L'Unità - anno VI - n.17 - 26 aprile 1917

130 sere un fattore atti vo e convinto della. nuov a guer ra mondinl c, o sa rà una. !orza d i attrito? La risposta è Intuitiva.: - " L'on. Sonnin o non ò a i suo posto». ~la per compielnrla, bisogna ag– giungere che non è stato mai a.I suo posto in que– sta guerrn. Cho la rivoluzion e russa e sopra.tutto I m ter· vent o degli Stati Uniti abbiano più o me no im– provvisa men te chia rito ulla. coscie nza popola re il ca ratt ere dernocrntico della guerra, è cert o. )la non è amm issib ile che i magg iori giornali della democrazia obblono avuto bisogno di quei du e avvenimenti per scoprire il carattere politico di qu esta conll ng rozione di popoli, e por rile vare li contrn sto che è sempr e esisti to tra la piccola guerr a di rivend ica.zioni noz ionali (come l'ba concepita l'on. Sonnino con qua lche p unta. di im– per ialismo - più verbale che territoriale - con– tr o la. Serbio) e la grande guer ra europea, cho tutti i popoli combnttono per d ifendere In loro li– beri~ con tro In sopr aNa,lon a teutoni ca. Questa Incompatibilità l'a bbiamo rilevala da i prim o momento della no str a entra.l a In campa – gn a.; abbi amo sconfessa ta. la politico del sacro eaoism o e del Libro Verde, ed abb iamo ripetute le nos tr e tradi zionali simp atie per il na scere del– lo nazio ne• Jugo-slava.; e nondim eno abbiamo 110- st e1>uto Il Mini stro de l sac-ro eaoismo ed Il Mlnl· s!ro ·dol Libro fdde - 1'erc hè? Perchè abbi amo an che previ st-0 che la !orza dell e coso avr ebbe tr a.st ormato la guerra nazio – nal e in guerra europea, e che le piccole conce– zioni arbi trarl e degli uomini sar ebbero state tr a– volt e dalla. grand ezza delle forze che regolan o oggi ti corso della storia. Cosi è che, pur facendo la criti ca giornali era della politi ca ulflclale, obhlnm o combattuto ogni pr oposito di cri si mini steri ale. Non si dimenti chi che li Ministro degli Esteri che ha preparata. la guerra. d'Italia rispond e ad una complessa situa – zione politica Interna, da cui non si può raglon e– volmente prescinde re. Orbene , a noi non semb ra che I due grondi avve nimenti della riv oluzi ono russ11. e dell'Inte r – vento degli Stati Uniti mutino la situazi one po– litica gen erale, per cui la Democrazia ha. accet– tato un Ministero conservator e, che ha volut o, con noi, l"Intervento d'I l.aJie, ed ha, con noi, co– mune l'In teresse di vi ncere la guerra contro ti n emico esterno e dj difenderla contr o il nemic o Interno . DI front e a sitfatto Inter esse comun e superio – re, il diss enso sul carattere della guerra e sulle soluzioni che essa pr epara, nonchè acquistare, J}Crdo d'importanza, per effetto appu nt o delle di – chiarazioni anlinnnession iste de l nu ovo regime russ o e del Presidente W ilson. Queste di chiarazion i allont anano od at tenua no il pericolo di tutt i gli Imperialism i nazionali, com. pr eso quello eventu ale dell'o n. Sonnino , che sem· pre meno potrà stampare la sua orma e impri – mer e ta sun direzion e alla guerra mondiale . Le rivendi cazio ni territor ial i dei singoli Stnti do– vrann o più ch e mai incanal a rsi e contener si nel rigoroso concet to di nazi onalità e nella rtgorosn .._'lsig:enza. d ella di fesa milltnre, che dovr~ esse re assicurata ad ogni Stato n azionale. La ine luttabile forza delle cose, che ha già ob– bligato !'on . Sonni no a travasare la guerr a na– ziona le nella guerr a europea , lo porte rà a trava– sarla. nella guerra mondiale democratica ed an · tirrlperlnlista, di cui egli firmerà In po.ce . Epnerò. anc he e sopratutto da questo aspetto del prob lema, non si comp rend e la. imp rovvisa in surrezion e della stampa democratica contro i'on. Sonnino. La cr itica, impostat a su l pericolo imp erialista , perde di attualità in confr onto del pa ssato. Ce lo perdonino du nque gli amic i del Secolo e del Popolo d' l ta!ia . Una campagna cont ro !'on. Sonnino tende alla cri si; alla sostituzio ne dell'uo – mo; prima. di far cau sa com une con essi cl oc– corre sape re chi è Il candid ato alla successio n e, che ci dia In medesima garanzia di lui e sia di– sposto inolt re a romperla con le tradiz ioni del segre to dipl omatico. Su quelle che, do.I nostro punt o di vista. so110 le deficienze dell'nn. Sonnino sia mo d'oc co;do; le criti che di oggi ripetono le criti che di ieri. Se si vuo le la crisi , non bisogna continuare a di sr ut ere !'on . Sonn ino ; bisogna cominciare dal discut ere l'Antison nin o. L'Unità Gino Bianco L'UNITÀ L'Austria, paradiso dei popoli Dopo che nel gen naio scorsp l'In tesa, nella nota al pres idente Wlls on, eboo dichiarat o di considerar e come uno dei fini fondam entali da.Ila. sua guerr n " la ,therazJone degl ' tlolian l, degli slavi, del rumeni, del oeho-slovaccbl da.Ila domina.. ziJn e stra ni era», sì ebbe subito nagll am bienti i: actflstt lnglest 11na campaana di J)ll"oleste contr o la int rans igenza eccessiva della dlch io razl one. E anche io llnlla non man cò qualch e malumor e per l'err ore, che si rim proverava all ' Intesa, di bfida re a.'pertam ente l'Austri a e respin gerl a verso In Gmmanla, i!nvece <Il tenta re con e&SS. una pace separat a. Bisognerebbe contentarsi - ripelo no molte persone, anche In bu ono fede - di una ri forma in torn o d ella costit uzione austria ca , la qua.le dia l"auton omla ammlnlstraliva ai popoli slavi del– l'Austri a-Ungheri a e tolga ogni :predomin io al tedeschi e al mag iari. L'autonomia, questa ci vu ole, non la ind ipenden za. Facciam o dell' A,n stri a-Ung heria 11na fed~azl one di popoli liberi ed eguali . Non prete.ndlamo smembrarla. L'lm · pero degli •Absbur go, tras fonnato cosi in llllla Grande Svtzzoro, divent.erà nella nuova Europa olemento d1 PqUtlibr !o e di pace . Certi accenn i dell'Avantt I e dell'on. Treves per ie aut onomie e cont ro la soluti one delle ind ipen– denze nazi onali nel pr oblema. aust rtaco, e U di– scorso alla Ca.mera rlell'on. Lucci aut danno che verrebb e oJ mondo per lo sfasciamento dell'Au– stria, fann o par te di tutta una co,rnplessa. mano– vra austr o-germa nica <liretta. a sa.Jvar l'Austria e con essa la condiziono elementare della !potenza contine ntale dell~Germa ni a: mono-vra , a cui , al solito, I •più contribu i~cono sen za sape re quello che fanno · e gl'lntorosst a cmi servo no. La Ispirazione austro-germanica di quest .a ca.m– i'agna austr onla de\ socia.listi ufficiali, si rivela nella clrcostnn,a, che questi p ropagandisti delle autonomie austro-11ngariche, ment re per I popoli cppres sl finora nell"lm'pero blclp!de dal t.E'deschl e dal ma gia ri proclamano essere provvedimento bastevol e l'aut onomi a, l)CT la Polon ia russa, In– vece, hann o ·sempre ln v(?Cato con intransigenza la indipendenza e rifiu ta to il comp romesso della nutonomia. Gli è che J"ruutonomia della P olonia, ptlma del· la ri voluzio ne ITUSSa,_ era un comprom esso, che l"lntosa doveva accettare fra le dom and e del po– lacchi e le resistenz e d~llo Czar, dal momento che dell' Inteaa faceva parte anche la Pru6sla, e che non era possibile ch iedere allo Czar un a concessione più radi ca.le , senza irrita.ri o e stac– ca rlo dall 'a lleanza . Erl era n atu,,-aJe, che contro questo compr omesso pr otestassero in Itali a, in !nghnt err a, tutti gli agcnli coscienti è lncoocion– ti della politica. austro -germaruica. Con l'Aust ria nemica, invece, l'Intesa non ha nessun bisogno di 11.vererigua rdo. Con la casa di Absburgo, ctfe è la. responsabile prim a di q:ue– ;ta guerra, l'In tesa non deve cercar compromes – si : pu ò e deve parl!lr e a'J)ertame nte di ind ipen– denze nazio n ali, e non di semplici auton omie . Ed E,Cco ch e pe r l'Aust ri a I nost.ri tedescofil i pref e– riscono que lle 90[uzionl di comp romes so, che Olan– no sempre rifluiat e pe.r la Po lonia, quando eran o necessar ie alla solida ri età degli aJlea.ti contro la Germa nia. L' ass urdo di qu el'ta soluzio ne d,i ,un' Austria – Ungheria trasform ata. In una federazione di au – tonomie noziona li, sa lta agli occhi solam ente che si consideri tutta. la. immcn$ semin agio ne :li odio, che il gover no aust ro-ung a.rico ba fa tto du - 1 ante questa gue rr a in tu tti i popoli non tede- S<'hi e non magi ari di quell a galera d i 1><>poll, 1·he è stata sem pre r Au~tria. La !orca non ha mai luvor ato nel domin i della casa di Absbu rgo cosi attiv ame nte come dall'6Sla – tc del 1914 In poi. I tedesclù e I magiari hann o in Lutti I modi sfru tt at a ques ta guerra . n on solo per d istr ugger e quanta. più giov entù pote~ ro delle a ltre razt e lan ciando la. avanti a sè nelle ba tta glie, ma anch e per sbarazzarsi di tuUI gli eleme nti dl rettl, ·1, che potesse ro far e osta.colo al predom in io tedesco-magia ro nella politic a Inter – na, sia a.ssaesin andoll per mezzo del tribunali milita ri, sia. cos tring endoli l'd esulare. li cas o d! Cesare Battisti è il caso di tutti gli uomini !più rappresen ta tivi di tutte le nazioni non t.ed ~– sche e non ma gia.re dell"Austr la. Dopo tan to Infamie, dopo tanto sangue selvag – ;,:in.men te SJ:)llrso, il parlar e dell'Austri a-Ungheria qua.si che ollro non sia ma.I stata ae non .una Svinera o una Confederazione nord-americana , pai-la re dell'AustTla-Ungh ff'l'la comll' di ,f p'i-os-• s,mo possl.blle paradiso dei popoli liber i ed Gguall, è uno scherzo di cattivo genere . E biso– gnerebbe che Il n ostro !paese fosse troppo pro– fondamente ammalato di nostalgie germaniche , perch~ illusioni di questo gene re potessero trovar wguito Ira noi, mentre la pa rte mlgliore dwla uostra gente soffre e m uore alla fr ontler11., con– ·:intn che questa sia un11.guerra fatta sul serio, e non coi sottinteso rll rit orna.r e, non appena sia posslMle, alle an tiche A.!leanze. Però non è da escluJere che preslo ln Ila.Ila la campagna per fare de!l'Aust rla -Ungherla una . confederazi one di po'poll Jlber i ed eguali u as– suma una. grande Int ensità, e che ad essa sì met,. tono a partecip ar e, Insieme al socialisti ul!lct!l!i, olt.ri gruppi politici di colori dl verst.ssiml, ma tutti assoc iati ai sociali sti ul'llcla ll nelle nostalgie german iche. Dota la genera.l o, Ignoranza del pubblico In fatto di problemi austro-ungarici; - dota la stanch ezza della guerra. , che non p uò non au– mentare ovu nqu e, via via che passa il tem<po e si molt iplicano i sacrifici; - non è hiragion e– ,·ole per la Germani a spera~e che la inge nui tà nostra e la abilità. del suoi pr opagandisti te faccia no ottene re quel che la guerra minaccia di strapp arle: il mantenimento deU'Aust ria . n Governo germanico si è già impa.d.ronltcl dell 'eserci lo aus tro-ungari co. E' sicu ro dell'ami– cizia fedel e del led6Schl e dei magia ri dell'A11- 5lria, spec ialm ent e 86 li cond urr à. a saJ.vamento. Una costit uzi one, concessa oggi, può essere In Aust ria revocat a domani : nè l'Eur opa far ebbe iu qesto caso una nu ov,i !!~1erra. Se i popoli de.ll 'lnte sa si lasce rann o ingannar e dal lupo , rii-Ornalo eotto le spoglie dell'agne llo, la Gennan1a potrà. dire a sè rli avere vinta la '!>artita. L'all eanza. fr a Austria e Germania si ri– costitui rebbe, n on a<ppena S 'llpera.ta la cri si at,. 'tuale. E ii du e complic i dell'imman e deli tto di quest a guerra si ri metterebbero in agguot-0 per ripre ndere , ln altro momento e In condizioni me– glio preparate, il tentati vo. che oggi minoccia. di na uJraga.re. Sapevano quel che facevano, il Gruppo parla,. mento.re socialista e ti Camita.lo di direz ione del Pa rtito sociali sta tede~co. nell'agosto 1915, quan – do, di scut endo della futu r a pace, respi ngevano con 72 voti contro 21 (Gru,ppo) , e con 81 voti c0ntr o 8 (Comitato), ogni Jdea di smembTa.men – to dell'Austr ia e della ... Tu rchia, esse ndo li man– tenim ento d,i quest i Stati condizione necessaria aella potenza germani ca. L' Uoftà·

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