L'Unità - anno VI - n.2 - 12 gennaio 1917

nomico-socl ale e fisca le, non è la conseguen za. più natura.le di que st.o mondo che egli a!bbandonl la cultura del gr a no por las ciare a pasc olo le sue terrè o 1>re!erire llln'altra cult u ra che gli procuri men o ,fastidi e. gli ass icuri ma,!lgiori profitti ? Ma è un ipessim o citt adin o, si g 1~da. Bisogna denunziarlo, punirlo ! Sono, coteste, delle ideooogie che posson o sod– di,sf:arc certa. demag og ia, come la soddisfano i ca lmi eri .i le giac obine imrposizioni contr o chiun– que proo ooa . F1a.nno sorride .re, invece, quell a ~ana democr azia che da a.nni pned ita . com e la prod •uzione debb a es* re lasciat a lrbera dei suoi m ovimenti, come non si deb ban o sperp er are da · nari in ,p,remii inutili, quando non son o nocivi, come n on ,si debba colpi-re la. produ zJione nelle su e vitali radici , con pr ovv,edim enti di <1ur,lsias i for – ma: -siano essi ,fiscali o d'ind ole coside tta soci ale . Si di:oobbe, dunque -- da quant o è stato es1>0sto - ohe il Governo si sia studi ato e si studi di far L'UNITÀ diminuir -e anzich è aumentare rra produzione del grano. E pensa,re che per ottenere tali risul ta ti .-i sia voluta l 'o.pe· ra di due rnini stl'i d i ag ricoltu ra di rlue m inistri delle finanze, di va.ri di retto ri gene– r ali, fra i qu ali un o deal'i approi:v i gi on amen ti ·ed a nche - oh ,ìr oni!t ! - d~lla Previd enza I Tutti costo ro crndono, in buona fede, di ave r di rit to all'immort alit à 1:.cr la lon ar ande politi ca di 1/ller r.:1 / E non si ac corg ono che non faTuI10 che rinc or – rersi a vicend a per distru g,gere l'un o ciò che l'al– tro fa! Ma se ne acco rge il PaP.se. Tace e ,subi sce per– chè h a n ervi an cor,a sa ldi a forti, ma vede e gi,11- d,ica, n è € dislpostq ad accordare l'i mmor talità! Piutto sto, modestam ente sussur ra: :via se lor signori ,si mettessern , almeno, d'acc ord o prim a di decr et are! .... G, Bruccoleri. Dopo la Conferenza di Roma Cara Unità , Può essere che io non capis ca ni ent e nella crit · tografla dei comllnicat i e dei br inlli si uffi ciali e delle int erv is te e dei commenti 'llf{i.cio si. Ma non hc l'impressione che- n ella Conf er enoa di Roma sia stato conchiuso gran che, nè dal punto di vi– sia militare nè dal punto di vista diplomatico. Di qu esta mi a impres s"ione suno pro va i co·m– m enti dei gi ornali. li Messagge ro, per es., ci rive• la con qllasi sacer dotal e solennità che « an che « Ll oyd Georg e è cont ento, ed è cont ento s1ieci al• « m ente di essere venuto in It ali a e aver e 7iotu to « con statare de visu com e si a. ferm a. e bene au – " !/llTUnt e la saWez:a e la resistenza del n ostr o « popol o, come sia int ensa la '//Ostra pr eparazi o– " ne per le opere _di gu erra e per il dop o-gu erra, « ,e come sia and ato e vada gradatam ent e ere– " scendo il contributo del!' It alia alla gra nd e e u asvra impresa u , ecc. Il po·vero dia volo, ch e ha scritt o qu este scem• piagoini , riti ene possibil e eh.e i .moi lettori r it en· ga110possibi.l e, che L/.oy d George rit en ga possi bi· le dare un giudizio de visu sullo stat o d'animo del nostro pop olo e Slll/a inten si tà d,ella no stra pr e· parazione militare, viaguian ;J.o in dir ettissimo dalla frontiera fra .ncese a R oma, e soggio r nando due brevissimi e piovosi giorni in conferenza .-, Roma. Ma lasciamo andare aiorn ali, e vr e,ulimn o il comunicato uffi cial e. Il qual e di ce che « gl i Al· leali hanno constat ato una volta di più il, lor o accordo nelle div er se qll esti oni all 'ord i ne del gior– no, ed hanno pr eso la ri soluzi one di effettuar e sempr e ma,ggiorm ente la coord_inazione dei toro. sforzi"- Quell'un a volta di più val e u n P eni . Tatti , infatti , sappiamo che u n perf ett e accordo non era stato raguiunto, n elle ·ri1tninni 1,r ecedenti. Il dir e, dilnqu e, che gli All eati ha nno const at ato un a v,ol– ta di più il /oro accord o, vu ot dir e pr endere i n yiro i l ·risp etab i le pubbli co. Qu ant o atta coordin a– zion e degli sforzi, l a qu ate non pilò avve nir e- se 1..on c'è pr ima u.n accord o sul pr oyrnmm a dip lo- 11ia ti co, gli All eati n on l'hanno eff ettu ata compl e– ta co,ne è n ecessa.ria e urg ente, ma hanno ris o– .Iuta di effettu arla ma,ggior e. Il brindisi dell' on. Bosetli ha cnnsis'til o tatt o in l uoghi com uni di salu ti e -di a11sf)i ci : lo stcss() ac cen no al « vo ler e e all 'a:i o11e indi .ssol tt bil inen- . te e in tim a.m ent e conco rd e degl i all eali », fa v ari e di un peri odo in cni si f anno r111s1>ic i, 111a non si dàr1110 cert ezze. t: la risposta di Br ia nrl , 71~r q11.n11to i giorna li e la cen.111-race nr ha.nnu f att o sap er e, ·n on di ce ni ente d_i più . La int e,-vista, poi, eh.e n r iand hn concessa ,1/ Temp s, ci fa sap ere che il via yg io ha elimin ato « wtt e le piccole diffi colt à che rin tevann i·11t ra l– ci ar e l' opera dell'I n tesa ». Or è 'ma i poss i bil e r,011ti n 11ar,• riti 011da r,• 1tva11- ti rii qn csto pas so? /::' ma i possi bile co11tin 11orc " tene re 'il pubbli co a.I/ o scur o di tutt o? F, se in It alia c'è dell a gente che ,, · di spiis ta a rima .nere nell a pi>i. perf etta i y11or o11: a i·11tor110 ai suoi interessi più ·aitati, dob/Ji am o rass egna r ci a o Bianco qllesto silenzio an che noi int erv entisti democr a– ti ci ? A pr oposit o d'in ter ven tism o de11wc r ati co, se non ,n' in gamio , -qu esta corr ente 1l'id ce è r appr esenta• ta , nel ll! in-istero Tlosell i, dauli on. Bi ssai.ali , Co– nianllini, Bon o1ni, Cauepa. l .ascia m o star e q,i esti. u lti'llli I.r e, che non pos· sono non co1lsid ernr e le sor t'i d'lt aUa 1)erf et,ta - 1nent e assicu rat e, dal m.mncnt o che essi p erso• na l.mente sono entr a ti n el 1Jn1ner o dei 1)e1·sona.uui di atto fu sto . Ma /,'on. /li s.rnlat i -11011. ha ness una <li ques te il l·usion i , di queste v,111itri e <li qu esti int eressi pers im ali . Ebl>eue, 1'0 11, llis sol at i, 1lel M i nist ero, che cosa ci si.a a far e, se non narrw- 1.isce a/, paese al m.r•no quel m.inim n di pubbli ri lrì neali aflct ri i n tern azionali, rh c se'llza dani, eaaia– r e t,, necessit<i dell a. au err a, aiuti a. rlc(lnir e I.e r e– spo nsabi,lità su e, de/l' on. Bi.s.,olati, e dei suo i col• legh i e de(lti altri aove_r ni dell 'Tnl.esa? Dopo cli,e l'on. Bi ssolati è an dai.o al Gove rn o, la censura, in at cuni luoahi, è di ventat a più b·rtt· tale che mai ; i pr efetti sono diventati più aiolit– /.ia ni che mai , i r esponsa bil i dei peggiori di.,ordi– ni son o di venn t'i più in violabili che m a.i, la cam - 1 a.an o. cleri co-paci(lst a è di11enuta più vi vace che mai. L'on . /ll iso la.ti al Min i stero che cow ci S/fl a far e? E l'Unit à - la n ost ra l Juità , a cui si am.o afTez– zionali e in etti abbi amo {/du ci.a, pere/tè s7ierimn o ch e non abbia . m.ai peli sul.l a li1l{l u a - 1lon ri tìe - 11è -~ia il caso di comin ci ar e a p ar la r chiar o an· c./ie al.I' on . Bis sola.ti ? a. m . i11tervent ista dem ocnrr ico. Postilla P.uoblichia.ino, tale e qnal e, la lettera dell' « inler. venti sta democrati co "• ,propri o per dimostr are che noi non fa cciamo pa rte di n essuna combri ccola. E se l' « ~nt.ervenlistn rlemocr atico " vuole cono– scere la 'TlOStra opini one sull' az ione mini sterial e d ell' on. Bissolati , noi non abbiamo n.ess11na diffi– coltà a dichi a ra.re che q,nest·:v,ion e sempr e ci di– sorienta , spesso ci ~ddol ora, · tal volta ,ci scora g– gia . Per esempio, 'TlOin on poss iam o comprend ere che l' on . Bissolat i, ch e è and ai.o al Mi'Tliste ro per rtesi. g na ,;ione di tut ta la prurt e d emocratic a del P arl a– ment o, non sia inte rvenu to ,alla Conferenr-a di F.oma, mentre ,,;; era , presen te un altro mini stir,, senza por ta foglio, •Che, a part e la su a compe tenza tecnica, non r app resenta nna situazi one p oliti ca . L'on. Bissolati, acce ttan do ques tn dim innzi one, ha credut o pn>babilm ente di da ,: pr on , an cora una volta. di rin uncia. personale. \ fa certe 1,,rrn e di abn ega zione, che dcgen r rnn o in un o vera e pr opri a abdica zione, son o lecite a chi n ,o, i:n c l 'n.scetri in una tebai<ie, non sono pnrm r~f-P a r hi v11ole, in politica, ra ppresent a re delle idee. e de– Ye fa r ri spettare le pr op1ie idee impo ne11rln 11 ri – spetto alla pr opri a. persona . Se nrm che, n el nost ro mondo par la.menta.re , ro– sì pieno e stra,pieno di fnt ui che si crertono cen. tr o dell'un iverso, no i non ci sent iamo di rib ella r– ci contro un uomo, sol pel'ch è ha il difetto porfet- 15 tamente opposto a quello di tutti gli altri. E con tutt i i suoi dif,etti e i s,uoi en·ori, noi a:bbiam o sempre pen sa to che !'on. Bissolati J)Otesse rap– p resen ta re nel Mini ste ro un a g.ar ,an zia di serietà e di rettitudi ne. E poiché .!'on. Bissolat i non è nomo che tenga ad essere mini str o; ,e J)Oichè rim ane mini str o no– nostan te queste rinunzi e; e poich è non possi a– mo rit enere che !'on. Bisso lat i non si a.vveda di cert e manovre tro1wo evidenti , che si svilupp ano intorno a lui; ~ noi dobbia mo 1 noi vogliamo .cre– dere ch e egli sper i, sempre , rim anendo al Gover– no, di fare opera utile al pa ese . E finc:hè egli stes – so non creda su o dovere venir sene via, no i non cred iamo di dovere secondare l'ope ra di coloro che ,lo voglion o ma ndar via a fur ia di bacca no . Gli int erventist i dem ocra tici ha nn o già -com– mess o l'err ore fun esto dr pres tar si a funzi ona re come a 1iete contro il Mini stero Sa.Ia ndra . Demo– lito il Mini stero Sal andra, ci siamo avvi sti di es– sere caduti dalla lla dell a nella bra ce. Dell' opera antis alandri a na degl'interv enti sti scontenti han– no aipprofitt ato solo i giolittiani e i nazionalisti: sic vo s non vobis. Oggi non vorremmo tener ma.no n un nu ovo analogo gioco. Non vorremmo , aiu tnndti la de– molizi one del Ministem Boselli, col da r• addosso più speci almente al ,Bissolati, contribuh -e al sor– gere di un ,Mini ste,ro a nche peggiore de'l Mini– stero attuale . Il che non ci impedirà Òi crit icare anc.he qel Minister o Boselli e ·anche nel mip istro Biss olati q uel che ci sembr a cri ticabil e (censura JM>rmet– tend o). Ma c'-è modo e modo. E in certi frangen – ti la musi ca è data tutt a dal tono. Quant o all a Conferenza di Roma , ci smnbra che l' « Int er venti sta democra tico" , pur avendo rag ione n el 1iprodurl'e lo stato di perpl essit/\ e di ,pessimi smo in cui si tr ova non solta nto l,ui, ma molti del 1mbblico, di front.e ag li sca rsi risul ta i.i visibili delle conferem e e degli accordi degli al– leati, abbia 'torto nel supporre che gli eventu ali mancati accordi debbano attribuirsi o a respons a– bilità nostr a , o a r espon sabilità:de glj Allea.ti. Se l'acco rdo fosse reso impo ssi1hile da nna po• litica poco -leale o poco equa ùei nostri Alleati, J'on. Bissola.ti si sar ebbe già dim esso da un pezzo, perch è sar ebbe chia ra In impo ssibilità di . ree,Jiz. zar e qu ella .perfetta solirlnri età dell"Tntesa, che è In condizion e n ecessa ri a di tut.t.o il pr ogramma di politi ca estera deU'ou. Bissolat.i e de•l ,partit o, che egli rap pr esent a nl Govern o. E in qu esto ca– so, occorre re'bbe che non il solo Bis solati, mn t11ti gli interventis ti nnti trip)i cist.i cedesser o 11 posto a un nuov o Mini stero di triJ)licisti impe– niten!,i e di triplicisti n ootalgici. Se l'accordo foss e reso impossilliJe da parte no• str a, !'on. Bis.solati avrebbe i-! doVlere ellementa– ri gsimo ru !provocar e -un a ori-si, e invocll.t'e il Re arb itro de l d issidi o inra In! e i su oi colleghi. In tutti i ca,si !'o n . Bisso lati avrebbe il dovere di esigere la pubbli cità sulle ca,nse del man ca.I.o accordo , e di farl a per cont o pr opri o, se i suoi colleghi pr eferi ssero nasconder e nel si.Jenzio le loro respons abilit à . :via ,potrelYbe d&s i - e non tenend o conto di questa eventu alità, il nostro collabora tore rorr e peri colo di essere in err or e - potrebbe darsi che il mancato acco rdo si debba a fatti indipend enti da lla r esponsab ilità nost ra e degli a.llea ti , e che si spe ri rag ionev olmente da 11Ueriori tra ttative o dal songere, di nuo ve situ azioni 1111amag giore possibilit à di più generali e più sa lde int ese. Data questa lpotesi, noi comprendiamo ch e l'on. Bissolati contin t>i a riman ere al Governo , nelle condizi oni presenti , in attesa. ùi ·nn a hu onn. soluzi one definiti va , e coll'inten to di non rendere imp oss ibile qu esta soluzione con un a. pubbli cità p rematur a. Fin chè qu esta te1·za ipot esi n on venga llimo– st.~ata infond ata, n ,1n ci cred erem o in diritto di metter ci an ch e noi a 'brontol are... trolppo vivace– men te contro l'on . Bissolati. g. s. A cominciare dal prossimo numero smetterem o l'invio dei numeri di saggio a e·)loro che hanno trattenuto il giornale senza pagare l'abbonamento.

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