L'Unità - anno VII - n.10 - 9 marzo 1918

46 ,,.---~\ '. Ti gioco è cosi cl1ia.ro che a. noi sembra strano \..che i giornali interventisti non l'abbiano ancora ~ompreso e clen.unciato. E' cosi chiaro che r,on pos– siamo dubitare che il Governo non debba imme- dio.ll \monto sventarlo con i soli mezzi che sono a .suo. disposizione: cioè 'l)rocesso 1·a,iidissimo contro gli industrio.li, provvedimenti disciplinar! immedio.ti contro i burocro.lici. inorli o comun– q11Q re~o·nsa_bili. ---------- r- -- ,~ ~ L'UN)TÀ Se il Governo non. agirà colla rapidità e colla energia necessaria, si renderà osso stesso com– plice del mostruoso delitto, che in questi giorni ha turbato cosi profpndamenlo la coscienza mo– rale clol p:,ese. E in questo caso, la sola cosa eia fu re sarobbc smette/e la guerra ed esclama re: fìn,is I taliuc! L'Unità. COIYIBIN A-·z1.o NI OENSURA ·CENSURA. .r n tilNSURA '-., Lo sfruttamento " degli infortuniagricoli L'onorev.ole Longinolt.i ha presentato u11a in– terrogazione « per invocare in nome della li– bertà di asso·ciazione e di pensiero ·,, - da che puJpito! __ - che._ ..si!). \as~iata la pi;) a,npia ,libertà c\i cosl.itwrsi alle, mi1t,ue assicuraLrici per gli in· rortuni agricoli. Mentre, dunque, le organizzazioni aftal'ist.iche affilo no, i depti in vista delle assicurazioni agri– cole,' a1H'he i clericali si_ mel.lono ayanti per ot– te11ere.la lacollil:'cti creare ·nuove agenzie olet.1.orali col pretesto cli gestire le assicurazioni agricole. E il polit.icantismo socialistç1 non _mancherà cli farsi avanti anche esso a raccattare qualcuna del– le briciole a.bbandonaie dagli affaristi e dai cle– ricali. E Luit,equeste in rluenze malefiche io.vorauo, nel retroscena, al Ministero d·i agrìcollura, per impe– dire che il regolamento dia norme precise contro. gli abusi, che si preparano . Siffatto regolamonlo, secondo le 1dispdsi1,iioni del Decreto-legge 24 a,goslo 1917, doveva essere ul– ·timato entro cinque m.esi dalla puibblicazione del decreto stesso,1'cl1e è stato pubblicato il 14 settem– bre! __:_ Il 14 febbraio, .dunque, a,l più· tardi, il regolamen lo doveva essère ultimato. Ma ancora non Sii è visto. E non verrà fuo-ri finc.hè gld Istituti speculato1i non l'avranno c.ompilato a modo loro! ' Per far la finta di occuparsi dei· contadini è sta.Lopromulgato il decreto-legge! ~~ E NECESSARIO ·-~ che i combattenti - truppe e ufficio.li - venen– do in lice.r.za , abbiano l'irnpressione•che nel loro paese si ha il più scrupoloso rispetto dellà gin– stizia.. Chi non è sta.Losoldato, non sa che },. co· scienza di patire un'ingiustizia fa. del soldato uu nemico. E' neces· ar.io che ver;endo in licenza. i combat– tenti sentano che la guerra l'han ratta o la stanno facendo tutti tranne i bi'uibi, i vecchi, gli storpi e alcuni - 1'ua.r,on più·· di qualche migJiaio sol– ·tanto - che ranno un mestieri) che nessun altro, proprio nessun altrò, saprebbe lare .• Ciò gioverà anche a da.re ai combattenti il ser,so della inevitabilità della guerra, la quale pertanto non sarà stata voluta per servire ag!'interessi di questa o ,quella classe o categoria. E gioverà a.r,· cora perchè i più umili non si pongano la do– manda, che si fanno ora, considerando quanti non fanno la guerra e. pure ne avrebbero mag– giormente il dovere: « Che è dunque la patria per me, se essa manda me a morire e protegge la vita di quell 'alt.ro , la cui famiglia per giunta 'non soffre la fame mentre la soffre la mia famiglia? ». Il iprovvedim~nto di togliere l'esonero a tuUi i ròilitari del '92 in poi r,·on basta. Jnn8Jlzi tutto: come sarà• provveduto alla. loro solstitu:zlione? Si• propone che non sieno sostit~iti se non cor, militari che abbiano !atto per anni la guer.ra o che sieno stai.i feriti. AI' fronte c'è sempre molti operai esperti e vi sor,o in Jtalio. molte of-ticine e ultre industrie che non richiedono negli operai speciali a;bilità tecniche. Bisogna inoltre tog,Jiere l'esonero a tutti i mi– . litari dal '99 al '92, a meno ehe non a,bbiar,o fatto per moltissimo tempo la guena, e sostituire anche loro con gli elementi che si è detto. Bisogna ancora sostituire, sempre con gli. stessi elementi, tutti gli esonerati dall'85 al '90, che non abbiA.no mai. fatto la guerra n~ il militare duran- 1.ela gue1.Ta.iLa.sctarli al loro iposto, se hanno ,al- 1neno sei mesi d'i fronte o un anno di servizio ,rimtare dUT8Jlte la guerra, o se proprio non c'-è eh i possa sostituirli. Per quelli clhe lavor'ano nelle saline, nelle miniere, che ranno i' boscai;uoli ecc., non devono essere tollerate eccezioni di sorta. Per gli ufficiali blsognerà f·wrelo stesso, tranne che il provvedimento dovrà esseTe esteso f(no a quelli della classe dell'87. · Gli effetti saranno g,randi. P,rimo fra tutti, quel. lo derivante dal beneficio fisico. Non si può fare por ar'1l'i la guerra e conservare la resistenza co– me nel pTimo gior·no. Dopo tre anni di guerra, $pecic se guerreggio.ta, anche il cuore di .un sf/,nto vien meno. E poi i- combattenti, ·che andreibberoa p1·cc.llere il posto degli esònerati che non fe·cero mai la. guerra, accoglierebbero jÌ\pTovvedlmento come un premio; e quindi tra loro non · a,virebbe successo la propaganda per diminuire lo. resisten– za intema,•·mentre gli esoi:;erati• mandati a,l f.ron– te sarebbero dei combatten1i fnischi. Cerl,o no'n si richiede cosa. di possibile attua– zione totale iTQmediata. Ma di facile attuazione s\. Bisognerebbe sostitnire coi militari che devono se1wire d,i complementi, i nuovi esonerati, mentre q.uelli che avrebbero perduto l'esonero ricevereb· IJero l'istruzione militare per di'venire a loro volt& militari da servire come complementi. In sette od olfo .me~i si raggiungerebbe il fine desiderato. Provvedimenti analoghi dovrebbero essere. preei per quei rpilitaTi, che sono ai depositi <tal t>rimo gion;.o cli guerra. xxx. CONFRONTI l capi di stato magg_iore dei comandi di divi– sior,è, in Francia,_ sono tutti capitani. In Italia sono quasi tutti tenenti colonnelli; pochissimi sono maggiori. - A -capo del servizio dei piccioni viaggiatori c'è in F,rancia un tenente; in Italia c'è ur, tenente colonnello. I piccioni viagglatori italiani sot·o il dècimo dei francesi.

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