L'Unità - anno VI - n.12 - 23 marzo 1917

Noi abbiamo dovuto in Italia dncere la resi– filenza dell'affarismo germanofilo e dell'oscuran – llsmo austriacante, pr ima di ottenere l'inte rvento d'Jta.lia nel conflitt o europeo e ,prima di far e ac– cettare il programma della s,uerra al militarism o leul ouico. ~ra nfonle è paragonabile allo sforzo compiuto e alla vittoria conseguita dalle forze li– berali e democratiche della Rus sia contro la seco– lar e prepotenza del regime autocratico int erno. Forse nuove -lotte occorrerà ancora soste ner0, pri– ma che il nuovo regime si consolidi o 00&5~ nor – malm ente funzi ona,·e ed evolversi. M.a non è duib– bio che la Russ ia è entrata definitivamente n el– l'orbita degli Stat i a regime libero e paxlamen– tare. Donde due conseg uenze appaiono politica– mente im'J)ortanti: 1· la primu, che il nuovo regime sopprimo a un tratto tutti gl'ir redentismi interni che trav.a– ~Jiava.no Ja vecchia Russia. II prob lema della F in– landia è praticamente ri soluto col rispetto, in cui tornerà la costituz ione finlandese. il (Problema II socialismo Uff iciale I. Democrazia e autocrazia (dalla Critica sociale del 1. agosto 1903). Tutto ciò che coopera ad atti, ·are una più in– ! imo fusione d'inle1'6Ssi politici, economici, com– merciali fra i popoli, ,prepara la inevitabile -d.; mocralizzazione anche dei regimi più arretrali. La Russia, che nella persona del suo rappresen – tante ulficale, è accolta in ltalia e in Fran cia, come stato amico, al suo110della :'-larsigliese e ma· gn.ri dell'inno garibaldino, è più prossima a di– rnntare paese costituz ionale - onde l'opp r essione politica di cui soffre sal·eb!Se prontamente schia n– tata - che non una Rn ssia , pro- motivi sen· timenlali, tenuta al bando dal democratico occi dente , e ricacciata così, mora lmente, politica– mente comm ercialm ente, verso la barbari e asia· tic.a. La fine di un mondo II . (dalla Critica sociale del 1. nov. 1905). E lJa.•tarono pochi mesi perchè il vaticinio dei poeti, iJ sospiro ardente dei martiri di un marti– rologio ormai secola re, sterminato, superiore " quanti n e rrunmenta la storia, venisse alflnc ademph1to; e perchè noi pot essimo proc lamare nell'or iente d'Europa, nell'occidente dell' immen– so continente asiatico - la fine d,i un mondo in– fracidito e il princip io di una nuova storia. Certo, a questo precipitare di cose, a questa e-a,· pitolazione tragicamente inatt esa <ti quell o rhe fu l'ultimo baluardo deJla più brutale reazione politica nel mondo civile, contr l:buì, coefftciente clecisho, la vittoria nipponica, coadiuvala dalle giovani forze d'Inghilterra e degli Stati Uniti. Aneora una volta la guerra - contro i dogmi dell'anti1nilitarismo e del pacifi smo semplicis ti e bonari - appan 1 e elemento per eccellenza riuolt, – :iona rio della stori a e della politica. Per quant-0 tempo lo sarà. ancora? E quali ri– percussioni it nuovo atteggiarsi della nus sia nella politira interna , l'avve nto delln volontà po– polare ru ssa ne l gioco delle grandi forze che dn· minano gli av\'enime nti internaziona li, avranno su tulta la politica este ra degli altr i Sta li, sulle costellazioni di Governi e di popoli attualment e esistenti? Ecco un pr oblema a cui non è facile improvvi – sare su due piedi una soddisfacente r1spo,ta; ma è indubbio che il problema è posto dava nti a tutti i partiti, non esclusi i partiti prolet ari, dei L'UNITÀ pola cco trdverà nella auova Costituzione russa quella soluzione integrale e quelle garanzie che non può sperare dalla Costituzi one aust ri aca e 1>1enoancora da lla germanica. Alle otferte perso– r,[tii dello Zar e alle promesse dal Kaiser o del– l'im'l)eratore d' Aiustria si sostituisce la ,Costitu – zione che iJ popolo darà a se stesso. Ora la vil– loria militai.i sugl'Imperi centrali porta con sè auto mali cament e la soluzione inte gr al e del pro– hlcm.i. polacco, 2' la second a è che I' E\Jropa Centrale, ordi– nala ancora sul vecchio princ ipio deU'assol uti · ~mo polit ico e d.el regime milita re-teud ale, sa:rà circondata e assediata da ogni parte da Stati retti a sistema •!parlamentare. Q,iesto è il vero blocco politico, da cui irradieranno verso il oentro ùi Eu ropa i principi delle libertà popola1i, che dis – solveran no lo @irito feudale agg ressivo e arrn– trato del miUtarismo gerrnanko. Obscrver . e la Rivoluzione Russa vari paes i, i qna li sarann o pnre costretti a una re1,isione elci concetti tralli:.i onali, a cui sin qui su bordinar ono - 1wr quanto un po' confusamen– te in fatto di politica. intern azio nale la q ualsia– si loro azione E un altro problema si pone: questa Costit u– zione, chr lo Czar non tanto concede quanto è sforzalo a concedere - e forse si conforta che gli sia concesso di concede re -, fra l'imperver – sare del tumulto, sotto la minaccia d i un gene– rale abbnn rlono - della burocrazia, dell'intelli– genza, dell'i ndustria, delilt ban ca, delle ste~ forze militari che cominc iano n .l>alen are anch e nel sen ,izio di polizia - sarà essa una defin itiva conq uisto, un germe destinalo a sv1lupparsi , al i– mentando~i dei succhi vitali del terr eno giovine; o sa rà stata sollonto un gesto cl i pau r a, un fint o e sterile germe, una pel"lìda promessa., !atta per disarmare il nemico, e che poi si cancell a col so– fisma, non ap1wna ia bonaccia è ;es tit ~ta e la tensione nervosa del popolo dà luogo all'inevita– bile rilassamento? Checchè sia di ciò, e quand'an che un lun go e la.borioso 'l)eriodo cli adatta.menti, di lotte inteeti – nc o di rinculi dovesse seguire al trionfo delle energie 1iopolari; non perciò i fatti di questo trionfo sa rebbero perduti. P ur non accettando l'ottimi smo conveo zio1~ale, che certi giornali ,espri – mono nella fra.se « indiDU·o non si Titorna » (la stor ia non forse è ratta di ricors i e cli cont inue s1>irali?), la breccia ape rta nell 'avve nire non vro-– n\ di nuovo rinchiusa . Oggi è dolcG ai nostri cuori ripe nsare con Le– nerezza di meno arnarn rimpianto, con effusione di gra titudine quasi religiosa, alle oscure, alle modeste, alle operose e corag giose radic i, da cui 111nnomano è cresciuto e ai è sla,nciato al la luce del sole <iuoslo poùe-roso albe ro della rivoluzione sla ,·1t, a.Ile cu.i ospiti ombre le generazioni a vc- 1~ire- tutto un popolo, tu~ta una ra zza, sMra per ]!Otenze misteriose e pei fascini immensi - beve– ranno le au re della civiltà e del la pMe, fluo a ie– ri loro conteso, ed aggiungcraru10 alla vecchia Europa un a nuova e più gra nde e gjova ne Ei;ro - 11advi le: ripensare alle innum eri schiere di eroi– ne e di martir i, sepolte nello casema.tte scellerate, process.ionanli aJla Siberia omici da, penzola n ti dallP forche turp i e glor iose, delle quali il tr ono degli C~ar fece a sè, 1)Cr cosi lunga stazione, ob· brohr iosi puntelli. Tutti quei cuoTi llCMantat.i, quello stroncate giovinezze, quelle vituperate ca– nizie , lutto quel sa ngue e quelle lngrime e qu elle generose follie, fm•ono - or si vede - la prepa– ,-azione inevitabile. o- Hl. Per la Russia libera, per l'Europa libera (dal~ Critica sociale del 16 gen nai o 1006). La rivoluzion e puù essere compressa, non puù venh,e sopp ressa; essa reca in sè la. lesta rdn im– placabi Utà dell'inevitabile. Qualcosa è nato nelle steppe slave, che ness un piede di despota, nes s11- na brutalità di sotnic cosacc he può ri cacciar è nel. l'ombra della morte. Certo, il prolet a1ialo russo, che sta all 'a van – gua rdia del movimento, fLlleato all'int elli.gcnzo eterna.mente ribelle delle scuo io e dei laboratori scien tifici, non lav ora ancora immediatamente 1>er sè, 1>er la emancipazione economica, che gli ideologi gli fanno balenare davanti agl i occhi. Esso versa il prezi oso sangue per ilrocacciare a.cl altre clas$i l'imm ediato predominio, e soltru1to può lusinga rsi di ass icura re a sè, 1wr int anto, quelle conclizioni di vita , nelle quali la sua evo– luz.ione polit ica possa a,·ven irc sen,,a scosse trop· po b ru sch e, senz,i. troppo immani e inumaru sa– orifici. Dopo la conquista della Costitu:r.ione , nuo – ve lotte Jo attend ono, nell e quali gli avverrà di trovarsi recisa.mellt e di fronte quei mede&imi ce– ti liberali che, oggi pi11o meno , lo sooondtrno. M,a questa prospettiva non lo che l'endere piit grande, più meri torio il suo volontar.io olocausto. Per chè il proleta'riato russo, abbattendo inU111to11 lmluardo della tirannia mosro,ila , f.oglic con cu' il maggiore contraff orte H quanto di feudale e d medievale rimane nella recchiA Europa , riflbili la 7Jer la democra:ia l'atlua/1• obbrob ri osa oll,an :a tra I.a Ru ssia e la Fra11ria , e schiude J~ J>ussi bilità di grandi correnti cli pensiero e di trairl< n non solo da e per l'Euro1la. o(·c :idc111a.lc ,ma "" " so qne ll'lmpero mu ssul man o e queg li Stati bulra nici, la. cui .arr etrata e com ulsa civiltà ::uwidr, 1m perm ane nte peri colo d i guerra europea; pre para iniìne, att rave,rso In. Siberia immensa, 1,, fusjono fra le anti ch e cristal lizzate civiltà dl'I l'Asia e le civiltà più recenti dello genti eur opee. Filippo Turati. Facce toste _Il < Von~arts » l 'orga.no di Sche ideman e d – Sudeku.m , s1 scan dalizza ruta.mente di trovare ; socialisti Oheidze e Karenak _ynel n uovo govern, , russo. Il_« Vorw~ » trova natura le che la. clas se operata. abbia collaborato a roveGCiare l 'antic. , regune; ma. non è possibile che dei socia.listi pos sa.n_o andar e d 'acco rdo coi borghes i nel nuov,, regime. Il« Vorwarts » non può e non vuol ere dere che .per amore dei nuovi compagni Cheidz, . o Ka.rensky vorrann o rinunciar e a.li 'an timilita.ri . smo e al pacifismo. Il« Vorwii.rts », inso=a, cont inua a, ritener, • ohe t~tt, 1 &00iaJisti russi sieno dei perfetti idiot i. Lm , 11 « Vorwarts », può beni ssimo an dar d 'ac cordo oon B ethma.nn Hollweg; m.a se nei paesi. ohe_ sono mmacciati dalla Germanio. , i socialisti cap1,;cooo ohe .sarebbe ro dei perfett i im beoilli s, . la!;C1a.ssero m-wnfare la ma.lvagità d11l « Vor war~ » e de, suoi alleati in pang ermanismo , al !ora il « Vorwilrts » si scan dalizza, e invoco. l 'in ternaz ionalismo sooia]jsta e lo. lotta di clas.qe. En d_entemente, questa gente ha bisogno an oora d , fare _molta strad a per ritornare in sè , correggersi d1 una mentalità , in cui si fondon, , perfetta.mente ;1 ge&uita, l'usuraio e il prussiano _Nella elezione del depu tato noi collegio d Lieblrnooht? 1 Yeoohio Franz Mohe ring, è stat., sconfitto, riportando soli 4000 voti contro 14.001 vot i. riportati dal socialista. po.ngerm11.Dista. Fmohè 11popolo tedesco dimost rorà cosi di vo ler contin uare a r_ima,n_erosolidale col suo govern11 malfattore, 1 socrn.l1st1 degli altr i paesi - quel li ohe non hanno per duto del tutto la tro.montà.na come il « Vorwiirts » si scap do.lizza non sia an ·. oora_ avvenuto - non potranno per altro oh, · oont,nua re a volere lo. guerra contro la Ge rlllrulio. Facc iano i socialisti tedesohi col loro Kaise · quollo ohe i ru ssi han fatto col loro Czar · abhan donino l'Austria al suo destino: e allora' potrnn no ritornare ad essere pre&e in considerazioni 1,. loro predich e ~ l'internazionalismo e per lr lotta d1 classe. Fmohè non dieno provo. coi fatt i dt non €6Sere dei commedianti malvagi, la gue rr, o.ontro il loro paea e sarà una ino,~tabile neoessità .

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