L'Unità - anno II - n.52 - 26 dicembre 1913

434 Frammenti di vita italiana. Un modello di polemica giornali stica. La Tribuna del 14 dicembre, che esce • a Roma la sera del 13, pubbl icava nell'ar– ticolo di fondo le seguent i considerazioni : • Si cominciò. inevit ab ilment e, con il caso Salvcmini . Il prof. Sah-cm ini ha avuto in sorte di costituire ad ogni elezione genera le il caso tipico della qu estione della corruzione elett orale. Sarà in p~irt e, e indubbiamen te, ra• gionc dcli' ambie nte; ma in parte de,·e essere anche effetto della speciale costituzione men• tal e ciel Salvcmi ni s1csso. Il quale possiede una cccc ,donal c dispos izione, non solo a vedere in grande le cose che ci sono, ma a intra vede rne anche cli qu elle che non ci sono affatt o; - e di q uesta sua curiosa disposizione hanno sofferto csp<'rimento anche alcuni suoi compag ni, come è provato da.Ila violcnt:1.e vitt oriosa polemica che col Salvcmini stesso ebbe !'on. Treves, ca– lunn iat o da l professore come masw nc. Noi siam o ben lungi dal volere prevenire in <1ua– lunque SLnSO il giucfo:io che dell'elezione di l\fo lfctt a dar à la Camera ; ma non abbiamo po tut o fare a meno d i sorridere della fant a– siosità del professo re quan do in un suo di– scorso egli a ffermò che il Governo aveva con– centra to contro di lui in qu el collegio non meno cli quindi ci mila soldat i. E poche righe dopo il professo re aggi ungeva : - vi assic uro che non vi crar.o meno di due solda ti per o– gni elett ore. - \' iMo che gli elet tori di que l collegio sono oltre 18000, cosi nella ba ttu ta di dicci parole, il professore porta , 1 a il contin – gente militare messo contr o di lui, da qui n– dicimila a trenta sei mila uomin i. Oh ! caro ba– rone di l\luncha uscn ! ». la sera stessa, trovandcmi a Roma, risposi : Roma , 13 dicembre 19 13. Sig 11or D,retlore della Tri buna . li suo giornal e, mentre dichia ra di non vo– ler prevenire in nessun mod o il giudi zio, che nella elezione di !\lolfetta darà !a Camera , cerca fratt a nto di farmi passa re come un nuovo ba– rone di )Jun chauscn, attri buendom i a fferma– zioni che non ho mai fatt e. Inv ero, in nessun mio discorso o scr·tto io ho mai 3.flermat o che il Gove rno a!Jbia concen– tra to nel collegio di ~fol!ett a non meno di qu in– dicimila solda ti. Come pur e ~ falso che 3d ogni elezione ge– nerale io abb ia av uto in sorte il caso tipico della corru zione elettora le. E questo per due sempli– cissimi motivi : 1° pcrc hè qu esta è stat a la prim a elezione genera le, in cui ho avuto la gra nde fortu na di essere ca ndid ato; 2° percbò nelle elezioni di ì\lolfclta e di Bitonto non si ò tratlato cli corru zione, ma di violenza. Bisogna, signor Direttore, che per l'avveni re qu el ba rone di ì\li.inchausenpiù vero e magg iore, che dim ostra sulla Tr ibuna ta nta delicatezza nel nonvoler prevenire il giudizio della Camera, cerchi esped ienti un po'più plaus ibili per com– piere con successo la sua missione. G. SALVF.)II XI. La risposta non fu pub blicata che tre giorni dopo, nel numero del 17 di– cembre, con la seguente coda : • Pubb lichiamo int egralment e la lett _cra del prof. Salvemini, passan dogli anc he la mali – gne tta insinua zione della chiusa , per smen tir– glie la col fatto stesso della pubb licazione . E rispondia mo : 1° Che se la memoria ci ha un po' tradit i nella form:i rig uardo le candidature del prof. Sa lvemini , siamo stati esatt issim i nella sostanza; men tre il prof. si appiatt a diet ro la form:i per farsi reticente nella sostan za. E infatti ; se egli non fu candida to nelle elezion i generali, int endeva di esM"rlo e poi si tirò in rlispar te sollevando la qu ~ tione delle , iolenze; e fu po i ca ndid ato ad .\!bano Luiale, e dopo ·a sconfi tta. solle\•Ò la stessa rum orosa protest a per le , iolenze ccc. 2° Prendiamo atto della sua dichiarazi one di non a,·erc mai affermat o che il Governo avesse concentral o nel collegio di "lolfet t...'\ L' UNITÀ non meno cli quindici mila uomini. Ma qu esta cor rezione o smen tita egli a, •rebbe do,·uto farla a qu ei giornali am ici che gliela attr ibui– rono riferendo il suo discorso di Pisa e sui quali noi la leggemmo. 3° E prendiam o però anche att o delle fat – to che egli si mant iene prude ntemen te silen– zioso riguardo quell'alt r11av ventura di baro ne di MOnchausen che egli ebbe con l'on. Treve s. De l resto tu tt o qu esto non tocca la quest io– ne de ll'elezione di )l olfetta, riguardo la quale noi rìafTl'nniamo la nost ra intenzio ne d i non ... fare l{iudizì preve nti vi, e che sta di per se stessa e non ha nu lla a che fare anche colle parti colari dispos izioni psicologiche de l prof. Sah·emini , qua lunque esse si siano. Anche il barone di ~Hinchauscn in persona avrebbe diritto, come candidat o, di vede re la sua sit uazione giudi– cata , non secondo le sue allegre fantas ie, ma secondo le t~t imonianze dei fat ti ». Non appena lett o il giornale, replicai con un'a ltra lett era : Firenze, t 7 dicemb re 1913. Sig nor Direi/ore della Tribun a. Ed ora ecco come la Tri b1111a del 19 dic. ha riprodotta la mia lett era : . • 11 prof. Sah·emini ci scrive eia Fir enze pc1 farci le segue nti dichiarazioni : 1 . Xon essere vero che egli avesse int'eso di presentars i candidat o, in qual unque colle– gio, per le eiezioni genera li de l 1909, non essendo in grado cli fare una campag na eletto ra le a poca distanza da una sve ntura fami gliare; 2 . che nella elezione di Albano Laziale egli si riti rò nel ba llott aggio perc hé rifiutò di profitt are dei brogli che un grupp o di suoi sosteni tori prepa– rav a per ass icurarg li la vitt oria ; 3. che nel discorso di Pisa egli d;sse solo che nella città di Andria (non nel collegio di ~tolfct ta) il Governo concentrò 15.000 uomi ni, e che egli riferì il dato num erico come un si dice ; 4. che afferm and o l'an no scorso, in base ad infon:ia zioni che credeva sicure , che l'on. Trcves era inscritt o alla )l asson eria, egli prese probab ilmente a ni.i qua si certa mente un abbag lio. E conclude che un abba glio suo non può togliere valore a tutto qu anto è stato detto sulla elezione di ì\lolfett a, non eia lui, ma eia al tre person e. • Qualche lett ore navigalo troverà che, 11Suo p;/, vero e magg;ore barone ,H Mun- dopo tutt o, da ti gli att uali costumi gior- nalistici nostrani, la Tribuna ha avuto chausen cont inua a_scrivere sul mio conto cose anche troppi riguardi. Poteva capitare che non stanno nò in ciclo né in terra. EtI io continuo a smentir e, pcrchò debbo evitar che - assai peggio. E a,·rcbbc ragione. il mio silenzio sia considera to dal sulloda to Ba– rone come un riconosc imento della verità di quan to egli ,·a afferma ndo. La prego, clunque. di prende re att o delle mie segue nt i dichiarazio ni : 1° È comp leta mente falso che nelle e e• zioni genera li del 1909 o di qualunque altro anno io abbia inteso presentar mi candida to e poi mi sia tirato in disparte sollevand o la que~ stione delle violenze. Nelle elezioni del mar – zo 1909 io non accett ai nessuna delle candidatu – re ofTertemi, tra le altre <1uclla ciel secondo col– legio di !\filano, perc hé, a poca dista nza di una svent ura famig liare occorsa mi, non ero in grado di fare una ca mpagna elett orale. 2° È falso che clo1X>la scofitta di Albano La ziale io abbia solleva to la stessa rum orosa protesta per le violenze ecc. La verit à é che nella elezione cli Alba no Laziale {aprile 19 10) io mi ritira i dalla vota.zione di ba llot taggio. perché rifiutai cli appr ofitta re dei broi li che un gruppo cli miei sostenit ori preparava per as– sicurarmi la. vittoria. 3° Non ho corretto o sment ito prima del 13 dicembre 19 13 la frott ola dei 15 mila uomini manda ti a ) lolfctta, per la ragione semp licis– sima che la Trib1111a ciel 13 dicem bre 1913 ~ stato il primo giorna.ie su cui io l'ab bia lett a ed ammirata. 4° Poiché ora la Trib ,m a afferma che io avrei eletta quella frottola in un discorso te– n~1to a Pisa, ritorno a sment ire ancora una volta quel che In Trib1ma ,;ffcn na. Nel discorso te– nuto a Pisa la sera del 23 novemb re dissi solo che nella citt à di Andria - e Andria non ba nulla da vedere col collegio cli Molfetta - nella ,·otazionc di ballottags;io, il Governo, per impe – dire ai contadini cli votare per Barba to, con– centrò una massa enorme di soldat i : 15 mil a uomini , secondo si diceva da tutti . La massa e– norme ò indiscu tibile. Il da to numerico lo ri– feri i come lo avev o int eso. Se i solda ti furono più o men o, la Tr ib,w a mi corregga informa n– dosi presso il Ministero degl' interni i\la non mi faccia dire per il collegio di ~lolfetta e<I in forma categor ica, quello che io rifor ii con un • si dice • - nè potevo fare alt rimen ti - per la città cli Andria. 5° .\ fTcrmando l'anno scorso in base a infor– mazioni, che mi parevano sicure e chiare, che l'on. Trcves era inscritl o al!a :\fassonc ria presi probab ihnC'nl <' un abbaglio, non difficil<" in qu est o genere di afTari....segrc li. Oggi, anz i. a ment e pili serena, credo di dove r anche rico– noscere che, non solo probab ilmente ma qu asi certamente, presi abbaglio. ;\la se 1111 errore mi o dovesse tos liere valore a. tutt o quanto è stato dett o sulla elezione di )l olfetta 11011 Ja me, ma da Oiettj , Papalco ni, Bonfigli, (am – bini, Lomba rclo-Hadi ce, Zanotti -Bian co, ccc. ecc. , dove andr ebbe mai la serietà de lla Tri – b11,ra dopo tutti gli errori che la T n b1ma stessa ,,a facendo sul mio conto? G . SAlV&MJ:-.' J. g. s. N ella prima quindicina di gennaio usci– rà il teri o opuscolo dell'Unità, in cui si tro– veranno raccolti gli art icoli di P. Silva e G. Salvemini su " I clericali e fa scuola n• Sar à messo in vendita al prezzo di L. 0,30. I rivendit ori sono pregati ad invi are sino da ora le commissioni. Saremo grati a quelli amici che si prenoteranno con sollecitudine per l'acquisto inviando il prezzo. ~ é1o vANNOzz1, g e,-e11/e-responsa6ile . -jlrcnc. St1b. TI.P, Aldl■o, Via de' Rei•'• Il • Tcl. 8-35 GIUS. IIRTE~ZR & fIGIII- Baffi ED ITORI LA CRITICA Rl,lsta di Letteratura,Storiae Filosofia direlfa da B. CROCE Ln Critica ora entra ndo nel suo dodi ce– simo anno di vita può most rart-, nella serie dei sù oi volumi, quas i completamente attuat o il suo programma, che annu nziava nel no– vembre 190 2. Doppio era lo scopo della ri• vista, la quale per una par te s i proponeva, reagendo contro la grossezza del precedente periodo positivistico, un fecondo risveglio dello spiri to filosofico italia no, e prom etteva insieme cli dare un vasto quad ro, con sever a inda2ine criti cn, di tuttn la produzione arti– stica e scientifica in Italia nell' ultimo mezzo secolo. Ora l'efficacia spiegata da questa rivista nel campo degli studi è universalment e no• ta, nè meno ingente t il lavoro che essa ha eseguito e continua ad eseg uire per prepa – ra re una storia lettera ria e filosofica de l più recente periodo , avendovi già il Croce tra t• teggiato le più eminenti e vari e figure e i caratteristici momenti della letteratura ita– liana contem poranea, tratta ndo di ben ot– tanta scri ttori ar tisti e lettera ti, e d'altra par te esse ndo presso il Gentile a compiere il diseg no, con potente visione d'i nsieme e profondo acume critico, di tutto lo svolgi– mento progress ivo, att raverso le ,•arie scuo– le, della cultur a filo.iofica italia1rn, Con compatto cliseg ,10 e coslante unilà. di svolgimento concepita e scr itta La Cri/ira vuol esse re, ed è, qualcosn di mezzo tra la rivista e il libro: agile e opportuna come una rivista, nrn dur atura come un libro. Si pubb lica il 20 di tutli i mesi dispari in fascicoli di almeno 8o pagi ne. 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