L'Unità - anno I - n.31 - 13 luglio 1912

problemi della vita italiana. A • • 1 ·- • Bo Ognissanti 40 _ Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per il Regno • < t· . S < • F' D' GAETANO SALV EMlN I - Dire zione e mmmtS raz,onet rgo • 1 t S1 puob ,ca d aoato m ,renze - <rettore . L' 2 U O Centesimi IO - Cont o corrente con a pos a. l ' L' 7 50 Abbo namento so..tcn1tore ire O annue -- n nomer e per i paesi italiani de1l'Au st ria e della Svizzera; per estero ire , - " Anno I - N . 31 - 13 Luglio 1912. PROFUGHI E DISOCCUPATI Il --~ongres~o dei conservatori. Sembra che sia assa i co mune a 1fil ano, in cert e agenzi e di collo ca mento, nn in• geg nosissimo metod o di truffa a da nno de gli ope rai dis occup ati. Queste ag enzie pongono avvis i sui g ior nali, offren do ag li ope rai posti che non sono ma i es istiti , attra ggo no così folle cli disoccupat i i quali ar ri vano se mpre tardi per chè il po – sto adatto per !oro è stato dato sempre poco prima a un pii.i sollecito fortun ato, frattant o co nsigliano i postu tanti a iscr i– versi sui loro reg istri sborsand o un a ta ssa, secondo i casi, cli 3, -1, 5 o più lir e; d opo cli che a tutt 'a ltro pensa no che a ce r– care ai pove r i truf fa ti qualche co lloca– mento. Evidentem e nt e qu es ta industri a non potrebbe essere lucrosa (e pare sia lucro– sissima ). se non ci fosse un gran num ero di lavorat ori disoccupati, o forni ti di oc– cupa 1.ione precaria. Si parla, infa tti , ora, a Milan o, di più che 50.000 ope rai se nza lav oro: ge nte affama ta. cli-;;perata. che si lasc ia abbaglia re da ogn i in gannevole miraggio . Al lum e .di qu es ta co nsta tazione si compr ende un po' meg lio il si gnificato di un ordine del gio rn o vo tat o, poche s~ttim anc or so no , a .Milano, dal Co mi – tato de1la Ca me ra di Lavoro co ntr o il Consiglio dir ettivo dcli' Umanitaria, che aveva deliber a to di proc urare colloc a• ment o ai profughi del la Tur chi a. Oue st 'o rclin e del gi orn o susci tò le indi – g n:zioni cli tutti i ~ior na li benp ensa nti. Sul Corri ere dt.-lla sera volse co ntro la Carnera del la vo ro tutta la sua acida e co rr osiva ar g uzia l'ex -socia lista preto re Dc 1'1inimis. E ce rt o, per chi si fer mi a lla prima bott ega e si g uardi bene dall'in oltr arsi al cli lù de lla p iù sup erfic iale appa renza dei fatti, c'era nella protesta della Ca – mera del lav oro cli ~li lano qualcosa d'e• goistico e cli poco s imp a tico . ~ra se ce r – chiamo 1111 poco di ra gion are a lum e di buon senso, no n possia mo dis co no· sce rc che la Camera elci lavo ro ave \·a qua lche ragione da ve nder e a l fero ce cx socialista, attualm ent e ese rcita nt e sul Cor• ricrc ddla sera. la funzi one di filoso fo• sal a ri at o. Che la sort e degli esp ul si merit i pietà e soccorso e solida r ietà nazi ona le, non v·IJ alcun dubbi o; che lo Stato e la na• zionc, in quanto v ollero la impr esa di Libia , di cu i la esp ulsione fu un e ffetto, abbian o il clo,·ere cli pr on- edc re alla sorte deg li es pulsi, pure ques to è fuori d"ogni co nt est azio ne. Qui ndi fu op µor~ tuna l'ape r tura di sott osc rizi oni pe r g h es pulsi : e solo è da deplo rare che in ques te non si s ia abbastan za generosa – me nt e e ... co ncreta ment e manife stat o l"en tusiasm o di tutti i pat rioti della più g rand e Italia. Sarebb e anzi stato oppo r– tun o e clo,·ero so anch e uno sp ec ial e sta n · zi amc nto ne l bilanci o dello Sta to. Quel che co min cia ad esse r tu tt' a ltr o che fuori cli co nt est azione. è che gl"inclu · str ia li e tut ti coloro che hann o bisog no d i mano d'op e ra, ri ce van o a lte lod i sui gi ornali per lo squi si to sen so cli so lid a• r ietit nazionale di cui hann o lla to pr o,·a accoglie nd o i profug hi nell e loro azie nde; e meno incont estab ile che mai è il do– ver e, che av rebber o g li an tic hi disoccu – pat i, d i accog liere al legrament e e senza pr eocc upazione le concorrenza dei nu ovi ve nuti. Ce rt e lodi pot rebbero passa re come g iust e , se con gene ro so e pietoso a rti fi– cio g l'indu striali ... na,.i ona li av essero si – mula to un bis ogno di man o d 'opera che prima no n esis tev a, pe r da re ai pr ofugh i l'illus ione di vive re <le i loro lavoro, non della pi età pubblica o privat a. Ma que– sti casi no n sembra sieno stati num erosi. I gio rn al i, pe r lo meno, non ne hann o mai parl ato. A nzi, c'è un a società a in. la no, che ese rci sce un pubblico servizio imp ort an tis simo, della qual e s i dic e ch e abbia per l'occasione lice nziati alcuni avve nti zi, sos ti tuendoli co n a ltr etta nti profughi, e sbarazz a ndosi co sì naz iona– listicame ntc cli una pa rte de l pe rsonale, che si avvicinava al termin e cont rattuale, dopo ct:.i aveva diritt o <tlh nomina sta · bil e co n re lati vo a um ent o di pa ga. 1\ parte, per altro, questo inciden te partico la re, e certo eccezio na le, di pa– tri ottismo indust rial e, sta il fatto che le az iondc datri ci cli lavoro ai profugh i non han fatto al tr o se non impiega re qu esti , invece di assume re i ve~chi_ di~ socc upa ti loc ali. J.c spese , qumd1, eh siffatta patriotti ca ge nerosità sono ca • clutc tu tt e add oss o ai vecc hi disoc cu pat i, che ad un tratto si sono viste diminuite le spe ra nze di lavoro da ll a co nc orr enza de i nu ovi venuti. L'a iuto ai profug hi ha r app rese ntat o una più g rav e mis eria. un più lungo peri odo cli fam e per chi pr im_" elci loro arriv o era già se nza lav oro. St sono tr ovat e l'una di fronte all'altra due mis eri e : e quella che ha sofferto dallo scon tro era na tur ale che prole · stasse. Q ua ndo gli azi onis t i del Banco di R oma si riunir ono a dis cutere de l loro an nual e bi lan cio, e annunziaron o di vo · Ie r ch iede re il rifa c ime nto elci danni pa· tit i per effet to del la g uerra , il pret ore Dc l\(inimi s non troY Ò nulla da ridir e. Le su e sdegnose arg-uzie le ha mes se fuori sol o co ntr o i ri mpia nti e le prote• stc che pe r i danni della gue rra elevano i pove ri diav oli. I.a giustiz ia del pretore cx -soci alista ~• prop rio co me la « Sig nora Giustizia », di cu i parla no co n ironia e co ~ terr ore i contadini siciliani: css, t asco lta i ri cc hi (c!el Ban co cli Rom a) co n l'o recc hio de– stro che accoglie tutte le Yoc i. e asc ol ta i po\' cri (diso ccupat i cli ~lilan o) con l'o– recc hio sin istro che è tutt o pieno di ce ra e c rede cli udir e r um ori in a rtico lat i anc he quando a ltri es pr ima diritt i pensieri e buon-.; rag ioni. E il nazionalism o di certi filoso fi sa – lariati è quella tal d ottr ina po li tica, che vu ol pos ta sem pr e la nazi one sop ra le classi : e la naz ione si tr ova se mpr e ad ess e re. pe r combinaz ione, l' i11sic me dei gr up pi e g rupp e tti che ha nno finora sfrut– tata r lt a lia. e le classi sono se mpr e , a to rto o a ra gione, ... la c lasse lavo ratr ice. Che cu riosa co mbinazi one ! Mug. 1anco La riv oluzione. La maggioranza del Congresso di Reggio Emilia ha proclamato che il Partito Socia– lista Italiano si propone per obbietto la ri\·o· Juzione, e che vuole conquistarla sola soletta, senza condividere con nessuno la fatica della conquista e la gloria della vittoria. Ben venga, dunque, la rivoluzione. - Suppo niamo, anzi, che sia \"en uta : suppo· niamo, cioè che sia oramai instaurnta in Ita- lia e la dittatur a del proletariato ».. . C!'le cosa farebbe, in quesla ipotesi, oggi 1 in Italia, il proletar iato dittatore? quali delle vecchie istituzi oni abolirebbe immediatamente? di quaH rimanderebbe l'abolizione 3 domani o a doman l'alt ro? le abo lirebbe tutte tino dal primo giorno con un decreto , staremmo per dire, reale? E quali organizzazion i nuo ve creerebbe per metterle al posto delle an– tiche ? Insomma , quale programma concre to, negativo e posit ivo di azione immediata at– tuerebbero o~gi i socialisti rivoluziona ri, se a\'essero in lor o balia non solo la direzione U'la rivoluzione beninteso · per mod o Ji dire. Sebbene fra i rivoluzionari intr.:rnsi• genti non manchi qualche carattere degno di rispetto per la drittur:1 di coscienza o per la 1enacia fachiresca con cui ripete da tan– t'anni sempre le stess~ obiurga1.ioni, la ve• rità è che la grande m:1g'gior:111za dei rivo– luzionari \'Uole la rh·oluzione come possono volerla i pii.i p.:1cilìcie i più rassegnati fr:1 i riformiMi di destra. P.irecchi fra i caporio ni rivoluz.ionari-intran sigenli sono.... massoni. E non c'è bisogno di essere dotati di spi– rito profetico per prevedere che anche que· sto trionfo dei ri\'oluzionari nel Partito So.. cialista !-arà di bre\'e durata : infetti tfalla massoneria anch 1 essi, privi per giunta di quella furberia sorniona , che è un pri\'il egio di parecchi riformist i pH1 navig:1ti, incolti , insipienti e fatui, non avr.mno bisogno di fare nessun grande sforzo e di :1spettar c troppo tempo per liquidarsi a furia di spro– positi e di iniziative ridicole. li loro predo minio nel Partito Socialist:1· servirà solo, e meravigliosamente, agl' inte• ressi dei partiti conse rvatori, in quanto co· storo non avranno mai da temere dai rivo• luzionari un':azione politic.:1, cons;1pevole, si– stematica, eflic:tcc per la !-oluzione in senso democ ratico di quei problemi dogana li, tri– butari, ammini strativ i 1 di cui do vrà per forza occuparsi la prima Camera eletta dal sufTrn– gio quasi universale. tlel partito m:i quella del\' Italia? Sciocche1.Ze ! - ci risponder:1nno i rivo• luzionari. - La rivoluzione non avverrà nè oggi, no! domani : avvcr r:l qu:mdo b societ'.l capitalistica sar:\ giunta alla picnezz:1dei tem- pi. L' uflicio della propaganda e dell'azi one social ista consiste nell'a cuire nel proletaria to il sentim ento dell'a bissale antagoni smo che lo divide dalla borghesi :1 1 e ncll'o rganiuarlo econom icamenlc e politicament e in una salda compagine di classe, affinchè si tenga pronto a sostitu ire la borghesia nella gestione eco– nomi ca e politica della società, nel giorno della palingenesi tinale. - Benissimo t Non azione immed iata, dunque, bensl preparaz ione alla rivoluzione futura. - Ma preparazione come? Prepara zione a base semp licemente di urli e di baccano ? Opp ure preparazione a base di critica concreta dell'azione giorna– liera dell:1 « borghesia » : in modo che il e pro letatiato > 1 osservando giorno per gior• no gli !-prnpositi o le catth ·e azioni dd la « borghesia » e rendend osi conto concreta• mente di quel ~che i11\'ece .occorrerebb e fare caso per caso per non commett ere gli stessi errori o le stesse i ngiusti1.ie . si prepari con un continuo arr icchi mento della propria col– tura politica e delle prop rie capacità tecniche alla futurn gestione ? - Ed ecco ripresen• tarsi il problema di un programma concreto di azione i111medi11ta: progra mma fatto via via di critica dell 'opera de lla «: borghesia» e Lii contrappo sizione positi\'a deil'op era che risponderebb e ai bisogn i e agi' ideali del tC proletaria to » ; programma, sia pure, nella ipotesi rivoluzion:1ria, di semplice propagan· da e di agita1.ione, lanciato Il senza nessuna speranza di attuazio ne, diretto solo a dimo– s1rare al « proletariato » quel che si do· ,·rebbe e si potrebbe fare, ma che la « bor– ghesia ,, certo non farà ; ma programma sempre immedia to, positivo, concreto, ade· gu.:Ho alle condi zioni presenti dell'It alia, de· sunto dalla critica di queste condizioni e dall o s1udio dei bisogni presenti del~a classe la\'Oratrice italian a. Critica, !-ludio, elaborazione di un program– ma concreto: operazioni non facili : molto pii.1 facile e pili comod a è la rivoluzione : viva dunque la ri\'oluz ione I 11 ri,·olu1.ionarismo non è, in fondo1 pra– ticamente che l'in differenza di fronte a tutti i probl emi concre ti im mediati : è la lati– tanza politica deg l' ingenui e degl' inetti. E i partiti conservatori non domandano ai partiti demo cratici che di rimanere sempre latitanti. I ri,·oluzionari•intran sigenti sono d'a ccordo coi consen•atori nel non volere occuparsi dei problemi concreti e :1ttuali dell a nostra vira pubblica. A questo comune riliuto arrivano per motivi ideali diversi dai conservatori: ma i resultati pratic i dei dive-rsi motivi ideali !-ono identici ; e per la vita di un paese sono i result.1ti che conia no. lno\1re conservatori e rivoluzionari-in transigenti dif– feriscc.,no nel modo con cui ottengono lo stesso resultato: quelli tacdo no sui prob le• mi concreti e urgenti, questi fanno baccano occupando !-Ì.... Ji altro : per es. faranno uno sciopero J,tencrale contro il carov iveri, e si disinteresi.eranno del rinnova mento del si– stema doganale, !,,sciando che \'enga rifor· malo in senso anche pili prote1.io11ista. li resultato sarà sempre quale ai conser vatori fa comodo : e questo è l'imp ortante. 11 riformatori o. Deploreremo , per questo, la disfatta dei riformisti ? Ohibò . Di fronte ai problemi concre ti e immedi:Hi di interesse nazionale, i riformisti sono altrettan to assenti, e con questo com– plici ,lei conservator i, quanto i rivoluzionari. Anche i riform isti, pur differenziandos i dai rivoluzion :u( per i simbo li <li fede astratta, compio no una funzione radical mente e sal– da mente conservatrice, sviando la pubblica atten zione da quei problemi, che i partiti . conse rvatori hanno interesse di lasci:tre nel · l'om bra, ed aiutando così i partiti conserva• tori a lasciare le cose come sono.

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