L'Unità - anno III - n.22 - 29 maggio 1914

250 E nel!' estate del 1907 comincia il lavorìo poli1ico diplomatico , che deve serv ire a preparare l' ann essione delle •du e Prov in– cie. Ecco :-tccentuarsi la politica anti scrba iniziata dopo il 1905, dopo cioè che la Serbia con l'uni one dogana le con la Bul– gar ia aveva tentat o di sottrar si alb schia– vitlÌ economica del vicino impero : Ecco il processo d' .-1lto rrnd imento di Agr:-im, scandaloso e mostru oso processo imbast ito su documenti falsi contro un a cinquant ina di innocenti croati e serbi, allo scopo di opprimere sempre più gli slav i del sud. Il lato più caratt eristico di qu esto per iodo di lavo rio prepar at orio dcli' :rnnes sione, è che l' lsvolski lo conosce e vi consente. fo rse il cancelliere russo comprend eva l'im– possibilità di impedire qu ell'anne ssione, e spernv a che il consenso servisse per ott e– nere in cambi o una revi sione del tratt ato di Ilcrlin o in senso favorevo le alla Ru s~ia, l'apert ura dei Dardan elli, e qualch e com– penso per la Serb ia e per il Mom enegro . Il fatto è che il ca ncelliere russo nel memora11- dum inviato ali' Aehrenth al il 19 giugno 1908 si mostra va consc io e consez ient c del lavoro prep <mn orio dcli ' annessione. E quan– do il 15 sett embre ls volsk i si incontra va con Aehr enrhal nel c:istello di Buchlau, l'a c– cordo tra i due uom ini pareva compl eto : nl desiderio esp resso da l!' Isvolski di esse re avve rt ito in tempo sull'epoca dcli' anne s– sione, I' Aehrcnth al rispondeva pro mettend o e conse ntendo ; così che il mini stro russo se ne partiva per cont inuar trnnqu illamente il suo .giro attrav erso le c:tpitali europee, sicuro che nessuna grnve novità minacciava per il moment o l' orizzont e b:-dcanico. In– vece, propr io in qu ei giorni, nella cancel– leria austriaca si stava. preparand o l' an– nessione, la cui noti zia fulminea ragg iunse I' lsvolsk i a Pm igi, il 3 ottobr e. I motivi della precipito sa anne ssione ri– mangono ancor:1 non bene chiar i. Cert:1- mcnte l'a nnessione, che da tempo si an– dava prepa rando, fu affrettata dallo scop– pio della rivoluzione giovane turca del 24 luglio 1908 e dal deside rio di for coincidere l'anness ione stessa con la proclamaz ione dell' ind ipendenz a bulgara . Il tiro, poi, giuo– rnto ali' lsvo lski, si spiega col rancore, che l'Aehrentha l nutr iva contro il collega russo dopo il tram ont o del piano dcli' entente à quat re, e col desideriò di scredirnre l' Isvol– ski di fronte ali' opinione russa, ingannan– dolo di nu ovo, come l'anno prima nella qu estione della ferro via, e cogliendolo im– preparato. Per quel che rigu arda I' Italia , lo Steed rit iene che l'on. 'fittoni fosse informato da ll' Aehrcnthal del progetto d'annes sione e anche del con tenut o dei cclloqui di Buchlau del 15 sett embre, tanto che potè discutere con Isvolski a Desio il 29-30 settembre. I compensi offert i ali' It alia sarebbero stati, sempre secondo lo Steed, il conse nso ali' im– presa di Tripo li e la prome ssa di evac uazione del Sang iacca to. Ma - osserviamo noi - :111che dato che I' on. 'fi tt oni sia stato av– vert ito del progett o d' ann essione è ben dif– ficile che gli sia stata prennnun ciata I' epo– ca fissat a per attuarlo . Giacchè, in caso contra rio, jJ governo italiano avreb be pro– fitt ato deJI' estate 1908 per preparare l' im– presa di Tripoli e far la coincide re con il colpo di mano dcli' Austria. Così che, per quel che rigu arda il momen to dcli' annes– sione; anche la diplomazia italian a dov ette essere colta alla sprov vista e dovè sentir si giocatn . L' nnn essione, come tutti ricordano , sca– tenò attraver so l'Eur opa tllla grave crisi che tenne agitat e tutte le can cellerie per va ri mesi. l n Italia, al consenso ufficiale manifesta to col troppo ottimi stico discorso di Carat e, rispose lo scopp io dcli' indi gna– zione popo lare , che trovò eco significativa nella discussione in Parl amento, 1-4 di– cembr e 1908, nel discorso di un ex-P resi– dente del Consiglio, il Fortis, e nelb stretta di mano dell' on . Giolitti all' oratore . An– che qu esti ind izi ci confermano nella suppo– sizione che il governo it aliano non fosse stato in form ato in precedenza dell ' epoca fissa ta per l' annessione. L'UNITÀ La guerra balcanica . La crisi bosniaca fu supera ta, ed Aehren– tha l ebbe la soddi fsazione di vedere il buon fìnc dcli' imp re :a. Ma a qua le prezzo ! Il d issidio austro-russo maspr no e diventato qua si insanab ile; la Serbia alloncanata de– finitivam ente dall' orbit a della politica ab – sbur ghese; gli slavi del sud irritat i ed agi– tanti si ; l' economia dello sta to scossa per le spese di una mobilit azione costos:1, per il con tra ccolpo del boicot taggio tur co con– tr o le merci austri ache e per I' indcnnid sborsata alb Tu rchia. L' ann essione delle due prov incie per metteva , sì, :il vecchio im– perarore, nel cinquan tesimo nnno di regno, di compensare territor i::ilmente la perdi 1a della Lombardia e del Veneto, ma facev;, sorgere nuove ditficolt à al\' int erno ed al– i' estero, e rend eva più grave che maiJa qu estione deg li slavi del sud . 1 ....,11 magg ior merit o dell ' Achrenth al, quin di, per lo Steed non sta in qu esta anne ssion e dn lui preparat a e condotta a termine, bensì nel!' essersi corrett o della politi ca it alofoba seguit;, nei primi 18 mesi del suo Ministero, ~ sin\;,? i il sent imento dcli ' impossibilità el ' umane entro la monarchia è oggi dif – fuso e radi ca to, non rant o per l~ C serbe qu amo per la politi ca oppressiva se– g; i;; in Croaria- S"'G'""voma, Bosn1a- Erzego– ~ aÌJn .az.ià :, ~~...ç-fl ~ o la guerra . E I' Unghe ria, alla qua le secondo la costi– tuzi one appa rtengon o la Croazia e la Sla– vonia e metà dcli' influenza sulla Bosn ia Erzegovina, non consen tirà mai a t ratt are gli slavi del sud in modo da pe rmett er loro di diven ire un contrappe so ai Magiar i ne lla Monar chia ; I' Ungheria vuol possedere ht Cro:1Zia-Slavon ia per avere :ipert a In via al mare, a que lla citt à di Fium e, che è la sola finestra da lla qua le i Magiar i possono :1ff:1cci:1rsi :i. guard are nel mondo; la solu– zione magiara della questione degli slavi del sud, sarebb e la incorpo razione nell ' Un– gheria della Dalmazia e della Bosnia -Erz e– gov ina . A qu esto punt o appar e di nuovo qu el vizio fond amenrnle del sistema dua lista di cui ab biam o gi:'l parl ato : il fatto ch e .~ lismo, da ndo ai ì\fagiar i il predomi nio su ogni altr o elen~ et_!l1co al d1 l:'l de! reii'll rende impossibile alla monarchia o ni~ g– gia politica balca ~'l_.1' a. e nei!' aver migliora te e rese più cordiali le relazioni fra i du e stati. I frutti di qu esta politica si vedo no alla fine del 19 1I e al principio del 1912, qu ando Aehrentha l, fe– dele ngli imp egni presi ali' epocn del I' an– nessione, sostiene I' It alia nell' impr esa di Trip oli, e si oppone ene'rgié amen te nlle mene di Conrad va n Hotzendorf e dei circoli cler icali italofobi che voleva no profittare del momento per piombar e sull' Itali a. Ed è, secondo lo Steed, questa lealtà del!' Aehren– thal che prepara e rende possibile - anche dopo la morte di Aehrenth al la stretta coo- L perazi one tra It alia ed Austria nelle vi– cende balcaniche del 1912 - 19 13. La crisi balcan ica di questi due ultimi ann i ha avuto , infatti per quel che riguarda [I problema sud-slavo è, in mli condi – zioni, la più formida bile difficoltà interna ed este rna della Monarc hia. L'attu ale sistema di com ressione politica ed econo~ ~ -ro'n– tro gli s <1vi el sud non pu ò durare. Que– sta compres sione, alla qua le la Mona rchi a deve ricorrere per man tenere I' Assett o Dua– listico nella sua presente forma , non fad. che rendere sempr e più forte il sent imento della solidarietà tra gli slav i del Su d, av- i viando così anChe la 9u estione s1!5!:~~ , com e gd la qu estione germanica e la qu e– §ÙoilCìraJi;:wa- ¼ma__~Lij,_ z~ inòs a per la dinastia ~ ~ Absburgo. T~ le 3 c~~clus1oni de llo Steed per quel che riguard a la qu estione degli slavi del le telazioni aust ro-ital iane, la conseguenza di unir e i gove rni dei du e stat i in una po– lit ica concorde diretta a resping ere l' ava n.: zata dei serbi ali'Adriatico e a crear e nel– )' Albania uno stato cuscinetto . E l' :lCOçlrdo italo-au striaco culmina nel 1913 nel pro– getto di un 'occ upazion e a due del terri– torio albanese per cacciar e i mont enegrini da Scutari . ·E per tutt o il 1913~ 914 l' attivit à diplomatica dell'Aust ria~ <k!!' Ita – lia SI è conce ntrata nello sforzo di tenere i sudslay1 lon tan i daìEAd.ciati.c.o. E saggia politici} questa ? Lo Steed ri– spon ae n soluta mente di no, sia nel ri uard o de ust na , sia ne nguar o dcli' ta ia . L' opmione eh~ ~ deil' on. Di- San Giuliano cerca no di accredit are in Ita lia, che cioè l'espansione sud- sla~,a rappre senta un perico lo gra ve tant o per l'Itali a quanto per l'Au stri a-Ung heria, deriva - afferma lo Stecd, e giustam ente , a nost ro pa rere - dalla fenomena le ignoranz a, in cui la mag– giora nza degli ita lian i si tro va circa le forze che son destinate :i modific are 1' asse tto delle coste orientali dell'Adriat ico. Quelle coste, da l Quarnero ad Antivari, sono serbo-croa te; gli italian i della Ùal – mazia e dcli' Ist ria lott ano per conserva re la coltura e la lingua nazional e contr o i serbo-c roati e gli sloven i; ne conseg ue che :inche gl' ital iani del regno gi!!,gica no la quest ione_.j.cllo slav ismo nell'Adrin ti c6 dal pun to di vista troppo ristr etto della lotta dcg l' ita liani irre1J.!Lt.i contr o i sove nahiant i elemenu slavi: e que sto stato d' an\!no è pericoloso ed errato . Il probl,ma iugo-sla vo. D'al tra parte per quel che riguarda l'Au– stria-Ungheria, l' att uale politica di repres – sione contro gli slavi del sud dentr o e fuor i la Monarchia, può cond urr e verso il disa– stro, specia lment e dop o che le grandi vit– torie serbe del 1912-1913 hanno rinfoco lato i ~ogni di un a grande Serbia e dirigono verso Belgrad o le as~irazioni dei serbo– cr"(;atÌ dela Monarchia. G tcnd ;'nza di tutti i rami della razza serbo-croatR verso I' un ione ' politica sono inn egabi li e irresistibili; prima d~~ ra pareva , che tal~ unione potesse avvenue entro la monarcln a ab sburg hese, t~ n_ulL.lli~ç,, dcsc.0=11a.gia.r._o- Sud, doe2....~ le I' .aurore passa a trat – tare le alt re que stioni di naziona lid che tengono agitata la Mona rchia: la qu est=one d~~ ei Ru t_eni ~ •ella_..,2_ei Pola cchi. E tra endo ancl:_1 .. ~ g_q uw i,..§ !Y.di la stessa concl usione_ dell~ qu esJ ione sud– slava ; ~ JL! ìstem:i dua listico, cosi come attu almente è or~ zzato, non~J ~uò piu sussistere senza P.!;~ ud ~~ a _Mo- 1~ rchia, e deve essere tra sformato racITcal- P. Silva. L'industria dell'organico (dati' e Unii~• del 9 Maggio 1913). Appellasi a Napoli II tangente • in gergo ca– morrist ico que l tributo che i rivenditori fissi o ambulanti devono pagare alla II onorata So• cictà •. se vogliono essere lasciati tra nquilli nei loro affari. Le • onorat e Società • che si annidano in tutti i Ministeri della Citt à Eterna, non pre– parano nessuna nuova legge senza ricavarne qualche lauta II tangente • sotto forma di nuovi organi-:i. La ._onorata Società ~della l\<linervanon po– teva venir meno a una cosi nobile t radiz ione. Ed eccola appr ofitta re della legge su le scuole medie per gon~ l' organico ,di ben 9 1 nuovi posti con una nuova spesa di 277 mila lire ali' anno . A furia di successive riforme, i minervini sono riusciti, fra il 1901 e il 1902, a portare le spese ordinarie del ì\•linistero dcli' Istru • zione da L. 745.081 a L. 1.473.239; e i com– pensi per lavoro stra ordinario da L. q 9.56o a L. 543. 140. Cioè la spesa complessiva del Ministero é salita, fra il 1901 e il 19 12, eia ~ 1 a L. 2.016.399: pii1 che radd op– piata l ~ ~ 1~ r~ ell' ru:ganico~ ta fruttifer a specialment ç ~ ti.,lmroq a.ti_ci, che hann o potuto quasi tut ti in dodici anni rad doppia re e piÌI che raddoppiare gli stipendi normali, senza pregiudizio delle maggiori mangeri e per lavoro strao rdinario. Baste rà, A dimostra re la nostra affermazione, mett ere a confronto gli st ipendi, di cui godono gli attua li Diretto ri capi divisione e Ispett ori Biblioteca Gino Bianco ammi nistrat-ivi, quali risultano da l Ruolo d 'an– ~ nzfo dei 191-i, con quelli Cbe ~i~ uno di essi godeva dod'ièiaim i or sono [secondo il ~ i,milà del 1901): Direttori e.api di divisione e Ispettori amminis trativi. Coppola Fran cesco Casaglia A\·erarclo Lucio Emilio Cao Mastio Stipendi Avena Alberto l\farani Ett ore .Martini Mario Artom Riccardo Rossi Èrmcte Scott oni Giovanni :\farini Ottav io ~amia s Amerigo Filippi Giovanni Ca.ncellicri Antenore Cavazzuti Pietro Salvagnini Alberto 7000 45oo 5000 4000 4000 4000 4000 35oo 3500 4000 35 00 35 00 35 00 35oo 3000 3000 8000 8ooo 8ooo Sooo Sooo 8000 Sooo Sooo 7000 7000 7000 7000 7000 7000 7000 7000 Ed eccoci ora dinanzi ad un nuovo organi co, in grazia del qualO'ilCOITìm. Casaglia, segrc, tari o parti colare dcli' on. Credaro, è- premiat o ---- - dei suoi fedeli servigi con un posto di Vice• dirett ore generale, pass'aildo da .... 8000 ~ lire; un ispet tore ammini strativo e un capo divisione (chi sarann o mai i preferiti ?) pas– sano da 7000 a 8ooo lire ; fra i pos ti cosi libe– rati e i posti di nuova istituzi one, si han no disponibili sei nuovi posti a 7000 lire per pro– muovere altrettanti capi sezione cli prima classe; dopo cli che otto posti di capisezione ( di prima classe toccano a quelli di seconda classe; quattordi ci posti di capi sezione di se– conda classe sono la • tangente • dei primi segretari cli prima classe ; e cosi cli seguito fino agli ultimi grad ini, in n~odo che quasi tutt i abbian o il loro bravo m;mento . A giustificare questa nuova scorpacciata di ~ 1i. chiamat ~ ~ giornali compia– centi _ un yrovvedime nto per • irfob1.1s1ire l'am– minist razione centrale delle scuole •, la rela• zione cicli' on. Credaro dedica un capito lo eloquente e pate tico, pieno da cima a fondi di.. inesattez ze addiritt ura pira midali. La nuova legge - dice per es., I' on. Cre• daro, o meglio gli fa dire I' 11 onorata Società ,. della .Minerva - • non potrà non aumentare il lavoro degli organi amministrativi •· Ora non esiste un solo arti colo della legge, che dopo il lavoro straordinario della prima ap – plicazione, possa aumentare continua mente le oneste fat iche dei fabbr icato ri di organic i. ~ - aggiunge I' • onorata Società ,. - i funzionari addett i ali' istru zione seconda– ria e~ ; 11 cinquant'an ni dopo • erano appena 3~ n sap piamo a qua le data precisa la relazione si riferisca con quel romantico 11 cinquant 'a nni dopo "· Questo é certo: che dall' ultimo Annuario de~ i funzionari dcli' ist ruzione media risultan o esser~ e non 33. Quanto ai dat i del 1861, essi sono.. incontro llabili, perché propri o per il 1861 non fu pubb licato il solito Cal,mdario .genu ale. Le scuole pareggiate e privat e sono anda te sempre crescendo - affermano i burocratici nel fare il nuovo assalto alla corr iera degli aumenti. Ma delle scuole private nessuno !a nulla ; e gl' Jstitu ti pareggiati fra il 1901 e il 1912 sono discesi da 198 a 164 (A11111'ario H)O l , pag. 26 ,1, 312; Annuario 19 r2, pag. 544), In Fran cia, il J\linistero della Pubb lica lstru- 1 zione e delle Be lle Arti, cçm un bilancio di pili che JO milioni a1uu~ ocueo .aWJ?SIYL,,.l]-9 impiegati con una spesa ordinaria di un mi • liane e t recento mila lire e appena una cinq uan– tina di migliaia di lire per indenn ità di lavoro straordi nario. In Ita lia, per amm inist rare un \ bilancio di 1 50 milioni non bastano ancora 36 impiegat i, e se ne invocano ancora ! · e per mgça§§~r guç;,ta razza ~i fannul– loni, che si elevano le tasse scolastiche ! Quan<l· anche la legge su le scuole meche I non presenta sse altro difetto ali' mfuon eh questa 11nmorale escrescenza burocrati ca, bi– sognerebbe per questo solo bocciar la Come bisognerebbe bocciare qualunqu e legge che conten~se un solo centesimo di aum ento per qualunque gruppo di graffiacarte della Città Et erna. AGRICOLA,

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