L'Unità - anno III - n.4 - 23 gennaio 1914

450 Le rivelazioni di due cataloghi. Eccoli qui, accanto J" ,mo aU'altro, e perfetta • 111cnte paragonabili fra loro, ·i cataloghi di quest' im.:erno dc' due principali mag(l.zzini ita– liani e francesi, che vendono al maggior buon. mercato oggetti di vestiario : l' U nionc coopcrn– tiva di Via Nleravigli a Milano e le Galcrics Lafay ct tc a Parigi. Ed il mio occhio borghese d' ù11piegarino a mille olto è corso subi to a con– fr outare i ;brezzi dei due cataloghi , pas sando di scoperta. in scoperta per tutte le categorie di merci corrispo11de11li. Ecco alcune primi zie di queste m ie scoperte, scelte a caso. Mantelli pe r signora in lana i·11glese, ed seta: a. Parigi, da. L. 1:::,90 a 50; a Nlilano, da 25 ad S,i. Camicette in seta: a Pari gi da L. 7 a 1 1 , a Mila,io, da 15 in su. GoHs di lana a maglia (1,;osl1imi per spor ts i 11vernali) : a. Parig,:, L. 6,90, ;wi/a110, 25 . Pantofole iu f ellro: a. Parigi, da L. 0,95 a 1,9<>; a Milan o, da 1,90 0. 3,75. Velette chanti lly a fioram i : a Parigi, L. 1,35; a /\I i/ano, 2, 1 5. Tagli di satin p11m lana : a. Parigi, da L. 1,25 in su; a Nlihmo, da 3,20 in su. Ta gli di diag onale di lana , altezw doppia : a 1-'arigi. da L. 1,65 a 2,25 ; a .Milano, da 3 i ii sii. Sciarpe cli la na a maglia di cm. 120X30 : a Parigi, da L. J ,40 a 1,90 ; a l\tl ila110, idem, 3,90 (nelle rivendite di provincia, anche 6 e pi ,ì. E bbene, mi sou domamlato da. che cosa dipen – dan o t1;tti questi sq11ili!Jrii così significati vi, varianti da. un minimo del 25 per ce11to a 1m mas si mo del 50 e pi ù, sui prezzi di effetti d'uso ormai comune, non solo 11e/la piccola borghesia, ma a11che in qualche categoria del prolt.larialo l femmiuilc. No n è stata lunga /a, ricerca, a,ppena ho co11fronlato la bolletta tl' una s;bedizione p er ·1101,e o dieci (,"re, appunto, di quest' wtim t! scia rpe, f attami da P arigi pochi giorni sono e giunta gravata da mi assegno, per dazio dogmzale, di L. 2,50, la quar ta parte del suo valore. Ecco la chiave del segreto. L' ind ustria nostrale perce• pisc e, malgrado il m inor prez::o della 1110110 d'opera in Italici e malgrado la qualità, spesso inferiore, delle stohC, 11n indebito soprapre zco di almeno it 25 per ceulo, appu11to perchè le p,,– lrie dogan e oppo11go110 un catenaccio della stessa misura , contro la merce stmniera, migliore e pi• ì a buon pr ezzo, che altr iment i li dirigerebbe spontanea mente sui nostri mercati a far loro co,1corre11zll, facemloli ribassare <UL un prezzo ph ì gi usto. Ed io Yipe11so co11 mela11conia che i lllre,hi, barbari, si limi tano a percepire nelle loro do– ga11c 1m dazio ad va lorem delt' 1 , per cento su t11Uele merci estere che vengono iutrodotte ; e che per elevare tnte dazio di altri 4 j)er cento l' Im pero Ottoman o è costretlo ad attendere il W- 11eplacito delle Gra11di Pole11ze.. che è llncom ben lungi dall' essere mumim e. E' consuetu– dine orama i in veter(lfa q11ella di farsi beffe del leggendario malato d" Orien te, clie forse sta meglio di tanti suoi medic i -improvvisati; ma certo si è che, davant i a ~erti conf ro11ti, ci si sente prop rio assahti dall<i tentazione di pro– var anche noi mi po ' de/la, sua malatt ia, pa s– smulo, per co11seg11e11za,, sotto i' amorosa tu tela del concerto europeo. Si può confir/,a,-eche peg– gio delle nostre imll/stri e protette , esso nou po– trebbe sf ruttarci sic11rame11te. UN PADRF. DI FAMIGLIA. Letture raccomandate a chi vuol farsi una seria coltura sui principali e improrogabili pro– blemi della nostra politica interna: GIUSTINO FORTUNATO, li éMez– zogiorno e lo Stato Italiano ; FRANCESCO PAPAFAVA, 'Dieci anni di s,i/a italiana, 1899-1909; ANTONIO DE VITI DE MARCO, Per il Mezzogiorno e per la libertà commerciale ; L'OPUSCOLO della "Voc e ., su la Questione meridionale. I nostri abbonati possono otte– nerli a prezzi . ridotti, facendone richiesta alla nostra Amministraz. ~- - L'UNITA L'Unione Cooperativa di consumo di Firenze e l' antiprot ezionismo. Nel passato num ero dell' Unità f(l cevamo voto che le Cooperntive di consumo compreudesscro /ti Htilità e il dovere di met/.ersi in pr imti linC(t nella. lotta contro il protezionismo. No11 sapevamo che il nostro desid erio era stato gù i prevemdo dalla Cooperativa di consumo di Firenze, come apprendiamo dalla seg11C11/e lellem di Giuse pp e Pr euo lini: Caro Salvemi n i, nc ll' ultimo numero dcli· U11ifri la tua rivi – sta rac comanda. alle • coo perative cli cons umo di imparare o prima o poi a guardar e un poco al cli là de l loro int eresse imm ediato e cli met– tersi a ca po della resiste nza di t ut ti i consi:– matori contr o lo sfrutt ame nt o del protezio – nismo zucc herie ro e side rur gico •. Vuoi aUora segnalare l'e se mpio dato clalla Unione coope– rati va cli cons umo cli Firenze che ha insento per merito del cav . l\fass imo Casclla i, suo sc– g(etario, negli ultimi num eri del suo periodi co mensile artico letti 111ei e del 17ancc-llo in reciso senso liber ista ? Io credo che se in tutte le città dove esiste una Unione coopera tiva di co nsumo i soci ci(>lla Lega e i simpatizzanti d(>l- 1 · antiprotczionismo farann o quel che si è fatto a Firenze, otterranno con facilit à l'ade– sione de lle Unioni cooperative cli consum o e la pr opaganda elci loro periodic i. Tuo aff.m o GIUSEPPE P REZZOL lNI. il ·nostro amico ha ragione : bisognerebbe che ·i soci della l.ega antiprote zionista e in ge11era/e t11tti i sim,')(ltizzanti de/l ' antiprot ezionism o fa – cessero un po' di propagamla sistematica nelle cooperati ve di consumo e sui loro bollettini. La. propaganda antip rotezio11ista, per trionfare I in breve tempo, 110n ha bisogno che di essere ù1i– ziata. con wi po' di passione e di tenacia,. Do– v1111que essa è stata fatta, ha dato subilo res11/lati suf)eriori ad ogni aspettatit'a. E le Cooperative di consumo sono w, o dei terreui pi lt propi z i al nost ro lavoro. l'u. LEGI\ ANTIPROTEZIONISTA DI FIRENZE Gli aderenti e simpatizza.nti sono invi tati alla riunione della Lega, che si terrà la sera del giovedì, 5 febbraio, nella sede della Biblioteca Filosofica (Piazza Donatello, n. 5). a ore 20,30. Frammenti di vita italiana. Un poliziotto modello. 11 19 ottobre fu tenut o a Bitonto un co– mizio elettora le, il qua le servì cli pret es to al comm issa rio di P. S. Brogiotti per circo nda re con fante ria e cava lleria la folla pacifica di seimila persone, sban dar la a grup pi fai· bastona– re i gruppi ad un o ad uno dai mazzier i del can – didato governativo, e ordinar e l'arresto dc ! dot– tor Vincenzo l\'Jodugno componente la Com– missione elett orale. li clott . :\fodug no riesd a sfuggire alle unghie del Commissario: ma accusato di oltr aggio e resiste nza al la forza pubblica, <lovè rendersi latitante. E così non potè int erve nire alla nomina degli scrut atori dei segg i per la votazi one ciel 26 ottobr~ : che era precisam ent e ciò che il comm issario .Bro– giotti volc-va otte nere. E così i seggi furono comp osti tut ti cli scrutat ori del solo partit o governat ivo ; e man cato ogni controllo nei segg i, poteron o i segua ci del ca ndidato gove r– nativo votare con falsi nomi an che.. tredici volte per uno, cJ ass icurar e al governo la maggioranza degl' iscritti e la unani mità dei vota nti . Il pr ocesso contro il clott. :'IIodugno ru di• scusso al t ribunal e di Bar i il ~8 nove mbr e. Ed era no coaccusati quattro contadi ni pe r resi– stenza alla forza pubbli ca. Tutti gl' imputati furono assolt i per • inesistenza di reato 1;1. Ecco la parte più mt eressa ntc delle moti– vaz ioni : • Date le risult a nze proces:;ua li, nei rapporti • de l ) lodu gno, si dovr ebb e conciuder c che il K reato cli oltraggio non è provato .... La vo – • lontà nel '.\lodugno cli oltraggi ar e il Com mis– K sa rio resta esclusa da un fatto non contracl – K d~tto: !' essere cioè il i\lodu gno il capo ciel • !-UOpartit o e la par!ecipa .zione s1ta alla Com– « miss io11eelettorale com1111ale. Il .)fodu gno, che 'I è non medioc re ,hi rnr go e quindi non pc r– K ::iona che d ifetti di qu ella clemrntaris sima 'I coltu ra, che tu tt i i cittad ini hann o de lle « IE'ggi che ci governan o, sapeva br nissimo chC', • se egli av esse o!trag g:iato il Commi ssa rio, • la con::,egucn;m era il suo arr es to : ciò po r– K tava l'abban don o del suo pa rtito a sè stesso • e lo~ sporglia rsi sponta11rame-11te d' wu, dr/le • ga re11zie delle 111i 1oranz~ 11elle e.lezim,i poti– « tiche : il potere, cioè, quand o 11110 dei loro ., membri )accia , part e delle Commissio11i e/et– ' forati com1out!i, part ecipar e alle elezioni de– « gli scrutat ori, che pur rapp resenta ttll!t- ga– • renzia 11el/o svolgim ento delle opera z1011ielet- 11 forali. « !\la vi ha di pili. La libert à elci comizi ciel- • torali è garc ntit a dalle leggi, e gli stessi non • possono essere vietat i nè in qual siasi modo • minorati nel!a loro libert à, quando r ord ine • pubb lico non ne nnrnnga turbato. Lo stesso « Com,ii issario di P. S . non ha potut o affe r– " uwr e eh~ ,iet comi zio del 19 ottobre vi f ossero "s lati tu1111:lti,gri.:Ja, mmac ce od altro. li ) lo– " clugno ha affer mat o che esso $i faceva in « pcrfct1a calma ; e ciò è sta to conferma to « anc he dai testi del P. l\L, Ancona.e Castro . Al " '.\'lodugno, che in antecedenza aveva an,to • dal Commissario assir:urazi onc, eh' egli era • a gar cnzia cli tu t ti, il vedere circon dat i i « comiziant i - cui egli aveva espost o l' as5.i• • curaz ionc dcl Comm issario, raccoman dan do • la calma - dalla forza pubbli ca, se11;a. 1110- • tivo alcu 110, sembr j atto arbitrario, e tal.J ef– «fettivam e11te esso era, specie se si tien preseute O( che gli agenti cominciaro no auclte a perquisire « gli. adwrnti. Che importa se il Commi ssario, • come egli ha atlermato, aveva saputo che • pot evano avven ire d isordini , e perciò ere- • eleva opportuno disporre la torza in modo • da circonda re gli adunat i al comizio? Se " ciò giustifica il provvedim ento da lui preso , nella sua prudenza, ed esclud e che subbi ct• • tivamentc l'atto elci Com missario possa ri- • tenersi arbitTario , non toglie che, come si è • osse rvat o, l'a tto per sè stesso obbiettiva- • ment e fosse tale , percM violaTJa 1111adello 11gm'e11ziestatutar ie, la libertà di riun ione senza • che vi fosse alcun motivo da part e degli culu– " nati a!l,i limi!a zio11e di tale libertà "· Dopo un 'assoluzionè così motivata, il Com – missario Brogiotti dov rebbe esse re pu nit o. Sarà , inv ece, gratifi cato e promo sso cli grado. La repubblica. Ne lla bassa Lomba rdi a i ritagli rancidi elci salami , pr osciutti. forma ggi ccc ., che i pizz i• cagno li vendono alla rinfu sa per poch i cente– simi, si chiaman o • repubblica "· ln Tosca na, quand o c'è un a gran confu– sione nella vita di un invicliduo o di una fa– miglia o in una riunione pubb lica, si dice: • È repubbli ca ». In Romagna , quando pas sa per istrada un ubbria co e tiene tutt'o il marciap ied i, il paci – fico spettatore com men ta : « L'è repubblica! ». Qua nd o si vuo le dire di qualc uno che ha la tes ta assolutamente d ura, si batton o le nocche delle dita sul tavolo o sul mu ro e si dice : 11 L'è rep ubb lica! "· Quand o si hanno nim ori not– tu rni , risse, furti di polli, si dice: • L'è rcpub– bliC,!-! ,.. Chi avrebbe mai detto a Giuseppe '.\lazzini, che grazie ali ' opera elci suoi seguac i la repub – blica avr ebbe pr eso qu esti significati nei dia– lett i ita liani ? Comunicazioni agli ·amici. Sig . MAGIO, A/l(lntt ira . Ric~vut o. Grazi t-. CuNSoRzto Brnu oT. PoPOL. Mila no., Ricevu to Grazie. Sig. ORSENIGO, Calc111ia. Per i «T rivellat ori » del Giretti r ivolgersi alla Lib reria della Voce, Cavour 48, Firenze. Sig. FRANCO, Roma . Non si sped isie contro as– segno . Sig. CA1,CAG:sou,S . A rcang elo. Ricevu to. Grazie. Biblioteca Gino Bianco LIBRI RICEVUTI '.\'l1c 1rn u ~ , ·1TERBO, I.a questione -meridional e a//(i vigili a del suffragio u,1iuersal e. Ban, , Casa cclilricc Humanita s, (1913), una lira . Volumetto ricco c!i cose e di idee e cli buon senso. Sintomo confort:-intc del risveg lio in– te llettual e, che si inizia ne l l\lczzogio rno c1· Ha – lia, e a cui il nost ro giornal e è fiero di contr i– buire meg lio che pu ò. 11 Viterbo ha riassunto. co me meg lio non :si pot c\·:-t, le noiioni fonda - mcnf'al i del pr oblema ciel '.Vlczzogio rno. ~ ROBERTO MARVA SI, Così pnrlò Fabroni. Roma , Bibliote ca cli • Scintilla •, 19 1.1, lire 4~ È un li!Jro di sto ria cont emporanea , \ iva e trist e. I giurat i di Vit erbo conda nna.rono gli uccisor i di (u ocolo e det tcro un colpo fieris- simo alla malvi\ ·enza napo lf·tana. ì\ la i pro - q}: t-ctt ori politi ci ilclla malviv<'nza sono sempre ) liberi e potent i. Il Capita no Fabroni, che po- { teva sve lar e anche que sti, a un certo punt-o si è fermato , e non ha vo lut o parlar più. Ma aveva già parlato pr[m .:i. E il )b rvas i µub - blica ora le confic'.em:c, che il Fabr oni farcva nelle ore, in cui si sentiva qua si soffocato da lle iorze, che tend evano a rend er vana la sua. opera cont ro i cam orri sti al ti e bas si. ·~ - ~~~-------~ ANG IOLO GI OVANNOZZ I, g-erenle-ns pon.sabile. Firenze • St•b . Tip. Aldlno, Via de' Renai, Il • Tel. 8-85 f. BATTlllTO, EditoPe - Catania SCUOLA E VIIA BIBLIOTECA POPOLARE DI PEDAGOGIA dlrflla da O. LOMBARDO-RADICE Prof . dì Ped10gogi~ nella R. UniTeni,à di C,.t,.n ìa Elega nti voi. di ollre 100 pag. L. 1 ciascuno Già pubblicati : 1. OTTO ERNST - Flachs man l'ed ucatore . 2. GAETANO SALVEM INI - Prob lemi e• duralivi ~ s· •cmli dell 'It alia d'oggi . 3. GU IDO SANT INI - La Pc da~ng ia come scie nza dr-11',,spressio ne di<lattic ,i. 4. GIOVANN I CROCIONI - Le Reg ioni e la cultura naziona le. Par ecchi altri vC1lum i sono in corso di stam p:.i, molti altri in lav oro . Dirigere Commissio ni e voglio all'editore FRANC ESCO BATIIATO - Colonia. GIUS. 111\TERZA & FIGIII • BaPi EDITORI SCRITTORI STRANIERI CAMOENS L, - I sonetti , versione italiana di T. Canniztaro - (N . IO) di pag. 290. L. 4 00, Dc li' autore <foi L1tsiad i, ciel massimo poeta portoghese, nessu na traduzi one ita– liana esistev a fin ora cJ<,IJa produz ione li– rica , produzi one pu r sì ricca e sgo rgante di vena da far da sola la gloria cl' un grande poeta dcli' amore e de lla natura. Pcrchè non è già che sulla lirica del Camocns si riversi solo qu ell' interesse indiretto che le deriv i dal maggior poema cicli' aut ore, ma attra verso simpatie e risonanz e di Virg i– liO, ilei Petrarca, dc-I Tas so, vi frem on tutti i pa lpiti d' un a vita umana. « Eg li si lascia ind iet ro - non dubita di scrivere il tradutt ore in una nota intro du ttiva a chi legge , , non solo il Petrar ca, che al suo confronto ci ap par retor ico e fréddo, ma forse qualu nque altro poeta. Nè men vivo di quello dc li' amore fn in lui il sen– tim ento della natura : sotto il qua l rispetto eg li fu un vero precurso re elci poeti della scuola roman tica, e parf' cchie desc rizioni della cam1~ai:;na o riel mare , che si leggo no nei ~onett i sembran o uscit e ,b ila penna cli Byrnn o di qua lcuno tra i maggio ri poe ti moderni ». La tradu zione del Canniua.r o è a5so lu– tam chtc comp leta , e cioè compre nde, poi– chè un' ed izione verament e pu rgata e cor– retta delle rime ciel Camof.'ns (: anrora at • tesa ; secondo I' ordine c1◊nologico de lla pubbli cazione tutti i so netti che siano co– munqu e stat i attr ibu iti all ' autore e com– pr esi tra la stia prod uzione, pur trov and o– sene pa recchi o riconosciuti <l' alhi auto ri o dubbi o an onimi fin ora. Tutto è clal·o, seguenrlo la mìg-Jior e<li,donc curata da Th . Bra ga (Port o, 1873). '.\la sono ag giunte nelle note le più prc cis0 inrlicaz ioni cl' a u– tcnticiHt o rl' a.ttrib111,ionc, sc-condo i sug– gerim enti dc li' insigne cul b icc di studi ca– moniani C. ~lich aeli c; dc Vasco ncellos . in – sieme ad alti e cop iose noti zie sto riche e.– raffronti cr iti ci tratti dalla traduz ione te– desca d i \\'. Storclc 11 vo lume ,_; arri cchito infine d ' un ind ice me todico, in cui di– strib uc-nclosi i sonelti pe r sogge tt i, si viene ad otl rir,.~ 1111' idea dei mot ivi principa li ddl ' ispira zione dc li' iu.t orc . Olrlttre commlnlon l e n1lla alla Cua Editrice OIUS. LATERZA & FIOLI. Bari.

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