L'Unità - anno III - n.9 - 27 febbraio 1914

468 vcrno dopo il 19()6, cioè dopo c1ucl grand e momento stor ico, in cui 1' on. P antano si addorme nt ò repubbli cano e si sveg liò ra– dica le non che minisu o - bene mere nze, fra cui l' on . Pantano ha lo sto maco di mettere finan che , la vi tt orio 1a lott a con– tro le Convenz ioni marittime •, già anc he le Conven zion i m:Hittime ! - I' on. Pan - 1:mo pa ssa a sciorin :ue il suo programma. N:nurnlmcnte bisogna nell a politica do – g:tnalc f( front eggi:ue virilmente le pr ete– s,· degli altr i Stati e assum ere, occo rrendo, b respo nsabilit!i. di cor:tggiosc iniz iative con procediment i auton omi •· - Dun que, ina– i,,primcnto del protez ionismo dogana le, ab– bandono della politi ca dei tr att ati di com– mercio, tariffa doga nale uh rapro tezionista :lUtonoma. Questo, per dim ostrare I' • unità del parti to ,. sul secondo comma an tiprote– zion ista dcli' ordine del giorno votato dal Congre-,so. E poi bisog na • affrett :ue 1' avoc:izione allo Stato della scuola primari:1, integr:1tada un' in– tens:1 cultu ra profession ale e dall:t conte m– poranea diffu sione dell' educaz ione civile, se• gn~namcn te fra le cl:,ssi rurali •.- L'o n. Pan- 1:100 non ha avuto anco ra il tem po di avve – der si dei difet ti e delle iniquit:\ della legge Crccbro; e prima cli corregge re qu esta gi:\ fanta stica nuo ve legg i. Il cui effett o pili sicuro sarebb e l' :\Umento degl' impi ega ti della Mincrv:l. E poi bisogna istituir e un nu ovo• Ministero delle comuni cazioni •· - Allegri, fabb rica nti di orga nici ! E poi bisogna • affron tare un' o– per a ampi a cd ardita di coglionizzazionc in– terna, e - 1:\ dove è poss ibile- di frazio na– mento del la tifon do », • affrettando l'elevazi one mora le e civile del proletariat o agrico lo 11, median te un lsti11110 pu /11,oglioni:::.n-zionl intrrna, che dovrebbe raccogliere le rim esse deg li emigran ti. - E d' onde prenderebbe, di grazia, la Cassa dep ositi e prest iti i suoi ca pit ali, se le veni ssero meno , attraverso le casse postali di risparm iò, le rim esse de– gli emigra nti ~ E poi bisognn u strin gere in un legame mo– ral e le nostre colonie liber e con la Libia: la sola fra que lle italiane di diretto dominio, che si prest i, in una certa misu ra, a div enire colon ia di popo l:uncn to (!) it. Il • legame mo– rale • consiste nel mandar e in Libia i nost ri emigra nti, dopo che abbiano fatt o pratica in Tuni si:1 e in Egitto; i vuoti, che essi la– ~ccrebbero in Egitto e Tuni sia, sare bber o via vi:1colmati da altri emigran ti: • e si cree– reb be così un vero drenaggio dell'ele ment o italiano civilizzat ore attraverso i con fini la– terali della Lib ia 1t. E • se, come parr ebbe, la Libia racchiude, al par i della Tuni sia 11 ricchi gia cimenti di concimi min erali (!) un a preveggente ope ra di Govern o, ecc. ecc. Natura lment e, I' Itn lia ha « il dovere di non tenersi in disparte nel c:immino ascen – dente dcli' Eur opa verso l'Africa e verso il mondo asia tico ». - E ma rcia reale. l\la i quattrini per tutte que ste belle cose r 1':: sempli cissimo. Bisogna • concen trar e gli sforti maggiori e imm edia ti (sit ) ad accre – scere la ricchezza del paese ~, • avviando tutt o un insieme di iniziative e di prov vi– denze sti molatrici delle nostre energie fat – ti ve». Epp erò • la neccssit :\ della creazione di un:1 grande Banca per assolvere esclusi– vam ente un alti ssimo compit o nazio nale n, a cui lo Stato dov rebb e d:1re come contribut o iniziale :1lmeno cento milion i. E la valanga continu a rum orosa, impe – tuosa, turbino s:1, rimbomb:1n tc, sterm inat a. Siamo in piena enciclopc di:l polit ico-sociale. J..' on. P:1ntano prom ett e ogni cosa e qu al– cos' nit ro ancorn, pcrchè sa che più cose promette e maggior e libertà di scelta :1vd nel det erminar e qu elle che non vorrà dar e S' int ende che nella encicloped ia coglio– nizza tri ce non ma nca I' :1cccnno ali' • opera di governo illuminata e cosciente •, diretta a • demo lire le oligarchie locali, politi che o :1mminisua tive, che spec ie nel Mezzogiorno costitu iscono un insormont :1bilc ostacolo al prog resso proletari o ». Ma non si spiega per qu:1li arcan i motivi il " progresso proleta – rio • clebb:i trovare contr o di sè, alleati con le oligarch ie loca li, i mal vivent i e i L' UN 1 T À 9u estu rini per ordine deW on. Giolitt i, e perchè lui, I' on. Pan tano, trovi perfetta- mente n:1tura lc che ciò a\•vcnga .... Partito e deput ati. In tutto il suo articolo l' on . Pant ano ostenta di igno rare del tutt o il recen te Con– gresso radi cale. E per l' on. Girardi ni il Congre sso è u: un tempora le, che si scioglie :11 pr imo soffio di vento •· E per l' on. Zac– cagnino il Congresso non è sta to che una • esp losione • pericolosa :1lla famosa • unità del partito •· Lo stesso ordine de l giorno sulle riforme dem ocra tiche più urgenti, votato dal Con– gresso - ha cura l' on. Zaccagn ino di os– servare - fu vot ato ali' ultima ora, senza di!icussione alcu na, e pe rciò • non può dirsi un progra mma • ; e quindi la ditta Mara ini, Rolandi- Ricci e C. può dormire i son iff tr anqui lli per quel che riguarda i più fra i deputati radi cali. I Congre ssi dei pa rtiti - si sa - hann o importanza per i deputat i dei partiti med e– simi, solo quand o votano plau si ai deputati. Il popolo, che fischi:1 me - dicev:t Rabagas - non è popo lo, è plebe. l partiti sta nno solo per pre sent :ue i cand idati, e per mas sa– cr:1rsi per essi nei giorni delle elezioni. fatt a la festa, gabbato lo santo. I prob lemi della scienza e della pratica politica in It alia sono cosi•oscur i ! - dicono i radi cali di Pad ova . Ora sarà interessa nte assa i vede re fino a che punto la direzione del Parti to radi cale e le Sezioni aderenti ali' ind iriu o de lla maggioranza si mostreranno d isposte a la-. sci:irsi prend ere sott o gamba da una pa rte dei deputati. L' Unit à. li . - La genesi del voto antiprote zionista. andati alla presidenza a consegnare gli or– di ni del giorno Dc Viti e )l urri. Finiti i discorsi, il presidente del Con– gresso prof. C:1nti fece dare lettura degli ordini del giorno: Murri lesse la prima parte, Dc Vit i la seconda, dichiaran do che I' una era il necessario comp lem ento dell' :1ltr :t. A que sto pun to fu sospesa la seduta, sgombr:1ta la sala, fatti entrare i soli dele– ga ti che avevano d iritt o al voto : niente dunque disord ine o conf usione. Dop0 la vittoria dcli' ordine del giorno Murri, il prog. Can ti invitò I' on. De Viti Dc ~larco a dar ragione del suo ordine de l giorno: poi lo mise ai voti: e l' assemblea lo vo tò per accla mazione. Riassumendo: l'ordine del giorno De Viti , opera di un a numerosa ed au torevole commi ssione, discusso e votato dal)' asse m– blea plenaria dei sinistri, era perfettamente noto a tutti, anche :1 1' on. Agnelli, cui, ora, si attribui scono, spero :1 torto, postume me– ravig lie; e fu lett o al Congresso prima di quell o Murri. Chi, come il prof. Giova nnini, trova st rano che si sia votat o per : 1cclam:11.ione un or– dine del giorno così importan te, dov rebbe ricordar e ,o che la question e del liberismo (riso– luta gi::\ nel pa tt o di Roma) cm sta ta di– scussa di propo sito nel precedente Con– gresso del partito, nel quale si era vota to l'or– din e del giorno lib eris ta dcli' on. Giovanni Villa. 2° che il Consiglio Direttiv o dcll:1 R:1- dicalc Romana, iniz iat ore del movimento ant iministeri:1le, fa part e dc li' associazione antipr otezionista ; 3° che la lotta polit ica al primo colle– gio di Roma fu sostenuta con pr ogramma liber ist a da Scipione Borghes e, che ora con Ed oar do Giretti e Vitt orio Zangelmi fa part e della Direzione Cent rale del Partito; 4° che il Pr11siero Rndicalr di Roma ha sostenuto pr imn delle elezioni vivaci cam- Cen a stampa, dopo aver finto d' igno rare pagn e liberiste; che il recente Congres so rad icale :weva votato 50 che finan co la Direzione del Part ito un ordin e del giorno antipr orczionista del O~ nel progr amma .elett orale :1vevan o fotto lar go Vici Dc l\'larco, tenta ogg i attenuarn e il si- posto alla riforma dogana le; gnificato e la por tata politica, insinu :md o che (fl che financo nel Cong resso i destri è st:1to un vot o d i sor presa: non imp cgnati,·o più aut orevoli - vedi ordine del giorno quindi per la Direzi one del Partito nè, so- Guer ci R:1mpoldi - avevano sostenu ta l'ur- pratutto, per il gruppo parl amenta re. gcnza di tale riforma. Non è forse inutile far conoscere come si 1ir Di sorpresa dunque non resta che qu ella, sia giunti a que l voto. amarissim:1, di quan ti non credev ano che Alcun i giorni prima del Cong resso i de- il partito radi cale ritro vasse così presto le legati delle più imp ortanti sezio ni di sini- t vie maestre del prop rio avvenire e stabilisse stra eran o già convenuti a Roma per pren - i punti concre ti nei quali chi vuole ancora dcrc accord i sul da far si ; e fin dalla prima dir si radi cale deve esplicitament e conveni re. riunione alla Radica le Roman:1 si dec ise di nomin are una commi ssione per st udiare e proporre l' ordin e del giorno ufficiale. La commi ssione, nella qun lc ricordo Scimonclli, Pcr ona, Fove l, De Giovanni, Zan gelmi, Ban– dini, Murri, Vita liano, Colucci, Bru ccoleri, Giretti , Mazzare lla, De Vit i Dc l\farco, Montcsano e Zagari , dopo lun ga discussione votò ali' unanimità un ordine del gio rno, che la sera del 1° febbraio fu sottopos to :111' approvazione dcli ' assemble:1 plenar ia dei delegati di sinistra presieduta d:11 prof. Sil– vagn i. In qu est 'assemb lea, per ragioni tattiche, po ichè nel Congresso molt i orator i di de– stra chicdev:1no un programma concre t'ò per l'avvenire, e l' on. Guerci dichiara~3'.ì anzi il lib erismo la vera riforma rad ical'b/ si decise di dividere l'ordine del giorn'o della Commissione in due par ti. La prima, che spiegava le ragi oni del dissenso : politica elett orale, accordi coi cle– ricali, dichiaraz ioni protezion iste dell' on. Giolitti , e che fu poi prese ntata dal Mur, i, fu appr ov ata , come può facilmente int en– de rsi. per accl amai.ione. · La seco nda parte, che tradu ceva in forma pos itiva gli stessi concetti, fu dopo lun ga cd esaur iente discussio ne votata per di,·i– sione , furono tio; (alt~ q11allro oota:io ni, e fu dato incari co al Dc Viti Dc Marco di pre– sentarla e svolge rla . Quand o il giorno success ivo I' on. Cirao lo invocav a fra i gra ndi app lausi dei sinist ri un programma preciso di riforme , Scimone lli president e della radic::ile romana ed io siamo G ucL 1t LM O ZACAR1. Il patriottismo dei vagoni-letto . J giornali ,eca110e/te /'on. Fausli11i, de– putato di Terni e prcsidmte della repub- 6#,a ter11ana (sconfessato però dai sum· eorreligionari di fuori f>t:rel,t favorevole ai/ 1 ,:mpresa libica !, J1a e/desto di i11terro– gare il Ministro dei LL. PP. per sapere se ,·nt enda ema11ci'pa,ci dagli strani eri per i servi zi dei vagoni -lt.lto e de,: vagoni -re• staura11ts. È 6e11e avvcrtfr e che 1 1 on. Faustit ,i è n:•u.s,ito ,zellc teltime ctez.io11i colvalido ap– poggio della bm emerita soeiclà delle A, – ciaù:rie, legat a, come l 11oto, da i11t-imi vincoli di affari e di perso11e a tutte le a/Ir e, o/tr ctta uto 6c11cme,itc , società sùie– n1-,gid: e, cl:e metto11D capo al 6et1emeri. tissimo e patriottico oltre og11i dire sin– dacato ferro e acciaio. È 91dndi fuor di d116/Jio e/,e solta11touna ,wbile f>reo,e,,pazione f>atrioltiea !,a deter- 11ti11ato la inte rrogazione dcl/'01:. Fa11.st1-" 1i. E sarc66c su.pposiziou e 111aiig11a pensare e/ic qualelic 1WQ VO appetito si/Jitti te fauei del t,11-Stsidcruriico . Non sarebbeperaltro f iwr di luogo ,Me– de-re alt onorcvotissùno repu6/J/i'ca110 ter - 11aùt0!0 cl,e favoris ca did, iara, e se egli a6/Jiapr oposte precise dafare in rig,.ardo a/f argomento della sua i11terr oga:io11e e se ereda tlie lo St aio debba altua ·re questa ema11cJj,a:io11e (u'cI) dalla strani'ero n11cl:e se per DV'i/c11t11radovesse. Per la mancata co11corre11:a, tl'IJC1' tllaler-i'ale peggiore, un scrvi :io pegg iore, e p agar/o a più caro prc:.:o. ll o1t t male mettere i punti su.• g li il MuG. 81 lio cc Gino Bianco Il nuovo progetto per la scuola media. Gli tchrr:I di uni&re.l.ulooe. :i':uovo per modo cli dire : pcrch~ la seconda edi zione del chsesno di legge Credaro per I' istru zione media è certo rin ."<lut;,, ma è ben poco corretta . E so gli elci terra nno ancor,, la loro santa mano protettri ce su questo mi· nistcro, ti progett o arriverà a nche all' app .o– vazionc . \ "i arri, ·erà (orse non molto in frett a. ma in compenso neppure tormentato da troppe nè troppo sostanx.iali modificazio ni. Eme nda • menti sL ma basta intend ersi : ~ questione di più o di meno. e piuttos to di meno che di più . Xon lo ha ormai afferm ato chiara mente lo stesso Mmistro ripr esentando lo <1un,;i iden tico al precedente ? Anche nella ques tione delle tasse, che la prima \'Olta p..'lr,·e dovessero essere la ga1ola dcli' on. Credaro. le cose sono rima ste prcss' a poco nelle condiz1on1 di prima ; nè le acque di )l ontecitorio sogliono fare due volt~ di se– guito ai navigli giolitt iani il medesimo brullo tiro. La prcpara7.ionc dcli' opinione p11bblicn, e specialmente parlam entare. è stata fatta , e non si sono risparmiat i i mezzi per farla bene . Per es. qualche spacciat ore di specifici mi– racolosi potrebbe impa rare qua lche cosa da quel comunicato ufficioso che afferma, ,a (a · proposito di questa legge) che i professori po– trann o anche andare ali' Università . Neanche a farlo ap posta, in questa reda zione è stata soppressa (e non dico che sia male) la dispo– sizione del progetto precedente , per la qual e si creav ano i posti di professori aggiunt i uni– \'Crsitari riservati agli insegna nti delle scuole medie. Questi posti si volevano gabellare per un gradino de.Ila carriera degl' insegnanti mc– di verso la cattedra univer sitaria : cd era una sciocchezza. l\la ecco che la scioccheua è stata ripetuta in un comunicato ufT1cioso, proprio nel momento stesso in cui viene a ma.. ncarc anche il pret<.'StO per cont inuare a ripeterla I Si vede che chi ha compilat o quel comunicato o non aveva letta la edizione riveduta del progetto. o ritiene la opinione pubblica, o al– meno la maggioranza parlam entare, disposta a bere gr0550. La relazione, che precede il disegno di legge. non arri ,•a alla disinvoltura del comunicato uffid oso. Ma non scherza neanche quella. Vo– lete qualche esempio ? C' ~ da scegliere. l professori, quand o saran no alla fine della loro carriera, se avranno avuto tanti santi in cielo da godere per quattro volle la grazia dcl– i' aumento anticipa to. ci~ verso la settantina . potrann o godere dello stipendi o annu o di 8300 lire. E poi i professori hanno il coraggio di la– mentarsi ! - 11 guaio è che per arrivare a 8300 lire dovrebbero aggiungere allo stipendio 1800 lire per lavoro straordinario : dovrebbero ci~é fare 28 ore s~ttiman ali di lc7.ione. Ora la legge riconosce la utilità che agli insegnanti anziani sia diminuito d'obbligo l'o rario I Di– minuire I' obb ligo d · orario nella legge e pro– mette re 8300 lire con orari o completo di 28 ore nella relazione I - ceco qua lcosa di simile alla soluzione della quadratura del cerchio ! L'aumento delle tasse - siamo sempre a far parlar e la relazione - sarà sopportat o benis– simo. perchè. si sa, la piccola borghesia ha in questi ult imi anni accresciuti i suoi redditi in misura considerevole. E po!, vedrete il mira co– lo: con l'esone.o e il semiesonero si benefiche– ranno quasi tutti : ma le casse dello stato si riempiranno lo stesso. Riempire le casse sen:r.a vuotare le tasche. ceco un· altra grande im – presa. Che poi i miglior,\mcnti economici proposti siano sufficienti , è cosa da non metter e menoma– mente in dubbio. Ne volete la prova ? Basta un ragionamento semplicissimo: S! non fossero sufficienti, ,,orrebbe dire che prop rio i profes– sori stann o già benissimo e che non e' ~ biso– gno di niente . Leggere, per crl!<lere. a pag. 8 della relazione, colonna prima . Jl doposcuola poi è un tale mira colo, che nessuno ha mai invental o un simile toccasa na . Non si sa dire chi più anderà. in brodo cli giuggiole, se i professori. gli scolari , o le fami. glie. Immagina tevi che col doposcuola aumcn-

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