L'Unità - anno VI - n.30 - 26 luglio 1917

2.20 Questa dimostrazione non possiamo darg liela, peTchè gli è data dalla stol'.ia che egli igno rai Do– ve ha questo signore impar ato che l'It alia ha alle sue spaUe mezzo secolo di liberismo? Non sa egli neppur e che l'Itali a è sotto ;un regime dli a.Ilo pro– tezionismo? E, pass a ndo da:Il'Ha.Iia agli aLlea ti, non sa egli che soltanto l'Ing hilLep·a ha affrontato la guer r a mil itarme nte impr epar ata, ma induskia.lmente e finanz iariame nte allenata da oltre mezzo secolo di politica liberista? POST A DELL'UNITA ' Grano alle bestie On. Prof. De Vi tt de M ar co (Condiret tore dell' « Unità,, - · Rom a. ,Da u n suo fit tavo lo a,] qu ale rim prov eravo lo sciupo del gr an o come a limento del bestiame h o avuto la seguente risposta: • « Così prat ica ndo compi o il mio dovere di citta, dino e di patriot a - d i citta dino perchè fo gra ,n • de economia (perchò 2 kg. di g rano mi costa.no un a lira, e 3 kg. di b iada mi co~tano J.,. 1.80); e cli pa triota , perchè vend o allo Stato , ohe incotta bia– da al I).rezzo di L. 60 il quin ta le, questa derr a ta indi spensab il e per la continuazion e della ,guer- ra ». Io non sono econom ista , nè son o un pr otettor e di an imali; perci ò n on ho sap ut-0 rispondere a qu esta a rgomentazione del suo fittavo lo, ma sen to· tutto il dovere di p rotestare contr o questa pospo – sizione degli uomini al regno •ani male. Evid ent emente ci deve essere un paradosso: do – ve finisce la verit à e dove comin cia il paradosso? Attend o un a sua risposta per mez2-0 del gior– nale, prescj nd endo sempre dalla enor.mHà dell' ap– plicaziooe dei calmi eri alla 'qu ale so che a nche Ell a è contrarja _ Uggi ano la Chiesa (Lecce), 20, 7, 1917. Dev..mo abb ona to X. Y. Caro abbonat o, Anzitutto n on è esat to che il Governo Incetta I~ biada al 'pr ezzo di L. 60 il q:ui:nta,Je. li prezz o · teorico o imm aginario di calmier e è fil L. 33. P e– rò è vero in fatto che la biada s i vende a L. 60 in ba rb a al calm iere. Il gra no, in vece, è comperato o requi sito tutt-0 dallo Stat o a prezzi div ersi, ma è rivenduto a prezz o di calmiere, e.Ile è più bas so del prezzo di acquisto. Ciò procura un a per dita all 'Er ar io che dobbiamo C-O)mare con le imposte. · Cosi sta nn o le cose. Ciò Dremesso, debbo dir ti che non h o mai m– segnato econo mia politi c~ ai .miei fittavoli, ho _bensl dovuto ·qualch e volta ri cord ar loro il pr e– cet to .mor ale, ch e i debiti e gli affitti si deblbono pa gar e punt ualme nte. Apprendo perciò con qual– che sorp resa ohe, mentr e essi non si a ddimostr a– no sempr e - -a:d on ta ' dei miei insegname nti - dei paga tori pun tu ali , sleno dive ntati, pe r germi – ,na zion e spontanea e senza .merit o mio , d ei per– fetti econ omisti. -li fittavo lo, di cui tu pa rli, si è fabbr jca ta una sua: teori a, non necessa r ia, del perfetto pa tri ota e del perfetto citta din o; ma in fatto dovre bbe es– ser pago di ag ire da perfetto uomo economico. · Egli h a constatato ch e, tra gr ano e biada , a par ità. di prezzo, il gran o gli ass icur a un po tere nu triti vo maggio re de lla biada . Quindi egli dà. gra no alle best ie, ai ,1buoi e ai soma ri della sn a sta lla e vend e biad a: ai cava lli, ai muli e ai so– mar i de.IGoverno . C-Oslfacen do, pens a ragio nevolmente d i utili z– zare a l mass i.mo, senza sprec o, le vettovag lie che la Provvi denza gli ha: concesse, e realiz za, come si dice t_n gergo economico, un buo n affa re; e il buo n affar e lo mette in gra do di pa11:are a me l'affitto e al creditori le somm e che d;ve; cioo U buon affare Io mette In grnd o di condu rsi da per– sona onesta. ,E cosi ]',econ omia serve a lla morale. Aspetta un momento; so qu el che vuo i dire. - La praf;ic a del mio fittavolo - tu p ensi - sa – rebbe logica:, nat urale ed util e quante volte la Pr ovvidenza gli avesse dato pJù gra no di quan – to ne occorr e a noi . esseri um ani, e .meno biada e L'UNITÀ di qua nta ne occorr e a loro esseri an imal i; "e r– chè in que!>1.o co.so il prezzo del grano sar ebbe na – tu rn.lmente basso e il pr ezzo dehla b iad a sare bbe nat ur alme n te alto, e la pa rtecipaz ione dei so.ma - 1·i alla: .mensa degli uomini sorvirebbe soltanto a rista bilire l'equili brio e non su onerebbe offesa a coloro che non sono memb ri della Societ à protct– M ce deg li animal i o che non amano spingere cosi lontan o i sen.timenti di eguagUanza e di fra - tellan za. - · In vece - tu pens i anc.lie giustame nte - noi sappiamo che ~a rso è il ,grano pel nu trimento de– gli uom ini e sca rsa è la biad a pel nutrimento dei somari; e a llora - ri.ltro ohe frate llanza I - . è fatale che si accenda tra gli uni e gli altri la lot– ta 'J)er l'esistenza; ed è sperabile che gl! uomini, possedendo l'arma infallib ile dei decreti luogote– nen ziali , la vincan o sui somari. Come vedi , mi rendo conto del tuo sdegno con.– tra il .mio fittavolo ohe pospone l'u omo al r egno a nimale, e credo di capi re che vorr esti impedir– glielo, ar ma,ndo probabilment e il mares ciallo del ca rabini eri d-1 un nuovo decret o luogot enenz iale. E' prob abil e che qua lche cosa del genere sarà ~ tta ; ma sa:rà u na nuova sciocchezza. I somari, che sono seguac i della cultura tedesca, con side– reranno il nuovo decreto e-0me un pezzodi carta, e contin uer ann o a nutJ'lirsl del gra no, che il buon vecchio Dio avev a creato pe l nutr im~to degli uo– milli, prLma ohe iJ Commissar iato del Consum i fosse venuto a capbvolgere li sistema economi co, clestinru1do il gr ano al somari e la biada a;gl! uo- .minl. ' P oichè, ri cord alo ben e, questo è il risu ltato ne– cessa 1io della politica degli -approvvigioname nti e dei consumi, inaugura tii, da gli economisti del Governo. Rivolgi contro costoro il tuo sdegno e lascia in pnce il mio fittavolo. Crrd irn i, aff.mo A . De Viti de Marco· Le sante donne di Fiesole Cara « Unità », Tu tto esat to quanto hai scritto nel C880 della suor Mari a Laudesman, destinata ad essere in – ternata i-n Saì·degna, e rim asta a .mezza strada a li'osp eda le di Fieso le. C'lè, solamoot e, nel tuo ar Lie-0!0 un errOTe. La sa nta donn a e le sue due comp agne, orbat e della compag nia: di don 1Pizzuto, ,sono addet te a un ospeda le non di ammal ati e feriti austriaci, ma di ammalat .i e feriti itali an-i. R fatto, dunque , è ancora p iù grave fil quanto non appaia da qua n – to tu hai scritto . Le tre sante ,don ne sono state messe a cur are, con i loro pre ced enti a ustr iac an tl.,· non solo i corp i, ma anche le anim e dei nostri soldati, di colo1~ che guar.iti dovranno ritorna.re al fro nte a combat tere contro la ·ban diera di don Pl zzut-0 e di s uor Maria ,Laud es.mann . Un abbonalo di P'lrenu. Le requisizioni degli olii Cara u Uni tà u, signori della req uis-!zione che non con06Con o r ar ticolo e tanto meno conoscono i vart gusti dei consuma toti non solo fnn110 •p ag are più cara la marce da l consumat ore, ma ,spess o gli daµno queil– lo che n on desidera . E' la sola pra tica di c.hi lavar a da dooenn l in un a1·ticolo Clhe sa destina– re la qu alità che meglio si grad isce in un datL' paese più ch e in un al tr o. Per esempi o Roma è ab itu ati all'olio dolce della Sab ina; quando questo manca , bisogna so– stituirl o con le qualità dolci d el ba~so Leccesr che ~i p resta no ben!S<Simo per quel C-Onsumo. Per li Abruzzi ci vogliono oli! grass i, ed un po' marca ti al pa lato, e qu esti ' si .ricÀvano con mi– scele di da te quali tà . Le March e, l'Emilia vogliono inve ce olio n on amaro (frutt o imm aturo) ma che senta d' olio. Le qua lità fru ttate del Barese, le cosldetl e ama re vann o a Nantes pe r le Sl!-rdin e. Il Leccese amaro ,va molto bene per il tonn o in sca tole. Con ten tando tutti i gu sti, le gr andi case che Ia– ~orano in olio, fann o la s~ lt.a, e da ta l~ sr.eltR n e ri sult a ohe II gro sso consumo, ahitµato a olio mangi abile co11rento, e chi vuole ,r isparmiare j!U i p rezzo, pu ò essere accon tentat o piename n te. Tutto questo lavo r 1 cf di scelt a cl'ede di JPoter fare la comm ission e requisit.rice ? ma n ean che p er sogno! ognu no al suo mestier e. Io per esen•pi(• che h CIun oleificio, e che posso p rod urr e del ge– nere buono (sa lvo q uand o le oli,,e sono pre se d al verme , e c11e cadan o tut te in un a. volta) , rend o ogni anno il mio pr ~o tto qu asi ,sempre ai med o– shni con sum a tori. Non so se qur.ste mie osservaz ioni pr abiche IJ)OS· sano servirti, in ogni modo è bene ave rl e pr esenti. F atto curi osissim o è l'eff etto dei c alml ert e deJle requisi zion i. Appena è ap})llll'so un ca lmiere qu alsiasi, la calma si tr asforma in bu fera , la me1,cesp arisce dai mercati , e per otte nerla per favo re si rpaga '(>iù- cara. GalliP-Oli, per esemp io, n on aveva calmi ere, e appena il calmier e com pawo , si tro va p oco <l n iente, e chi ha vogli a di mangi a,i,e deve paga re il doppio. Noi, -che ,afttra verso rlecenn i ,cli liworo con n sciamo cosa· sia il commercio con le sue esigenze, Jr sue ferre e · leggi non ci meravig liamo a ffatto cii qu el che acca de. Ci sar emm o .meravigliati in– vece se la ,bur ocrazia avesse ottenuti ris ultab! di– versi di quell! ~he le han consentito di trasfo rm ar • il ,commerdo it,aJl·ano ln unn. tor,re d,I Babe le. Un Commerciante. Gerente re sponsabil e: En NESTO F RATONI OFFI CI N.'\ POLIGRAFI CA IT ALIANA · ROMA - Via della Gu ar diola , N. 22 - ROMA

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