L'Unità - anno VI - n.28 - 12 luglio 1917

• rin, in re"i me di su ffragio universnle, dola In traclizionnl inerzia e i111popolnrità liberale, sn.. 1·ebbe r .mustn ai cali; cioè non prer.isuniente all 'Anst rio, 1110 ad un partito che nel Trentino non h a mni sentito la utilità di una lotta na1.1onnl e seri a contrp l'Au stria, e, dopo lutto, Ir a l'auto · nomia di nn T rnntino austriac o e l'union e del Trnnlin<' 1\ll'llalia, a vrobbr sempre preferito la uni one con · l'Austria Questa ò stata la lu ,1zione sto rica del Battisti nella vita del Trentino e dell' Ita lia. I n n ome di un grand e idea le di giustizia socia le, asso ciato nll'irl eale della giustizi o naz ionale, egli hn !allo net Tr entino quel che In vecchia borghesia, in no me del suo ideale nazionale, non sapeva e forse 110 11 nv rehbr mni più potuto In.re: della vecchia T1·ent o con servatrice anteriore al 1900, italiana solo mcnte nollr cla ssi suprrlo ri , egli hn lolt<>unn rit tù democrat ica , consa pevolm ente, vivace mente itoli nna, Ano nei più piccoli capilla r i della vita politi ca e $Ociale. Fu depu lato di Tr ento al Rei chst ag per tr e an– ni sn li. Vi !lorlt) sem!l•·c da sociolistn o da llalia – n·,. :--!on vole) mni lo spese milit a ri, ch e ernno vo– tot 0 invero rlni rtrrutnt.i conse r vator i n azion ali e r 1,,,·irn li rlrl Tr rnt; no e della Venezia Giuli o·. Non socond ò mal l' azion e equivoca del social isti tede– schi, come la secondaro no i socialis ti di Tri este . . Fece rnrle 1>er se stesso, con dotto da un istint o rhr non lo trndivo mai, con ment e ch ian\ e con [rr rea volontà. E trov nvn. n elle st rette1.1.eeconomiche e -nel tn– ""'''i !'nl:fi r i, il tr 111r1· di sh11iinre sempre: lllu– strnvn storirnmente, geogrn Arame nt e, t11ristica.– menlc il suo Tr entino; p11Qhlicava ni1lichl test i; si imnnòro nivn di tutti I problemi economici della Sll'\ rr gione dilettn; fnceva dell'alp ini smo: feno– meno veramente mir acoloso di versati lità e di ene rgin. Quando scop!liò la crisi e11ropea, Il suo dover e era cliia ro: abba nd onare l'Austria ed ogn i cosa sua, con la moglie e I figli; In.sciare alla mo glie la cura dei Ag li; farsi centr o e anima di tutta la g'nre nlù trentina emigrala; ste ndere la mano, di· menticnndo il !18.Ssnto,agli avve rsar! !lOlitlci, cl,le riconohbe ro il va lo_re d ell'uomo nella grand e cri – si; por tare al popolo d;Italia la voce della sua terr a nativa implora nte soccorso e giusti7lia; do mand a re che la g11erra rompesse il n odo-, che non era stnto possibil e scio'gliere con tutti gli espe– dienti tentati dnrante la pace. .E, ven11ta la guerra, fu ai pr imi posti insieme ai compa~ni di lotta e di esilio, esem pio e· tr epi– dazione e orgoglio per essi e per noi. E combat. lrndn ne l primi posti, trovò la morte e trovò la glo ria. La glo ri a non ci consola della morte. Ave.,,a appe na 41 an no! Col suo ingeg n o, colla sua col– tura, col suo disinteresse, con la s·ua . in aud ita capac ità di lavoro, coi su oi p recedenti, E gl: avrebbe compiuto n'ella nuova vita italiana una funzione benefica di p rim o ordine, in cui n ess11no potrà sost ituirlo. Specialmente nell'esam e del problemi economici, am mini strativ i, intellettualt dei nuo vi paesi ita liani, av rebbe portato un o spi– rit o di serenità e di giustizia, non Inquin ato da inter~ssi lornli, n on turbato d a rancor i person ali non sospettab ile di scarso fervo re patriottico . Gli amici av rebbe ro pnt11to sein1irlo con piena fidu– cia. e gli nvversar i nvrebherei dovt1to risp ettarl o nell'atto di d;sr11terlo. La sua morte è per la par – te snna e consapevole della de\lJOCrazio italiana. una !'erditn fun esto. Qui è la cnusa del nostro tormento, non nel modo de lla morte . Il modo, per quanto crud ele possa ;;embrn re il mio sentime nto, non deve do– lerc i. Per nn uomo come Battisti, - e ogni uom o h.n la sua 01·a seg-nota - è cert o ch e Eg li non po– teva morire m~p:lio di cosi. Eg li ha, sugge llata con la suo mort e tutta l'ope ra della sua vita: ha ral – lorz a to in noi il ònvere di lottare, senza transige. re, f1:10 olla viltol' in, non per vendica rlo, ·- Egli era un gra nd e sp iri to genel'Oso - · ma per realiz– za re intero l' ideale che g li fu ca ro: ha documen – talo, a ncora una volta, dinanz i al mondo, la fe. rocia dei suoi carnefici, e la insosten ibilità di un regime , che ha bisogno per reggersi di' sitlatte ferocie . Bi ne.o L'UNITÀ I cristian i dei primi tempi, sulle tombe del mar . tiri, com!lr imendp le ang oscie del cuore, can tava - 30 ca nti ci di fede e di vittoria . Canti a mo an che noi ca ntici di lede e 0 di vittoria , 11 nuovo venuto nel cielo degli eroi na zional i. Perchè solamente le ledi che sono ca paci di su - scilore dietro a sè la fiammo del martiri o, por– tano in sè la garanzia dell a giustiz ia e lo certezza della vitt oria . G. Satvemini. (Da l numero unico Per Ct1nrt Butti.ti pnbhllcnto d&I Comi– tat o di a.ilit .renza civile di Àrcuo ). APPROVVIG[ONAMENTI E CONSUMI Da oltr e un a setllmana, le persone cli buon sens o. che nncora sopravvivono In Italia dopo 'Wl tre nt ennio di importata cu ltur a tedesca e di fa lsl– flcnta srie m a itnliona sono orrnpate a decifrare il logogri fo della u Federazione de-i consumi ", Discu ssicme in C:nmpidoglio, interv ista dell 'ono– revol11 Ca.nepa ; intervista del sign or Vergnanini; discussione alla Cam era dei deputati: interviste orali e scritte dei vari componenti la Commis-– sione che si ritiene depositaria del grande se– ·greto ... Dopo tanti lum i, il pubbblico cl vede semwe · meno. Ogni intervi sta nuov a aumenta l'imbrog) lo delle idee. Ci sla mo da ultimo atta ccati nJla inter– vista dell'on . Clccotli, conv inti che egli cl avre b– be data _ la chiave dell'enimma. Ma la men te lu– cid a dell'on. Ciccotti ha potuto clll,,arlre il logo. gr ifo della Federaz ione dei consuùl'!' assomiglian– dolo a ll' alt ro logog rif o dell'Istituto interna zio– nale di agricolt ura! Non è ammissibile che l'on. Canapa abbia chiamato a convegno a Roma centlnnla di per– son e dabbene se non ave va un progetto concreto, precisato almeno nelle -sue lin ee generali e nell e sue fun zioni essen~iall. P erchè dunque non lo ha detto ? Noi rit eni amo che l' onorevole Can epa e le sue ninfe socla!Jste avessero r agio ne d i non parla! troppo, n ella s!)er anza di otte ner e una specie di app rovazi on e generica e preventiva, strappata al comizi o del Campidoglio con le solite frasi - sulla Ingordi gia dogli specul ato ri , ;per poi siri ngare sur rettiz iamente in corpore vili con · decret o luo;;ote nenzta le, Il nu ovo farmac o.' · Il giu oco n on è riu scito. Noi oggi esigiamo ch e U progetto sia pres entat o alla discuss ione puh– blica. Ne va della dign ità d el Governo . Inviti a– mo il Pre sident e del dmsigllo a m~ttere ordine. In attesa, alcuni concetti direttivi possono es– sere subito chi ariti e. denun zia ti. L'onor evole Co.nepa vuole costituire un « or– " gono n azionale per l' acquisto, la conservazion e « ~ la distribuzione dei generi d1 ,prima nec es– " sltà e di gen erale consumo "· Lnsclnmo da part e la -questio ne delle dimension i di questo ente. <!ellft sua organizzazione tecni ca, del sur finanziamento , ecc., è fermiamoci nd al– cuni del suol caratteri più gen erali . Anzitutto , l'ente deve• ottenere, di diritto o d1 fntto. un a posizione di m onopolio. Il siimor Ver– gnn nlnl n ella s11a Intervista h a afferm ato Il con– trnrio ; sProndo 1111 - ben'to lull - Il nuovo enle rf.eve anire nel camvo della libera concorrenz a! Se questo shmo r e si è m al occupato di coòpe r a– zinne in vita. sua , deve sapere , come n oi sap– nf•mo. ch e la cooper ativa privAta , e a 'J)fù forte rAalonP 11rìa. cooper•tlva stata le. è un lnte rm e. rlio,in !'ÌÌ l rnolnM d•IJ'fmy>rP~RprfvAtA TI rh e /i v••o ili rP!!nla. nnche cr.?a.ndo si verfflr Ano lei nll r• ron rll1.trml rhe snnn necPss• rfP Allo ~vilup po r1.. 11., ,.nn~P r n1in T'IP Tirf vA t~ e "J'llhhlkn. 'Pi,,.,tn nnn ~ vorn rhe la rnstltnenda FPitPr8 · 7 i"';" c::";'!";m ""h l'in tormc,rli a~n: p~f::n nnn è r.h e ll't"'t cicto m n rH i n+ Pl"n"IPÒ;s:p•f. F,nfP, TIR1'ionnl P. ent e rp("rtl'\nnl" . PntP prn vinc-inle. Rntp romt1nAl'! ... St f ... flu !'I ,H 11nn rn ♦Pnq rti tntPrmprfinrf hnrnrrntfri .-,t,) rnol~• f · rh• y>r•,.,il• il nnstn rli un a catena di i"'••mo,rl;nrt nrf vntf n iù prnnomfrl. .. ~P 1P rln" nra-nni7.7n7.1nT'li nnern~!lPrn in r, ,nro,- . rn"l7A m1,.. 11n ~hdn l p ci.nro.hhp n" t.A m n"dA.. P Pr ,,t. vnrp ,tpvo "",1,,,..p ,H 1 nl "ivfln.oi qnP,..inH p~ pc:::rln~tv;, r•h,..'" T'IPl"T'l""ft"nn flf n n~rf'\nr1PT"P 1st nr nnriA infe– ,;n , •t~ pan,.,nn>lr• iH•tro visibili o ln~i~fbili estra– T'\1"1'\flfti ,H mn nn :'nlfn. T1 "'' 1 hhlirn n ntrh P"A. T"ITP•7.i nh\ Rlti. nPrrhP ~P V P. rnprlre spese maggiori. Un eventua le prezzo più . ba sso non potrà esse re che fittizi o; se il pubblico non paga iJ pr e:: 6 corrente n el momento in cu i compera la mer ce, vuol dir e che dovrà rifond ere le differenze come contribuen te. Contrv quali classi è fatto il "Monopolio d~i consumi,. ( Si è cr edut o finora che la classe più direltrul'len – te colpila dat Monopolio déi cons umi è quella più numerosa degli esercenti. ::\1a ciò non è esat- - lo. Il Monop olio dei ,consu mi int ende sopprimOl'e il grossista, il primo e più grande in termediario che si pone tra il pr odu ttore e il dettagliante, cioè il {:apitAlista che lit-era W produttore 'd.1 tutta la !lroduzione al momento del r accolto e si addossa l'onere dell'attesa e della conservazio n e. del prodotto è. il ris chio delle oscillazioni del prezzi nel tempo e·nell o spazio. Contro il grossista si lanc iano le più viete aceti– se di specu laz ione e di parassitismo, su cui si fondano le facili lllusioni delle più facili statiz– zazioni e delle coope rative, che, mancando spesso delle volute condizioni per vivere, seminano gli insu ccessi che · tutti conosciamo. Su questo binari o s'incammina la Fed er azione degli enti del consumi. Essa dovrebbe sopprime– re la classe dei commercianti di gene ri ali men– ta ri , e met tere sè stessa in r appo rt o dir etto ed esclusivo col produtt ori, per comperare ,_o requ i. sir e. Al polo opposto del i>roduttore sta Il consuma. tore, con cui l'ente dovrebbe logicamente pur met. ters i.in ra pp orto diretto; ma non pare che esso vo. glia arrivare sino alle ultime diramazioni capil – lari del consumo; sarebbe Impre sa iburOcrattca– mente mastodontica e tocnicamente Irr ealizza b ile; eppe rò bisogna riten ere che l'ente si servirà a sua volta, degli attual i esercenti , senz a del quali esso non potrebbe arr iva re a tutte le masse del consu– matori. E' i>robabile che esso fornirà di merce gli spaC'ci o u11aparie degli soa.ccl attuali a cui lm– porr h. il prezzo di vendita,' com prende n,do In que. st" il compen so o aggto degli esercenti. Questi saranno ri spetto all'e nte nhzlonale quel che I rivend itori di sali e trubacchl sono rispet to alle privative flscalll Ho detto u~a parie degli spacci atÌuall, poichè , ad ont a di ogni prom essa o affidamento, è fatale che l'ente nazion ale - per la sua stessa compo – sizione - tend erà pur sempre a favori re la coo– perativa di consumo contro l'eser cente libero e a promuove r e la costituzion e di cooperative dove n on esiston o, \ler eliminar e sempre più dal mer– cato la ca tegori a degli esercenti. In conclusiÒne, l'en te n azionale ~opprl~P di hot to la classe del gr andi commercianti e mln aécla quella del detta glianti. · T orodutt"rl Ma 1111momento di cay>ftale imnnrtanz1t Jn q,1e– sta imnrnvvisA.7.lone di m1ovi cerve llotici ro n!!e<mi rommerciali , è q,1Pll<'in ·rnl l'ente •nazionale viene in ront Atto rol produttore. E' un n11nfo rh e !)assn in a~ertÙo. TI proitut,. tore. •nPria 'lmPnte se nvlcolo , ~ lontano, non è or ,rnn h _zato. non sospetta. che tntte' le erese del n nnvn y>Arassitnrlo or !!anlsmo bu r ocra 'l.ko si sca- rl rhe r Ann o sopra <fi Juj . • Ecco come si pr ocederà . GJ'impiegat i trovano caro per il loro stipendio il prezzo del pane, del n so, della pasta, del vino, delle uova, del burr o, del lardo e via dicendo. Essi dicono allora che bi– sogn a ribass !lre il Drezzo dei gene ri alimentari nell'interesse dei consumatori. Ciò nòn è vero, per. chè la massa dei consumatori è composta di la vorator i, il ~ui sal a rio è cresci u to in rngionè più che pr oporz1onale all'aumento dei prezzi dei ge- .

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