L'Unità - anno VIII - n.28 - 10 luglio 1919

148 Quelli che formano l'opinione pubblica Q,undo s, diu n' ault1ri:à ! - Sulla Tn". Wna co/on111IL, organo tet:nico, n. 21, del 24 maggio 1919, il <.:onun. C ,iu'.'itppe Piazz·1, di– rdtore del periodico e autorità in materia, scrive in un articolo d1 fondo su /.,a solu:iofle ollommto: « Non ci sorprende affatto il fuggi foggi « generale e il momcnt,,nco folalrac, che la « 10111 ·, voce/la d'u,, 111dù1110 ha potuto improv– « visamentc detcrmin.1re ncll'arti6ciosa fabbrica « ottomana che si stava mopmatamcnte met– • tendo in-.ieme a Parigi. Per di:.truggere ca– « stelletti del genere l,asteran110 10/ji a11du più « li'nli di questo del signor Mnhariat Bikanir 1>. 11 comm. Giuseppe Piazza, direttore della Trilmn,, co/01110/t, autorevole specialista di questioni coloniali e d'oltr<·mare, - quel desso, che nel 1911 alterò un rapporto del console l\ledana per tra.sformare in « terra promessa • la Tripolitania (!ti veda il volume Omu ~iamo andall ,n Libia) - il co:i,m. Pia1u ignora c,•identcmente la e=-lstcm.;\dello Stato di Bi– k.anir; Ignora che Maharajah vuol dire su pt..r giù sovrano: perciò s'ò Immaginato che Ma– hnrlat Bikanir ro~sero ti nome e il cognome di un signore qualunque; e, Ignorando che il Maharajah di Bikanir è uno dei sovrani più In , iita dcli' India, ha attribuito a quel qua– qualunque signor Mahartat Bikanlr una sot– tile vocetta, un !t-Offio lieve.... E ~i si diventa pcr..onaggl autorevoli e direttori di giornali coloniali ufficiosi. f Su,leli e i.... sutldtlli. - Qualii tutti i no– stri giornali politici Ignorano l'eshstenza del Sudetl. Perciò, ogni volta che riportano delle notir.ic sulle rlvemlkadoni tedesche di terri– tori aa~gnau alla Boemia, i« pae-,idei Sudeti,,. (traduzione del tede~co Su,ktmla,,der) dwen– tano Immancabilmente i • paesi suddet i. • - Anche quando non c'è niente di suddetto. le colonie ila/1f11u drll'Ocuwo .... R1cijieo. - Il «Messaggero», n. 167 del 2 r giugno 1915, p. 2, cl a'Jsicura. che « la nomina del senatore « Dc Martino n governatore della Cirenaica « deve esser accolta con sincero tompiacimcnto t'. da quanti conoscono l'opera da lui svolta « nelle 11oslrt al/re cofo,u, afn(a,u ed in quelle « stgna/amr11/t dtlf()(lnno P,](ijieo •· La notizia lascia un po'pcrplcssi. Jnfatti, i casi sono due. O è a, \'enuto un cataclisma mondiale senza pari, per cui le coste dell'Africa orientale sono andate a finire nel– l'Oceano Pacifico; oppure l'Italia possiede e am– ministra colonie in pieno Pacifico. In entrambi i casi, sarebbero fatti gravbsimi, di cui nes– suno in Italia ha avuto mai notizia. meno il redattore del 1lfessag~ro. Che si tratti di co– lonie conquistnte clande:.tinamcntc dall'Italia durante la guerra? Sarebbe nello stesso tempo un trionfo - il solo - dcll'on. Sonnino e il colmo della ... diplomazia segreta. Come ai forma la medesima Impressionato dalla commovente unanimità colla quale la stampa di tutti i p.utiti ha .. 3. lutato il suo avvento al potere, Alfredo Bac– celli è corso personalmente da Bcrgamini, rac. comandandosi ed esprimendo l'ansioso deside– rio che almeno un giornale non sparli troppo di lui. Avuti I chiesti :iffidamenti dal Gi'ornait d'ItaliQ, l'on. B.1ccelli probabilmente avrà ri– petuta la stbsa operazione presso gli ahri or• gani della stampa romana. Non altrimenti quel tale riusci a farsi am– mettere in un circolo, rivolgendo ad ogni socio di esso la preghiera, umile e discreta, di dar– gli una palla bianca, perchè lui ci tene\'a a poter dire alla moglie di averne avuta alme– no una. Numeri arretrati Ci pervengono continue e insistenti richieste di numeri arretrati da parte di vecchi e nuovi abbonati. A tutti di– ciamo che faremo del nostro meglio per accontentarli, ma nei limiti del possi– bile, perchè parecchi numeri sono esau– riti e non siamo In grado di provvederli. L'UNITA Cronaca della Lega Per l'organizzazione Il Consiglio Centrale h, m\'iato la ~– gucnte circolare : A, Consigli'tri 1tg1'oruzl1, A, Umsi'g!,' Dùtllit·1 dei G, 11 ~p,, Agli atlnmh i,(1/ali. Il Consiglio Centrale, 111 merito alla pro– paganda ed ali' organizz..ulone della Lega, fa noto: a) Che in questo primo periodo, in un momento in cui tutti I gruppi politici tendono a<l organ1ziarsl e .ld estendere la propria a,.ionc, è nec:e1;-.arioche ogni aderente alla Lega, i C<,n.slgh dei Gruppi regionali ed i CoNiglkrl diano tutta la loro att vità a che nuovi aderenti entrino in brc,e a far parte della nuo\'a :b~ciazione, ùiffondano il nostro programma con tutti i meni, e appena è pos– sibile orgaoiz7jno gruppi locali, I quali, anche se poco numerosi, de,·ono manffestare e dif– fondere le nostre idee nell'ambleute in cui vivono, prendendo posizione netta di fronte ad uomini ed a partiti. 6) l mezzi più acconci per la propa– ganda sono: anzitutto I' inte:m peri;vnale con gli amici e le sollecitazioni agli abbonati dei giornali che appoggiano il nostro movimento (Umld, Volonld, Energie A'trt, Cala6n{1, Vita Fraltr11a e, nel campo cducati\'O e della po· litica scola~tica, E,./ucasiOnt na:ionalt, La ,r– slru st~la), tra i quali indubbiamente con maggiore probabilità vi poM1ono essere indi– vidui già. prcp.iratl ,:piritualmcnte ad cnt:-are nella no3tra organizuuione. I nomi d1 questi abbonatt potranno a"ensl, foccndlJne richiesta al Consiglio tentrale della. Lega. Dopo questa prima fase preparatoria, occorre la cJiffusione di centinaia di opuscoli-programma in ogni regione, incllrh:zancloli a perso11e che possono prendere in considerazione il nostro movi– mento. Particolare e più ampia diffusione ne do,•r;\ essere fatta nei Circoli di cultura, nelle As_~iciazloni politiche ed economiche, nelle Scuole ccl in occasione di conferenze, di co– mizi o dì congressi. Bi30gna ottenere che sui vari giornali locali siano, a cura dei nostri aderenti, agitate le nostre idee e data notizia del no:,,tro programma e dell'organizzazione della nostra nssociazione. Gli opuscoli programma potranno in qualun– que numero richiedersi al Consiglio Centrale. Dopo questa opera di propaganda iniziale, che mira a raccogliere un certo numero indi– spensabile di aderenti in ogni regione d' I– talia, è utile passare ad una pii). vasta propa– ganda nel pubblico, mediante conferenze, con– tradittori nei comizi e, dove sar;Ì possibile, alla p11bblicazionc di periodici anche mensili o quindicinali. T Gruppi dovranno tenere frequenti riu– nioni per la discussione del problemi sociali, politici ed e<.onomlci più importanti della ,•ita nazionale, ottenendo che ad esse partecipi un numero sc.1:apremaggiore di soci e di ade– renti. Delle riunioni e dei risultati delle di– scussioni si dovrà opportunamente dare noti– zia ai giornali. Nessun avvenimento notevole per la Nazione, nella politica interna ed este– ra, dovrà passare senza che i Gruppi locali od i Con~igli regionali abbiano c,pres.,o l'opinione ed il giudizio a nome della Lega. Qualora sf rosse giunti a questa fase della propaganda e dell'azione ed occorre3sero chia– rimenti, materiale da pubblicare, conferenzieri, i gruppi locali ed i Consiglieri regionali po-– tranno rivolgersi senz'altro al Consiglio Cen– trale. e) Ogni aderente deve essere elemento attivo nella Lega; non baJta dare la propria adesione e la propria quota ; occorre che ognuno dei nostri soci in ogni momento e nel suo speciale ambiente sia c.ipace di p~rsonale inlzlath•a, e ci dia il suo consiglio e la sua esperienza dei luoghi e delle persone, man– dandoci quelle informazioni che solo può dare la possibilit-à di controllo sulla vita politica della regione; esperienze, informazioni e con– trolli che dal centro sarebbero impossibili e imperfetti. dJ La nostra Lega. contrariamente alle tradizioni dei ,cechi partiti e delle "ecchie fai.ioni, non \'U0le che •olo I' t:tfi< 10 Centrale abbia l'uclu"i"it:t di mani ~t.uioni e di az:ioni a nome d1 una mtcra on.-::aniuatione diffusa m tutta Jtali ; ma vuvle che, .!iUlle ba:,,i ideali dei n<htri ,,rinripi e del programma, non vi 'lia dhtinz1one fra 11 c.:entr, e la ptriforia, tra Consiglio Centrale e Gruppi locali, poichè tra i ,•ari organi!\mi de\·e '-Cmpre dgere il pill grande aff1.1tamento. éontemporane:uncnte J e– rò occorre <.:he ogni gruppo agi<Ka l;Ccondo impone il proprio ambiente, prenda le inizia– tive che crede mighuri senza attendere su ogni cosa ~h mdtamenti ed i con,igli dal c:entro; la cui funz.i1·nc .!iarà quel'.1 di coordinare e di indiriu.arc le ,·arie mir.iath·e locali, affincJ1è risuluno della stessa linea di cond, ·tta poli– tica. Que-,to decentramento tli attl\'it;\, pur nella pii).grande unità di idee e di :sentimemi, è ciò a cui maggiormente tendia100 nella or• ganizz.azìone della Lega, e confidiamo nella in– telligente iniziativa di cgni aderente J er l'at– tuaùonc. 1) Un gn1ppo potrà costituirsi in ogni città, appena si ~i;mo rimuti a meno cin– que soci. /) I soci Isolati possono aderire al Con– siglio Ctntrale od a Gruppi !orali. g) Ogni ,ocio pagherà una qu,,ta an– nua pro1>0rzion:lla alla rn"'prla o~atena. Co– me media si t.ono fu.:--ate L. I.! annue. La quola potril anche C'-iCre ,udd1,·i~a in rate men ili a tura dei Gruppi loco1li. Per ogni socio, i Gruppi locali \'Crl'ICranno al Con– siglio Centrale per le ~pese generali L. J, se il sodo ò Muùente, operail) o c-ont:idino e L. 6 m tutti gli altri rasi. 1 1'rnppi locali J)O'SOnOanche ridurre quc,te quote in casi specl.1.\1, e ~no autoriz~1ti ad aprire ~tt• ,sui– zioni fra i ,oci. A) I Gruppi delle città capi-luogo regi~ nati prOY\edcranno nel più breve tempo pos– sibile Alla designazione di cinque soci che fonncr:mno il Consiglio Regionale, il quale ha • funzione di controllo sulle organizzazioni della Regione e coordina l'azione dei vari Gmppi 1ocali secondo le diretti"e del Consiglio Cen– trale. Dei cinque soci che faranno parte del Consiglio Regionale, non pii). di due devono risiedere nella stcss.1 città. i) L' ammissione dei soci deve essere fatta col mas~imo rigore, dopo a"er assunto informazioni su ogni firmat:trio. Tutte la domande di amml~lone, anche se presentate ai Gruppi locali già costituiti, dovranno essere trasmesse al Consiglio Cen– trale. Trascorsi 10 giorni dalla data di tra– smissione senza che dal Consiglio Centrale ,·engano opposizioni, i soci si intenderanno definitivamente ammessi. Raccomandiamo a tutti gli aderenti la più efficace cd ininterrotta propaganda personale specialmente tra i gio,•ani, che, pur a\Cndo saputo intendere la crisi spirituale derivata dalla guerra, non hanno dato le loro energie a nessuno dei partiti o delle sette o deHe fazioni, che hanno immiserita su vecchi schemi mentali la ,,ita politica elci nostro Paese, poi– chè è dai giovani che c!ovrà uscire la futura classe dlrigenté d'Italia. Sia data ampia dif– fusione delle nostre idee nei centri un:ver:si– tarii, 1ove accorrono in questo momento i giovani ufficiali-studenti, che furono durante la guerra i condottieri del nostro popolo in anni ed i rivelatori delle migliori energie della no– stra razza. li Co,w"gh'oCtnlra/e: FAUSTO AtmRKANI - EUGENIO AZIMONTI- GIUSIPPE D'AI.OJA - UBALDO FoR.J.tBNTINt - AL– FREDO G.~LLETTI - GAVJNO GA– DRlEL - SJLVJO GADRIOLO - G. BATTISTA KLEJN-G1USBPPELoit– DARDO-RAD1cE - ERNBSTO luoA– RO - Gnrn LuzuTTO-GIOvA..,'NJ Ozzo - GrnsxrrE PREZZOLISI - N. ANTONIO ROllAS'O - àlARIO RUBINI - GARTA.."'0 SALV'JUUNJ - FRANCESCO SEVERI- CESARE TALLARJCO-MICl{ELETBDESCID - VJ"SCENZO TORRACA. Il Gruppo di Roma J a ,era del , tu lio nella -«te della Lega (\'ia dell'Umùl. ~6) -.i è tenuta una riunìon~. In merito alla notizia, con cui ,1 annuncia la riforma elettorale <la parte del ~lini,tero Nitt1. e -,i tentlc a fare apparire ornmai CC'lme .!lu– pi rftua og1.1ultcriMe ag:tazh.,ne per la riforma, i convenuti, c011!\iderando Il peritt:,lo che si po~~ attuare il trucco, c-ontro il qu:lle la Lega ha già me.!ISO in guardia ì1 pac~e, e che con,iste– rcbbc nell'.lcc-ordarc lo ..;crutìnlo plurinolllinale rbtretto alle sole pro\"lncìe e ~nza la rappre– sentanza prop<..rz.ionalc. dehbu-ano di i-,tcnsi• ficare l'agitazic,ne a fa,·ore della proponionale. Si p,a-.,LI ad e."aminare ed a rilev.ue ti no– te-,·olbSnno incremento del movimento coopc– rath·o, che specie nel l\lnwgiomo, fra i con– tadini ed I reduci dalla guerra, si S\'iluppa spontaneamente cd in proporzione <la lasc:iare sperare in un p ofondo rinnovamenti) ec.·onomko sociale. Furono pre,l accordi rcr agevolare l'estenden,I di ta1c mv\'imcnto, e per e,·itare che sia snaturato da ,peculaz.ioni elettorali. Circa il pr\_,1,lcmadel decentramento ammi– nistrativo e delle autonomie regionali, polch~ le nuo,·e provincie, come il Trentino e la Ve– nezia Giul a, hanno manifestato la volontà d 1 conservare la loro autonomia amministrativa e regionale, d· Ila t}uale gocle\'ano nel pai,sato regime, si stabilli;cc di incor,iggiare tali aspi– razioni, estendendo il movimento a tutte le re– gi, ni 1t.1liane, Imponendolo all'atten.zione del Go\'tmo e del paese. Si prendono in es..,me 1 riflCS:ti politici cd economici dovuti al taulo at-cordo, che si ,·a rcaliz1.ando fra In Ccnfederazionc Generale del Lavoro e la Confederazione Generale dcl– i' Industria, p.. 1tticolamu nte per la que'itione doganale. Gli intere~-, di con-.ervarc gli ahi profitti e gli alti salari de-terminano e deter– mineranno ..una que!\tione doganale un'ai-ione concorde dclll" due federazioni e degli uomini politici e della stampa, che ad C!'IM: attingono il proprio OJlcntamento: cioè &i manifosta sempre pll1 chiara la tendenza delle organi1.– zaz1ona operaie nd allearsi con le org,miz• zazioni degl' industriali, per imporre tariffe di alta protezione ('()D pericolo grave degli interessi nazionali ed in partirolare dell'agri– coltura. Si riconosce perciò la necessità che la Lega agiti att1,·amente nel paese la que– stione, denunciando i pericoli di tale ac– cordo, dissimulato ma esistente e fattivo. No– nosL1nte il silenzio \'Oluto dalla stampa inte– ressata, una gra,•c e rec~nte manifestazione cli questo accordo si ha nella riforma (!cl Con- 6iglio Superiore del Lavoro. reclamata dalle due Confederazio11.i, per ottenere che questo Con– siglio diventi, da un orfano consultivo, organo legislativd, con poteri che si estenderebbero anche al regime doganale e con rappresen– tanza proletaria data dalle sole organizzar.ioni. Qualora tale proposta si avverasse. la minoranza organizzata dalle classi operaie (700 mila operai delle industrie, e 380 mila braccianti localiz– zali quasi tutti nell'Emilia) imporrebbe la sua vo!ontà e le i:.ue leggi a tutte le altre classi, poichè le leggi, che interessano il lavoro cd in particolare la legislazione doganale, sono stret– tamente collegate a tutta l'economia nazionale. Le adesioni alla Lega democratica per il rinnovamento della politica nazionale, si ricevono presso il Comitato esecutivo della Lega, Via defl' Umiltà, 86, Roma. Gli amici sono vivamente pregati di non tardare a inviare l'adesione col foro indirizzo preciso e con la quota annua di almeno 6 lire (per gli studenti e operai 3 lire). Quanto prima Invie– ranno l'adesione, tanto prima la orga• nizzazione diventerà attiva e fattiva. Tipoerafia Galileiana, Via S. Zauobl n. 64

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