L'Unità - anno I - n.18 - 13 aprile 1912

70 Siderurgia e I. « poveri operai ». Mentre conJivido di tutto cuore 1a lode, che L'Uni/ti. (n. 16) fa all'on. Eugeni o Chiesa per la campagna contro i siderurgici di Piomb ino, vor– rei chiedere ospitalità per una osservazione, che credo di un certo int eresse generale. L'o n. Chit'sa, polt"mizzan<lo con I' 11 illibato " neo-senatore R.olandi Ricci, spiega cosi il mo– vente <lella sua campagna; "Non è mia abitn• dine farmi istrumento altrui, se non sia oggi di quei disgraziati scioperanti della scorsa estate, ai quali ho promesso pubblicamente <li vendi– care, come meglio potevo, il loro compagno ucciso a Piombino, i carcerati a Volt erra, la loro sconfitta, l'erario danneggiato . Prima di recarmi all'Elb a, chiesi al deputato Arturo Luz– zatto di adoperarsi per un componim ento non inumano; e ne ebbi a suo mezzo dalla Società un fi11 de no11recevoir, che mi decise a passare dall'altra parte, risolutamente, sebbene sapessi che la disfatta diveniva inevitabile "· · Ora, certamente, la solidarietà con gli opera i di Piombino sconfitti dulia potenza del trust siderurgico,è un sentimento nobil e ; ma io penso (cd oso credere di aver consenzienti tutti gli amici dell'Unità e lo stesso on. Chi(Sa, nono– stante le parole sopra riferite), che se anche la Società rappresentata dall'on. Arturo ~uzzatto .:1vesse accolt o le esortazioni dell'on. Eugenio Chiesa; anche se a Piombino non ci fossero stati nè morti, nè prigionieri, nè sconfitti; - il dovere ddl'on. Chiesa di denunciare le frodi fiscali e il parassitismo doganale dei siderurg ici sarebbe rimasto intatt o : ed è a credere che l'on. Chies,1 lo avrebbe int egralmente compiuto. Il problema è grave assai. Lasciando da parte l'on. Chiesa e questo caso concreto, e trattando la tesi astratta, è necessario che nella campa~ gna giusta e santa contro il parassitismo di quei gruppi prott"zionisti, che soffocano la vita econo• mica del nostro paese, noi ci si tenga accurata• ment e lonbni da quel sentimcntj41ismo pseud~ dem ocratico, per cui basta a questi gr_uppi la– sciar cader~ abilmente qualche briciola del loro . 1-autobanchetto nella bocca dei "pov eri operai" da ess i dipend enti, perchè tutto il II proletariato,, debba essere considerato cointeressato al prote– zionismo, e la "democrazia" e il li socia:ismo ,, si sentano in dt)ver e di tollerare e magari di favorire gl' interessi di quei gruppi capitalistici a danno della nazione e della restante classe la– voratric e. Sempre in tema di protezionismo siderurgico, e sempre in occasione della interp ellanza del• l'on. Chiesa, noi Hbbiamo sentito giustificare dal Governo lo scorrettissimo e pericolosissimo in• tervento di :1lcuni ist ituti bancari in aiuto del- 1' industria siderurgica (dissestata per colpa dei suoi amministratori, e nonostante le eno rmi pro• lezioni di cui gode}, con la considerazione che quest'intervento era necessar io ad evitare una crisi, che avrebbe buttati !i.ul lastrico gli ope– rai . E il giornale socialista di Genova li La– voro, ha trov ata corretta ques ta giustificazio– ne del Governo! E pas sando dai siderurgici agli zuccherier i, non si può nulla tentare con– tro quest'altra forma rovinosa di protezioni– smo, senza \'edere insorgere subito un certo num $ro di deputati e giornalisti - non soltanto conservatnri, ma anche democratici e socialisti - in difesa. non dei profitti degli industriali pa– rassiti, ma dei salari dei "poveri ope:--ai"• che rimarrebb ero disoccupati, se ci fosse una crisi, cioè se i parassiti del prot ezionismo zuccheriero non potessero più far pagare lo zucchero a tutti gli altri italiani, compresi i lavoratori , al doppio del prezzo nat urale. - Ed è cosi che una part e della classe lav ora trice minaccia di diventare, uelle mani di pochi speculatori furbi e privi di scrupoli, uno strumento di dominio :..ffaristico a danno dell'intero paese e della intera classe lavo ra trice. Perch è, ad ogni tentativo di metter fine, o attenuare, o magari non inasprire il peso del protezionismo, ecco gli speculatori a mettere avanti i II poveri operai", e a farli servire come foro giannizzeri contro il resto della classe la– voratrice e contro la nazione; ed ecco i partiti dem ocra tici riman ere incerti, paralizzati nell'as• salto, e alla fine abba ndonare la battaglia e limi- L'UNITÀ democrazia. tar si a non chiedere altro se non eh! anr.he i 11 poveri operai " abbiano la loro parte nella curie dell'affarismo protezionista. Con questo non dico che la lotta contro il protezionismo si debba condurre senza nessuna preoccupazione delle crisi, che un mutam ent o di politica doganale poss1 produrre in gruppi più o meno estesi della classe opr.raia. Sarebbe una ingiustizia, ed un errore di tattica. Sarebbe ingiustizia; perchè non è lecito sconvolgere a un tratto e senza compensi la vita di tanta povera gente, dopo averla artificialmente creata a furia di favori concessi a gruppi di affaristi. E sarebbe err ore di tattica; perchè la minac-cia di vedersi ri• dotti alla fame da una nuova politica liberista, non potr ebbe non spingere i gruppi oper ai minacl:i!lti .1 sostenere il protezionismo: l'eroismo non si può pretendere da nessuno. Perciò sarà necessario studiare, caso per caso, con somma cura, tutti quegli espedienti transitori, che possano riescire ad attenuare gli attriti del passaggio dal vecchio al nuovo regime. Per es., una spesa di 10 mi• lioni, fatta una volta tanto per sussidiare a 1000 lire per ciascuno i 10.000 operai che vivono dell'industria siderurgica, in vista della crisi che si avre:bbe in quest 'i ndustria alla fine del protezionismo di cui essa vive, sarebbe non solo un atto di doverosa provvid e11zaverso gli ope• rai incolpevoli dell'artificio protezionistico che ha crealo e tenuto in vita la loro industria , ma sarebbe anche un buon aflare per il paese, il qual e con la -semplice spesa straordinaria di 10 milioni, si assicur erebb e, per sempr e e senza dolorose agitazioni operaie, un guadagno annuo di molti e molti milioni. Ma questi sono particolari tatti ci, su cui ci sarà sempre modo di intendersi fra gli uomini di buona volontà. Quei che imporla è sven– tare il ten tativo, che ad ogni occasione ripetono gli inter essa ti, di paralizzare la lotta contro il protezionismo e contro l'affarismo affacciando 11 pcri ::olo di cris i che getterebbero sul lastrico migliaia di famiglie operaie. Quel che importa ~ che contro il protezionismo la democraz.ia combatta !:t:mpre e per un dovere assoluto; e non solo dì tant o in tanto , per vendicarsi di uno sciopero sconfitto o di una concessione rifiutata. UN LIBERIST A DEMOCRATICO. 11. Il sen. Rolandi Ricci è... anticlericale. Oggi tutti in Italia conoscono un pochino il neo senatore Rolandi Ricci : lo conoscono, non foss'altro, attraverso la prosa delle sue epistole riportate sui giornaloni italiani: e più d'uno an• cora straluna gli occhi davanti alla graziosa sportula di 18o.ooo lirette - dice lui! - busc ate per mettere ass ieme quel trust siderurgicn, che sarà fonte di tanti guadagni e di tanto decoro alla nostra cara patria. Fin qui, tutto bene. E passiamo sopra ad un alt ro fatt erello che pur dovrebbe esser chiarito: ci potrebbe dir e il neo senatore Rolandi Ricci a quanto ammonta la sportula a lui pagata dai vari istituti di cred ito, per il not o II finanzia• mento "? Cento e ottanta mila lire le ha date il trust ; le banche non usano più pagar senseria agli uomini d'affari fortunati ed operosi come il senatore Rolandi Ricci? Ma non è di qut-sto che vogliamo occu– parc i. Il neo senatore genovese è UR Rolando della finanza, e noi tutti abbiamo per lui l'ammirazione cordiale ed illimitat a, che nessuno risparmia ad un aviatore come Vedrines o ad un podista come Dorando Pietri. Quindi goda il ben meritato la– ticlavio . Vorremm o però, se fosse permesso, rivolgere qualche doman<ta all'on. Canepa, deputato so– cialista di Genova, che col seguente vibrante ~sanna annunziava alle turbe la nomina senato– riale del Rolandi Ricci: 11 Ro/a,,di Ricci Vittorio. - Nato in Albenga cinquantatre anni fa, è uno dei più eminenti av• vocati non solo di Genova ma d'Italia. Appar– tien e alla breve schiera degl i « avvocati prin– cipi n. Colto, oratore brillantissimo, si è speci a• lizzato nelle questioni ind ustr iali e finanziar ie, in cui primeggia per la geniale acutezza del pen– siero. Il senato re RolandiRicc isar à di validoaiuto aJlo Stato, portand o nella vita pubblica il pn- zioso contributo deJla sicura larghezza dell e sue vedute - spec ialmente se, come credia mo ne abbi a inte nzione, liberat osi <lalle molteplici consu lenze Jclle Socie tà finanziari e onde è ir– retito, vorrà dedicare alla politica, con animo disinter essa to, le sue florid e energie. Non ha mai militato nei pa rtiti, ma è not oriam ente di idee liberali e schiettamente anticlericali "· Se, come sembra, l'on. Canepa è sempre iscritto nel glorioso partito ::he è vindi ce di tutte le oppressioni prol etari e, come concilia egli il suo attaccamento alle riv end icazioni opera ie colla sua eviJente simpatia per il " finanziator e " del trust siderurgico? Non è il trust sullodato una delle imprese protette, che più gravano sullo Stato, imprimendo a tutta la politica italiana un orientamento ch'è ben lontano da quel fonda– mentale interesse del popolo lavorat ore - di– ciamo della massa, non di quindi ci per sone - di cui la democrazia in genere, ed il Partilo So• ciali sta in isp ecie, si <1tteggiano a patr oni? E come si possono stringere in un unico fascio di simpatia gl' interessi proletari - conculca ti dalle industri e protett e - e gli interessi finan– ziari delle industrie stesse e dei suoi II fi– nanziatori "? Però, ad ogni modo, il Proletariato si conforti. Il finanziatore del trust siderurgico è un uomo di ,, idee liberal i e schiettamente anticlericali"· E quando un uomo è di sentimenti anticlericali, e guad .agna le sportule di cui sopra, anche se, pula caso,spinge tremila opera i allo sciop ero con tremila citazioni personali, chi mai può rifiut~rsi di accettarlo a braccia apert e, iscriv ere il .suo nome nel_,1ibro d'oro della democrazia , ed in– nalzarlo sugli scudi? R ODO LFO SAVELLI. Ili. Battendo e ribattendo il chiodo. Diq, us li duu rrtico/i- scrilli l'uno indiptndenlt– ffunle da/l'allro, tppurco11cordi ,ir/l' ispira;;io,it e 11ei rtsr4/tati - il primo delinea 11eflttmMteil pro• gramma , che di fro11/t al parassitismo siderur. gico dovrebbe stguire oggi i11llalia ogni uomo amante dtl prc,grtsS'J -rtalt dtl noslro paese ; t il secondo docu,,c1nta nntora ,ma volt{, In legit– timit(i e la solitlit(J d,, m,:,tivi, che dt!e,minano la 11ostra s.fidttcia ntll'a.r::io1te di molft",di troppi condottieri della italica democra.Dia. Nou elle,u/ caso dtlfon. Canepa, di cui si occupa ;/ &velli, ci sia da sospellare alcu11movmle per– s011ale meno che onesto e disinteressato: proprio in questi stessi giorni lo stesso Lavoro, s11cui i uscita la giuslifi cmsionedelfamoso fina11:;iamenlo t la lode del non meno famoso finanziator e, ha nf rodollo il 11ostro articolo sui Fasti del prote• zionismo siderurgico: t qt4e!IOnon l certo segno di sistematica simpatia per i parassi/i del fer ro. Ma appunto r indisettlibi/e disi,ifcrrsse personale de/fo n. Campa e le oscilla.zio11idel suo giontale 50110,ma prova chiarissima del profofldo diso– rimtammto , di Jrout t al protezionismo indu~ slrialr, del Padito Socialista llaliano. Ecco qua "" trust di ojfcrristi, che uon solo so/Ira, mrdiaule il prolttionismo siderurgico allo sviluppo economico del paese ce11li11aia di milioni all'anno; 1101t solo truffa le lasse di ng islro dovute allo Stcrfo ,· ma si lascia anche sorpren– dtre da ,ma cri!i pericolosissùmr 1 a superare la quale è aiutalo i11debitamenle, col permesso ùtde• bilo dr/lo Sta/0 1 da istit" ti bancari so,vegliati dallo Stato: i quali isliluti bancari divmtauo così, dcr vra in poi, cointeressati alla difesa dei privilegi goduti dai suddelti parass·"fl. E il pro– /e$ionismo e il ji'nmrziameulo 50110giustifica li co11la ,ie,.:essilà di 11011 far mancar e " pa11e e lavoro " ad alcun, migliaia di li poveri operai ", che del resto sono buttali bellamente sul laslrico 1 110nappena ii trust ci trovi la sua co11venù 11.ra . È m, lm ccogrossola110: e 11011 dovrebb'esscrci in /lal ia "n solo socialista 1 se questa parola non avesse ormai perduto del tutto il significa lo m,– lentico, a non senJire il dovere di consid<trareil tru st siderurgico come tm nemico nacioua/e. E quando si Pensi e/te toccherà alla prima Camera e/ella dal sujf ragio u11iversa/srisolvere, nella di– scussione della ,mova tari_.D(rdoganale, insieme a ;no/li altri problemi, anche quello fondamentale del prot ezionismo siderurgico, - ci si aspel/e• rebbe che il Partilo Socialista Italiano ponesse in prima linea nel suo programma immediato la lolla risoluta, lmace, contro lo sfr utlammto esoso dei grossi filibus tieri del ferro. Invece, il Par/ilo Socialista dorme della gros– sa: si riunirà nel prossimo giugno a discutere se det•e fare le riforme o la rivolutiont, se deve essere m i11isleriale o antiminisltrial e : così fa 11u;g11ijicamenle il gioe/tetto dei siderurgici e dtifli altri parassi/i affini, salvo a pro#iuovtrt di laHIO in lauto qualche comisio contro.... il ,:aroi,iveri o contro il datio sul grano . E se per caso "" dt– P"lato di buona vo/011/à assale vigorosamwtt alla Camera le mal e/a lle dr.Ila 11a:;ionale siderurgìa, la sua opera resta isolaln : r Avanti si limi/a a qualche lode geutricn al deputalo, t poi cl,i s'è visto s'è tiislo; e il L\lvoro trova giustificalo il jinanziamcnlo, sempre prr via del • pan e e la– voro n dei II poveri operai 11; t fa /"'occhio di triglia ai Deus <'X machina dtl trust: uomo 11imleme110di idct liberali e sc/zirllamml e anticltri• cali. Ah, qurll'm,ticlericnlismo com'è comodo per riunire sollo la str.ssa bandiera lupi ed ague/l,~ t per distrarre l'atl r.ncione del paese da questioni pericolose prr g li... anticler icali ! Gli è cheil socialismo, oggi, iu Italia, 110,, i 1111 movimento politico della in/tra classe lavoratri– ce: è semplù:emml e il movimento politico di una piccola frazione della classe lavoratrict 1 i cui co11doltieri 1 mentr e parlano in nome dell'int er a classe lavora trite, ;,, rra/1,ì 110,, si pr,o ccupano che dri soli i11ttressi immediati t par aiali dei soli gruppi, con cui si trovano a contatto. E poichi gl'i "nltrtssi immediati e par.eia/i di qutsli piccoli grup pi possono tssert fa cilment, soddisfatti mediante speciali e parzi ali accordi fra i " poveri operai " t i signori •che co,,. cedono il u pane e lavoro ", laddove un'impre sa di resisltm.eagenerale in nomt della i11/era classe /avoralrice contro i parassillsmi t le ingiustieie, di cui la intera classe è vittima e da cui il pro• gresso del paese è paralizsalo , richiederebbelunga e difficile t penosa opera per generali$t:Ore la propoganda e l'orga 11il:zaeio11t e l'azion e, e ob• bhgherebbe i gruppi di avanguardia a sacrifi– care gl'iulcrtssi immediati e parziali pr opri al– finlrresse generale t permat1enle della classe e dtl paese; - eccofar si avanti i condo/litri del/a minoranza organiszala e i dtputali della medt• sima a predicare il mi11imismo 1 l'uovo di oggi preferibil e alla galli 11a di domani, la nectsailà dr/le conquiste pmdmli, la opportu11ilà della " col/abora.aione di classe ", la quale i11 realtà è l'accordo fra alcu11i gruppi della classe lavoratrice e altri gruppi della classe capitali– stica, a sprse di tutte le classi e del/' iultro paese; ecco i g rnppi operai divenire • ragione– voli •, cioè ba,lare solo ai propri affari imme– diati, Sr./lca troppi scrupoli mi me••i opportuni n proc1,rar/i, e i,cfischia, S1nt ciHicammlt dei bisogni, dei dolori, dei dfrilli dilla in/tra da sst lavoratrice i reco/i alla fin, trasfo rmati in veri e propri gia1111i~.ctri dti porti/i conserva/on' con– tro la moltitudine a11011ima esclusa da ogni di– ritto; ecco il socialismo discr.ndere, di ol>erra– tione i11aberrar.ione, fino al giolillismo, al mas• sonismo, al.... rola11di-riccismo.u Arrangiati chi io mi arrangio "· E i riformi sti di si,,istra, salvo il dissidio su Tripoli 1 non si dijferenzia110 in n11/ladai riformi– sti di destra (caso mai sono peggiori). E i rivolu• ~io11ari,fuori del/'eltrno sonnambulismo verbale delln rivoluzione, 11011 sono capacidi opporre una seria diga 11e ai riformisti di destra ni a quelli di sinistra. E il Partito Socialista si prepara alle prim e ele~ioni ,lei suffragio m,iversale, sca,i– lo11amlosistcmalicam e11/e im,an :Ji a lutti i pro• blemi pirì veri e pii, urgenti della nostra vita nazion ale, e discutendo in compe11soaccanita– mmle se si deve andare al governo (a far che ?) O se si deve sempre rimanere al/'opposizio11e(ad esigere che?). E in questo scantonare im,anai ai problemi reali, e in questogingillarsi intorno alle fo rmule asJra//e,sono lutti d'accordo: i rivolu• io• 11ari,perchèso11oi11capaci a fa:·, altro, e/te.iuvocare in nslrallo lri 1·ivobu:io11e;e i riformist i, destri e s1nisJri 1 perchi la discussione sui problemi con• ere/i li strapperebbe nlla vct-·chia comoda poltro• ,ieria menta!,, li obblighuebbe a riconoscere e disfa re tutti t;li errori commessi 11tgl i a,mi pas– sati, dcuude,·rbbe i piccoli interessi che si mJ• sco11do110sotto le grandi formule della democra• tia , del socicrlismo, della solidari età, della giusti– zia, della rivo/uzio11esociale.... L'UNI TÀ, L'Amm.ne è aperta dalle ore 9 alle U e dalle 14 alle 16 in tutti i giorni della settimana, meno il pomeriggio del venerdì e della domenica. La Libr eria della Voce, (Piazza Da– vanzali, Firenze) , ha pubblicato nei Qua– derni della Voce: G. SALVEMINI, Le Me– morie di un candidato (La elezione di Albano Laziale). Un volume di pag. 105 L. 1,25 . Si accettano commissioni dal– !' Amministrazion e dell'Unità.

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