L'Unità - anno VIII - n.10 - 8 marzo 1919

58 \-'UNITA i La proporzionale Alla ricerca della personalità. La 1Va-=io11e di Firtm:.e è contrar,a alla rappresentanza proporzionale. O meglio non è proprio contraria assolutamente; ma pensa che sia meglio rinviare la riforma all'altra Camera (domani si ra credenza), perchè questa è esauto- rata e non è il caw di tenerla in vita ancora dal giu~o all'ottobre, cioè nei mesi e~ti\"i, in cui resterebbe ... chiusa lo i ;tes.so ! Ad ogni buon conto, la ~Ya:.,"on~ d fa sapere anche il moti\·o, biando l'unità politìca coll'accentramento buro– cratico). E molti ingenui sarebbero capaci di lasciarsi tr:t-;cinare nel tranello delle di:,,cus– sioni astratte ... ul regionalii;mo, nel provincia– li-.;mo,sul federalismo. !-iul chiacchieronismo: e dimenticherebbero che iu\"CCC e' è da sosti– tuire ,cmpllcementc la rappresentanza propor– zionale alla fogna del cnlleglo un:nominale. per cui crede the il « partito libcra'.e •. - pcrchè c'è ancora in ltalia un « partito hbc· raie•! - non farebbe bene ad abbandonare il collegio uninominale. . . « Riteniamo an1.:hc noi che lo scrutinio d1 t: lista e la rapprt;scntanza propon.ionale. se (jt: pure presentano innegabili in..,onv~nkn~i, (I( offro,w il stri'o t'f.l11t.iggio di ,m.1 maggioresm– « c,rità ed eqllilll (Ul/a tsprusiofle elettoralt. Il « co/ltgio uninominale i certammte ,,.opposoggeJ~o « a.I tsstre ÙIIJuinntodalla corn1:.io11e, da/In vio– « 1 ,,,za. da, bassiprocaaianti t dalla gara degl, « appetiti e<Ugli11teressi prWt.,li, sebbene, giunto « com'è ora a rilccoglicre un numero veramente « co!-lpicuo di elettori. abbia già col suffragio « universale eliminato o ridotto una gran ""parte di queste magagne. Ma non è me~ « vero che lo ivrutinio di lista, dando effetti– « \'amente il mandato ai partiti più che alle e persone, verrebbe ad escludere dal Parlamento « molti di quegli uomini di valore che uon <( 50110 legati a nessun partito di « massa», « ma che per la loro superiorità intellettuale • e per la loro autorità morale rap~rescn.tano, • alla Camera. l'Italia e gli italiani assai me• • glio di tanti ignoti etichetta~i delle. vari.e « coalizioni popolari. Abolendo 11 collegio um• e nominale si ;oerrtl>M insomma a sopprùntre il « ptrstmalismo - cioè l'up,usùme ,ii ,ma s,ìua– « :iont locale - ma si verrebbe in<lubbiamen~e a sopprimere ati~::\lspesso anche la personahtà • - cioè la espressione superiore dell'individuo, e che non intende costringere la propria mente « e la propria coscienza nei quadri di lm par• «lito•· A leggere qul!3te p<trole, parre~be che il il collegio uninominale abbia riempito la Ca~ mera di.... puso1ialitd; quasi che in z8 anm di funzionamento, esso abbia fatto altro che eliminare sistematicamente le p~r30nalità a vantaggio dei personalismi : quasi che,. comin• ciando per e,. dalla città di Firenze, 1 depu• tati attuali eletti dal colleoio uninominale fossero delle grandi,.. prso,ialitti : qu.c;i che, girando gli occhi intorno per tutti i collegi d' Italia, non si a:;Sistesse appunto dovunque a un ignobile scatenamento di personalismi, in cui i nuovi candidati sono quasi sempre assai peggiori degli ste!-Ssideputati u... t:enti, che è quanto dire 1 La !'{a-:i'o11r, però, ha ragione quando trO· va che il progetto Turati è troppo capitalistico e rafforza il dlspoti~mo dei partit'.. Ma c'è be· nissimo modo di 50lj:tituire al progetto TuraH un sistema più fr,pettoso delle per:10nalità. ~ai abbiamo dim0:;trato, nel passato numero del• l'OniM, che ciò è facilissimo. E se il sistema da noi proposto non sembra perfetto, perfo• zionamolo ancora: cosi i sottosistemi della proporzionale pas::teranno da 9i a 98. l\la la fogna del collegio uninominale deve essere dbtrutta. Questo è 11 punto. Un passo falso. Quei,to è il bersaglio : non mutiamo la mira! Che cosa è un partito? Un amico ci scrive, e n,,i sotto')criviamo: ·« Nel progetto dcll'on. Turati ~ulla rap– pre...entanza proporzionale art. 3, è detto che nessuno potrà c\sere candid::tto in più di una lista nello steSSo tempo : potrà esserlo in liste di collegi diversi, p11rcl1leJ.Se rappnsmti110 raw stato f(ulito poliJi'co. E, poco dopo, sempre nello stesso artìcolo, si legge che nessun elet– tore può sottoscri·,..ere la presentazione di più di una lista nello st~~ collegio : può sotto– scrìvc;:rcla presentazione di più lble in vari collegi, purchè esse rappresmlino uno 'stesso par– tito poliliio. « Le parole da me sottolineate mi sembra– n, non poter avere nessun senso giuridico. Co– me !ii fa a sapere se due liste appartengono allo stesso partito o a due partiti di,·ersi? Quale autorità deciderebbe la eguaglianza o ia differenza, in ca.so di conlest..izione? Do– \'rcbbc, forse, ci,1scuna lista essere depositata con la denominazione del pa1tito, che pre– tende di rappresentar,\? E se due gruppi di candidati presentassero te loro liste con la stc!isa.denominazione ? « I partiti non hanno nè csi,iitenza, nè ri– conoscimento giuridico. Nè possono a\'emC. Una legge dunque, che faccia dei partiti delle entità giuridiche, è inapplicabile. Ogni gruppo di cau.lidati presenti la propria lista: e questo /egalmeute dt\'e baslare. Se, poi, un <..·andi<lato si pre~nta in una circoscrizione a braccelto con alcuni candidati, di cui gli def– lori sanno che sono clericali, e in un'altra circoscrizione a l,rac<·ctto di sodafati, questo è affare, che deve riguardare la coscienza po– litica degli elettori delle due circoscrizioni. « Le parole da me sottolineate, quindi, de,·ono es::tere soppres.-.e,come inutili ccl inef– ficaci : anche per evitare che prendano prete• sto da cs-.e gli avversari della riforma per distrarre in contestazioni di dettaglio l'atten– zione da quello che è il tcntro del problema : non \'Ogliamo più .sa1,ernc ciel collegio unino• minale>. Astensionismo? La direzione dell' Cnione socialista ita– li:tna « reclama la adozione della rappreSCJ1- « tanza proporzionale, e delibera di far appello « a tutti gli organhmi politici o professionali « disposti ad ingaggiare la lotta su questo ter· « reno, sino al raggiungimento della vittoria. e~ che siaru, pronli ad ,;nfJ<dir, con cgni mezzo ,. la rinmn 1 a:io11tdelfa.rsemhlea ltgi'slath,a ù, l>ast • all'aJtuale sistema generatore di ,·iolenza, di « corruzione e di predominio di persone o di e ri~trette clientele a scapito delle vaste correnti « di idee e di legittimi interessi; « e invita tutte le sezioni, gruppi ed i « compagni ad iniziare immediatamente una « inten'41 opera di propaganda. « Fraltanlo lt sczio"i t/(llJra,woaste11ersi ,la « ogni lavoro elellorale s11 1 la IHut <kll'ntfunle st– « sttma ». Si ricomincia ? La Ga;:tlla di Sir.icusa prote~ta perchè la Commis..,ione elettorale di quel comune « col « comodo pretesto che i~ registn.> di popo– « !azione non regge, e con l'altro non meno « specio~o della bre,·ità. dei tem1ini e della « mancanza di personale, non ~lo non ha « i~critto •clic liste elettorali politiche tutti « gli aventi diritto, ma neanche i militari « clel1 1 e~crcito mobilitato di qualunque età, « come dispone la legge, credendo cosi <li po– • tersi creare una effimera maggioranza e « trionfare nelle prossime elezioni. E come « -.e tutto questo mostruoso sistema non ba• e sta"t--c,ha ricorso ad altro s.i::.temanun mc– « no abusivo: quello cioè d1 cançellare dalle « liste tutti gli elettori a\"versari, sotto prete– « sti destituiti addirittura <li raziocinio e di «legalità•· E nello stesso numero del giornale, è pub– blicato un ricorso all' « onorevole deputato del collegio», ali'« onorevole prefetto della provincia », ali' « onorevole procuratore del re», in cui i rappresentanti dcli'• Associa• zionc popolare ». della Lega Muratori, della Società Fornai, della Lega calzolai, della Coo~ perati\"a naviganti e stivatori del porto di Si– racusa., denunciano il sopruso e chiedono giu– stizia. E ì1 giornale annunzia di avere ~aputo « all'ultima ora che gli illustri"'imi sig. Pre– • fctto e Procuratore del Re si i:«>noenergi• « camcnte interessati per far rispettare la «legge~- Se le accuse fossero vere, date le pene san• citc dalla legge, non è possibile che una com– mis-iionc elettorale comunale si arrischi a per• 1,etrarc reati come quelli denunciati dalla Ua:ulta di Si'racusa, se non ha ricevuto in pre– ccden7.a. dal deputato l'assicurazione che il prefetto farà il cieco e il procuratore del re farà l'indiano. F. poichè i prefetti e i procura• tori del re non terrebbero il sacco a certe bric– conate, se·non avessero la parola d'ordine dal ministero, bisognerebbe risalire con la proce• dura fino all'on. Orlando in persona. ila noi speriamo ardentemente che le accuse sieno fol~c, di sana pianta. Pcrchè se fossero vere, do,·remmo rica,·amc che nulla è mutalo, iu conseguenza della guerra, nello spirito del• l'l n. Orlando, dei prefetti e dei procuratori del re : e allora non ci resterebbe che augu– rare un repulisti genercle. Pcrchè del ritor– no al vecchio ordine giolittiano noi non sap– piamo che farcene. E di c1ucsta nostra mede• sima opinione ..:ono, in Italia, tutti i giovani, che hanno sangue nelle vene. Gli amici dcli' L'niltt comincino ad inte– re:;s..1.rsidegli atteggiamenti, che le autorità governative assumono nelle forccnde eletto-– rati. E ci comunichino, natur-J.lmente criticati e documentati con cura, tutti gli c,·entuali in– dizi cli ritorni ai metodi giolittiani. Il brindisi di compare Alfio La Camera dei d!!putati ha riprese le di• scus.stoni. Alla vigilia della riapertura, i gior– nali annunziavano che erano iscritti, a parlare, sulle comunicazioni del Governo, 57 deputati: a quest'ora se ne saranno i:;crit i almeno altri 57: mettiamo dunque che sicno già 154. . Ha comincialo l'on. Orlando con un d1- :;eor:;q aereo, e\"ancscentc, in cui ogni parola può c,,ere interpretata in due, tre, quattro ma• nicre diver:..e: una· specie di brindisi del com– pare Alfio : « \'iva il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante»: e la Camera a rispon~ clerc in coro ai gorgheggi meglio riusciti: « vh-a il vino, eh' è sincero.' ~ deputati avrJnno scantonato ancvra una ,·olta di fronte alla loro responsabilità. K i n_ n l)appiamo se in que:,ta Camera ci sia ,.ma quindicina di per::tone serie. Nella ipote--i che ci ~iano, noi vorremmù racco– mandare loro umilmente che minaccino l'ostru– zioni~o, cioè impediscano qualunque discul)– sione, se le di-;cnl)sioni non vengono ordi1Mtc e disciplinate con maggiot·e serietà e probiti. Bisogna che i rari argomenti ..,ienodlscu::.si separatamente l' uno dall'altro, e 1 1 uno dopo Paltro. Tutt'al più, !)i possono raggruppare gli argomen:i affini: politica estera, politica in• terna. 1>olitica fimmziaria. politica economica, e•.·c. E su ogni argomento ci sia un ,·vto spe– cifico cd esplicito. r deputati debbono h-mct– terla col metodo di discutere in modo che il resoconto delle discus::tioni rassomigli sempre a un ·binario rerro\'iario, su cui un treno di pomidori ::.isia scontrato"con un treno di scarpe ve<..-chic. Discutere come si di-.cute alla Camera da. quattro anni in qua, significa voler consape– \'Olmente turlupinare il paese. E autori di questa turlupinaturJ sono, insieme col ~Jinistero e Cùlla maggil.>r.:mzaparlamentare, anche e sopratutto quei deputati ... ocialisti ufficiali, i quali accettano di discutere in queste condizioni tumultuarie e inconcludenti. Questi metodi, o meglio non metodi, di discu.s~looe, fanno il gioco del Ministero e della maggioranza; ma non potr~bbcrn contin1.:arc, se la opposizione non fosse d'accordo, nel rctr~ena. col Mini– stro e con la maggioranza, per fare non una discussione, ma la commedia della discus– sione. Tutto il mondo è paese li Giornale d'Italia ci fa sape,·e che-in /ngliillerrci bcu.pochi si. interessano clella J)alrnazici, <li Fi.11,me. e ilelll, .Jugoslavi<,: « /o. 1,w99ionm:m clei b,-itcmnici ,,on sci « nem.n,euo chi aim1Oal giusto glij119oslavi, « e sarebbe i111-pacciotn a trot·ore n pri»1a « tiista Spalalo o Zara su -u,1,c1, ccu·la 9eo· ,. grcr[ìcc,:tal qucrleaccmfrebbe a 1ur. iter• ~ lia-110,cui •uewisse,·oclonwmlllti i lennini 'il della questione frlcrndese •. Ecco 11,n"crffennazio11e ciel Giornale d·l– talia, e/le - per caso strana della fortuna - non- è nn<i corbelleria o 111u1, consaper t.•ole-mtnzouno. Solamente si potrebbe a!J· giiinoere che lei if111O1·011za mlriatica della -magaiorcm:n degl.'italicmi non è ·minore cli quellci <le;britannici. Senza 11110, così y,·auclc ig11onnizo clei siioi lettori. come <iurebbe potuto l'o1·!Jc111O nou « 1,f/icioso •, 1ua « feclele •, dell"on. So,rniuo spacciare tonte f,·ottole s11l/l1, Dolmazia r' Probabilmente. s01iolettori del Giornale d'Italia: quel dep,,tato, che credet'<tprima dello a«e1Ta T1·e11to e Trieste fosstffO due cittcì dftiisc eia 1m p01,te:quel colonnello del tl"ibmrnle militore d·i Romc,, elle due mmi dopo f,i11ferveufo delf'ltcdici 11ellaqu.crra ctomanclcn•a nn inteprefre cli. • li11a1u,au– striaccn; quel 9ene1·ale,che nt·et·ci 11ell'esta· te del 1918 1>orlava cli e jugoslovocchi •; qiwll'crn1111irr1glio 1 che ,·iconoscemlo la 11e– cessitl, che i 11wnifesti di propa9crncla la• sciati cacle,·r clc,9li cn·iotori 11.ell 'i11.te ,...,,o della l)almazici fossero scritti nelle, li,igua del J>crese , agyimiyeva h'mrq1iillcoue11te che clmHJIIBclot•esseJ"Oessere scritti in « czcco•slovacco •; c111-el aiornaUsta sonni– niano genovese, che s'ini.mouina chel'Alto Adi!Je1>ossci esse,-e « ,·in1urcialo • agli;,,,. yoslavi; ecc. ecc. ecc. Un pa::,so falso, che occorre evitare nel domandare la rappre~ntanu proponionale, e nel proporre il disegno di legge alla ~amcril, è quello di aissoctarc l'idea del collegio plurl• nominale a quello della ricostituzione delle regioni. Que::tta associaiione di idee non è nect~- saria : basta dire che le circoscrizioni dcvonu eleggere per es. non più di 30 deputati, e non meno di io . .Nella realtà a ciascuna drcoscri· zione corrisponderà una regione naturale e sto– rica, per neces.!)ità di cose. L' idea di astenersi da ogni la\'oro eletto– rale l)ulla base dcli' attuale siMema è ottima. È da vedere, anzi, se non sarebbe bene che i propon:ionalisti si astenessero dal presentare candidature nelle prossime elezioni, concen– trando tutta la loro propaganda, durante la lotta elettorale, nel dimostrare le di!)gustose condi- 7.loni in cui la vita italiana. è ridotta dal col– ;egio1 uninominale, nel combattere accanita– mente i deputati uscenti che non abbiano votata la proporzionale, e nel togliere ogni pre::ttigio alla futura Camera. Dopo di che è venuta la volta. dei deputati· Uno parla delle 8000 finne dei 2000 italiani di Spalato. Un altro pula dcli' btituto dei Cambi. Un altro della monta zootecnica del suo collegio. Un altro tlclb rc'.-lponsabilità di C:iporetto. Un altro del ..:aro-viveri e dell' o– rario nuO\"0. Un altro di Fiume e di Perasto. Un altro del disservizio ferro,·iario. Quest'ignoranza, che è 1uui arcmde cle· bolezec,del paue, è lei a1·cr11dc forze, dei yionwli quotidiani. Possono dare a bere tutto quel che 1.:oyliono. In male e in bene. G-icì, emche in l~cnc. ll yionw, in cui il Giornale d'lla1in frove,·ei. conve11iente, m1• che lui, « t·iu.1nicicn·e » e, qucilchealt,-o sco– !Jlio clellu Dal111a13ici, lo poiTlÌ scws' otfro -nel D/are del .Yorcl: e le se1·veciel Giornale d'llulia, -i11!Jhiottfram1O a11chequella. Numeri di saggio Ma affermare questo principio come "" Hl· mme giun"dico, è pericoloso. Perchè cosi si <là modo a chi non vuole la rappresentanza pro– porzi~nale, di atteggiarsi ad avversari~ del concetto di rico::1tituziooe delle <.1utonom1e re– gionali e a. difensore dell'unità d 1 llalia (sc.am• Si può aiutare l'" Unità" paf.faudosubit~ l'~bbonan_wu!o, senr~a:pet: tare sollecita-wm, che r1ch1cdono_ rn 0 cnn spese postali~ r~ndono più grave 11 lavoro dell'amministra1.10nc. Quando tutti r.vranno parlato di ogni CO'-a, e nessuno capirà più niente, I' on. Orlando ricanterà. il brindisi di compare Alfio, la Ca– mera ritornerà ad accompagnarlo col coro del vino sincero; si voter:L un'ordine del giorno di fiducia generico e inconcludente: e il Go– \'erno rimarrà libero di fare a modo •mo; e i Chi ha ricevuto numeri di saggio, e il)tende abbonarsi, è vivamente pre– gato di inviarci l'abbonam~nto, ~ al– meno di comunicarci la sua intenzione di abbonarsi, affinchè noi si possa con– tinuargli l'invio del giornale.

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