L'Unità - anno VIII - n.37 - 11 settembre 1919

192 ghihnra, di Germani., o d'.\merit:a per isfru•• 1 tare il libero mercato italiano, tale accordo fiembra tanto più improbabile nel prossimo av– \ Cnirc. quar.do la Francia, trasformata per le nuove annci;.81oniin uno dei primi pae.òi side– rur~'r"J( i del mondo, con una produzione enonne– mentc -,upcriorc al consum~ interno, avrà tutto I' intcrc~'le di conquistarsi, con prezzi di con– correnza, i mercati più vicini e più promellenti. I pericoli attuali. .Nono,tantc l'evidenza d.ei danni e l'assoluta insu!lsistenza dei prcte!li vantaggi, il pericolo che la pr◊tczionc siderurgica non 50lo non sia atte– nuata rna :,ia cnorme,nentc inasprita e dia l'im– pronta a tutta la nostra politica doga aie. osta– colancto ogni possibilità di risorgimento dell'a– gricoltura e delle industrie agricole è oggi infini– tamente maggiore che ne.I 1oq. e per dh-erse ragioni, di cui ilCC"t:nneremoi,ohanto le principali: I.,, abihulllli,\•nlrdllt ndl't((lfl(Jlllladigutrra, in cui i prezzi iiCmprc 1.·rc-,ccntie che :son giunti a superare di IJ e di q volte i prezzi di pace hanno indotto gli industri.ti i a non tenere ne.s– crun conto del coMo di produzione. D'altra parte l'abitudine <l non avere che un ~olo cliente, lo St.ito, -,111 quale le ragioni politi«.:he contano ~empre assai più che le ra– gioni economiche. hanno pcrfc1.ionato nei si– dcrurg:icl tutte quelle abitudini. per cui già essi ccccllc\·ano, di valcrii del giornali:-,mO. del na– zion.1li1,rno, delle agita1.ioni operaie per otte– nere -.cmpre nuovi privilegi : z. / 1 1111,, t11/o ,/,i prt:::i dd tt1,.bo11e. di lullr I, maltrit p11111t r ddlo 111a110 d'opt,o. che non p ,1ranno certo mantenere il li"ello eccezionale di quc.sti ultimi anni. ma i-aranno sempre no– te\'Olmen1e 'iuperiori a1 prezzi del IQJ.t. Que– ,to ele\·amento del livello dei prezzi si riper– cuoter-.ì i,:ull' industria ~iderurg ca italiana in mi... ur 1 :,upcriore che sulle indu::,trie con– correnti, dì fronte alle quali e~:'>3 awà lo s,·antagg!o del c-,sto enorme flei trasporti del carbone, mentre an;\ perduto del tutto il vantaggio del minor costo della mano d'o– pera. Nella primavera del H1ti il prof. Jan– naconc e l' lng. Ca tani, nella loro relazione al çongrcsso della Societ:1 per il progresso Qelle scienze, ave:,no calcolato che. a guerra finita, col cubone ad So lire, una tonnellata di ghisa prodotta in Italia \'Crrebbe a ro:.tar-! 200 lire, mentre una tonnellata di ghisa inglese traspor– tata in Italia ,crrebbc a co~tare, fuori dogana, 147 lire. Col carbone i1H"ece a .200 lire alla tonnellata. come purtroppo si pre\'ede che deb– ba :-,eguitarc a pagar-,i J>er parecchio tempo, il CO::,tudella tonnellata d1 ghba prodotta m Ita– lia verrebbe a s.Llire a 38o lire, mentre quell0 della ghba ingte,c 1<oilirebl>e al mas:.imo a 200 lire. E quindi C\"idcnte c.:heil dazio protettho per C:'>-..ereffic-ace. dowebbc salire a quasi il l)O per cento del \•alore. ed ele,•drsi dalle 10 lire attuali alfa. c.:ifra enorme di 180 lire: 3. il ,npido ts1111rimmlo dtlle 111i11itr, lbane, il quale obbligherebbe l'industria :;iderurgica a sfrut1arc intensamente le altre miniere assai più costose o a.\ importare minerélÌi stranieri. aumentando am:he per que ..t:i via i costi di produzione, e ri",;lendo:-;i di questo nuovo danno con nuovi lavori ch'e::,sa otterrebbe dallo Stato a "'PC~ -;empre dei consumatori : t- lt xrond, co11a11lro=io11i t nttgraziìmi ù1- d11st11 ,I, ed i ,inu,li "'tretti~imi stabiliti fra le grandi -.;t>c1etàe -,inda.cati :-,iderurgici-mecca– nici ed i maggiori iflt1tuti di credno mobiliare. 1>ercui da un lato ::,I è eliminata la po:,.sibilità dì llOa lotta bcnefiça fra i ,·ari r,1mi dell'indu– stri:\ del ferro. e dall'altro .. i è co~tituita una tait rete di intcrc~::1ifinttnziari 1 1.he la crisi del– l'in<.lustria -,ideruq:tka a:;::,umerebbe il car:iuere o almeno si potrebbe rappresema1e come_ un cliSa!'itr" dcli' economia nazion de P.::r ricordare :;olt;mto le quattro societ~t piii potcrHi, I' IIM, con 300 milioni di lire di c: 1pit.tl< :~ocialc e 150 milioni di obbligazioni, dopo aver concentrato tutte le maggiori im– pre-,c "!idcrurgich<: dcli' E!ba. di Piombino, dei Bagnoli di :X,1pol·. ,11Savona e di S. Giovan– ni V,1ld,1rnn, :-.I è mtcgrata a~,11,,;urando:-,i lo -,frutt:\ment,, <le le miniere di ferr,, dell' E 1 ba e della Xurra, d'un:t mimera di manganese e di 4 miniere di li,'{nHt",l1a creato ur.a gros.:.a so– ciet,t di na\·igaz1one e due cantieri navali ed ha ii nmtrollo -.u 10 -.ocictà di 1:0,itruzioni mcccanicht: e melt:aninrnav.lli . l.'.l,u,1/do -~' , mili,,ni di cap1t..le) ha fatto il c.:.:1mminQ lll\"Cr"'"· cd alle sue numeru.".li-..:;ime L' U. "ITA 1 ffirine meccaniche, ai -.uoi1.·aot1erina\'ali. alle sue officine di alle::,timento, ha aggiunto l'eserci– zio delle miniere di Cogne e la grande siderurgia. Sull,t -,tessa Mrada :,i è mes:,,a la fiOI ( rno milioni), che alla gr.tnde frabbrica di automo– bili ha ;1gg:iunto l' c ~erci1.io cli ferriere, acciaie– rie e cli varie industrie metallurgiche; e la llreda (50 milioni), che alle ~u~ officine per locom<Jtive, vagoni e macchine agricole ed al suo rantierc navale. ha aggiunto un grandioso impianto idroelettrico e l'impianto di numerosi forni elettrici e forni l\lanin per getti in ac– ciair1, lingotti e l,uninati. Gli effetti di questo lavorio d 1 integrazione indu:-,triale nei rigu;irdi della politica doganale <.i pos.!o,(mo pre\·edcre: staùilire cioè una stretta ::,.01idarie1,'t fra tutti I vari rami dell'industria del ferro per ottenere una protezione :-,ufficiente, che cresca in misura progressi\'a dalla ghisa e dall'acciaio greggio fino alle macchine ed a tutti 1 lavori finiti e che sia commisurata non ai prezzi cd ai costi cli una situazione econo– mica relativamente normale. ma a quelli della situazione attuale. Di quello che si prepari in questo senso è un indice anche troppo signifi– cativo l'ormai famoso decreto 24 luglio, il quale colloca fra i prodotti di cui è vietata t·impor– tazione il ferro e l'acciaio semilavorati, le rotaie e traversine di ferro o di acciaio per fenovia, le lamiere cli forro e di acciaio zin– cate, pi\)mbate, stagnate, le macchine agricole e le loro pa1ti. Ed un indice ,inchc più preoccupante della politica rovino:-a, che sarà impo::,ta ali' Italia da quc,ne grandi potenze industriali-finanzia– rie, è stato e fferto dal programma navale esposto alla Camera dal :\Iini:,tro dei Tra– .,porti, on. De Vito, il quale non -.i è peritato d'affermare che il nostro paese non può af– fano contare sugli acqui~ti di navi dall'estero, ma clc,·c 1perare la sua salvezza sohanto dai cantieri n;1zionali. (hc (levono tro,·are perciò ogni aiuto nei pubblici poteri: e non si è avveduto, o non ha voluto avvedersi che con quell'affermazion\!. egli renclova bensi un se– gnalato servizio ai siderurgici trasfl.?rmatisi. in costruttori navali, ma pronunciava anche la condanna capitale della marina e di tutto il commerl io madttimo italiano, chè dai can– tieri nazionali il meglio che' d si po~sa aspet– tare è di ottenere a co:,ti alti ..simi ed in un periodo di almeno J-~ ;;nni la i,Cmplice reinte– grazione del navi~lio perduto o <leteriorato. Xono:-.tant<. questa enorme collusione d'in– terc~-..i. potr,ì anche darsi d1e nella nuo,·a tariffa doganale prov\•isoria qualche ni.mo del– !' ind :stria metallurgica. meccanica e mecca– nico•na"ale. che non <ii è la:;ciato assorbire o controllare dalle grandi .,ocietà. resti ancora :-,."\CrifiC";ito. l\Ia per la massima p..irte I' incon– \'Cniente della vect.;hia tariffa non si rinnO\·erà più; e tuttt i rami dcli' industria del ferro sa– ranno lan;amente compen,;ati, con dazi proi– bitivi, degli alti !iOvra1>prc;,.1,i a cui devono p.ig ;:irc l:J. materia prima per manlencre in vita un industria innaturale e priva di ogni :-.:ma vitalit;ì. La via da seguire. Poichè dunque non è più possibile. almeno per il momento, contare ..opra una rc.,;istenza atth·a e --0pra un'azione liberale cieli' industria metallurgica e rnec(·anica. 1,,;• poicht d' :iltra parte la grande m~a dei consumatori e l'a– :;ricoltura In prima linea non -.ente diretta– ml'tHe il danno degli alti prez1.i del fer-ro di prima l.tvuraziont:. ma sente soltanto il ~ della lon> ripercu:,::1ione nel rincaro dei chiodi. della latt:1. degli attreui, delle macchine ed in ~cnerc di tutti i pru<loni finiti. sar:ì appunto contro quc::,tOelevamento artificiale cli prezzi 1:he bi-.ogncr:1 indiri.-zare la resbtenza del p... bblico. 1>pponcndo i. flnt hi°• ce ne :;arù il tempo, :ul ogni ntot:co o specificazione della tariffa di,ganale sui prodotti dcli' ir,dustria mct;tllurgic.:a e meccanica, d1e rappresenti, coi prezzi probal.>ili <lei prn:,:;1mi anni, un effettivo ina-.prnnento della protezione. Se gli agricol– tori riu-,,:1nnno ad imJ}()rrc d1e noq -,i elevi in nu.,ura a.. •mrda t: ro\"Ìno-.J. il prcuo degli aratri. ddlc tranic1 e di tutti gli ::,trumellti di lavoro "'e con u~uale energia faran -.alere i loro dirmi tutte le md·i..tric (·<li mestieri che ::.on danneg~iall cl;ir;li alti pr(·ui delle mac– chine, .... il t·et,, mcdi,, e p1,·<;0li>l~r~he ... e prute-.tcr.\ effilatcmcnte contro ogni rincaro .irt;firi.tlc degli utcn~ih domestici; t! inevita- bile che la mag~ior parte delle industrie mec– cankhc e metallurgiche :,i inducano a rompere il vincolo a-.1,urdo cli 'iOliJarietà con cui si ""tOnooggi legate ali' indu::,trìa siderurgica, e ,i con\'incano <.:heesse po ... sono vh·ere e pro• -,perare anche in un mercato perfettamente libero o tutt'al più con una protezione mode– sta e limitata i.\ poche voci. purchè esse rie– scano ad ottenere delle matc1 ic prime a con– dizioni meno rovinose di quelle che sono loro impo•ne dall'auu:ile alleata. Comb.itterc le ri• chieste dei metallurgi<.:i e dei meccanici, men– tre rimangono immutati i privilegi dei siderur– gie!, può apparire un'Ingiustizia ccl un errore, quando si pens.--. che quei due rami d 1 indu– stria imp C!Z'avanoalla fine della guerra più di trecentomila operai e :,i tr0\'a\'ano 10 uno stadio cli wiluppo 1>rome1tenti~irno: ma è anche una dura nece~iù creata dalle indlbtrie stesse che '!i sono rnc.. -.c in condizione di dover pagare l,l materia prima ad un prezzo doppio. o poco meno, dt.:I prezzo ngi.:nte :'iUI mer– cato mondiale, ed è anche l'unico mezzo per obbligarle a ridurre i loro costi ,li produzione, rimeucndosi 1)\111,l via di uno ~\ iluppo sano e normale, su cui esse potr,mnu incontrare ben maggiori fortune, quando si sian decise a buttare a mare l'industria di prima lavorazion('. Nè con questo vogliamo significare che debba scomparire in lulia ogni forma d' in– dustria ~idcrurgica. Nella rclaLiOnc gi.\ citata déll' lng. Catani e del l'rvf. lannacone si di– mostra che molte delle auuali acciaierie po– trebbero seguitare a produrre con vantaggio proprio e del pae.::,c, pmchè non si insista ad ostacolare I importa1.ione dall'estero della ghisa e dei rottami di ferro, purchè si migliori l'or– ganizzazione tecnica dt.:11' industria e la si specializzi nClla produzione di acciai semila– vorati, che potrebbero anche godere di una modesta prote1.ione. Così pure non uediamo utile richiedere l'abbandono di ogni estrazione e lavornzionc dei minerali di forro nazionali. ma l 1 est1azionc annuale dcv' e-.serc limitata e controllata dallo Stato. che in compenso, e s..:n1.éL bisogno di protezioni doganali, assicu– rerebbe all'mdustria esercente la propria clien. tela per il fabbi~ogno dcli' esercite>, della ma• rina e delle ferrovie. Ma ciò clic assolutamente non ;_. più tol– lerabile è che lo Stato colmi di fa"ori un p:ccolil):')imo gruppo d1 finanzieri per esaurire in pochi anni le proprie ri.. cn·e cli ferro e per rincarare in mi::,ura~mprc pii1 gra,e il prezzo di una materia prima di u-.o comuni:.Simo. Se i pochi proprietari ::,iclliani, i quali qualche anno fa a,·e\·ano tentato di far rborgere nella loro isola la coltura ciel cotone, fo53ero riu– sciti a strappare al governo un dazio protet– ti\'o contro l' unportar.ione del cotone greggio, i grandi cotonieri lombardi e piemontesi sareb– bero insorti come un sol'uomo contro una tale ~azzia disastrosa, e avrebbero avuto ragione da vendere. Per il ferro invece si ragiona diversa– mente: eppure c-;so i• una matcr!a prima bell'e buona, non meno del cotone e della \:mai ed è un assurdo dei più slrani ch'cs30 debba es.-.ere rincarato artificialmente di un ter7.0 1 di una metà ed anche più del :-.uo valore. Perciò non solo si doncbbe esigere che ncll,a prossima tariffa doganale t dazi sulla ghisa e -..ul ferro greggio non fo-,::,ero aumt:ntati, per metterli in relazione coi pre1.1;1 cl guerra: 'ma s1 dovrebbe pretendere eh 'e...,ifa-.sero totalmente -,oppre53i. Se per la rinuncia a que-..ta protezione qual– cuno dei grandi impianti di Piombino e di Portoferraio dO\r:l restare temporaneamente inoperoso, l)C non sadl possibile un.1 rapida trasformazione di quegli impianti cd una ri– duzione dei costi di produzione tale da per– metterne l,1 continuit:\ dell'cl'lerc1zio, il danno che ne soffrirauno un svio gruppo finanziario e poche migliaia lii operai sar:\ l:trgamcnlt com– pensato dal vantaggio e,·01wmicu, politico ed anche morale, che ne 1itrarrà tutta la vita na- zionale. C1~0 Luzzxrro. C~SAR Socie1' Editrice Libraria ASCOLI PICENO _ll,t,/,,u;n 1111l,l1/i,•alo: E~lll)IO CF"',ARI C'OS' f: ~; C'0.11~:IT\ZIOHlt.Ì IX ITII.IA ·· Lo scrutinio dilista con la Rappresentanza proporzionale :: I !.-i.ani.O.,..,: ~lt.n I• ,or fa, , 1 _iap,. PI :a, ,a, ''"· • ,11. .- ,1. ,. tt•irlll< L. 0.40 Per commissioni scrivere: CttSAR-Ascoli Piceno Luce e ombre fra i combattenti Cn. 110:1lro !Jior<rneamico, lonwlo dal-– resercilo 11el,ot110 ,,oe .. ,e. 1111 rom,we della 1>rot1i11cia di FO!J[Jio. ri scri1·c 11110 leltero, di cni riteniamo oppurftwo 1·iprod10Te la parie esscnziofr. È' 1111 coulrilmto co11crl'lo r inferesscmle olio studio del problcnw dei co111bolte11ti, di cni ci siawo 9ià occupali f co11ti11uerc1110 ad occ11p<1rci. Clic cosa dohbiomo forr. uoi. di r,-onl.e al 111ovimenlo dei combaffl'nfi;:., - /I Con· si9lio cenli-alc della uosln, J,eya, 11rlfo sua ultima riuuioue. hu co11c/1i11,oto che lutti quelli fra noi. t:lw J,011110 diriflo di essere iscl'ilti alf.lssociazfo11e m,zfouolr dei com.– balteufi. hmrno il do,·rrc tli pa,·fcripurc a/fa, riln <li qurslu Ol'JJ<rni::::11::iour. diffoudeu– dori la couosc; uza del proyn,1111110 e/ella Ll'!JO. Jlcr. iu 1w J1<H:8e rorfo rome fllalia. lct uoslra ozio11e ,um può essere la 1tlessa 11ei dirersi ombieuli · ,,uri che si p11ù e ai clet·e fcu·e a /Jrescio o ,, Toriuo. !tflrel,be dau– uoso o ,·auo a 'frmpi<> f->c111srrnia o a Torre– m<r[J[Jio,·e. li -uo!tlrn yiot·<wr muico. t'ircuclo i11 1111 r:omtuH' del wPZZOf/inn,o. piuttosto arretrato, ha iuluilo .-i11bito lr rliflicolltì del– ra111Me11t,•. rd ha 111·rso lr, ,·ia buona pe,· !a s,w azù,11r J,u x1rn /rtlcro puù se,-ufrc ad isfnularr• molli <1/lri 1 fhe si l,·oeano i-u co11dizioui 1111uloul1c·. Appena venuto qui in licenza (circa una settimana fa) mi .;ono in,.nitto alla locale As– sociazione dei combattenti, e ogni sera mi reco in mczrn ai sod. Le mie prime impreMioni sono piuttosto catt ,·e. Vas~iazione l)i compone non solo di combattenti ma anche di sold,1t1 cli armi au– siliarie e di persone che non wno mai state al fronte. \Jna grande c-onfusione regna fra i soci: quasi tutti si sono iscntt, all'a-.sociazione per accampare pretc..c giuste e non giu!!ote(c'è chi chiede che il Governo dia diecimila lire ad ogni :soldato) e per impegna~i a fondo nelle prCS::,imeelezioni t111umi1ulraln.'r. Ora 1,l situazione è quc:,ta: i due partiti locali si equi"algono per mancanza d'idee e per dbone..,tà; e perciò non è il ca.o;odi appog– giare uno di es::,i. RestereLbe la via (e questa è l'idea condi– visa eia tutti) cli cercare d'impadronirsi noi del comune. l\I,t prima di tutto siamo in pochi (circa trecentocìnqu,rnta: tutto al più possiamo arrivare a sciccnto)i e dom:rni, in caso di scon– fitt.-1,l'associazione si sfa~cercbl>e. ln secondo luogo, se riuscissimo vittoriosi, andremmo in municipio a commeuerc ~propositi maggiori di quelli delle pa:,sate :unrninistrazioni, perchè difettiamo a"lsolutamC'nte di uomini capaci: poichè quelli che domani dovrebbero essere i capi, non d:ìnno ne-..suno aOid:,mcnto, e vo– gliono c.ò per fini personali; per arrivare a qualsiasi costo. lo mi op1X>ngoa tutto que:-,to e cercherò. di effettuare un altro programma: insegnare a leggere e a 1>Criverea1 molti l)oci analfabeti ; formare una biblioteca po1x,lare. espellere i non ~ombattenti (magari costituendo accanto.illa no– stra una as<.ocìa11one fra l)mobilltati), a.stenersi nelle prossime lotte alfmul1istra1M, spiegare i principali problemi Odia \ ita nazionale. li l·om– pito è arduo e molto superiore alla mia capa– cità: ma ho il dovere di provare e provero. G. L. Cronaca dèlla Lega Assemblea Generale La riunione del Consiglio Centrale e di tutti i soci, preannunciata la settimana scorsa, è fissata per il giorno 24 Set• tembre, alle ore 10, in Roma, Via del- 1' Umiltà 86, col seguente ORDINE DEL GIORNO: Co11111nicazio11i del Comi/o/o Esecutivo. Tattica e/et/orale 11el/' opplicazio11edella legge sulla rapprest11tanzaproporzio– nale. Criteriper lo designazione dei candidati politici. J ::,Oci che non hanno ancora pagata la quota ·annua sono pregati d'inviarla subito al Comitato E-.ecuth-o in Via dcli' Umilt:'t 86. Abbonatevi subito: la forza di un giornale settim11nale è tutta negli abbonamenti :: :: :: :: :: ::

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