L'Unità - anno I - n.46 - 26 ottobre 1912

182 sottoscgrttari di Stato, e precisamente quello del Ministero degli Esteri, rispondendo a un deputato che gli domandava il motivo del decreto disgraziato, non sapeva rispondere che questo: « L2 opinione pubblica lo voleva> j come se l'opinione pubblica fosse qualcosa di diverso dalla opinione dei giornali, e co• me se un Governo potesse vivere lasciando fare ai giornali, invece di dirigerli e domi– narli, o per lo meno contrapporre gicrnali a giornali e assicurarsi cosi la libertà d'azione, che gli è necessaria! E anche quella rispo– sta del Sottosegretario agli esteri, di cui pos– siamo assicurare l'autenticilà, sta a documen– tare la leggerezza infantile, da cui nell 1 au– tu1100 del 191 t furono dominati i governanti d'Italia. Non vorremmo essere frain1csi. Non fac– ciamo dell'antiministcrialismo pettegolo e ne– Mativo ad uso di certi giornali conservatori• anarchici, che sono incapaci di tener su un go,•crno proprio e si applicano per tutto l'anno a rendere impossibile ogni altro go– verno. Chi vuole giudicare lealmente l'opera dell'on. Giolitti in quest'anno passato, se trova molti errori da lamentare, e del pili func!-IO noi stiamo appunto occup:111doci 1 deve in coscienza riconosccl'e anche che qualunque alt,o, al posto dell'on. Giolitti, avrebbe com• messi errori assai pili numerosi e 11ssai più funesti, perchè sarebbe srato impreparato alle dif1icohà dcli' Ìmprt's.1 nè pii1 nè meno dell'on, Giolitti, e solo avrebbe avuto in meno quella freddezza spregiudicata e accomodante che, dannosa spesso e rep11gn:m1c nella politica in· terna, riesce sempre necc~uria e or,portuna nelirl politica estera. Supponiamo 1 al posto dcll'on. Giolit1i 1 un' im,h1lsivo arrogante e orgoglioso e testarJo e non meno ignorante, - tipo Francesco Crispi, - e ringraziamo tulli i numi dcli' Olimpo di averci fatto vivere per c1uest'anno passato in regime giolit• tiano. I.a malattia non è speciale ciel ministero at– tuale: è malattia di tu Ila 111 nostra classe dirigen• te: è la malattia delln iucoltura 1 intendendo per incoltura non la ignoranza di certe determi– nate nozioni concrete, ma la incuriosi1à 1 la facilità ad accettare i luoghi comuni e le frasi fotte, senza so!-pellare mai in esse una possibilit~ di errore o di inganno, la ten– de111n ad accettare neghittosamente per \'ero quel che ci fa comodo, la ostilità cieca e p1·econcetta contro tutto ciò che ci scuote nella nostra beatitudine so:-:nolenta e ci co• stiingerebbe a uno sforzo di studio e di me– dila1ione per controllare le nostre creJenze e i nostri pregiudizi. Se la frotlola della e t!rra promessa » e della e ricchezza aspettante ., ru messa in circolazione in assoluta mala fede per scale· 11:ire le ingordigie materiali del no!tro po· polo e trascinarlo in una impresa, a cui ben pochi in Jtalia in altre condizioni avrebbero aderito, - è un fatto che l'altra frottola della facilit:\ d!ò!IPimpresa grazie al favore degli arabi ru presa sul serio non solo dalla massa del nostro popolo, ma da tutta la nostra classe dirigente. Consoli, ufliciali di stato mnggiore, giornalisti, ministri, deputati, se– natori, tuttì accettarono ~enza controllo le in• formazioni mendaci degli :1genti del B:rnco di Roma. E quando l'on. Caetani nel giu • gno del 191 I tentò nella Camera di contra• slare il pregiudiiio comune, fu interrotto, tittito, vituperato da quasi tutti i giornali come ,•ile e visionario. Con questa folle illusione salparono le nostre classi dirigenti verso la Libia. Con quella folle illusione avvenne il primo fret• toloso e storditissimo sbarco a Tripoli che non diè origine a un disastro solo perchè c'è proprio uno stellone, che protegge I' lta• Ha. Per quella folle illusione, il nostro Go•. verno rifiutò nell'ottobre passato la pace, e lanciò il paese in un baratro di passivi1à, di perir.oli e di guai, che si potevano certo, se non evitare del tutto, limitare. Servirà questa tragica esperienza a rivelarci nella incoltura il nostro fondamentale di• fotto nazionale, e a suscitare in noi una te– nace costante volontà di mettervi riparo? G. Salvemini. L'·UNITÀ Per una organizzazione di cultura. l'ieho Silva, nell'articolo \'tramente magistrale che ha scritto a proposito del Cougre,;;so gio\·a• uile ~ocialista <li Bologna. ha nies.-,o IO luce un problema di capitale irn1x,r1,rnu 1>erl'e.ducazione politica della nostra );io,•entù e per l'a\'\·enire del 1>aese. Hanno un bel proclamare <1uelli fra i gio,·ani sociali.')ti che sono gii .... adulti, eh~ la crisi del socinlbrno italiano e staia supcrnta dal Congresso di l{e1-:1-:ioEmilia. I la un bel rallcgrnr:ii l' A– vanti I ddl'cspulsione di lhssolati e clei destri, e sforzarsi di dare ad in1en<lcrc che Sal\'emini è 1111 ci;ulatano alla caccia elci ,·oti delle \'arie Giordano Bruno dd Meuogiorno, co111ese uno dei c:t1>haldi della no.!ttra a.tionc 11011 fosse pro– prio la lolla contro l' inframettenia della )las• soneria nei partiti pol11ici e nelle pubbliche amrni111:,trazioni. Que:itc son ciance da neghittosi, 1111ando 11011sono lo -.callo 1mpoh:1He di chi a ,::111-.tì rimprO\•eri non è in grado di rispondere, se 11011 con la conturnc:in. Non dir0 ceri.:> io che il sociuli-.1110sia morto. nè che 11 Pnrtito socialh,,1a .!-tia per tirare le cuoia. Mu clic il Panito Sociali-.1,1 nbbia :iubìto un arresto di S\'il11ppo è evidente a chiunque non abliia perduto nel sellrtrÌ"imO oi,:ni senso dcli., re.1llà. Comprendo che è doloroso per i socialh,ti udir co,ì ~-iuclica10 il loro partito in un momento come c1uello che il 110-.tro l)aese sta attr.1ver-.:111do, per la tri"ite rinaM:ita cli te11denze reax1011ane e megalomani. che :iembra\'ano so– p_lle per :i.empre; in un momcnto in cui il paese l'>I ap1•re.,t.1, mercè il -.uffrngio unhersale. ad una 11110\•a immissione di forte popolari \'t.:rgini e i,1chie1te nella \'ila J)Olitica : in un momento cioè 111 cui pilÌ necessario sarebbe per 1111 Partito che parl11. in nome dd proletariuto, di posstdere tutta la pienezza delle sue fo1zc in u,m lolla Jltricolosa contro i molteplici suoi avversari. l\l.t purtro1)po è così: il l'Mlilo -.ocialista, dopo un precoce rnpidis:iimo svilup1>0, :i'è arre!'otato. Nella benla contempla,done dei primi parziali succe:-.si, non s'è a,·,·ecluto, nè degli organismi paras-.ilari che si veni,•ano :i,•iluppando nt'I suo seno (corporativismo, coo1>t:r,1l1\·ismu, munici palismo, vanità e interessi pcn,om1li dei cou– douieri e dei deputati), 11è del 111;u1ca10rinno• vn111ento di energie intlividunli, nè sopratutto dell'unihu~rnlit:\ del proprio 1110\•imento fra il proletari:,to iuclustrialc, e neppure fra tutto il prolctarinto ind11stri:ilc, 11111 t111asi solt:into fra quello di alcune Z0III.!più e,•olutc lidi' lrnlia set• tentl'Ìonale. Non c'è bisogno ,li essere 1)rofeti, nè socio– loj:i 1:>crpreconizzare, c.:he ~tn("he nelle classi agricoli.!, e :ipecialmente in c111dlemeridionali - le c1u,1li piìi somigliano 1)er le loro cu11d1.tioni et1111omiche :11prolt•tariato i11du-.tri,1le, qual'er.t allo stato ini1:iale del 1110\ iml"llli) :,.ociali-.1,1ud l'Alta Italia - :ii dctermincn\, ora che :,,0110 in possesso del \'0to. un 111ovimcn10 :111:ilul(o a 11ucllo l'he tre11t'an11ior sono si i11i1:i0ucll' llalia imlustrialc settentrionale. Sarti 1111 111u\'imc1110 fonm più kuto t>tr il più an·etrntu :-ta111di cui. tura : 111,1 sar;\ anche 1111 1110\'imcntu p1ì1 profondo e pili ){r:11ulioso e pii) sincero in tiu.rnto in\'e<.tc 1111:1 ma,,a ili popolazione a,;;.;i;-ii p1lÌ l:tr,J:~ del p1oleu11i,110 indust,iale, e una 1m1.!-""lhe \1n: in 1111 .11111Jie11te cli la\'Oro 11011 anifido~u. non sorrcuo d.t puntelli e da ripari lit11,u, come è il l:l\•oro di molte i11du-.1rie, che vi,ono solo dello sfr1111,1111e11to clei con,11111:-itori~r;i,ie alla 1>roktio11c dt:llu ~1:110: 1111,1 ma-. .. ,1, d1e lu fatto li1,01,1 le :-pt·se di lutti i p1u1eno111:,.111i e di tutti i par,,.,.,.iti;;mi, e che s.ir. \ portala nt:t:cs-.a. ri11111e111c d.,lla logica dei pro11r1 bi~ugni 1111111e– tli"ti e lontnni, a rifìu1a1si di contimiare in quella fu111io11c di bestia da :,,oma, :i t:ni ,wev:1110preso I 'o1bitml111c tli crederla iu etcrnv dcslinala non solo l..1bort,:hesia del ~orli e del !-"u I m, a 1che prtr~<·chi 1-:ru1>pi del prole1.,riato in<lu:..tri,lle meno cli:,..-gialo. Il 1';1rtito Socialista Italiano - cioè il Partito Sodalis1,, dell'Italia settentrionale: che finora i sociali,ti meridionali, piccoli borghe:ii troppo spc-iso seni':irlc nè p:ute, rap1,rc:se11tan1i solo delle loro \'anità personali, sono stati nulla o pc>,:~io che nulla, sah·o che in cpmlche iona ec– ..:czionalc della Sicilia o delle l'u~lic - il Par• tito Suci:tlista ltaliano,sclle111rionale non ha capito (J11csto per il passalo. Preoccupalo degli iutere:-si i1i1111cdiati clcll:1 pa, le più pro>,:redita del prolet.iri.110 industriale del Xur,1, ha tra~cu– rato e tlis1ncur1to il pr,)letrtriato a~nc-olu del Sud. Ali o:;ui tcntati,·o cl, c.11111,a>:na 1>er il suf– fra1,:io univt.·r.-,ale, cioè per la ("011qui-.1,tdell'e• ){llilj.(lianla ch•ile fra tulle le clas-.1 del prolela• ri.tto, SI è nrnulenuto sempre ind11fcrcute ed os11lc e i suoi condottieri hanno :H'uto b1soJ,:-no cli c~.;crc !'-0q>assati ad un lr,1110 d,1ll'011. Gio– litti - prob:1bil111ente so:-pinto dalla ncce~silà di vnrare l' imprt.·~a Lil>ica prcprir,11:i da lun~a mano - per rh·ch1r..1ipassirnmcutc rn:i.M'J.:llaliad una rifor111a, l'he a\Pr~bl,e do,•1110ei.séfc ill\'cl'e la più vi\P,1men1e desiderata del loro pru1,:r,1mni:1 f•: :it.110 J,:rcllo ,:;pi rito egoistico di <1ud J{Hll)l)i proletari, che si erano conquistarn ltttalche buon;1. f)o-.izione altn..,·er!'>Oil vecchio i-istt:ma cl~ltoralc pri,•ile~i:ito, e non :uuavano essere costrelti a subord111:1re da ora in poi la loro nrnrcia più svelta e più comoda coi bi-.ogni della immensa massa ritard~tari:i e muta? i~ stata, pi,, che altro, manc:mza cli conoscenzn delle condizioni reali di ljllell' lrnlia, che è così lo11t,11rn<lai centri in– dustrinli pit) fervidi ciel settentrione, e sul conto della cprnle conclotlieri e seguaci t.lcl l':1rtito So– cinlist:1 settentrionale a,·e\':1110 gli Messi pregiu• dixi di tutti gli altri partiti? Quali che sieno le cause di siffatto funesto errore, questo è certo: che il Partito Socialista non è in grado dì liberarsi dall'oggi nl dorrani degli egobrni o delle incom1)rensio11i r;1dicate pro~ondamcnte negli spiriti cli quasi 1111ti suoi capi e cli troppi suoi seguaci, e che cleve pns• sare parecchio tempo ancora prima che molte delle dirl.!llive, sulle quali ha esso tino ad ora camminato, finiscano di essere antagonistiche con quelle, cli cui avrà bisogno e che llovr;\ se– i;uire il proletariato agricolo meridionale. . J\nchc 1>er il prolctarinto ciel l\lc1.ZOJ,:iorno et il riscatto del lavoro dei suoi figli oprn snrà •, come cant:1 il ,·ecchio inno apportatore di spe– ~ani:c ~alle povere genti umane n1fa1ica1c. E, per 11momento almeno, ben poco aiuto l'ascensione lici pro1,ricuiriato meridionale può allendere dai fratelli settentrionali. eh~ non conoscono i suoi bisogni, che non sentono i suoi palpiti, che non comprenclono il suo linguaggio doloroso in cui t'Cheggiano millennii di lacr11ne e di sangue. D'altra parte una profonda :,cissione si è pro• doua nel Partito Socialista. Quali saranno i re– sulta1i di <1uesto fatto, è ditticilc pre\·edere. E difhcile prc\'edere: finanche do,e e come an– dr.u1110 a finire i Riformisti di tlestra. Il lh.-,;;olati, che è da 1u1t1considerato come il r,1p1)rc:icntante quu.:ii :i.imlx>licodtlla nuo\'a orj:aniu-a1:ione, e che 11e è ceno la for.ta pilÌ grande, l.1 rapprcsenin da\'vcro? Non esiste un equivoco fra il suo spi• ri10 mistico e as.:ictalo di l'lacrifi,io anelante ad :ilti voli, e il i,:rt:tto. miope, tacc.i~no utilitarismo 1>0s.-,ibilista eh molti, di tro1,pi altri c,11,it' greg-;;i.n ciel • Suo\·O Partito »? Il lh-.!<oQlat1 sr,,/r da,·– ,•ero di rap1)rcsen1are il • Xu0\'0 l'ar11to •. al– lorchc d11110,;;tr.\ d' a,·er sen11to la 11eces-.11,l di un'azione politica più b.q;~a e prn rc.1le e il rerìrolo d1 certe cristalhn mo111 µrolctarie, li • Nuovo l'artuo • :-.ara un 1i1111ow1111ento o un pcg1-:1or.tmento dell'aulico? S=ipr:'le , orr.\ imme– dc-.111rnrsi elci grandi problc1111, che il sutlr.11;io univcn,alc porta ineluttabilmente al prnnu pi,1110 della politica uazio11:llc, e giun).:erc alla !-oOlu– lionc di quei massimi probl~mi : oppure si s~rvir:\ della koria riformbta. 111 :-.•· !'-lc:i.sagiu– .:,tis:,.irw,, come di una_ ,l.:.'mplice 111.ti, ehc~.1 per giu"ililic;1re con un teoria c1ualum1uc l'e-.il.i1.tio11c di <1uc.:,to o quel dt:putato, e 1->erlanciare in nU0\',1 ve~te 11cl mt:rcato dt'lla pubùlica cor– rutione il vecchio radicali!'>mo 111a-.-.0111co, buono solo a 1u110 rime:icolar~ e confondere in un:, indefinibile miscela eia cloaca> l.',w\'t:nire, e un a,•\·enire as:,ai pross.-,imo, ri~ponder;\ nlle 110:itre donrnnde. Fmtrnnto c1ueslo è inneg;abilc : che la st:i.-,sioue del l'artito Soci,,1ist;1 ha co111rilrn110 poderosa– mente a di.!-orientare: molti spiriti, :, reudcrli ;iJieni dall'ascriversi ad alcuno de1,;li attuali par– titi, pur acuendo in essi il dt:-.h.lcno eh operare di-.111tere-..s.-11a111e11te e utilmente p,·r il hene t.lella cla-..,c 1:1\'oratrice e del pae,e. Xell' lrnha meridionale In cri-.i è più acuta e piì1 1>rofonda che nel :'\'ord. ~d ~leuol(iorno, csi,tono ,;;panati e scar:ii J,;rt1pp1 ~<N..rnli:i11,,oco accrcd1t:it1, l)()\'t:n:-:iimi d1 c,,pac11,1 tccuiche e morali, i c1u:1li hauno aderilu r,I Nuo\·o l':Hlito o sono rimasti al \'ecchio. secondo che ì pii) 11rn11c~1,;iu111 spera,·,mo di far pu) bcllR mostra 11cll'u11,1 o nell';lltra or1-:aniz,mzio11c, u ascendere pi,) n.1,:evol111cntc ,1ll'o111.1n.:: ,li tliri).:crc il Partito o maJ,;at i di csscre deputalo. E frn i huoni ele- 111e11t1, che pu1e in l;'lnta mi.:,ena 11011 111a11ca110, e i.uno a:is;1i p1t) numel'O!-oÌ che 11011 ~i creda, pa1ecchi .,.e1110110 pìil o meno 11c11.1:11c11te l' nor– me ~tonalura, che esiste fra l'n1.1one 1lel l'nrtilo o del Semipa,1110 cli cui ))0110 parte, e i b1:,0gni ,•eri e profondi del prolctariatc, 111cui con1a110 cerc,1110 di \'i,·ere. Oltre a .questi gruppi sociali-.ti, t.'-.istono pure nel Mezzogiorno m1111erose ltJ:hc di contadiui e di lHIIKlllni, sorte per \'Ìru) propria, abbandonate quasi del tutto a sè dai soc1alii-ti uOici.ili che 11.;pcttano bCm1>re ria.I Nord I' i1111Jecc:11a e non sanno 1rovi1rc h, \'ia per arrivare al proletariato cli c,1sa loro. Uuante leKhc o sono, diremo cosi, astemie ,li polilica, '-111.1:..i che la 11vh11ca non fo<i"-è l'ann:1 migliore d1 n11 I o,-.,wo f,,r uso i ci1t,1dini per tutelare i 1.r.J 1 u 1 111ll-n._•-.~1, oppure fanno dt:'lla 1>eggiore pulil1l,t a1111111111.:itra1 1\a e part1J,:i,111a. Ali' infuori, poi, di qualunc1ue oq,;irniuaiione, 11011 111:inc.1 111 nessu11.t delle cillfl mcnd101wli qualche 1-:io\'Hne borghese tli lrnon., \'olontà, ,1uald1e studente di fa111ii,;liart1>,:1.ina o c.tmpa• KIIOla, tiualche opc1aio ;1111udicl1111a, i qu:tli ,ur• rehhcrn t'.ire qualco~a cli 111ilc e di buouu, ma co111pn:11dono l'ambigua si111a~ionc di 1111p;1raito sociall,ta che rimnnc cslrnneo ai bi:iOJ,:'IIÌ e ;1i se111i111e111i del proletariato. l'erciò ri1rn~11a ad es-.i iscri\'ersi al partito tautu ,•ecchio quanto nuovo. l'er enlrnre nelle leghe 11011hanno \'e:,le. S! sentono isolati e inrnpac1 d'azio11e. K11na11gono più o meno a lungo inceni nella "ia da seguire. Alla fine i migliori si ritraggo•io a ,•ila pri\'ata; i meno fermi ~i lasciano d,l:erire dall'ambie111e tradi,ionale e finiscono coll'andare ,1 inl(ro:isare le file di c1ueslo o quel partito perso11alc. Ora, in t.111estigiovani, desidl.!rosi di ben fare, c:ipaci di coltivare con seri i-1tuh il loro spiri10, meno assillati dai bisogni quotìdiaui, ma che oggi si perdono per manca111.adì or).(":1~1iuazio11e e di consiglio, - in que:-.li giov,111ideve: trovafoi la lew, dt:lh, futura orga.11iz.z:n1011ceconomica e 1>0litica del proletariato merid1011,1lc, curnc in elementi consinuli cominciò 1re11t',111nior .-,0110 a lro,•are la sua le\·a il proll.!tariatu :i.etlcntrionale. Chi potrà e :,.aprà sen·irsi di que.:ila lc\'a ~ Il Partito Socialista industriale .!-ctlcntnon:1le, non Ct"rt:1111e11te. alrucnv lìuo a quando durcr;'l l'nnt:i~oni~mo fra la sua puh1ica e i bi.,.ogni del prnle1ari:i10 n).("ri..:olomeridionale. Anche il uuo,·o l'artito Riforrnista diflìcilmc:ntc po1r{1 in questo i-110µrimo 1•eriudo di esistcni:i opciarc util111en1c nel Sud, sia pcrchè troppo preoccupalo del suo a:i~llo interno, sia perchL' troppa prevalenza \'i h:-111110 gli clementi massonici Il cui nnticlericali– ~mo parolaio non farebbe ndl' lrnlrn meridionale cht: .t~J,;inn.;erc mali a mali, .-,ia 1>erchè esso, come r1bbi:11no già accennato, minaccia di pro• durre un 1>cg)ttoramen10, anzi che un riuno\·a– mento, dei metodi localis1i cd egoisti del Partito ufiìciale. In quc~to stato dì cose. io credo che gli amici dcli' l 'nit,) - che è oggi in Italia il ~olo g1orrrn- 11ale, che n1-:itipertinacemente i problemi vitali elci prolctaria10 agricolo merirliounlc iusicmc a c1uclli d' inlcrc!'.-<Se iener:de del p,1csc - gli amici cicli' ( '11it.) potrebbero esercitare un' 111il11cnza grnnclcmcntc benefica. aiutando a svol1;ersi e maturar.!ti i germi latt:nti della futura organiua– zionc. Xoi do,•remmo organizz.trci in una as:,.ociazione che si propong., di far !)(.)rbere. clo\'unque fosse possibile. dei circ<'li di cultura e di pro1>aga11da delle idee sostenute dall' l./11il,1, promu0\'cndo nelle diretti\'e cieli' C11il1i lo studio dei concreti problemi clelle :iingole loc.1li1à, suscitando di– scussioni in seno all',1ssociazioni, nei comizi e– le1torali, nei cousigli comunali, nelle leghe, nei giornali loi;ali, dovunque l'opportunità del mo• mento lo suggerisca. Questo darebbe luogo ad un mO\'iruento di idee somrnamentt! utile alla concreta elaborazione delle questioni che l'l'11ilJ agita, ma ~opratutto \'arrebbc a determinare e soddisfare nei gio\'ani quel biSOl!,.TflO di cultura e quella abitudine allo studio, cui accenna,·a il Silva nell'articolo dal qu:1le ho pre~ le mosse: sen•irebbe sopra tulio a rnggrupp,1re tulli i buoni dc111c11t1:i.1>~trsi e inat11v1 e prepararli, attra\Per:-.o una nuo\a cui• tura 1>0litic;1 e sociale, ad una nuova a.clone. :'\'tll'.\lt.t Italia. do\·e il partito ,: ;ociall:i.ta ~ già ,...,,ilup1)alo, que.5la orgamu.azione delle for.te, dirò co-.1, umla, u· non a•·rebbe certo uno scopo • di prop'6bore e di Je\·a J>er la futura organ1z– z.azionc j>Oluic-a del prolctamuo ,tg,ricolo ; ma anel>be quello non meno i111por1:101cdi aiutare i gnH'ani dei partiti democra11ci a conqm~tarsi una ~ena cono.:,ce111adei mass11111problemi con• creti della \ 1 i1a italiana e specialmente di c111elli che inleressano il proletariato agricolo, ..: il me– ridionale i11 particolare. Soltrrnto quando una rrnnovata cullurn pN il tramite dcllr1 gio,·e11tù sarà entnila nei vecchi JMrtiti clemocr.uid, si po1r.\ s1.k·rare che qul.!:ili cambino rolla. E sohanto allora 11 l'nrtitu So· c,ali:ila i.ettcntrionale potn\ dare anch'esso una mano all'or,;aniz.tazione del proletariato agricolo merid1on,1lc, o :,.e c1ue.sto sarà già nncnuto, 1>0· tr.l con pieno diritto 111,·ocarc I '1111ioncdi lUII0 11 pn•lt.·1nri,1to 11ahano in un solo.> p.1rtito. Sol– ta11tu t11lor.1 il comi,i10 dell'l',,ilit s,1r:\ finito. E tino allor,1 bi:i.oJ,:na pure che i P.1rt1ti :i.ociallsti s, a(l.1111110 .1 wpponare in pace le cr11ichc e le strap,11.1atc dcli' l '11ilct, critiche e str:ip,11.1ate che non prù\'enJ,:ono d:1 acrimonia, come vorrebbero far ctnlcre, ma d,,lla 11ece:i.:i11:\ tli nd1i.1111are1-:li .!wiau thtlla loro f.\ba !l-trada. l11rn1110noi ;11111t:i <Idi' ( ·,111,} abbi,1111011 Jo\'ert" di 1cnclcrne pil) 1:1l1cacel',1.t1011c. Che ~e c1ucsto tentati\·o di propai,:-anda nell.e file dei 1,an1ti democratici, clo\·e:-o:-.e rivelani:1 as• .:iulutamcnte .:,tenie d1 fronte ali., ili\ incibile in• cap,1c11:\ th rinnt:w-'mento dt:i vecchi p;1rt1ti, al• lora i 110-.tri Circoli tti cuhum - dnlo che frat• tanto ~,e110 d1\'c1111tiabbastanza numerosi e :ib– bi:1110:iaputo acc111istarsi nel pae:i.c 11rispetto e la fiducia nc<·c:i.-.aria - potrebbero scn:r.'altro lr:i:i.for111;11i,,i lla circoli di semplice cul111rnc pro– p:11-:,md,1,111011-:,midi azione poli11c11,e ('U:ili– tmre cui loro 111:,1eme il primo 11u("leod1 un m10,·o pa, 1110 democratico, che chrnmcrc.1110 .•• ""'"" '"· ,\l,1 ,1,eri:11110che ... non ce ne Mii bi• soi;:no i e III ogni c.1:io bi:,0gnc-r!t. arn,arci al piì1 tardi pò ... ~1bilc, e .:,olo SOiio la 1>re-.>ionc <lJ una as:,.-0lt1t,1cd e,•1dcnlc neces:iit:\. Q11 ,1le1.hc .:ii:., ad ogni modo, il porto in cui il 110:.tro , 1,1).:1-:10 a\•r:\ termine - <1uc:ito a me sembra 111croll;1bil111entesicuro: che le idee e il metodo dell'Unilt) hanno oram:\i bi~OJ,:110 di co– miucinrc II co11cre1r11s1 in un or.::111isn10di slUcli sistc11mt1ci e tl1 propaganda, non l1111ilatnai :,,oli scrittori dcli 'l 'mM: e cheo"e questo u11-:1111is1110 non sorg.1 1 l'Unì/ci 1111nacda eh rimanere un'a– nima M:11:,a co1po. e l'opera no~lra 11011 R\'r,\ che un semplice vnlure potenziale, e servar:\ M>lo a oflrire 1,:r:.t111ta111e111e idee o i.punii d1 idee a c1uei par.t:is1l1 dell' l ·11,IJ, che non hanno nessun s1.:,te11mdi idee pronte e pescano l(lomo J>er giorno a c,a:io nel 110-.1ropiccolo foglio ora l'una urn l':1ltra infurma.tione od 01)i11ione, :,,euza ca• pire o voler ci.pire nulla della prufvnda unità 111!dle1tu:ile e 11_1oralche \'ivifica l'oper.1 nostra, scmpaudo cusl 11 110.!ttrola,•oro e utlli1.za11dolo solo in cpmuto può niutarli n lrov;-ire nr~omcnti alla difesa dei lvro \'ccc.:hi i111ere.:is1111e.:id1i111 e tr:tll!'.-oiloni. Ed è <111ei.toil momento più propizio per acld1ve111rl.! all' au.-,picata urga111uaz1oue, sia perchè urge porre ri1µ,ro a1 ~ur,:-.u y1ofo11di che un auno d1 111f,lluazionc bt:llico.:,a h,1 arre• cato ne, cen·elli italiani, svi:indoll dai nu1-.~1mi problemi 111terni; i-m perché la th:io11;r111izzaz10- 11c 111tcllc1tuale e morale della dc111ocr.u:1one ha ragl:iun10 uno ~t.id10 acuto .:ipn,•enlo-.o; s,n per– t:he problemi i:1,1\'1ssi111icome 1p1clli delle al, lcantc e del re).("IIIIC dog:111ale sonu :dle porte ~e111:,tche il (Mese nUlm, la minima 1>repar:izio• ne per aflro111arli ; sia, da 11hi1110,pcrchè nes– :iun'altro periodo t:,:uue quello elt:ttoralc, al qu.,le ;111di:11110 i11ro111ro, megho :-i prc<iiterebbe nlla propaganda delle no~trc 1dt:c, che :,e !\0II0 buo• ne ~roveranno la forza d1 farsi v.tlerc, -.e sono cam,·e \'crr,111110M:pohe :iollo •1uclle dcl{II a\'• \'t:r.:,ari. Ma :rnche per f.irsi :..eppell1rc è 11eces– s:1no vh•ere. C. M,\lt.\SRLI I. La " patente ,, incriminata. .')i,1/'o,;:a,,o dà ~u,s:iardi ti' Italia tlt!I 10 o/lo. b,·" 11sriro111• le st"g1u11tiparok: « (!ud st•imlure FcJrlum,lo, rlu /11rgi:·a pt1lcnlt' di srnllo,·e on~slo e di palriola nl l~ppisla Vaina per le SNC /ami– .s:,·rnle ro,1ir/x}ndt,r:,r da Tripoli•· .I 911rsla b11;:-ù1 il l·"orlln111luopp1.111r 1'1 s•g11e11/r lrlltffl, !.,, quale, j>l't· qut'I rhe n)[1wrd,1 i ,ruaNn' tldl' Idra ì\',11.ionale r tfd /11//0 sprecala, 11011 rsscmlo, quellll ,l[t'nl,· dQ:m, di t'Ssen: prt·sa ·"" urio : ma i uli/t' a dor11me11/nrr. nnro,·a 1111a ·;,iolla pe,· )[li uomini <li lmom, frde la lt',trg-n-n::a e brslinli/11 dei rin– ,u,:·atod ,klla rosrirn::a 11a::io11a/e. Caro Salt·t:mù,i. Tardi ho leuo I' ldt·a .\'n::ionale del 10 cor– rente, cui oggi appena mi è possibile rispondere. E la risposta con~istera semplicemente nella pubhlica;done della lettera, che do\•rebbc formar titolo di accusa contro di me. Ca, issimo lll11iro, GavJi,no, 2,1 noY, 1911. \"i ho "eguito e vi seguo con intelletto cl'a• more. ;\l,1 ,1ueste \'0Slre parole che tro,·o nel• l'ultimo articolo, mi fanno ballere assai forte il cuore: « i nostri soldati dinno infinite cli inesau– ribili prove, ogni giorno più, della loro bont.\ e rt:siste111.a fi.;iica •· Bra\·o \"aina ! Ed nnchc, sì, del )oro corag~io trauquillo, fatto di c1ut:lla in– cosciente forla alnvica, che è stat:1 l'unica sai• \'ezxa, a tra\ 1 erso ln111i bui secoli, della po\'era nostra stirpe. Bra,·o \"aina ! È do"ere di tutti n?i, nC!_11 re!'-1>011s~bilidella perig:liosa e dispen– d1os..'l unprcsa, dire nito che cinqunnt'nuni di \'ita unilaria nazionnlc qualche cos.'l, :,.eDio \'UOle, han ree.ilo di bene, ed (: q11csto mirabile esem– pio di sucrilizio. di disciplina, di modc!'.-<lia,che di il popolo delle nostre campagne, a\',·into -

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