L'Unità - anno III - n.25 - 19 giugno 1914

dei ro11tndi11i d,·l/',lgro Rouurno. Lo Stato dt1•1•inu rornirt /Dill mo1Jl col premiare . tutti i ri1ttuli11i pt1t1·11tt11r r-:::::-~ - o ,. JO lt' 11 e .'t' roml11crmo ,,,,- mui7 11httn 4Zç r""" ft' 11}{' turn,t _,!i~ om imrnto con_ u,za somma i11 dr,wro: Jf' rs. trr"1a lrre. IL re– J/0 t•rrrt br:-cara mtlllt' r/11 s,: e con-;;;;a rn– pùlit,ì supai orr a qu11l1m111t nspettmivn . I.a prt·i 1 i~io111· dr/ prrmio /arrbbC pullu"1rt• da ogni pnrll' i mat .1tri: t q11tsti ci pensuebbc ro r .ui ti(/ 1111rl11rrrl srmr11rr Kli n/10111i. Ci JOll(I t1111ti pir roli torghtsi ,~ff111nati in Italia, rhr trot•rrrbbrro da 11umgiarc ,011 qurlln profn– sio11e r dit1tllft'rtbbtro drmrmi socialme11t,· 111ili ! .Il a questo s11rrbbr 1m ,~ - dicono n/111 rligniltì dr/lfl rlflJU dd m,ustri . che 11011 dt, ·r.mo tssa,· p11J,lli II rotJJllJ.o cOllù- i murat ori o i tur a-:.. irri . .ll otfr•o prr mi I' l ta– /it, 1/t;•,· tlf.'trl' un /orlt' 11111d/abrtis1110 ,,jfind,,: U,l(l llilllintrsa rlisnit,i rii d,uu non sia ttio– laltl i Intorno alla procedura giudiziar ia. Un am ico 11rngis lrat o, che ha letto ed appro. \'al o \'111 ticolo pnbbliculo da Carlo Lesso na ne l penu ltimo nume10 dell'U11i1,;, ci invia, a con• ferma delle osscrvazio111 de l nostro illustre col• labor:itore, il sci;:11e11te ordi ne del 1,!;iornoappro• vnto d:11 Consi,:::lio r<.'~io1rn\1• cli Potenza del– l'J\-;soci:1z1oncGene,a lc fin i Magistrati ltnliani, nellu sednt: 1 del 2..J mug1-:io 191.1, che siam o li< ti di i-iprodurre: " 11 Consig lio rit enuto che, da parte le rn– .. J:tioni teol'ichf', il prnt1co funzionamento de l gin• ,. dice muco nei Tnbun :1 inon lu da to luogo a .. ness uno grave inconven iente e perciò non "de, e pttssare senza una parola - sia pure " i~olata - cli prote sta, la gih. decis& abo– " liz1one, dopo pochi mesi appena dall' attua- 11 zionc, di nn istituto cosi importante ; di cui • si dovrebb e consentire alme-no un ulte riore 11 cspcri 111ento, per la se rici:\ stessa della fun- 11 zionc legislativ:1, oltre che per impul so a ,. quella vagheggia ta scm1>lific~iz1onedi tutta la ,.J)roccd ura civile , della cpmle, col ritorno al– ,. l'antico sistema, non si parlerebbe più per ,. molto tempo ; e l'espe rimento dovrebbe in ogni 11 caso continuar e per t:li affar i d i volo ntaria grn• " ri-,clizione, pci giud izi di espropriazione egra• ,, duazione, e per quelli rclati ,•i al fallim ento e ,. al concn rdat o pre,,enti, •o, in cui la nuova ri- 11 forma ha fatto ollima prova : u Considerato che il proposto m1mento del 11 nmn ero dei mngistrnti da nneggerebbe irrime• " tlinbilmcnte la car ricra, qunlorn venisse effet– u ttmto, nei g:radi e nelle categorie inferiori; e u che, comunque, somnrnmente indecoroso per 14 lu maµ:istrntura e irr e1>arnbilrn ente de leterio 14 pcl suo avv enir e sarebbe il sis tema di reelu • 11 tare giudici fra i reielli del foro e i cadut! in u altri concors i ; laddove è possi bile, anche con ,. poca spesa, migliorare l'inizi o della carriera, ,. allettando cosi i migli ori giovani e ponendo i ,. primi ripari nlla lamentata crisi dei concorsi • di udite.re giudiziari o: f a voli: I. - u che, abolcnd o9i l' islituto del giudice " unico, lo si mantenga alme no per gli " espedienti volontari, pei procedimen ti ,, esec utivi e per In procedura fallim entare 11 attribuendosi la trnttazione di questi "affari al s.olo presiden te del Tribunale "o al !,!indice cl:1 lui delegato; H. - "c he l'aum ento di personale si faccia • solo nella 1• e 2a catejt oria dei consi– " siglieri d'ap pello, e nella 1a cat egoria • dei giudici, che sono .ipp unto le ca.lego• u rie ogg1dl meno num erose; III. - "che il Consig lio Centrale e le altre " Se zioni s i oppo ng:rno con tutte le loro 11 forze al tentativo d1 recln(are magis trati u con sis temi divers i dng li ordi nari, o, u conn111cp1c, im1>licanti abbas same nto de i u requisi ti finora pre scritt i pei cnndida ti: u e reclamino: l'unifi c:1zione della car. " riera dei pretori e dei giudici, l'aboli• 11 zione della quar ta cateA:oria con lo sti• ., pendio di tremiln lir<", la riduzione ad .. un anno del periodo dcli' uditora.to, e il " pagamen to cieli' indenni tà agli uditori • fin dal primo S?-iornodella loro nomina ; t dtlibert1 "di sollecitare in tal senso l' interessamr.nto ,. della stampa, dei Deputati , dei Sena tori della ,. pn,vinci:l, :rngurand osi d1e deliberazioni ana – " log:he cd anal oghi mezzi di lotta sian o adot · ,. rnti da~ li altr i Cons iidi Regionali, e - con ,. unità d'inten ti e di dir etti,·a - da tutti gli • or~ani del Sodalizio "· E un giova ne m:,gistrnto cli una grande citt:\ del Piemon te, a cut è avven uto di legge re l'ar • ticolo del L~ssona , ci scrive: • Plaudo ~1 corag• "g ioso articole uo elci Lcsso na, inserito nello "s corso numero dell'U11il1i col titolo, che solo 11 non mi pare molto appropriato, di Giustizia "ser ia. Il nostro paese attraversa , anche nel 11 c:1mpo giudiziari o, un periodo di piena , aper - 11 tn, :uiarchia. E anche in materia di procedura jj giudizinria siruuo rit orna ti piennmen le :ii tempi 11 ,.!clic vecchia Fiorenza, dovr. a mezzo no– " vernbrc non arriv:i.va ccc. ccc. E qu el che è ,. avv enuto ed avv iene circa l'ope ra del ceto 11 degli avvoi:a ti~ assom ma cotesto sta to anar – " chico del ncs tro 1>:1ese. ~la noi altr i maJ!iStrat i ,. non dobbiamo far della 1>0litica. E guai a noi "se gli alti papaveri, che ci devono scru tinar e, " ~iung csscro a sapere de lle nostre ,·elleit:\ " modern iste ! •· l e Scuole dell' Agro Romano RELAZIONE J90<J. J9J3 con Appendice au Le Scuole ntf /914 . Elegant e fascicolo di 94 pag. con 40 illustrazion i. Pt:r accodi pusl col Comll.110 possi.lmo du '.o agli itbl:onati dtll' Unit,1 invece ·che .1 L. 2 a L J 25. L' UN I T À Int orn o alle cause degli armam enti. L"n anonimo colla borntore dell'organo radicale Inglese • The Nation • disc utendo intorno alle ci.use deg li armamenti pone in evidenza alcuni fatti dei quali, secondo lui, non tengono il ne• cess ario conto coloro òe fanno la campagna contro gli arnwmenti. L't\ . dcli' articolo è pie• namc ntc pe rsuaso che una nazione civ ile e mo• dern:1 non può trarre ricchezza dalla conquis ta ter ritoriale, giacc hè essa 11011 possiedt le s ue co• Ionie, e l' estensione d'un Impero è b• n lungi dal corrisponde re, anzi spesso è in proporzione co111rnrh1 1 al benesse re dei sudditi. Le spog lie del vinto non sono godute daila magg iora nza dei vincitori, la qua le non avrà che :i.soffrire maggior i priv azioni pc:r I' :,u111ento di tasse a profitto degli armam enti e a SCllpito delle ri– forme e del pr ogresso socinle . Ma se e trascorso il tem po dei condott ieri e conqu istatori d1 ricchezi c, oggi viviamo in quello dc:1cap italisti e dei fina11zieri; sono ess i i veri interes i att alla creazione delle sfere d'infl uenza, di penetrazione e di protezione, che il loro paese arriva a posse der e. Ques ta classe cons idera come infìnilamente piì1 utile per sè l'es portazio ne de l cnp!tnlc , quale diretta sorgente di profi lto, che non sia per tutta l.1 1rnzio11c I' espor tniione dei pl'odotti nazionali È cer to inneg.ibilc che il commer cio d'una 1wzionc non ne segue la bandiera. li comme r• cio non segue che il tornaco11to. Se la merce e le condizioni so no ones te in modo da resis tere alla conco rrenz a, il commercio fiorir:\ ovunque, so llo qual sias i bandiera: se quelle condizioni fanno difetto, non v'è bandiera nè protezione che possa far lo prosperare-. Ma nel caso del cap ital e bancui o il fcnO• meno è diverso . Certo è errore considerare le singole nazioni c~me alt rettan te socie tà imprcn di trici, chiuse entro le rispettive bar riere di confine, con interessi ben dis t111ti.ì\Ia è un fatto che ali' ester o, i cap1t11listi ngiscono in gruppi nazi onnli, e i loro piani di espan sione ricevo no dull a diplo mazia di cinscu n grnpp o, non prole• zionc soltnn to, ma cffcu ivo uiuto. Possiamo per – suader cene osser vand o i casi ove la rea lt:\ tra– spa re più cruda: ad es. il v:r o motivo della contesa Franc o-Tedesca riguardo al Marocco, altr o non fu che una gara Ira capitalisti te• deschi e capit:1listi frances i, al fine di sfru t• tare le miniere tutt ora int atte, ottenere con• cessio ni cli lavori ferro\'iari ccc. ecc. Le opere enormi d' irrigazione t ffettu ate dall ' Jnghilter• ra in Egitto, altre in India e al Canada , lo furon o quas i intera mente con capitali inglesi, e molti altri ese mpi si potrebbero citare. In paesi come la Turchia e la Cin:-1, la concorrenza dei di\'crsi grupp i capitali stici per accaparrarsi concess ioni, implica inva riabilmente l'azione dei loro rispe tli\'i go,·erni. È noto come la ferro via di Bagdad si:1un'impre sa semi-governativa , per quanto diretta e sos tenuta dai priv: 1ti ti ltaclini tedeschi. Con nn gra do non molto minore di arroganz:1 l:1 dipl omaz ia Britannica app oggia le: imprese ferroviar ie degl i Inglesi in Cina; e sa. rtbbe :1lqua nto inge nuo il crede re che in simili c:1si la diplomazia aOidi la riusci ta delle sue pratiche, unicamen te alla pr opr ia c-apacità di p~rsua sionc verbal<". L'o mbra d'u n ambas cia- 1ore che si pre senl:l alla Por ta o al Tsumg.Ji. yemcn spesso assume i contorni d'una drrad – nought. Non si lralta piu , in ques li casi, della bont:\ della proposta~ 11.a della foria di <ui cia– scun gruppo bancario dispone pe r fargliela ac• cettare. Gh armamen ti, sotto il cui incubo soffrono le nazion1 1 che ass orbo no miliardi ai bisogni più ele mentari dellu vita popola rc-, li armamenti dcbhono se rvir e a dare mano forte gli uni con• tro gli alt ri in q11eMa spictat~ cara per strnp• p:,rsi una lmo11t1occt1sione. E tanto migl iore è l' occasio ne c1uanlo più gra ve 1~ la crisi che il paese aggredi to bancariame ntc a ttraversa , per• th è minore sar:\ la sua facolt:\ di resistenza. Chi combat•.e g' i armamenti, dunque , deve tener conto di ques to fatto, non meno ,·ero che disgus1oso. E ciò render ebbe ,·ieppiù ef1i. cace la campagna contro ccces!li\'c spese mili• tari . Gra n pnrte degli uomini che 1>oganoc1uclle spese , le pagano perchè credo no in buona fede d1 sac, ificar::i per un idea.le : non cosi dli s~inte e spi ni;e agli armam enti , cioè 11n sto e comples• so mondo finanziario, che cerca irreq u;eto nuovi s 1oghi ed impieghi in regiom che abb ian o as• sorbil o sinora scarso capi tale. Quando poi trauasi di paesi O\'e 11 capi tale scarseggia, viene a mancare anche quel pre • testo. E ogni campagna contro ciii armament i è de– stinata a fallire, sinchè. non si cerchi di scal – zart! e par alizzare l':1Zione ~o,da e insidiosa f"he la finanza esercita s ulla diplonrnzla delle varie n:izioni. E la pote nza della finanza dipende, in ogni Stato moderno, cl:lll' incap:1cit:\ che sino ra hanno dini os 1r~to le forze dem ocratiche ad or• ganizzarc un vigile controllo sulla diplomazia. I. •. P er la nu ova A lbania . ~ egqaliam o ai letto1 i dell'Uuilu un opusc~ ~ nc_Jstl,. ,Pa.ooluimi ShqJ'Plaar. L~anar• chia nlbnnrst. Scuta ri, tip. T:1rab.>shi, L. 0,20) del qun le probabil mente i nostri giorna loni al. b~ i 1 uso si::'mpa e Cior,w lt d'llal it1, non -- . parleranno. E che le parole del Toci sapr cbber di forte agrume per certi prot ettori e 1>enetra. tOri all' 8 per c~nto, essendo esse fra le 1>0· chis sime in cui 116"11 si sc nt,1 il sapore cli ma• renghi :rnstriaci, nè l'odore cli lirette italia ne, fra' lcÌÌlo lte che ora si \'ersano laggiù. - 'èhi crede nelln possibi li!:\ cli un'A lban ia, che faccia sul serio da sè, pensa con ammirazione all'opera di quell'umile albanese di Calabria, che dopo aver pagato di pcr.;on:i ncll' insurr e• zione del 1911, si è dato dn quasi un anno a educa re p:uicnternen te l'ant ica patria allo studio dei suoi pr oble mi più urgenti col primo quoti• diano albanese. Egj!_suo « Tt,rabos_fli-. in doppia colonnn, italiana e albanese è riuscito a Scutari nna signlfic.i'tìva :-iIT'erinà zione sp iritual e ifaliana . Mn il Taci ha avut o il torto di predica rl a calma, mentre allri "olevan o torbidi :ii confini; di raccomandare unione, concor<lia e la,·oro; di dir e che jj far tid ,m~ioualism o (nnche in Alba– nia I) i lo sltsso che invitar e slt,vi t grtci " sep• f,ellire qmslo resto d'Alb ania, a Jm· piombare su di noi ,m'armala a11slro.ilt11im1a;" ha avu to il !Orto di protestare contro la deplore\'o fc con• venzionc bancaria stìpulnt11 da Jsmail Kemal bej negli ultim i momen li della sua popolarità ,. con g li slro1;tJi11idi Milano t di f 'itmia; 11 ha 3 • vuto il torto di opporsi intransigentemente così :i.Ila protezione strani era dei cattolici, come a quella dei musulmani e degli or todossi; ha avuto tor to infine di suggerir umilmente alla pelosa carith. dei pcne(ratori - che vorreb be mono– polizzare istruzi one, carit:\, tult o - "d i rirpar– mian per i propri sudditi - ctrlt sptse enormi ptr isli/111,ioui~ clte possim110 /art da noi sltssi co11modrslissi me sommr limita ndosi n prestarci 1111 po' th dmwro ad 1111 equo i11leresst t uou ptr nui;:so di mostri baucad •· E per questo il giornaletto, che educava gli alba nesi ali.i vita ammini strativa ed ai primi prob lemi 1ecnici, testè veniva soppr esso da i po• tcri militari di Scntari, stru menti clell'albn nofi. lia aus tro•italinna: di quell'alban ofilia Cirmeni, che ci ricordi'\ cosi singolarmen te l'amor del lupo per la pecora. E il terzo o quarti) gio111ale scutarino sop– presso, senza che dai nostri organi democ.ratici sia par tila una ,,oce di protesta. Oggi il Toei nell'opusco lo, di cui parliamo, spezza simpaticamen te una lnncia, 11el mod o che solo gli rimane, per un'orga nizzazio ne ef– ficace, economica e realmen te au tonoma del nuovo SIMO. Si riv olge per ques to al Re d~ r\lb ania ché (deficien te o meno) può solo diventare in un 1>opolo primi tivo e in ogni scnse div iso, il mito sociale acce ntratore; e lo consigli:1 a riordinar t i servi.cii col sussidio di orga11i;;i,a/ori civili o• la1Ulesi, eliminando cosl la baldoria analfabeta indig ena, e i pericolosi intrigh i dei multifo rm i ngenti ital o-austrinci, e lo sgove rno ostruzio~ nis:ico di mm Commi ss ione internazionale :illa quale non può spe ttar altro che una funzione di con1rollo.,. Q1wld1t a1110 digo,,eruo dt1 parie di a/li Jr111cio;;;,rio, m1desi - egli dice - per• mel/tuì clu: lt1 11a.eio11e cu11solidi il suo ~mfi. mt11!0 pt1trio, dtt il popolo ac,111isli di'gnilà, as• ~11rgt1 c,'11J tt ,ma cosrim~a rhe 11011 gli f accia i·etlrrt /11 co::.apubb/irn allrave, ::.o le leuli dt:I leudalis mo "· -. E conclude : " No i duuq ut clob/Jfomo ctmcludtre che la Pa/1 ia i il !Ù, ci"-;'; do/Jbimn o slrin~i ,,tla -;;;;,.~ ·c;;,;-,-:jr,110 •'t-'oJ ptr dare B1bloteca Gino Bianco Jor~n al Sov rano prr ,endtrci degni, Popolo e -n;:-ru uo dt ll'altro . .lfaomtllaui , callo/ici ed or• lodossi, nbitt'nuro In ::.lrssa /erra dt i nostri padr,~ vivit1mo lutti l'uno dtl l~allro, abbiamo com,mi i 11tmici dtll n i11tli/u11dt11ca, dtlla lingua , clr/111 ::.loria e dti corhoui 110:;ln':sùr prrciù commir, solidale ,I uoslro odio ,•erso chi muli/fJ il f ra • tricidio ; sia tlt n: o il dis/Jtr1':S0 p,r chi arma il braccio dti f rat ti/i lwvialt 11 È un progrnmmn inti:ress:rnl e per quant i ere • don necessnr io ogni sfogo nell' interesse ita– liano, a sa lvare , se :rnco,· pos sibile , una eOet– tiv:i. autonomia albanese. ~la non è probabi le che ne par leranno molto i corr isponde nt i affan• na ti a raccoglie re i broccol i delle ,·iuzz e di Duraz zo. Ed 1I nostro gove rno segui terà ad a). largare, in bella compag nia (OIJ' Aus1rin, la nuova Albania~ coi suoi Castoldi, l\lnh edi, ì\Iuric chi e Chinigò. Sh. PER LA SCUOLA DI CONCORDIA (gli Colle di Fuori ) nell ' A g r o R o man o. Somma precedente L. 140.- Prof. D. Caraui . . . . • 5.- ,, E. Rob1ony 1.- Sig. E. Devoto . . . . . J .50 Alunni ddl: 1classe .f" D. Rng1011eria dell'lstil. tee. di ~lduno a cura del Sig. V. Sorren tino. 66., 10 To tale L. 213.Qo ADES IONI alla " Lega antiprot ezionista ., L'asterisco tiene luogo dl ricevuta ptr le quote p.1g.te. A mezzo dell'Unélà. Si~. Roberto Tuv o; Genova. - Sig. Barie • letti,' Firrmu. ANc101.o G1ovANNOu 1, ,gere11le•respo11snbile. Plrerue · Slab. Tip. Aldino, Via de' R~nal, 11. Tel. 8-85- GIUS . .l.tllTERZll & FIGI.ti - Ba11i ED I TORI SCRITTORI D' ITALIA GUARINI G. B. - Il P<1s/or f ido e il Compendi o della poesia tr agicomica, a cura di G. BR OGNOLI GO. - (N. 61) di pp. 312. L. 5,50; per gli abbonati alla raccolta L. 4. Del cap~lnvoro di G. B. Guarini, for tuna. tissimo per numerose ristamp~ anti che e mo· dcme, l'im portan za dc\'e riconoscersi nel va • lore es tetico 110:1 solo, qua nto nella significa • zione ideale che esso ha nella .!>toriadella lettera tura e cultura in su l tramontar del fecondissimo Cinc1ucccnto. // Pas/01· fido non è soltan to un ricamo a porpora e oro sul - 1' Ami lfla del Tas so, e se fu caro al cuore di critici e poeti di gra n tempo appresso per quella dolcissima volut13. idillica musicale che com e micie vi fluisce, per quella profusa opul enzn di rose che vi fiorisce, esso ha pure una sua idea li t:\ di passione mnann, che nella evoluzione spirituale del la poesia d' Itnlia non può nnda re trnscurnta. E dall a celebre favola pas toral e non può cons iderar si clisgiunto quel Compendio, che nell'e dizio ne vcnt'ziana del 16o2, definitiva dell' opera dramma tica del Guarini, lo segue, ed in cui il pensiero dell'autore int orno alla poesia tra gicomica è rac colto, in sin:csi e tutt o anzi quan t'è esse nziale nella storia del pensie ro critico e letterari o del sec. XVI more nte vi :tppar<', men tre si ricordan o le ragi oni storiche e arli stich, che condussero il poeta al suo dramma in Arcadia. Così nel volume si ha sott' occhio quant 'è necessario e sufticic ntc, seco ndo il riassu nto critico dello stesso autore, alla conoscenz a delle ragi oni e i modi cli quell '::irte rnffinatissim:.1e volut• tuaria; onde pur dopo nitre edizioni recenti e pop ol:\l'i potr:'l.riuscire la presc nle ben gr:,. dita. li Brognoligo, che I' ha curata con ogni scrupolo, vi ha infine aggi unto in appendice , oltre all'a vver tenza dell'ed itore Ciotti, gl'1m• portanti Int er mezzi gi:\ pubblicati da l Rossi fra i docum enti di un suo fon fomen tale stu • dio, e che son d:\ ritenersi opera del Gua– rini med esimo e sono stati d1ligcn tcrnent e colla zionali sul nrnnoscritto della Comunal e di Ferrara. Dlrl1ere comml11lonl e u11ta alla Cau Editrice OIUS. LATERZA & FIGLI, Bui.

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