L'Unità - anno II - n.1 - 3 dicembre 1913

222 che di qua dallo spa,·/ iacf/ 11t mu sulmani elleno – foni o bulgaro foni (1) . Sè la discussio ne vertesse soltanto sulle stati – , ' . Sticl~ e sulle carte etnogra fiche comp ilate a scopo piut iidano, rischierebbe di prol unga rsi ali' infi– nito; ma noi possedia mo per fortuna pre:r.iosa , sebbe ne incompleta, anche uu•~1tra fonte d' in– for ma zione ne i r~soconti dei vi,iggiato ri, dei ver i esplora/ ori, inte ndo, de lla reg ione, i quali non si son fermati, come i nos tri uomini politici, a pre nder istantanee e chiacc hierare nei co nsolati della CO• sta, ma che hanno battuto per anni ed ann i, con comp leta co11osu11::a della li"K" a e dei costumi, a do rso <li mu lo ed a piedi , quel\laspre regio ni dcli' inttrn o dove conso lat i (almeno nost ri) non C'! ne sono e che form ano l'ogge tto delle con testa• zion i. l'er por tare un contribut o reale alla discussio ne pre~cinder ò da l vilojd tutt o albanese di Scut;irì (500 serbi ne l villnggio cli Vri ka) come da qu ello di Gia nnina, dove <1uasi tutti son d'Rccorclo a rico. uoscer e sul Cal;,n;as o piuuost o sul Glykys il con• fine dell'Ep iro grt:co o grecizzat o. Og ni mutila • zione serba di que llo s:uehb e tanto inconct!pibile, qu anto ogni difesR alban ese <li questo. Imp orla invece con cent rnr l'atte nzione su Uskilb e Mo – na stir dove al dire d i :'libanesi non fani\tici vi• vr~hb~ro an cora ben ammass ati allo spt1rtiacque e di qua, nel primo vilaj~I 700.000 e nell'ah ro 320.000 loro frntelli, rispe ttivamente il 70 °lo ed il 40 O/o sulla pop olazione totale. Potrei esumare dai volumi del Bollett ino della Soc ietà Geografic::1 le relazioni dei d ieci viag~ i del nostro llaldacci, ma prt:ferisco spigol,1re in un documento meno noto ed altrettanto autor evo le. Si I.ratta dei due gross i volumi <li una do nna , co lta ed intelligente, che pa rla all•a nese nei due di ideui, ed avendo ving)tiato sette otl otto anni per più mesi l'Al ban ia, è forse la perso na oggi più al corrente delle cose di là e pi ù in ~rado per la sua pat ria e confessione religiosa (protestante ir1• glese) di riferirnf' con imp:u zialità (2). 11cooftoe d oograftc o : la regfooc del lagbt. Il primo vi11.ggio è del 1904. l'ann o del grnn de ris\•eglio bulga ro•maced one cui non r.orr i!l;pose alcun moto alban ese. La par te dell' itiuerario che s;1i"1~ Voj ussa (p~. ~ ~:;;(u... 1_ u .,,.,, ... - T',,..,,..,.,., La prin 1a tap pa è Resna nella zona misi,, de l lago di Pres pa : e circa la metà dei suoi ab itan ti son mu sulmani, i più albanesi, un pochi slavi ., (96); i cristiani, come sem pre, si dividono fra l::1chiesa bu lgArn e la grec a cui aderi scono i valacchi. Gli albane si cog li 3ffini va)arc hi costituiscono dunque già probabilmenle una m.:iggio ran za sul lago di Presp~, il miscuglio comincia a dim ostrar e un 'o• rientn,:ione sempre più verso il caratt ere albane se: serhi e bulg,ui se la disirntano, ma pat rioti slavi locali non si trova no ; il clero cristiano parla il suo slavo ed offici;, in greco , ma il tipo fisico si fa albanese e l'u so della / 1'sltmella predomina sem– pr e più verso il Sud del lago (roo-5) . Ocrida è anc he pr etesa pe r ragio ni più o meno storiche da tutti : e perb, se dobbiamo ,-isalire al pri mo OC• cu/)111/e, gl' 1/lin'i c'u an p,·ima di !111/i. Quindi Ocn'da oppar/ieue ai lo,-o disce11de11/ialbanesi. Ctm,e abbiamo visto, q,rnndo lo sia/o slavo c,·ollò, J[li Albanes i ri.f!1'adag,,01·0,,o ten ·eno s 11 i paesi dai q11alierano sia/i cacciati e vi si rafforza, · 0 110 , Ocrida è stola umpre pii. o 11u110 albanese prima di "l!" i a/Ira cosa e con ragion e i laghi d'Ocr ida e P rc·spn si solevan chiama,·e ti'1orn d11i viaJ!gia– tori la1rlti alba,usi > (IJi), Ancor pili a Sud sul !;ago di l\talik, e parte della popo la,:ione è rec-lamn ta dtli greci, alcun i sono VAiacchi ed essa sicura mente non è bu lgar:. ., ( 2 n) tutte le case visitate erllnO al!Janesi (3). Segue ndo verso Sue! lo s1>artiacque-, Il Colon i.l presso le sor– genti del Lu mi Bern.tit e l'mlica lin~ua parlata è (1) Lo lt esso ti dica dello circo1e rizio11i elettorali; le ul~ .time son 1tate fatte addiriltura in odio agli albanesi raoto che (di1mi, un ncm pio) il depu tato di Konci a neRli uhiruì comilii ora un •11ilacco . aadona lit.\ che coo ta in tulio il dittretto 20 ca•e appena . (21 Edith DcR1101 7'1,,,. B1m/m o/ <A1 /Jnlkt1,r1 with i!hm r, aod a m11p, London, Arnold, l!)oS,. pp. 332, 1b. 14. Edith Dl:a11,oc Hir4 Al 6t11dt1 ,_.•i1b illuttr . aod a 11111p, Londoa Ar– aold. 190(!, pp. 352, tb, 14. \JJ L'autrico vi poi &visi111.re l'unica tcuola fc!mminile a.lbò\• ne•o allora pormena (or a \'O n'è, fra l'ahre fonll,te a spete pr in te a Pbili11tet , a Hieron , Ja nin11,una eccellonle •nche a ·Lc1knnic1 rua 1iccome i luoghi eun reclamati dalla Grer:ia il YOtcovo vi 11iveva proibito perfino la predicu. iono In verna– .c:olo, cioe io albanese. d \.JI U L'UN I TÀ l'albanese >: 100 c;ase, tutte musulm ane (n 5.G), Più giù pass,mdo dal vilajt:t di Monastir in que llo di Giannina a Leskovic (attenti alle trappol e della toponom~stica !) e la popolazione è in magg ioranz a di musulmani bectasc itì » (21j) , una sett~ alhanese . Discende ndo nella valle della Vojussa verso Val• 1ona siamo ormai in domi nio caratt eristicam ente albanese, ciò che non toglie al Caim;1kan di Per• meti di dichiarJre che tutta la popolazio ne è greca (i crùlinni si cap isce; ch e i musuhmrni sar:rnno semplicemente turchi): e Vo i, nondim eno, gli do– manda l'a., pa rlate qualche volla alhanese? - Jl allu11reuse11unf ! , ri-.pose con tristezza > (n .;). Tepeleu c.tpitale dd gran de stato sud-albanese escog itato ai primi del secolo XIX da Ali pascià: 70 case musul mane. 30 cristi me, tutti albant:si . Ma un rifon11ato,·e indignato de l briga ntaggio alba• nese protes ta: - Sc uole vog lion essere : gre ch e, n:,.tura lmente . La liaba,-ia faceva parte delr Epi– ro; I' Epi ,·o era parie della C,-ecia; d1m91u i Lia– bi son 1rrect.Ch ~ ess i persi s~ano .a parl ar&.al~ ed a chiamar si schiptari è un fatto deplorevole . (2.p). Modello singolarissimo di tanti ragionamenti ba lcanici di qu esti giorni . Ed è Rulla scorta <li essi che fino a Bi::rat ed a Elbas:ran, per pili di metà musulmane per mezzo della chiesa e della scuo la, ~i spingevan da ann i I~ mir e dell' im pt:"riali,m10 greco su~citan tlo un Ringo• lare movimen to di rivolta sped almente in qu"sta ultima (sede ;alla gr:mde scuola norm::1\e;albanese più volte soppre~sa dai turchi). che si tradusse nel de siderio di 1111a chiesa uniala. e Il patriott ismo avvampa in questo distretto ed è molto più for te della religio ne do•trinllle. Molte cose da me viste e riviste rivelano che appena liberi t\;,J dominio tur co intieri villagg i che neg li ultimi tempi si chia• ma vano nrn:rnlmani ritornerebbero in breve al cri• stianesimo. l\lolti cris fo,ni si son dich iara ti roma• ni. La chiesa orlodossa, dico110, si.J!11i(i( I Russia, Grecia etf oppressione; Roma siffmfica /'i11lrodu– zio11e 11ellacivi/14 occidmtafe , (28 1). Da tult o questo risulta provato per la parte cen • trale dell'Albani a l' identit à del confine etnogra• fico collo spar tiacque balcanico. La vallata del Drto Bianco • Il ptao di Couo vo. Del !l;econclo viaggio compiuto nel 1go8, l'ann o oe1 1a Ctr.Sllllll.lVII C:, 6' .. ... ..,. .. , .. .. .. ... --- ....... . _ ,,III U son compresi uei cap. IX e X (232•300) : Giacova, lp .!ch, Pri1.rend 1 ossia la vallata del Drin Bianco che I' ljt,i/à ed il Fobe rti concordi vorrebbe ro as– segmu e alla Serbia, Si pllrte da Puk;i. un borgo malissore, dove la guida e un serbo , pur suddito turco e musulm:mo, pareva esser considerato più straniero dell'a. stes• sa • (235). e Giacova esu11do sia/a fondal a dagli a/bauesi dopo la caduta ddl' Impero serbo è nalurnlmmle mia ci/là albtmtse » (248). Più di 2000 case ; d i esse 100 appena :-.erbe or todosse . « Non esis tono villttggi serbi intorno a Giacov;a ,, (24 y). e lpeJ: è quasi i11li,:ra1nmle nmsnlma,ia albane• se; i serbi ed i cattolici formano una pi ccola mi• 11oran=a, benc hè i villttggi circostanti siano in lar– ga misura .,;erbi,fo rmnndo un'isola u,·ba i• 1m paese del resto a/ba,use > (256), Retrocede ndo per Ul'.JR ser ie di borgate musul. :nan e .:irr iviarno a Priu en d, e Onamo, onamo•na vidju Prì zren<l ! > (avanti, av;anti a vede re P.) c,1,n. ta va molt i ann i sono Re Nico la; ma ora che è arrivalo a scioglie re il suo voto temo assRi cho! abbia dovuto sentirsi disilluso, se i suoi soldat i non hanno cred uto <li este ndere alle perso ne i metodi usat i da i serbi alle proprietà albanesi. e // mij:lio,-e amico dei ser bi deve ammell ere ch'essa e ima ci/là mruulmnna albmuse . 11,nel,-opolila serbo (che ap• punto perciò ha la sua sede ;al monastero di De• visc presso PristinR) aveva gi4 d,ploro to co11me cke i urbi vi fosse ro in mit, orauza, ma fo non mi .rm·ei aspeltota di froMrli pr op,-io come mm x-occia 11ell'Oceano > (169). Cifre del ct:nsimento fatto sotto la Costitu zione : case musulma ne .1500; albanesi catt oliche 1S0; valacche 180; serbe 950 con ab. 4320. t da notare che i musulma ni, timo • rosi di perd ere i loro privilegi tendeVl\110 a dimi nu ire il num ero delle ..:ase e tacq llero1 quello cle• gli ;abitanli, circa 10 per ciascuna dato l':i.ssetto loro familiare. Pro cede ndo di I;\ vltre lo spa rtiacq ue verso il pian di Cossovo il Cl\ratt ere etnogrn fico compal• lo d~ll;a regione per m :1.ne , anche dové la topo no• mastica è slava. So ltanto oltre la Sitnit z:t, presso Pristina e a Nord di l\1itrovit1m le c;arnpagne co• miuciano a venarsi di serbi lung o i due stat i slavi. e Eccoci, scrive \'a ., <lavauti alll\ cruc iale questione di rRzza. La prop orzione di sangue slavo od alba – uese è un:i. curi<:>silàetnog rafica , quanclo la pre• valen za dd l'eleme nto ;alhanese è prornta da l fatto che gli albanesi son o monolingui e gli sl.tvi bilin– gui. I! fissa nel petto all'alb,rne se, prim i1ivo ahi• t;atore così della montagna com e del pia no, in modo non srad icabile la fede che qllesta terra gli appa rtit:ne J::iustamente per sempre. li serb'1 la conqu istò: 1.t dominò per secoli ; fu cacciato; e non deve ritornare avanti mai. Il serbo imp rime il suo stampo - vogli. 1mo dire siavizza l'alhimes e : l'albanese, mutate lt: circos tanze gli rende la pa• riglia. Ha acloprato me,:zi medie vali, per chè que– sto è il paese dd pass;ito sopravviven te ed ha for– zato la marea slava a ritin~rsi. Cossovo polje è al– banese > (29-t-6}. Compromu at e rettlfkhe . Cosi stando le cose, per eccesso e non per di– ~tetto l'Alha uia etnogra fica.difteriRce da qm:lla della, geografia in molti pu nti: sacrifizii reciproci, n:s i tol– lerabili maga ri da un arb itralo, devono inte rvenire a farle coincidere novam ent e. Resti ai serbi per la loro congiun zione te rritori ;ale il Sa ngiaccato il cui noccio lo con Pristini\, l\litrovitza, Novibazar stesso è albanese , ma non si p;uli d'i nta ccar in nome ddl ;a minor;anza serba di lpek la grande vallat a albanese del Dri n Bianco. Si abhia il l\lon· tenegro, co ntro le ragion i nazionali che nel ';8 valsero a tratt enerlo, la region e <li Pla va e Gus– sig ne, per comp letare in maui serbe la vallata da • nubia na del Lim; ma se si vuole un 'Alba nia vi• tale, è impo!':sibile conse ntirgli l'a nnessione d, Scu• tari, che del rt sto non è sta to fin qui cap;ice di espugnart>. E perchè non gli sarebbe poss ibile, una volta ragg iunto il benefido inest imabi le dclii\ coi1• giunzione territoriale della Serbia per me1.zode l· l'annessione de l San giaccato, rettificare i confini rendendo all' Albania ed a Scutari il suo porto, Du lcigno che ebbe a forza ap punto come provv i– sorio comp enso di P~ava e di Gu!.signe e che strap• pa lo dei snoi mercati lentamente se ne muore? L' totereu e tt altano supremo . Domande che forse non av ranno una rispos ta. Quel che imJl0rta nel mome nto presen te è di uti• nia vitale, anz ichè mut ilarl::1per timore che serva alle voglie dell'A ustr ia. Oppor tunissima la cam• pagna dell' Unild, se vog lia dire semplice mente ri· chiamo per noi ad una politica ester a più attiva olt re Adria tico. Gli albanes i cer tamente non hanno molto da la. dars i dt:i ser bi e riscendon da Vienn a op portu na• me nte infoco lati, se ci foSse hisog no, di l)Urita ni– smo: giurano che nella Confederazione no n vo• gliono entra re e che anche qua nto alla ferrovia (e no n hanno tutti i tort i) per passa re di casa loro, bisogn erà pri ma chie dergli ene il per messo. Ma le bizz:e son m,1mentrmee ; le corren ti profo nde d interessi sulle grandi vie natur ali di comunicazio – ne e di scambio restano invece e son riuscite ad assop ire più striden ti an tipa tie di queste . Qua ndo all'A lbania sarà stata resa giustizia nei suoi con • fini naturali, toccherà a noi ita liani diversamen te dall'A ustria a r;accost;arla grado a gra do con le• ga rni eco nomici e polit ici alla Confederazio ne. F;ac– ciamo la Da nubi o-Adri atica necessaria ai serb i, ma non diment ichiamo più a meziogiorno la rete ferrovia ria non meno indispe nsabile all'A lba nia. Ch e vuol dire in queste circoStanze : ne11fraliz• zazio11e ! Accorgimento mom entaneo per difende• re l'Alba nia dalla Confederazione o divieto nel– l'avvenire ad un possibile raccosta mento di quella R ques ta? Atte nti a noo perpetua re un piccolo J m– pero turco in Balcllnia, maga ri con qualche Alta sov ranità ottoma na che conservi l'Alban ia sur un piede diverso dagl i stati vicini. E I' Uniltt ha fatto ope ra patri ottica dcnun,:iando con que sto l',tltro punto anche più nero delle possibili zone d' in• fiuenza. No i abb iamo egual i interessi nell' Alta e nella Bassa Albania; l'Aus tria no: Scutari in dieci anni è stata perme~t;a d' istituti italiani ; a Durazzo le no– stre scuo le han p0l11JH,to gli alunni di quelle grec he ed austriache già fiorenti : i nos tri ufficii postali ot– ten ut i colla dimostrazione nava le son frequenta ti ; le simpa tie si volgevano a noi e dietro le ban• diere e le scuole la merce ritrovava le sue vecchie strad e. L'Au stria disinteress;\ndosi della B;assa non perde null a, perchè da l rSgi vi era in coslllnte re• gresso cli fronte a noi, mentre noi le sacr ifiche– remmo graziosamente nel Nord un campo con- quist:Ho in virtù della nostrn speciale situ~zione e del nostro l.woro. Fa\' Orevoli!l;simia un 'eguaRlia n• za in cui scorr.p.1ja110 contemp oraneamenle gl'is ti• luti cli qu alsiasi paese divenuti incompatibili con un g·ove rno ormai civ ile, noi sentillmo che un 'u• guaglianza basala sulla spartizione austro•ita lian a dell' Alhania in due zone d' influen za oggi, cli am~ ministrnzione o di riord inament o delta ge nd :1r111e– ria doma ni, m;.1gari ,li sbarco di ma rinai e di pro • tettor~to ai primi to rbidi_, in vir ili della quale si mirass e a nrnnte ner q uel p;i.ese povero , ignora nte , diviso, mancipio, oltre ad essere iniqua segne reb• be l'ab 1licazio11epe1:rgiore che il nostro paese possa fare a l prop rio ono re ed al pro 1n io avven ire. Per ques to d \'noie di là, SIIJ>erata la crisi pre• sente, un 1:1,ero sistema ~antonale ed u n intelli• gente C:\l>O di st;ato estraneo a tutt e le rivalità vici ne e lon tanf'. No n un re tr::1vicello od uno pseuderr ifonua tore nrnsuhua no quali forse si van• no già pt:scando per le cor ti dall.1 Rumania allo Eg illo; ma 1111 occidentale nel pieno senso tiella paro la che renda l'Albania all'Occi dente cui ht conquista ture~ la straniò nel quattrocen to, spe• rimentamlo al bene le indomi te ene rgie di questo paes". T rova re 1111 seco ndo Cob urgo - : ecco la ultima co 11dizioue p~r risolvere felicemente il pro- hlt·ma alh:1nese. E t:G ENIO VA INA. POSTILLA Pucl,è, amico Vni11a 1 ci fai il dispiacere di appaial'ci cou fo 11. Barzilai 1 U11 .... i11sullo di questo gtmrr, sollo /ti pm 11a di " " uomo come le, ci addolora assa i I Noi abbiamo ,spressa f'iptl"lamm lt la nostra opinione favorevole al ,·ispello della nacio ualilà albaneu , non a mali11cuore, ma proprio a cuore ape,-/o: r .o perchè si Ira/la di t111 p rincipio di giuslfaia, t noi abbiamo /(I ingeuuitti di credere sul strio alla gi uslieia ptr lulli ,- 2 o perc/Jf siamo conviuli c!te I' l lalia ha nulla da p rrdere ma /111/0 d" g"adag ·nare dalf incivili mmlo e dal riordi– uamenlo politico del/a penisola balcmtica sulle basi delle 11acionabl(i m,clu st queste '1fl$Ì011alilà dovts.<:ero ,·ùmirsi in 1111a pole11le coufederae io,it , Risp ello a/f Alba,,ia, ci pareva e ci pare sempre doveroso fare a/cm,e ,·iserve. Cioè: r.o 11011 ~ pos• sibile ricosliluire In gra ude Alba,,ia c!te arrive – rebbe 11it11/,•meno !ìùto a Novi Ba::ar, Stt1$aviolare iugiusl ammle i dirifli dei serbi, ed occorre ,,elle 11011e conttslale procedere a compromessi f ra le razu; 2. 0 faulonomia dell'Al bania 11011 dev, si. guificare l'abbamlono del/' Albauia a/J'i,,jluma a - ••n.:,l, lu r:t• ;:; ." trgtorttci ,;-, Cll1 gli u{Un nesi re• s11//assero incapaci di governarsi da s; - e vo r• rcmmo si co;,cedesse loro " " credilo anche più l1111go dei lrml'm mi concessi dal Vaina, e vo ,. remmo elle il nost,-opaese aiutasse in buona fede gli albaursi a sup,rare le gravi di.fficollit dcll'im– pnsa, e non si lasciasse sedurre ad aumentare quelle d~fl,collti da immorali e funeste proposi, di evm l11a/isparlieioni ilalo-auslriache - ;,, quel giorno f llalia dovrebbe trovarsi a fianco della Grtcia, dr/la Serbia e del Montenegro e non a fianco delf Austria : e q,usto dovrebbe avve,,ire fino da oggi, qualora circostan::e i11dipendmt i dalla 11oslru volontà ci coslrillgessero per evitar mali Peggiori a sc,gliere fra la gius tizia e la brutale 11ecessilà dei falli, t a seguire il &islema del si salv i chi può ne/ ,,oslro intrress,. nai:ionalt. Stando alle p roposte falle dagli ambasciatori alla Co11fere11sadi Londra, la i11ft~rità 1,a:sio• 11alealbanese sembra assicurala . Rts/a ora da vedere se la nuova Albania sarà lil1trasul serio o per burla. E ciò dipenderà, come spitga o/li· mamml e il Vaina, dai co11Jfoi len·iforiali e datl'or • gnniz.en ~ ione amminisl raliua iuferna del m,ovo Sinio. Problemi delicatissimi, a risolvere ; quali occorre tma conoscmea minuta e profonda delle condizioni locali, c/,e auguriamo mm man e/ti ai 11os1n·uom ini di gcruerno.Nou mai come in que• sto caso il sape re è stata la condiziont p relimi• nare indispensabile per potere volere 11/ilmeule. A questo proposi/o le notizie che raccoglie 11 el s110 be/f articolo il Vai11a sulle condù:ioni eh,o– g,-ajiche dr/le zo ne couleslale, rnppresmlm,o un uJile e inl-:ressanle coulrilmto alla couoscem:a del problema . e in molli punii ci sembra110assai co 11• vincmli. Ptrò noi 110,, abbiamo idu così decise e recise, che ci consentan o di pro11u11ciarci con si• curu ,!m assoluta per la lesi dd Vaina e qtttlla dell'ou. Guicciardini. Quel che imporla è slnbilire il Principio, c/,e è i,, fo ndo è amm esso mrche dal Vaiua, cl,e il problema dei confi ni della 11uova Al bania 11011 si /mb n·solvtre nt' a base d!. dirilli storici, nè con asso/11/ismi ,reografici od etnici: ma accorre che ù,lrrvengano compromrssi da ,ma par ie e dalf a/Ira, ed ;,, questi compro• mrssi - nggi1'ngia mo uoi - i maggior i sacri– fi~i ~1011 possono uon essere addossati al popolo Pm ,mper/ellammte 0rl{anus::a/0 1 cioè all'Alba - 11est. L' u ~ITÀ . ----✓✓✓-,r~· ...,. ,...,...,...,.. .,, .,,. __ .,.._-- - Coloro che entro il 20 corr , non avranno respinto il Giorna le, o di– sdetto per iscritt o l'abbonamento, si r iterra nno abbonat i per il 1913.

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