L'Unità - anno VIII - n.10 - 8 marzo 1919

60 prima del marzo 1917. Ciò disturbava enor– memente quelle mutue improvvisate, e quei sindacati speculatori su gli infortuni de– gli operai, che vogliono esercìtare gli infor– tuni agricoli ma non hanno nè il carattere nè di esclusività nè di prevalenza. Perciò scrivevano nel loro memoriale: « Gli istituti esercenti prima del 26 m rzo 1918 « possono essere autori1.1.ati ad esercitare le « assicurazioni agricole, quando l'esercir.iodel– -i: l'ossic1Jrazi'one non rapprtunli l'nllività udu– « siva {lll/'Associazi'one; a stabilire la preva– « len7.a, si avrà riguardo o all'efficacia del– * l'opera svolta dall'istituto a fa,·ore delle « assicurazioni sociali, o al numero dei con– « tratti, o al n~mero delle polizze in vigore. « all'epoca della presentazione delle domande, • nonchè a h1tti gli altri elementi che l' i.:,titu• « tuto presenterà a corredo della sua richies:.a ». Era come dire: - Perchè fissar~i a volere la prevalenza degli infortuni agricoli? Proprio « agricoli•? Contentatevi di guardare « l'effi• cacia dell'opera svolta dall'istituti ~~Ile assi– curazioni sociali» e « tutti gli altri elementi che l'istituto presenterà»: l'essenziale è che le mutue dettino la loro volontà e ·deludano quelle disposizioni di legge che intendono affi. dare l'assicurazione agricola solo a quegli enti, che, verammlt la esercitavano. Ebbene, in questa spudorata violazione della legge il Consiglio di Stato è pienamente d'ac– cordo coUe mutue! Ed afferma: t Anzichè da ~ una determinazione aprioristica di norme « regolamentari, l'esistenza o meno della pre– « valenza voluta dal decreto luogotenenziale « nell'esercizio delle assicurazioni, agricole in « confronto delle altre assicurazioni è da de- 4< sumersi casoper caso esaminando gli svariali « elementi che l'istituto, che domanda il rico– « nascimento, presenterà a corredo della pro– « pria istanza » (pag. 27). Così si toglie dal Reg lamtnto ogni seria norma, che tenga gli enti assicuratori a_ll'osservanza della legge! « Nè I 1 decisione da prendersi caso per caso - continua il parere del Consiglio di Stato - « presenta nulla di anormale. Essa invece è « consentanea a valutare ed a risolvere quelle ""situv.ioni di fatto, a determinare le quali e concorrono elementi diversi .tra loro non « omogenei, e che quindi non si prestano ad « essere incluse in formule.generali, da stabi– c lirsi col Regolamento• (pag. 27). La. (on– elusione è che l'art. 49 del Regolamento \'a :lèdirittura soppresso. « Con tale soppressione « il governo senza essere inceppato da ri– .,, gidt (??!) nonne regolamentari, necessaria– « mente inadatte(?) a regolare con formule « generiche (? !) situazioni di fatto, che si pre• « sentano sotto :tspetti S\'ariati e basati su « elementi eterogenei deciderà cao pe,- caso .,, intorno al precetto della legge, se un deter– .,,minatv istituto abbia e~ercitato con <:.arat• (( ter..: di prevalen1.a le assicurazioni agricule « prin\a del 26 marzo 1917 » (pag. 28). Tutto è la~ciato all'arbitri•> del Ministero, cioè dei politicanti e degli alti burocratici. Nè le Mutue e i Sindacati si sono contea• tali di togliere di mezzo le incomode norme dell'art. 49. Sempre in nome della libertà mutuali:,tica, hanno fatto in modo che nel, Regolamento • mancas;;e qualunque norma, che impcdi5cano loro cli arrangiare i loro bilanci come meglio credono! Riguardo alla compilazione dei bi– 'anci, infatti, il Regolamento contiene solo nor• me di questo genere: ...: 11 bilancio deve con– " tenere lo stato attivo e passivo, il conto en– « trate e uscite» (art. 26), affermazioni che farebbero invidia al Signor Lapalisse, Il rego– lamento stal ilisce anche che i bilanci dovran– no corrispondere a un modello da stabilirsi dal Ministero dcli' I. C. e L. l\la il modello sarà s0mmario come tutti i modelli. E che cosa avverrà per gli amministratori di un istituto 2.i,skuratore., che non si atterranno al modello di hilancio prescritto dal ministero? E se non :/atterranno alle altre norme prescritte sulla gestione de~li istituti di as~icu:-azione? Niente. r:: •ncredibile : ma non av\·errà niente. Gli amministra1ori d gli enti di a•sicurazione. emro gli ampi confini las.:iaf dal Decreto legge e dal Regolamento, po~mo fare quell<> che ..:redono ! C'era, ,ome abbiamo ar('.'ennato i"l prin- i• pio, una dh,po,;izione : • Gli amministra– « tori sono punibili ton ammenda di L. 1000 L'UNITA « per le contra\'\'Cnzioni del presente arti– « colo • (art. 26 ) ; ma questa disposizione è stata soppressa come illegale, perchè, come abbiamo visto, nel regolamento non si pos• sono porre penalità. Una di'iposizione i; rimasta: « 11 :;\[inistero « dcli' I. C. L. nel ca')o di ritardo nella <lcompilazione dei bilanci ha facoltà di inviare « presso la sede dell1Istituto un commissario « per compilare i 1 bilancio». Ritardo di quanto tempo? E solo nel caso· di ritardo? E se un bilancio arriva presto ma in disordine ? Niente da dire! a condizione di non presentare il bilancio in ritardo, gli amministratori possono saccheggiare i loro soci, liberamente, a sazietà : - puntualmente - raccomanda la legge. Così il Governo h~ rinunciato a organiz• z.uc qualunque serio controllo sugli istituti ai quali l'assicurazione agricola sarà affidata. Perchè questo è il sistema nostr3.no: il go,•erno si assume mille funzioni, cui non può non CS· sere inetto: fa il carbonaio e il telefonista, \'UOlfare il vino e vendere il baccalà; ma rifiuta tutte le funzioni, per cui è stato fatto, cominciando da quella di difendere la gente che lavora dai ladri. L'alleanza delle camorre. Alla corrente di int~ressi delle Mutue im– provvisate e dei Sindacati speculatori, si uni per ottenere mano libera nella gestione del– l'assicurazione un'altra corrente di interessi: quella di alcune claSsi di padronali, che han vh., di mal occhio questa legge, e hanno mi• rato ad escluderè da essa quelle nonne, che miravano a garantirne il carattere di provve– dimento sociale. raCendo intervenire i conta• dini stessi, come i maggiori interessati, nella gestione della assicurazione. Le norme, riguardanti la costituzione delle assemblee, erano nel primitivo progetto di re– golamento così compilate : « Le assemblee degli Istituti e degli spe• « ciali enti da essi costituiti, di cui al presente « capo, sono composte di non meno d~ 25 e « non più di 30 persone delle quali: « t. Dne quinti saranno designati dalle « competenti organizzazioni padronali agrarie, « di cui nel titolo ry, tra le persone alle « quali fa carico, o direttamente, o per diritto « di ri\'alsa a nonna dell'art. 19 del Decreto « legge, il contributo di assicurazione per le « aziende comprese nella zona assegnata al– « l'istituto o ente; « 2. Due quinti saranno designati dalle « competenti organizzazioni operaie agricole; « 3. Un quarto "ar.\ design:1to dai con– « si:;li provinciali a\'enti giurisdizione nella « zona assegnata ali' Istituto o ente, e per « ciascun consiglio provindalc :lcllc propor– (<: zioni ~tabilite dallo statuto. << Le elezioni di r.ia ~cun grupl.)Osi faraone « con il :,.iStema della rappresentanza delle « minoranze a norma dell'art. 76 del testo « unico della legge comunale e provinciale, « ar•provato con R. D. 4 febbraio 1915 >>. Queste disi)Osizioni sulla costituzione delle. a!--:,emblee davano dunque affidamento che una assicurazione di carattere sociale, come quella .sugli infortuni agricoli, non sarebbe stata ge:,tita solo dai padroni, ma ad e~~esarebbe intervenuti i contadini, e, come elemento di equilibrio, anche una rappre:.entanza dei consigli pro– \'inciali. Ma, a qutste norme, in nome del diritto di proprietà violato, si opposero alcuni pro– prietari poco illuminati, in1.;onscidelle neces– 'iità dei tempi nuO\'i, i quali gestendo da ~oli l'assicurazione, senza. fa:-vi immischiare i con– tadini, hanno .!operatodi pagare meno infortuni ed economizzare grettamente sul costo dell'as– sicurazione ! E tale corrente cli interes~i gretti e di pregiudizi meschini t! st~ta ~econdata dai pa– troni delle )lutue e dei Sindacati, poichè le· assemblee dei soci, - costituite con garan– zie, che dessero affidamento della regolarità della loro <.'om·ocazion~, protette da .no:-rn..! che impedi~ero i consueti :irtifici dell'acca– parramento dei voti nelle m,rni di pochi in– tervenuti, amici degli nmminisvatori - sarl!b· bero rie,cite incomode ai par.usiti degli in– fortu1.i proletari. E cosi le nonne dell'art. 54 .;,ano -,compar~e per essere sostituite da un art. 53, che dice: « Le assemblee degli isti– « tuti, di cui al presente capo, sono composte «: di un numero di membri sta/;i/ito dallo «- statuto, che saranno 'iCehi, con la norme « stabilii, dal/ statuto mede,;imo. fra le per– « sone alle quali fa carico il contributo di « assicurazione ». J\ncora una volta disposi– zioni indispensabili scompaiono, per lasciare agli amministrntori degli enti la pili larga fa. coll:l. di arrangiare le as:,amble~ a modo loro! Durante i la\·ori preparatori del regola– mento, non mancO chi ricorW,sse gli impegni presi dallo Stato di fore della legge ~ugli in• fortuni agricoli una vera legge :sociale. « Non bisogna dimenticare - ebbe a dire « ron. Cabrini - che qui non si tratta di << assicurare bestiame, perchè allora si può « anche capire che le mutue possono c:ssere « l'espressione ·di una classe che ha diritto di « ricusarsi ad ogni controllo: ma qui non di « bestiame si tratta, ma di Ja,·oratori. e al– « lora interviene lo Stato, che ha diritto di « controllo sulla stessa Cassa Nazionale lnfor– « tuni. Pertanto si è fatto sapere alla gente, « sulla cui pelle si faceva l'assicurazione, che, .: di fronte alle mutue, i contadini non sareb.– « bero stati, come i buoi, affidati al governo « dei proprietari, poichè lo Stato non avrebbe <<mai permesso l'esistenza di una forma di « assicurazione, che fosse completamente estra– « nea alla collaborazione degli interessati; ma « lo Stato, pur rispettando le !llutue, avrebbe « trovato modo che i contadini potessero, co• « me classe, non come mandria, avere la loro « parola ed averi! una propria rapprescntam:a « in questi istituti ». Lo Stato, invece, sopraf~ fatto dalle influenza degli speculatori e di alcune cla~si padronali, ha dimenticato com– pletamente i suoi impegni. Dopo gli interessi degli speculatori, dopo i pregiudizi dei padroni, anche gli interessi clericali hanno voluto il loro giusto premio. L'art. 66 del Regolamento, nel testo pri– mitivo, tra le norme, che regolavano il rico– noscimento delle organizzazioni padronali agra– rie ed opera rie agricole, aveva incluso il presente requisito: « non impongano nei loro ordinamenti e per l'assicurazione, riserve, impegni o dichia• at: razioni di carattere religioso o politico, e « nella esplicazione del loro programma non « vincolino la libertà religiosa e politica dei e soci ». Que:,ta disposizione mirava gìusta– mente a garantire che l'assicurazione fosse gestita con carattere assolutamente e? esclu• sivamente tecnico. A questa risen•a si apposero i clericali, gridando contro la persecuzione settaria, poichè in nome della libertà .essi \'Olevano ottenere di potere, a loro arbitrio, disporre degli enti d'assicurazione come di agenzie elettorali. X.a– turalmente ebbero il soprawento: e I, dispo• sizione fu modificata nel testo d· finitivo: « nei « loro ordinamenti o nella attua:done del loro << programma non impongono , incoli alla li• « bertà indi,·iduale religiosa e politica dei «soci>>. Disposizione vaga, che nulla dice, e poteva essere ome,sa 1 poichè la libertà tiulhn·• duale non ha bisogno del regolamento sugli infortuni agricoli per essere protetta. ::\la la forma incerta e nebulosa della dichi:trazione oc– corre,•a a )a$ciare mano libera ai deric<rpoli• ticanti, come mano libera erano riusciti ad ottener.: gli speculatori e i padroni. Conclusione. Una legge, che potrebbe avere una grande importanza sociale, è venut.:i del tutto meno al suo fine sociale, tante volte retoricamente ricordato nel parlamento e nella stampa! Incerta, monca, mal fatta, ritenendo i di– fetti e le lacune di tutta. la no~tra legislazione sociale, questa legge ha ;1\'uto prima di tutto il torto, da cui molti difetti $Ono derivati, di essere stata elaborata al di fuori del par– lamento, che, quantunque pieno di vizi, per quanto riporti in modo tanto imperfetto le correnti d'interessi del pae'ie, rimane sempre un luogo, in cui la pubblicità e,•ita molti guai, che av\'engono m quei la\'ori sotterranei, in cui gli interessi particolari rie.::icono facilmente a trionfare. In questo caso tre correnti di intereS$i par• ticolari hanno trionfato: quelle degli specula– tori, dei padroni e dei clericali. Delle tre, la corrente direttrice, la più po– tente e la più impura, è -,tata quella degli speculatori. / Oggi. al punto in cui sono le cose, un accu– rate esame da p.arte dei poteri responsabili prima del ricono~cimentodegli enti assicuratori. l',.~clu– ~ione aS!;Oluwdegli enti improvvisati per sfrut• tare la legge, j>C)trcbl>ero ancora e\•itare alcuni guai: ma anche questa speranza è \'ana ... : a:,1:urch.> <;perare in un atto di energia e di onest:1 dai n, ,stri poteri dirigenti! FAUSTO ANDREANI. La corsa degli asini .\nche que-;t'anno è l'Oncessa una se~sione di marzo agli ~tu.lenti delle scuole secondarie~ con effetto rc:roo.ttivo. per l'i,-ni1.ione all'ar,oo .successivo o ali' univer:-.it.\. La,;:ciando ::;tare la questione degli -.tn !enti militari, eredit.i <li guerra. della q . le r. Z"-..,ll"lO ha e• lpa, perchè mai c.:,ncedcre un . ">C~:,;i ,ne l:i 11i::rro agli ;,Itri. e in particolare a quellt del 901, per i quali, col congedo del oov e con la '!,e;;:1cnter;ipresa dell'arruola1acnto in' ct:l normale, ncn c'è ·ill neppure il pretesto di pcr:ncttere J'inscri;-;·nne all'uni\·er$it,\ i ·rima di esi,cre chiamati al;e armi? E' la solil~ \.:ticcatna <!egli i:-:noranti. grazie alla quale tentano di passare all' auno successivo tutti t:oloro. che non ci sono riUbCiti in due sessioni di esami, già per molteplici ragioni pili facili di quanto dovrebbero essere. Qualche \'OCequ t e là si le\'a contro que– :,to "ergognoso stato di cose. Per esempio nell'organo della Feder.1zione Insegnanti scuole medie,' in occa~ione del X congresso, il prof. Terz.aghi fa nelle :-.uerelazioni alcune v:gorose o.s3ervazio111 in proposito. Ma chiunque abbia qualche conoscen?.a dell'ambiente scolastico, sa quale indifferenza trO\'ano queste voci nel campo degli insegnanti, i quali lasciano correre. trin– cerandosi dietro l'impossibilità di impedire che :\linen·a sgovemi, oppure rimandano tutto all'epoca della riforma della scuola. Ma la rifonna della scuola è cosa tanto complessa, e richiede tali studi, che nè facil– mente n ~ ~-uhito <..i potrà attuare. E d'altra parte qualunque rifonna sad inutile, se non troverà chi la applichi col\ coscienz te serietà. Senza aspettare che la burocrazia centrale la smetta di proteggere gl'ignoranti, perchè non procur3no gl'insegnanti stessi di rendere pra– ticamente nulli i molteplici effetti della con" .. cess·o:ic? Se, per esempio, quando è in facoltà del consi_;lio degli insegnanti di abolire o no una pn.,va scritta (come è successo negli anni scohi) non la abolissero. e se gl' insegnanti nelle prove orali esige:,;;cro, non dico con n– gore, ma con serietà, una certa sicurezza sulle parti e._-,enziali della materia, una forte per– centuale dei ~ullodati i'P}~1ranti non ~upere– rebbe gli esami. :\la il ministro è di manica larga. gl'insegnanti :,.Ono di manica larga, e tutto \'3 a rotoli. St: ognuno· cominciasse a fare il proprio dovere per conto proprio, l>Cnza occuparsi di ciò che fanno gli altri ? Lottiamo pure per le riforme; ma esigiamo che un maggifJre senso di responsabilità nell'ap– plicare le dispo~izioni vigenti ritardi l' Jbbas– samento continuo del livdlo è.ella scuola media. Zona <li guer.ra . Sottotenerite EUGENIO BR ... MD[U.A PREMI AGLI ABBONAT Gli abbonati dcli' '' Unità » che 11e faranno direttamente richiesta, inviando I' importo alla nostra .Amministrazione (\.ia San Zsnobi.. ò4, Firenze), potranno ot– tenere a prezzo ridotto i seguenti libri: I. .\. DE VITI DE :'IIARCO La guerraeuropea Scrini e discorsi L"n \'O lume di pagine'.!50 edito dall'~· Unità., per L. '.!. ='o~anzi che per L. 5 H. C. ~IARA:--ELLI E G. SALVE.MINI La questione dell'Adriatico {SEC< ~DA EDIZ.IONE} L'n rnlume di pagine 400 della raccolta ·· La Giovine Europa ,, edito della ·• Libreria della Voce,, per L. e, anzi che per L. 6 (qmde la \!D\!!1 1!t(l!l)Uttrl li ,.~ìmi&H \

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