L'Unità - anno III - n.15 - 10 aprile 1914

492 L'UNITÀ Il diritto di stampa e le biblioteche. Nell' ultmto Ja.s"'°'° della H1,•1.St.ad1 diritt o commercia le, A ngtlo Sraf/ a prt Hdt occa.s101u da 1m processo di slampa pt r Yrd1am art I' al• 1tn:io11e dtg/J s111d10s, su gl' rnw 11ve,r1ent1 pr o• ,lotti dalle, legge 7 /u g/10 11) 10 . l-'ri111t1 d, quesla legge, gli stampa tori ed ed1- tor1 t111tut1110 l' obbligo d, 111vwr e 10,a cop ia d, og 11i 11110111 pubblwu ,oue alfo Procura Regia ,le/la c,r coscri z,011e III cui avveuum la stampa : iorn copit, ltlla Dlb /10/ua Ntm o,ial e d, F,retu t; r 1rnll 111/11 • 81b/1oleca de.li ' Università 11el cu, r,rco11dar10 A stgu, ta la pi,bb/rcaz 1011e •. La co– pw 1lrst1nuu, alla prot,ur11 Utg w , doveva pa.s– ,,,re, e11tro "" dtltrmrnal o ltrmrn e d1 tempo, at– lrat•u so 1/ i\lo ustero ti, Grazia e Gmsh u a, alla IJ1bl1olu t1 11a11om1/e d, Rouu,, No•• e'> b1sog,io 1 1/ 1 1111a rnlu i,io "e molto s&1tglw per capi re come la prgg ,o serv,111 ,1, tull r f osse app ,ml o la fl,bl w– lru , ,rn:,o ,wle "' llomu, " t u, HOH UN' ll'Ut:U IIO cht I r1fi11t1 da 111111 ,:Il 1mpug at1 ,te/le regie pro– ruu r tiri u11111slr o ,I, gra:w e grnslu rn. • 11 regime - spiega lo Sraffa - era tutt ' al– tr o che idc;1le : grand e incer·tezza regna va ncll,1 M.ilCm:u:ionc del diritto fisca le sulle opere stam – p:Hc in Italia , e soprattutt o grandi spe req ua - 1io11i era no lnmcnta1 c. La Bibliot eca Nazio – nale di Napo li raccoglieva tutt o il prod ott o ,!ella regione meridio nale; mentr e la Sicilia n part iva il suo terri torio tra i diritti di tr e b1bhotcche : Pa lermo, Catania , Messina; non meno che I' Emilia . che tr ibutava. a tre sedi : Parma , Modena, Uologna ; non meno che la Tosca na, che distribuiva a Lucca, Pisa, Fi– renl e, S!ena . I dir itt i de lle bib lioteche uni – ,·crsita rie contra sta vano .-,lla s;rna idea di co– st1tmr e per ot,:ni regi one il diritt o di stamp a a f:wore di una bibli oteca nazi ona le. che rap – presen tasse e comprend esse la produ zione in– tellettu ale di un terri torio di cer ta estensi one. La Bibliot <.-c.l Nuiona le Centrale di Firenze piega va sotto il peso di imm ense ca terve di cnrta , o no n serviva pie nam en te nò agli scopi (ti conservazione , nò a quelli di divu lgazion e, Parve che essa propcuclcsse per q uest'ultim o e il • IJollcttin o delle opere italia ne• rappre – sent ò veram ente un ' util e funz ione. per I' an – nun cio della proclu,ion e libraria che esso of– friva abba stanza regolarm ente e fu quasi come una cont rvprcs ta zionc dell o Stat o a fa, ·ore ,lei tit>(>grafagravati dit i peso delle tre copie d 'o bbli go. Quant o a lla Vitt orio Emanu ele di Roma . c-.sa cont inua va nelle tr isti condizioni a cui la condannavan o le scarse provvid e nze dei go,·crnant i : era molto se, per sola virtù cl' uo– mmi . essa riusci,•a a dar fuori <1ucl • Bollct– tm o delle opere mode rne straniere acquistate dalle 13ibliotcche pubbli che gove rnative ,, che, mal sussidiat o, non sempre adeg uatam ente coz·risposl'o dall e altr e bibli oteche nel suo no– bilissimo fine, scrvl pur e e serve efficace mente nlla cultu ra italiana . Era d unqu e sentit o il bisog no di un ordi – nam ento legislat ivo d el diritt o di stampa . A ciò ,·olle mir are la riforma propos ta dal Ra ,·a . che dive ntò poi la legge 7 luglio 1910 , la qual e go,·erna ora il diritt o di stam pa . i\ta la riform a nu scl nella sosta nza poco e<1ua e cagio nò non lievi cl;mni alle bib lioteche italia ne. Essa vo– lc,•a uniformare il dirill o di stampa nelle ,·a– rie regio ni. pen.'<1tiare la condizione dell e vari e b1hliotcchc, semp lificar e gli orga nism i cli con– seg na e di tra smissio ne, definire i cas i cd i mod i del diri1to dì stnmp.'\ . :'ola non si riuscì nell ' in\cnto, l' uniformi tà diven ne quasi ini – quit :\. In scmplific.'lzione fu per pH1 aspe tti dann O.i.'\, La legge di.spo1l<:anzitutt o che la consegna dell e tre copie venga folla dir ettam ent e dal– \' obbli ga to :llla Procura del Hc o ad altr o uf– ficio giudiziari o. Ant ecedentemente , la. conse – gna della copia all~l bibli otc<:a locale vcnh ·a fatta in modo indip enden te, col semplice con– trollo dei bibli oteca ri interessa ti. Alla Pro– cura ~pelta dare dc5.linatione alle tre cop ie d ' oùb ligo. l-'\ prima, dopo a\'cr servito agli scopi della censura, de\'c passa re al '.\linistcro eh Graz ia e Giuslizia, che, dopo averne de– tratt o <pianto int eress a alla sua bibli oteca , trasmett erà il resto alla \"iuorio Emanu ele di Roma . Per cp1csrn par te, nulla è sa nato del• l' an tico incon\'c 11cn tc. La seconda viene tra- smessa alla 81bhotcca Nat .1onale Ce.ntrale di Firenze, seco ndo r anti co precetto . Quanto alla ten.a copia, si portò qu1 la pili grave inn ovazione. Essa viene des tm ata alla bib lioteca univ ersi taria de l capo luogo di ogr.i provincia ; o, in mancan za di essa, alla bi– blioteca esistent e nella circoscrizione provin– cia le. Per un rigid o e formal e cri terio di un i– formit!t amm inistrat iva e di parifi caz ione tra le varie bibli oteche governative , provi nciali e comunali. si rompeva ogni util e funzion e del pranc1p10, eh' era stato fi.csato dall ' echtto del 1848. Questo p..·ulava, è vero , dt b1bliotcc.he 11nivers 1tan e : ma , come 51 è ,,15to, ciò faceva allorché non eo,i,;tcvan o, nel piccolo regno di Sardeg na, biblioteche naturali e le niversi – tane ne ademp ivano. nelle quattr o sedi , le fun11 0 111 1\ <IC'i>',O le b1bhoteche na,.1onali, giu J stam cnt c format e, span\'an o po1 del tutt o dal novero d 1 que lle che gode van o 1 ,•anta ggi del d1ntt o d 1 sta mpa ; e sp.,nvano co n danno proprio e ~117.a uti le altrui Di fatto la copia cl' où1Jllgo pi ..:..-..cm ta dalla legi:,:c può gio,·arc agli studi osi solo in <1uant o css:1 si colloca in una libr cri:1 tradizi onalm ente nota , a ct1i si possa ricorrere con sicurezza . ln ve e si veni • vano improvvi samen te a favorire . con un att o di muni ficenza non n cl1iesta , le piccole bibli oteche comuna li e provrnciah di molti cen– tra min ori, seco ndo la divi 5ione d~llc provin– t ie, che non aveva no molte volte né tradi zioni né libr erie ,,eram ente orga niuat e. Chi pe" sa a cercar e libri del Melzogio rno nella bib lio– teca provinciale di Cosenza, di Foggia, di Sa– lerno, di Potenza ? Lo studi oso, è eviden te, pcn5a alle grandi librerie di Napo li ; ma là. dove si raccoglieva tutta la produ zione libra– ria di una vasta regione, si 6 ora sofferto una grave iattura , e ma nca ogni sicuro mezzo eh ricerca cli libri e fogli spars i, poic h6 que sto non possono offrire le bibli oteche provinciali del Mezzogiorno . For se il legislatore ebbe innanzi. nella SIHl riforma , il l\'lczzog:iorno, poicht'-pa.rvc eccess ivo che tutt o il diritt o di stampa di una v.15tissima regione rispo nde~ c soltant o a Na – p.>li ; ma esso aveva qui po~ ibilc una solu – zione, che ò ormai imposta dnlle esigenze del tempo e a cui invan o il Gove rno si rifiuta : la tra5forma zione della Biblioteca pro,•incialc di Bari in Bibh otcca nazi onale, a cui avr ebbe ris1>0Sto il diritto di stampa d el versa nt e adriatico, men tr e a Nap oli sarebbe rimasto il versan te tirreni co. l\la esso non l'lf'nsò a questo, e giunse a scom– pigliar e tutto l'a sse tt o tradizfo nalc, senza van – tag gio degli !ttuclii e con gr.wissi mo dann o delle tra dizioni. A Milano. rispo ndevano sette prov incie della Lomba rdia : ora, nessuna sicu– rezt a si ha più nella ricerca delle infini te pro• du zioni lomb.,rd e dispe rse nello bib lioteche co– muna li di Berga mo. dì Cremona , di Brescia, di Lodi, di Como. con lo qu ali sono difficili i rappor ti. A Bo!ogna rispo ndeva la Romagna : oggi quest o filo ò spezz ato , e via via la spez– zatura si propaga per tutt e le regioni ita – liane. Dalla nuo,·a legge, le bibli oteche ebber o un tri plice danno : bibliografico, finanziario , storico. I.e gran di collezioni furono spezz at e a mclà dcli' an no 19 10, allorch~ anda\'a in vigore la nuo va legge: la biblioteche na zio– nali , già grava te da molto fp!se gcner.i li, eb– bero il nuo,·o gravissi mo aggravi o dcli ' acq ui– sto delle ope re regionali , ad ç"5C: spe tta nti per la retta app hcaz1one dcli ' editt o del 18-18; non si ebbe piì1 qu ella rico nncssione ideale delle pro, ·incie nel centr o della regione, che è tra le pii1 simpa1iche man ifesta zioni della vit a e della Slorin ita liana , Nc~s1111 ver o vant ·agg io fu reca lo alle modeste bib lioteche provi nC'iali : poich~ l' acq uisto per diritt o di stampa delle ope re pubb licnte nel breve giro di una pro– vincia non reca serio sussidio a bib lioteche, dove q ueste opere entran o facilmente altri – men ti per doni , per lascjti. per cambi . Si apri, ·a la ,•ia a qu este biblio teche a gra, ·a.rsi di inu – tili du plicati : mentr e si rom1>e,·a tutto il van taggio d1 gara111ire alle bibl ioteche nazi o– nali o universita rie dei grand i centri il pos– sesso .!<>Ìcuro di tull e le oper e e di tutte le stampe di un va-.to territ orio. Ne-.sun vantaggio delle t,;bli oteche minori, gra\'i s,.imo da nno per le e Gino Bianco biblioteche ma ggiori, q uesto fu l' effett o dc.Ila legge 7 luglio 19 10. ed è meran gh050 come, dopo qu attr o a.1101di cosi triste ~penenza , non si pensi da alcun o a correggere cosi gra ,·e err ore . l..a paz.ien:ra 11ahana SI accor– gerà del danno , quando nsultcr~ del tutt o in.sanabi le ASCI.LO SR Af' FA, Il banchetto in onore di E. Giretti. che ha avuto luogo a llo ma la sera del 3 apn Je, ad inwatt, ·a di un gruppo d1 nostra am ici da Homa , np par1encn11a l Comitato d ' ai.io ne pcl :\lczzogio m('I, ~ r1usc1to una grnndc dunos tra– zione di simp a tia e d1 sohclanetà per la loll a .mtiprotezionista che il deputa to <h llr ichc– rasio condu ce da tan ti an111 e per la sinocnt !t alla qua le egli 1sv1ra la sua al 1one parlam en– tar e. Coll\·ennero al \'al iam mol11 deputati , studi~ i. profcss1oms ti ed una se.lucra <h gio– vani valor~ • aderen ti al mov11ncnto an1 1pro– tcz10111~ta . Era no presenta gh on. Tre, ·~. Eu– genio Chiesa, .l\lan olan i, Arcà. Paroltni , Lucci. ì\lano m, Lo mbardi, Oc Viti De Marco, Murri. Sara ceni, il dorr . Garzin C'assola, corriSJX>n– dente del Suolo, gli a vvocati Petr occhi , Si– gillò, Signo relli. Ambr osio, Oa.ssmo, Mastro– giova nni , Scimonelli . Pav one. Lococo, B.u– bares, . Fanc cllo, Carp .'lni, S1lvcstn , l..anz illo, Hobert1. Russo, Conta, Persico, Scarsc lh. Gi– gante, Gio ncada, Zari , San 1oro, Coccia, Nitti , I' ing. Alfieri , Lodovico e Paolo Paschct to, il prof. Montcsano, Taglialate la, Olivi ero Zucca.– rini, Nello Qui ci, Gin o Scarpa , Pnolo l\lan – t1ca , ,net:.\no Pa mcntola e molt i allri. Alle frutta I' avv . Lanz.illo I~ num erose adesi oni grnnte oggi da ogni part e d 'It alia . Notiano tra esse que lle dei deputat i 8i 3S01ati, C1ccoui , Comandini, l\lorgari, lk. rna rdini , Bus– si, Capp.1,, Casalini , Cancpa, Labri ola, Dorc , Zaccagnin o, Prampolini , l\1nffi, Ciriani , l\li– s lioli, ing , Pon tr emoli, dott. Mario Borsa. dott. Villclli dirett ore del Mrss,1 u:cro. on. Borg hese. on. Caetani, Luigi Einaucli, prof. N. Trev isonno, pro f. G. Del Vecchio. avv . 13ruc– colcri Giuseppe Pr czzoh ni, Gac t~ Salvc– mini,, U. G. l\londolfo, l\ltchcle e Pie~ – schi, ing~ g. Nicola, Artur o Velia , segretari o del Pa rtito Socialista. E tt ore Lo– lini , Gino Luzzatt o...,prof. Maran elli, prof. Spi – nelli, prof. Romano. prof. Car lo Bazzi, prof. V. Ariola, Tomma so d 'Alessio, oltre div erse centinaia di adesioni dal Collegio di Briche– rasi o. Aderirono an che le Came re del Lav oro di Bari. lhvcnna , Cerign ola e Minervin o :\tu r– ge. i. gruppi antiprol'ezi onist i di Napo li, d i !leggio Calabria , rii Pale rmo. il Gruppo anti – protctioni sta sardo , la Lega contadini e l' Al Jcanz.a Marinari, il Circolo Unione di Mol– fetta, il Circolo contadi ni, la Lega edili zia, Cir– colo operaio e il Grup po democrati co di Gio– vinazzo, le Sezioni radi cali d i Saluzzo, Torino, Napoli e l\lontcrot ondo. l'A s-.ociazionc dc– mocra1ica di Torre Pellicc, la Sezione paci fi– sta torinese , il GrupJ>O ant iprotczio nic.ta e il Circolo di culturn di Hadice na , il Gruppo de– gli ami ci dì Luserna , la Consociat ione repub– blicana laziale , la Società droghie ri di To rino, oc.e. Fu molto nr:t?J? I' Ji!CHFiOPC di tutti i depu1:,1i radi cali , meno l'on. Z:,ccag nin o, e dc a 1)1rc11one l e ar I o radi ca e asse nta che denota ~in l' isolament o 1>0ht 1co dcll' on. Garetta nel propno partito . Sia r asse rvimen to 1 qua si tutti i radi cali parlam en tari alle ca– lOrre protezio niste. Gli austeri imb roglio ni cl rad icalismo giolittian o si dà nno alla più unanim e latitanza , appena sian costr etti ad i ssumcr e una qual siasi respo nsabilit à. I con– venuti comprci-cro e s~t ~olin.c~ro n~ questa . la~ itan za con commenti iro111c1 e rntcrru ztOI\I salaci. La lettera di adesi one di U. G. l\lon– lolfo che acccnna, ·a ali' isolam ento poli tico li Giretti d1 fronte ai radica li, fu coperta di ~ plau si e.... bissata . L.' on. Fera ar n, •at o alla fine del ban chett o, seguit o a telefoniche insistenze dei radi– cali eh sinistra , tentò con molt e abil ità di di– fende re il grupp o parlam entare e di aderire con molt e riscn e alla festa antipr otezionis ta : ma non f11ron sufllcicnli i suoi ~pc d, cnti ora– tori a sgra,--arc il Gru ppo dalla bru tt a figura . Sui dep utali md 1cah non s1 deve fare ness un assegnamento nella lo lla conlr o il proteno– msmo : qu esto 6 11significa to del! ' a.:,.scnza dei deputa u rad1ca h dalla festa del J npn le Ed è bene tenerne coni o. Si" non alt ro affin– ché I deputa ti rachca.h sen1ano da ora lll poi il pud ore <11non an dare p1l1 nei Consr~i ra – dica h a proc lamnn.i n.nt1protez.io111.:,1t, me ntre alla C..,m cra "-Ono i peggiori pun1 elh del pro– tezion ismo. Suscitò una gran de impressi one d1 sunp., – ti a la seg uent e- lett era <h ad esione dcl i' on. :\lorgari : Rom:a, 9 ,wi r:o, 191-.. C11ro .\l aslr og1m:anH1, l,;n ban chett o da 7 hre per co1x-rto ? :,.:on è ari a per mc. Ocsidt'ro tu1rn via manifestar e al collega Gi– retti tutt a la sìmpatrn , che pro, ·o per il corag – gio, la tenacia , 1'111d 1>endcnza, 11dbi nteress<', la cura con cm egh sviluppa In sua oJWra utili ssima nel pabe e nella Cnmera .S-on ho ragione di nasco ndere che. fra tu tti i deputati non eh parte :..oe:iahsta , G1rett 1 ~ 11 benia mino del grup po, di cui 10sono l' ind egno segretari o. Con affett o : 0 . M OROARI. Raccoman diam o <1ucsto docum ent o a lle me– ditazioni degli ami ci dcli' I dea d~mocrllllta, i quali sp.'\simano per il blocco e si dispe ra no perchò i socialisti non intendo no sapern e dcl – i' alleanza coi radi cali. Se il Partito radi cale, non fosse tutt o pieno di lacch~ di ca5..'l Gio– litt i, ma si presenta sse al paese con molti uomin i della tempra di Edoardo Giret ti, e sviluppa sse nella Camera e nel pa~ la stessa ope ra di Edo.'\rdo Girett i, l' alleanza fra i par – tili dcmocralic i diventer ebbe o prima o poi una necessità JX'i tutti ; e non ci sarebbe bi– sogno, per pro,oca rla, di nessun lavoro di retr oscena e di nessun scongiur o magi co. M.t finché il rndi calismo non potrà presentare mall evadori pii1 apprezzabili di Edoardo Pan – tano, e fanchè lu stessa l du, dem0&n1tica dedi – cherà tutto il suo spar.io ali affligge rci col– !' ete rno div or1.io o a raccontarci lo ult ime sco– pert e della scie nza anticl ericale, inv ece di la– vorare attivam ente con Edoard o Giretti alla lotta contro i trivellator i dello Stat o. - ci credan o pur e gli amici dcli ' l<Ua drmoc rallca. il blocco non si f:u à e sarà bene che non si faccia. Mille ,·ohe meglio un governo clcrico– moderato che un gove rno radi co-ca morristico– giolittian o. Per con.servare il ricordo della man ifesta• zione di n oma, il Comit ato della festa pubbli • chcrà a giorni presso la Libr eria Editri ce Ro– mana (Via delle Coppelle , 3, Roma ) un opu · scolo con ten ente il testo di tutt e le adesion i e dei discors i pronun ziati a.I ban c.hC'tto dag li on. Oc Vili , Chiesa Eugenio, Tr cves, Arca, 1:-era, Lu cci, Murri e Giretti. I..' op uscolo co– sterà '20 cent esimi ; e si pot rh.aver e inv iando ne I' im1>0rl o an che alla nost ra ammini stra 1.ione. A CHI SERVONO LE "DRE ADNOUGHTS ,. Dal Giornal e cl' It alia d~I 5 nprrle : Ll\' OHNO, 4 apn le. Staman e, a1>pena si ~ sp..1.rsa in can tiere Or – land o la noti2m che con I' ultimo treno d i R.oma era giun to il comm . Grande Uff. Giu– sep pe Orlan do, cli cui la recent e prolung~ta per mane nza nella C.'lpitale aveva avut o per scopo. come ormai è noto, la stipu lazio ne dei patti relativi alla costru1 ione di una drtad – no11ghl , ò sta to in ogni repart o. in ogni officina un ero mpere di manifc!stazi oni di festa. Subito il vai,;to arsena le si ò pav esa to di ban – dier e multir olori, gli alb eri dei bastimen ti di propriet à dcli:, Di11,,, le grandi gruc imp o– nentissime del vas to sca lo per dre(ldt1ought sono state ornate di centinaia di OOn<liere e di festoni . Verso mezzogio rno si sono adunati nella grande sala della biblioteca centin aia dì im– piegati 1ocnici, di oper ai , e tutto 11 perso nale di ammini strazio ne e di dir ezio ne per festeg – gia re I' ing. Orlando. che ha ringra:ua to ,•iva – mcntc per la bella, dim ost ra zione ricevut a. Oggi alle 14 la sirena del C.'\n ticre non ha fischiato. Il comm. Giuseppe Orlando, per fe– stcj!giare il ltcto avve nimen to della c) n<'es– sione del h gra nd e nnve . ha accordato a tutt o il ixrso nale mena giornata di libert à con paga

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