L'Unità - anno III - n.5 - 30 gennaio 1914

454 vori personali ai fedeli e ,t far affari in socict!t col Sinda co del capo luogo del collegio (1). ~la qu esta massa di lavorato ri ha un acuto e vigile senso d i ciac.se , a edu care il <1ualc hanno contri buit o assai anche i repubbli– cani, contr as tan do s:stcmaticam cnt c tutte le rivendi caz ioni economi che delle orga nizzazioni. E se questa non è una 1:-asc elett orale omoge– nea, non so in ver ità C'hc roc;a si possa defi– nire per omogeneità, soprat utt o quand o si deve considerar e come omogenea una ba se forma ta dall ' Arcivesco vo d i 'frani e da Az– ;:ollini il pittore. A quc'ito fortissimo nucloo soc ialment e omo – geneo e cump,"ltto. e intcllcttualmcnt.c assai meno arr ctr~to di cp1anto i Hc Magi vogliono far credere, e mora lment e assa i superiore a l cav. Niccolo. Ippolito e a cert i medici e a.vvo– r nti e protcssori pansiniani - anche se cli tant e migliaia di pcr~ ~le nessuno possa ga– rcntirc che sono tutt i st:nch· di 52nti : il privilegio della a'IBOluta purità non può es– sere che dei repubblicani ! - a questo nucleo fortissimo . ò natura le che si sic– no associati nella lotta clcli oralc tut t i gli clementi borghesi di opposbdonc ant ipans i– niani, (orti di un migliaio di voti. In tutti i paesi, anche nei centri piì1 progrc– <!iti, lot te polit iche e lotte ammini strative it' intreccia no e reagiscono le une sulle altr e, e sono causa di e<1uivoci e di eterogeneità . 11 solo dovere, che abb ia il cand ida to cli fronte a questi clementi , i quali comincian o a vota re il suo nome per disperazinne. ma via fa~endo possono essere anche assimi lat i e tra sforma li. è di espor re con la ma ssima chia ., rczza il suo prog ramm a politi co. E questo dovere io l' ho compiuto con tutta la intran – sigenza di cui sono capace; mentre il candi – dat o della repubbli ca. ha fatt o consistere tutto il suo program ma nel dire che il suo pro– gram ma è.. il suo passat o e nel ricordare agli clc-ttoci i favori ricevuti in tanti anni. Questo era lo stato delle forze alla fine del sctt cmhrc del 1913. Dai primi di ottobre in poi, gra zie ali' ope ra esercitata dal cav. Ip– polito a Molfetta e dal cav. Gabc lloni a Bisce– glie, la eterogeneità cleplorata da i Tre cocco– drilli della repubblica. è cresciuta a galoppo. Dinanz i a tre sett iman e cli prepotenze inau– dite, e più ancora <.!inanzi alle menzogne spudorate con cui dopo la tru ffa elci 26 ot– tobre si cerca dai tru ffatori di capovolgere la veri tà , la coscienza mora le di moltissimi si è rivoltat a. E la cte1ogcneità è cresciuta, pur – tr oppo. Cos i si spiega come negli ultimi giorni della lotta un gruppo di masso ni di l\lolfctta - credo una decina - abbia no ad erito alla mia can– dida tura . nonostante che conoscessero le mie idee antima ssoniche : cosi si spiega il fatto, che anche il Presid ent e del Comitato per le feste 1.:ostantinianc - di cui non conc.,sco neanche il nome! - si è dichiarato salvcmi– uiano. !\fa quest o aflC"rmo: che nè per propiziarmi alcuni mat;SOni, Il<~ per propizi armi alcuni cle– ricali, io ho modificato mai , neanc he di una linea, l'indir izzo. delle mie idee e della mia propa.ganda. Si scorrano nei num eri dell' Umtd dell'autunno passato t utti gli artico li, in cui i prob lemi politici e speciahncn te quelli del cleri– calismo e della massoneria sono continu amente trat ta ti con la mia firma o con quella ciel gior– nale: e si vedrà se in un solo momento è mai esistita in me una anche mi~1ima alterazione di quella linea di condotta, che ho seguito e prima e dopo il periodo elettora le. E I' u .,,itcì si è semp re venduta larga mente nel collegio. E perc iò non c' è stat o mai nessun pericolo che nascesse il minimo equiv oco sul mio modo di pensare. Potrei conti nua re per un pezzo in questo st il– licidio fastidi oso cli smenti te , rett ifiche', conte– sta zioni, documcnta7.ioni. Ma mi pare che ora– m,li cc ne sia abba 'itan;,a. Né sarebbe opportuno anticipa re tr oppa parte di quella, che sarà la discussi0ne innanzi alla Giunta delle cle:doni, se II l' immaco lato cam pione della democrazia " (1) Contu,tto di t("eÌtilà in accorna ndih, um plict1 , Aprilt1 IQI). fo l'.nv. Pietr o Pant ini. il dou. Mauro De :Nichilo, l'an , Sabino De Corato (1ent1r0 del Dt1 Nic-hilo)ed alu i ptir l'ete rd iio di un molino e pu1 lficio in Cano sa. Rec;strato a Canosa il 1s aprile 191.3 :i.I r,ume10)) 4 mod. ,, voi. 39, fol. 213. L' UN I T À non ricscirà a salvar la pancia ai fichi con un colpo di nrnggioranza . Appunt o ad aiutare l' amico a sfuggire a qu~ta discussione, era destinata la incluesta e la rcla;,ione repubbli cana, ~la la grosso lana goffaggine delle difese e la ('\ iclentC' mala fede delle accuse hann o fatto , se non m' inganno, pili male che bene alla causa che i Re '.\lag i avevano la mis'-ione di sa lvare. E di tiuesto serv izio, per qua nto involonta 1io. da es~i reso alla veril:\, non e· è: che da ringrazia rli. G. SAI.Vl.:'.;\11~1. P. 5. - Dopo avere scritto l'arti colo, che precede, abbiamo ricevut o la seguente lett era , che documenta, come mef::liO non si po1rebbe . qu:'\le uso i Tre fals..1ri della repubb lica ab– biano fatt o delle testimon ianze ra ccolte nel- 1' inchiesta -salvat aggio: B isceglil', '25 gcn11aio 19 14. lll .1110Prùf. Sal vemi,11'. Fire11ze. l\'li rCC:'\i a deporre alln Spett. Commissione d' i11r-hiesl<1, manda ta. dal partito repubb licano, supponendo che esistesse ancora in certi uo– mini un po' di coscienza, coscienza che qui purtroppo cessò sin da !I' inizio dcli ' apert ura del periodo elettorale, e che un capoccia pan– c,inian o soleva spesso ripetere, gloriand Mi, es– sere pnrola. vuota di senso, come onestà e libertà , Oggi purt roppo mi convinco che quel pan– siniano av eva ragione, e scrivo a lei I' episo– dio della malavita locale, t ravisato ad arte , da lla Commissioue inquiren te. Dissi : Il Comitat o pansinia no aveva una decina di giorni prima della Domenica di Passione asso ldata l'in tera malavita locale per L. 36oo. 11 locale • Comitato pro Pansi ni • con t,,rndi1.:ra trnzionale, fu ac!ibito a quai ticrc ge– nera le. LI di giorno. eran o diver 1'i che imp:H– tiva no a delle s<1uadr e ordini cat egorici : la caccia ai certificati, r abolizi one delle Chiese per opera di Sah ·emini, se per caso fosse riu – scito . IJi non ~. poi, qu elli erano surrogati dai ca)'i dcli' onorata soàelà, che sguinza glia– vano delle vere s<1uad re militari, spalleggiate dalla Pubblic.."lSicurezza, col mandat o: terro– rizza te. Le famose 86o lire pagate ad alcun i capi . la Spett . Commissione c.!' inchies ta sa, per bocca mia. che ftirono dat e per nostr.1.di fesa non per assoldame nto : era nostro desiderio e\·ita re fatti di sa ngue e guerra civile; si s..1- griftcò dC'lla moneta. è vero ; ma c1ucsta ha un valore molto al di sott o della vita di un uomo. La Commissione rl ' inchiest·a sa anche che c111el danar o sc1vi a farci cons.1pevoli , pare c– chie ore prima, che il giovccli a sera, .q ot– tobre, ci sarebbe stato l' assalto alla Lega C'ont:'\clini con 1· ihten climcnto di portar via liste e lavor i elettornli. La lega fu chiusa, le carte me~sc in s.,lvo. 11 ba tt aglione pan siniano mosse a li' assalto, ma rimase deluso: la rocca era buia , 1..lcse1·ta, chiusa . E allora? Piegò a sinist ra, e si fcrm~ davan ti al Ristorant e Catalano ad insultar<" i sigg. Zanott i-Hianco e Lombard o-Radice. Aggiunsi : il denaro pansiniano servi a far dann o ai cit-t.acli11i: quello nostro a dim in uirlo, non potend olo evita re : ecco la differenza tra parh to cli ordine (Pans.ini) e partito cli disor– dine (Salvcmini). Ciò clissi riguardo alla malavita. Taccio su altre circostanze taci ute dalla Commissione d' inchiesta . .\ I.ci i Cf>!lllllenti. Distinti saluti '.\lt c 111~L1' PA!:iQUALl t fu L. DIVERSIVI ZUCCHERIERI A voler esser maligni, e-i sarebb e da so– spettare che fra i giorn:lli riformist i sia corsa l' inte s:l di confondere le idee sul pro– blema degli zucc heri e di forc in man iera indiretta il giuoco degli ind ust riali, propri o nel momento in cui la campagna contr o di loro sembra avvici nar si :llla vitt oria. L' A zione Sociali sta accoglie con grande compi ncenza lo scritto di un professo re di ngrar in, il qu ale in flppnrc nza fo la voce grossa contro gli zuccherieri, e si dichiara disposto ad accogliere la prop osta di un a imm ediata ridu zione della prutezio 1\e a 6 lire per qu inta le. Ma a un patto solb : che gli indu stria li rinun cino :1i loro propo siti di serrare le fabbri che . In questo caso, infatti, si avrebbe la rovina sicura dei bieti cultori e dei pover i opera i. E questa rovina dev'ess ere evit ata dal <1 proletari ato di tutt o il moncJo n. E non può essere evitata che rispctt:rncl o religios.i– menr e il pro tezion ismo zuccheriero ! È il solito argomento di Mara ini .. e dei suoi te cnici ed avvocati, cento volte con – futat o in maniera vitt oriosa, che ora viene rimesso a nuovo dall ' ag ricoltore rifor mista co n molti tuoni e lampi contro i\far ain i e C.i, i quali sorriderann o di tuoni e di lampi a cui succede un cosi bel tempo .... Ma l'agri colt ore dcli' Azi one socialistil non si limita a mettere que sto vecch io bastone fra le ruote del movimento ant iprotcz ioni– srn. Egli cerca di rendere un serviz io anche più seg nalat o alla causa degli zuccher ieri, descrivendo un riba sso d' un terzo nel pr ezzo degl i zuccher i come un grave pcri– c~lo. p<'r l' intera classe de i vit icultori ita – liam. Disceso a 100 lire - egli dice - il prezzo di un quinta le di zucche ro, la concorrenza dei s,1co11di vi11i cost ituirebbe un per icolo grav{ssimo per i vini genuini, pe rchè con sole 15 lire di zucch ero e 45 centes mi di acido tart arico si potr ebbe otten ere I hl. di vino sa no e grade vole. li dou. Oliva dimenti ca forse che la legge at tua le sul comm ercio dei vini, seco ndo l' in– terpret azione che ne d:i. il Ministero di agricoltura (v . Corriere della Sera del 2 gen– naio), permette ben sì la libera vendit a dei vinelli ottenut i dall' esa ur iment o delle vi– nacc ie con la sola acqua, ma pr oibisce qu ella dei seco,uli vini otten uti appunto col sistema delle vinacc ie, acqua , zurc hcro ed acido tartnri co. · Ma quand' an che fosse perme ssa la ven– di1:l dei vini fabbr icati con lo iucchero e con 11.:i.ciclo ta rta rico, il calcolo dcli' Oliva ci sembra molto incompleto, perch è le vi– nacc ic, i tin i, i !oca li per la fermentazione, e la mat eri:\ color.:i.nte sono tutti eleme!lti che devo no entr:ir e anch ' essi a fornrnre il cos to di produz ione, e devono port:irl o ad un livello minim o di 17 o 18 lire l'ettol itr o, superi ore dunq ue non solo al costo dei vini comuni , ma a que llo che dnlla ma ssima pa rt e dei viticultori ita liani è 1.:onsidcrat o come un prezzo rimuncr:'\t ivo. Più pericolosa di que sti ingenui di, ·crs ivi dcli ' .dzion,· socialista ci sembra b proposta , che affacci:1 sul la voro I' 011. Canepa, come conclusione ad una serie di buoni ::trti coli di un suo collab oratore sulla questio ne de– gli zuccheri. D:1t:l b forte di vergenza manifestatasi nell' ultim e polemiche, sui calco li del costo di prod uzione dello zucchero, che gli ant i– pro tczionisti affermano dove rsi agg irnre :rn– che in Ita lia trn le 25 e le 28 lire il qui n– ta le, mentre gli indu stri ali lo fan salire a 45-50, il deput:1t? riformista di Genovn propone, come un ico mezze per c-reare una base sicura ;:illa discu ssione sul regime do– ga nale degli zuccheri , un' inchiesta parla– mentar e che accert i il costO di prod uzione nelle singole fabbr iche. La propo sta, che semb r::t cd è - non osiam o dubit:irn e - ispirat a d;:il solo desi– der io dclb vcrit:i, è in vece, per i fini delb lottn che si comb:itte in questi giorni, gra– vemente insi diosa. E l'h an cap ito ben is– simo gli zuccher ieri, i qua li si son subito affrettati :1 far buon viso al progetto d' in– chiest .i. l\'oi si:imo convinti ssimi che i calcoli de– gli indu str i:1li sono ingr ossa ti art ificiosame n– te ; e der ivfrimo la nostra convinzione non d" studi. che non abbiamo mai fono e che non poss inmo fare, sul rendime nto de lle b:lrlrnbi etole itali ane o su alt re simili que– stioni tecniche, ma <lai fatto sempl icissimo che oggi parecchie fabbriche dann o dei lar– gh i dividendi ai loro azion isti, vendendo lo zucchero raffinato a J 17 lire il quinta le, e non pensano affatto ad aderire alla proposta della serra ta. Se da 117 noi deduc iamo le 74 lire della ta ssa di fabb ricazio ne, il prr:.w d1 f•1nd•t.a :i!P ing rosso si ridu ce a 43 lire il quinta le, ad una cifr:l dunque più bassa di qu elle 4-5-50 lire, che rappre sen ter ebbero il costo minimo di produzione secondo i calcoli de– gli 1.uccher icri. Ma il gio rno in cu i si vota sse un' inch ie– st:1 pa rlnme nt are, è certo che gli indu s1riali del trn sl avr ebbero tutti i meu i per far apparire come costo normale di prod uzio ne qu ello delle fabbriche, che per le spese for– tissime dei tra spor ti e delle materie prime o per altri errori d. im pianto, son condan– nate :1 pr odu rre in pessime cond izioni. Ma fossero anche veri tutti i lamenti de i produtt ori, si riuscisse anc he a fare un a inchicst<1sincera e comp leta sulb situa zione dcli' indu stria, noi ci osti ner emm o sempre ad affer mare che b. pr opos ta del Lavoro serve al giuoco in tcress:lto degli zuccherieri. .Mett ere, infa tti , come prcgiu dizi:1le ad un:'\ discussione su! regime deg li zuccheri I' :1cccrtnmcnto del loro costo di produ– zione. cqu iv:ile ad afferm:ue esp licitamente che si vuol riconosc ere fin d' orn come pre – messa ind eclin :1bile la nccessit:\ di snlva rc a spese dei con sumat ori tutte qunnte le fabbr iche esisten ti, anche que lle pessima– ment è organ izz:ltc, in cui i costi di prod u– zione sicno ver:1ment e ele vat i. Ora è ap pun to qu esta ncccss it:l che noi Biblioteca Gino Bianco :1.bbi:11110 semprè cont estat o e che contc – sti.:imo tut tor:t. l. ' indu st ri:, degli zucche ri è per noi r esemp io tipic o delle inclusirit– crea te :irt ifici:ilmente col favo re dello Stato n van tagg io di pochissi mi spec ul ator i e pr opr ie1:1ri, e in dann o di 1utti i cono;uma– tor i e delle indus t rie :tgrico le d i intere re– gion i. Se dopo t:1nt i :inn i di protezi one altissim:1 l'in dust ria 1.\ riu scita a irrobus tir si in 1:11 modo d:-i poter fron1eggiare b. concorr enz.1 strnni ern, 1:,nto meglio per rutti . Ma se css:1 non può regg ersi è ben e ch e c:1c!a ; pcrch,~ qu esta cadut:l , in bre, ·e dar:i ::ilio Stat o e :,i consu m:n ori un abbassa mento di prezz i e un au mento dei consumi , che comp lete r:rnno ad usura il dan no rnorvemaneo di poche migl iaia di :igricoltori e di op era i. E vero che oggi gli zucc herieri si fan no forti di un :irgomento spec ioso, metten do in evidc nz:1 che non è la protezione, m:1 I' alrezz:1 dei diritti fisc:ili quell a che cos t;i– tui sce I' ost:1colo massimo :tll' aum ent o del consumo. e soppr imete - essi di cono - le 25 lire di protez iont', lo zucc hero re~ter:i sempre grava to d:1 74 lire di ta ss:1 'gover– nativa e da 13 n 15 lire di dazi o c-omun ,1!e. e non potd mai sce ndere sott o il prez1.o di 1,20- 1,30 al Kg.. Ma mett endo queste difese in boe-ca ad uomini di scienza come il prof. Garc lli (con sulente chimico del trus1), essi fon tr oppo a fida nza sulla smt.:mor:itezza del pubblico irnlian o. Molti ricordano ancor a che prima che si vot :lsse lo sgravio sul pt"– trolio , s' cr:1 di scusso a lungo di uno sgr:1- vio sugli zuccheri ; e P on. Giolitti ::iveva prese n1ato un progetto di lt:gge, secondo il qu ale la tassa d i fabbric:12ionL· e il dazio d 1 imp ort azione sa rebber o sta1 i forte mente e cont emp ora neamente ridotti . Ma quel progetto non arrivò neppure agli on ori dclb discussione , perché incontrò l'osti– littì irretlucibilt di A1arai11i e rompagni, i quali :lvrebbero preteso che, ridott o di circa Ja met ù il dazio d' importa zione, re– st asse immutata, o qu asi, la pro tezione di 27 lire per quin tale, che inv ece il progetto Giolitt i riduc eva, dopo il 1915, a 15 lire. Oggi gli indust ri:lli stessi - se no n fos– sero sicuri di poter segu ;tar e in eterno ,, vivere dei favo ri dello Stato - dovrebbero accorgers i dell' errore commesso a quel tem– po con I' oppor si ad una riforma che, man – tenen do la protezione in un:l misura sem– pre aSS:'\i rilevan t e, avr<"bbe petm csso di aumen tare ra pidnmente la produzi one con · b certezza di trovar e un consum o sempre più largo sul mercato nazional e. Ciò che non h:ln volut o a qu el tempo, essi possono ottenerlo oggi, conciliand o coi propri gli int eressi dei consumat or i. Sono lo st imolo dell' eccesso di prod u– zione e de lla concorre nza int erna essi han dovuto nbba ssarc i prezzi fino a 117 lire il quint ale. Ora se si calco la che lo zucchero ra ffinato si vende sul mercato fran co di T rieste :.1 28 o 29 lire al quin tale e che per entra re in Ita lia esso dov rebb e pagare al– t re 99 lire di dazio, si vede che gli industrial i italiani potrebbero , S<'nza la concorrenza in– terna , mant enere i prezzi a 128. Essi. dun– que, vend endo lo zucchero a 11 7 lire, rin un – ciano ad 11 lire di ,protezione , senza riuscir tutt av ia :1d aumenta re di molto i consumi ed n sm:.ll ire gli stock s enormi che hanno nei magazzini. Invece di chiede re riuovi !av or i e di far pre ssioni con la min acc ia della se rrata, essi dovrebbero chiedere al Govern o che li aiu– ta sse a pr ovon 1re un forte aument o nei con – sumi con r abba ssare in misur a di ve rsa tanto il d:1zio d'importazione qu ant o !a rassa di fabbri c-:11.ione, in m odo che la pr otezione non poss a su perare il 10 °/() del prezzo di vendita al min uto. Que st:1 ci sembra la sola conce ssione che gli avver sari sinceri del pro tezionismo zuc– che riero pOSS:lnO fare in quest o mumcnt o. P arl are di inchieste o t!i altr i di ver sivi ~i– gn ific:'\ voler et ernare il regime attuale e forse aggrn va rlo. G1xo L t:zzATTO. LIBRI RICEVUTI LUIG I 1:-.TO~TI, Mmwa! e per la compila;;io11c p ratica del bila 11cio com1111ale dt pret"isio11c. Bari, Soc. Tip . Edit rice Bare<ic. 1913, Li– re 2.50 . Guida prati ca, assai utile per i sind aci, gli assessori. i con!-igliC'ri comuna li, i qual i vi tro– vano. oltre alla spiegazione dei termin i tecnici impiegati nella compilazione dei bilanci. an – che la indicazion e delle leggi e dei regolamenti che si riferiscono :1 ciascun capitolo. A NGIOLO G10VANNOZZ1, gerente-resp onsabile. Flreate • Stab. Tip. Aldloo, Via de' Reoal, Il • Tel. 1-85

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