L'Unità - anno IV - n.12 - 19 marzo 1915

648 L ' UN I TA c1p10 incarnato dal J3 ism:i.rckismo che s' ap– pe lla il parlam ento di Berlino : la compres– sione violenta, preve nti va di t uu c le forze che possono da re ombra ali' egemonia tc– clesca e doman i al t rionfo dell'id ea pang cr– manica : è sempre ad un nome su cui esso si appoggi,: quello di Odd on e Bismarck. Sistema che per poco non riaccendeva nel ' 75 - se non fosse stato P intervent o dello Tz:u Alessandro l l - una nuov:1 guerra franco- tedesca (1) e che ha perpe– tuato il desiderio della u revanchc • con la esosa pru ssificazione delle due province strap– pate :11::t Jìrancia. J\11' este rno quindi antagonism o, odi in– sormontabi li : .111' int erno b n.-uur :ile con– scgucrza , un milit:ui smo :1cccntrnt orc, un .ircasamamcmo di tutt e le forze spirituali e morali della na.-.ione. Leone Gambetta, che riconosce va In forzn e I' abilitù che aveva dovuto spir.gere Bi– sm:irc k per spczz:ire lutte le resiste nze, le cattiv e volontà, per scuo ter e il torpore e te energie <li piccoli sovran i e di popoli , per asse rvir e gli .rpiriti liberali rd illumi– nati per creare infine il pili prod igioso con– tr osenso storico c-lw sia st:\tO dato ad un uomo di St:u o d' imporre all' arnmirnzione ed :lii' odio del mondo scrive va dopo un viaggio a traver so la n:1zione vincitric e : « 7 out tela est .ri bien l'oeuvre de la /orcr qu'on se111qur, m2111e ti rintffù ur, l'épù dr la Prusse rsl la chiv il/e ouvriùc d1· tout te mhani.rmc rt que .ri elle venait ,ì se rortilltr, ,i se fausser, tout serait gravrme11t compro- 111is, />reparé pour la ·mine. Au ssi bien c'est s11r l'annft• que tout le gé11ie du hommes tl'hnt de ce pny.r•ti s'u t co11ce11trfe. C' e!l p our rlle qu'o11 travt1illr, q?1 1 0 11 itudi e, qu'on ndmini stre ; c'est vcrs file qu'o11 dirige toutes In /orus vives d!! la nation germa,i ique. « Pour pcu qu 'o n circule :\ travers !'All e• magn e, c!u nord au midi, de l'est :\ l'ouc st, cbn s Ics th éatres, au cercle, dan s les pro – menades, dans Ics gares, dan s tous Ics écli– fices publique ..-., musées, cab inets scientifi – qu es, galcr ics, m1iversités, partout où b vie sociale se ré vNe, l'officier tient le pré– mier rang, et , chosc ju ste à dire, on sent qu ,il forme récllemcnt l'clite clc la nati on . C'esl la /éotlnlit; mi)itnirr trn11.rformée et mer– vrilleuseme,rl adaptée nux usagn et a11:..· ,,;_ ussi tés de la r,ie moderni'». Ora poichè l'evoluzione d' una societfl, se per evoluzione int end iamo la mora lizza– zione cosciente d' ogni azione um ana, n.on può avve 1ùre se non inca rna un principio morale superiore clab or:no dalla coscienza dell'epoca, è palese che un ' al'ist"ocrazb mi– lita.re domina t rice che ci riconduce ad un tenore, ad un codice di vita supe rato, rap– pr csenrn oggi, :1.ccanto ad un elemento di offendere l' alleato non volle csscro nel 110\'ero delle potenze prot elt:rici di Creta, rifiutand osi inoltre cli prendere parte attiva nella gcndar• meria macedone e nella climostrn.zionc na \'alc cli Mit-ilcnc. (1) Secondo quello che rircrl nel 1875 il prin cipe Orlofl al duca Dccazes j\·Jinistro degli affari este ri francese, Bismarck avr ebbe prof– ferito queste parole : e La Fran cia riorganizza tToppo presto il persona le cd il mat eria le elci suo esercito. Noi ci daremo una gar enzia, una piazza sicura occupando Nan cy •· Gambetta, inquiero per i preparat ivi militari al di là elci Vosgi, scriveva verso qucll' epoca: u Il nous revicnt qu 'cn Angletcrre cn Jtalic, à Vicnne, on prete aux grancls personnag es prussiens dcs propo s sér icuscment. inquitta nts pour la France. On foit observcr que Ics cha.rges milita ircs dc la Prussc l'écrascnt , metta nt ses budgcts en dé!icit, que l'esprit cl'opposition, dont Ics clor• nièrcs clect ions gcrmaniqu es sont la plus clair c manifestat ion, pouvai t bien poisser te Chanccllicr à chcrcher une diversion au dehors. Il va sans dire que nous ne !ourn issons pas le m.oindrc pretcxto ù cotte frénèsic d'aggres• sion, que nous nous la.issons taqu iner , har • celer sans ja mais ::woir I 'air dc nous apercc• voir dc la mauvaisc foi dc nos cnnemis, mais cott e prud cnce, cet tc réscr\'C systcmatiqu e su!– firont-elles longtcmps à nous pr ésen ·er? Ter– riblc question qui ne pcut Ctre résoluc fa\' O• 1·:1.blcment tant qu 'il n'y aura pas uno Europe •· forza , di sicurezza immediata, un germe di decadimento mornle, di sen· itù spirituale. E: decadimento morale non sapere ne) campo ciel diritt o come in que llo delle idee fare a meno della spada e del cannone : è decadimento morale misur:1.re il valore d'una nazione dal numero delle proprie fortezze, è decad imento mora le consacrare idealmente, nei tempi i del sapere la sch iav itù storica del propr io popo lo ( 1). Ora di qu esto decadimento morale di cui il Bismarc kismo si vnnrn come di una forza . d:.1 var i anI'i la Germ an ia òav ~ seg ni evi– dentiss imi. Qua si più non mcrav igliav:1.110le escande scenze dei fogli e degli opu scoli pan– germari stici : si era abituat i a ben altro : a sentire un H asse dd l' Univers it :\ di Lipsia, affer mare « che non bisogna lasciarsi vin– cere da alc uno scrupolo di legalità nè di mora le nella germani1.1a1.ione delle alrz.:– razz e;» e un dott issimo Nlomm sen invitare i t edeschi dcli'Au stria a • far entrare con I:, forza In sublime cultura germanica negli stupidi istrioni tzechi » : a udir e dichiarar e da un Pr esident e del Consiglio che t< la co– rona di Ger mania spetta agli H ohenzollern non per volont:\ del popolo ma per virtù di un diritto loro conce sso da Dio ,,, o da un Nlinist ro che <t nelle relaz ioni coi pola cchi i tede schi noo hanno da fare co11degli egua li : che con una ra1.Za simile il compito dei te– deschi è quello di comanda re, qu ello dei po– lacchi di ob bedir e» : a sentir e infin e ciò che anco r ieri 9j art isti tede schi hanno cre– dut o bene di riconfermar e che senz:i il mi– litar ismo germanico, anche la cult ura te• desca sarebb e bandfra drilla terra • (2). Simile predi caz ione non poteva tardare n provocare i suoi frutt i : « Alla forw mate– « rialc da ll' :.ilto - osserva uno scrittore fe- 11 dele alla <, Giovine German ia », amareggiato dall'odi o universn lc contro il suo paese - risponde la forza mat eri:1.lein basso, al re• gime della pace armat:1 risponde il regime del proletari ato organiz zato. Non c'è punt o della scala socia le ove non ci si senta in istato cli guerra, ove non infieri sc:i l' inso– lenza, il desiderio di gode re, un bisogno di batt ersi, di s:1ccheggiare . Le sc uole, l' uni– versi tà , la scienza , l'amm inistrazi one, tutto, (1) Non mancano tra i tedeschi stessi co. loro che ne hanno coscienza. Curt \Vigaud in un volume coraggioso apparso una cliccina di anni or sono (Unkulh1r , Bcrlin 1905} scri– \'eva: « Ho la convin zione che questo triste difett o del c..·uatt crc tedesco, questo miscu• glio di piattitudine di fronte al super iore e di ar roganza bruta le cli fronte ali' inferiore non è giudicato colla severità che merita anche da coloro che meglio si rendono conto di ciò che ha per noi di umiliante. Si sent e spesso affermar e da noi che • il servilismo • tedesco sparir:\ certamente poco a poco sotto I' in. fluenza dcll' ingra ndimento del nostro imper o e cicli' affermazi one della nostra coscienza na• zionale. Invidio l' ottim ismo cli coloro che par• Jano cosi se pur le parole loro non sono il semplice risultat o cli una attit udine presa da essi precisa mente per tra nquillizzare la loro coscienza muionalc tanto cli fronte a sò stessi che di fronte agli altri. Tutti coloro che non sono elci chauuitis ,·olonta riamente acceca.ti , dovr ebbero riconoscere che il popolo tedesco intero - sc11zti eccetluare i piri, f eroci demo– cratici - soffre ancor og,:i cli un male flSSai graue, assai profo11do e forse i11sa11abi/e : la mancan za ,l' imlip cmleuza mor<1lee quasi lm bisogno di asservime nto llSsoluto. Si pu ò dire che il tedesco d'ogni eld e d' og11i condizio ne è sempre e iu posiz ione d'att enti « i lallo11i rilt - 11iti ,. E' questa in certo modo 1ma divisa 11a– zio11a/c tedesca. 1ma vera istitu zione che cominci a a f1w zio11are dal/' entrata nelle scuole. Altre pagine piene cli dure verità vi sono a propos ito dcli' insegnamento nelle scuole, della brutalità e della mancan7.a di cavalleria, del schadenfrende (gioia di nuocere} e dello spirito di delazione che si riscontr ano nel ca• ratter c tede sco. Cfr. pure c.... RRY BRACnvo– GEL, Die Erbcn. Leipzig, 190,1. - Ono KRILLE, Untcr dem Soch. Bcrlin, 190,1. (2) Prot esta contro le accuse fatte alla Ger• mania diretta alle nazion1 civili da 93 artist i tedeschi : è stata riportata o riassunta da qu.uii tutti i nostri giorna li. eca Girio Bianco porta r impronta di questo arri\'ismo : e avanti a tutto la questione del denaro . La pace arm.na è ritenuta il fondamento mora le e jntel1ettuale dello stato .... Questo materialismo si ammanta, è vero, di grandi parole : L' Unità tcde~ca ! l.1 potenza 1c– dcsca, b gloria nazionale !... ma questo stesso culto si va logorando celermente . tanto se ne abusa: in\·:ino ~i cercano altre mani– fest azioni del pensiero tedesco . Le grandi idee del tempo, oltr e quella dcli' impero, si riducono a qu esto : I' umilia1.ione di una chiesa orgo gliosa , b germani zz.,z ione defi– nit iva dei p;iesi francesi annessi, I' int erpe– trnz ione wagneriana dei Nibelunghi, la sop– pr essione dcli' ff come segno d'allunga ment o nell'ort ografi a !... Ma tutto questo non bast:i. alla cosc ienza d' un popolo. L' ulti mo sent imento ide~lista che abbia anim ato l:l German ia il libe r:.ili:;mo è ormai sform:no . È diventato tant o co– mun e rnnto :i buon mercato quan to le bac– che dei rovi lun go la strada. I conserva tori stessi sono libernl i : tutli i monarc hi sul trono , sono libera li ! Nessuno os:a confess:are b ver:i causa del maless ere : ma ciascuno la ripete sottovoce : Voi avete troppo distrutto, voi ave te governa to tropp o presto.. .. quant a man c:1111.a di riguard i, quanta misconoscenza del p:assa to ! Le nspi – razio,ii df'i Cavalieri dtllo sp in'to sono state sommerse dai fl11tti del mnterialismo. Delle rivendica1~ioni che erano legitt ime, ora sono div cntr-t e degli appetiti senza freno; nel rtg110 drlla /orzn I~ voci della gi ustizia e drl– l' umanit à non sono p ilt- inus e. J.' istrum ent o di ques ta società umana è un Cavaliere della materia, un gentilu omo pro vinciale, Ili• marck (1). Giorgio d'Aca ndia . (1) J ,mori fratelli Serapio11c di C. GuTZ– KOW. Cfr. DRE SCII, l e roma11 .~ocial cn .-lllc– mag11e. Alcan. Dopo il terremoto. PER GLI ASILI D'INFANZIA Ritorn iamo a raccomandare vivamen te ai no• stri amici questa solloscrizione. Compiuta l'opera di pronto soccorso, è neces– sario ora pensare ad aiutare la ripresa della vita norma le: opera più difficile e delicata del pronto soccorso, ma appunt o perciò più dove– rosa per chi vuol compiere un lavoro sistema• tico, e non limitars i a fare un po' di sport sentimen tale per qualche setlimana soltanto . Ora uno dei mezzi più eOìcaci per promuo– vere i1 ritorno alle abitudini di lavoro e di autonomia individual e, dissipa te a un tratt o da una cris i i cui effetti non possono essere com– presi che da chi li abbia realizza ti in sè con espe rienza personal e, uno dei mezzi più efiì– caci, dice vamo, è quello di provvedere s11bito all'assis tenza del l'i nfanzia: raccogliere sub ito e alla megliQ in un asilo d' infanzia i bambini dai 3 ai 6 anni, sign ifica non solo assicurare ai bambi ni un ricovero giorna liero collettivo che sos tituisca la casa dist rutta, ma anche perme t– tere ai genitori una maggior liber tà di inizia . tive per recuperare le mass erizie, cercar lavoro, costruir si il ricovero, prov vede re insc,mma ai puri bisogni elementari della vita, che la per– dita della casa moltiplica e nello stess o temp o impedisce di soddisfare. Vòlendo assicurare il funzionamen to di un asilo di 150 bambini , iointcrrottament c per un anno, dal pros simo april e al marzo 1916, occorrono da sei a settemila lire : circa tremila lire per la direttrice, due assistenti e il perso · nale di serviz io ; e il resto per la refezione ai bambini . L'asil o potrebbe prendere in consegna, oltre i bamhni fra i tre e i sei anni, anche i mar ~ mocchi più piccoli, di cui le mamme avessero bisogno di disfar si durante la giornata. A sede dell'asilo, verrebbero adibi te delle baracc he in legno costruite dai comitat i privati o dal genio civile. Naturalmente si farebbe tutto alla buona, senza lussi e senza pretese, adattatosi alla me– glio agli usi locali. Con le somme finora rac colte dalla nostra sottoscrizione si può prov,· edere ad un asilo per due mesi. Bisognerebbe che gli am ici del– l'Uuità riescissero nd .tssicurare un asilo, al- meno per sei mesi, fino fil prossimo autunno. Vn mezzo pra1icissirno per raccoglie re denaro senza Jtrande sacrificio è quello c!i acquislare per rn centesimi e mettere in vendita allo stesso prezzo, In car1olinn illustrat a fatta 1irnre in 10 m1l,t copie da un grup po di amici di Genova. 11 prezzo di c..-osto delln carto lina è di cent. 2' e men o. Ogni cartolina, quindi.,che si acquis ta per 10 ceni. rapprese nta per il gruppo di Genova un guadagno cli cent. ? e mezzo, E chi acquista– un blocco di cwrtoline e riesce a venderle, fini• sce col dare un grande aiuto all'open • di soc• cors o, sen za alcun sacrific io finanziar io. Gli umici, che sono disposti a contribuire per ques ta via ali' inizinti\'a degli asili, si mettano in relazione con G1No DELLA VALLE (19, Via SS Giacomo e Filippo, Gmovn), al quale de• vono esse re inviate le ordimnio ni della cart o– lina e il relativo import o. Somnrn preceden te L. . ,68.75 Prof. E. E. Levi, Gt11ova. L. 10 - Ing. Ccntonze, Cerig11ola. . . . . • S - P. L, T,rw, o . 5.- 0i tta Pellegr ino Ponteco1vo e C., Pisa. 300.- Famiglia Ponteco rvo, Pisa . Impiega ti e capi operai ditta P. Pon• tecorvo e C. 1 Pi'.sn Totale L. 1047.75 I VE CCHI ABBONATI che non. ha,rno 11è disdetlo l' abbonamen/0' 11~ in viato l' imp orlo deU' abbounmento nuovo sono pregati vivamente di volersi 111cllcreal più presto in regola co11l'A111- mi11islrazio11e,evilamlo a noi e a loro le spese e il disturbo della tratta postale. Ai lett or i d ei num eri di saggio che nou. rifiutando finora i numeri ricevuti , hanno manif estalo, come speriamo, l' in– tenzione d·i abbonars-,:ri'.volgiamo la stessa preghiera falla a,: vecchi abbonati ritar– datari. Saremo assai grati agli abbonati, lettori,. ami ci de:II' Unità. i quali avranno la corte– sia di indicarci possibili abbonati o lettor i' a cui sia utile inviare: numeri di saggio. Asc10Lo G10VANNOZz1, g erenle ~,·esponsabile. Plrnu , 1,is. - s1,11. Tip. ALDINO,"' • •c1 lu 1I. Il. - Tel. 1·15 GIUS.llll. rnnz11. e f!Glll , BaJ:ti Volume di attualità : E. RE IC H IL5UCCE550 DELLE HZIDHI Trndudooe di O. CHIMENTI Volume di pagine Vlll -280- L. 3.00 C ont i en e 1 Il successo economico - Centri di suc– cesso nazion.,le - li successo nt:.11' im– perialismo - li successo intellettua le - Jl successo religioso - li successo fra le nazioni latine - · Il successo fra le nazion i slave - li successo fra i tede • schi - li succe sso britannico - Il suc• cesso in Am eric a. Opere di Alfredo Oriani LA DISFATTA, roman zo (n. I) L. 3,50 VORTICE, romanzo (n. 2) . •2,50 GELO SIA, romanzo (n. 3) • 2,50 NO, romanzo (n . 4) . . . 3,50 OLOCAUSTO, romanzo (n. 5) , 2,50 FUOCHI DI BIVACCO (n. 6) • 3,50 OMBRE DI OCCASO (n. 7) . •3,00 Dlrl1uc ct■■l11I01! e n 1II• ■Il• Cu t E411Crlcc O. LA· TERZA I Pl11I, Bui.

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