L'Unità - anno I - n.29 - 29 giugno 1912

116 LA STAMPA E IL MEZZOGIORNO Lina de lle ngioni per cui il Mezzogiorno è..•• quel che è, \'a ricercata nella mancanza di una stampa quolidi, ma seria spregiudicata onesta a tutt a prova . Se avessimo tale stampa , avremmo certo an– che la coscienza sicura e dritta del nostr o suto attuale e dei nostri destini nel crogiuo lo unico dell a vita italiana; avrem mo conseg uentemente anche il coraggio e la forza di far sentire il peso delle nostre volont."l,ora inefficaci o sopite, ai politicant i d' Italia. La Sicilia solta nto ha una discreta stampa, ed è la regione appun t? del Mezzogiorno che più s'impone e con cosc ienza invitta . Ma la stam pa di Sicilia è solam,:n te s icilianR. I quotidia ni, che han libero e facile gioco nel Mezzogiorno , sono solamente quelli r eazio narii che \lengon da Roma e da Napoli più presto e più comp leti . Quando si pubblicano i piccoli giornali settimanali di idee libere e di critica, la sugges tione prodottct dalla stam pa quotidi:.ina ~ già divèntata in,·incibile, e non c'è più modo di farle argine. Come smontare p. es. le troppo grandi illusi oni <lella impr esa di Tripoli, insinuate dai quoti– di,mi? L'influenza dire tta e indi retta di quella stampa di ~apoli e di Roma ci spiega, per es. - tanto per dirne una di mia perso n3le esperienza - il fatto inaudito che nel paese di S. Lortm:o Bel– li•ai (pr o\!. di Cosemsa), torment ato da una frana ineso rabile e niinosa che mina ccia d'inabissare l'abitato intero già tutt o st rapiomba to e barco l– lante ; per di più, burlato impud en temente da continue promesse governati\le di pr onto soc– corso, che da almeno se i o sette anni si rinn<>– van o con abbondanza, non appena il deputato on. Turco ne riparla alla Camera, pro messe ~he mentre riescono a tacitare depu tat o e interes– sa ti, in realtà non si efiettuano che .... in Libia turl upina to da studi e da studiosi, mandati pe– riodic amente a mostrare il caldo intcress-'mento delGove rno, i qua lisi contradiconosmaccatamen te l'un l'altro come obbedendo a una parola d'or– dine, per mandare in lungo le cose e rifanno il già fatto; burla to ape rtament e da quel simpatico nostro corr egio nar io che ~ l'on. De Seta, il quale per applicar e la sua illust re firma di Sottosegreta• rio a un piano regolatore di urgentissima ap– plicazione ebbe bisogno di quattr o mesi e più ; preso in giro dall' Ufficio d' Ispez ione Compar• timen tale di Calan•aro , che dimentica (oh ! i misteriosi legami della burocrazia ...•) per quasi un anno negli Archivii polverosi il disgraziato proge tto di spostamento dell'ab itato franante: - ebbene, in questo paese nessuna jnizia• tiv( per corregge re le miserie locali commuove l'am bient e, mentre si trova modo di fare una dimostrazi one patriottic a trip olina in una festa religiosa con dis corsi belligeri e con qualche poesia evocatrice! Ed ~ tutt o merito dei soliti giornali, che e' insegnano doversi pensa re ora soltanto a Tripoli e a chi la creò.... E cosi ci spieghiamo come si possano pigliar sul serio nel Mezzog iorno i guai ti di quarta pagina sulle miserie meridionali di un noto gior• nale romano, il quale frattan to in prima pag ina fa la campag na per le dre11d11011ghls e per le su• perdrtad11oughls, e per le flotte aeree, e per la Ital ia piit grande in terra in mare in aria ed in ogni luogo.... meno che nel Mezzogiorno ! Il Mezzogiorno, che sa lta fuori dai giornali quotidiani, o è contraffa llo, o è monco come Pasquino, e ognu no vi appiccica il cartello che crede. La cro naca non è che un ammasso di pet te– golezzi e di sci munita ggini : la pred ica dell'Ar– cipre te e ildisc orso sgramma ticatodell'Ass essorej la visi ta ovazio nata de l Prefe tto e il necessa rio banche tto dat o dal popolo .... assente coi denari del bilancio comunal e stremat o; una serena ta a tarda notte e il conseguente arres to del se ra– tante spe nsierato ; la vendita dei pesci cattivi e i di.:,turbi viscerali della moglie del Sindaco .... Se poi qualche macchina a \lapore è giunta in qualche lon tano dim enticato paese; se al seg– gio comunale t! sal ito un medico-condotto o un avvocato con tanto di programma stampa to ; se il figlio del dottore si laurea o si ammog lia; se una socie tà di mutu o socco rso fa da se i pro • pr i cont i senza aver bisogno dei • galantuomi• 11 IV L' UNITÀ ni • : oh allora è un chia sso dell'altro mondo, ed ecco i corrisponde nti a proclamare che il Mezzo• giorno è .i all'avangu.trdia del progress o civ ile ,, e sa lvo fin~lmen te dal • peso opprimente d'un passa to oscura ntista •· O ltmpora, o mons! A ques t'ope ra autentica dei corris pondent i, l'esimia redazione non manca di aggiungere per pr oprio conto le sue iniziat ive benemerite per mostra re che il foglio si interessa attivame nte del Mezzogio rn o: copia qualch e pagina della Re- . !azione della Commis ,;ione parlamentare d' in– chies ta ; ri,1ssume l'opera del sena tore For tu– nato; qualche volta impre ca cnntro Giolitti, che non fa b~ne le cosf', o non le fa a tempo, ovvero compie il sacrilegi o di far l'occhio di trigl ia alle coopera tive romag nole i qualche altra volta deplo ra gli immancabili disservizi ferro– viari o caldegg ia l'idea di un altro dire tto.... che int ra lci di più il serv izio; poi a seconda delle stagio ni ha cura di denunciare gli l1lti e bassi de l colera come del ,•ino. E il quad ro è com• pleto. 11 Mezzogiorno ~ tutt o li ... veramente. Yiceversa~ di fatti più interessanti , p. es. della Prima Mostra d'A rte Calabrese tenuta a Catan– zaro, che andava commenta ta ampia me::!te e approva ta generosamen te, appe na qualche gior• nalc ha det to qualche scarna gener ica parola di lode e poi silenzio! Intere p.tgine di quotidiani sono state dedicate, al processo Pa ternò: redattori e inviati tendono l'orecchio die t ro le porte cosidctte chiuse della Corte di Roma, solle ticano in tutti i modi leciti e illeriti la curio sità morbo sa e gl' istint i se s– sua li de i lett ori in caccia di pettego lezzi ; ogni scruio fra il bravo tenente e la sua aman te di• sgraziata, ogni villania, ogni turpitudine, hanoo l'onore di un commento scien tifico, sono trattati come avve nimenti qua~i .... naziona li. È passa to invece, inosserva to il processo di Verbica ro, che si ~ svolto alle assise di Cosen za. Quale quo tidiano ne ha dato ampia notizia ? Dieci righ e e tutt o è de llo. O non sarebbe stato meglio far conosce re le risultan ze di ques to processo terrib ile, in cui piange la triste anima meridio – nale, che documenta St'Colari sventu re mate– ria li e morali, pubbli che e occulte, ed è un im• press lonant e atto di accusa contro la nostr a spensieratezz ,a, pagi na viva e sangu inante dello nostra vera storia contemporanea? No, no: non c'era da curarsi di ciò. Non ha forse l'on. Cavagnari sbrigato la quis tione di ·Verbicaro dicendo che è ques tione di piombo? Lt; IGI CATALA:SO. AL COLLEGIO NAZARENO di Roma, islilulo di is/ru=io11emtdia co11a1111esso co,wi llo, iu rui la direr,iont , I' i11u ~11ame11/o,la sorveg lia11::adei co,willo,..,·, tulle le/1111:io11i ed11• cati,,e, i11somma, sono affidale a sacerdoti, 1111 co11villore /,a tenia/ o di uccidersi. I 1rio,·nnli clericali 11011 fa111101110/10 di questo dnto,-oso incidente. Viceversa, l'a11110 sco,·so, t7uamlo in 101 co,willo /ra11ase 1111 giovine /lo si uccise, lu//a la slaH1pa di San/a /1/ad,·e Chiesa fu rouro,·dt a proclamare: /rion/almtnle rhc quel suicidio si doveva co11sr"– dera, ·~ rome 1111 tjfc/lo della rdura: io11e e laica• pen •trsa e pe-rnrl itriu. Era 11110 srempiag,rillt: romt sarebbe' una srt mpiag,ri11t alfri lmire o_,:gi alla 1duca:io11ereli"giosa la rrsponsabilifd del /e11- fa,fo suicidio dt l co11villo re del .\"a::art,10. 11· i11/eressn11/e, ad ogni modo, pre,,du noia della ro11giura del silm=io falla dalla stampa « reli'giosa -. i11/or110 al s11irùlio • religioso•, i11 ro11/ro11/o col baua110t·olga,-r e sleale/allo i'auno srorso inlorfto al sufr'idio • lairo • . 1i1lfa la propagauda scolaili ra dtl parli/o dc – l'icafe è falla a base di siffi1/li rMaroscm·i: nro,u asliosr esd /a,-ù· roulro le' srnole « hrirhe » i11re11so e, q11a11'10 orrorra, si!tu=i rowpia<l'nli a /avo ,·e del/,: scuoi,: • rf'ligi ou •. La tierihì J cl1t ccr/v I,: smok • lairhe • la• sciano mollo a desidera,·,:: mtl k sowle • rd i• g iose -. 11011 / 1m:io11a110 a rto iu ro11di::io11i ~,,;. t:liori : /11/l'a/lro, /111/'allr,1.'.H i,:uai del/e·sruolc di fui/i i ,reneri 110 11 d1'fa·,1do110 ,u dal llz.frisnro, ,u~ dttlla rtligiosilti, ma da ,auu froppo fliù com– pl tsse e del fui/o i11d1/mule11/i d1tll'oric11lawenlo rtligioso o ard i1:ioso della sruo/a. L'Amm.n e è aperta dalle ore 9 alle Il e dalle 16 alle 18 in tutti i giorni dell~ settimana, meno il pomtrig-g-io del venerdì e della domeni ca. Id ILU Le irrigazioni in provincia di Bari. J:.'g rrgio ditrll ore, Ho da vari giorni sul mio scrit toio il N. 24 dell' ottim o peri odico I' U11ilà che Ella di rigè e<l in cui il Prof. E. Azimon ti mi chiama in causa a pr opos ito delle irngazi oni in provincia di Bari e solo ora mi e possi bile : hied erle cortese ospi – ta lità per dimo stra re l'esa ttezza delle mie cifre. Egli dice che il Prof ..Briganti, che conosce assai bene quella provincia, non vi troverebbe i 6oan ettari di colture irrngatc che io le ho asse • gnat o nella relazione µubbli cata dalla Commi 3· sioue Rtflfe per lt ;rriga~io11i a cui Ilo l'onore di appartenere. F-osso tuttavia accerta re che essi proven~ouo proprio dalle cifre che il Profes– sore Briganti stesso, commissa rio di statistica per la provincia di Bari, mandò all'uffici~ cen– tra le di Roma. Da quelle io ho desunto l'es ten– si one delle coltu re irrigue, insp irandomi ad una certa conosc enza che anch' io modestamente - indegnament e si dir ebbe anche quaggiù nel mezzogio rno - ho della provincia stessu . sia tenendo conto di quelle coltivaz ioni soltan to che non possono pros perar e se nza irrigazion e, sia facendo una selezione delle cifre stesse comune per comu ne. E credo in ques to di non esser mi sbagliato di troppo , per che in 28 anni ormai di re sidenza nel Mezzogiorno ho avute frequenti e ripetut e OC· casioni di perc(?rrere la provincia di Bari. Anzi nel 1899, appena cioè un anno dopo che il Profes– sor Briganti non era pili mio discepolo, io vi rac• coglievo gli elementi pf'r la mia monografia agraria che fa parte dell'opera " La Terra di Bnri II pubbli cata da quella deput azione provin– ciale per la mostra uni versale di Pari gi del 1900. Quindi nel rimaneggiare le cifre raccolte dal Briganti ho potuto recare un cer to sp irito cri – tico, che mi ha permesso di ~iungere a conclu– sioni che rite ngo non fantasttche. Ho ricorda to per es. come dalla foce dcli' 0- fanto fino al confine col Lec~ese per 130 Km. di lunghezza cor ra lungo il litorale Barese una fascia quas i continua di terreni irr igati con acque elevatemedia.nte norie dal sot tosuolo, talora anch e fortemente sa lmast re. Cotesta zona risale la valle dcli' Ofan to, allargand osi fino a Trani e sopra tale citta lung o il mare ed arrivando, parec chi Km. a monte, agl i ort i dei dintorni di Canosa . Essa si comple ta poi coi piccoli bacin i aventi acque a poca profo ndità di A~quav iva delle fonti e di Gioia del Colle. La zona litora nea, a prescindere da quella lungo l'Ofanto, arriv ~ tal volta a più di 1 Km. dal mare, ma a farla d1 : lii&:, ";ti:;t i~~ri~in t; ~vd~f1•X1zi:!~t~eNc t~ essi vi ho compresi quelli alle porte di And ria, Corato, Ruvo ecc., dove l'industre e pazie nte col– tiv"1ore tiene in vita piccole colture ortensi estive, irrigandole lett era lment e con la mezzina e va– lendosi di acque di cisternoni, a cui pur e allude il Prof. Azimonti. Li ho in ogni modo ricordati come una prova di più della energ ia e laboriosità di quelle po– polazio ni, che seppe ro riv estire I~ rocciose pen– dici delle Murge delle più splen dide colture arb oree cd arbustive, arricc.bendon~ ..... i rispet – tivi proprietari. Ritornando alla ques tione dell e irrigazion i, non credo però che la pro\lincia di Bari abb ia modo di estenderle di molto nell'avvenire, a presc in– dere dalla usufruizi one delle acque di rifiut o degli abita ti, quando vi si distribuiranno quelle dell'acquedo tto pugliese .... e quando sarà nsolto il 5trave problema dell e fognature cittad ine. Di tale argo mento mi occupa i già in una re– lazione letta :il Congr esso nazional e agrario di Cagliari del 1905 etl a quello di Napoli del 1909, nonchè in arti coli sul Bollt lliuo dtlln Socit fir degli agricol tori ifnlùmi e della II ia Rrvisla agraria. I lo se~uito attentamente quanto ne ha dello e scritto 11.proftssore Sciavo della Uni– versità di Siena, sebbene e~li si occupi de ll'a r· gomento più da l lato igienico che agra rio; e rit engo che sHeb be bene se ne interessassero sul ser io quan ti hanno compet enza in questa mat eria , studiand o il tema sop rattutt o dal lahl finan1.i.1rio. Ciò a mio av,·iso sarebbe molto più utile del disc utere se vi :;ono cento ettari più o meno irr igati in una data provincia e se Caio ne co• nosce meglio di Tizi o le condiz ioni della sua agricoltura. Prof. 0RF.sn : BORD IGA. Frammenti di vita italiana. LA PARATA DEI CAFONI Toglia mo da lla Giov;,,, Calabria c 1 uesta corri– spondenza da Kew-York-: La m2ttina dd Colomlms Day \il giorno in :more di C,,lC1mlw), appro fitloi del a fesla pn recarmi :ti Mus,um o/ Ar i nud .Sciwct. A J.nf t'IJ'tlli Stru l un clamo re di suoni e di Hurrn ! J.1r11vcnien1i dalla vicina Fifth Avenue, mi 1ic.ordaronu ,h c-"doveva i:lila,e la parata 1 in– nanzi nl Maycr Mr, Gayn or, sindnco della Me– tro1;.,1i, <.: del Govu natore lhon Dix, incom in– ciand o da \Vashi ngt<;n Sqtrnre, per sciog liersi al Colomb11s Cirde, luq;o dove sorge il gra ndioso r!,orrnmento al ~rPnde mari naio genvvese. Vinte Jnlla curi osità, volli reca rmi anch' ic: sul posie•. Jn que l momen to, al suono della mar• eia renle, Ftila,·a,~ole vi rie ass ociazioni italiane. Voi ,·eJc\ate vecchi cadenti vestiti da sol– dati e.li fanteria (e eh<"unifor mi di fanteria I) ; uom ini 1ozzi 1 con ce1te puncie da otr e, vestit i da bersagli eri (e che uniformi da bersag lieri l); uornir.i delormi o scarni e macilenti ves titi da carnbin ier i o da solda ti di ar tiglieria (e che uni– frirmi di carnbinieri e di artiglieri I). Il popolo americ ano rideva a crepapanc ia di fronte a que lle comich e li$u re e ne avea, pur• trop po, ragio ne! E quel ris o cli dispr ezzo •ni spezzava il cuore , poichè colpiva il mio orgo – glio d' ital itmo. E' per questo eh::, gli amer icani ci trattano come cani e ci rega lano il famoso titolo di drgos (cafoni). E la colpa tutt a r icade sui ra pprcsen• tant i del Pa trio Govcrno 1 che, per age\'ol~re le var ie Ditte di uniformi militari, non si decidono una buona \IOlta ;.id impedir e una simile ind e• ~enza. Ne va, perdio, di me zzo il decoro il pre• stiJdo e l'orgoglio di un' intf"ra Nazio ne ! E' vero : ne va di mezzo il decoro, il pr esti– dell' intera nazi one. :\la, anzitutto, non dobbiamo dimenticare che ir> quella sman ia di vestire cosi a sproposi lc e in ~nadizioni co~i rid icole le uniformi militari, c'il> in foodo, una t>Spressione di amore pt"r la pa– tria lontitr.a, che non dohbiamo dis:, rc-narf' pe-r• chè è una forza mora le adatta cd essere utiliz– zata. Se quest'amore di patriu assume forme cosi tris ti e disgustose, ciò non dip ende dal sem• plice fatto che ci sono a New-York delle ditte venditrici di uniformi milit ari: ce ne sono an• che in Itali a, e a ben poch! fra i noslri cafo ni verrebbe qui la voglia di comprarne, se anche potessero . Nè bas terebbe che le nostr e auto rità conso lar i cercassero di imp edir e l' ind ecen za di quelle m:tnifestazioni, affinchè sparisse- la radice prima e semp re fresca del male . Il male, re– presso in un luogo, riapparirebbe subito in un altr o. Bisr.igna curare i nos tr i contadi ni in Italia: prepararli alla emigrazione con un capitale di idee, di abitudini, di coltura, di bisogni civili, su'Jer iore a qu ello che por tano .seco ogg i la• lasciando Ja pa1ria: Solo per questa via s1evi– terann o certi spettaco li <lisonor~voli e risibili. E' un lavoro lungo 1 paziente , penoso di ri– forme interne, ispira te da un se ntim ento di giustizia nazionale, oltre che di dignità nazio– nale. A ques to lav oro dobbiam o ritornare con cresciu ta tenacia, non apper.a sia chiuso questo periodo di distrazion i avve ntur ose , ltt cui la famos:1 11 fatalità storica " ha trascinala l' Italia. Per la scuola dell'Agro romano abbi.imo raccolto Uaora le eepeotl offerte t . L. E L. M E. L., S. X., F. L. JJ. • Akm11 a/111111 della Scuola Norm'lft Ftmmi11ilt di Ancona . IO,- 6,- 5,15 L. 2 3,75 AN GIOLO GJOVANNOZZI, gtrtnle r,sponsnbil, . Fircaie • Stab. Tip. Aldl■o, Via de' Re■al, Il • Tel. a-a& GIUS. hATERZA & flGhl " Batti EDITORI MOHITTOffI D• •TALIA. Ultl&%Jle ~O"Vltò t FRANCESCO DE SANCTIS, Stom de(/a Lei/era/ara Jtafiana. Nuova edi– zione a cura di BENEDETTO CROCE. 2 volumi Lire 11; per gli abbonat i alla raccolta Lire 8. La Storia Jtllu ltllrratura itulia11a di Francesco Je Sanctic.non solo C il fondamento di OftDi se– ria conoscenza e di ogni scrio studio critico e storico che voglia condursi sulla nostu lctter:itura, n~ è );J. pili beli:\ storia lcttcr:1rfo, che si:1stata m:ti sc,ritt:t per qu:rlsiasiletteratura: giudizio che, se prima era di p<>Chi ora si "a facendo comune :mche presso ~h stranieri , come si può vedere dall':unmira zio•nc onde pii1volte discorse di quel libro uno dei rari stranie ri d1e ne vennero :i ,o. nosccnza, F~ rdinando BrunctiC-rc. Per accordi intCr\'Cnuti tra la Ditta Morano, eJitricc del libro, e la Ditta La.tena, è stato pos– sibile includere questa classica opera nell:traccolta degli Srrillori d' llalia. Il curatore dcli' cdiiionc l"ha riveduta tenendo a riscontro le tre edizioni falle in \'ita del de Sanclis (1871, 1873 e 1878), c correggendo cosi parecchi e alcuni assai gra,•i errori di st2mpa; e h2 coll:rzionato altresi tutti i testi cit2ti dal dc Sanctis sulle migliori edizioni, che si a\'e\':Uto prima dd 1871, degli scrittor i it:1li:tni, anche per questa parte correggendo molte mende. I-la aggiunto, inohre, un sommario in testa a ciascun capitolo, e un copiosissimo indice :1.lfabc– tico alla fine dell'opera : sussidii che ,·:arr:rnno ad agc,·olarc l'uso del libro e, mostr:ando la ricchezu Jet suo contenuto, sfateranno insieme un:1 delle più superficiali opinioni che sono corse intorno a quest'opera: che ciO(' css:i consista in una serie slegat:i di sags;::i sugli scrillori m:iggiori e trascu– ri i minori ! 'Ncll' appendice bibliografica si dan– no noti;,ic sulla genesi di ess:r, e sul metodo te– nulo dall'editore, e si mostr:i anche l' inesistenza degli « errori storici », dei quali il dc San, tis è st:ito tacciato. Sono usclll nella steua collezione : 26. BARETTI G., Scelta. di lettere fa miliari. a cura di Lulii Piccioni. ; 27. BERCHET G., Opere, voi, Il, Scritti cri• Ud. a cura di Egidio BeUorinl. 28. FOLENGO T ., Opere ifa/i a.ne , voi. II, a cura di Umbtrlo Rend.t. 29. MARINO G. B., Epistola.rio. seguito d.t ld lere di altri scrittori del st.kenlo, voi. Il e ultimo , a cura di Angelo Borzelli e Fausto Nl c.olinl. 30. POLO M., Il Milione, a cura di Dante OH. vieri. Prmo ,i •1•1 ••111■1 } \:,:~~~:•:,• ,. L~• ;:~ - - I• ... . .. • ••l o l hc 1.50 lo •no - Olrlccre commlsalon l e v11lla alla Cua Edllrlu OIUS. LATERZA & FIOLI. Bari

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