L'Unità - anno VIII - n.4 - 25 gennaio 1919

so per le fi.:rmcdi servizio sarà sempre in grande attività, finchè gli elettori italiàni non si con– cnnvinctranno che è preferibile avere alla Ca– mera un COOSt.;rvatore schietto e aperto, anzi che un socialista, un repubblicano, un radicale dal1 1 anima c,,nservatrke rinforzata con l' ani- m. di servitore. I.'on. Barzilal servir.i. anche a mettere 11 pt>h·crino sulle « rinunce• dcll'on. Sonnino e a di'lOrientarc e costringere al silenzio gli ir– redentisti più scervellati. Da questo punto di vi~tJ, la sua M:clta è buona, e l'apprnviamo. li ~larchese Sal\'ago R.i~gi è un compe– tente di problemi orientali e coloniali. \'edre– m,> se riuscirà a riparare i tre enormi errori couunc~i dall'on. Sonnino opratutto d .I p1111lo tli vuln coloniale: J. cs-.crc entratQ m guerra iienza patti chiari; 2.avcre trascurato, durante quattro anni di guerra, di fare patti chiari; 3. avere roncentrata rntta Jlatten1ione dell'Italia e del n:ondo sui formicai della Dalmazia. La scelt:l dcll'on. Salandra è buona. Non che noi si condivida il pensiero dcli' on. Salandra, 11 quale in 1>0liticainternazionale h:1la identica mentalità dcli' on. Sonnino. Ma è uomo di in– lelligr nza apr-rta e agile. l suoi rapporti pcr– ~onali con I' on. Sonnino gli permetteranno, se non d1 correggere del tutto, di temperare le manie, troppo pericolose, del suo amico. Noi ,iamo convinti che anche il più esage– r;tt0 di,·oratore di territori e di garanzie stra– tegiche, se non è una talpa, dovrà awicin.ar ::.i, e di molto, a parecchi fra i nostri punti di vi-.ta. non ~•µpena s1 troverà a contatto colle realtà inte. nazionali, e donà. preparart· <:on e..se l'avvenire del pae~c. L'UNITÀ. Il coneeneo ... teorico Il 25 ottobre 1or7, mentre cominciava lo \faceto di. Caporetto, l'on. Sonnino espone,•a :illa Camera - coincidenza veramente simbo• lii a - le sue idee :1ul disarmo. ~ulla ridu– zione degli armamenti, sulla Società delle Na– zioni. <4 Pel di:1armo come pure per l'arbitrato - « diçhiarava - esiste gic\ il consenso leo11Co « di tutte le Potente l>elligeranti, le quali si « sono dichiarate al riguardo nelle loro r::Jpo– ~ ... te al primo me1saggio del Presidente \Vii– • ,on. Il difficile sia 11el lrovare l'o,dùmmm/Q « /mrtir,, r!te tradu,11 ti, allo oli des•(ltrali ». Anche alla Confercm~a dell'Aja, del 1907 1 il delegato tedesco, barone Marschall von Biber– s1ein, dichiarò che il suo Governo era , 11 -,,i,,cipM) favore\'ole all',1rbitrato obbligatorio; ma soggiunse: « le due parole ù, principio si– « guificano che 'i u11a di.§erem;a da stabilire • fra la teoria e lf1 praltCa a. E infatti quando :,1 giunse al \'Oto, votò con·ro .... in pratica e fece cadere il.... principio. Quanto all'abolizione generale della co– :,erizione obbligatoria, l'on. Sonnino dichia– ra\'a: « Non voglio ora di!tCUtere partita– ~ mente tale proposta : "'" essa non "'' umbr• « 11è oggi, 11è dommu: di /aàle alluabilitd •· Negato l'arbitrato, il disarmo, l'abolizione della coscrizione obbligatoria, che cosa resta della Società delle Nazioni? Ecco qua. « Le « garanzie della pace, che si pcssono organiz– « zare con una Lega delle Nazioni e con la .: costituzione di arbitrati obbligatori, sam11110 « "" di J>ùì, che si aggiunge allo stato di <( possibile durata nonnale di una pace equa « e ragionevole». Ma la pace equa e ragio• nevole non è concepibile, se nor. sono realiz~ z.1ti i e fini supremi, per cui siamo entrati in «guerra~- E quali sono questi fini supremi? Uno è negati\•O: « Tra. i nostri fini di « guerra non vi sono gli smembramenti degli « Stati nemici, nè cambiamenti degli altrui « ordinamenti interni ». L'altro è positivo: « La questione adriatica (cioè il trnt.ato di « Londra) è, per noi e per i nostri alleati, "- /ttari dist:ussitme •· Oggi l 1 011. Sonnino non ripete più che non ha fra i suoi fini di guerra lo smembramento dell'Austria: la realtà è andata a rovescio di ogni t;ua previsione. l\Ia continua a rimaner attaccato al trattato di Londra, come un pa– dre al figlio deforme. Prima il trattato IJi Londra - continua a ripetere - e poi il d, pùì, cio,:; la Lega delle Na7.loni, senza il di– sumo e senu l'arbitrato obbligatorio: cioè una nuova Alleanza, che garantisca contro L'Ui\"IT.\ chiunqut.: le conqui!'!te del trattato di Londra per tutto il tempo di vita normale (chi sa mai quale è questo temi-o normale !) che p::ò durare una pace. E la nega~ione assoluta dell,l Società delle Nazioni, quale è intesa da \\'ilson. Ma l'ono– revole Sonnino dà al pensiero di \Vilson un conscn-;o.... teorieo. Co"'i come Marschall ,·on Bibcr:;tein, al Congre:tso dc:ll'Aja, dava atrar– bitrato obhligmorio un ccu13en~ .... teorico. Chi ha voluto il segreto? 11 Corneu d' Ilalia, gior aie tutt'altro dle av\·e~rio della Con-.ulta, pubblica 11seguente telegramma da Lon Ira, ,i o// tonlt·nuto ,w11 è staio smenlil• dalla Consulta: ~ LONDRA, 18. matt. - Secondo voci messe in giro oggi, fu– rono la Francia, l'Italia e il (tiappone, che votarono la soppressione della pubblicitft, in– .torno ai lavori della Confcrei i.a della pace, , mentre l'America e l'Inghilterra awcbbero votato contro. E , ertamcntc po!,!,ibile che Wilson per parte sua de-,ideri la più ampia pubblicità possibile. e v.1ri indizi fanno pen– :,.,rc che anch(' in que&;to Lloyd Gcorge as'òe– condi il punto di vista del Pre'lidentc a. Il brutto gioco Il Corriere ,!tifa Sera scrive: « Ne.:.Suno sa « meglio del Ministro degli Interni, il quale « è anche Presidente del Consiglio, che sul– « l'altra :;ponda l'Italia rivendica quella pari, di « Dc,lmazia che le è assegnata dal patio di lA11dra, • ma 110,i dipùì. Due terzi circa della costa dal– « matica rimangono ai serbo-croati. 1n altre • parole il Governo italiano non reclama af– « fatto nè Traù, nè Spalato, nè Ragusa, nè « Cattnro. Noi saremo smentiti dai soliti im– « provvisatori male informati; "'" qu.u/a du « di ,'amo è la puro ù1eo11/rovtrlilnlt J'(ri/ù, Ed • allora chiediamo all'on. Orlando : .,. il Go– t: verno non rivendica tutta la D~llmazia od « almeno i suoi porti principali nei quali « vivono i dalmati italiani, non è !'!emplicc– « mente criminoso non solo non frenare. ma « alimentare - poichè questo sì fa, !'leanche « l'on. Orlando lo ignora o vuole ignorarlo - « una campagna diretta ad in\'ocarc o farci .- ::.perarc l'annessione di centri co~ ◄.i;:a.ù e « come Spalato o di tutta la Dalmar.ia ? Qui e non è questione tli opinioni, ma di fatti, e • do\•remmo a\·er <.:onsenr.icntitutti coloro che « si agitano in buona fede pro-Dalmazia. Se « il Governo la ri\'..:nd1ca fcnnamente e la << vuole, allora l'agitazione è giu5tilicata; ma se « il Governo non la. domanda. allora ripetiamo « che il fa\·orire, il non frenare il movimento 4< è fare del peggiore disfattiimo. ~:cioè crc:irc • e negli italiani uno stato d'animo diretto a t trasformare il senso di una gr.inde vittoria « nel senso di una grande sconfitta. Ciò ·a .: prescindere dal danno che :,i arreca ai no. « stri connazionali d:ilmati non compre~i nei • territori ri,·endicati, e dalle reazioni cl'iutran- c sigenM che si provocano nel camp() jugo- • slavo ». Ci permetta il Corrùre dtlla Sem di fargli O!h<!rvareche è precisamente la e rinuncia », giil deliberata, a quella parte della Dalma• zia, che non entrò nel trattato di Londra, e for~e a qualcos •altro ancora, il moti,·o per cui i giornali sonniniani fanno tanto baccano. Essi vogliono far credere che 1 1 011. Sonnino si stia battendo disperatamente con Wilson, con la Francia, con l'Inghilterra e sopratutto con .. Bissolati anche per Ragusa e per le Bocche di Cattaro. Co~i quando l'on. Sonnino tornerà senr.i nè Ragu~a nè le Bocche di Cattaro, accuseranno \Vilson, la Francia, l' Inghilterra e... soprattutto Bissolati. Suona la ritirata !... L1 on. Di Cesarò, portabandiera del!' 111. Sonnino, scrive nella ri\'ist."l I.A ni/a I lo/Wn.i : e 1 giornali amici dcll'on. Bissolatt hanno « tentato di far apparire un di!J!idio sulla e quCJtione concreta delle nostre airp1razioni « in Adriatico. I..'on. Bissolati, dicevano. vuole « Fiume e Zara, e non il resto della Dalm~zia: « l'un. Sonnino, invece, avrebbe tenuto fermo « al trattato di Londra ripudiando l'idea di « Fiume italiana. ln fondo lo snezio, portato • su qucMo terreno, si rlduce a una quc.c-tiune « di metodo. Si~ eh, s, /'/tait" mtllcsu OJ:.a;' « 111.-,an:;i Id rirlu'es/11 d, .fi11111•·, dte no11; t 11/tHI• • p. 1 ala nd Imi/alo di .fA,,,/ra, tna tvrrtbbe ipso « fauo ad unu/l(/11rt qt1eslo lrtJ/h,1/ , tlu /'011. « Smmi,,o lim caro ,ome uJ1ico lilo/p gù,ndir. <I: ùn«abile (li fro11/t ad alleali, che <.:erto non « ~i sono rivelati troppo pronti a mantenere « le parole date. D'allro m11tol'offtrla di }i11mç • jl(l!relW V(/H1t J1ropr10da /c,ro, come mon.,;U « d,t n.. goziare ,-,, (ambi() di q11,1/rlh l1111bo d, « ltrr,, " 1101mtn c,1ro i,,. Dunque l' on. Sonnino t dbposto a e ri– nunciare,. a qualche lembo di terra • a noi men caru ,. purchè la offerta dello sc.1mbio ,ia fatta dagli alleati e la 1>0st.t del gioco ~ia Fiume. li lembo di terra, eviden1emente, non potrebbe essere che Sebenioo e qualche altra isola dalmatica. E allora pcrch,\ incoraggi.ire ·1a campagna per la conquista d, lui/a la co:tt,'\ dalmatica? I erchè inscenare dimostrazioni J>er Spalato, Ragusa, Cattaro, e.... Pcrasto? Pcrchè non tagliar corto a illusiolli, che non csaspcr.:mo le aspettazioni di qua dall'Adriatico, o rendono più difficile risolvere il problema dello stato giuridico :igli italiani, che debbono vivere nei tenitori 1 a cui l'on. Sonnino ha gi;\ ri– nunciato? E sopratutto pcrchè tanto baccano <.:ontro l'on. Bis.solati, se nella questione dcli' Adriatico vuole liberamente que che l 1 on. Sonnino è costretto anch'egli a volere, ç: se si tratta fra le due concezioni politiche solamente di una « questione di metodo >? Dunque non è questo il vero terreno del dissidio. Dunque il terreno del di'òsidio è quello dell'arbitrato obbligatorio, della limitazione degli armamenti, del divieto della fabbricazione pri,•ata delle anni, della Società delle Nazioni, di aderire o no sincera– mente e attivamente al programma vilsoniano. Comunque sia, prendiamo atto che gli adoratori clell' on. Sonnino già cominciano a suon.tre gli squilli della ritirata dalla Dalmazia. • .. Mentre correggiamo le bozze di qucst' ar– ticolo leggiamo in un telegramma da Parigi alla 7 rib1111J : « Mi pervengono informazioni im– (t portanti da uno dei delegati della Commis– ~ sione serba, alla quale fanno capo - per $ mezzo di Trumbic - anche i croati e gli « sloveni. Egli avrebbe dichiarato che il nuovo « Stato slavo ingrandito deve im,porsi di /J·ovare « il modo di conciliare lt asrirazioni e sii ù1te– « ressi propri ,011 le aspirm:ior,i , gl' interessi « italiani, aggiW1gendo di rendersi perfetta• e: mente conto come una grande Serbia - per « ragione stessa delle sue nuove frontiere - • non possa sperare di prosperare politicamente « ed economicamente, se non con l'appoggio « del\' Italia. Passando ad un altro argomento, « gli osservatori italiani raccolti a Parigi hanno « P impressione che l'opinione pubblica ita– « liana, in seguito alle passionate JX>lemiche f cli questi ultimi tempi, si n'a appassionata « ferie 1tn1trtl11(fmente intorno alla qutsll011edo/– « mala td adn'al,~·a, col conseguente pericolo « di trascurare altri problemi importantissimi, « dalla cui soluzione non dipende meno il « nostro av\·cnire a. Numeri di saggio Chi ha rìcevuto numeri di saggio, e intende abbonarsi, è vivamente pre- Quanto all'on. Orlando, egli imbarca nella Delegazione Italiana anche l' on. Salandra e l'on. Barzilai, afTinchè questi sieno partecipi delle « rinuncie » e alleggeriscano io propor– zione, di fronte agli urlatori di piazza, le re– sponsabilità dell'onorevole Orlando .. E lascia correre la frenesia de giornali sonniniani, per– chè senza di essa l'on. Sonnino non potrebbe a sua \'Olla giuocare a scaricabarile con \Vii– son. con gli alleati, e soprattutto con ...Bissolati. [I gioco minaccia di dare al popolo italiano l'impressione di una disfatta? Poco male. Si metterà nel Ministero un' altro « socialista che si contenta»; e il popolo italiano, cioè il basso ventre di Montecitorio, anch'esso sarà contento . gato di inviarci l'abbonamento, o al– meno di comunicarci la sua intenzione di abbonarsi, affinchè noi si possa con– tinuargli l'invio del giornale. c me una pasqua. Si può aiutare l'" Unità" pagando s1~b1/~ l' :1bbo11ame11.tu , scl l';aaspet– tare sollec1ta-;10m, che nch1cJono ingenti spese postai! e rendono più gr.we il lavoro dell 1 ammini "itra1.it )nc. Il connubio Nel !-tUO recente ,·igoroso di.:-cor::;0all'Au– gu:-.teo l'on. S.,landra affermb, fra ~li applatbi clamoroi,i dell'affollato uditorio, la ncc~it;'. che il • Fascio parlamentare di difc-.a n;1zi,•· nale », dopo ~\,·ere .issicurato la ,·ittori., mili– tare contro il neutrali-.mo dbfattista e gcm1a– nofilo, continua~sc a sussistere per liberare la « casa dai :,imoniac1 ». A poca cli:;tanza, i « i,Ìmoni:i<.i._, che non erano riu,citi a d,ire la scalata al Go\emo dopo Caporetto. ,·i sono pcnetr::ati da , inci– tori. in pattuglia compatta, capitanati dal più abile e pro\·ett • luogotenente elettorale ddl'on. Giolitti. che l· l,lta ,1\0u"onalt del 18 gennaio ~efinl-:ce l'« innocuo Fa<.:ta » 1 chiamandùlo per di pili <(egregia per::.ona a malgrado delle <;;ue liaùons dt111g1re,ms », ed illudendosi o ,·olen• .-:,.. dosi illudere che a Palazzo Firenze sosti111ir;\ il « buon $3çchi :i. nella « funzione piìt lk.iolo– gica che mini~•erfale di dom1ire s inni tran– qml i•· Xoi po~1.1mo, in\'Ct:e. assicurare che il t·allO dei « :,imoniad », d..al MIOsino ad ora non ,·dontari,l esilio di Ca,·our, è stato l':'lrtcfice come <'· il , ero padrone del nuovo Ministero Orlandr:-Faoa. [,'011. Gioii/li Ira dato il prrND nplià1o to11smso alla 11omùw, - falla d11/ Al1- 111SI ,o sltS.fO, al ,n,mu11lo della sua coslll11:iom - d·/1'011. Sal1uulm 11 ltr".,()plmipola,:,;1rio dtl– l'll11lin al/,, C"11/11tm;.11/t/111 pace. Con che l'on. Giolitti ha ottenuto questo doppio vantaggio: di rendere I' CIO. Salandra il ca1 ro espiatorio del malcontento inevitabile, che produrranno le conc;essioni, che il Co,·er– no italiano sar:) costretto di fare ••I trattato di pace, l di allonta11are da Roma un avver– sario incomodo e pericoloso pei « 1,imoniaci•· I quali, coli' in!'ediamento del 'on. Facta a Pa• lazzo Firenze e dcll'on. Villa a Palazto B~lu hanno subito cominciato a preparare le elezioni. che si ,·ogliono perpetrare colla più grande fretta, mobilitando tutti i ni\zionalisti, pcMi• cani e imboscati della guerra, prim;i che i veri combattenti tornino dal front·. 11 Fascio di difesa ccc. ccc. è rap1)rc~cn· tato nella nuova formazione ministeriale, che ha spalancato le porte ai « simoniaci :t della ,·ecchia politica giolitti.:,na, niente meno che da due dei più autore\'Oli suoi cotnponenti, membri per giunta del suo Direttorio: l'ottimo, ma cieco on. Girardini, •rincantucciato alle Poste e Telegrafi; e l'intimo amico e.li S alandra, on. Riccio, mandato all'agricoltura a coltivare la pianticella dell,ordine del giorno da lui presentato all'adunan1 .. 1. del 14 genn-tio del Fascio, e da qu ·sto approvato ali' unanimità per una decisa disapprovazione della politica interna già troppo givlitteggiante del 1>rimo Mini9tero Orlando. L'on. Salandra sotto la sua responsabiliti ha dato parere favorevole - e qualche cosa di più - alla entrata clell'on. Riccio nel Mi– nistero Giolitti-Facta-Orlando. Domani el fa credenza Cosi è scritto dietro al banco di quei ne• gozi, che non ,·ogliono far creden&a. E cosi dovrebbero scrivere della rifonna elettorale da essi desiderata (a parole) i deputati del Fascio parlamentare. l quali hanno dichiarato di voler lanciare al paese un programma conte• nente « suffragio universale; collegio plurino– « minale di almeno 12 deputati; eleggibilità « a 25 anni; voto amministrati\'O alle donne». Al pone: cioè non al Go\·erno e alla Camera d'oggi perchè il 'Sistemaelettorale sia subito mo• dificato, e le prossime elezioni awengano col nuovo sistema. l\la al paese, cioè come pro– gramma delle prossime elezioni, io modo che la riforma elettorale dO\'rebbe farla l'altra Ca– mera per le altre elezioni. Naturalm.ente, l'altra Camera si rifiuterebbe di fare la riforma nei primi anni di ,·ita, perchè una riforma elet– torale porta con :.è lo scioglimento immediato della Camera: e ~i rifiuterebbe di farla negli ultimi tempi, pcrchè un nuO\'O Fa:,cio parla– mentare ~i fom1erebbe senza dubbio per ripre– sentare la rifonna elettorale... al p,ust. Do– mani si fa credenza... « In dieci anni o mo– rirà il re, o morirò io, o morirà la capra - dice\'a quel cabali-.ta, che aveva promesso al Re d'Egitto di insegnare a parlare a una c~– pra in dieci anni di tempo »

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