L'Unità - anno VII - n.37-38 - 14-21 settembre 1918

L'UNITÀ i problemi costituzionali • in Inghilte_rra l:li e pal'lato, nelle sellunane scorso, su ;.lcu01 giornali italiani C4 un movimento per la l'icosiru– Ziune dt>l Hegno Unito de.!la Gran l:11·etagn/àin senso federale. L'argomento è vaslissim<>; e 11 più clre si pos:;a fare in un articolo i, dl, togliere ma- llntesi. . il 'Hegno Uuito noÌ1 v uò diventar& una fedel'a. zione più di quel che un individuo possa çamblat• suo pad're. Una fedl!J·azione implica una· unione di vari Staii, cne era,1O prima in.dipendenti; pe1· la Gran Bretagna, invece, si tl'atta di un processo i.Dverso di ulteriore decemramento amministrati· vo, a di diffel'enziazione fra gli organi degli affari lc,cali, quell~del l-)egho Unito, e qu~lli dell'Impero Britannico. Si tratta, insomma, di un processo tutt'altro che nuovo, ~Ile orma.i è la continuazione di quello, :per cui dalle funzioni della medievale Curia Re(lis Normanna derivaron:i per differen· ziazione il sistema giudiziario, il Consiglio Pri· nito del Re, il Gabin!!lto, del Gran Consiglio del Hu e dei Baroni, i due rami del Parlamento, ~. per u,teriore delegazione le autonomie locali. Si è parlato anche di una riforma della costi– tuzione inglese sul tipo di quèùa degli .St~ti Uniti. Ma glj. stessi Stati Unili devono la loro costitu– zione, che pone sullo stesso li vello Preiidente, Parlamento e Potere ,giudiziario, a un errore commesso dal Montesquien nello studio della se• para.zinne dei poteri neni costituzicne inglese del seco!o· XVlII. Que.9ta, tome del resto la cost.ltu– zione attuale, riposava essenzialmente sulla con– centrazione di tutti i po~ri nel Parlamento: la distinzione era subo 'rdin.a.ta alla concentrazione. Questa concentrazione il Montesquien non vide. Nè è probabile che l 'Inghiltern1. voglia mutare il suo sistema, per imitare gli Stati Urtiti. La co– stituzione americana suggerisce certo alcune di– rdtive per riformare la prati~!l co&tiluzionale in· glese, per es., nei rapporti tra Primo Ministro e 11 Gabinetto e il Parlamento di tutto l'Impero. Ma neì.ì.'insieme, con tutti i suoi difetti, il sistema at,. tuale, a chi lo studia nel ·suo funzionamento psi– colog<>cio, è i1...mensamente p:ù educatore del sl, sterna americano, e ha creato una opinione pub– blica di gran lunga più delicata nel suo senso po– liticlc e più vigile. In America il pubblico s'interessa di questioni politiche ognj quattr'anni, al period:> rlelle ele– zioni. Nell'intervallo segue bellil solamente una o due quest:oni d'interesse generale. In Inghilterra esso segue con i,ntercsse sportistico quotidiano la !-:,tta tra l'opposizione e j ministeliali su ogni questione e su ogni c,ausola d'ogni progetto fu legge. Non essendovi J'abitudin!l di' porre speciali voti di fiducia, ogni voto, anche sulla questione pii. fnslgniflcante, è un voto di fiducia o sfiducia; u11ministero pl'Ò cadere ad ogni momento, o in– dire· ad ogni momento le elezioni· generali, e il pubbUoo vuol sapere percbè e a che deve votare. Le discussioni alla Camera d~i Comuni sono la miglior educ:;zione contro l'astrattismo: ogni idea non passa che se diventa articplo 152, sezione .2, • paragrafo a. Questo trituramento quotidiano di tut!i gli ideali abitua d pubblico a non prender sul ser;o un'idea, che quando ha ;>reso la forma d'un progetto di legge o d'un articolo del bilancio. I principi' più generali 'di vi!.a sociale, di politica estera ed interna, ecc., sono cp1olidianamente ri– dotti all'alternativa tra approvare o disapprovara wna data clausola concreta. Cosi quando si viene alle elezioni, le campagne si s;olgouo su due o tre punti precisi controversi: l'ideale è concretato nel particolare. Lo stesso tatto materiale che l'aula della Ca– mera dei Com11J1;è rettangolare, impedisce l'esi– stenza di un Centro; obbliga li sedete pro o contro ' il Governo, a votat>e pro o contro un dato articolo; non pormette che insensibilmente si passi da· ~e– stra a sini~lra, ò viceversa. Le abitudini sporti· sttche avvezzano tutti ad appartenere ad una squadra o aù un'altra. La tradizione biblico-puli– tana nello sfondo presenta ogni azione come una scelta tra.il Bene e il Male. Non lo negherò - e n~ !'\O già parlato altre volta Pell'Unità - che il sistema abb_ia,,specie In tempo di guerra, 1 suoi inconvenienti, CJme li ha l'ame– ricano, i\la molta parte della cos1Jetta de.cadenza del Pal'lameuto è in ,·ealtà dovuta in lnghilten, " quest'educazione continua de'. pLibblico, la qua– le. pel'mette che discorsi pronunciati da un Mini· stro ad un P".nchelto, ad una cerimonia, fuori d~l Par !amento, abbiano ù•·amai lo stesso valore dei ù\scorsi parlamen.l{.,·i, L'Inghilterra è s9tto questo riguardo di gra1, lw1ga più democr~lica elle gli Stati Uniti o J« Svizzera. Non csistenuo alcurn1 co5lituzic,n!l scl'it· ta e alcuna rigida se1,acazione tra potere politico e potere giudiziario, si è potuto vedere il caso di Gabinetti, eh.e d{ fronte ad atti 1llegali di sciope· muti, di suffl'agisle, di a;versari •) fautori dell'au- · tonornia all'Irlanda, decidono cli non J)roced11re e di chiudere ,,n occhio; gli .è cr.e i ~1inistri son padroni di 1 /are qualunque cosa, pu,,chè sieno ra,'li di noq esser!l sconfessati dal Parlamento. Similmente, in Ingbillena la libertà di d'iunione, di stampa, d'associazione, ecc., 11<,nprotetta da alcuna speciale carta costituzionale, conlcastata auzi da leggi antiquatissime che prnibirel,bero la stampa delle opere di Spence'r, Stuart Mili, Tol– stoi, ecc., è più a,npia che in .\me-rica, nonost.a.n– tà sia abbandonata all'a1·bitrio d1 ogni dozz'na. di bottegai rh1a1nati a funzionare da giurati in ur, dato caso particolare. lo ho sentito americani dichiarare scandalosa la libertà lasciata alla stampa. dei Sinn Feiners irlande~i. Gli è che quelle libertà., ch!l negli Stati l..ìniti, dai fondatori di quella costituzione, calvi· 11lst ica.mente diffidenti della nalum umana. e di ogni potere governativo, !,nono garan lit!! col si· sLema della sevara-:ione dei tre polc,1 i, capaci di !'eciproco controllo, sono in Inghiltena, in fon· do, in ogni momento, alla mere~ del buon senso del pubbblico nel giudicare delle circostanze pat– 'ti co I ari d'ogni caso. La costituzione americana è rimasta qua.si f.tn – mutata alle su.e origini, è la più diffirile a mu– tarsi, è la più ammirata dai consei valori indlyi• dualisti inglesi. Quella britannica. è fra tutte Je vigenti quella che dal 1832 è stata più radlcalmen,• t,, trasformala nella sua sostanza, e quella che permette le più rapide adozioni dell~ rifon.:.e più radica li: basta vincere le elezioni su di un dato ))Unto in modo indubbio. Per questo in Inghilterra· i conservatori temono gli accessi di giacobinismo par:amentare, e i rn· dica.li e i laburisti sono assai restii a muiamenti, che rendano la costiLUzione troppo rigida, U·opp(' scritta, anzichè consuetudinaria. e tale da limi tare l'onnipotenza parlamentare. In America.si è costrelti spesso a girare le dii• ficollà della costituzione sc1·itta, mediante la coP q1ti.sta simultanea dei tre poteri da parte dello slP.sso partito 011ganizzato in formidabile caucus: ma appunto perciò il rapporto t rn poteri gover– nativi ed opinione pullblica è meno direttamente educativo e meno rapido. La costituzione britan· nica, in gran parte consuetudinaria, flessil,ile, non scritta, r~pidamente mutevole, è più democratic!\ 1•orchè -assicura un più continuo e sopratutto più diretto riconoscimento dei diritti del paese, che in fondo, 0 il solo arbitro de' suoi destini. Coloro che in Inghi1terra t>iù vorrebbero imi• tare il regime americano, sono coloro che difflcla– ll'J della capacità delle classi lavorotrici a go,ver– nare allrett.anto bene come fecero le altre. l\ ti– more sia fondatissimo, ma oram 1i è tl'Opp<> tardi 1,er tale rimedio; e che unica via di scampo è dare alle classi inferiori opport11Pit:\ cli ncq11lslar mag· gior senso di responsabilità. Tomanclo alla idea cli inU-0durre nel Regno U– nito un maggiore decent,·amento, sarà meglio oc– cuparsene quando appa1irà concretata ... in pro– getti di legge, ciò che non è pr:ibabile nvvenga in tempo rll guena e senza un'elezion~ generale ad hoc. Coloro che ora ne parlano mollo, lo fanno perchè crei:lono c:ie cosi si possa 1 isolvere la que– stione irlandese. Ma ~11ciò, per le ragioni da me dette nell'articolo sulla Questione Trlandese, è probab:le che s'ingannino. La riferma non pla– rhorehbe in Irlanda l'i,nllma ma n1morosa ed au· ~ 187 dacc minoranza separatista, ered~ degij antichi 1 7 eni8.A'li, la quale vuole secedere dall'IImpe10 B'i· i. nn,co. E non soddiSferebbe neanche I naziona– listi parlamentar;, perchè non sanno decidersi a scon(ei;sare i separatisti e perchè sono divisi fra loro sul modo di concepire l'Ifo1r.,e Rute; ed anche s·J i nazionalisti irlandesi fossero uniti nell'accei: ta,·e ufl rtato tipo di f1orne nute, 11On si vede pe1· ora come si possa colmare l'abisso tra essi e i pro– testanti dell'Ulstea, abisso che gli ultimi eventi hanno allargai<> più. che m'ai. Ed è impossibile ap– plicare in Irlan<la-i 1 criterio della subordinazio· n,, delle minoranze alle maggioranze, perchè ai L alta cli clue nazionalità diverse, e perchè tal cri· tN·io manca della sua con,rzione principale di ap– plicabilità: il riconoscimento sincero fatto da en– tratnJ,e le parli di un interesse comune superiore al le loro più µrofonde divergenze. · E' p1 obabile che col tempo, a guerra conchlusa, passando pu la strada intermedia di u:ia spec)a• le autonomia per ciascuna delle due patti del– l'Irlanda, unite da un, Consiglio che tratti delle questioni comuni non controverse. si arrivi a un Parlamento autonomo comune. :Ma per ora la cosa è impossibile. Le due parti sono troppo esa· spern.le l'una contro l'altra, e il Parlamento Brl· 'tnnnico giosiamente pone la queslione della si– curezza delle isole britanniche al disopra di ogni altra. Ecco perchè per quank.si parli di problemi ca, stitll7iona.li oggi in' Inghilterra. è probabile che nulla avvenga prima che la crisi mondiale ala ri- soluta. Angelo Crespi. Da " Quelle Signore ,, a " Quelle Industrie , , Affinità. elettive! Umberto Notari, chi\ alcuni anni la riusci a far qùJ.tLrini e rumore intorno a sè con libl'i !a.bbricJ.ti a serie, come Il\ merci tedesche, destinati al gran pubblico dei coJlPgiali, del semi· na1isti e delle demi-vierqes, nei quali si descriveva con ributtante verismo la vita intima delle prosti– tute. chiamate con inguantato eufrunismo " Quelle Signore "•·e che se non offendevano il pudol'e, co– me sentenziarono i giudici ed i periti (che sj tia– rebbero però ben guardati di farli leggere alle prci– p1•iefiglie), rivelavano nel loro autore la più gran. de abilità reclamistica - Umberto Notal'i è pas– sato ora a dirigere, <:ogli stessi melodi rumorosi e l>lutlìstici, la Rivistaf!c Le Industrie Italiane Illu– ·strate », edita con grande lusso di carta e di illu– strazioni dall ',lstituto Editoriale Italianò. S'intende che l'autore del Morale 1,ero predlc11., .:on foga da neofita, la necessità di un lotte au– mento della protezione doganale contro i prodotti blranieri, anche contro quelli dei nostri alleati, secondo il ,·e•·bo del nazionalismo economico. In -ogni numero della. sua Rivista, il Notarj sferza gl'industriali i':,liani, perchè si sono dati al rito ir,diano della contemplazione deLL'c-mbeLico, e n-in ascoltano i suoi incitamenti di costituil'e la Con– 'redorazione Generale delle Industrie Italiane. Ma i nostri grandi industriali sernbruno fìno aò c,ra soddisfatti della C<'ntemplazione ombelicale, • cli quella delle loro fotografie, diffuse a migliaia, con principesca prodigalità, dalle " I. I. 1. ». E5iil ne,n, sembrano affatto disposti a. seguire i verboal incitamenti del direttore della loro Pinacoteca. E si che il Dii Jttore delle " l. !. I. » usa per con– vincere gl'industriali degli argomenti i più ... Iper– bolici! Non ha scoperto egli la notizia della costi– tuzione di un Sindacato svizzero-tedesco per la elettrificazione generale delle fe:TOYie elvetiche: capitale " dicci miliardi », esecuzione dei lavori " in dieci anni »? :'/on ha egli scoperto che il cosl detto carbone bianco "' non, costa niente »? Gli industriali non :1bboccano all'nmo. Sono gente 10- l'ic quelli! E' giusto però riconoscere che il Notari dimostra ia stessa a.bilità nel fare la più rn1r,ornsa réctam'– cosl a " Quelle Signore », come alte nostre grandi industrie protette, che per antonomasia potranno • dR qui avanti chiamarsi " Quelle Jndu~trie ", con– siderato che la protezione doganale conferisce alle industrie appunto quel carattere r,ul>blico e paras– sitico, proprio di " Quelle Signore ». Liberto.

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