L'Unità - anno II - n.12 - 21 marzo 1913

266 L'UNITÀ c.h;sima azione poli licfl c-oncreta imm cd i,,tn, strin – g"iamo insieme le file per quc•ao fine comune, e lasciamo che oi.;1111110 se la i,hri1-:hi eia sè cou ln for mula sua. Chi vuol v<rnirc a lm·orarc con noi, è liberiss imo e.li credere o non crede re alla es i– ... 1cnza di Dio: ba..1:1che i,ia coll\· i1110 che non t; neccss.u ia all'ltali.1 l'cs i-.1cmm ddl 'on . \"ischi, de ll'u n. Artur o J.11zz,1tto, ddl'o11. Corna).:'gia, d ell'un. Abi;.:ncntc, di qua si tu tti },:li att uali de– pul:\ ti ~ocialisti, r,ulicali. rc1mh Ulicani, e generi simil i. )la questo 110 11 hasta ! l'cr 11111on .:re 1111 po– polo d ,·uolc una formala ! - 111co 11tin11erni ad in ,i:,,tcrc. Ed io ti darò ra}.:ionc. )la non è mica nccc~sa rio che :i. mt10\ 'Cre il 110-.tro po polo ci !-òi,, 1111a sola formula ! Cifl,c11110di noi cerc hi cli muo,·cr e •·~rso il mtJt'Jimo ji ,1t· co11crd o con la 1>ropri,1 formu1:a q11t:ll,1 JHHh: di popolo lpnr – tito llOlitico, or~mliu,1;:ione proft:s,;ionale, ~rnp- po loc:ile, :unici), con cui si tro\·a :i contatto e su cui la propri a formula fa mci;lio presa. T 11dorn:111d i una form11\a, Ehht·n c , ce uc sono cento, mill e, 1111 milione: 11111c le formule pos,;;;ibi!i. Scegli fra c,se quella che meglio po,,a fum:io– narc comi: :-.inksi cit i 1110 pa... sato intellettuale, del 1110 stato d'animo attuale. Purchè essa non t' im1>cdi,ca di la,·orarc con noi ddl'("11ila a rag – giu111{cre i flni immc.-diat i <'Oncrcti, t"hc noi ci propo ninmo, t:SSa è senza dubbio ollinm, anche ~e è cliamct1almcnt (' nppoc;la a quella di tl itti g·li altri .\I,1 se css.i dO\'Cs,;c condurt i ad una azione ~iorn:ilicr:a di\'crsa dcli.i 110... trn, allora è induhit:ihile che es, a è esccrnhilc, è ,,cs... ima, è i-pa\'e1110,:11ncnte nefanda, anche ... e è putacaso identica a (Juella dd « riformi...mo 1~-IC)OI •• " cu i conti111ua credere il tuo vecchio amico so110 ... cri110. IL CASO NASI L'agitazione che si è manifestat3 in Sicilia in seguito alla i11e/1•ggihil1M pronunziata d.illa Giunta delle elezioni cont ro l'on. (\asi, ha un ca ratt ere poli tico regionale, mentre la de– cisione della Gi unta h:i c:ua ttcre giurid ico. Se non che, l':1gi t,11.ione sicula trov a il suo primo :1limento in una credenza giuri– d ica erronea: che, cioè, l'o n. ?\asi è stato co nd:rnnato dall"Ah:i Corle alla interdizione lcmporan e..1 d.:ai pubblic i ullici, e che quindi, :ivcndo scon tala quesla pe11a 1 egli abbia di di– ritlo riacqu istata la qualità di elellore e di eleggibile. Donde nasce la co n\'inzione che l 1 on. Nasi sia vittima di una persecm.ione politica, di ~lii la Gi unla delle elezio ni s.:arcbbe uno de– gli ~trum enti piì1 do cili nelle mani del Pre – siden te del Cons iglio. Noi non vogliamo acfa110escludere che ,·i sieno slati o che yj sieno nella Camera ne– mici personali e politici del l'on. Kasi; non vogli am o neppure escludere che l'on . Nasi non avrebbe corso il perico lo del processo e il danno della cond :rnna se non a\•esse avut o de i potenti avversari , inter essati a sco– prire piulloslo che a coprire le criminose magagne della sua ammin islrazione. È molto probabi le, anzi, che l'on . Nasi l'avr ebbe passala liscia, come altri P hanno pas-.ala liscia 1 se, invece di atleggi arsi a sue cessore dell'on. Zanardell i e a rivale del– l'on. Giol itti, avesse di questi accettata la dittatura e invoca ta la protezione . Or:1 1 non è questa la questione della eleg– gibil ità dell'on. Nasi. Dopo la sentenza di condanna dell' Alt a Corte, vi è una que stione 8iuridica che è distint:1 da que lla politica. Se il lettore, pri ma di parteggia re o per part eggiare con piena consap evolezza, vuo l rendersi conto della q11e~tio11c giuridica, de• ve soltan to cons ider.:are l'arti colo 96 della le~ge elettoral e politica ( Trslo unico 28 mar 10 1 h9 .'l modific:tto con la le~ge 9 giugno 19oj} che è e resta in ,·igore sino alle pros• sime elezioni generali. Eccolo: « Art. 96. Oltre i casi nei qu:1li la legge fa deri,·are da co1'tdanne pena li la sospe n– sione del l'ese rcizio del diri 110 elettorale pel tempo in ess:, indi cato, incorrono nella per~ di ta del l;i quali tà di elettore e cli eleggibi le e del diritto a chiede rne il riconosc imento: e 1. I condann ati alle pene dell' erg11- S1olo1 del l'interdi zione perpe tua dai pubblici unici e a quelle della reclusio ne e della dc· tenzione per un tempo mat1g1ore di cinque anni. e 2. I co ndannati a pene correzionali per reati di furto, ricetta1.ione <lolos.1.di og gett i furtiv i, truffa, appropriazione inde bi1:1, :1buso di fiduc ia e frode di 01-:ni altra specie e sotto qualu nque .ilt ro titolo del Codice pena le, qua lunq ue specie di falso 1 falsa te· slimon ianza e calunnia, non che per reati contr o il buon costume, seco ndo la cessata legi-.la7ione pena le. e 3. J ..:ondannati per reali che, secondo il vigente Codice penale, corri,.pondono a quelli contempla ti nel numero precedente. Sono eccett uati i cond.:annati che hann o ottenu ta la riabilitaz ione :11. li princip io di questo arti colo pone chia– ramen te la distin zion e tra 1:i /e/!ge penni e e la legge deflorale; c1uella commin:i. pene, questa ~lahi lisce le condizi on i per l'acquis to o per la perdita della qualità elettorale. Tra le condizion i che fanno perdere la quali1I1 ele llora le vi sono le condan ne pe- 11:11i per dete rminati reati, o il fallimen to elci com merc ianti 1 o I.i in:tbilit azione per informil à di mente e via dicendo. La legge elettorale intervier:e ,topo la co ndanna !)e• ,mie, dopo la dichi:irazione di falli mento e via dicendo. Quindi, 1 1 011. Kasi è stato sospeso dal1 1 e– ~erci1io del diri tto elett orale per 4 anni e 2 mesi in forza della condanna penale su– bila; ed oggi perde la sua qu,lli t:I di elet· tore ccl elegg ibil e in con~egnenza della con – danna !<ubìta per un o dei reati con temp lati dai capovers i seguenti dell'ar t. 96. l.'on. Ka~i fu cond :tnna to prr pcc11/,1/o. O ra la difes a dell'on. Nasi sostiene , che il peculato, 110 11 rssendo 110,,11iu,lframcnlc strill o ntlf'llr l. !J6, non porti alla perdi la della quali tà di elettore e di eleggibi le. Si afferma che :tnche in mat eria re~trill i\':1 de i diriu i polilici non sia conse ntit:1 la inter pretazio ne tsleusi i,a. Ques ta è regola esaua di interpr t la1.ione; ma non \·aie nel caso speciale, perchè l'ar– ticolo 96 è di sua natura i11dic,1tir.:o, e per· chè il peculato è compreso nei limi1i del – l'art. 96 , e vi è compre so per piì1 ragioni. J\n zitutlo si tenga presente che quella di pecu/11/0 è una denominazione che fìgura so ltanto ne! Codice pen:1le vigente, mentre il Cod ice Sardo a cui la legge elettora le sì riporta, dopo a,·er defin ito pr rt•t,,-itnp"one ogni crimine comm esso da un pubbl ico uffi– ziale, deno min:i sol/ra;J'one que llo che noi oggi chiamiam o peculat o, e la sotlr:11.ione è una t1fipropria,Jo11e imlthila qm1/!fìcaf,1, come risulla da l confro nto de ll'ari. 210 dove si definisce la sottrazione dell'amminislr,1{iom dcli' l:'rario dello Sini o, con 11art, 631 che definisce l'app rop riazione indebita de l pr i– vato , e richiama esplic itamen le l'art. 210 e segg. per la maggiore rtspo11s.1bili lir de ll'uffi– zi:ile pubblico. In secondo luogo la giurisprudenza è co – stante nel ritenere 1 che la frase, abuso di Jid11oi1 t frode di ogni altr,, spei:ic e sollo q11nltmq11e lito/o dd Codi ce penali", comprenda necessariamen te - come il più comprende il meno - ogni reato di cui Pnbuso di fi– duria l! ele mento esseaziale e il pecu lato pri meg~ia fra tutti. Se no, ~i ,·errebbe a questa strani ssima co nsegucnz3 che un depulalo reo di appro– priazione inde bita òi poche lire e condan– nato a qualche mese di reclu!=ione e alla mn lla di 100 lire perderebb e la qualità di elettore e di eleggibi le, e il i\lini~tro reo di peculato, cioè di appropria1.i one indebi ta qualili cata per molte migliaia di lire e con– dannato a 5 anni di reclusione resterebbe elettore ed eleggib ile, 10111erebbe deputat o e ministro. È intuili\ ·o che una s1e-.sa assemblea poli– tica non possa essere compos ta co l criterio giuridico , che escluderebbe i lad runcol i della propri e!:) privat a ed include reb be i lad ri e ladron i clell:i prcprietà pubbli ca, cioè della proprietà dei contr ibuenti ed elettori, che B1bliotcca Gino Bianco agli eletti anidano l'amm inis trazione dei pro – pri :n-cri. l.:1 difc s:1 dell 1 on. Ka-.i, di fronte :1la di- 1.ionc dell' :trt. 90 ha il com pito di mostr:ire postli: •,1111m l1· che il legisla1ore /u i11kso esclu– dere 11 pecula to dallo elenco dei reati cor – re11onali dcli ' .ut. 96. Tale tc,.i nessuno ha osato affront:1rc. .\L 1 l'.1rticolo 96 indica. la ,·ia maest ra, per la ~1u,dc i co nd:rnnati che h:111 pcrdu t:i. la quali!~ di ele11ori ed eleggib ili 1 de11a qua– lit:ì possano riacquistare. La \'ia, è que lla delb riah ilirnzione. l\ :rchè mai la difos3 dell'un. Nasi vor• rebbe sottrar re i: suo cliente all'impero della le~ge co mune? Pcrch è, se la Giun ta o J.1 CJmcra dichi:t• rassero ogg i la eleggibili1:1 dcli' on. Kas: 1 "iolnn clo e calpes l:mdo b vig'!nte legge ele1- 1or:llc, ver reb be i.=011 ciò impl icit:nn e111e a di– strugg ere il \'alore giur idico mor:lle e poli– tico dell:1 con danna dell'.\l1 :1 Co rte! Questo la G iunta delle tle zioni - che è un org :1110 giudiz iario - non pote:a f.tre. D1fli.:ilmente lo farà la Camera, pcrchè b Camer. 1 ha testè \'Otata la nuova legge ele1- toralc1 in cui ha dato sanzione legis lati,·a alla cost:1 11e interp relaz ione che la Co rte di Cassazione di Roma avea dato al\':i rt. 96 . In conclusione, l'on , N,1si deve ottener la ri:1bili1a1ione a nornu dcli' ari. mo Cod. Pe1. 1 se vuol meller e il corpo ele11orale di Tr apani in condi zione di non votare per un inelcg1:,ibile. Il lato poli tico della questione nasce dal sentimento di giustizia offeso in ogni indi - · \'iduo, che non può as~istere imp:issibile al fatto costante de lla nos tra vila pubbli ca, per cui i gra ndi ladroni de l p11blico era rio e della ricchezza naziona le sfuggono al codice penal e, e i pii.:coli ladruncoli vi incappano I I falli del palazzo di gim 1izia inacerb i– scono a buon 1 Jiri110 la ri\'olta del la coscienza popolare ; la qu.1le è convin ta mora/ men/ e che dove siedo no gli Ab ignenle e i Guar – rncino e i Brunia lti e i vari l.uzzat to, pos – sono ben sede re i Nasi e C.ia . E il pubb lico ha ragione, anzi non sa neppu re esso fino a qual pun to h.1 r:l[,!ione ! Perch è oltre quei nomi che sono apparsi nelle crona che degl i scandali p:1rlamentar i, ben altri e maggior i ,·e ne sono, che più abili restano nell'ombra e ar ricchiscono me– scolando 1:- corrolla politic a con la illeci ta specu l:nione. Ebbene . Che cosa vuole il paese? Vuole insorge re co nt ro il regime parlame ntar e per abbatterl o? Chè, solo in questa ipotesi si :,piegherebb e l'azione in favore dei 1:tdrun– coli fon.!anNali con tro i ladroni 111,,sc/,erali; perc hè ques t'n ione 1 proclamando la impu– ni!:\ poli tica dei primi legiuim erebbe in sie– me la impunirà giudiziaria e poli tica dei se– con di e prep arerebbe la rovina imm:tn c:ibile del regime. i\la se il paese - com~ è più probabile - tende ve1so un ambient e pili sano dì vita pubblica e mira alla epura7.ione imm e– diata della rapp resentanza politica, non può e non de\'C starsene chi uso in un senti– mento di ribellione e di prot esta, da cui si sprig iona un' azione negati,·a, che estende fa. talment e l' imp11nir:1 dai piccoli ai gr andi prevaricatori. Spetta :ii dirigenti de ll'op ini one pubbli ca di tra~formare il senti mento di sdeg no e di disgusto popolare in un'azi one positi\'a 1 in• lesa ad eli minare dalla ,·ita pubbl ic:1 e da lle carriere parlame ntari gli aff tJrisli della pol i– fita, che sono spesso igno1i al gra n pubblico e noti sem pre alle sfere ristrette del mondo parl:unen tare. Spella, perciò, soprat utto al C apo del go• verno di intendere che gl i avven tu rieri po li– tici, i qua li sono riu<.ci1i a dar la scalala dal mond o degli affari a quel lo parlame ntar e, non debbano conq uistare posizion i influent i nel Go\'erno e nella Camera, da cui pos– sano mettere la politica al serv izio dei loro aff.:iri. U n deputato. L'Amministraz ione è aperta tutti giorni dalle ore 8 alle Il. P olitica doga nale e agricoltur a m eridionale. l.'a11h•i1:I econo mica de l .\ leuogiorno, è not o, si svolge qua-.i uni cament e nell' indu – stria agrico la ; ma non vi è chi ignori ora – mai come d,il 1 $Si in qua 13 po,·era ag ri• colt ura me, idionale stia a rnpprese111are l:1 in ferm:1 d:111tesc:1 1 che 1 per quan 10 ~i volli e si rii:;iri, non ritron t $Ollievo nel lett o di dolore, nel qu.ale la s:1cri lìcaro110 1 senza pie - 1:11 gl' i111ere~;:;j inclustrbli clell' ltali:1 selte n– trionalc. l).1 qt1ell'epoca - scri\'C il Ni11i - l' Italia se11entrionale ha comp iuto in gran p:irte la sua lrasformaz ione industr iale, ma, vicc\·ersa , nelP Italia mer idiona le si sono ac– centua te le c.1use di depressione. D'allora :,,in qui noi si:imo st:11i costretti a vivere di 1111 prot ezionismo soffocalore, d'un pr o1ezio 11ismo che s:i mollo di que lla _ os1en1.11:1 elcmosi n:1che I' ingr:i,.,.ato borg hese si degna ~tcndt;.re al larnen 1e,·ole :1cc.1ttone, d'un pro 1e1.ionismo di briciole r.1cca11.uesotto il desco opu lento (lell' inJu striali-.mo seuen– trionale; d'un protezionismo, quel che è più importank, che non ha riso lmo, nl> rirnlv ed m:1i il probl ern:1 :iirico lo meridiona le. E come se tulla la nos tra miseria non fosse pcn:t suflicienle alla noslra debo lezza, alla disf111a dei nos1ri interessi cd al trionfo dei loro, gl"i11dt1,.triali del Kord, ripe tendo, ah i qu:111toc1uJd mcnte !, la fa,·o la de l lupo e dell'agne llo, ci ge11na in faccia sen z'.1lcuna verecond1:i 1 la colp a di una nostra pigrizia, d'una nostra igno ranza , d'una no stra :n·arizia e tant e alt re, di cui può parlare solo chi , rimpannu cciato cd ingrnss:ito a nostre spese sotto la pioggia d'oro del lungo e lar,,;o pro– tezionism o indu str iale, non sa di quale su– dore e di quale s.rngue siano tutti i giorni dell' anno bagnate queste zolle, per rendere il tradizion.ile tozzo del pane quo tidiano l C i si rinfa ccia il dazio sul grano e ci si accusa che in l:rnti anni di prolezionismo granario non ci siamo messi in condizion i di em:rnciparc i da queft a pro iezione; e ci si rin facciano le altre bric iole d i protez ionismo ag rario ; ma ne~,.11110osa andare e scl')prire la radice del male ! Che nè oggi, nè dom:in i no i potre mo emanciparc i dal dazio pro tetti\'o su l grano non v'è chi non comprenda j anzi lo com – prendono troppo gl'i11dmlriosi indu striali de l Kord, che ques to specc hietto manegg iano cosi bene per le povere, ingenue allodo le del Sud. Co n l'allual e regime dogana le noi sinmo ~tali cacciati in un:1 \'era trappola , dalla qua le, per quanto ci giriamo , per quanto ci inge – gniamo, per quanti sforzi facciamo , non riu– sciamo m3j a rompere l'un ica pori.I d'u– scita, contro la quale I' induslr iale <lei Nord preme con lutta la forza de lle sue spalle ro– buste. liniero, cl:lla la impossibil ità per noi di co lti vare il grano senz.1 la protezion e con lro la concorrc nz:1 delle terre russe e di quelle americane, noi dO\'l'emmo invece del gra no darci alla produzione di quegl i altri prodotti agr ari che , oltr e alla possibili1:\ di attecchir e conve nienleme!l te nelle nos tre terre, avessero alt resl quella - con,lilio sù,e qua non - di poter trovare conveniente collocamento sui mercat i esteri. Ed ecco la por ta del la nostra trappola contro la qual e premono, come :ib– bia m de tto or ora , le spal le opu lenli clegl' in• dustriali del Nord. L'apertura de i mercat i esteri che si chiuse ro quasi delinilivamen te ai nostri prodo11i agrari, dal dì che i no stri industri ali chiusero dcfinili,·am enle le por te de i merca ti italiani ai prodotti indus triali dell'es tero - ecco il solo mod('I di uscire dalla trappol:1 in cui gl i agric oltori meri dio– nali furono c:ttlu rati clagl'in dustriali del Nord co n la larilfa doganale del 14 luglio 1887. In un nosHo arti colo pubb lica to nelia /(i. vista Popo!t,re del Colaja nni 1 (fascicolo del 3 1 gen naio 191 3, pag. 46 e segg.) noi di– mostrammo com e allo stato attuale delle cose 11agricoltura meridionale non possa tro· ,·are scampo in nessuna cullura 1 pri,uipal – menl e pel fotto che a qual unque cn llura essa dedicasse i suoi sforzi, tulle le dnrcblwro pro – tio/li che t1on saprebbe dove t1t111ft.,-,. Per cui la chiave di volta del nostro problema agra

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