L'Unità - anno VIII - n.25 - 21 giugno 1919

136 lieto di contribuire n sostenere e diffon• ,<lere quelle soluzioni concreto che mi parranno giuste. E poiebè l'Unità è - ritengo - cosa bon distinta dn.lln, • Lega. 'I)' continuerò t\ collnbornre, di trntto in tratto, coll'U- ,.ità. ALFJ;S.A..NDRO LEVl. l'OS1'TLLA La collo.boraziono di un uomo come il Levi sarà sempre la benvouurn, noi no– stro giornale: il quale non chiede a. nes– suno clei suoi scrittori la tessera di nes– enn partito o neanche della Legu,: chiede solamente buona. fede e serietà. Quanto al pensiero ciel Levi, il quale trovandosi pià o meno a sno agio nel Par– tito Socialisti\ Ulficiule, non crede di po· ter aderire alla. Legn, noi lo troviamo perfettamente giusto .... dal punto cli vi– sta del Partito, in cui il Levi è soddi– sfatto di militare. Come abbiamo più volte osservato, chi in uno dei partiti tradizionali della. democrazia trovn, su per giù tatto quanto può socldisfaro le suo ns1>irnzioni intellettuali e morali, non può sentire nessun bisogno di far parte della Lega clemocrntica: la quale è sorta per iniziativa, di quei democratici, che non hanno nessutm fiducia. in nessuiio dei partiti esistenti, oppure sono insoddisfatti dell'azione politica del partito, in cui con• tinoano a militare come in un meno peggio. E giusta ò pnre l'affermazione del Levi che lo. democrazia deve riempire le sue formale astratto col preciso conte– nuto delle aspirazioni delle masse lavo– ratrici, e che la democrazia non è rinstita a imporre il suo programma. ai manipo– latori della Conferenza di Parigi, percbè non ba. saputo farsi attiva e risoluta in– terpetre dei bisogni delle ~lassi lavora– trici. lla quale programma sono riusciti n, imporre ai Governi, dt.rantc la. Oonfc– renzo. di I'arigi, i Partiti Socialisti. più o meno ufficiali, che pretendono avere il monopolio della rappresontanzn. delle classi lavoratrici! Dal ,,.oto dato ai cre– diti militari dalla socialdcmocraziu, te– desca nell'agosto del 1914, alla imFotcnza assoluta. rivelata in Inghilterra, in Fran• eia, in Germaoia- 1 in Italia in questi ul• timi otto mesi, la storia di tutti i partiti socialisti che altro è oramai, in questa. crisi dell'umanità, se non una successione di ineucessi colossali I F/ vero che c'è Le– nin in Russia; e c'è Bela Kun in Unghe– ria. Ma. mentre i Governi dell' Intesa si associano por strozzare Lenin e Bela Kun, dove sta. cli casa il proletariato ri• volozionario dell'Intesa 7 Lu. verit1\ è che in questa grande tem· pestn, che tutti ci travolge, nessun gru1>po della democrazia. socialista e non socia– lista., ha. rivelato una capacità cli pensie~o e di nzione a,lcguatu,. alle necessità del momento. Ben inteso che i partiti mili– tariqti e naziou:tlisti non si sono dimostro ti in nessun luogo mono inetti dei partiti democratici. E' stato per tutti un gioco a, mosca ciern. lu1r11bree rovinoso. ~Ja è ··magra consolnzionc ! Della <1nale non ba. bisogno. beat.o lui, il Partito Socialista Ufflrinle ltaliano: aspétta s~mpre dal cielo l'ora dcJln paliugcuesi uni,·crsale: intanto si lascia saccheggiare e brucinre l' At:ant, e fa la rice,·uta. Il Levi non approva l'o1>crn.dellu, no– stra Lega, in quanto prevede che sarà. diretta a suscitare nuo,~e for1.e poJitichc, la cui aziouc sa.r:\ contraria iL <J.ntllu. del Partito Sooinlistu Uflicialc."B in questo ha. un po' ragione e un po' torto. Jl Partito Socialisti~ Uflicinlc Italiano agisce politiCS\mC:nte come :,e la clnssc lavoratrice ituliana. fosse formata dni soli operai indostriali e tlei braccianti ugri• coli della zona Gcnova-'l'orino-Milano-Ha– vcnuu. Allo esigenze immediate di questa. minoranzn. F111.criflcn i diritli di tutto il reJ,jto delle dn..,!-.i la, ·ornt.ri< -i italiane. Es– RO t• la or"uniz.znzionc politic·a di una 111i11or:u11.a cli la, oratori manuali, cito si 1;0110 CO!--tiltlitiin oligarchia alleata con la "ro~~a horglicsia rapitalit!itiea per lo sfruttamt11to di tutto· il rCtil0 clclht na• L'UNITA zionc italiana. Ualleanza ò consape,·ole e sistematica nei deputati e nei condot– tieri dello organizzazioni tli resistenza e tlelle eoopcrntivo; è iuconsnpevolo nei grnppi cbo si credono rivoluzionari per· chè fanno baccnno, ma che con le loro minacce di disordini, dietro n cui non c'è ncssu11 programma di politica positiva, aiutano i deputati o i condottieri n. stra.p· pnre nl governo privilegi sempre nuovi à vnntuggio dclln. olignrchin. Se in ltnlin, ci snri\ mai unn demoernzi.L .sul scrio, In. sua funziono sarà quella. di u.ppollarsi a tutto quelle forze lavoratrici, di cui il Partito Socialista Ufficiale non ha, voluto occuparsi: in prima linea agli ngricollori, specialmente clell'Ilalin meri– dionale. Appellarsi a queste forze, non per nssooinrle a quello dei partili con• scrvntori contro gli operai dello industrie (que13ta è Pozione dei clericali); ma pPr costringere la oligarchia socialista. a una politica meno egoista e mtmo parassi– taria. Altra. via non c'ò per far mutare rotta alle leghe e alle cooperalive soeia– lislc. Nò Pnntagouis1no nnsco dal bisogno, che debbono sentire le zone lavorntric!, trascurate e sfruttato dnl Partilo Sociali– stu, di difcudcrsi contro lo sfruttamento: l'antagonismo nasco do.lPnzione del Par– tito Socinlista, che ha orgnnizzalo quello sfruttamento nelln. lcgislo.ziono scolastica, nella legislazione clognnnlc, nei lavori pubblici, nclln,legislazione sociale, in tutta la politica italiana. Riuscirrmo, noi, che cominciamo a raggrupparci nèlla Lega, a stabilire un largo contatto fra noi e quella maggio– ranza. dello classi hworntrici italiane, che sono sfruttate clnlla organizzazione gover– nativa e dalle organizzazioni pseuclo-rivo• luzionarie ! - Forse cbo sl, forse che no. - l!a uu punto è chiaro e certo: che se ò vero cho mm democrazia. siucera deve cercare di realizzare le aspirazioni legit– time cli tutte lo classi ln.voratrici, questa democrazia in ltnlia ct0vonndaro a, creare la sua for•1.afnori della, minoranza orga– nizzata dal Partito Socialista, nella mag• giornnza, che il Partito Socialista nou può orgnnizzarc. perclt.i se fosse oryaniz• :ata no~ p-Otl'ebbe più •fr,itlarla. Il U:11TÀ, Per gli studenti militari S gn r .D,r,llore, Poi chè l' Unilà è il solo giornale in Italia, che non lascia morir sotto la cenere la que– stione degli Slutknli ntiblar,: conceda ospita– lità a una idea, che vuol contribuire appunto alla solu7.ione del problema. Nessuno disconosce i vantaggi offerti dal corsi d'integrazione ai reduci dalle trincee. :Ma questi vantaggi M>HO molto relativi per quanti, arrolati a zo anni nel 1914 e 1915, sono ora per torn,ue alla vita, con un bel cor– redo di virtù morali acquisite nel rischio guer– resco, ma del tutto digiuni, e alcuni denutriti di quel a cultura e di quel sapere, che sono necessari perchè ognuno occupi degnamente la posizione sociale, a cui ha diritto. Ora quale agio può avere di colmare le lacune profonde della propria coltura chi 1 tor– nato alla disciplin, severa dello studio, e an• cora vincolato dai doveri militari, (severa di– sciplina d'anima e di corpo, che fatuhneme fa a calci con quell'altra? Ce to, molti militari studenti, pur sentendo la incomp. tlbilitù, rinunzierebbero malvolentieri allo st pendio, che permette lo:o di sopperire a quelle necessità della vita, di cui la guerra ha più che raddoppiato il CO:,to. Ma i;c , i sono ufficiali, che sono disposti a rinunziare ai ,,antaggi materiati della pre· sente situazkn- per ott<.ncre la libertà. occor– rente ai loro studi, perchè non si dovrebbe secoodarli nel loro desiderio? Non potrebbe il :\linhitro della G· erra emanare un'Grdlnat1l<1, con cui de-,"'c facoltà di chiedere il c,,ngedo dalle armi a tutti quegli studenti, a cui fa. ce-se comodo. Un lettore de111 UNTTÀ. POSTILLA Ciò che chiede il nostro lettore rappresen~ tcrebbc, ci i;embra, un privilegio per gli ufficiali bcnci;tantl, i quali non avendo bi~og:no dello Mipend10, chiederebbero tutti il congedo, la– sciando gli al'.ri pù,•cri diavoli a occupare i loro posti. li problema va risoluto con un prov"edimcnto generale: ac< ;cler.uc la smobilitazione di tutti, !;l'.>ldati e uffici.ili, ricchi e po\'ui. studenti e non studenti, dando a tutti un ~U!\~idiodì co,,gedo proponionato agli ann d ,crvizio militare e a,'eguato ai bi-.ogni dcli. categoria sociale a cui appartiene. Agli studenti, occ:orrerebbe a\..;egn. ,i.rc ali' atto d_cl c<.,ngcdo una wmma per ogni c.;amc, d1e 11scr\'i1.10 militare ha _im.– pcdito a cia.;,cuno eh dare. E.• gnuno po1 rl· !'IOh-a da <,,f! il proprio problema penKnale come megl o saprà e pot1à. L' UNITÀ. LA VOCE SOCIETÀ ANONIMA EDITRICE ROMA (6). Trinità dei Monti, 18-Telef . .Cl-lii Sciolta la-• Libreria della Voce > di Firenze da mc fondata nel 1912 e di pei sempre presieduta - negli ultimi anni di guerra col fcnido concorso dell'amico Auilio Vallccchi - mi parve primo dovere, rra~curato ogni al1ro alletttlmento éi la,•oro, ccrc:,rc di riprendere quello che fu vanto della migliore 1radizionc vociana: collaborare, cioè, all'infuori di ogni setta, partito politico, cricca letteraria, influcn:.&:1 economica, al rinnov:1mento spirituale e sociale dcli' Italia. E trovato un gruppo éi amici ben dispo'ito, con esso mi sono accinto al compito di da·· vita ad una societi che gestisca una Casa editrice, un htituto Bibliografico, una Sala di lettura dei q11.1li cspogo il programma. · Casaeditrice Si tratta di allargare l'azi".n_edcl!a •. Libreria dc!la Voce> __________ • d, seguire dal centro polmco d Italia gli avvcrnmenu , ..e si presentano, di prov,•edere al popolo, che ha dato magnifica prova di sè nella gutrra un centro di cultura e di consiglio spirituale. Saranno continuate le collezioni della « Libreria della Voce >: i Quaderni tltN• Voce (d_iretta da _G. Prezzolini); la Giovine Ew·OJ'f! (d!retta <la _U. Zano1d-Bianco)~ i :11aestn111oder111. Alrre ne saranno e ne sono gta rn1ziatc: gli Opuscoli de//' Uailti (diretta da Gaetano Salvcmini); La q11estio11e 11eridio11a/e, che si riapre col volume, ricercatissim,> e intro,·abilc, di Renaio Fucini (Neri Tanfucio): Napoli a occhio muJe. La biblioteca di pedagogia popolare. Scuola e l'ila (diretta èta G. Lombardo-Radice). riprenderà co!' la pubbl_icazionc della banaglier_a relJzionc di Ernesto Codignola al Coni:resso dc, professor, d, Pisa; e le Opere d, Re11a/o Serra raccoglieranno quanto. d'edtto e d'inedito, ci lasciò quel nobile spirito. Accanto a ques10 gruppo di pubblicazioni, dove tro,·eranno luogo d'attualità pià viva e gli studi teorici più moderni, svilupperemo, con la conveniente preparazione e con dignità, il libro scolastico. Ma il nostro maggiore sforzo sar1, dedicato allo studio <;d alla propoganda educativa. Per noi Giuseppe Lombardo-Radice, allarga l'ottiyità dei Nuovi Doveri con la rivista L' Educa;ioue na-;iona/e cd inizia una nuova ,erie della Biblioteca di propaganda pedagogica Scuola e Vita: che sarà uno sforzo non soltanto di un nucleo già. conosciuto di insegnanti, ma di tutta una generazione convinta della necessità di rinnovamento nel campu scolastico, famigliare, educati'9o in genere. Lalettura per il popolo Si pensa inoltre di. fornire _al_popcle? --------"-~---''--"----• al \'ero popolo dc, contad:nr e deglt artigiani, una lettura adatta alla sua comprensione; una lettura alta quale il popolo, collaborando, accordi fiducia: alcuni dei nostri migliori giornali di trincea ci hann• finalmente insegnato come si debba parlare al popolo e ci hanno rivelato le persom che sanno capirlo e farsi capire. Lirica Fedele al. suo carattere la Casa editrice sarà aperta ai giovani' autori td --~--• alle più moderne correnti di pensiero e d'arte. Una 'icric di volumetti di liriche conterrà recenti opere di Luciano Folgore, Anuro Onofri, Aldo Palazzcschi. _Is_t;_i_tu_t_o _ B_i_b h_· o....::g=<.r_a_fi_c_o_l_t_a_l_ia ~c~~:ì:,~;~~i ~::·"1 :~~ di rispondere ad una necessità degli studi, il già fond;uo 1. Il. I. o Istituto Bibliograico ltaliano, il quale invia a chi ne fa richiesta pubblicazioni ital ane e straniere, esatte trascrizioni di carte d'archivio, fotografie di opere d'arte; fornisce precise ir.dicazioni bibliografiche su quulsia,i argomento; agevola tra gli studiosi e i bibliofili, per meno di cataloghi e fogli annu111i, scambi di libri rari e fuori commercio. L' I. B. I. può anche istituire, in Italia e all'estero, biblioteche speciali, e sarebbe lieto di contribuire con l'opera sua alla creazione di quelle biblioteche, soprattutto di carattere professionale, che non dovrebbero più mancare in nessun stabilimento industriale italiano, per elevare morabnente e intcllettualmentl! le masse degli impiegati e degli operai. Sala di Lettura f'.~ichè_un locale, ottimo ~Ot!Oogni. riguardo, è otato .::....:......:.....--~------• g1a assicurato alla nuov~t Soc1ct?i, 51e aperta nella sede stessa della Casa editrice, una Sala di lettura, pro,·vist,1 largamente di quotidiani e di riviste di tutto il mondo, dove si pt>tranno anche tenere vendite d'arte; e si farà ogni s.forzo rcr creare un centro di riunioni intellcttu,ili che rappresenti in Roata quello che a, tempi del Risorgimento fu il Gabinetto \'ieus· cux in Fi, enze. Pc cia'icuna di queste iniziative abbiamo concrotJto prospetti, cataloghi, norme di fun,.ionamemo, che invieremo a chiunque ne far"J.richicstJ. Sono poi cordialmente invitati ;i \'i.sitare la nostra sede tutti coloro che rbicdcndo o di passaggio per Roma, intendono in qualche modo partecipare al nostro l,1vorv. G1us1 PP~ P1nzzouN1. Pubblicazioni recenti o in preparazione: L' tduuizùme 11aDùmale, f abbonamcntp annuo lire 10 per I' halh, lire 15 per l'estero. Fa– scicolo doppio 15•30 maggio J919. Non si vende separato. QUADERNI DELLA VOCE 28. ETTORE LOLISI: /...a r,forma della luu·«ra:ia . . . L. 5 - 29. MARIO Pucc1s1: O,m ho t•ùlo il Fri11/i . . . . . . . . ~ 5 - 30. CARLOLINATI: S11/leormediRt11t1J • 2 - 31.CARLOSTUPARICH:(Àseeombru/i,mo • 5 - (Abbooa1acn10 a 18 qu.aduni ikl ,·aloro di Ilo lire circa, lire ~o ~1•bili i11 rat• d1 lir• 10,. OPUSCOLI DELL"UNtTA J. C. Bosco1.o: La rappresen/011:a propo,:ionale . . . . . . . •· 0.30 2. LGGA DEMOCRATICA: Che cosa 7'0· gliamo . . . . , . . 0.20 3. • La TJjorma bw·ocurli,.a . . . . » 0.70 LA GIOVINE EUROPA 6. G.AETANO SALVEMINI e CARLO ilARANE(,t.l: // problmn del'Adria– lico (z" co1zionc che ,cirà :tppcna permessa dalla censur:1) . . . » 5 - 9· 13ARUCII I IAGANJ: V,)ad, 1: ./ferzi /011.1 ato,, dtl Sùmirmo. . . . . - 4 - 10. * AN:-A i(QLPINSKA: / ptrt11rson· dtllt1 ,iuolu:ùmt wssa . . . . . » I - FEODOR DoSTOJE\\'St.:(: Crolcaifled a/Ire uq-J<J't (2" ri,tdmpa) . . . . . ., S - •c.,1-.JAXOS.\l.\"ElllSI: Mi,.:zini(3~rist.) • 4 - LA QUESTIONE MltRIDIONAL& 1. «R1:~,\10 Fl."t1s1(Neri Tanfucio): Napo'i a "'duo nudo (2• edizione ri"cduta e corrett.a da l'autore, u,n prefazione del sen. Giustino Fortunato) . . . . . . . • I - SCUOLA E VlT A 21. • ERNESTO CoolGNOLA: Per la li- lurtà e /11 tltgr,iM tftlla Muoia . . > I - 22. Gru~RrPH PREZZ0I.INI: P,1radossi cducatù.·i . . . • I - LÙctA?--0 FOLGORE: Cillii t•tl«e (edi- zione di 500 copie) . • I - 0 PIERO JAllltR: La di fassio,u Cesare BallùÌi. 0 GIOTTO OAJNRU.I: Ullure,:tcgrafiche per lumolule pers1•11uolle(illustrate). •• DINO P1wnsz,,1.: r., pasugg,ale di 1Jmdal1111e. RJ..X.\l'O ~FRR,\: .Vrilli triti'ci (rist.) » S - I ,olumi se~nati con :u;tul..,co e-.clrnnno .d giul?DO 1919; qu!!lli Ct•n dopJliO n..stcrisco nel mcsl se1,M)lti Dirigere orJinazioni e vaglia a • L1 Voce >. Trini1à dei ~lonti. 18, Roma Si dà corso alle orJinar.:0ni immcJiatamcnte Deposito delle nome e;di,ioni: Società Generale Messaggerie Italiane, BOLOGNA ECl!S10 CASAGLI Gtraite rupo,uabi/e Ti1x,,:rafia Galileiana, Vi:\ S. Zanobi n. 64

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