L'Unità - anno I - n.37 - 24 agosto 1912

148 Pèrchè l'agricoltura è lenta à progrédirè. A conferma di quanto hanno scritt o Edoar::lo Girelli nell' U11ilà del 18 maggio cd Eugenio Azimonti nell'U11ifii del 25 Maggio, sulla scar– sezza dd capita li, come causa fondamen ta le del lento progred ire dell'agr icollura italiana in genere e meridionale in specie, non sarà inop– portuno ricordare come anche il Valenti, un com• petentissimo 1.lieconomia ugrnria, riconosca che: La causa preci/ma, che /,a impedilrJ ii progrts• .so dtlfagn·coilura i/a/ia11n 11el pdmo lrmltmJìo (I8 70 r9 00) clelfrmi tà d'Ila/in, l sia/a la es/runa .scarst•s:a del capitale. li prog resso delfagri col– l" rn italia 11a è pri11cifJa/me11/e s11bordi11a/oalla co11di#io11, d',m largo impitgo stabile di capitali s11Isuolo t di un nccrtscimwlo uoft vole dr/ ca– pitale di eserd.aio (L' Italia agricola dal 1861 .il 191I, pag. 54 e 137}. E Giustino For tumtto, nei due mAgnifici vo– lumi JJ ilfu•ogiorno , lo Slt ,lo italia110 (Bari, Lat erza, 1911), che tutti i giovani di buona vo– lontà dcvrebbero leggere e meditare, poichè vi tr o\lerann o la storia di que sti ultimi tren t'an ni, vissuta e osserva ta da un uomo di alto ingegno e di nobilissimo carattere, - Giustino Fort u– nato ritorna continuamente nella s1Ja Opera ad illustr are la verità che tulto il segre to del pro– blema meridionale sta nella povertà della terra e nella scarsezza dei capita li, e che il Mezzo, giorno, per risorgere a poco a poco, non ha bi• sogno che di essere lasciato respirare e di non essere frast ornato e paralizzato, nel suo faticoso lavoro di restaurazione, da una poli tica sbagliata. li Mu•ogior110 - egli scrive - u I mollo im– pr,ri di for•e alla rima11e11/1 /In.Ha, hn pur /n,ito du /r11trle dietro. t 1 pere/,; tln secoli assuefallo allt pii, dure vigilit,f orsem ,c/11da g areggiare co11 ,ssn, njfrt/la 11do il gior110 d,lln sospirala eq,~a– •io111storica 11el/ed111 parli dellapm isola.,sqlo che arie , snpieu~a di governo gli assic11ri110 1 iimn11- •i htllo, ciò che mai ,ao11tbbt dacclti i memoria dti falli uma11i,ossia ilpieno 1str ci• io della scarsa, fati cosa, lenta sua cnp.acilà teOH01'ica. N~ 11/t di più mir.idiale ad esso, cht m,n j>oli/ica lro;po co– stosa, troppo spropor::.iom1/a a/ povero naturale suo sin/e>. - " Bisogm, orriccl,ire il ftfta~ogior– no ", Aam,o dello e ha11110scrillo gli onortvo/i Lucca/li t Maggiorino Ftrraris. - Arri ccl,ire il Mt=t ogior110 ? B aster,hbt non dissn11guarlo di più con una somma di imposi, cl,, non può soj>– f>ortart, """ tutto un carico di tributi clae i ,neno socialmente, quanlo, t pii,, regi'onalme11/t j,ro – gressivo a rovescio I - Arricchir, il Ale•zog ior– no , t, isole? Dia,,,o prima, se ci ritsct , ,nnc• c/1i11ai11di,lro a hllto vapor,,- t procuriamo poi, via via, di modificare cosi l'asse/lo delle tasse, com, il regime doganale '. Ogni nllra cosa i inu• tile ciarla, i fuoco J,11110 1 i polvere 11tgl 1 occhi.... Sistema tributario e r1gim1 doganale: ecco le du, pr,giudi~iali della questione .m eridionnl, . (Il Mezzogiorno e lo Sta to llitlian", li , 24, 255 1 323, 33<>~ Nè il probl~ma si presenta con elemen ti di – versi fuor dcli' Italia meri<lionalc. Interes santis– simo è a questo propos ito quant o legg iamo ,nel• la Relaeio11t d1lJ>am10agrario 1910-1911, fatt a dal prof. Antonio Sansone, dire ttore gene!ale dell a Società dei Fondi Rustici, alla Assemblea nazior.ale della Società stessa {Roma, Tipogra• fia dell'Uni one editr ice, 1912), sulle condiz ioni dell'agr icoltura nel territorio cli Gubbio. Il Sansone è una delle persone pii) compe• tenti in fatto di agricoltura, ehe abbia t• Italia. Nelle sue funzioni di direttore tecnico di una grande socie tà capitali stica, la quale possi ede e coltiva terre in· tutt a l' Ita lia, egli è in grado di conoscere a fondo le condizioni reali I:: i bisogni veri dell a nostra agricoltura. Le aue pa - role, pe'rtant o, hanno il valore di una testim o– nianza aut ore\loliss ima, che dovrebbe dar molto da pensare ai nost ri uomini politici : a quelli , al– meno, che sono cap aci d l pensare. 11 Sansone, dunqu e, dopo aver e descri tte le condi zioni disa:.tr ose e la scarsa produttività della tenut.1 di Castel d'Alfiolo, acquis tata re– centemente dalla Società nel terr itorio di Gub– bio, continua: Questo sia/o di cost i dovuto, ne/In r,g ione di cui parl iamo, pn·ncipalmml e all'ori'gi11e 110 11 re• mota della pr opn ·etcì f ondiaria. Essa, provmiml t qua si sempre dalfa ssc ccclesillstico t ntl la co11- di:,i(mt cara/ltristica di ffhbam/0110 del s,utd c/lo patrimonio i passata per pochi soldi 11el/e mani di proprietari senta me::ci ,- /ravolla mila crisi 1co11omica, 11011 ha /rovaio an cora ,,; padron e stabilt , ni co11/orlo di migliorie fondiarie e cul– turali. 111ll1J ciò i dimostralo /11mi11csamtu lt dalle condieioni ;,, cui si /rovano le cast colonidtt . I tug uri dtlla Basilicata e della Calabria 11011 l,a,,. no pr oprio ,111/a da iuvidiare a queste topnit, rtst L'UNITÀ scom,ess, dall e ingiurie del /tmpo t cadm li sollo il peso dtg li a,wi. U11adelle più ,tisastro sc co11stg 1111zt delle suac– c, 1111al1 comlicioni de/111 propridti e dti proprie• lari ; la sovrnpposi:,iou, dtll 'a,Dillo alla mt:sca– dria. Cii> potrebbe essere m, bm e quando f n.ffil· /uario, co>1In sua capacità tu nica t con largh i mecrsi 1co11omici 1 sosliluiss, il proprit lario inca– pace ed a corto di cupital i, sin per la esecm:ione di mig lioramen ti /omliarii 1 sia per l'oculata di• rui one tec,iica dtll'azù:nda. M11 ortlinari amente ciò 11011succrde, e nel mc1ssimo numero dei casi l'affi/luar io comparisce utl p,riod o di agonia del propri1lario 1 colla semplice f,ma io11 di strappare l, ul/im e risorse alla /erra e ai co11lach11i. Bi sogna a1m1t11tar1la i,rod11:sio11t dtl s110/o : q11esln ì la vtr u, impor/anlt ed urg ml e questione. E se proprie/ari e meecadri faranno lo sforao di volgere il loro sg,mrdo ai ltrrilori vici11i, Vt– dmm,o che- ciò 11011 i di_Oìcil,. Si comprewle che co11 ,m me:s•adro, sensa scorl,, carico di debiti ed affamnlo - ma so--. stam:ialmmle di buon cara/ltrt - il propritlario deve ptrs11adtr1i clte a11che la mutsad ria nulla risolve, smca urgmli anlicipa 610ni di capitali per mig liorie /oudiar .u, per allree~i, macchi,,,, con– cimi, e specialnunlt J>traccrescer, pr(l/0 t btslia • me. La d,ficienrsa dei fabbri cali colonici produ– ce la piaga dti poderi mcredibilm11le estesi, su c11iil conladmo .sperpera le s1t1 forte limi/alt e snatura la s14a/1mtione economica, perch, nei perio:ii dtgli urgenti lavori - sp,cialmmle in quelli di raccolta - dive ricorrtrt alla ma110 d'opera avvmtizia e dare a qu, sla i suoi mistri profitli. L, mie impressio11isono dtdicalt a coloro, cltt vedono "" cantuccio della ferra promessa in ogni Jod,r, dtll'llalia cm/raie, , nella mt.e•atlric, lei pcrf etio ne dei contralli agtari t il rimedio i11/al– bbil, per t11lli i mali, da cui è "j}l illa l'agricol– lura di lm1lt1par te,dtl noslro patse - e special• m111lddtl .l/ta&OIJiOr110. Proprio cosl : senza anticipazioni di capitali nulla si risolve. L'agricoltura, in generale, non ri• chiede anticipazioni assai grandi e tutte in una volta, come l'industria; le bastano anti cipazioni graduate, in piccola dose, ma continue. Vice – vcrsn, mentr e i ~npitri li in \'t'!ltiti nl"II' indust.ia fruttanp quasi immedia tamen te, non appe na compiuti gli impianti e iniziato il lavoi;-o; nel• l'agri coltura il ciclo dcli.- produz ione dura spes– so parecchi anni e per ciò il ren.-Jimcnto del capit i.le anticipato è lento assai; e per giunta è aleatorio, come quello che dipende in gran par te dal capriccio delle stagioni . Ora, dove potrà trov 1'lre mai l'agricoltura ita– lian11,e specialmente .l'agrico ltur a n\Cridicz,nale pii.\ pove ra e più ingrata, i capi tali <la anlici– pare cqstantemente per i miglioramenti, se la politica tr ibutaria dcliv Stato è congegnata tutta a favore della ricchezza mobiliare, e anche nel colpi re la ricchezza agraria tanto più è grave quanto più pover a è la terra; se la politica do– gana le è tutta diretta, col dazio sul grano, a cris talliuare artificialm ente la coltura a cereali in terre che potrebbero essere ~tilizzate me– glio, e, col protezio nismo industriale, a ri.,lzare tutti i costi della produzione ugrico la ; se tutta la politica generale dello Stato non ha altro ·resultato, se non qudlo di confiscare Ja mas• sima parte del rispimnio annuo nazionale a fu– ria di debiti dirett i (rend ita pubblica ) o indi – retti (prestill delle Casse pos tali di risparmio, attravers o la Cassa, depositi agli enti locali, mo– nopolio assicurazioni ccc.} e a furia di imposte barbariche e squi librate ? Il problema ha una importa nza, oltre che eco• nomica, cultural e e morale, cioè altamen te na– zionale . Moralità e cultura , i due clementi es– senz iali della civiltà, presupp ongono uno stad io med io di benes3 ere economico, che la massima parte delle nostre campa gne non ha ancora, è ancora ben lungi dall'a\ ·erc. Popolo misero è ne– cessar iamente popolo 1111norale e incolto, ossia inad atto alla civiltà. Forse noi soli, meridionali , possiamo divin are coteste corr elazioni, fatali, indist~uttibil i, perc hè ne abb iatt10 continuameiite sollo gl i occhi le conseguenze. Il Parti to socialista do\leva cs!!ere il nemico <lella vecchia politic., italian a, nefasta all'agri coltura, cioè ai no\·c decimi della classe lavo– ratrice d'Italia . lm· ece ne è stato, in questi ul– timi dieci anni , il complice, passivo n,a neces– sario. Nè 1~ indirizzo :,ccenna a cambia re. Perciò è necessario rivolgersi al nuovo corpo elettorale, in gra nde magg ioranza agricolo, e farne una nllova forza politica, cli fronte alla qual e i condott ieri del Partit o soci.ilist.- cap i– sean o una buona volta che, se non cambiano strada, sarann,, distrutti . Chi sa che l' i::.tinto della conse rvazione non sia in ess i pili vivo che:il do\'ere della coere nza politict, e il senso moralt". A GRICOLA, anco Una confessione , , , anticipata, 11 Dopo ta11.'e i11c/1icsle 1 dopo fan/e accust, dopo /aul e d,f,s t, sovrasta sopra /11/liper polem:a il g rande affa rismo di Sta io. E abilità 11011opporsi ad tsso,· ed è spesso ,u us silà. N,I Medio Evo, per mollo tempo, la Chiesa perdo11ò i ptccali co11tro il Padr e e i prccati ronlro il Fig lio,- ma 11011 volle m11iperd onare i /Jtccali contro lo Spi- 1·,to Santo. / ,, Italia si può i,isu//ar, il Re t di– vm lnr, ministro,· si pu ò tsserc1sia/o o essere com,m isla , salire allt più alle caric/11. Afa 11011 si diventa 11111/a, se si i lroppo S11Jeri verso l'af– farismo di Staio,· o, diz1 11/a11do q,u,/c os«. si è subilo rovesciali •· Q,uslt par olt scr:'i.,,vn 1'011. Nilli nel 1907, a pag , 8 dt l libro • / I partilo radicalt e la 1111ova d,m ocra~in indushialt "· Allora /'on. Ni lli era semplice dep11/a/u. Ogg i i dii,enlalo... qualcosfl e uou vuole essere rovrsciafo. La posta dell' "Unità." La crisi dei cementai. Cara U,,ità, Non sarà .inutilt , credo, che io :1ggiunga qualche notizia ali' ar ticolo feroce , ma·sacrosan to, che hai dedicato alle ingordigi e libiche e protezioniste dei cemen tai di Cas.sl– monferra to. Questi signo ri dicono la \'erità , allorch~ affer– mano che l' industria del cemen to ~ in crisi. Ma a parte il fatto che l'It alia non è andata in Libia a profondere il sangue dei suoi figli e il den:.1rodei suoi lavorat ori per risolvere con 11/teti ori sncri.fi.ai del paese le cris i dei cementai, dei siderur gici 1 dei cotonieri, Pcc., s tA il fatto che J'Httuale crisi del cemento se la sono tirata addosso i cementai medesimi, moltiplicando as– surdamente gli stabilim enti e andando a cerca re, nella febbre: della concorrenza , la mat t-ria pri – ma a profondità nc.tevoli, meuend osi in condi– zivui sfnvorcv oli di fronte a quei paesi in cui la materia prima si trova ancora qu;.si a fior di terra. lnolLrC",nelle annate buone, molti di questi stabilime nti si tra sformaro no in società anor.ime con capitali nominali superi ori al valore reale delle azioni. I nuovi azion isti pagar ono agli an– tich i proprie tari I!'!azioni assai più di quanto rea lmente valessero. Gli onesti ideatori e lao• ciatori delle nuove combinazioni intas carono laute provvigioni. Sopravvenuta, c-om'era natu• raie, la crisi, gli azionisti si vedono ridotti o soppressi i dividendi e svalutato il capitale azionario . E strillano che l'industria è in crisi. Ma è crisi di affarismo e non crisi della indu– stria vera e propria. Us AlUC O OHLL ' U11i/à. Frammenti di vita italiana. .La • democrazia • in provincia di Cosenza. Nei colltgi di Calabria già sorgono ex repub– blicani, ex sindacalisti, social isti ecc., che, senza alcuna competenza e senza che abbiano fatt o alcun lavoro preparatorio tra le masse, si cre– dono in diritto di promeltere rifor me n destra e a sinistra, scuole, rimb oschimento, prosciu– gamento di luogh i malarici, ecc, ecc , senza trat– l.tre una sola quis tione con serietà e con pon– derazione. Essi non vogliono muover e nessuna arcasanta , si inchinano da tutt e le parti, si di, chiarano radicali-socialisti, potendo cosi andare coi propri etari e coi lavoratori , <li scorr ono, cri~ ticano, ma non dicono mai nulla di concreto. Ess( hanno getta to nel pessim ismo e nell' indif– ferenza il nostro contadino e l' tH'tigiano: fa. cendo conferenze a base di socialismo. di sinda– ca1i,mo, di quistioni astr att e, a bella post a - e mutando colore da un momento all'altr o, più che l' ulivo sotto il ventr,, hanno fatto sl che nessuno og~i si può presentare in un paes e a tenere una piccola conferenza, pe rchè non è preso più sul serio e non è nscoltnlo. Oggi son tutti col governo, con Giolitti : Gio– litti il socialista, Giolitti il rivoluzionario, Gio– litti il salvntore ecc-. E tutto ciò parte da quella clo:-ica mass ima che è Cosenz.1. Ebbene bisogna saper e che il Prefetto di Co– senza è stato mess o in aspcttalh•a (leggi.... in puni zione), pcrchè fu contrario alla amm inistra- zione clericale di Cosen za e perchè prese par te ad un pranzo o festa data dal parti to contra rio a De Seta. Ora De Seta è contr o Fera , Fe ra è contr o De Seta, uno dei due deve avere una soddi sfazione; per ora si dà a De Seta .. De Seta è coi clericali, Fera coi socialist oidi, mass oni, radi cali (p'tego di non prend ere sul serio questi nomi) ecc ,-· ed ecco la lotta in base a racco,. mand azioni, a lettert-, a telegrammi. Non so bene che cosa si dovrà pro ssi mamente eleggere al consiglio provinciale o alla G. Prov. di -Co• senza: l'im portan te e che il De Seta ha già scritt o, telegrafato, raccomand ato i suoi, Fera farà lo stesso: ed ecco poi come uscirà la vit• toria dem ocratica o clericale. d. f. LIBRI RICEVUTI E. BERTARl~Lt .1. - /.irùne sociale. Milano, 1~ 12. [E il primo volumetto di una opportunissima collana di libri di divulgazione, che si propon• gono di pubblic are la Federazione Italiana delle Biblioteche popolari e l' Università Popolare !\li· lanese, e di cui C affidata la direzione ad Eu• genio Rignano] . U. G1usTt. - // Comune di Firen:e t la s11a popolnwio11t nl ro Giugno 1911. Firenze, Bar• · bera , 1912 . (È la 4• delle ottime monografie e studi pub– blicati dall ' ufficio di Statistica del Comune di. Firenz e]. Una scuola nell'Agro Romano. Abbl1.mo r1.cc: olto Ha.ora le wcueoU offerte 1 Somma pre~edente Tri1:olo - T . Bertolotti . . Pado:·a • Prof. P. Nedia ni. La11g ouo - C. Boccalatte Jlf ila110 • L. e U. G. l\tondolfo . . L.r44.27 2.00- [,00 I.00 · I0,00 Totale . . . L. rsS.27 N. B. - lA ofrerie Yeniono r•ccohe da Gio'flnn i ~na ali• N11or• A"lotolo1i.1, Roma, e dall'amminiltruione dell" U'lili, AN GIOLO GIOVANNOZZI, g,r,111,,nj>o11aabil,. Flre■H • Slalt. Tip. Aldlao, Yla de' Rtul , Il • lei. 8-8' GIUS. hATi:RZA & fIGhl" Batri EDITORI Si è pubblicato: RIOiARD BAGOT GL'IT ALIANI D'OGGI CONTIENE: L'unificaz ione d'Italia • L'ope– raio italia no• I commercianti ed i profes• sionist i • Governo cd ari stocra zia • Chiesa e Sta to • La letteratura italia na mode rna- 11 soldato italiano • Le calunnie anti -ita• liane • La riunificazione d'Italia • Gl' ita– liani di domani. Ele1aate volame la s• di oltre 2'11 p11lae Lire Sòt,80 SCRITTORI D' IT AL1A li/limi volumi pubblicali : 26.. BARETT I G. Sulla di ltl/tr, fa,,,i/iari, a cura di L. P1cc10N1. 27. . BERCl·IET G. Opn-e. Voi. 2•: Seri/li cri• lici, a cura di E. BELLORL."' I- 35· • GUIDICC IONI G.· COPPETTA· BEC– CUT I F. Rime, a cura di E. C11101rno1.1 3~- S ANTA CAT ERINA DA SIÉNA . Libro della 1/iv;,m dollri11a, volgarm ente detto Dialogo tiella Divina Provvid enza, a cura d, )I ATILDE F10R ILLI. Preuo di cl1scua volume L. CS,CS O Per gli abbonati ad una .. ,re di IO volami a scelta L. 4,( H) Olrlctre com111l11lonl e nella alla Cua Edltrl,e OIUS.LATERZA & FIOLI, Bui . Si invia gratis a chiunque ne faccia richiesta La Libn rh1, bollcLtino bibliografico mensile della Casa .

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