L'Unità - anno III - n.33 - 14 agosto 1914

568 L ' UNI T À LA NEUTRALITA (Dall' < Unità • del 16 N ov. 1912). Non è affatto assurda la. ipotesi, che il cor– rispett ivo clato dall' Italia alla Fran cia e al– i ' Inghilterra per una garanzi a marittima me– clit-crran ca, sia un sempli ce imp egno di 11e11- tralit(i di f1ontc ad un eventua le conflitt o europeo. Ora, come la neutralità ,mu-itlimr, dcli ' Italia gioverebbe a.li ' Ing,hiltcrra e alla Fran cia , cosi se nza dubbi o la nrulralihì terrestre dcli ' Itali a giovere bbe alla German ia e all'Au stria, per la ragione fondamentale espre ssa da Bismarc k che qualunque atta cco dcli ' Jtalia al confin e aust riaco diminuir ebbe la compatt ezza terre – stri" del blocco austro -germanico, cioè dcl– i' unica e grande forza di cui la Germania disponga nella bilancia europea. Ciò posto, non vi è ncs,;una necessità logica cli escludere che I' ltalia, al momento di sce– gliere fra la TriplicC' Int esa e il Blocco austro– gcrmanico, bilanc.iando i vanta ggi e i danni dcli' uno e dcli' altr o sistema, li tro vi del tutto equivalent i. e perciò asp iri a perpetuare le intese medit erranee e i trattati continentali, collocandosi in una posizione cli equilibrio, molto anal oga a quella del passat o decenni o, e che è stata una vera e propria, per quant o difficilissima e instabi lissima, neutralità. Si tratta, però, di una ipotesi cstre mamcnt·e improba.bile nel fatto. A 1ompere qucst' equi– librio cl' indifTeretlZa, già per sè stesso diffi– cilissimo e quasi impossibile a determinarsi, provvederebbe l' uno o l'a ltro gruppo di al – leanze e cl' intese, ofTrc.ndociqualche ulteri ore vanta ggio o minacciandoci qualch e ulte1iore danno, in modo da far traboccar e con l' aiuto della nuova offerta o della nuova minaccia, la scelta da l proprio lato. « 1 .... , situat ion dc l' Italie - ha scritto egre– giament e Fr ::incis Charmcs nella Ucv11e des deu r Mo1Ules del 1° ottobre 1912 - est quclque peu paradoxale cntre son alliance territoriale cl ses cntentcs marit imcs. Si la guerre cclata it quel est l'int·cret qui l' cmpo r– tcrait? lt est difficil de le tlirc : cela depen derait sans doute du momcnt "· i:: qurf;ta la neutral ità con tulle le sue ~or– prese, i suoi vantaggi, i suoi pericoli e le sue impossibilità. l\Ia la ipotesi in una posizione di perfetto eq uilibrio dell' lta lia fra siste ma tedesco e si– stema inglese, per quant o sia difficilmente realizzab ile nella prati ca, è assai utile come str 11menlo logico per aiuta.rei a semplificare e chiar ire la. comp lessità del prob lema, isolan– done gli clementi e valutand oli ciascuno per cont o proprio. Posto, infat ti, che il punt o d'equilibr io rap– present i il mas."-imo uti le dcli' Ital ia. diventa facile e immediata operazione della. ment e il suppo rre una. deviaz ione verso l'una o l' al– fra alternativ a, e calcolare le conseguenze della possibile deviaz ione, e stabilir e sulla ba.se di queste conseguenze il criterio di pre– ferenza da adotta rsi 1,c1· le soluzioni successive. Restrin gendo, per es., la nostra osserva zione allo strett o cam po dei problemi militari, anzi al nudo tema della difesa nazionale, è lecito, cd è doveroso domandar e : « Caclcris paribus , è preferibile per l'It alia la soluzione, che ga– rantisce la sicurezza marittima, o quella che assicura la difesa terr estre? ~. Beninte so c.he questa netta dislinzi onc, in due termini, del problema della. di fesa risponde a un mero bisogno logico, e deve essere intesa sempre cum gra no salis, tenendo presente la fonda– menrale uniHt del problema stesso. Prendendo, invece, in esame il solo lato fi. nanziario del problema delle alleanze , possiamo domandare : 11 Caetel'is pari bus, quale solu– zione agsrava I' Italia con un minore peso di spese militar i ? 11 Prendendo in considerazione i fini che I' Ita – lia deve propor si nella sua politica estera, e ponendo a base cl' ogni ragionamento la tesi che I' Halia deve promuovere e tu telare le nazionalità balcan iche contro ogni nuova espan sione politica dell'Aust ria, è logico do• mandar e : 11 Caeteris paribu s , qua le soluzione garanti sce meglio ali' l talia il ragg iungimento di questo fine ? •· Ad ognuna di queste domande l' esame ob– biettivo della.. attua le situazione intcrnaz io- nale ci conduce a.lla conclus ione che il rinno– vamento della Triplice Alleanza present a per noi i minori vantagg i e i maggiori inconvenienti di qualunque altro sistema. Riassumendo il risultato delle nostre mode– ste consideraz ioni : a) è un errore affidarci sic et simplici ter alla rinnovazione della Tripl ice Alleanza, quand o essa ha perduto, dopo il mutam ento dei rap• porti fra Jnghiltrr ra e Fran cia e tra rnghil– tcrra e Germania. e dopo la rivoluzione balca – nica, l' ufficio e la podestà di suprema mode– ratr ice della politica europea ; b) un rinno vamento della Triplice su pii, larghe basi. portando fata lmente la nostra solidarietà ar mata ali' imperiali smo genn a– nico. sarebbe militarmente cd rc onomica– mcnt e una follia; e) i nost ri intere ssi medit erranei, special– mente dopo la conquista libica, ci portano a star e in pace colle potenze navali medit er– ranee . e a non rifiuta re gli accordi che esse ci propong ono : d) gli interessi immediat i e urgent i della poliUca estera ita liana sono ncll' Adriati co e nella penisola balcanica. UDAI .DO F OR)IE:-l"TI NJ. I monopol1 fiscali e la democrazia. Dall' Estrema Sinistrn taluno ha lan ciato la idea-girando la di un monopolio . Cn:iamo il monopoli o, si dice . La cosa non è chiara, ma la paro la è gro ssa . Si può, dunque, far credere al mira colo. Io non porrò la qu estione se si possa istituir e il monopolio della produzione, o se non si possa inve ce pensare che :il mono – polio dcli?. vend ita. Mi auguro che coloro che hann o parl:no del monopo lio si riferi s– sero ;ilmeno ad un monop olio del secondo tipo. Ma a pre scind ere dalla questione tecni ca parricobre, su cui potrei fare molt issinw osservazioni accennerò a qu ello che l' a t~ tuale Pr esidente del Consiglio, con la sua solita chiarezza ment ale, obbiettava al– i' onorevole Labriola il qual e, dopo ave re tempo fa invo cati, in nome di un sind a– calismo catas trofi co, i miracoli mit ici dello sciopero genera le, invo cav a di recente in nome di un popo lari smo facilisra, il miraco lo mitico del monopo lio fiscale. AIP onorevole Labriol a l' onorevo le Sa– landra ossrrvava che vern mcnte non aveva mai saputo che i monopoli fiscali fossero un canone della finanza democraticci. Avev a perfettamen te ragione. Era le.ile cd era se– rio, il che è molto per un uomo politi co del nostro paese . Io non sono contrario a priori ai mono – poli sui consumi, perchè, purtroppo, in un paese non ricco in cui bisogna colpir e an– che i consum i, ed in grande misura, tali mono poli sono mez7.i fisc,1li a cui non si può preg iudi zialmente rinunziare. Passcr:1 anzi molto tempo pr ima che un paese come il nostro possa at tenu:ue i monopoli sui cons umi. ì\fa un conto è riconosce re necessar i :m– che i monopolì fiscali e confessa re che non si può per ora buttar via quelli che ci sono; cd un conto è invocar e, propr io da questi banchi, altri monopoli sul cons umo in nom e dell a democraz ia. I mon opo lì fiscali sono un pericolo per i consumatori, per la politica demo crat ica e per il conrrollo p:n lamcntare . Sono un per icolo per i consum atori per– chè, quand o lo Stato, specia lmen te u1lo Stato come il nostr o, ha un monop olio che riflett e una mer ce di prima necessit ~, esso non se ne serve a favore del cons umatore, ma per lo più contro il cons um atore . E ben lo sa pp iamo noi che, dopo aver avuto :1!- 1' inizio qu:-ilche sgrav io delle t:u iffc ferro– viar ie, le andiamo ,i.umentando orn, ogn i volta che un q~1alsiasi proble ma di costo sorga nel seno dcli' :u.icnda stat:i le delle ferrovie . E d' alt rondc il monopclio è un mcz:w pcricolo so anche polit icament e, perch è tende Biblioteca Gino Bianco a mettere lo Stato in condiz.ione di trarre au toma ticamente danaro, senz.a il ripernt o period ico consenso dd Parlament o. Lo stesso monopo lio delle assicurnz ioni al qu ali io fui favorevo le, non legittima le illusioni degli effetti socia li che da rnle ri– forma si speravano :1 troppo breve sca denza. 11 mo nopo lio delle ass icuraz.ioni è un a delle industrie di Stato che dobbi amo favor ire ; ma esso non poteva dare tutti quei fru tti che si diceva e: prima che ne possa dare di molto rileva nti, passerà assai tempo . Ora , in base a quella stes sa ragione di prudenziale caut ela per cui noi riconosc i<-• mo l'uti lità di mli mOnopo li, ma ne ve– diamo anc he i peri coli, fino da quel mo– mento ci opponevamo ad una frase, allorn di moda anche fra i soc ialisti, la frase se– condo cui :wrebbe bisognato finanziare lo St ato. Nelle cond izion i reali del nostro paese ciò significa dare :ilio Sta to altr i mezzi indir etti contro la democrazi;i, e con– tro le classi operaie . Perch è poi il monopolio del lo zucchero sa reb be nece ssa rio? Una vclrn che, per ri– durre sens ibilmente il prezzo dello z.ucchero, bisogna diminuire anche l'impo sta di fab– bri caz.ion c, delle due l' una: o lo Stato si trova in grado di rinunci are :1d una pane del get!ito della impo sta, ed allora pu<Ì farlo senza creare il monopolio; oppure non vi si trova in gr;JClo, ed allora il mo nopolio, non solo non soddi sferà il desiderio del con– sumatore, ma lo esporr:i :1 nuovi perico li. Mi auguro che I.i resi del monopolio non sia la tes i con la <1uale uomini che tradi – rono i prin cipi della democrazia cerch ino di rifar si una verg inità, di illuder e il Paese sulla possibilit:\ di superare tr oppo facil– mente le attu:i li cond izioni fi1rnnziarie, e di salire :il potere con una fretta che non li onorerebbe. A . Gra zia de i. (Da un di1corso pronunciato all1 Camero dunnle la. di1cu~· sione 1ul regime degl i i:uccheri) FnANGliSGO Bll.TTll!.TO - Catania E DI T OR E LA GIOVINE UROPA diretta da GIORGIO D'ACANDI A Questa nuova collezione comprenderà : i\fonografic sui problemi naziona li dei di– versi popoli ; Raccolt-e dì documenti diplo– mat ici, di relazioni ufficiali e di st udi spe– ciali ad illustrazi one delle monografie sud• dette; Raccolte degli scritt-i più significa– l'ivi dei difonsori delle cause nazionali. Scopo della coolezionc è quello di dar e una visione completa delle vere condizioni delle nazionalità oppr~se o in via di for– mazione, di rivelnrne le aspirazioni sh1- diand o tutte le possibilità delle loro realiz– zazioni. La compilazion e affidata a uomini di progresso e cli fC'de,sarà condotta con me– todo di sincerità e serietà assoluta : la lett ura dei volum i sarà perciò utile non solo a quelli che crcdon.:i nella vittoria finale del principio di nazionalità , ma anche a coloro i quali, pur seguente il crite rio di .equilibrio che guida l' att uale politi ca. in– terna zionale, non possono tutt avia ignorar e quelle correnti sotte rrane e che costilui ;cono la ragione ultim a dei pii.1 grandi ab, ·cni– mcnti della vita dei popoli. Volumi della 1 3 serie: f. - VAIXA E . - Albania che nasce (già pubbli ca.to. IL SA1.V JD IIXI G. - li pwsiero di Gl Maz- zi11i (d · imminente pubblicazione). lll. STUP 1\ Rtc11 G. - L a 1w.tio11e greca. Uscirann o al principio del 19 15: 1V. Kou •1:--:~1 .... A A. - L' evoluzio ne dello spi – rito di libnlii in Russia . V. Bo:-.N G. - L' lrla11da e la riforma agra– ria (1a t raci. ital.). V I. !?accolla di doc11me11li diplo matic i sulla q11istio11carmena . Scg-uirnnno st udi sulla nazione polacca, rumena. serliocro ata. greca. sulla crisi rnssa e la federazion e dcllÙ nazionalit à in Rus– sia, sul Trentino, gl' italiano della Dalm a– zia, sui fiamminghi e ,·a\loni, su l'A lsazia– Lorena. sul mo\'imcnto indiano cd egi– ziano, sul pensiero di A. ;\lickicwicz, di \V. Solovic-fT. di i\lustafa l'\amel ccc. ABDONAME NTO ALLA PRIMA SERIE DEI SEI VOL. SOPRASEONATI llalla L. 12. - anticlp1tc - Estero L. 13.50 Commissioni e vaglia nll' Editore F. BATTIAT0 - ~ATANIA (Via Androne N• .fZ a .fS). LIBRI RICEVUT I ALBERTO CE ISSE R, L'imposta prussimw sul– /' entrala (Einkom men sleuer) ; • Riforma So– ciale •• S. T. E. N., Torino; pag. 100 . L. 2. Nel 1893, il :\linistcro Giolitti -Gagliar do presenta, ·a il p1 imo progetto d' imposta glo– bale e progr essiva, cui ne sono seguiti di poi ben allTi quat t ro. - li ?\linistero Saland ra ha ora a sua volta promesso d' int.rodmTc quan to prima questa fonna di tribut o nella. num erosa famiglia fiscale cl' Halia. . tel 1891 il i\linistcro ~Iiquel iniziav a la sua celeb, e rifoima delle imposte :,tatali e locali in Pru ssia con l'im posta snll' entrata. la. qual e nel 19 1-2 fruttò 350 milioni di marchi, e col– -pisce (su lllla popolazione di ,12 milioni di a.bitant i) oltre 6 milioni di cont 1:ibuenti, di cui oltre 5 milioni e mezzo pos"iicclono sol– tant o un · ent rata accertata da :\I. 900 a 3,000. La Legge Pru ssiana l- stata di poi presa .:id esemp io dalla maggior par te degli Stat i Germanici e recentemente bcnanco dall' Im– pero. Quale prepa razione, quali ord inamen ti, qual ambiente spiegano il mirabile successo dcli' im– p~ta Prussiana ? Come viene essa app licata. in fatto ? Ecco i problemi che il dott. Alberto Gcisscr indaga cd illust ra con r acume di ammini st ra– tore pratico e colto che hanno acquistato ai suoi scritti economici e finanziari mcrit-ata riputa zione presso il pubblico italian o. In appendice al vigoroso 5tudio, l' .--\, dà un' accurat a versione della legislazione pru<;• siana odierna per l'i mposta su l' entrata e svolge alcune conside razioni su la tassa di famiglia app licata dai Comuni Ita liani, rile– vand one le sostanziali divergenze dal tribut 0 Prussiano. Flrcn:r.e - Slab. Tip. Aldlno, Via dc' R,:nal, Il -Tcl. 8-85- G!US. illl.TEnZll. & f!Gill - Ba~i EDITORI LIBRI D'ORO ANILE A. - La salute del pensiero. (N . 4) di pp. XV I•184. L. 3,00. PREFAZIOl'\E. - PARTE PRIMA : Pensiero e personalità. umana . - L' evoluzione dcl– l' uomo - Sistema 11crvoso e sensazione - PARTE SECONDA : La nostra vita orga11iui - La nostra vita me11tale - Pe11sicro e cer– vello - La vo/011/(i libera - l.e cucrgie 1111mm - La sal ute del pensiero - il trionfo del pensiero - La nostra coll11ra. - L' cdu– cazio11c dell' 1!01110 - PARTE T ERZA : Le malatti e del pe11sicro - T ·nuovi doveri del medico - La nostra salute. 1\nton ino Anilc è meritamente noto come uno dei piì1 valorosi scienziati dcli' ]talia d'oggi, mcdico•scienziato e lette rat ,,~poeta insieme, di labmiosa ponderazione, serena figura di scrittore d'austera nobiltà mora le. E questa sua opera felicemente or iginale, che ora offriamo tra i « Libri d'Oro », è però scientifica e prati ca insieme, di di– vulgazione d'ide e e di profilassi mora le. L'\ vita umana è un sol nucleo unita rio il cui cent ro è il pensiero : ogni concep ito dualismo fra mater ia e spirito , positivismo e .:ìpiritualismo, S(icnza e ideale non riesce che a scomporr e quell'equi librio, nella cui ricerca. è la verità, nella cui conqui sta è la perfetta salut e della nostra vita , che è vicenda di mat erialità che si spirituali:1za e di spiritual ità che si materializza. Cosi possono le scienze naturali stare a base del piì.1 asSoluto idealismo, cd è il pensiero al centro della vita nostra come di tutt-a la vita univ ersale. li maggior nostro sforzo per raggiungere la salute fisica e felicità int erna non è perciò che conqui sta. di noi stessi come spirito, volontà di possederci int eramente, perehè troppa umanità sof– fre incurabile dai medici e di cui il benes– sere Jl◊n può ristabilir si che nella riequili– brata salut e del pensiero . 11 medico resta inopero so dinanzi a una molt-itudino d' in– ferm i, nevropa.tici, abulici, infelici cl' ogni mani era che reclamano invano la nostra assistenza. « Non nuoce, scrive l' autore , se fra tanto forme di profilassi si pensi ormai ad una profilassi mora le. V'è tanta parte cl' umanit.:>i. dolorante che non soffre che della man canza d'un sostegno spiri– tuale.. E non v' è ambascia che non scompaia sotto una nuova rielaboraz ione mentale. Uomini affranti , per i quali non fu bastevole alcun bene esteriore, si sono riempili d'energia al primo tenta tivo che han fatto di possedersi ». Quindi il libro, che come divu lgazione cl' idee vuol essere. disvelazionc cl' umanità e dei suoi pii., schietti valcri idea.li. riesce 1 opera <I' aiuto e conforto per chiunque ab- 1 bia. bisogno di serenità : esso è animat o da spirito bc-ncfico e dal pil1 alto senti– mento uman o. 11 medico oltre che giovarsi della scienza attinge ai risultat i più eccelsi e puri del pensiero. Dirigere commlSBlonl e n glla alla Casa Edllrl, e OIUS. LATERZA lt FIOLI. Bari.

RkJQdWJsaXNoZXIy