L'Unità - anno III - n.12 - 20 marzo 1914

48! L'UNITÀ Frammenti di vita italiana. Un arbitrio incredibile. Il dott. Roberto Palmarocc.hi pubb licò, tre o quattro mcs, or sono, due articoli sulla orga• n1z1.ai1one e il !unlionamcnlo degli Archh•i d 1 Stato in lt.alia : in uno dei quali rendeva di pubblica ragione e criticava tre circola.ri del l\·tinistcro clcgl' inte rn i ; ncll' nitro lame ntava il prese nte cattivo funzi ona ment o dcli' Archi• vio di Sta to di Firenze. I Palmar occhi era. nel suo pieno diritt o di stud ioso e cli ciuadin o nel fare le pubblica• zioni predette. Ma la Direzione dell'Archivio di Stato di Firenze e il Ministero deg l' mt enu , con una rappr esag lia altr ettant o ignobile quant o illegale, ha nno escluso il Pa lmar occhi dalla. sala cli st udio tlcii' À°7cÌ,fv'i'o di Firenze. Ncli ukase, che intima al Pa lmarocchi lo s(rnllo della ~,la di st udio, non gli si ra ne!su , add ebito per la 1>ubblicazio ne e per la critica delle tre circolari; e la mi-'ura ~ giustificata 801amente con le critiche mosse all'Archivio di Fir enze. Ma si ca pi§Ce benissimo che la burocrazia romana cerca di fare le sue ven – dett e, nasconde ndosi dietro alla figura del So– pra intendente fiorentino e utili zzando il risen– thnenlo della burocra zia locale. L.1 espulsione del Palma.rocchi dalla sala cli studi o di Firen1.c non solo offende gl' inte – ressi del Palmar occhi, ma viola i diritti cl i tutti gli studios i, e crea un precede nt e peri – colosissimo, in for1.a del quale gli studi osi avr ebbero l' obbligo di non lamentarsi mai del cattivo h111ziona mcn to cli un Archivio o cli una Biblioteca , pena ht espu lsione. E sarebbe bene che gli studiosi si mett es– sero d'a ccorcio per una protesta collettiva con tro questo incrcdìbil e arbitrio . Le Dep utazi oni <li storia patria dovrebber o occuparse ne. g. s. Poliziotti elettorali. Da """ se11le11t a del ~frib1male di Scfocc(I, 'l'l 11ovembre 1913: La matt ina del t l ottobre u. s. circa cin– quecento ele ttori di S. Marghe rita Bclicc si recarono a Sciacca per µart cciparc ad un CO• mì1Jo della cand idatura popola re dcli' avv . An – gelo Abisso. Verso scm si sparse in S. Marghc– rita la voce che a Sciacca era no avvenuti (lurnnte il comizio diso rdini , e la Polizia aveva proced uto a parec chi t\rrcsti. Moltissime donne, circa due cento, spose e madri degli individui che si era no recati a l comizio, si av viarono nll' uscita de l paese ansio!Secli notizie precise sulla sort e de i loro car i. Alle ore -io,30 i pa.rte– cipanti al comi1io rit ornaron o, e rass icurat e le donne che nessun tumult o e nessuno arresto era avvenuto a Sciacca si avviar ono tutti in– sieme per la sia Carraffe llo, che da Sciacca porta ncn· ab itat o di S. Margherita . Il dele– gato di P. S. Cacioppo. seguito dal Maresci allo elci RR. CC. Inglese e eia tre carabi nieri , fermò la folla a pochi metri clalr uscita cli Via Car – roflello int-imanclo a (Juclla gente cli sciogliersi e alla fanfara de lla lega di contadini. che pro– veniva pure da Sciacca, di cessa.re la musica. La mi,sica tacqur , ma essc,itlo ù1 quel p, oit o la f olla pigiala ,ie/l,, vrn slrclla e se,ua uscila avue1111e che quelli che .si trovavano avanti spi nti da quell i di diet ro urtar ono quei pochi agenti che form avano il cordone, e poicltA i11dietro ,ron -po1eva110 lor,wr e e di fia11co 110n trveva,io 11scila proleslaro,ro contr o l'o rdine in– tim a to da l fun ziona rio, dicendo che trattava si di prepo tenza e cli abu so, e gridar ono : ava nti. L."\ folla avanza ndo rupp e il cordone e il de le– gato e i c.."\rabinicli sguaina le le daghe distri – bui rono qualche piatt 6nata . Soprnggi unsero al– tri quattro carabinieri e il delegato ordi nò che si seq uestrasser o le band iere e gli strum enti mu sic.."\li. Gli alfieri e i musica nti resist ettero in part e, non ubbid endo ali ' ordine di conse– gnare gli strumenti e tra tt enendoli a forza, ma sen1.a por re le mani add osso agli agenti. Ne lla confusione il delegalo ricevette una contu sione a l bra ccio sinistro o un carab iniere un colpo cli trombn sulle spalle . Ra ggiunt a I' u!c ita della via la rolltt si sba ndò recandosi ciascuno a casa. 1-"' ~tess.1. sera il delegato procedette nelle rispettive abita zfoni all' arresto degli attua.li impu ta ti, i quali sono stati inviati al giudizio .ti questo Tribuna le per rispondere di vio– lenza a pubbli ci ufficia li, di oltra ggio, contrav – ven 1.ione ali· ari'. 7 leggo P. S. Il de legato cli P. S. ull' uclic11.a si mostrò 11 n po' confuso nel precisa re il punt o ove in– timò lo sciog liment o e concluse con l" affer– ma re di av er dat o l'o rdine ali ' cstremit ~ esterna della Via Car roppcll o. 11 ma rescia llo di sse invece che l' ordine fu dato nella pia.zza . Ma appare logico e degno d1 fede qu anto a ffer maro no concorde men te gli 11npu tat 1 s1u da l loro pnmo mter roga torio, e tu tu I tes ll a difesa, cJ1e c1oé l' ordine fu dato ov e la via era strett a e senza. usate. sl che, secondo ta sc.lueua c:,pres:,1one d1 una veccluerella, che dc~ come testun onc, la folla pote\-a sc10- ghcrs1 solo tornand o a Se.mcc.a. Il delegato aveva in a,um o di f ermare la foll a, e cn ttm1_,11c:con quattro u<m1t111 dovtua fo r,m,re cordo11e nel p1oilo puì stretto tiella vw. Questo ha ritenuto an che 11 P. M. All'Agrò si è voluta att ribuire la le:i.1one in offesa del delegato . Ma 11 t~ te Ferrara Cl.le qu esta. cn ~ tanza afferm ò non menta fede . EG LI, FIGURA DI lorlALVIVHSTP. P. DI RAGAZZO ~ IOl'I-.RATO, era qudlo de Hl ti4lte le dono– slra110,u uiw 1Loa u, ntro la urnd1datura Abr.lso. Il Ferrara e r altro pri ncipa le t~ tc Pozzo C1u· seppe appa n ·cro cosl mendac i che lo stesso P. M. non si oppose a.Ila riclucsta d1 111crinu – naz1one ix:r falsità, che contr o dt loro fece la difesa, e riur ò l' accusa per l'Agr ò rclat1- vnmente alla ll!S101te. 1)cves , notar e che a S. Marghe rita era stat a proclamata da lla m::,gg1oranLa la canchda tura clcll'av \•. Ruggero, 1 cui fautori s1 mostrava no acca111t avve rso I sostcntt on de ll' avv . Abisso ; d e al partito Huggtro qutgll arresti, lratltmdosi de, ,ap, del parhlo Ab u:.o, r11,s&n,a110 graditi, e cosl s1 può spi egare la !ac1.htà con cui la P. ~– trovò testi di accusa rn rrn paese dove rn1pera 1,w tfl deplorevole ret1ce11t1 J>cr , relll, &om1m1. 1l collegio ·11011 "" preswto f ede c,I tleleg11to / "' 11u,rese1llllo relati vamen te al pun to dove iu dat o l'o rdine eh sc1oghcrs1 saa per i mo– tivi espos ti, sia perché era 11at11rale clte delti f um1011ari ~,assero di atteH1,are e ,iasconde(e I' 11nprudenz a che diede orig ine ai fatti . Pr esta fede ad essi per le grida mdica te pronun ziat e dagli imput au e per gh atti di violenza commessi, l1m1tata men te ai chiari – mentì da ti dagli stessi hmt.101rnri ali' udienza . Nel verbale parlasi di violenza C resisten za iu gene re ; ali' Ì.idienza de tt i verba lizzanti t1i– cluarM 0110 che la res1sle11t1 /" pas:iwa, con – sis té nel tra tl enerc a fora le bandiere e gli strum en ti. Alla domcnda se gh imp utali me– nar ono ca lci. pugni, bolle, , r,~ t,,11(mmoHaru r,sposero 11cgat1t1a,,~ ,ite. Devesi ora esaminare la ca usa dal punto di vista giurit.hco. Basta app ena accennar e a qu an to dolorosamente avv iene nel period o cleuora le, agli ost acoli che Incontrano i can – dida ti avversari. L' 011. Abi sso espose l10,ga,mmte come il tl~– ltg"to e il mares,it,llo vtrbal11,1M1ti lo oslrggu,_i– scro ; che Il delegato giorm prima aveva mma c– &wto di t1rrcslare i ,ap, del S140 partilo, che gh attuali imp utat i era no notonam cnte qu elli d e tgl, doveva des1gnt1re suo• rappr e.senta,itr ,ie, ugg , eltlloralr. 11 cav. Montalban o, conciliatore di S. Mar– gherita persona estran ea ai pa rtiti locali, di– chiar ò che a suo giudizi o i fatti che si svol– sero c1uella sera furo110 provoe,ati ,1trllt1. P. S. per fa vorire le ca11ditltrt11re Il malo e R11,tgero. li P. M . 11011 Jw esitato a chia ,,u,re i11opporluuo l'ope rato della p,ibblica s1&urc.rit1; il Collegio nei lun iti degli appr ezza menti giuridi ci neces– sari alla giusta valutaz ione dei fatti e all;i retta apphcazione della legge: deve di&luararlo arb,tranb. · Convocati i comiz i elettorali il diritt o di riu – nione, nelle sue piì1 ampi e manifestazio ni, ò sacro e pu ro quale lo proclama lo statut o e non Vi.\ soggetto alle limitazi oni della legg_c di P. S. L' ultima. part e dcli' art . 1° legge P. S. sanzio na questo principio che t1ecessarit1· me"le si este,1d, ai ,orlei e proussio,ii civili a seopo elettorale, perd,A queste sono manif e– stn:10111rnlimament e &e,i"esse al dir1llo di r11,- 111o,ie, sue esplicazioni, nea..ss.'lrio completa– men to. Av\ien e infatt i che un corteo precede e chiude un comizio elett ora le, onde rendc r1o pH1 imponente ed cffic..'\ce per la forza sugge– stivR cicli' esempio, dello spiega ment o delle forze elettorali. E tanto pH1 ora do po la con– cessione ciel suffragio univ ersale, é necessari o scuotere le masse e tra 3Cinarle ali ' eserci1.i9 cli un d iritt o cli cui forse non tutti hann o cosc ienza. La P. S. non può con vag hi pretesti di or– dine pubblico ingerirsi e ostaco lare il libero e pacifico mov imento elett orale. La sua fin· zionc di tutr ice dcli' ordin e r autorizza ad in– tervenire solo quando l' ordine cfTcu1va ment c è turb ato; e a.li ' unico fine di garent ire la liber tà e i diritti cli tutti. Ma ò inu tile climo• strar e quanto è nel cuore di ogni libero cit– tadino . Nel ctuo sJN.ciale 110,i vi ert1 uem ,m.no 1m corteo; 110,a vi ertt umi turbf1 ltmwltua,ite; tra tta ,·a~i di una folla di pacifici cittadini, che, stan chi da lle fati che del comiz.io e di un lungo viaggio su \·ia ord inaria. si avvi ava per 1· unica via che condu cc\·a alla propria casa. Erano insieme pcrc hè insieme erano pa.rliti cd ave – va no fatt o il viaggio , e comun e era la loro meta, l' abitato di S. i\.fargheril,t. Gli strum ent i musicali e le band iere essi li riportava no eia Sciacca e non pok\ ·a no certo butta rli prim a cli ent ra.re in paese . Lo strano i1wito cli scio– gliersi nelle speciali condi1.ioni esposte, da parie :la rrn,1 autoritti rAe s, erti mostrala già 81 .l1ot a Gino Bianco osl1/e, sembrò nd l.t massuna buona fede un abu50 e una prepotenza , e qu~t e parole ne Ile speciah circostan ze nel caso 111 esame, non cost1tu1rono rPat o. QueUe parole non avevano 11 fine d1 offendere le penone dei funzionari, ma nca ti dolo, s, t'Ollt q11al,fic,re a, b1trar10 qiu/lo dc dolorosamente lo era Ch agenu tu– rono 111,est1t1 dalla folla che voleva uscire da que ll.t na ; Il gnd o: • a\•an t, • non fu certo contro i funu onart , ma al fine d1 hbc.ra rs1 dalle strett e, d 1 u::,Ore ali ' aperto d1 rec.·m,1 a casa . Non C:.l'itCqui ndi la pretesa cont ta.V\'enzione e I' oltrn gg10. Q1,a,rlo alla ruutt Nz.1 essa l " uHa legittima e moderata oppos,z,o,ie al/' arb,– lrio ddf autor1td d1 P. . ~ on fu una reJ.– z.1one Quella folla e:,asperata, se avesse volut o, a\ •rebbe in modo grave malmenat o quc, J>O· lussnm age1111. La folla mostrò 111tenuo 111pa- cifiche; 1I tumult o cessò appena , hbcro dalla polizia, cm.scuno poté prendere la ,•in dt C..'t.'la sua . E ness uno ebbe la cosc ienza eh avl ·re clclinquit o, pcr ch" tutti furono la stessa sera trova ti nelle rispctth ·c abitaz ioni. IA P. S. dice dì avere voluto togliere gli strum ent i per paura eh di.sordini, asso lutamente foma – st1c1 perch~ quella sera non vi era altro chmo– ,.traz1one ostile, 11 candidato Rugg1ero trova • va i a Menfi e non venne que-UR.sera a S. i\1 u – ghcn ta . Se 11 di ritt o de lla PoJiz.ia eh 1nten·e• nire per la tut ela dell' ord me pubbhco é <11- scrczìonal c, e quin di perciò solo legale; se il limite rrntural c e la sanzione, che la legge non dà, sta nella rip rovazi one pu bblica e par la– mentare ; <1uesto limite e qu esta sa1n ione d1 fronte , Ila folla di cui si viola i dint ll, non può non consis tere nella oppos1z101u.'•. S1 de– ploro <' pum sce la reazione ; ma r opposmone, la difc-sa con tr o un ordine 111g1m,to. mantenuta nei limiti necessari, ha la &un lega.lit. nella coscienza. un1versa.le , nell' antma della nos tra legislazione, de lla nost ra costitu zione che vu ole la ~nrcn zia assoluta della liberi:\ e cli ogni dirit to •· P. Q. M. li Tribunal e dichiara non luogo a procedi – men to per mesistenza di reato ccc. Movimento antiprotezionista. Riuv inmo e siamo l,et, d1 p11bb/1wre: Reggio Cal., 10 marzo 1914. Eg1rg10 Sig. Direttore, Avvi cìnnndosi la data dell:t <;eaclen1.a elci tmlt at ì d1 commerc io fra l':'Ì talm e le altre Oimmr.~ i co'inincfa tO da cjua.lch~ po à( fo,cuterc se sia necessario di ap portarvi , rin– no,•rmdoh, delle modifiche, ed m qual senso ques te debbano esp rimers i. ~ cominciata t;il a manif estarsi Ja pressione cli due diverse vo– lontà : di due intcrcs.,;i contr aswnt i e forti s– simi entrambi. l)a una part e potenti gruppi indu striali, che as piran o ad un aumento della protezione doga na.lo col prctc~to del progresso tecni co delle indu strie e de lla ncces~ità di com• battere la v('ndita sotto costo dei merca ti stranieri, da ll'a ltra la grande massa dei con– sumat ori, i qua li riconoscono negli .tlti dazi sulle derrat e alimentari e su tutt o CIÒ che è strument o di 1.ffo ro e di produ 7.ione, un doloroso inasprim ento del nb ca.ro della vita . I..' cspe richza pili recente e pH1 viva att esta come il sistema protezion ista é valso soltanto ad assicurar e lauti guadag ni alle gro.~scimp rese messe al sicuro da ogni concorrc111.a stran iera. e - mccliante il sistema elci lru.sts - anche na zionale: e ad aggravare il dis.1gio econo– mico dai cons umat ori lam enta to. Affinch~ ta le stat o di cose - 1.1111 per neces– sità solamente accennat o, ma as'Sai più chia– ram ente dimos trabi le con copia d1 a..rgomenti e di cifre - non sia an cora perpetuat o ; uomini <"minenti cli ogni parte politica e va lorosi cul– tori delle scienze econo ll\iche e fina117,iarie han no levat o già la. voce per prepara re la co– scienza noziona le alla compr ensione cicli' in– teressan te prob lema. Ed è sorta. cosl una lega. a,it,prol e:,o ,usta la qua le. sempr e più conq uista il favore naiionale . A Roma si ~ pure costi– tuito un Com1lalo pc.I Jl uzoguw,ro, con vaste aderen1.e in quasi tutt.., l' Italia meridionale e insula re, il qual e si propone di sollecita re 1a. cons..1>0\·olc adesione della popo la,Jone meri– clinnale, gl' int eress i della qual e eia qu esta o qu ella risolu7.ione de lla importante questione posso no risentir e grave danno o vantag gio. E il Conutalo pel Mezzogiorno cerca adesioni l anche da noi e!:!.,,COSj-iJJire_u~1 §_ruppo ,wtipr o– tuio 11isla nella nostra l(2\·1ncia èòfné ""!fflte • re mene 1onali. riparti rsi ir a 1 1 Com1tal0 nazi onale e 11comi I tat o loca le allo scopo òi procaccia re I men i per la prop.1ganda a forma re una cosc 1enz, ant1pr oteL1on1.sta L"\ nostra provin cia mo str<'rà cosi la u,& capa cità d1 p.1.rtec1p.ue all'azione, fen -1da ormai 111 tutta lt aha, per rbOh ere un co--1 importante prob lema nazionale. non pu'i col proposito d1 ass1curnrc. ingordi profit11 :ul astu ti specu latori , ma in modo confornw agh 1ntercss1 de l p1l1 grande numero elci c11- tadir11. CAETASO SAKl)II .LLO. P. S Per ora le adesioni pos~ no ~re dirette a Cae tan o Sard 1ello, n:egg:o Calabn a Dopo le prune ad~lOlll SI cost1tu1r:\ 11 Grup p:, a,it,prolUIONHla 1I qua.le penserà a, meu 1 p11'.1 adatti per la sua estensio ne e lo S\·olgunen to della sua att1v1tà. ADESIONI alla " Lega antiprotezionista L' .uJcrboo time luo,o di rkcvu t• pc:r le quote P'&Clb. lfo :-uano t'om m c~ ar~. )l 1hn o. Sezione di Cd.lit. d<'lla Fed er . l ns. Se. Mffiie Lecco fk rg1mo Prof. C. D do1trier 1,• Vogherc1. I vecchi abbona ti che ancora non banno. pag ato l'abbonamento per il 1914 sono pregati di farlo al più presto per evitare– le noie e le spe.e della tratt a postai,. ANG IO I.O GIOVANNO ZZI, g-ereNle-rt$f,0"1abilt . flrHH. Slalt. TI, . AldlH , Via dc' R~HI , 11• Tcl. 1-U · GIUS. hllTE~Zll & flGhl • Bui EDITORI SCRITTORISTRANIERI (Elegan te collezione, formato in & 0 ) ECKERMANN G. P. - Co/loqltl col Gotllit, traduzione di E. Donaclon~ • Voi. IL (N. 6) di pp. 360 • L. 4,- . I Co/loqi,r col G« lhe sono qu alche cosa d1 più che l'C'vOCa7.ione, da part e d" un affet • tuoso amm ira tore, della figura dcli' uomo e della personalih dell'art ista . L' E.ckcrman n , che per molti anni visse in intima quot i– diana comuni one col poeta \'Onerato al pari di un num e, e che lo stesso Goethe di ceva « perfe tta mente edotto dei propri sentimenti e della propria manie ra di pensa re • vi ha raccolto come un suprem o testament o spi– rituale, in cui il glorioso poet a di \Veimar confida alrami co qu ella più profonda inti – mit à cli ~. che non sempre nel raccog li– mento oggettiva ment e estet ico delle sua vi– sioni e nel tra vaglio e nell'entu siasm o clclla crea zione nvcva curat o di mette re In luce. Nella simpati ca affezione è la grand e sin– cerità dcli' Eckerman n e verit à della sua raffigurazione umana del genio, eh~ chi ama fervidamente vede e comprenda più eh chi rig1<la.mcntc ossc r, ·a; sicch~ questi col– loqui, pene tra ti de lla vh·a anima gocth iana, fanno c1uasi un suppl ement o alle ope re cli lui . ln essi ~ la scnt onz.a definiti va e ormai serena del sagg io in tutti i campi del sapern e dell'arte, si espongo no le sue op inioni !SUi perso naggi pii1 insigni de l secolo, sulle opere dcli' ingegno, sui prob lemi che pii, int ercs– S."\1\0 gli UOQlini. JI c~ ~~le vi..si ~~ani!cs~a in tutta la \•astit ~ della sua sapienza. 111 tutta la lieta versatilità del suo sp irit o, nella freschezza sempre giovane della sua sensib ilità d'artista . Nessuna tradu zione italiana completa esi– steva fin ora del famoso libro , che ~ anche oggi uno de i più popo lari in Germania, cd egregiament e il Donadoni gli ha dato bella veste italiana. In qu esto seco ndo volume si compi e la seco nda p..,.rte dei Colloqui e vi si aggi un gono , secondo la prima ed iiio ne origina le, quelli che. pubbJj cati in suppl e– mento, si sogliono comun emente rifondere . seco ndo l'ordine cronologico, nelle prim e due pa rti, e fra i quali s'int ram ezzano i co1loc1u1 con Sore t. Lln cop ioso indic e dei nomi e delle 5PSe giova a chi voglia facilment " to rnar e su giudizi cd episodi cop iosament e spa rsi nei due volumi. Per incariro degli amici di que l comitato, mi ri\·ol~o pertanto per prima cosa alla Sta mpa , sicuro che adesioni non man chera nno tanto piit che la inizia tiva ha già dei precede nti lo– dev oli im qua lche paese della provincia nv– stra come a Racliccna . dove, per l' opera di volc.nt <-rosi presieduti dal\' ottim o rag. l\l. Ba– rillar i. un primo nucl eo si è già costituit o. Quei che ade riran no ass umeran no solo I' im- ) pegno di cooperare ali' azione de l gruppo, e que llo di corrispo ndere una minuna quota da Dlrl1cre com■l11loal e nella alla Cau Edllrlu OIUS. LATERZA a FIOLI, Bari.

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