L'Unità - anno VI - n.13 - 30 marzo 1917
., , 1' pr o bl e mi dell a vita italiana. Direttori I AN T ON IO DE VITI DE MAllCO e GAIIT ANO SALVl!MINI Dnalone e Amm inistr azione : Roma , via Adda, ~- - Abbonam en to otd ioario annuo Loc 5 p« il Rqno, ,- Patao U.. tG A bbonamen to sosteni tore annuo Lire 20; scmn tr ale Lire !O; un numero Ccntcalml 10. -~ Si pubblica il nncrdi a ROMA - Con to cotteotc con la posta . Ann o VI N . 13. SOMMARI O. l L CASO MURATOR I - L'Unit à . J L SABOTAGGIO DELLA SCUOLA ~IED IA - G. Salvcmipi. IL CALM t~1tE sm.L' ouo ur OLIVA - s. Az· z.ollini. PEJtCAÈ S I ARRI VÒ ALLA RIV OLUZIONE - M. G. UN PO' DI BUON SENSO. I L (;OVERNO BUROCRA ne o. FR AMMEN T I DELTA VITA ITALIANA . Un int1roe11tista del 1900 - ft govn110 i car– boni e i giornali - Il cuore di' Gesù - . Un atlro austriacante - Lo sfruttam n,t o di ttn 111orto. • ♦ Premio agli abbonati Gli amici che invieranno ali' Ammi11istrazio- 11c lire 1.50, oltre il prezzo di abbonamento, rircrnranno una copia del volume r.OME $ 1.\MO ANDATI IN Lll31A studi di Agricola, E. Azimonti, A. Bernini, L . CaeLani, C. Columonico, A. Ghisleri, C. Girel– li , C. Maranelli , G. Prezzolini, G. Ricchier1, .\ . llinè, G. Salvemini, V. Simonelli, Un geo· grafo, Uno studioso di storia anLi~\, E. Vaina. ·che la libreria della J/oce vende a L. 3.50. • LA NOSTRA OPERA 1•11ò l'sser e aiutata : t• Sotto scrivendo -una o più azioni dell'Unità.. 2- !'r endendo un abbonam ent o sostenitor e 1m· 11no cli Lire 20, o semestral e di Lire 10; :io Pr endend o un abbonamen to normal e di Lire 5 ,mnite , pi ut tosto che comprar e settim ana per set• timana il giornale dal riventlitore; 4• Fa cendo conoscP.re l'Unità al maaaior num er . rossibile cli amici, chi edendolo in lettu ra nei caff~, 11ri circoli , nei pubbl ici ri trovi; 5• Invia nd o all 'Ammi ni strazione dell'Unità. (Ro– mu, Via Add a, 4), nomi d1 possibili abhonati , per L'in,,to di numeri di saggio. • • FATE OGGI quel che potreste fare domani. Cioè, se il qiornal e vi piace e pensale di nb– bonart'i , non tarliate a comprare una cartoli – na-vaglia di cinque lir e per l'int emo e di die– ci lir e per l'estero , e speditela ali ' Ammini – struione dell' « Unità "· via Addn, t • Roma. 30 Marzo J9 17. IL CA·SO MURATORI E' il raso fii molti altri senatori e fle1>11lali<li tu11, 1partili. Appunto per 11•10SIC1 i• bene che non pn:::;,.-;inosservato . El' CO di che si lraUa. e~ una diti.a rornilr irc di camidc , e ca ppotti rii lunn, che viene processa ta per frodi, perchi' quc,la è l'arcusa - ha messo nella sua merce fino al fl8 % di cotone, mentre il minimum lt l<Vlernnza è del 30 %· Snno rose chr capi lnno in gue n a e in parr; in guerru capila no più spesso e in più larga srn la. <latri la maggiore esten sione dE'gli nffori. Bisogna r hc In giustizi-a abliia il suo l'Orso. I.a dilla processata desidera anC'h'essa che In giustizi a abb ia il suo cor~o: il ro rso della diti a. non il corso della giu stizia . E anche queste sono ro~c r he ca pitano in gue n a e in pnre . I.a ditta pl'ocessat a, per raggiun~ere lo scopo, prende per a,·vocalo 1111 110 01 0 J"'lil iro, un sena– tore . l'on . .\lu rato ri.. \ nrhe queste sono cose (')1e rnpilano in guerra e in pAre. :-.,tngli uomini po– litici,. che ncrcllano que ste cause, r ommellono una scorrell&zza, lant o in guerra q11nnto in pare : pcrdti• non è possibile distinguere l'influ en,a ,lei· l'uomo politi co dal patr ocin io dcll'an·orato; e dntn ln ~u rc;a stima di cni goclf' la mngi~t1·utun1, l'in · tervenlo ctell'avvorato -politi ro in queste cause frtt i privati e lo Stato a faYore tlei pl'i\'ali ì: mot i\'o 1><'r lo meno a sospetti sul ronto tanto dell'a\'vo– ralo quanto dei mngi slrali . ln questo caso l'inl el'\'Cnln ciel se1111t(1t·e .\tura · to,·i è più che mai bias ime\' ole, per du e spec iali molh•i : 1° perchè semhra evident e rhe la diltn stn ro lpcYole, lnnlo è vero rhc la dilla offre allo Slalo una inrtennilà di 700 miln lire a f!ìnr hè lo Stato rinumi ~Jla C'OStiluzionedi Pnrl e Civile ; 2" perch /> il senatore \furalori è un rer\'culc naziona lisltl inler\'enlisla ro lonialisln , e in p1·oressi <li q,1eslo gene I'(' avrebbe il dover e di difendere i solclnli ro nt ro il fornitor e colpcYole, non il fornitore rol· revo lc ro11tro i soldat i. Si lralla, in fondo, ùi una questione di magi;111- re o minore sensibilità morale. Certe inromp nti– hilità o si sentono sponlanea menle, o 11011 c'/> ra · !(iona menl o alt rui che possn farle sentir e. ll se– natore .\lur atori , e,·identcmenle , certe cose non lr sente. Purtroppo non è il solo. .\la In faccenda non finisce qui. Funziona nel pro cesso come P . .\I. presso il tri – bunale militare di Torino l'a n. Pol n, che in lemri normali è magislral o ci\'ile. Un bel giorn o l'un •o– calo Pola è allontanal o clall'uflìcio e rima nd alo a lare il mugi&trato civile. Perché? per opera di chi'/ Il senato re ~1uralori dichiar a cn.ndldn.menle nl· l'Al>anti dell'S marzo 1917 di esse re stai o p1·oprio lui a « provo care l'allonta nnmenlo dcll'a vv. Pola " dal tribunal e milil are. :--:on come !IY\'Ocato, n ~ « rome uomo politi co, ma sempl icemente com• « cittadin o ho presentato al .\tinisl <'ro di Grn., ia u e Giu sti 1ia una denundn contro il Pola , acr 11- " Randolo di parzialità, pr()rncata dalle sue opi– " nioni polili co-religiose, e r he si sa rebbero ·i· « solle in favoritismi verso gli imputali callolict 11 eù in ·provve dlmE'nti ingiusti a danno degli ac· 11 cusati ebrei "· 111 conseaurn,., •lell a •l<'nUl\,Cih del cittadino :lfurat ori, il 'Pr ocuratore Geneilal e fece un a inchiesta, e l'avv . Pola e altri magistrati furono rimos si dall'uflì cio u loro nflìdato conl ~n il Tribunale mi litare. Dunque il nominalo .\!u ratori è nello stesso lem1>0 avvocato, uomo politi co e cittadino . Caso 1ier cas o agisce ora come av,·ocato, ora. come cit– tadino , ora come senator e. I quattrini della sua intera opera , però, li prende come ovvocato! Per ,·edere il sofisma di queste distinzioni, basta unn sola osservaz ione: il cittadino .\furalori non avrebbe saput o nu lla dell'anlisemltismo dell'nv – vocalo Po la, se l'avvo cato Mur ator i non avesse don.1to difendere contr o i soldati e cont ro lo Stat o una dilla infedele; e il ri corso presentalo dal cittad ino Mur atori all'on . Sacchi per incarico 1°1. l'a vvocato Mur atori , non sa rebbe sla to preso 'n cons iderazione se il senatore Murat ori non avesqp accompag nat o il cittadi no dal Min istro, mentre l'aV'\•ocalo stava fuori della porta ad aspetta re la fin.e dell'ud ienza con la speci fica pronta per il cliente. Ma quello. ch e è an cor a più grave in quest'in· ride nte , è la franchezza, con cui il senatore "du– ratorl h a raccontalo all'Avanti il suo int~enlo contro l'avv . P ola, immaginandosi che lutto do· ,·esse passar liscio graz ie alla distinzione fra cit– tadi no, senatore e avvocato! Non altr imenti , pochi giorni prima , l'on . Crespi non aveva avuto ritegno dall'assumere alla Ca· mera, come deput alo , il patroci nio dei propri in– teress i, come industrial e, e pretenderebbe magari cli essere consid erato sui giorna li come clttad inn , r he disinte r essatame nte dà. r agione al deputai.o e all'industriale . Anche nel caso Cresp i la parli· colnri tà. più grave non è che ,111 industriale abbin cPrrn t.o di fare rollo Stato ''" rnn!ratl n. lo-,nl::i.-: e non è nean che che quest'Industriale, essend o nello stesso tempo deputato, trat tasse coi ministr i e rolla bu rocrazia non solo come i11dustr iale. che può essere costretto a rinunz iare all'aggi-essione, ma come deputato , che può far paga.re caro alla Camera al Ministro l'insucce sso dell'industriale . TI fatto più grav e è che !I deputalo -Industriale abb ia credul o perfetlamenle legittimo il porta r e, proprio lui in persona , pubblicamente al la Camera i pro pr1 affari! Evid enle menle, tutta la mcnlolità dei no~lri ro lilicnnl i è profon damente pervertita e degene – rala . A f-uria di fare e dis fa,·e per tanti anni in tutti I loro rapport i con le amministrazion i dello Stato, i nostri poli ticanti si sono oramai avve z zati all'Idea: che qu el che essi fanno è perf ~lb· mente lecito, tanto che se ne rmò pubblicam ente parlare: la normalllà è diventata oramai legitt; . milà.. nel loro pensiero; quella che una volla rra un a por ch eria, è diventata un diri tto ; quel ch o una volta si doveva fare di nascosto , or a si la alla luce del sole; e chi non ottiene qi.1el che una ,·olta era obbliga to a chiedere in segre to, si sente autorizzato a protestar e in pubbli co come se fosse ,1ttima di una iniquità. Le monar chie assolute furo no limitate da.i ,'i
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