L'Unità - anno III - n.28 - 10 luglio 1914

548 L'U NIT À Le elezioni amministrative di Milano . l\'[iiano snrà amminis tra ta d ai so cialisti. ;\. vrcmo , credo, il primo esemp io <.li una grande citt à europea ammi nistrata completamen te dal part ito soc ialista. Vedre mo l'esper iment:>: sarà c1uel che sa rà, ( parti ti cler icale, liberale e ra– dical e, tulli insieme, in fo:1do, l'ha nno vo luto: orn lo godranno . Non è mia intenzione di fare una lunga chiac– chierata. Si è scrit to e si scriverà chissà quan to sulle elezion i di l\'l1lano: non voglio aggiungere sproposi ti a sproposi ti, bugie a bugie : Dio me ne guardi! Mi si perm ett a solo <li esporre qualche con– siderazi one basa ta su l buo n sens" e su ll'aritm e– tica, tan to maltratta ti in quest i giorni da tutti i giornali milane si e spec ialm ente dal Co,riere e dal Secolo. (Avverto subit o, a sca nso di malin• tesi, che non sono socia lista). E comi ncio con de i numeri. Gli elettor i ammin istra tivi sono attunlmente a r..·l ilnno 142 mila in cifra tonchi, cioè circa il doppio di quelli che han no partecipat o all e e– lezion i. Partec iparo no alla lotta (es clude ndo i repubb lican i che racco lsero poco più di un mi· gliaio di voti su un a lista di minora nza), con nomi disti nti, i socia listi,, i rndiuili (fascio de· mocrnlico popolare) e i liberali (clerico•m odemli ). Le tre liste ra ccolse ro rispe ttivam ente in cifra tonda 34 mila, 9 mila e 31 mila voti. I socia– listi vincono qui ndi con 3 mila voti circa di maggi oranza su i clerico -moclerati in una ciltà dov e gli elettor i ins criu i sono, come si è detto, 142 mila! Queste ultim e cifre di cono già di per sè qualcosa . Complessivamen te i votanti furono, come si vede, 75 mila circ;i , ~omprend endo i repubbli cnni. Fllr ono cioè circa il 53 per cento degli eletlori inscrilti . Se l'a rit metica non è un'opinio11e, mi pare s i possa intanto affermare : 1°) La vitioria dei social isti non è cer to una vi ttoria strepitosa . (Si ricordi che senza dubbio pochiss imi sociali sti han no clise rtat o le urn e). 2°) I radicali, o meglio il fas cio democra• fico popolare ha raccolto.... quel che doveva rac– cogli ere I (Nelle passa te elezio ni con la metà degli elettor i insc ritti ragg iunse pr esso a poco lo stesso num ero di voti! ) 3°) Le forze dei libera li (clerico- modcra ti) sono rispe ttab ili e potrebb ero abbas tan~a facil– men te in una pr oss ima occasione, dar e lo sga m• be tte ai socia lisli, se i libera li stessi facesse ro veramente il loro dovere. (È pure amm ess o da tulli che la massa de gli asse nteisti è data, per circa due ter zi al meno, da elettori liberali) . Sempre segue ndo il buon senso e l'ari tmetica, con le sole nozioni delle class i elemen tiiri, è facile osse rvare poi che una diserzi one med ia alle urn e del 47 per cento circa non si dovrebbe am – mettere nella ci{tà che vuol arr ogars i illi tolo di capitale m orale. Quando il 3 per cento (dico Ire !) in più d i voti liberal i conteggia to sui 142 mila ele t– tori insc ritti sarebb e basta to per vin cere i sociali. sti, non si ha il diritt o di parlare come ra il Corriere di II parli/o / eri/o g revem enle dalla iu – lempesliva elargizione gioliltia11a del s11jfragio ttui versale n. Si deve esst!re sincer i ; si devono rie;;~~ d; forti , i 'pròpr i or{i,eside ve dire : " Ben ci stn i i socinlisti fanno il loro ilo• vere; si valgo no del ,,oto, .tssai giustamen; , loro conce ss o i noi siamo Qjù istrui tLe non cc ne se rvian!o i ci tiriam o in dispa rt e i soppor– tiamone le conseg uenze "· E che cos ì sia, e non nlt riment i, me lo con– fermano altr e due cifre . Qualche mese fa si è costitu ita sui rud er i delle vecch ie assoc iazioni clerico,mode rate l'Associa::;ione Liberale, che ha dirett o per il pnr tito le attuali elezioni. I soc i non raggi uns ero il num ero di 25 00, credo , e la sera delle elezioni delle cariche social i (si do– "evano nominare circa venti consig lieri) pr esero part e ~tlla votazione I 67 o I 68 persone! Non faccio commen ti; guas terebb ero! Ricordo solo che siamo nella capila/e moral e, che gl i attu ati elettori sono 1.12 mila e che il pa rt ito liberal e si vanta di esse re il partit o dtll e classi colte e I delle classi dir igenti. (Oh co me potre bbe esse re util e a qu t:ste class i In scuola di cui parlò al Fi lolo/:{ico Gaeta no sa lvem ini qualche temp o fa! ) Quali le ca use di qu es ta profonda ~patia del ~ i;o Ì ibe rale? Non mi sen to <li rispo nd ere a ciò ; -nè voglio ted iare , come ho detto in prin• cipio. Altri lo farà . A mc basta cli aver espos to qua lche numero e da aver mostrato di essere tanto ingenuo d'a ver fiducia ancora nell'a ritme• tica elem entare e nel buon se nso che in altri già fu caposc uola. c. 1. A i!D tO:-:TI . II Comitato Centrale antiprotezionista. Jt gr uppo romano, seguendo le indi ca– zioni del Congresso di 1\lilano, procede/le uella riuni one del 17 giugn o ali' elezione di uove membri residenti a Roma . 1/ a vari soci espressero I' op i11ione che al cri– terio della residenza in Roma, dovessero ammettersi delle eccezfon i consigliate da varii motivi. Il Comitato si è trovato con– corde del medesimo parere, e nella sun prima riu11io11c ha deciso, come suo pr i– mo atlo, di aggregarsi l' on. E·ugeui o Chiesa, il prof. Ei11a1uh, t' 011.Giretti, il prof. Ugo G11ido M omlol{o, il prof. Sal– vemin i. Cousidera udo la. di!Jicoltà pratfra. d1'. ri nnire molto spess o 1m comit ato molto 1m111eroso, si è stabz'.lito che le riuni on i sfou o val ide quand o int ervengano almeno cinqu e m embri. Avwdo i professori M011dolfo e Sa/ve– mùii dichiarato d-i essere uella -impossi– b1:t-it.à di accettare l' ùicarico , il Com·itato centrale ·resta così costitu{to: Pr esident e 1° Prof. A utonio de Vili de Jlllarco. Consiglieri 2° Prof. Carlo Baz:i 3° rJvv. Gi useppe Brucco leri 4° Deputato Jl/ arco Cir ian, : 5° Deputalo Eugen ·io C/11'.esa. 60 Prof. L11igi Ei11a11d-i 70 Deputato Edoardo Giretti 8° A vv. Agoslù10 Lan zi/lo 9° Barone Eve/iuo 1\/ arin.cola di San F/oro 10° Guglielmo Quadr otta. 11 ° A vv. Salvatore 1l1astrogio van ni Segretario am ministrativo 12° Nico lò Frrncello, Segreta rio ge– nera le. 5 11 proposta Fa11cello, il Co11iitato ha riconosci uto l'inopportunit à di stip endiare il segretario, alm eno per ora . Ha. stabi– lito di utili zzare i mezzi fi'/la11ziari - scarsi m ezzi, p urtroppo ! - di cui disp one, per pagare le spese d,: u11ap iù int ensa propa– ganda scritta e orale. Sarcl ripresa la pubbli cazione dei manif esti antipr otezio- 11.isti e sarà iniziata la. pubblica zione di op11scoli di propaga,u/a popolaris sima. li Comitat o desidera di potere utilizzare Mdli i giorni /e st.iv ,: e tutti i propri propagau – d·isti per conf erenze d1'.propaganda 11elle varie regioni d' Ita lia. 1l1a per chè tutt o ciò si'.a.possibile al più presto è necessario che tutti gli rwtiprote zionist i si attengano alle seguenU norme : Per l'organ izzaz ione della Lega. 1° Tutti i gru.pp1:già esistenti sono pre– gati di mellersi al più presto in rnJJPorlo con la- Segreteria àella Le ga a11tiprotezio– nista. (Piazza Campo Ì lforz,o , 3 , Ro111a) indicando in modo preciso i compoue)Jti dei vari consigli direi/ivi e sopratutto i segretari . I gruppi devono anche indicar e il numero dei propri soci. 2° T utt i gli a11tiprolezio11ish devono provvedersi della tessera. della Lega, -in– viando al segretar io a1mnù1,isfrativo avvo– cato Salvatore 1Wastrogiovanni (Via Ca– vour , 340, Roma) lire due. Dove esistono gruppi, è necessario :pe r risparmio di lavoro e di spese - che le tessere siano ri– c/11'.esle in blocco per tutti i soci . 3° Nei paesi dove non esistono gruppi è 11ecessario che gli a11tiprotezio11isti s1: mettano iu rapp orto con la Segreteria. della Lega, perchè questa possa a sua vol!a met– terli'. iu rapporto con allri 'di paesi: vici11i ed orgnizizzare pralicame11te la propa– ganda. Biblioteca Gino Bianco Per la propagan da orafe. li Comitato prepara vari cicli di /Ho– pagauda nel Veneto, in Romagna, in P ie– monte e in Calabria. Tuili gli autiprote– zionisti di queste regioni, i quali intendano approfittare di tali cicli per co11/ere11ze, comizi ecc., sono pregati di rivolgersi alla segreteria tiella Lega, pcrc/1è possa orga– nica111e11te disporre il lavoro. Speciale in• vito si {a alle leghe operaie. rJ nchc nelle altre regioni, il Comitato invierà propagandisti, se richiesti . Congre sso antiprotezionista Calabrese. Il Comitato Centrale ha anche stabil ito di com.1ocare per i primi di settembre 1t11 Congresso autiprote zionis ta wlabrese a Reg– gio Calabria. A tale congresso ,hrono par– tecipare i 1110/hdepu tali calabresi già adc- ~ uti alla Lega, i rappresentan!i delle prin– }ali industrie locali, i rapprese11/a11tidei ruppi antiprote ziouisti, delle socielrl opc– aie, delle associa zion i locali di tutta la alabria . Da/a I' impor la11za del ro 11- gresso in cui sara11110discussi gli inte– ressi economici e ideali della regione ca– labrese, è necessario che lutti i nostri ami ci si mctlano ali' opera su bit o per la buona rius cita dcli' importante i11iziatfra. Per il Comitato N1 COLÒ FA~CELLO, segre/ . Frammenti di vita italiana. Un principe ammirabile. Dalla relaz ione de l Comit ato dir elti vo della 11 Società pe r le scuole nell'Agro romano» de l 1913-19 14 : 11 Le manifesta? ioni di consenso che han1l(l • semp re pili ac compa gnato l' opera de lla 11 Scuola, hanno spin to il Comitato ad apr ire ~ nuove scuole ncll' nnno co rrente, pe r cu i 11 possi.tmo oggi num erare 51 classi a corso se– ,c ra/r, ·I a corso diurno e 7 a corso /e.stivo n<'I– , l'Agro Roman o e nelle Paluc\i Pont ine, con • un comp lessivo num ero di circ a 2 1 oo alunn i. , Consoln1ne sopra tu tto è stato per noi lo 11 :::lancio col quale in alcune local i i.\ i conta- • clini hann o coHrnil-o la ca panna. scuola. la • pii', bella de l villaggio. Cosi i con tadini della • Botte prC'sso Ti voli : quei di R ivo la Nespo!t1, • nella Selva di Terra cina, che al!' angus ta ca- • panna de llo scorso anno ne han sos titu ita 11 alt-ra più comoda cd ampia; quei cli Cocuzza , • anch'e ssi nella Selva di Tcrr a;;ina , c. prim i " fra gli al tri. per la nobi le ga ra ad innalzare • il modesto temp io de lla scuola, sia pu r cli • travi e di paglia, quei di Bassiano. che nel • quart o cli S. Donato (paludi pon tine) hanno 11 con amorevole sollecit udin e inalzato a in lta • loro spesa una bella. capa nn a•scuo la con sei 11 finest re C'arr edata d i banchi. 11 Una scuo la in1portant c avr emmo voluto • aprire a Casa/ Rot01:do sulla via App ia An- • tica ; in essa avremmo racco lto non so lo i .e contadini de l luogo ma anche i numer osi c.: brac ciant i che in quella zona atte nd Clno a.i fl lnvor i della direttis sima Roma-Snpoli, nella ,e gra nd issima maggioranza ab ru zzesi, sa rdi e 11 lazia li, tu1li analfabeti, s~ i! prof!riclarie>. • D. Carlo Tor/011ia, non ci m•essc rifiutalu la « conccssio11c del locate JN UN suo vEcc 1110 C'A– • SALE 01~, \.!U>-'\.'J.'.O. Anche alla Pisana pres so « la via Portu cnse , per il diniego dçll' affit tua– " rio, non ci fu po5sibi lc l' i!:,(itt1zione de lla. • ;,•.-uola. Di fronte a. questi di nieghi, !:it.a.nno 11 p'?rò le cort·csi accog lienze e le gentili pre- 1( mure incont rate presso altri proprieta ri cd 1e affittuari 11. Come si lavora ~ a. Giorni sono, delle mie conoscenze si trcva.– vano a Roma e - a motiv o di alc uni int eress i cd inizia.liv c conn essi colla situazione cl' Al– bania. - doveva.no abboccarsi con <~ a.!chcdm 1_2 elci P!ìi alti papaveri della bnrocra;-ja ,__ Dovet– tero cosi speri menta.re ch c..J;..oraJ:ia.,...giom .. J.ic.ro .., di qu ello e di molti altri consim ili messeri ·-~ viene distrib uito nel modo che seg ue: dall e ore 10 alle 11 ii1 uflicio; da lle ore 1 1 a.Ile ore 14, colazione ; dalle ore '-t alle ore '-I 1 ; . alr :-\ragn o; dall e ore I ~ re 15 I~ i'A SShG · GIATA l'ATRl01'T JCA ; indi rit orno : :i.li ' .\ ragn o ; e dalle ore 16 alle t 7 di nu ovo in ufficio. Da che si vede che il tempo quotidiana.ment e dedicat e ai doveri del proprio po;,to si com – pone di_,!,na~sime ore due _,J.:: dal che , i ved{' pure come i n:t:f , bur ocratici ~ abbia.no in· ventato, a maggiore compiacimento del cìt1a dino e contribuente italiano, ~ nuova. ap – plicazione del 1>atriottismo, e cio<\ la !'ASSI~<• C IATA PATRIOTTI CA QUOT IDIA:-:A ! E siccome nC'n si ha ncf>1»ln .. ~ il pudore cli maschc1·,uc r impar~~ggiahile lazzaronbmo co:1 alti-i pretesti, io domand o se d<'ll<' "'farse • di qu esto genere dc\·ono c:,s,crc tollerat.-:-. Gli estremi si toccano ; e dov r<'bbcro 1 nostri alti~~ imi funzionari esse.re gli ult imi a maravigli arsi se da lla farsa ~i s\}()Ll'hcrà -– pili o meno presto - nella tra ~l·dia . P. COI.0:\1130. Il quarfo opuscolo dell' UNII À Abbiamo riprodotto in opuscolo, che: po– niam o in vendita al prezzo di Cent. 20, il discorso dell' On. ANTONIO DE VITI DE MARCO su Il problema doganale e l' aflaale momento politico. Per richieste superiori alle J O copie, si concede il 25 % di sconto. I vecchi abbonati che ancora non hanno pagato l' abbonam ento per il J9l4 sono pregati di farlo :1.I più presto per evitar e le noie e le spese della tratta ' postal e. AN GIOLO G 10V ANN OZZ I, Cerc11/e responsabile Stabil . Tipo~r11fico Aldino, Vi11dc' Renai, 11. • Tcl. 8-Ss. le Scuole dell'Agr o Romano RELAZ IONE 1909-1913 con App tndice 8U Le Scuole nel 1914. Eleg,mte fascicolo di 94 pag, con 40 illustratlon l, Per accordi prt sl col Comita to possiamo dar 1 o agli abbonali dtll' Unità invece che a L. 2 a L. j 25. GIUS. illl.TERZll. & flGill • BaFi EDITORI Classici dEllil FIiosofia MDdErna JACOBI F. E. - SuUa do/Irina deUo Spi– nMa, lettere al signor Mo sè Mendel– sshon, tradotte da Ffl ANCESCO CA – PRA - (N. 21 ) di pp. VIIl-234. L. 5. Del Jacob i. la cui filosofia eserc itò an- che in Italia sì notevole influ sso nella prim a metà d<'l seco lo scorso, ness un' oper a era mai stata pubbli cata in italiano. I.o stesso libr o Su lla dottrina dello Spi11oza non era stato fin ora vollo in alcun' a ltra lingua. mentre è cer tamente que llo in cui culmin a. nella. critica defin it iva del razio- 1rnlismo e int ellett ualismo del scc. XV III , tutt o il pensiero filoso fico dcli' aulo rc e in cui si ri trova quasi int era rispecc hiat a la storia ciel suo sp irit o e ogni ca ratt eri• stica della sua personalit à . Fortem en te r J acobi sentiva la necessità di • uscire dalla carreggiala dcli' int elletto II per un a filosofia che « non vog lia per dere Dio 11, c quindi gli pareva dì non poLcr partire che da\l' intuizi one e da l sen timento. La sua profonda critica interna del dete rmini smo spino;-iano fa scat urire cosi l' esige nza c1·un diver so metodo f1\osofico, e que lla critica ha stori ca mente un · importa nza grandiss ima, chè ness uno de,i gra ndi filosofi moderni po– steriori s' int enderebb ero e sp ieghere bb ero senza lo Spinoza de l J aco bi. li suo metodo. cioè il sapere immed iato de i misti ci, fu bensi efficacemente criticato da llo l-legcl ncll' E11ciclopedia, ma non perciò non rap– prese nta un grado e un avanzamento nella spec ulazione f1\osofka, necessario a be n co– noscere per int ende re la stess a filosofia dc li-:> Hcgc l. Il trad uttore ha posto innanzi al volume la prefazione nlla terza ed izione, pr efaz ione che fu solo ab bozzata da ll' autore per il fl\l.lrto volum e delle sue Opere definitive e cClmp lctc ; quin d i le due precedenti pre– fazioni elci 1 7S5 e '89, e ha fatto seg uire, come nella seco nda cdizio Pe, con le re la– tive nu merose note origina li, le otto Ap– pendi ci, delle q uali la. pr ima è un lungo estratto della. hlosofia del B run o tan to vi– vacemente se ntita e ammirata dal J ac? bi. Olrlgtre commf151lool e vaglia alla Casa Editrice OIUS. LATERZA & FJOLI, Bari.

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