano i materiali e i criteri di giudizio del Parlamento, che deve solo sorvegliare che credito urr certo tirocinio di funzione rappre- Inoltre, « In ogni prooi11tia sarà nominato sentativa e una certa fiducia e stima dei loro « dal Ministero dell'Industria (Sottosegretariato. pari in posi1tonc e professione. Il rappresen– tante non deve essere solo e/1/10 ,- esso deve essere moralmente e intellettualmente rappre– seutativo e quindi emergere da un processo di selezione tra elementi similmente situati. È inutile dire che il processo di differen– ziazione delle funzioni e tJegli organismi ora indistinti nel P:ulamcuto è suscettibile d' in– definito sviluppo col bisogno. Noi possiamo, ad esempio, concepire Associazioni per studi coloniali o finanziari o militari o navali o di politica estera fra competenti o fra addetti a queste fuozion.i, costituite in enti morali, a– venti il loro piccolo Patlamento annuale, e nel cui seno soltanto possano i vari partiti scegliere candidati politici competenti per queste materie. Già ora i Congressi hanno una qualche influenza coi loro \'Oti : ma in questo modo essi ne avrebbero una maggiore col cooperare alla elevazione del livello intel– lettuale e morale dei deputati, che la caccia al voto mercè la mera gara oratoria e l' inden– nità p.. ,rlamentare tendono incontrastabilmente a dcprime,e. Inutile dire del pari che la re~ spon.:,abilità diretta dei funzionari innanzi alla magistratur:i ordinaria, al fine di garantire il pubblico contro In loro dipendenza dai su– periori e dall'arbitrio governati\'O, è di pri– missima importanz.i. nel togher di mezzo l'in– gerenza politica nelle amministrazioni. In un altro articolo entreremo in maggiori dettagli. ANGELO CRESPJ. Cl'f.SAR Società Editrice librarir,._ ASCOLI PICENO .AbM,om,, p11bhlica.tu : E.i IDIO CESA Rl COS' f: li CO.lit] P\;lìZIOHll,Ì IN ITALIA .. Loscrutinio dilista con la Rapprmntanza proporzionale :: F.lf 'pntc, volumf'tto in i6 con f•ctimili 1 escm1)i 1 applic.uioni dell~ nuo1'a le.gg< '1"11'ttoralc- L. 0.40 Pucommissioni scrivere: Cl'f.S~i Piceno ((agli Approvvigionamenti) un commissanO n·• « parli/ore ». Questi farà le parti (ecco il punto!) tra le varie aziende distributrici. Le quali potranno essere: ~ j consorzi o enti provinciali granari e o di approvvigionamento, i Comuni e i con• « sorzi o circoli di Comuni; gli enti e i.:.tituti q_ di carattere pubblico di consumo e le azien– « de annonarie e loro consor1.i : le cooj>trntiue « /egalmmtt coslttuite o loro consoni q le loro « Federazioni ; gli istituti di consumo tra im• « piegati e salarL~ti dello Stato; lt: aziende « varie, costituite all'infuori della speculazione « privata » (?) ; inoltre e i consorzi di privati « esercenti che p(.)ssono essere costituiti onde « coattivamente » (?? Chissà che bellezza do– vrà essere la distribuzione per mezzo dei con– sorziati coatti !) cd infine « eventualmente al– « tre organiz1.azioni o ditte che e~rcitino nor– « malmente il commercio di generi alimentari ~ e che, a giudizio del commissario riparti– e tore, offrano le neccs--arie garanzie». Buona parte della ,·ita economica del pae-i se, insomma, è messa nelle mani dell'on. Mu– rialcli e dei suoi impiegati, Sar:\ naluralmente un disa:,;tro. l\·la intanto l'on. Nitti produce, produce, produce nuova burocrazia. Cosi - quando si dice la nemesi storica! - l'appli– cazione pratica del ritornello di Nitti ne su– scita un altro, non meno forte, in crescendo rossiniano : .De/,,11da fil Roma I Lecucine delComando Supremo Ti alzi presto tu la mattina ? - domanda un ex fonte disoccupato a Volontò. - lo sì, sono proletario e la gioia del sonno mattutino la conosco poco. Però c'é anche qualche v;rn– taggio ad essere mattinieri. Per e~empio, se, verso le 7 e mezzo ~-assidai SS. Apostoli, po– trai goderti lo sfilamento di ben ottanta sol~ dati che al comando di un truculento :icr– gente maggiore infilano la porta dd Circolo Militare. Sono tutti i cuochi i guatteri e gli inservienti della mensa del Comando Supremo!

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