L'Unità - anno VII - n.5 - 2 febbraio 1918

e <lcplurando anlllranicnlc la 11c11trnl1tu H,•I " grado è una scntin<•lla "'an1.a1a di Pirtr,1h•11 " go, che si spinge lento " tenace ,crso li mare u dalle hoc1•hc dei Darda 111•111 (.,ir. r dalle ('0,;t "<la!matiro-atbanesi. Il gioi no, in cui per gli erruri " colossali tt,•ll'Auslria, "hc ha ,I," iuato tu Ual " 1naziu, l'Istria e la \ Pnezia l;1ulia (sic.), .., pc,tunuo brulalnH•nt1· 1•,,1, mento italiano e ,,.,. " la lrnvolgentc e$pansionc• scrha, il ~lare· .\di\, " lico sarà un lago sla,o, dtt Tl'icstc o. Durnu, " faremo poi l1Lconlubilitì, della eccessiva ,.,,1 " flliu. oclicrnn. il pericolo dello slavismo e• polil' dnro, ncll'Adrialico è supc1·iorc per imn1a " ncnza e gravilà a <1ualu11quc altrn. l.'.\u tri;i " sconlcr·ll. rnerilatamrntl' le rolnc commesse ro11 " Lro i nostri lralclli, rito sorw suoi sudditi; ma queslo non escludo che noi dobbiamo ra vorire " 1:nllargnrsi o il trionfare di una politica me'l'L " lo~anc cli una razza che bada soltanto al pro– prio lrronlo, ad ogni costo e contro tutti. ~: nlle " conq_uiste liloranee della raua, aggiungiamo 1 " porti per le s<1undre rlell'lmpero moscovita .. L'.organo, 11011 uffici:ile, mn ufficiosissimo del Vat.ic~n~, anticipava cos, di un mese le idee, che Il P_,·,ncipe di Billow doveva esporre sui giornali dcli _8seUembrc _1914: teli trionfo del panslavismo " 1~1n_acc1ala cr~illà e la nnzionalità italiana »; lor, rbrlo panslaVJsmo, pro~simo trionfatore! Ma nel suo subi_taneo spasimo cli italianità per " i nostn fra~ll, ".' e~a cosi poco informato della geo– grafia dell Adnat1co e dell'esatto indirizzo cli cn– s.a dei " nostri fratelli », che s'immaginava che I ~sl,_-rn fosse qualco\a cli estraneo alla Venezia Gllrlra, e avendo avuto l'incarico cli climosLrar.;i P,rnoccupato per la sorte delle borch.c cli Catturo, s 1mmagrnnva cli dovere versare In piena delle ~uc pnU·1olt1che angoscio nelle bocche, che non sono m_a, esrsli)e, dei _Dardanelli. \'uole avere il Corriore <h Casa il Austrtci la compjaccn>.a di spiegarci chi glr lllsegnò sui primi d'agosto del 1914 quella rn• ta cli geografia? .. _3' Essendo stato il primo giornale nostr,1,Ho a lll~enlare la Dalmazia italiana come mai il Cor-riere il'T/,alia nell'aprile-maggi; del 1915 hut•~ lL mare non solo la Dalmazia, ma anche J'Jstria por conLentarsi, aneh'csso, dello scoglio di Pela'. gosa? Ecl essendosi contentalo dello coglio di Po– lagosa nella primavera del 1915, come mai ritornò a domandare tulla la Dalmazia, dop0 che l'Hai;a enh·ò ln guerra? La dalmatomania del Corr-iere cl'Ttalia è inler– mrtlente come la febbre terzana: si esaspera ~uando de.ve sorvire ad impedire ogni intesa fra 1 Ilalra e gli slavj soggetli n Ca.sa d'Austria e per– mettere a Casa d'A1istria di atteggiarsi a lutri– c_edella nazionalità slava contro la conqu.isla ila- lrana della Dalmazia· · fi . ' ' st sgon a n un lrallo non ap1~ena s_, tratta di !}repnrare la pace fra l'Italia e 1 Austna. Contro la Serbia il Corriere d'Ila/' _n vendica non. solo I'!stria, ma a nohe la Dalrr::. zra., _qu,rndo si volge verso l'Austria, invece il Corriere il' Italia molla non solo la Dal ma'.. ~a.. anche l'Istria e si contenta del pa,·ecchio gz:~'. lrltrano_ E non i nasconda il no t.ro reverendo confrci• !elio ,d,elro al Popolo d'l/iilia, all'Idea .Vazionn!P e ali onorevole Ba1•zilai. Se avesse seguito atten– tamente tuLlo crò che siamo nnclati scrivendo sul probfoma dalmatico e sul problema austriaco. ·1 Con~ere d'Italia saprebbe che noi al>biamo dh;i/o ~ dalm_alo';1ani italiani in due categorie fonda– mentaL,: 1 quelli che sanno quello che fanno e c,he !'.anno suscitala la questione dalmatica ;el- 1rnt~esse della Germania e dell'Austria perchè sapevano che _pretendendo la Dalmazia s~scitnva– no _contro l'Italia l'odio degli slavi ciel sud c.on – sohdavano la ~asa_ d'Austria, rendevano i;,,po•– snle ogni coordl!lazronc di forzi fra Italia e Ser– bia nel 1915 quando la Serbia. ~ra ancora in pi~ dr, rendevano difficile l'adesione dell'Ttalia ali'! n– te~ anligerman'ica, e ereavano o tililà e sosnctto contro l'Italia n,clle democ,•az,ie di Francia - 1n– ghillerra, America - opera, insomma, di i'racti mento, contro cui non ci sarà mai vendetta adP.– guo!,•: - 2° coloro, che pretendendo la DalmaLi·, sono in buona fede perchè sono accecati dal cam panili~mo slavofobo; o credono cli fare opera rl' Gi o Bianco L'UNITÀ g,u,tiz1a rivendicando un« terrn che i' staia latta loro credere, a !uria di rnenzogne, terru italiana e neces~aria alla dile~a dell'Jtalia: o non hann, , isto nella Oal111azia altro eh,• uu nuovo pezzo di terra da intascare imperinlisticameute grazie all,1 guerra. europea. I prnni chiedo110 la lhlrnaliu pcrl'hC' ,·oglion,1 ,a1'·1u·e L\ustria. I secondi rni11a,·1·inno di snl\'il– rc l'Au$lria perchè pretendono la Oalrnaziu. E' chiaro? La " Stampa ,, Cl'l'il>Ll'onorevole Sonnino a non abbandonar~ 111 politica da lui seguìta finora: u lare appello :ii " nostri alleali; richiamarci agli accordi; insiRle- o I'(' su di essi n. I.a politica dell'onore"ole Sonnino /o slata sem– pre comballuLa. dalla Stam11a finchè potevn ~s– sere giustificata dall'aspettazione di un prossimo grande trionfo miUlare dell'Intesa contro Genna– nia e Austria. Ora che, mancato il trionfo militare, hL 1>olitica dell'onorevole Sonnino ha. bisogno di essere adattata alle nuo·vc condizioni, subito l!l. Stampa corre in aiuto dell'on. Sonnino, e gli offre il suo a.1)poggio affinchè rimanga. testardamente impuntato sul ~uo primitivo progrnmma. Que t.a testardaggine. inlalti, renderebbe sempre più gra– ve il dissi<lio Ira l'Italia e le democrazie di Frnn– cia, di Tnghillerra e di Am~·ica, e creerebbe diffi– collà insuperabili, di Ironie allo rispettive opi– i,ioni pullbliche, a tutti i Governi alleati. Ed ~ quebto ciò che occorre alla Germania e all'/\11- stria per disorganizzare moralmente l'lntesa in questa ultima, più complicala, fase della guerra. Va eia sè che la Sla.mpa non credo alla utilità di una nostra campagna a fondo contro l'Au– stria in pcrfetlo accordo con gli czechi e gli slavi del sud. Ed è naturale. La Stampa aveva fallo lutto quello che poleva per- impedire quell'accor– do, sollevando la questione della Dalmazia nella fine di agosto del 1914. E' arrivata finanche, per alimentare queslo dissidio, a pubblicarn un do– cumento falso nell'olLobre del 1916 per far credere in Italia ohe gli jugo-slavi erano tuW austri.~– canli. Conlinua oggi sempre lo stesso lavoro. Non vorrebbe che un accordo italo-slavo accenluas~e ,oggi le difficoltà interne dell'Austria, e potrebbe provocare in Austria qualche sfacelo analogo -~ quello di Cnporello. Il caporellismo, secondo la Stampa, non può essere che un fenomeno spe– ciale pe,r l'Italia .... Ecco perchè la Stampa si augura " con tulle le energie morali e spirituali » che " l'onorevole onnino non rinunzi neanche a un bricciolo » di quella Dalmazia, a cui il senat. Frassali, nelle trat– tative col harone I<lumecky nella primavera d~l 19t5, rinunziava del tutto, trasalendo di gioia all'offerta dello scoglio di Pelagosa. Come lutto si spiega, come tulio è chiaro! g. s. Nel N' 52 dBI 27 dicemb,·e 1917, dell'Unità, ft< pubblicata ""a lettBra (innata n. f. Queste inieiali hanno fatto credere a q,talche lettore che, au·,or, di detta lettem fosse il "ost,·o amico, ufficiale combat– tente, di cui abbiamo pubblica.to alcune lettere fir· mate con le stesse i11,foiali. T,·attasi, come del resto ,-;suita evidente dalla forma e dal conttnuto, di una cufocidenea fortuita L'ultima lettera pubblicata, è di "" lavo.-ante fornaio di Roma che scr·ive ad una sig,.o.-a che si è interessata du,·ante la sua assenza della fa,ni9lia. ♦ ♦ .., La responsabilità del giornale e dei due direttori è impegnata dai soli articoli che escono senza alcuna firma o firmati • L'Unità •. Per tutti gli altri articoli IOOO reapoosabiU i singoli autori. r;erente respon.1abile: ERNl:STOFuro1u OFFICINA POLIGRAFICA ITALIANA. A. De Viti de Marco LA GUERRA EUROPEA Scritti e discorsi U■ volume di pailae Z50 Lire 5 Asll abbonati dell'UNITA aarì 1pedlto raccomaodato al prcuo di Lire 2,50 Dlrl1ere cartolina va1lla ali' Ammlnlatrulo■o delt'UNITA Via Adda 4 - Roma Banca Italiana .JJ ~ ~ di Sconto SOCIET A ANONIMA Capitale: Sociale: I!.. 115.ooo.ooo intc:r. versato .Riserva L.. 4.000.000 Sede Sociale e Direzione Centrale in Roma ABBIATEQRASSO ,.- ACQUI - ADRIA ALESSANDRIA - ANCONA - AQUILA ASTI - BIELLA - BOLOGNA - BUSTO AR• SIZIO - CANTU' - CAR'ATE BRIANZA - CASERTA - CATANIA - CHIERI - 000- , QIOLA - COMO - CREMONA -- CUNEO EMPOLI - ERBA INCINO - FERRARA _ FIRENZE - FOQQIA - FORMIA - GALLA- RATE NARA GENOVI' - LEQNANO - LENDI• LIVORNO - MANTOVA - MANA SUPERIORE - MEDA - MELEGNANO - MESSINA - MILANO - MONZA - MORTA– RA - NAPOLI - NOCERA INFERIORE NOVI LIGURE - PALERMO - PIAOENZA PIETRASANTA - Pll)IEROLO - PIIA - PI– STOIA - PONTEOERA - PRATO - REGGIO CALABRIA - RHO - ROMA - ROVIGO - SALERNO - SAMPi'ERDARENA - SANREMO - SARONNO - SCHIO - SEREQNO - SPE• ZIA - TORINO - VARESE - VENEZIA _ VERCELLI - VERONA - VIOENZA - VI• CEVANO, PARIGI Tutte le operazioni di Banca Rappresentante esclusiva per 1'Italia della LONDON PROVINCIAL & SOUTH WESTERN BANCK Ltd di Londra.

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