L'Unità - anno III - n.40 - 25 dicembre 1914

596 L ' UN I TÀ le bar riere opposte ali' introdu zione di prodolli est eri, acuisce le crisi economiche e inasprisc e le competizioni fra le borghesie de i vart Stati : affcrm~ in conseguenza che il P. S. italiano e internazi onale deve mirare ad ottenere dalla pre sen te guerra i seg uenti ris ultati : a} risoJu. zionc dei vari problemi di nazionalità; h) av– viamento, in tuui gli Stati, ad una politica do– ganale risolutam ente liberi sta ; e) riduzi one pro– gressiva degli arnrnmcnti, per via di un formale accordo fra tutll gli Sta ti; invita il i:;ruppo parlamentar e socinlista ad csii:;:erc d::il Governo che uniformi al raggiun– gimento dj dett o fine la condottn dello Stat o itali:rno di fronte alla presente guerrn. Ma quest'ordi ne del giorno non fu ncan• che messo in votazion e . Che dire? non fu neanche discu sso. Anzi, non fu nean che ...• comunic:i to ali' Assembl ea. Insufficienza della dottrina o insufficenza di uomini ? E se è - com e io cr edo - in• suOicenza di uomini , pale satasi tuttavia troppo ri pctulàmenfe per dar speranza di un pros · simo ravvedimento, da quali cir costanz e si può spe rar e che le fon.e eti che e mentali del Partito sociali sta siano messe in condizioni di poter enicacerncn tc reagire sulla realtà ? È ques to l'angoscioso problema che credo si pre senti in ques to mom ento, come alla ' mia coscienZ3 1 cosl a quella di molti alt ri tmiei compagni di (ede. ~ Ugo Guido Mond olfo. IL MINISTERO E IL PAESE Siamo mioisteriali ? l'n :un ico ckll ' Umltì vuol !'ìtlpere da noi se :ti3mo ministeriali. l-'\ domand a è a...<.;sai piì1 facile de lla rispos ta. I! una domanda lroppo M:mplice, troppo scm• plici~ta, e indi ca nel no-;tro amico una men• tal ità av\' Czza a !ipacc:ue il mond o con I' ac• cetl,t : ministeriali o antimini steriali, socialisti o anti ..:ocialisti, elotli o condannati . Per HCnt irci ministeriali bisogncrcbOO cho no11 solo appr ovassimo t11tta l' ope ra passata del l\lini stero, ma w pratutt o ave<:.simo fidu– cia nelle Sue inten zioni attuali e nelle sue ini- 1ia ti\' C a\'\ 'Cnirc. E per sentir ci antimini steriali bi1;ogncrebbc che \·e<IC!,..'iimo in Italia la pos• ~ibilit à di nn' altra combina 1ionc ministeriale, a cui la nostra fiducia pot esse andar e con quella sicmt•zia , elle ci man ca di fronte alla combi• nazione attual e. l n <111N,te condizioni , come si fa a dirsi mi– ni'lk ri,tli o antimini ~tcriali ? La ~ola cosa che ~i può affermar e, oggi, è che, per quel che fa la pia11.a, e dati i problemi di politi ca estera. che il Governo ita liano de\'C ii&olvcrc, il i\linistcro attual e è il meno peg• gio che si possa aspettar e. ('onvinti come siamo cho I' ltalin. deve in– lorvcnirc nella crh;i europea, anche con la parh- cipazione all:l guerra - se sarà neces.sa• rio -, ~ della Tr iplice ln!esa, per im• j>cclirc il predomini o mondi ale ~ermanko, _per determinare una cri!òti democrati ca ne.Ila po– liti ca interna della Germania, per dare la spinta a un migliore riorclinnment o dcli' Eur opa sulle b..'l<:.i delle na zionalità, noi non \·ediamo che Hli attua li nostri governant i, clato che a\·esscro ht ste:-.5a nostra convinzione, farcbbcro peg– gio dcli' on. Giolitt i nel realizzare il programma na zionale . Se una dill ercnz..1.c ' ~. è tutta a vantaggi o dcll' on. S.1.landra, che non ha dietro a sè nC~<;un passato di indegnità morale come il e grand e uomo della dem ocrazia • ; è a \'an • taggio dcli' on. Sonni no. al quale nessuno può negare un coragg io delle proprie respon sabi• lit!,, uno sp irit o di sacrificio, un· aspirazione icleali~t-ica. di cui ò elci tutto privo l'a ltro. j Oggi I' Italia ha bisogno di essere gover – nata non tanto da u~mini di genio - e nc~n~ che )' altro è un gemo - quanto da uom1m che abbian o un forte sentim ento del loro do– \"Cre e della dignità na zionale. E per questa park , non \'cdiam o che gundngn o farebbe I' ltalia a metters i nelle mani dcli' altro. Cli uomini , che ci çovernan o ora , JX>trann o er• rnrc : ma non comm ett eranno mai una J>c· landr onata consapc!\"Ole e volontaria. )la chi ci dice che I' on . S.,landra, e I' on. Sonnin o e I' on. )l:\rtini vcdan l) le cose come noi le \'odiamo ? - .Ahimè, non ce lo dice nessuno, an che pcrch è noi non abbiamo modo di domandar lo agli int eress ati. Ed è tutt'al • tro che improb.1.bile che essi la pensino piut• losto <li"crsamcntc eia noi. Ebbe ne, noi non vedia mo che sost ih1cnclo ali' on. Snlandra q110II' altro, le nostre opi– nioni sulla attual e situazione interna zionale ab – ùian o ma ggiori probab ilit à di s..1.lire al Co– \'erno. Caso mai , la neutrali tà tripli cista tro– ,·crehbc coli' on. Giolitti maggiori facilità di con tinua zione, che coll'on. S.,landrn·; se non al• tro, perchè \'erso !'on. Giolitti la maggior p.1.rtc dei radicali e repubbl icani e riformisti e demo• cosHtuzionali belligeli e masso nici hann o molte inte nse ten erezze, che non esistono \'Crso l' on . Salandra : e quelle tenerezze arri\' Crcb - bcro in qua~i tutt i fino al pun to lla farli di~ n ·nt.ue ncu tr.11i, non apptma r on. Giol itti dichiara,~ necessa ria la neu tralità. Eppoi, <"'<>n I' on. Giolitti al go\Cm0. la .,;:ucrra. o la neutra lità, la guerra a l blocco au ..,tro-gcrman ico o alla Tripl ice lnt e~a. tutto di pl•ndc rcbbc da qualche dr}q11e di cin quanta– mila lire , cl1e fosse inta <;eato al moment o opportun o eia cpialche intimo amico del e gran– de uomo della dcmocra;,fa •· Un individu o, che è diventato in pace la calamit a dei mascal• zoni, non può diventar e a un tratt o in guerra uno Minco di tianto, nò può da un moment o ali ' al ti-o mettere la mu.5Cruola ai propri con• tu bcrna li. E ra ziono di un uomo di Stat o è cond1tiona tn in lar ghi<:..~imn °misuro da lle at– titudini int ellettuali e morali degli am ici da cui egli ha I' abitubin e o la ncc~ ità di cir• condar~i. I l n conclusione 11oi ,tic. hiariamo la nostra fidu – cia ntll' t,t/ua/e mrnisluo, st nz' at•trtie lroppa, ptr sfitlucrn co11/ro il sicuro sucussore. i::. piut– tosto contra clitt orio e complicat o. )l a come -,i fa ad a vere idee sempli ci e rettil ineè in un paew come I' Jtalia e in una situa zione con,e r attual e? I resultall da raggiunge re. Questo, però, non vuol dire che noi si ctebb.'\ limitarci a prende r att o delle frasi dcli' on. Salandra sul e sacro egoismo•. sui • vitali int eressi ». e sulle e legittime aspira • zioni •· aspe ttand o a bocca aperta che egli metta :tlla ftne un po' di contenut o in queste rormnl c vuote, che hann o fatt o nndare in solluchero tanta parte del n~ tro mondo poli– ticant e. No davvero . Noi siam o, anzi, convinti, che in questo mo– mento, piì1 che in qualunq ue alt ro, ogni uomo che abbi :l qual cosa d ' int eressani c da dire per definire qu el • sacro egoismo •. quei e vitali inter essi •• quell e • legittime a.~pirazi oni •• ab• bia anche il diritt o e il dove.re di p.·\r lare, di af(ennarc le sue convin zioni e cli diffonderl e nel paese, affmch~ esse s'i mpongano al Go– verno, ne cond izionino e ne sostenga no l'azione, p'rcparino a suo temJX> l'a ccerta mento delle eve ntu ali responsabilità. L'\ determinazi one degli int eressi attuali del• l'Italia non pu ò es.sere monopolio degli uo– mini di Go\'cmo. ~ on occorre essere add en• tro 111 nessun profond o segret o di staio per ~ill)CTC"""~ ogf?I còm•errgn ali' lt alia lo sta rsene disint eressala alli finestra a contar e i colpi che gli ;w\' crs.1.ri si a ànno ; oppur e se sia prc• feribile accctt~re gl' inviti della Trip lice f~ ci sarebbe pili ut ile pr esta.re ascolt o ali' Au– tria e alla Germania, che •ci offrono la Cor– gica, Nizza, l'AfTrica sett entr ionale. Per risoh·erc questi problemi, gli uomini cli Governo e i dip lomat-ici non possiedono cle– ment i div ersi da quelli che sono a dispos i• :donc cli qu ei citt adini privati, che a bbiano una snflicicntc conoscenza delle condizioni eco– nomiche, sociali, mora li dcli' Itali a e degli alt ri p..1.csi.Chè an zi, se un priva to ha una coltura larga e una intelligenza penet rant e, è certo che nell'ap prezzare gl' int eressi na zio• nali , si tro,·crll assai meglio aut orizzato di un am basciatore o cli un ministro che ab– biano minore forza cli ingegno e insufficient e prcp.u -azionc di coltura. Qurslo è 1/ 11Os/,-o diritto r dovere di cii/a- lio ca Gino Bianco di 11i d1 '"'" SJ.1/f} drm'ICrnlico qun/' I I' /tai ra : l dr.finirt ~I' 1111,r,sù dr/I' llalfll, rndir.nr , rr– sull,,h cht 1/ G, urno dovrU,e. rt1.(~it11tgrtr ,irl/a a/11,a/r trh, ml, rua:ir,1111/r Me::I e fio.i. Viccn ,•r-a , l,t 1tCc:lta dei mezzi più opportuni per il r,\ggiungimc.-nto di quei fini, dc\'e <::-..-.ere abband onnt:\, in limit i a_....._,ai l rg hi, al critc• rio e :\Ila n•-,ponsabil.ità deg li uom ini di go• \·crno. l\'1,,tin> per cui, tutte le di~cns:-.inni, 1.:he .,i fanno intorno ali' ind0\'inelln !-il' l,l nt'utra lità .,1,t utik• o d,\nn(:)!,a, !'-C r intl'rn•nto ,ia peri– colo-.n o llL'CC."' -..ario, !-.Ono pcdt•lt.1mL•11to \'ane, perch~ male impo~ tak t 1./ inkrn-nto nella guerra o la neu tra.lit:, on pr~.-.ono e-.-.t•rc fini a st.1- sle:-.-.i: -,ono i u•i:zi, chr -,j dt.•\'ono u~,re pt:r mgg111n,:::cn• un tmc: t· questo fine ~ la tukln ~ I' incrcml'nto tlegl' i11tt·rl'!-"'imat\'rin li e- morali dl'II' lta lia. Se qtll'lla tutela e quell' incrt.•mt.•nto pote~• e.ero raggiunf;en-i coli,\ neutralità, non s.1.rebbc delitto, non sar<•bbe sto ltcaa, preforire il mezzo della ~ucrra ? E se non si pott• ...... ero raggi un• gcr::ethc con la gu<'rra, non sarebbe sto lte7.7a, non sarebbe ùclitto, rinunri.lft' nd essi per fiacco a mor di pace ? E so non foso:;ene~ a– ria la g11er~n vt•ra e propria, e h.1stac;~e una ..,empli cc minaccia cli guerm, purchè fatt a se– ria ment e, cioè con volont:\ ri.,olut a e prepara – zione adeg uat.,. pcrch~ non fermarsi alla mi– naccia? E se <1ucl fine può c...... crc piì1 facil• mente ragg iunto, ritard ando 1· intt•r\C nt O, fin– chè un ~aldo tes, uto di intese con altri stati neutrali renda pii1 efficace la nC1..,trn minacc ia e pii1 sicura la nostra vitt oria, pcrchè non ri– ta rdare ? 1\la come discutere sulla mngg:ìorc o minore opport un iUi dì que!-;ti mezzi (neut ralità, guerra, mina ccia di guerra, intese, sccltn del moment o opportun o), se p1i mn non 5i5no definiti i fini, che si vogliono ragg iungere, cio~ M' prima non ~i abbiano idee chiare e ferme sui resultati che il GO\'crno deve ott enere colla M "' azione, q ualunqu o essa sia ? La scelta dei mezzi non ~. in misura pre• ponderant e, im1x>sta appunto dal contenut o ii\lrins eco del fine ? Se gl' italiani dcblxmo oggi proporr e alla loro JX>liti ca estera il semplice programma di evitare gli orrori della guerra, la neutralità assoluta dei socialisti ufficiali è il men o necessa rio o sufficiente a realiz zar e quel programma. Se vos liamo proporci di conservare intatta l'at• tual e potcnz.'\ dl~ll'Austr ia•Ungh cria, perchè è il solo paese d'Europa in cui la Chiesa catt o– lica continua a dominare intrc.-cciata con tutti i poteri dello Stato , l'int ervento nella guerra contr o la Tripli ce Intesa domandat o dai cle• ricali sui primi del passa to agosto. era il mezzo necessario a raggiungere quel fine ; e se <111el mez zo non si potè o non si può pii1 tentare, occorre contentarsi della neutralità: benevo la se è possibile, indifferente se altro non si pnò: Se come preminente interesso dcli' Jt alia dob• biamo considerar e oggi la di fesa e il consoli. <lamento della indipendenza nazional e ,mediante la sconfitta del pangermani smo e la col\qms!a un p1u sa loc=m 1hne icrrcs fr:e"d oricn e, e <Ji una migliore sistemazi one dcll'c4!.tllib rio adria– tico, è chiar o che pcl raggiungimento di quel fine s' impone un coordinam ento dcli' azione dcli' Itali a con quella della Tripli ce Inte sa. Dat o, invece, che int eresse del nostro paese sia oggi acquistare il Trentin o e f ermarsi li, senza preoccuparsi del generale problema curo• pco, e da to che il Tr entin o venisse a regalar. celo il Principe ùi Bùlow in compenso della neutralità , non sarebbe inuti le sperpero di forze \'0lcrlo ott enere colla guerra ? Se in– teresse dcli' Halia è la conqui sta cli pii1 lar • ghi domint coloniali, all ora dobbiamo con– chiuder e cho sarebbe stato necessario J' in– tervento dcli' Ita lia a fianco dell'Aust ria e della Germania . fino dal prim o momento della guerra . __J=: le ipat:csi sui fini si possono molti ~ re : e ad ogni spos tamento nei fini corrispo nde immedia tamente un corrclati\'0 spostame nto nei mezzi nccess.1.ri . 1\la chi ma i, ali' infuori degli uomini di go– \'Crno, che conoscono i trattat i precedenti e le propos te precise cho \'engo no faU-c o non \'çngono fatte giomo 1~r giom o dag li uni e <~agli altri a l nostro p..1.c!>c, hi mai ignora ndo questi clcci,i\'i cl('menh tli giudizio, può scn• tenziare con skun•v . a che il Go,·erno fa bene o fa mnle a rimant:'r neutrale, farebbe bene o farebbe mal<' a rompt:"re la neutralit.\ ? E anche quamlQ nt"ll' e-...1.mcdei mczz.i richies ti dal raggiungimt:'ntn di un dc.·it.•rminato fine appari,..,e 111.•n•,..,aria la gu\.'rra, non ~ e\·iden te che al solo Gon:rno tocca la respon!inhil it ?l di sceglierne 11come t.' il quando, ~ah ·o benin– teso ad as!>egnar<.· a ratt i comp iuti, a cin'tcnn rcspom,abi le il meri to <Id bene e il demerit o del mail• fat to? l momma il 11osJ,otl,r,110 t/1 clllad111i ,11 mio Sinio tltmocr,iluo ; quello -;;;-;;;;;;;; arr !.!!,__ Go,-eruo il 1, ,,,., cltr rsso tlet·r s1·O/~at ; d,rillo dLI~ 110 i d1 al·rrr unn rngicmt't'Olt hbald 11tlla sulla r udi' uso dr~~ rtum pa la rrnhu11Zio11r ,ltl pro~ramma, r <11 m·rrr /11 urtu:a chr nel rt,so chr occotu 1 la guo ra pt r /a rtaliz:a:io11r dtl proKramma t•o/u/o dr,/ patsr. zl parsr lo stpottì Il patse dtlle frasi Insulse. ]n\-ccc 1 ùa cinq ue nlt.'.!<l i a qu esta p..'trt C non ~i discute d' ~i'h ro che cli intCr\'cllto o di ncu• tra lit.\: cioC proprio cli quel problema che il pili element are buon scn!>O dovrebbe con!-igliaro a lascia r d:l part e. E si lasci a ,;i<;tcmnti ca– mcntc ncll' ombra la delinir,ionc dcgl' int eressi nazionali, cioè si tr;l!-t(:ura cli illuminar e l'opi• rvonc pubblica prop rlo &u qu el punt o, cho i priva ti sono com1~ ten ti a discutere o <le-– ciderc. Jn qu esto cam po tutt o si riduce a frasi \·uoto di !-.<'11!--0: e sac ro egoismo•, , int eressi vitali 1 1 • gmstc aspirn 1ioni •· Ora :.i può comprender e, alm eno fino a un certo punt o, che gli uomini cli Covemo taccian o sui rcsultati , che intend ono raggiun• gerc, finchè non rit engano cli avere la sicu• rezza del ~mcccSSo e non reputin o g-iunto il momento di mett ere le .cart e in ta\'"Ola . Dopo trcnt ' anni di politica segreta cd cquh ·oca, non si può pretend ere che ad un tratt o il Co • \'crn o assuma una lin ea di cond otta cli\-crsa: non si cambia il cavall o mcnlr c si atlraversa jJ fiume. A pace fatta , se la dcm ocrnzia ita_,. liana non è formata tutta di traditori od' im,• bccilli, qua lche voce non dovrà man care che ecciti il pa.cse, in base alla pericolosa espe– rienza di questi giorni, a metter e ftne alla politi ca dei segre ti e delle sorpr ese. Per ora, bisogn a accettar e senza ben eficio d' in\'cnta• rio l'eredità del p..1.SSato, e cer care di renderne meno amara che sia possil>ile la liquidaz.ione. Ma qu el che documenta la immaturità po– liti ca. de l nostro pa ese. qu el che ci umilia come dem ocrati ci e come italiani, e) la faci• Jità con cui, fuori del Govern o, i più si accon– tentino di poche frasi insulse sugl' interes si del ~ ~e . ridu cendo tutto lo sforzo del loro pcn– , iero ad almana ccare sull' int cn ·cnto e sulla ,eutralità. 1 1n fondo, i più aspettano, per definire il sac ro egoismo, e le legittim e aspirazioni, e i vitali interes si, che si delinei meglio la sorte lclle b..1.tinglic altrui. Se vince~ c il blocco austro •germanic o, allora il sacro egoismo vor– rebbe che ci si buttass e add osso alla Fran cia per prend erle la Tl•nisia. Se vincesse la Tri• plice lnt csa , alloro i vitali int eress i dcli' Ita– lia \'orrebbcro che cadessimo add osso ali' Au – st ria . l no\'e decimi dcgl' itali ani sono pronti a \'0lar c al soccorso de lla vittori a . li pa ese de lle fras i insulse è, in fondo, un pacso di aspi – r:i.nti sacco manni. Speriam o che le minoranz e cosc ienti defi– niscan o esse gl' inter essi dcli ' Halia e ne im• pongano la realiz zazione al pa ese e al so• venlO . G. SA.LVEMINJ. Abbonamenti ali' " Unit à ,, Abbonamento soslcn·itorc annuo L. 20.- scmcs. 1> 10.- Abbonamcnto ordinario annuo 5.- scmcst. 2.50 A bbonamcnto a una determinata serie di 1,umeri successivi,cia- scrm numero . 0.10 Per avere 1m 1111mcro arretralo ùiviare cartolfoa con. risposta pagala. Abbonamento cumulativo: Unità e Riforma Sociale L 16.-

RkJQdWJsaXNoZXIy