L'Unità - anno II - n.48 - 28 novembre 1913

418 Nel regno delle restrizioni mentali. T. Caro Salvemini, 26 no,·cmbrc '1 3. Stamatt ina, per incarico di mio zio, pro– fesso r ì\fauro Terlizzi, can onico de lla Catte– dra le di Bi sceg lie, io ti ho portato una di chia – r;-tziouc che diceva come segue: lii.m o Sig:. J?irettorc dcll ' Ò1lit(I Fire nze. Te11go a dichiarar e che la com1111icazio11e falla d"I Provica rio al Capitolo di Bisceglie su la ticeit(i per parte al Clero di acced~,.e af/(1,vota– zione politica, dev'esse re i)1lesa 11et senso che l' Ar civescovo non diss e at Pr ovicario eh' era sospeso il non expcdit per Pa11sini, ma che si poteva. votare, seco,ulo coscien:u,. del clero, per chi si foss e dichiarato in pubblic o n o,i ostile alla. Chiesa, ed avesse p romesso di non voliire leggi contro di essa. Bisctg lic 21 nonml>r e 1913, M. TE RU ZZI. Tu mi ha i dic hiara to che ti rifiutav i cli pubb licarla, pcrchè , ben conoscendo la rett i– tu dine e la serietà di mio zio , e la slealtà usata, purt roppo spesso. nelle lotte politiche de i no– st ri poveri paesi. sospettav i che que lla d ichia– razi one fosse il [ru tto di prcs~ioni e di mano– vre, chi sa di qua le nat ura , eser cit ate sopra la coscie nza cli mio zio. Stasera, poi, tu mi fai legge re un a lettefa de l ca n. l\linutillo, contene nt e un ' altra di– chiarazio ne, in cui mio zio rettifica ancora 1111' altra parte del suo ra ccon to in merito ai not i incid ent i. Di fronte a qu esto nuovo docum ento che, uni to al prim o, ge tt erebbe un grand e discre– d ito sulla figura d i un uomd' di caratte re nob ile e puro, che mi è carissimo e che \'0glio L' UN I TÀ rispettato eia tutt i, come si merit a, la mia co– scienza si rivo lta. E se nto il dove re, violando l' obb ligo ciel segreto che mio zio mi ha im– pos to , di comuni car ti un documento che egli, conosce ndo la mia dir itt ur a, mi ha indat o, pe1chè ne pr end essi notiz ia e pot essi spie– garmi piena1i1cntc com' egli è star o co ndotto a stender e la dichial'az ione che tu hai rifiu– tat o di pubb licar e. l~ una let tera d('II' a rcivescovo di Tran i che di ce: Tr, ni, 19 IIO\'e111bre 1913, .. , Re❖.mo Si;'1or o\ J Can.co O. Mau ro T erlizzi - Bisce~ li~. Sul giornale l'Ava nt i ! f11. ripor tata. giorni fa unti sua lettera, di cui 10 1, brano tmche sul giornale l' U nità di Fire11ze, da cui emergeva cl,e /' Arci vescovo di Trani aveva com1wic ato al Clero di B isceglie /ti sospen.sio11e, a fa vore del ca11dùlato Pm 1sin i, del fm11oso Non cxpedit. A pt,rt e l'offe sa fattfl. a/l'a utorità. superiore colf' aggettivo FAMO SO, di cui potrtì occupar si c/,i. n ' era offeso, tengo a dire che le comimic a– zioni. f alle dal/a. S. V. sono. per par te mia, del tulio fals e. Giacchè io 110n dissi al P rOtJicario eh' em sospeso 'il . {on exped it pel Pa 11si11i, ma solo che si poteva votare, secondo coscienzr del Clero, pel meno ca/1.ivo, cioè pe r chi si 1 fo sse dichiaralo fa pubbli co ·110,i ostile alla Clties" ed avesse promesso di non votare leggi contro di essa . Per lo che essendo la mia autorit,i. bistrattata dalle sue com1mic atio 11i, occorre che la S. V. faccia correre anche sugli stessi giorn ali. ~ do~ ttpla riparazio,,e ; e con dijfidamento eA-, ove pel 29 del me.~et.tzon~mi j arrt la S . V. j,enieni re copie di tali giornali con la rip ara.zi. :me richie– stp,, fin da ora infliggo alla S. V. la sospe11sio11e A DIVINIS da incorrersi IPSO FACTO. t F RAN CESCO P AOI.O Are. lo spero che mio zio sa.prà app rezzar e, al suo giusto va lore, qu esto atto che mi è imposto dalle forze più sa ne della mia coscienza. La scio ag li onest i di ogn i partito giudi car e uomini e cose. SERCJO T ERLI ZZI. li. Dunqu e, S. E. ;\fonsignore Arcixescovo di Trani non disse a l suo P rovic ari o r\i Bisce– glie di av ere to lto il 11011-exped il; disse sola– mente che • si poteva votare per il meno tr i– sto •· Ah ! le restri zion i menial i ! Ora sa reb be interess an te assa i saper e chi mai, fra i due ca ndidat i, era il • meno tristo • "' nella int enzioi\é di S. E. l'Ar civescovo di T ra ni. Sarebbe un bel ca.so dav vero che S. E. sa lta sse ora su a dire ch<' il • meno tristo •. seco ndo lui. era non il repubbli ca no Pansini, ma. . io. Ci man cher ebbe altro di ved(' r messo anche il mio nome nella lista Gent iloni t E ci s..,r ebbc an che da domand are, con tutt o il dovuto rispetto, a S. E. I' 1\r civcsco , 1 0 : come diavo l mai &li venne in men te di manda re a chiama re da Bisceglie il suo Provi car io pe r fargli quel be l discorso ? Qu:ile fu di code~to suo inte ressa nt issimo inter\' ento la, diciam così, pr ima radi ce ? Chi lo sollecitò al gran pas.<.o? Quali co ndiz ioni imp ose Egli al solle– citato re o ai sollecitato ri pr ima di intervenire ? S. E. l' Arcivescov o di T rani se ntirà, se nza du bb io, il dove re d i prob ità di far conosce re una buona volta, ne lla sna int egrità . senza re– strii ioni menta li di nessun genere, tut to il dictrosce na di quest' affa re. Deve farlo cono– scere se non altro , per evit are che l! sospe tt o inves ta anche persone, le quali in <~1esta fac- / cencla posso no non i_vçr nulla ,la fare. Ed ora anm v1zio..,solenn ement-c agli amici lettor i che il nost ro collab orat ore, ora mai q uasi ord inario. canonico teo logo l\linuti llo ci ha inviata un' altra episto la. Nella q uale no i cre– devam o che il i\fo rntillo ci avre bbe fina lment e spiegato da chi precisa mente senti dire a li.fol– fet ta nel giorno 19 ot tobre cl~e • il Vesco vo di r-.fotfett a si rendev<ii11differe11te a che i laici vota ssero pcl Pa nsini •· Pcrchè potrebbe dar si DOPO LA SCONFITTA Dimostrazione fatta a Mollett a il giorno 1° Novembre 1913 al candidato sconfitto dalla polizi~, dal clero e dalla malavita . L'au torità di P. S. vietò al fotog rafo Antonelli di Bari, per ragio ni d'or– dine pubblico, di esporre un ingrand imento di questa fotografia, iblioteca Gino Bianc9 il caso che , se non fn il Vescovo in pe rson a a dar gli questa in fonn az ione, sia stat a quakh <.' persona assa i \'icina al Vesco vo : che sa rebbe press' a poco la stessa cos.., . ;\la il nost ro re, ·e• rendo ass iduo, innan zi alla nostra do mand a precisa e ca tego rica , scant ona ..con cand ore co lombin o e con prud enza serpentina . E in co mpenso ci fa sap ere come qua lm('nt e. nel giorno '?J nove mbr e. in una regolare ad u– nan za del Capit olo di Bisceglie , il prof. Mauro Terlizzi, • sfidato a prova re co n un sol testi – mone • la , 1 erit à de lle sue asserz ioni in merit o al noto incidente ì\linutill o. non ha natura l– ment e trov at o fra tut ti quei buoni servi di Dio neanc he un cane, che fosse dispos to a da r tort o al ì\linutillo e a di sgust are i sup<'riori , ved end o::.i maga ri capitare fra capo e collo una sospensione a divinis . ipso faclo; moth ·o per cui il prof. Terlizzi dichia rò che • att e- • stando t ut ti de l Cap itolo che ì\linuti llo disse • aver udito di re a Mol(etta, e non che ave sse • p.irlat o con que l Vescovo •. lui, il Te rlizzi. deve am mettere • d i ave re po tu to sbag liarsi, a ud ire cosi • ; dopo di che il ca nonico teologo ì\linui-illo am mette generalmente che il Ter– lizzi si sia sbag liato in buona fede. E cosi sia. Ma a p/l,rte semp re qu eJla certa nostra curiosità d i sapere da chi mai il !\finn• ti llo senti dire a Molfetta quella certa. cosa, - l' ad una nza ca pitolare di cui il Minu tillo ci informa, fatta in q uelle con dizioni di inti – mida zione , che la letter a dcli' .Arcivescovo di Tra ni fa int ravved ere, mentre non ha ll<'SSuna im µortanza per <1uel che vi si fece, ne lrn una bralllle t;rmuli ssim a. per ciò che noii vi si fece. 11 Capitolo d i Bisceg lie, in fat ti, mentre ha mes·so ta nta solen nit à a smentire il pa rticolar e meno in te ressant e de lle rivelaz ioni del pr of. Terlizzi - quello, cioè, che rigua rd a i ra p– por t·i fra il Minut illo e il Vescovo di Molfett a - non ha os:tto sment ire in nc~ un modo, anzi ha fatt o le viste d i ignorare, le not izie ben piì1 importanti , che il prof. Te rlizzi ha pub– blicate sulla ad una nza capito lare, in cui il clero fu inc itato a nome cieli ' Arcivesco vo d i Trani a vota re per I' avv. Pa nsini. • 11 Vicario Bomhini - ha racco ntat o - • Terlizzi sull' LJ,,iità del 17 e del 2 1 nove m- • brc - dopo il Coro disse: - Signori, vi fo • sape re che domenica sa rà lecito a ' preti d 'a n• • dare a votare. - Sicchè qu i è so~peso il ·11011 • expcdit , disse uno . E lui in rispos ta inchinò • profonda mente la testa . - Ed un altro : - E • per chi dob biamo votare ? - E lui : - Pe r il • meno tri sto. - Ed un altro: - ì\•fa, insom ma , • per chi de i due ? - E lui : - Pe r Pan sinì •. Dun q ue, an che questo episod io, che ci dà.. il comm ent o aut enti co al • meno tristo " del- 1' Arcivescov o di Tra ni, - anche qu cst' epi– sodio poss iamo oramai rit enerlo defin itiva– ment e accert ato. Ed ora annun zio solennemen te agli amic·i lett ori che anche l' altro nos tro collaborator e oram ai q uas i ordi nar io, il can onico Minervini, can celliere di S. E . il Vescovo di Molfet ta ci ha invia ta un · al tra episto la . • Nepa. q uale, riafferm a che a Molfe tt a non fu tolto il 110n expedit, e che perciò quell' , esi• guo numero • di pr et i che part ecipò alla lottn disob bedi al Vescovo, e smentisce che il Di– rettore della Ban ca catto lica ab bia fatt o tutto qua nto potè per soste nere il cand ida to rep ub– blica no. ì\·l:i non dice un a sola parola, e perciò riconosce implic itamente la verità del fallo da noi affermato, che cioè due sett iman e prima delle elezion i i Monaci Cappuccini ott enn ero dal.. rep ubb licano , Pres idente de l!a Congre– gaz ione di car ità, av v. Fra ncesco De N ich ilo, gra nde elet tore dc li' av v. Pa nsini, .la rest itu • ;done l'\i alcune stan·te dc li' cx convento ad essi tolte alcuni anni or sono, e fecero pe rciò un sole nn e trid uo.. eletto rale. E pe r quan to rigua rda Giovi nazzo, ricc nosce, bont à sua . che, Giovinazzo fa part e della Dioces i di Molfet ta e che a Giovi na zzo il non e.rpedit fu rea lment e sospeso . ma nc,n da l Vescovo di Molfetta, hensl da lla Unio ne eletto rale ca tto lica cli C.en– t iloni. E quest o è qunnto. E speriamo che la. sia finit a con un a discus– sione , nella quale abbiamo dovuto lotta re non con affermazio ni false, ma sempre co n m e;,;ze verità nega tive imbott ite eia. ogni pa rt e di rest ri zioni menta li, e nella quale le vc1·i1à po• sit ive sono uscite dalla pen na deg li Arci,,esco vi, Vescovi, Cancellie ri, Teolog ici e simili altr i servi di Di o come, sotto le ma ni del dent ista , escono i de nti dalla bocca d i un paz iente re– calci tr ante e ch iacc hierone. G. SA LVE M I NI. N ella prima quindicina di dicembre usci– rà il terzo opuscolo dell'Unità, in cui si tro– veranno raccolti gli articoli di P. Silva e G. Salvcmin i su " I clericali e la scuola ,,. Sarà messo in vend ita al prezzo di L. 0,30 . I rivendit ori sono pregati ad inviare sino da ora le comm issioni. Saremo grati a quelli amici che si prenotera nno con sollecitudine per l'acquisto inTiando il prezzo. ANC IOLO GIOVANNOzz-;:;e n nle-resptms:Ì,7i:'.' Flrcare •Slab. Tip. Aldl■o, Vii de' Re■1I, 11• Tel. 8-PS. ..

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