L'Unità - anno V - n.4 - 29 dicembre 1916

e di m ette,re in eividenza il punt o central e che di– vide noi da Wil son. l nseg uondo la ,grande idealità del domani , eg li crede che anche le P otonze ibelligeranti do– vrclbbero più facilmente compoITe il dissid1o di oggi, saci-ifica re il presento al domani ; e n on avvorto che la guerr a di oggi sta elaiborand o l' ideale -che e.gli vorrr..bbe ro9,lizzare domani a me,w cLiuna Conl erenza e cli Pl enipotenziari, che scribacchi no 'protocollì, tratt ati e futuri -pevti di co..rta. La guerr a è stata volu ta ed è voluta dalla Germ ania. * * * P er ciò che riguarda la pa ce di og,gi - che è puro la pr emessa del suo g ran pi ano dena Lega ·fluturn ili tuU,e le na,zioni dPl mond o ! - il pre si– dente v\lilson non most11a di ,vol,ere in tiervenire o esercita re alcuna pressione sui ,belhgeram!ii. Bgli _arri,va a proporci o a consiglial'ci, a n oi ibellige. ra.nti « un o scambio di vedut e» in seguito ad un raguonam ento tP.ntennant e, piemo di fors e, di sem bra e di può essere, che val la ,pena di ri– produrr e : « I capi dei vari belligera nti hann o eslposto gli « obiet tivi della guei,ra nei 101·0 tormin i generali ; ,, ma, esposti in to1mini genera li, sembra che ,. sien o gli s tessi da.lle d,ue part i... _u Ma fln01·a i portavoce auto ri7,z.ati di nessuna u deJlle aue parti non na.iuio dJt lnqato gli Obte - « ti vi precisi. .. « Il mondo è stat o lasciato a far congettur e... « Può essere che la pa.ce sin. più v-icina che noi ,, non saippiamo ; che le· conilizioni sopra le quali « i lJelligerant i :ii-ter-re,bbero necessario di insiste– ,, J"e non s icno così in concitialbili come alcuni « hann o temut o ; ~ho un o scambi o cli vedute apri – « rebbe la via •almeno ad Qma Con1'erenza '\ L'UNITÀ u che, ecc., eoc. n II sig. Wilson ha ll'ania di con,gettur!lJJ'e e cli nulla saip~re di sua scienza. Eb'.hene, :per part e nostra, sa,ppi amo che « un o scam bio d,i vedut e» tendente a scopri re se la Ge1•mania è sin cera nel f-a,re le sue dichia razioni geneiriche in mat eria di pacifismo o di sentim enti ùi ,umani tà o d'i rispetto delle piccole n azionali – tà. e del diritt o delle gent i sarnbbe at to ili supre– ma ingenuità, sa rebbe :niente alùro ohe ili sabo– ta,ggio della nostra guerra. La evid ero,a di ciò ci por ta a clubitare che i I Capo cl.i uno Stato sia arri•vato a !!)roporeelo a tr avers o que i ra,gionarj zoppi e semplicisti , dopo anni di lotta che egli stesso ha sostenuto contr o la Germania . Epperò ci de,•e ~;ncora essere consent ito di propo~1re,a guisa di dilemma, un ,ultim o dub1Jio : - O lbiisogna pensa re ohe n ella visione di un a C-0Jllfe1•en~a per la JJace mondial e, ['idealista ab– •bia pre so la mano a lla esper ienza dell'Uomo cli St.ato: - O ibisogna pensa re che l'Uomo cli Stato sotto la veste della gi1ista pac e cerchi soltanto la pa ce dei net1tri, che in que sto moment o molto somi– g:lierehbe alla pa ce germanica: - Ovvero bisogna 1,ensa.re che \Vilson sia deposita,rio ifiduciario di int en~ioni !pacifiche del– la Ce1mania , che sono assa i più vicine al penti – mento e alla resa , di •quanto .non facciano crecl•e– ~ odom<ull,ate v1Wba,Li dei Cancellieri e dei .Maréscialli del' 1,aiseu·! · In ogmi caso l'Inte sa deve, a nostro avvis o, far noto, pe,r quanto è IJ)raticaJmente possibile, il ,progamma concreto della sua oace ; ma. n on hn ,per suo conto da far tasti e sonda,gigi di pace, clov,e irn•ece ralfor.zrure la sua un ione e int ensifi- care la sua guerra. Observer. L'iniziativa di W ilson e la pace Il Pt esidente Wil son invit a « tutte le nazioni L,elligeran ti a fare una pubb lica diohio.razione cir– cn le loro rispettivo vedut e intorno alle condizio– ni, in •base alle quaJi la guena potr e\}be essere chiu sa, e agli accomodam enti, che poti'eotero es– sere tenuti sodcli&fa.centi come garanz'ia contr o il rinnovar -si di essa , o lo scatenars i di qualsias i si– mil e C"onfl.itto in avvenire , al.1finchè si renda pos– sibile di parngoua rle (le rispettive vedut e) franca-– u,ente fra loro ». Le critiche alla nota di Wilson Compren do perfettam ente come questa inizia– tiva del Pr esidente Wiison, venendo a poca di– o;tanza dalla comunicaz ione fotta farn a mezzo di Stati neutri dall a Cancelleria tedesca ai Governi nemici dell 'In tesa, abbia potuto produrre a tutta ps·ima ]a, impr essione di un tentativ o non felice di aooredita.re i propositi pacifici della German i il, nonostant e la 1·isolut a afferm az ione del Presi den– te Wil son che K< il suo suggerimento non è in al– cun modo connesso nella sua origine colle a,per– tui-e tedesohe e ohe il Pre sidente avréibbe ·rit ar – data la sua iniziat iva fiuohè quelle aperture aveg– sero aYUto r ispost a, se non fosse per il fatto ohe la detta iniziat iva riguardo. anche la questione. ciclla, pace e può esse.re meglio presa in considera– zione in conu essione con le proposte ohe hanno lo stesso fine. Mi spie.go anohe come a molt i possa appa,rire strano e doloroso ohe il Pr esident e Wil son, il qual e ha evitato scrnpolo sament e di interveni re in qualsia.simodo diretto od indiretto tra i bellige– rnnt i durant e 30 m esi di. guerra europ ea, abbia a,,;pettato ad offrire i suoi sug.gerim ent i di pacP prop rio ora ohe la German ia e le Po tenz e sue al – leate prete.udono di a.ve.re i.I)mano decisamente lu vittoria , e m entr e i Govern i deJl'In tesa si trov ereb– bero in un ce.rto imbarazzo nel definire ed enun– ciare condi zioni di paoo, le guaii presuppongono ed esigono il previo abbattime nto del milita.risma tf desco e l' a,bbandono da part e della Germania e c!rn e sue aUeate dei teJ.Tito1i i da esse inva-si. A quest e criti<Jhealla not a. amer icana si p.uò a.g– giungere queUa più grave che, parland o allo stes – so modo a, tutte le Naz ioni in guerra, senza risa– lire a,ll e origini vete e di.ret te del conflit to eur o– peo e senza dist inguere tra gli aggresso ri e gli ag– grediti, tra i carne fici e le vit time, il Presidente ( < ,:' " · -;:•-' l10 e Gino Bianco Wilson semb m mostrnt'e un a ino.mmissubile indif- . fp1·enza, mornle di fronte alle molte, grav issime e r,peiut o vio]u,zioni delle leggi del dir itto e dell'u– manità comm esse dalla Germania e dalle sue al– leate durnnt e la guetTa, di guisa cihe il suo inter-– vento amiohevole non può da.re alcµna reale ga– ranzia di ri oonclur:re la pace nel mondo civile, as– sidendola oliclament e e dur evolmente sulle ba,;i sicure delia giust izia internazional e e del risp etto dei trattat i imposto a.nche all'occorrenz -a, ooll'1 forza. In difesa di Wilson T1Uttavia n. me pare che queste c11itia'heal passo od alle attitud ini del Pr esidente Wilson non ten– gono conto del fatto essen ziale dell 'uffioio politi– co da, lui occupato , nel quale a lui non era, e non /> a.ncora lecito di esprim ere li 1 beramente il suo gi'udizio pei-sonale sulle respon.sa ,bilità e le atro– cità della gueu a europ ea, senza cou ciò venire meno alla neutralit à politica del suo paese e sen– za ooinvolgei-e questo , contro a quella · ohe è tut – toi·a la fer ma, volont à della gran dissima maggio– ranza dei suoi abitant i, nelia guen·a, stessa. F orse non è lontano il giorno , nel qua.le h neu– tralità politica degli Stat i Uniti di America non potrà essere continuata sen,za divenire conniven– z& e complicità moraJe cogli abominevoli delitti cl, cui la Genn ania si è maoohia,ta e cont inua a maoohiarsi nella condott a della guerra da lei vo– luta, e provocato. contro tutti i principii ricono– sciuti del di.ritto e della buona fede nazionale. Questa event ualità io vorr ei che fosse tenuta presente dai troppo facili e superf ioia.li crit ici della aot a. e dell 'ini zia,tiva del Ptesid ent e Wilson i qual i fatehbern be.ne di pro-curarsi e legger:e con attenz ione l 'indiri 1,zoohe il Wilson stesso mandò non è gran tempo alla «Leagu e to Enforoo P ea- 0€ », in cui, con una implic ita conda,nna dei pro– cedimenti tedesohi, è l' apert a e precisa, amm es– sione. che può venire il temp o in oui la neutra– lità cessi di essere diri tto ed ogni Stato civile sa.rà in dove.re di prend ere recisamente part ito moraJe e mater iale per impedire il trionfo della violenza, e per rin teg.rare e mantenere la, pacifica, conviven rn delle naz ioni stilla base del diritto , che tutt e •hanno, le grandi come le piccole, di es– sere g.uare nti te e risp ettate nelle loro autonomi e terri toriali e politiclie. Convenienza per l'Intesa di definire un programma comune In queste condizioni eà in vista di s imili eve n– tualità, importa gmnd ement e alle_Na,zi_oniallea: t, 1 dell'In tesa di assicurar si le s1mpat1e morali dei neut,~, che potranno più tairdi essere trasf or– mate in un vero ed efficace aiuto material e, an– che se non proprio in un intervento m ilitare in lor o favor e. Da,l mom ento ohe il P residente Wil son esclude a-ssolut amente ohe sia, nelle sue inten zioni di fa.rsi mediato re o suggeritor e di una pace prema.tura oo amm ette e.a-li stess o ohe un a tal e pac e potr eb– be essere un ~a ie peggiore di quello che sia. la continuazion e della guerr a, sino al ragg iungi– mento di risul ta ti concreti e sicuri, niente vieta alle Nazioni dell 'Intesa. di pr end ere motivo dalia nota wilsoni ana per definire e formular e con mo– de.ra zione e ohiru·ezza, le condizioni, ottenute le quali esse sam nno disposte ad a{l (letta.re eà a con– cludere la, pace , per la. qua.le soltanto hanno sino ad ora combattuto e sono pront e a combattere an – cora per tutto il tempo necessario. :E: ovvio ohe ques te condizioni di pace devono compr endere quell e CJhe l' ex -primo Minis tro in– glese, Mr Asqu.ith, ha cosl eloquentemente e giu– stame nte ohio.ma.te « le ripara,zioni necessa,rie per il pa ss ato " ls gA-r enzi e neoessar ie per l'a vve – nire»· Quali ohe debb ano essere le un e e le altre, 11 una, valuta,zione che oramai i Governi alleat i del- 1 'Intesa devono essere in girado . di poter fare, tenendo conto na,turalment e delle loro possibi lit à militari ed economioh e, dalle quah sarebbe pa'11zo · o delittuos o di ,,oler fare astrazio ne. Se in rapporto a queste possibilit à, i Governi alleati dell'Inte sa credono di dover rifiutare di trattare la pace con le attua li Din astie nemiohe degli Hohenzollern e degli Absibnrgo e con i loro ministri, ohe J1anno prepara .to e scatena,to la guerr a st;racc iando i più solenni trattati interna– z10nali, ebbene anohe questa può essere - ed è cert amente - una delle più solide ed efficooi ga– i·a,nzie della. pare futura, per ot tenere la quale torna cont o di cont inum,e, se è necessar io, la gue,rra ancora per lun ghi mesi ed a pr&z.w di a,ltri iHgenti sacr ifizii di denaro e di sangu e. Ma il dic ;hiaro.re in modo netto . e concreto que– sto -tifh1to a tratt are qualsi asi pace c,oi prin cipi e colle co.ma.ri! le polit iche ohe ,hanno dimostr ato di considerare i tratta,t i come semplioi « pe,2zi di ca,rta », g iova, oggi gran demente alla causa, del– l'Intesa in quanto una tale diohia.razione ufficial e avrebbe l' elifetto di elevare il mora le dei paesi ulleati e di farn comprender e nello stess o tempo a quelli ne.miei ohe essi possono avere presto ed '\ 1·agionevoli condizioni Ja . pace sospirata, se ces– sono di confondere le loro re sponsa:bilità e le loro sorti con quelle dei governanti che li •ha.nno misti– fica ti e traditi. Per un unico programma di guerra e di p~ce per l'Intesa :E: innega bile ohe uno dei motivi - il principal e P,otivo - dei continuati insucces si diplom atici e m ilitari degli Stati dell 'Intesa, è stata, sino ad ora. la man cM1za in essi di un programma veramente comune della guero:a,e la prevalenza che in oia– scuno Stat o alleato hanno potu to avere le aspira– zioni e le tendenze parti colar iste. sopra gli scopi d: interes se alto e collettivo dhe colla guer:ra,tutti si propongono. E' tanto tempo ohe si parla, della necessità di formo.re un unico front e militare ed economico e di contrapporr e al blooco nemico dominato dalla fQrza e dalla volont à a.utooratioa deJ!a, Germa,nia ur. blooco e altr etta .nto compatto ed -altr ettanto ;o liclo, ottenuto dailla consaJputa ener,gioa deci sione , colla, quale le Na.zioni alle.ate dell 'In tesa. sono pront e a fare tutti i sac,rifizi dei loro partico– la-ri egoismi per assicurru·e nell'unificaz ione com - 11leta <!elle !orze e degli sforz i il trionllo della co– mun e causa di libertà e di giustizia. Int anto nei Bal cani ed in Grecia si" è raccolt a un a messe doloroso. di delu sioni e, di disd ette, per– c,hè ciascuno degli all eat i aveva preoccupazioni di ordine parli colar<eohe gli ottenebravan o la visio– .r.0 deJ oomune ,interesse più elevato.

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