L'Unità - anno VI - n.14 - 6 aprile 1917

108 La nuova Austria ~lentt •e i gfornall pa.ctflsti inglesi, e i SO<:ialisli ufl\cinlì italiani si cu llan o nella speranza che l'Austria, s alvata doli o smembramento, possa tra– sforrn nrsi in una f,e(lei,azione di popoli auto nomi cd egual i, i partiti tedesch i dell'A:ustrla htmno ,)l'esontnto al lfOverno di V1eiln a il 17 febbraio 1917 il ld 1'0 prog,ramina di riforme costituzionali. E~o lo, tradot to a lla lette ra , e dedicato col d~– l>ito risp etto o.gli scrJU01i dell'Avanti. " L'As.socinzjone cristiana socia le dei deputatì tedesc hi al Parla'Tl ento austiriaco, la Lega. nazio– nale ted esca della Camera dei deputali, ed il Par – tito cristiano soc iale ,·iennese son disposti, salv o il rlspeifo dovut o a1 princ ipi parti colari dei loro ()lll'tit!I, a collabòraTe alLa soluzione delle queslio· ru nazion ali e sociali concernenti l'insieme dell'> Stato per ottenè re i segu enti risultati: " I. Concentro.re tutte le forze per riparar e ne l dopo guerra i danni derivati dalla guerrn nel rnmpo socin.le -ooonomico. .. 2. Conurvare l't r/l eanza coll' Impe ro tede<M . che hn f11tto con t.nnto success o le sue p1'0ve in (flle5to dtiro periodo. "3. Quindi: a) coord inarc 'più strett ament e gli sfor-ti eco– nomici dell 'Aust ,~n,Ungh ertin e dell a Germanio secoh do le leggi dello svlluppo economico ed evol– vendos i progresslivamente verso una unione eco· nomtc \i. e commerciale comple ta; b) concltldere in comu n e, associandosi alla Gèrmania, trattati cl i co!llillilrcio cogli alt ri Stutl cd , ossic urarsi • sbocchi su fficienti. " 4. ~1odlflcare la costituzione ed il ~oln – mento del Reichsraih nei punti necessari. .. 5. Assi curare ai 1e1tesçhi d'Austria la situa – oi<ine che speda Loro per ragion di Stato. "G. Realizzare la ri.fonna dell'ammi nislr azio nè: it111nlenèro l'a utonomi a reg ionale e comun <1· le, (lpa tt a la nlle specia1l condizioni dei di voisi p;/\~sl e a i blsog,11 della popoJaìione: intr odurr e in hoe·111·iq la lii.vis ione,in circoli: dar e alle 1ni11.o– ranze tedesf he 11egli <•Itri paesi della coro na !Ili. WiJlt/l# OIIC legat e. · ~7 . Pur ap 1>licundo il reacrilto imperla le del ~·novembr e 1915, vegliare sulla situazi one pri vile– glàta aocorda.ta a llo Galizia, afftncihè la la ~a 1111· tòn1>mh, concessa al maggior paese dell a Coro– na. non porli ad un indebo liment o nei legami del l'lrnv,ero ~ dhe In questo caso parti colare, gli in– teressi militari, flna nz.ia.rl econ omici e di altr o gMe ,re, dello Stato, siano salvagua rd ali e O.Sol· curati sotto tutti i rap 1>0rti: "i!. Sta bilir e la tin,gua tedesca come Lingua u.f/t"'claLe, in modo che essa cor risp onda int errunen· 1e al bisogni dellO Stato e di un.a amminlstrazh>• ne ord ll'lata, pur tenendo conto ne.i pa esi di !in· gua mista , libi bisogni della popolazion e nella séubfa1,e dina ,nzi a l· rna.glstra~. " 9. Gar<n1tir c La conservazion e del cara tt ere tepesc.o., <lei Pflesi o <lelLe r egioni tedesche', èom e p1'\re l11 resiclenza imJ:leriale e rea le in Vienn a. " 10. SII.Ivo .guardo.re accuratissimamente gli interessi llell'A-ustria in occlll!ione del regolamen – to Ilei rapporti eco'norruci tra Austri a ed Ungh e- 1·ia n. Qual'è il va lore preciso di que sto p1:iigramrr.. 1? - d,omand a I.i Nalion Tohèque1 - E' facile dc· 1 ermln ar ne le tendenze. I. Alleanz,a politica e n:iilitare più stretta e•I if'ltima. che sia possibile colla Germania; union-. economica. dei du e Imperi spinta a lai segno d,e i 1mttati di com mercio sa r ebbero conc hius.i assie – me come se nòn esistesse ' che uno Stato solo. 2. ~lutnm ent o nella cost ituzione · per ass lcu– ra rn 1 c1· l'avv énir e l'egemonia politi ca dei ted e· sc.hi nel •Parlamento, •per mezzo dell a divisione :-u-tillci rùc della Boem ia in ciTcoli, ciò che sopor1- mer hbe ogni ca 1 0cità. di resistenza negli ciechi. 3, R(l.fforzarnento dell'elemento \edcsco nella l:is léÌtnnia: coll'a llonta namento dal Reichsrnt di Vienna dei deputati della Galizi a e colla distr i– buzione della maggioranza slava In Cisleita nia 4. Gerrnani zw.zione sistema tica. di alcune po· polazlonl non tedesche, stabilendo il tedesco come lingua di Stato e sopp rimend o purament e e sern• t>lic.ernente a Vienna i diritti di un mezzo mili o– ne di cze<-o-slovacoh l. E' rorS<' In pr lma l'Olta che il pr ogrnmmn dr i no Ba L'UNITÀ tedeschi di Austria. è stato pubb ilca to ufficialm cn· te senza reticenze. Fin ora noi non 1>osse dev11n,o :u1cora un riassu nto, cosi chiurn, sempli ce e s111 roi·o, di ques to progra rnma. I magiari acce ttan o ass<>luta111e,11c tutti i pun – ti del programrna tedesco per· u 1110 l'in che or. l'eme la riorl{anizzazione interna ùcllu Cisl~it ,. nia e sono essi i più zelnnii b11uclll o1·i di qu os1·1 idea. Tnlc è la situazio ne politi co dell'Ausll'ia . R ci so no nell' Int esa a ncora giornalisti e uomini poli– tici, i qunli l'anno pr edica ndo elle l'Austria . '•i– sogn,,, non smembrarl a, ma tr n fol'mnr-ln in una federazi one di po1>0liJlberi ed eguali. E in Jt ,1li•1 l'A111mli/ cerca di convin cerci che il probleria nostro bisogna risolverl o con le uuto nomi e e non ro n le indiJ)('ndenze nazionali! Idee ferroviarieaustriache Livio ~[arch etti , sforzandosi di dim ost rar ohe e orr':1·obbo a partito ohi pensass e ravvisar e nella l~OR~rao nell,i Siavia in genere, di\! 1878 ad og– gi, 1I retro$oona ooonom ico, socia le, po!itico ed a.noho oeogra(!co dellà Dalmazia » scrive trn. nlllro! ne~ 'fll ea Nazionale: « Nè 'un qu~(l.n – tonn,~ dt comun o soggez ione politica alla Mo– ~llrolua ho. r><>tut.o aprir e, fra la Dalrnav.ia e lo Sln.v.'? ,austriaca, éom unioazion i SOl~o ed impor– tanti. Zara. 1 Spalato, Sebeni co. Volonn. comnni– lJ!in? [>èr nìare con Tri este, con Fium o, con Ve– ne1.m, oon Ancon a, non , per tel'ra, con erajevo Il con Zagabria. ». E oor~ ente ohi guarda una carta geog ;a.fi . ca deve riconoscere ohe non c'è nessuna ferrovia per es., fra Spalat.o e Serajewo . l\In. non oosU: osservare qu esto fatto per rioa nirne la conclusio– ne ohe ~a ferro\'ia di quel genere non sarebbe nè poss1b1le ,. nè utile . Bisogn a riceroa1·c perohè quelln. ferrovia non è st.e.ta cost r uito. Ora tutti sanno, e Li vio March At,ti lo 6 a. ma 11011 lo dic~ , oh_ele oomu.nioazioni ferroviari~ frn. , po~t, del.I Adnat,co centrale e l ' « hinterland » bosntaoo sono s ~a.te sornpr e impedi t.e dal Gov cr • no ~ustl'O-ungatico per fn.vorire gl 'int eress i mn – g ,ar, o per soffoca.re ,gJi slavi. . S\ù t1<a'tto_Tolrn ino-Villaoo l'Austria per rn– g_,01:1~tr~~!no ~e _ha. fo.tt.o fare lungh i e cost.o– s1ss111:1~•~• v1v.1os! _ali~ linea Trn.nsalpin a, e per 9ues~1 g1r1 strategie , s, sono dovuti a.nohe forar e , m più 1el_ ncce~ario. molte montagne della ca – tena Omlta . Qm le ragioni politich e hanno su – p~r~to le. ragioni g~logiohe e le ragioni flne.n· i10rie. E il ~faroh.ett1 e i suoi amici fanno ride. re, quan do parlano delle Alpi dinarioh e oome d i una barri era. insup erabile. in un paese che cono – sco la galleria del Sempiono! T.(Austria ha sempre. negato comunicazioni « ~ e o importanti ~- non solo a, Spalato con, Se– raie~o •. ma anoh e a. Monfalcon e, Cerv ignano, AqmleJa, Grado oon Cormons, Goriz,ia e Tri este, 11:entr o In <:?si det ta Tmnsalpina. ha saput.o con– giungere Trieste e Goriz ia, mediante una linea di . pr irnis~i!T\6 ?rdine, oon 'Vienna, SaJ.iEd;ur go e Monaco d1 ~a vrera . Non è un mistero p01.· n eBSu– no_ ?he la lmea. Cormons, Qoriz ia, Monfalcon e , Tries te è, per la. massima part e, a. un solo binM-io, crone li un solo binario sonJ i tronchi Monf alco– ne-Cervignano-veoohio con fine del Regno a Cer– vignano -Aqu ileja-G rado. Gli orari, su queste linee, considern,vano sol– tanto le ooinoide~ colle linee principali dell'Eu– ropa Centra le, e v1ooverss. se ne infioohiavBtlo al– tamente doll'ora.rio della rete merid ionale che mette ce.po a. Venezi a. T utti sanno come l' Au– stria non abbia mai permesso l'incr emento delle c~unioazi~ni ferroviarie , automobilistich e e po– sta li, non dico tra il Friuli irredento e la. limitro – fa proyinoi s. d'Udin e, ma neanch e tra le sin <>ole località friulane soggette a.gli Asbu rgo. Tutti ~n– n? con gua ii carcasse si disimpegnas se il servizio d1 navigazion e tra. Trieste, MonfnJoone, Cervi– gna.no e Grndo. L 'Aust rin soorifica.va cosi gli inter essi della. Ve. ne?.i~ Giulia n.l'la politi ca. pangerrnan iRto., corno s~· ,~cnvn._l~ DaJma:;1ia. e la Bosnia n.gl 'in teres– s1de, mag1ar1 oppo nendosi alle comu nicn.zioni fer. rovia.rie frn il med io Da.nu bio e l'A dri (l,tico oen– tl'ale,. E gli uomini politi ci itl,l.liani si rend evano co~to del dan no ohe la politica ferroviaria au- • str 1(1,()!1, rappr esentava per l'Italia . « Nei riguardi degli aooessi comm ero iali - di– ceva !'on . Sonnino all a Ca.mera il 23 dicembr e 1912 - degli Stati bolca.nioi stù litorale adria– tico. l'Italia e l 'Austria. rappresentano tendenz e diYerse e quasi opposte . L'Italia cerca di faivori– re tali aocessi, l 'Aus tri a tenta di ostacolarli. Ogni nostro interesse commerciale riman e come prima In dissonam; a oolle tendonz o del vicino T.m- poro , e porta a moltiplicare lo oomuni ca.sioni e nmnentare le fnoilitaz.ioni poi w-nnsiti fra gli !;i. ti boclc.a.nici e l'Adriati co ». Do\'ern scoppiare la guerra fra l'Italia e l'At1- sfri a. perc,hè si dow sero l'ede rtJ i na zionalisti it,a. !inni adottare a ttn trat to i crit.oJ·i del.la . politicu f<'n-ovinri(l. austa;aca, e invCJ1t.ar teor ie ge<ll(~fì– cho nu ol'e per oppors i n quell e comunioozioni fenoviari e fra l 'Adi·iatioo ceutrnle , la .Dosnia, il medio Danubio e la Rum011ia du cui l'Itali a meridional e e centralo saranno cnorm orn nte be– nedice.te . Quali miserab ili interes si ce.pitnlistioi, e di gen te non tutta. italiaru:1 servano di sostrato R ,,uestn politica. Ccrroviaria nnzionalist!L •llllSt,ria.c&n– w la cenr,ttra non pe,rmetterobbe di spiega.re. Per ora basterà osservar e oho il rica\'are da.llQ infame pratica. Ceri-o,·iaria. austriaco. argomenti per cre ar e una nuo,·o teoria geografica, grazie aliA qwùe anohe il Piemon te o lo Svizv.era cesse– rebbe ro di esse re e hinterlan d » dei porti del Ge. novesat.o, è documento di quosta n1rità sa.crosan– t.a: ohe si può comoo tt.ere I ' AustriQ, a.vendo ani– ma austriaca., e ohe i pruBSin.ni non si troVllllO solamente sull e spiagge del l\Inr BQltioo I ;~" - . Gitistizia . tributaria di guerra L'on. Meda Ila escogi tato, o meglio i fùnzioti:1 · l'i de l , !inistern delle ful'ln'l~ ,t' i ha,wo fono t~r n· gita re, un " dil'ilto di guer ra» sugli affitti : il 5 o/.. sugli alflt.ti , che saranno riscossi nell'annata 1~1; . Il 1>rovvedin,ento sa rebbe giusto, se rosse cvn • tempo raneamente e correlativamente elevate. l'a li– quota per .i propriet ar i, che non af(!tta110 le 111,· , case. ~1ancando questa misura parallela, ne oonsP gue, come ha osservato l'on. Perrone alla Cru•~•· ra nella seduta del l i dicembre, che il ri cco p ro· pl'ieta rio dl ville e palazzi, che egli a.bila person&I mente , paga meno tas~e di chi dà ad a1fltto un, casetta di poche centi naia di lire al l'anno. A vi~ Ludovisi pagami pi ù tasse i 1>11lazzi adib iti ad al· bergo o divisi in appartamenti affittati , che le ·11! le r i pa lazzi sontuos i dei -principi romani e \, 1 g rossi finanz ieri più o meno cosmopoliti, che nor, 110gano affitto .... a se stessi. E gl'lm.boscati, gli csonern ti, i dispensati, gl'insostlt uibili , ap parten gono quas i tutti a q uella classe sociale, che no11 pnga a1fltti. Un'alt ra trova:ta del Ministero delle finanze I l'inas1>rimento della sovraimposta fondia'rla. cor, mezzi progressivi. Solamente, lo progress ivitll. , a roves cio! Infatti, sono esenti dall'in.nsp r irnento le quolP minime ; !)Or i redditi com1>resi fr a lire 500 e 111' 3000 l'aliqu ota sa le da 10 a 12; per i redditi, che vanno da lire 3000 a lire 5000, l'nliquota sale d; un sol pu nto, 1>assando da. 12 a 13; per I r ed,.ll•i di oltre 5000 sale di un altro pun to, da 18 o. 1-1, e q11i_ si ferma. Chi ha un reddito di 20 mii.a,· 50 mila, 100 mila lir e, paga. la stessa aliquota di chi ha un reddi to fondiario di 5000 lire . Quegli ~tes– si pr incipi rom aJ1i, che no n sono colpiti nell'l,r ,– posta fabbric at i, perohè non a.bit.ano case o.cl 11•· llttto, non sono colpiti n eanch e negli altissim i redditi fondi ar i. A questo inasprimento progressivo dell'lm po· sta fondia ri a, sfuggono oltre 8 milioni di pice ori p1·oprietari, ed è bene; vi soggiaccio n o 800 mil11 medi pro prl etort, ed è bene, ma i 250 mila ur:,· prietari, che posseggono i 7/10 dell'intero terriw – rl o coltivab ile italiano, sono tassati n elle stesse proporzionj che l'ultima catego ri a del medi pro . prirtnr !: e questa è una Iniquità. ERRATA-CORRIGE Nel numero p recede nte si è incorso Jn due er· ror, che alterano il sens o: 1° nelil'art.l.colo " Il Criso Mv:ra tori », a pag. 98 al IJ)l'irno rJgo della ~econda colo nn a ,bisogna sosti~u:ir~ il ~ente : 111•e1·e limitati i pot eri dell a monarchia, de,ve li • 2° nell'a.rti colo u Percht si ar rivò all a rit•o/,JJzio– r,e » ;i pa.g. 101, al secondo rig o dlilla seconda co· lonnn bisogna !L pel' sostlliu.lre la par ola veri . A cominciare dal prossimo numero smotteremo l'invio dei numeri di saggio a c::iloro che hanno trattenuto il giornale senza pagare l'abbon amento.

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