L'Unità - anno VIII - n.1 - 2 gennaio 1919

b La storiadellaguerra La ltlkra e la }'<Hsia, h& qtti pubhlùhio1110,' sono d<r,mlta 1111 111.e::.-:.<rdro d Jln LJ"chesia. ,.., ge'lfnoio 101/J. Cara Luisa, Stanotte è arrivato l'anno, e io 1; voglio fa.re sentire ona borbottata. che ho detto sta~ notte all'a.nDo novo. Speriamo cha mi dar~t ascolto! Stai a sentire se ti ~arba. Anno novo a te mi rivolgo. Lo sai che cosa voglio ? Voglio che te facci fcnffc Tutto questo grande patire. Te for!C ancor non sai quali fardelli Ci lasciamo morendo i tuoi fratelli. Se non lo sai te Io voglio contare 'Perchè te ti possi arcgolare., LI tuo fratello 15 nascette assai esaltato E- nel mese di maggio ci ha Lanciato !\. far la guerra all'Austria. Strappare gli podè poca sostanza, :'t(a qua.ndo lui mori si era in bona ~-peranz.a. Poi \'enne il 16 1 forte, armato, Che in bona posizione ci ha lasciato. Lui di là daU'Isonzo il tricolore Ci foce sventolar con grande onore. Del 17 piango a parlare. .-\ forza di patire e di picchiare Sul ltlontc Santo si poté rivare, Jìino a settembre ci fcve avan;,..are. F...raquello il momento prC6ente Di prender le tene redente. :Ma in ottobre s' inviò a sco~rc · E non ebbe più voglia di agire. Tutto a un tratto si udì un gran lamento E il nemico era già al Tagliamento. Con un salto rivò fino al Piave Che d'Italia sarebbe la chiave. l)fa la classe del 99 Del suo valore dette le prove E fermò col suo petto il tedesco Che \•oleva mangiare al nostro de~i:,. E adesso che cosa verrà ? Austriaci di là, iugliani di qua. ... Come dèvc _andare a fcnirc Nissuno lo pole capire. Ma te, caro 18, Ci devi far vincere un bel terno aJ >otto. Una grande vittoria ci devi portare E non la devi tanto arita1 dare. Rimanda i vignaioli alle lor vigne J>rima che a maturar vengan le pigne. Rimanda i contadini ed i bifolchi A sparger semi dentro i neri solchi. i.iporta alle sorelle i lor fratelli E rendi alle ragazze i dami belli. .'\Ue mamme rascioga i tristi cigli, Rendendo alle lor braccia. i cari figli. In te, 18, è la nostra speranza Te portaci la pace e l'esultanza. Facci fenir la g'\lerra con onore, Porta in gloria il nostro tricolore. Portalo in cielo, in terra, in mare, Fin dove si polc rivare Portalo in cielo, in mare, in terra E a primavera fai fenire la guerra. Ti ~ garbata, LWsa, Ja mia borbottata di ~tanotte ? Non bo potuto fare di meglio per· chè avevo poco tempo e molto freddo, ma :,periamo che mi sarò fatto sintire. Fai tanti saluti a tutti i nostri appartenenti, e te tieni un bacio dal tuo frateflo mitragliere CosuilNO. Sciocchezzaio Quel giornale di Rom.a,che ha fatto tutte Ie belle figure, che tutti sanno, in tutti i processi di diffamazione, che si e finora buscati, ha pubblicato il seguente articolo: 4 Il prof. Salvemini e il degnbsimo suo <, socio di industria annunziano fa seconda < edizione di qut-ll'articolo di falsità storiche « e geografiche, di infamie e di bestialità mi• « li tari e politiche, che è il loro libro J tali« ~ e JngosliwUJ. E~i avvertono di a\•er messo e L'U.NlT.À << I:\ loro bazzoffia in corrente con gli ultimi <, avvenimenti e gi.1 si poò comprendere qua le ~< cumulo di bugie e di mistificaz.ioni. ~< Naturalmente, questa loro fatica non si « ispira all'amore disinteressato per l'Italia <, ma è invece. mentre la nostra politica este• « ra si muove in. mczw a tante gra\; diffi• << coltà. una laida :,pcculaziooe ai danni del~ <.( J' Julia, speculazione molto utllc perch~, co• « mc già << la Dalmazia ,> di Prezwlin.i ,·enne « comprata a rwgliaia di copie dai serbi e << dai bosniaci. e i nostri irredenti jn ritirata << artra\'Crso la Serbia, ne trov.:i..zonO dei grossi << pacchi in ullti gli uffici pubblici, l' « Italia "< e la Jugo•Slavia » salvem.iniana ,;cne incet• << tata ora dagli jugo-.sla\; a migliaia di copie « e si capisce bene che essi sapranno oppor• « mnamentc senirsene con opportune distri• « buz.ioni gratuite per fo.,·orire i propri int❖ « ressi a. danno dcll 1 Italia :1lla conferent..a " della Pace. ,., « Ecco come H prof. Gaetano Salvcmini. « che ostenta tanto catonismo, fa fior di quill– « trini lavorando ai danni deU 1 Italia ». D povero diavolo, che ha ::;critto questo pezzo, distillandosi il ccn:cllo per trovare la forma, che gli permettesse di diffamare, sfug. gcndo a una querela di diffamar.ione, igno– rava : 1 ° che non bisogna confondere il vo. lume I.A qutstio·u: ddl' A .'rU,tl·o di Maranelli e Sa:h•eminicol volume ltdia ~ Jugoslavia, che è opera di altri scrittori; 2° che della prima edi– zione della Q,,,t,twnc delr Adriat«o furono tirate ~le J 100 copie; motivo per cui i! difficile che gAi jugosla\·i abbiano potuto incettarle a m.i• gliai:l ; 3° che dalla soconda cdiz.ioncdella Quc– sli0ne ddl'Adriatico i due autori aspchavaoo,;; vero, un guadagno di parecchi milionì ; ma la t·cnsura vieta la pubblicazione del \-Olume, mentre pennette a tutti i forsennatì d'Italia di onorare gli autori coi più lepidi insulti ; motivo per cui a.nche quei milioni, per ora, n9n sono che una vaga invidia dei sulloda,i forsennati ! Il detto intclligenlis.simo articolo è stato SU· bito riprodotto da qaella No:;,it.J,u di Firenze, che oggi è diretta da Carlo Scarfoglio, ma che al tempo della neutralità fu quasi diretta. ùal console tedesco a Firenze, Ostwald. La così detta << nonna » dl Firen.zo riproduce l'articolo dichiarando di « lasciare la ;e::,1>0n· ~bilità delle asserdooi »- al giornale di Roma. Noi, invece, avremmo desiderato cho Carlo &arfoglio assumesse senz'altro la responsabi• Jità: essere accusati direttamente di disonestà da certa gente è un magnifico diploma di rispettabilità. Nella stessa ..1Viz=z011c una :,.ignora pubblica una epistola, che è stata riprodotta nel Gù,r• 111zle ti'Italia, e che comincia : « Geni.mo profeJSO'rt. « Non la •conosco di persona, ma quanto <• ella sta facendo con la sua propaganda pro << aoatj, mi addolora immensamente, per quel– « l'amore assoluto che porto ali' Italia e a tntto <( qnnnto è italiano. « Chi oggi continua ancora ,::1 dire che #. Fiume deve essere'dei croati, non è un boon « italiano nè serve la causa sacra dcll'ltaiia », ccc. ccc. Per l'ottirna :5ignora essere buon italiano significa ignorare e calunniare le idee, che si ha voglia di combattere. E il giornale diretto d.-: Carlo Scarfoglio commenta. che il sotto– :scritlo, se non si lascia convincere neanche dalle obiurgazi6ni della detta bcninfon:nata«.i~ 3oora, sarà « dannato ». Ove si vede come qualmente Carlo Scar• foglio, dopo avere pre90 nella Na::ilme l'ufficio tenuto una volta dal console tedesco Ostwald, si prepara ad assumere anche l1ufficio che competerebbe pel giorno del giudizio univer• ~le al Padreterno in persona. g. s. " L' Unità ,, nel 1919 Con questo numero L' Un.ità ritorna a Fi– renze (t>ia San Zanobi, 6.\), e riassume la for, ma della prima {Jnità, cioè a\'!à uo formato più ~rrandc, che ci permetterà di aumentare di uo terzo ogni settimana lo spazio disponi• bile. A quest'aumento di formato, reso neces-– sario dal moltiplicarsi del problemi urgenti della politica Ulterna, deve corrispondere \ln :-nuncm.o... ul prezzo <iell'abbonarn.entc.che pa~– sa da cinque lire a ditci lire l'anno (qu 1 ,Miici lire per l'estero; il n.unero isolato \"CUt.i ccn· tes.imi). I nostri lettori 1>i rtndauo conto che non :-.enza una grande riluttanza siamo venuti a questa det.crm.inaz.iooc. In quest"anno passato, per :were voluto manlenerc l'abbonamento a 1'ioquc lire, nonostante l'enorme aumento dej prezzi della carta e della mano d'opera, ab– biamo avuto un defirit assai grave: magj:tiorc divcnLCrebbe il disavanw, se allargassimo. iJ formato del giornale senza awocntare l'ab– bonamento. È be.osi ,·ero che la pace fa spe– rare wia àiminuzione in molti prezzi; ma non è speranza. sicura. E nou appena le spese di· rninuiranno per que~to moth"O, not. ci ,MJ><– .~naTHQ ad asanmlan in propo-r..ione i nvmçri di Jeie di olio po.gin~ e a 1,,igliorarela <Juali!àd~/1'1 earla. E cominciamo a mantenere l'impegno, tino da quek.1a settimana, <lando loro un ou• mero di sei pagine, oclla fiducia che si av\" c.ri il detto del Vangelo: ttn111N dabis •I ce11/u111 <'Olirt<bis n ahbonamcnti. :.'tfenue nei due anni passati abbia.mo dato il massimo· della nostr"ct atti,ità. ai problemi di politK:a estera, che erano i più improrogabil~ mente vitali, ci proponiamo nei prossimi due o tre anni di raccogliere le nostre forre SO· prattutto sui problemi delta coltura e della ~uola, pur non trascurando nessuno degli al– tri problemi. I nostri k.Atori conoscono il no.. stro metodo di pensiero e di azione : classifi• c.ue in ordioc di urgcn,-.a immediata i problemi della nostra \ita nazionale ; tenerli d'occhio tutti, ma insistere più specialmente su quelli che debbono essere subito affrontati~ ~uperata una posizione, passare ad un'altra. Fra pòchi mesi i problemi della politica estera saranno sistemati per parecchi anni : e tutto ci fa ritenere che nell'insieme pre\·arrnnno Je so– luzioni da. noi pc-oposte con fede e con co– st.anz.a. Si presenteranno, allora, in prima li• nea, tutti i problemi della politica interna: CCD· tra.le, quello della coltura, o ,meglio della in• coltura, di tu\tc le nostre classi sociali, e specialmente delle classi dirigenti. Ecco il muro, a cui intendiamo, da ora in poi, dare più specialmente ~assalto. Il trasferimento de11asede a Firenze. con• i:Jg:li:1toci della necessità di mettere sn nuove basi il lavoro dell'amministraz.ione, adattandolo 10eglio ai desideri dei lettori, ba prodotto un mutamento, assai doloroso, nel lavoro del gior~ nale: l'on. De Viti de Marco ha abbandonata la condireziooe, rimanendo ~rò sempre colla• boratore del giornale, come fo della prima Unità. Nell'atto di dividerci materialmente, non moralmente, da lui, ci permettano i no-– stri Iettori di manifestargli tutta la nostra ri– conoscenza per il contributo continuo e pro• zioso, benchè non setnpre appariscente 1 di idee e di consigli, che egli ha dato e conti– nuerd. a dare alla nostra opera, accanto a quella, che per essere filmata, è considerata dai più come la \"era e sola collaborazione. Postadell'Unità La. propa~anda all'estero Sull' V1iilà del ~7 luglio 1918, occupandoci dci criteri, con cui è stata organizzata la pro– paganda all'estero, scrivevamo; ((Già che sia-– « mo in questo argomento, non sarà male che {(ne raccontiamo un'altra. È stato mandato « negli Stati Uniti a fare la propaganda.. ita– << liana u.n certo capitano Guarda bassi, il quale ,r nella sua prima conferenza non ha fatto se « non mettere in luce cd esagerare tutte le « possibiii cause di dissidio fra Italia e Francia. « Della sua coltura storica ha dato prova af– « fermando che la Tfnisia fo conquistata da... « Napoleone III. » Il capitano Guardabas .. i, tornato dagli Stati Uniti, ci scrive questa lettera, che pubblichiamo per de· it() di lealtà: Roma 4 dic,mbre 1918. P.regù1JùrimJSignor .Dùettou de!J' < Unità:., Solamente dopo qualche tempo dal mio ritorno dalla missione negli Stati Uniti, mi riesce di venire in possesso di un artit,.,oloap– parso il 27 luglio nel di Lei giornale, l'U,itJ, nel qual-: mi sì accusa di a\'cre nella mia pri– rn~t confe-renza, in America, me;so in luce 4'd esagerate tutte le possibili cause di dis~idio fra l'Italia e la Francia prima della guerra, e di avere affermato che Napoleone Hl ave,·a con– quistato la Tunisia .. FJla ccitamcnte è 1>'-tatamale informata. poichè in America non ho mai tenuto confe~ renze, chè ta.H non erano i miei discorsi pa– triottici fatti al pubblico, quando l'occasione i.i prc~entaYa. L'origine di tale erronea notizia de\'c fors(! 1icercarsi io una supposta intervi!ta, che io ebbi con una scrittrice del New ]''ori: Sun. la quale venne a trovarmi al mio giungere fo America. Essendo, in quei giorni, ammalato di larirgit'.! ed impossibilitato a parlare, oon– sigliai la mia intervistatrice dj leggere an bel– lissimo artkolo nel Salur,,'ay E;ening P,nt in• titolato: << La Kuo\·a Italia » del noto scrit– tore ~ mericano ba 1 c F. Marcosson, il quale articolo, in massima, corrispondeva perfetta– mente CO'h Jc mie i<lOO sull' Wone dell'Italia in guerr.1. La suddetta jotervistatricc. come purtroppo accade spesso nel mondo giornali. ~tico d'America, lavorò d'immaginazione; o tra le tante cose sensate che scriSSC, me ne fece dire alc ne. che io non a.... evo mai so– gnato; fra le altr.::, la seguente poco esalta affermazione storica, che copiò letteralmente da l'artico 1 0 del Marcosson; « Quando Nizza. « la Savoia e Tunisi caddero sotto il dominio « di Napoleone lII, l'Italia volse i suoi sguardi « ,'Cr:JO L, Prussia»: affennazionc questa che ;~suo t.emp(), non mancai d.i rettificare neHJ) <,tcs,o giornale. l.nvece la prima occasione che mi si pre• sentò per parlare della Francia, come risulta . dal diario dell.: mie: attività in America, in– viato al Sotto--egretariato per la Propaganda e la Stampa all'estero, fu la sera tcl 19 anrile al ilfetropolitan Opera House, quando annun– ziai dinanzi .alla sala gremita di sceltissimo pubblico, con vibrate parole, lo storico fatto dell'invio delle truppe italiane a combattere a fianco delle gloriose truppe fr ocesi in Pie. <:aJdia. Le mie parole suscitarono, in quell'oc– casione, un grande entusiasmo, provocando per l'Italia e la Francia no' imponente dimo– st.razi ne, il resoconto della quale venne inviato con un cab! gramma:- aìgi >rn .tli di Francia e d'Italia, che lo pubblicarono. In quanto ai risultati tangibili dell'opera mia io pro dell'Italia, in America~ dove \'ivO da più d1 venti annL parlano per me gli innu– merevoli attestati di stima e di affetto, che ho ricevuti, e e lettere deg'i uomini più emi– nenti degli Sta.ti Uniti, che ho inviate all'ono– revole De Viti De M..trco; una fra le altre del– l'ex-Presidente Teodoro Roosevelt, lettera che è per mc uno dei premi più ambiti nel com, pimento del mio dovere in servizio della Patria in. America e che qui Le accludo, con pre– ghiera di voler·a pnbblicare. Coi :-.ensi dc:lla mia perfe,tta stima ~ tko.nu, ~L GUARD.\llASS! Banca Italiana di Sconto SOCIETÀ ANONIMA, Gap. SoolaleL.180.000.000 Vers.L.166.116.800 Riserva.L. w.000.000 sr•1 Saçfall I DlralaH ClntNII ~= In Rama ABBIATEORASSO· ACQ.UL - AOJll.- • ALESSANDRIA -ANCONA • AQUILA • ASTI· BIELLA • BOLOONA– BUSTO ARSIZIO • CANTÙ • CARATE BRIANZA - CASERTA- CATANIA - CHIAVARI - CHIERI • COO· OIOLA • COMO • CREMONA - CUNEO - l!.lil.POLI - ERBA INCINO • FERRARA - PIRE!iZE - POOOIA - FORMIA • GALLARATE - GENOVA· LBONANO - LENDINARA • LIVORNO • MANTOVA - MASSA SUPERIORe • MEDA • i'IELEONANO • MESSTNA • MILANO • MONZA • MORTARA· NAPOLI· NO– CfRA INFERIORE • NOVI LIGURE • PALERMO - PARMA· PIACENZA· PIETRASANTA • PINEROLO • PISA • PISTOIA • POHTEDERA - PRATO - RE0- 010 CALABRIA • RHO • ROMA • ROVIGO - SA· LERNO • SAMPIERDARENA • SANREMO· SARONNO • SAVONA - SCHIO • SEREGNO • SIRACUSA - SPBZIA • TORINO • VARESE • VENEZIA - VfR– CELLt - VERONA ~ VICENZA • VIGEVANO. PARIGI TUnE LEDP!BIZ)Oftl DI BAKta Rapprcscutante esclusiva per l'Italia della &rcla:t'& Banct LUI Londra, Tipografia Galileiana Via S. Z;.u1obi n. 6" EGISTO C>i.SAGLl Gert11k rcspqnsa6il~

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