L'Unità - anno VI - n.41 - 11 ottobre 1917

274 dolto nella vita economica dal tatto 1,0!-Uicodella guerra, rendeva nooeseario l'intervento politico del Governo. · Bastava convocare a Roma i grandi importato– ri di grano, riunendoli in consorziQf il Govemo avrebbe provveduto ai trasporti per mare, che la guerra ,-endeva. diUìcili, col na.vJglio che il Gover– no solo poteva requisire; e avrebbe pagato agJ1 importatol'i la diHerenza, fra i prezzi di acquisto sui mercati esteri e i pTezzi di vendita (ritenuti politi.camente opportuni) su•! me,·cato italiano. Per Lutto il resto non c'era da fa.re altro che af– fidarsi a Ua loro pratica e alla loro organizzazione. Meglio ancom se si fOBse dclilieralo di provve– dere col grano importato al consumo dell'eserci– to, delle carcel'i, degli istituti pubblici, lasciando quanto più era possibhle della produzione inter– na al consumo !)l'ivato e alle iniziative della tra– dizionale organizzazione commerciale. Invece, la burocrazia romana si è prese le carte in mano, ed ha voluto far essa il commercio di importatore in luogo di eh.i faceva questo mestie– re da anni e ne conosceva. tutti i segreti; ha evi– tato così che i commercianti, pardon ~li alfamato– ri, italiani guadagnassero qualche milione, ma ne !ha fatto perdere parecchie decine. al Governo facendoli,guadagnare ... da altri! E qu~to perchè, lnvece di integrare. ha voluto sostUu"ire il com– mercio libero. l8! l8! l8! Certo, in momenti come_questi, non bastava in– tegrare: occorreva anche sorvegliare. In Toscana, per \JS,, si parlava l'anno scorso di commercianti, che prima della guerra esportava– no prodotti agricoli in Germania; venuta la guer– ra continuarono a fare acquisti se~1za esportare e senza vende:re: si diceva che fossero pagati dal Governo tedesco 1>0r sottrarre al consumo le vel– tova•gJie e acuire così il disagio del p~ese: Il fatto è diflìcilmenle dimostrabile, ma è possibile. Come pu1·e sarebbe p06Sibile che, date le difficoltà dei rifornimenti è dei t.ras!)orti, i commercianti cer– cassero, in qualche momento di panico. di specu– lare sui prezzi del grano. Come pure Il necessa– rio che le au lorltà conoscano dove si trovano i depooiti di grano e le quantità disponibili in cia– scuno di essi, per metterci su le mani in caso di bisogno eccezionale determinato da qualche crisi d~i Lrasporli e utilizzarli immediata.mente, lascian– do ai commercianti libeni la cura di r'.ifornirli da ' capo. Ecco, dunque, la necessità della sorveglianza. Cioè chiunque vende o compra grano per una quantità superiore al bisogno della sua famiglia, deve darne notizia via via al sindaco del comu– ne, che deve trasmetterla al prefetto. Si avrebbe cosi in ogni comune e prefettura un bilancio gior– naliero di tutto il grano disponibile presso i sin– go1i commercianti del comune e della provincia. Dato che in un comune venga per qualunque motivo a mancare il grano, il -prefetto ha facoltà di prenderlo n"ei depositi più vicini; dato che manchi 11ella provlncia, lo prenderà in via ecce– zionale da:lle provincie vicine, in attesa c'.he il com– mercio libero ristabilisca l'equilibrio per le vie "iù opportune. Invece di sorvegliare il commercio libe1:o e di intervenire solo nei casi di bisogno ecceziona;le, la nootra burocrazia ha voluto fare essa il commer– cio del grano. Ed ha così suscitalo dovunque lo scontento, l'inquietudine, i trasporti ferroviari inutili, i favoritismi elettorali, ecc., ecc. E, venu– ta.meno lu fìduc"ia, ogni italiano è diventato acca– parratore ner conto della sua famiglia! E se riu– sciremo ad attro.versarn questi primi mesi db}l9 il raccolto, vedremo forse questo ;fatto strano: che i mesi più lontani dal raccolto saranno quelli che ci daranno minori difficoltà, perchè molta gente si è premunita. fìno da ora !)Cl' allora! l8! l8! l8! Noi non sap!)iamo se il successore dell'on. Ca– nepa sarà l'uomo che ci vuole. Vedendo anzi che è un generale, e convinti come siamo che i gene– rali, quando sono buoni, sono buoni solamente, salvo casi eccezionali, !)Cr !ar la guerra, ci sen– tiamo pronti ad ooclamare: Dio ce la man,cLi buona! Questa dell'annona è la questione centra.le del momènto attuale; da essa dipende tutta la resi- L'UM'l'A stenza morale del paese. La cosi delta « propagan– da per la guerra", cioè i discorsi, i giornali, gli opuscoli, i fogli volanti, sono lavoro spreca-lo se il paese non ha la sicurezza di mangiare: che sia poco, ma sia sicuro! Le circolari di Lazzari, che mettono fuori della grazia di Dio, per settimane intere, i nostri quoti– cli,ani, non farebbero nè caldo nè freddo, se ci fOB– se quella sicurezza. li nostro popolo ha tanto buon senso da l'C11demea intere biblioteche di cir– colari. .\1.a se si dà l'impressione della inca1>aci– tà governativa sul terreno attnonario, che è evi– dentissima per lnlli, a,llora non c'è buon senso che tenga. Anzi, e precisamen~e, il buon senso f.a perdere ogni fiducia nell'opera del Governo in tut– te le dire;ioni. E allora, addio resistenza morale! Agricola. Come si crea la carestia L'on. Salandra ha telegrafato il 1. ottobre da ' Lucera al Ministro di agricollu ra: -Rendonti interprete aravissimo giusti(l.cato mal– contento coloni questi Comuni per defl,ciente or– ùanizzai:ione lentezzu procedimento com1nissioni requisi:>ionecereali che in alcun! Comuni non so-· no finora O.!)!)arse; mentre in altri non può 1>re– vedersi quando opera:zioni saranno corn!)iute. ln paesi come questi cui massima risorsa è pro– duzione granifera intera Vita economica è arre– stata dal fatto che produttori non possono realiz– ;a·re neanche in parte loro prodotti, mentre su ta– li realizzi erano fondate tutte loro Legittime aspettative e quelle dei loro creditori di ogni gra– do e qualità, fra cui overa.i che lavorano pel rac– colto. ln questo modo mentre generi che dovrebbero Jequisirsi si disperdono, si•nascondono, forrnano oggetto di negoziazioni clandestine, coloni che dovrebbero prepararsi alle nuove semine ne sono svogliati e impediti dalla assoluta .,.mancanba ·mezzi. E' incon,cepibile come cotesto Ministero non ren– dasi conto di tale situa.ione e creda incitare col– tura cereali con parole e promesse mentre sua azione amministrativa riesce ad annient.are ef– fetti buon raccolto accrescendo malcontento classi agricole. E mentre le commissioni di reouisiEione a.spet– tano e la merce depe1isce e si disperde, è naturale che il grano venga a mancare dov'è necessario al consumo. Il telegramma dell'on. Salandra potrebbe anche essere intitolato cosi: « Come il Governo fa negli agricoltori la peggiore propaganda contro la guerra ». •E le cose andranno di male in peggio finchè non si capirà che il Commissariato dei consumi, così com'è stato concepito finora, è urio S!)l'Oposi– to economico e non può funziona•re che co~e cen– tro di sabotaggio contro la organizzazione econo– mica e contro la resistenza morale del paese. LA BUROCRAZJADEI MINISTERI ha avocato a sè il brevetto di creare gli impiegati dei v.ari D icasteri, il diritto di comporre i Gabi– netti ed il per.sono.le dei singoli Ministri, il privi– legio dell'inamovibilità, ha preteso sempre la par– te del ,leone in tutte Je •riforme org,aniche dell'ulti– mo v;intennio; costituisce un organo di monopo– lio che è il tar-lo roditore di tutte 1e Amministra– zioni, -il potere occnlto e inallerabile che paraliz za le .buone intenzioni di tutti i nostri uomini po- litici. · Da essa partono gli ordini contradditori, i p,rov– vedimenti caotici,· le leggi d'eccezione o tardive o inutili, che hanno portato e portano lo scompi · glio nello svolgersi dehla vita civile: in essa s'in– cardina quella forza di resistenza passiva che ostacola qualunque rinnovamento sociale, e tende soltanto a creare nuovi organismi per nuove e più grasse prebende. Nel breve terrnin~ di quattro anni (1910-1914) i soli impiegati delle amministrazioni centraili creb– bero di 1103 con una spesa annua di 4 milioni di li1·e, e nelle sole carriere di concetto vi furono ben 218 nuovi posti superioTi di fronte a 158 posti di grado inferiore, tanto che in un Mini&~ero si verl– fìca il fatto di 14 capi-divisioni per 65 impiegati, e di 36 impiega.ti dirigenti per 51 esecuto1;_ E men– tre titto il personale dello Sta\o, nei 4 anni indi– cati, aumentava numericamente del 9,60 %, i soli impiegali centrali, nello stesso periodo di tempo, aumentavano del 23,50 % il che ha portato alla scandalosa conseguenza di una. media di un ca· po ufficio per ogni due esecul,ori. Fra i soldati Per comì)rendere la bontà del nostro soldato, ba– sta !)ensare che dalla v!i ta dei campi esso è stato sbalzato n.lle trincee. Nulla è stato tatto nella scuo– la. " nella caserma per educarlo, tutto è rimesso al suo intuito naturale. .. ... Un soldato sia.neo mi diceva: - Non m'imp:>rte– rebbe niente se v_enissero gli austriaci o i tede– schi, pur di tornare a casa; da due anni sono aUa g11e1·t·a. Io gli dissi: - Ma tu credi che i tedeschi, oltre che saccheggiare la tilla -casa,non ti farebbero fa.– re il soldato e la igue:>ra?... ti manderebbero a com· battere contro la Francia, o la Russia. - Allora, -~meglio r,ombattere contro 1i ioro - disse da sè , testu almente. Nessuno ave.va provato a farlo rag1ionare. ....... l!1 nostro soldato odia la letteTa.tu ra; fa. tutto il suo dovere, con stoica semplicità, ma non vuole sentir~ le frasi fatte. Per questo, al fronte vero, si leggono poco i giptnali, e gli articoli di certi g",or– nai1isti fan Q·abbia ai, soldati. Ho sentito uu sol– dato dire: « Se vedo Barzino, gli sparo! ». *** I cattolici speral'll'.l in un rifiorire dP,l sentimen- to Tellgioso: - Non vedete - essi dicono - ([Uan · te immagini sacre ha con sè un soldato? Ma il soldato italiano, anche se pensa a,l mistero del/ dopo la vita, non è nè ,religioso nè mistico. Le im· magini le tiene per scaJ:18Jllanzla. Come una <'TOC.3 sul campo, tra il s, ra.n o, può, senza. spesa per i'as– sicurazione, difendere il raccolto, cosi un santo in tasca '])UÒ proteggere la vita. ...... Vi sono tre fnnli di autentico imboscamento: i ministeri, le ;faftlbriche, IP retrovie. L'imbosca.– mento delle retrovie è il più dannoso, ',pol.chè de– morali_zza i soldati, che yengono dalle trincee, a riposo, e hanno modo dt constatarlo. f. a. La giustizia e la pace · Per inlzialiva del dott. B[chem e di un certo numero di altri deputati del centro tedesco, come di industriali cattolici della regione del Reno, si è recentemente costituito un Comitato cattolico collo scopo di ristabilire buoni rap~rti tra: la Germania . e il Belgio. , Facendo allusione a cp.iesto tentativo di -riavvici– namento· e ad altri tentativi simili, il cardinaJe Mercier, rivolgendosi ai decani e ai parroci del– l'arcidiocesi di .falines, -ha detto. « I cattolici stranieri che non trovarono nel loro cuore nessun accento di disapprovazione per i mas– sac)ri commessi dai tedeschi, quando invasero il Belgio, lilcilarono i nootri :preti, incendiarono le nostre città.apert~. che han propagato nel loro paese o han lasciato propagare la calunni ... cne tentava di scusare i rei trasformando le vittime in colpevoli; e che, per tre anni, hanno assisti,to J.>d,S– sivàmente, con gli sguardi freddi, le tahbra chiuse, alle torture d'un popolo che era a1tTa volta loro amico - intuonano oggi inni patetici alla frater– nità cristiana, all'oblio del passato, alla pacel ..... Il nostro dovere è, però, d'insistere perché sia ri– stabilito il diritto violato, perchè siano castigati 1 colpevoli e siano messi in opera i me-zzi che ren– dano impossibile il rinnovarsi di simili delitti. L'ora di mostrarsi compassionevoli non suonerà finchè i torti non siano stati confessati la contri– zione non sia stata oopressa e la penite~a imposi.a non sia stata accettata "·

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