L'Unità - anno I - n.15 - 23 marzo 1912

58 L'UNITÀ Il miraggio della grande ·,, riforma tributaria. Commentando le risultanze curiose dell'in• c_hiesta compiuta dalla Riforma Sociale sui g11adagni dei depurati e dei senatori denun· ciati agli effetti dell'imposta di ricchezza mo· bile, I' lj,ii/à del 2 marzo aggi unge: e Ed e ecco spiegato, almeno in parte, perchè i no• e stri politican ti non vogliono sentir parlare « di riforma tributaria. li sistema attuale è « cosl comodo, per loro, che sarebbero dei e gran minchioni, se si prestassero a mutarlo! > La spiegazione non mi sembra sufficiente e, sovratutto, nasconde un pericolo. Avrei fatto un bell'aflare, promuo,,endo la compi– lazione faticosa di una simile inch iesta suita mia rivista, se poi l'unico frutto fosse una agitazione a prò della cosidella « riforma tri– butaria >I Peggior bandiera e merce più ava• riata non è possibile di scoprire, almeno per chi non ragiona per un mondo celestiale di uomini saggi e retti, ma per un socie tà di contribuenti come sono gli italiani. Fautori della e riforma tributari a > 1 della e progres– siva •• dell'impost a sul reddito globale, del• l'imposta di famiglia, possono essere tutti: anche gli on. Vicini, Merlani, Sacchi, Tar– gioni, Baccelli, Giacomo Ferri ecc. ecc. Ri– formare il sistema tributario è un bel nulla per sè stesso. Serve a procacciare popolarità e nient'altro. Ogni politicante di infimo or– dine à capace di esporre un piano di rifor– ma tributaria, per cui si applichino in ltalia i celebrati metodi ctella /n com, la:.: inglese, della E,i,ltommrnsleuer prussiana, e via dicendo. L' oo. Giolitti che non è un politicante 1 ma conosce benissimo la merce gradita ai suoi seguaci. parecchie \'Olte presentò il suo bra vo progetto di imposta globale progressiva sul reddito. lo dico che, anche quando il progetto di– ventasse legge, il male non sarebbe tolto: anzi sarebbe aggravato. Io dico che la e ri– form a tributaria > è un inganno elettora le 1 uno specc hietto per le allodo le, un inganno con cui i politican ti riescono a far credere al buon pubblico di voler la giustizia, di voler sgra– vare i poveri ed aggravare i ricchi. Poichè nè io nè I' Unità parliamo per acchiappare voti elettorali, possiamo fare astrazione da questo grottesco gergo della giustizia tribu– taria, e dir la verità nuda e cruda. La quale verità è semplicemente questa : che il nostro sistema tributario - parlo s'in – tende delle imposte direlle - è discreto; e darebbe buoni frutti , se soltanto si tro \'assero le maniere di fare degli accertamenli ragio– nevoli. Faccio un esempio per spiegare la cosa. Supponiamo un contri buente che abbia ogni specie di redditi possibili , e supponiamo che egli sia un emerito frodatore. 11 suo reddito si comporrà cosl: Reddito di terreni (tassato coli' impo– sta sui terreni ) Reddito di fabbricati (tassato coli' imPO• sta sui fabbricati ) Redditi mobiliari (tas– sati coli' imposta di ricchezz.:1mobile ) Cat. A': interessi di titoli di Stato. Pro• \'incie, Comuni, non espr essamente e• sen tati dall'iriapost:t Cat. .A' : inlcressi di mutui ipotecari interessi di mutui chirografar i e cam• biari Cnt. B: reddito di industri e e di com· merci Cat. C: reddito di professioni libere. di impieghi prh•ati, di lavoro d'operai ecc Cat. D: reddit o di impieghi pubblici oress o Sta to, Pr o• ,·incie e comuni Reddito Reddito acurlato •1li effetti del– l'uapolta 1,000 500 I. 2 .000 . 1.500 II. J 000 J 000 Ili. J.000 J.000 IV. 10 00 V. 5.000 3.000 VI. 3 000 1.000 VII. 2000 2.000 VIII. Rrddito globale 11neio11nle 16.000 10.000 Reddito di valori e– steri , di cai,e e ter– reni esistenti all'e• .stero e di altre fonti straniere (non tas– sa ti da nessuna im• posta) 4.000 IX. R,ddilo globale totale L. 20.000 10. 000 L'esempio è un po' titti1io ; perch è un con– tribuente non può essere contemp,,r aneamente im piegato pubblico, professionista, commer– ciante ecc . ecc. Ma l' ho fatto così. per dare un'idea compiuta dell'e, •asione tributaria. Pos– siamo ora rag ionarci sop ra. Si noti anzitutto che vi è una categoria di redditi (quella contrassegnata col n. IX) per cui non si può parlar di ensione. La legge nostra non tassa i redditi pro\'enient i dal– l'estero; nè si saprebbe come · fare a tassarli, finchè I' imposta tassa i redditi alle font i. Quindi il con tribuen te non froda il fisco, non pagando l'imposta 0ovuta. In secondG luogo vi sono dei redd iti per cui la frode è impossibile . Sono i redditi segnati al n. IIJ, IV e VIII. Qu i lo S1a_10 o altri enti pubblici pagano essi medesimi i redditi e li possono accertare fino all'ultim o centesimo; 0 1 per i crediti ipotecari 1 la pub– blicità necessaria per iscrivere le ipoteche rende impo ssibile la frode. La quale è possibile inve ce per i redditi seg nati ai n, I, II, V, VI e VII. Per i terreni (n. 1), quando il ca– tasto nuovo sarà attivato , la frode sarà un po' dim inu ita; ma è opera lunga e colossa le. Per i fabbricati (n. II J occorrerebbero revisioni generali frequenti : ed è dal I 889 che non se ne fanno più. Per gli interessi di mutui chirografici e cambiari, per cui l'evasione arrh •a al 100 ¾, salvo in casi di disgrazia (per il contribuente), ossia di perdita del cre– dito - che allora l'imposta si paga, vedi stranezza, benchè il reddito non ci sia più -, è bra, ·o chi inventerà un metodo che vi ponga termine. Ed è finalmente notorio che per i redditi di commercio e d' indust ria e di professioni la evasione è frequente. Dopo tutto, date le enormi aliquote, la frode è in parte una legittima difesa contro le esorbi– tanze fiscali. Orbene, che moditicazioni apporterebbe a questo quadro delle evasioni la coside tta « riforma tributaria > ? Un bel niente. Ed è perciò che essa è prediletta da tanti politicanti, ed è in fondo osteggiata da tante persone serie. Nel fondo della loro coscienza i politicanti ed i contribuenti onesti sentono che la ri• forma lascerebbe le co~ come sono ~r i frodatori ed aggraverebbe ulteriormente c~lo• ro che all'imposta non possono sfuggire. ln che cosa consiste infatti la celebre, la mera,·i~liosa riforma tributaria dell'avvenire? In questo: che ora si tassano i redditi I, II, III ecc, ecc. fino all'VIII, separatame nte con· siderali. Domani si tasserebbe, in aggiunta alle imposte particolari oggi esislenli, con una imposta sul reddito o globale o di famiglia, quello che ne l quadro ho detto Reddilo glo• baie lo/alt . Ma avrebbe la riforma la mirifica virtù di accertare le 20 1 000 lire di reddito vero, in– vece delle 10 ,000 di reddito ora accertato? Mai no. Ed io sarei grato a chi mi spiegasse, con ragioni persuasive e serie, non con di– scorsi sciocchi, buoni per la platea degli elettori , come il semp lice cambiamen to di nome, il semp lice tassare il fui/o invece delle parti possa far saltare fuori le 20 1 000 invece delle 10 .000 lire. Chi frodava prima froderà dopo . I redditi, che erano invisibili prima , rimarranno invisibili Jopo . Il professionista seguiterà a dimo strare che il suo reddito è di 1000 lire invece di 3000 lire. L'operaio, che guadag na 7 lire al giorno, seguiterà a dire che il suo non è un reddito, perchè la paro la operaio ha la \'irtù di far diventare bianco il nero. Anni fa c' è Stato un ministro , l'on . Ca rcano, che esentò, con una semp lice tir colare illegale , tutt i' gli operai di fatto dal pagare impo ste sui salari , anche se guada– gnano ; o 6 o IO lire al giorno, mentre un povero diavolo di usciere, con 60 lire al mese, paga la sua brava impo sta del 7.65 °lo sul suo cosidett o stipendio. Domani, colla glo– bale e progre ssiva , un mini stro socia lista pubblicherà una nuo\•a edizi one della circo– lare Carcano , e gli optrai seguiteranno a non pagare, anche se i loro salari sono ben su– periori ai minimi esenti. I redditi di ,·alori esteri o comunque pro– venienti dall'es tero si potranno scoprire me– glio d'oggi quando vi sarà la globale? E chi sa perchè ? I redditi dei terreni e dei fabbricati saranno meglio accertati? Bisogne • rcbbe rifare i catasti ed operare nuovi accer• tamenti, almeno ogni dieci anni. Ch i può sperare che questo accada, quando si vedono le lentezze del catasto in corso e quando, appena si parli con un agente delle imposte 1 si sente vocifera re di intiere città in cui il Governo 11011 osa procedere a nuovi accerta– menti per paure elettorali? Cambieranno le cose co lla globale! Fuori la faccia dell' in– genuo che ci crede I Ecco perchè io dico che la e riforma tri• butaria > è una solennissima truffa. Dopo la • riforma> si accerteranno semp re 10 1 000 lire e non 20 1 000. I con tribuenti, già prima tassati, paghe ranno una nuo\'a imposta che aggraverà l'ingiustizia delle vecchie; mentre coloro che erano tassati poco o nulla, seg ui– teranno a pagar poco o nulla. I.a distanza tra i frodatori e gli onesti (chiamiamo cosi quelli che, per la natura del loro reddito, non riescono, pur volendo, a frodare) crescerà a danno degli onesti. Qualche anno fa, quando I' on. Giolitti presentò il suo ultimo disegno di riforma tri~utaria, io dissi sul Corriert della Sera suppergiù le stesse cose che ripeto ora; ag– giungendo che que llo che importava non era la riforma lrihularia ma i prelimi nari della riforma stessa. Intende\'O per preliminari tutte quelle piccole e modeste riforme che posso– no suvire ad avvicinare, nella misura del possibile, i redditi acurlali ai redditi veri. Solo dopo essere riu sciti, toller abilme nte, a raddrizzare gli addmdi, si potrà fare la somma e tassare questa. Ma finchè gli adden – di rimarranno quali sono 1 la somma sarà sempre una turl upina tura. Quando dissi queste cose sul Corr,ire, fu uno sghignazzamento in coro dei socialisti e della radicaleria. Mancipio dei capitalisti, fi. lo sofo salarialo o prezzolalo della borghesia, e simili gentilezze. Ora si vede chi aveva ragione. ~ e gra nde riforma • è di là da venire; e per giunta si è perso il tempo e non s'è pensato neppure ad imporre i pre• li minari. Quanti degli sghig nazzatori pagano I' im– posta di R. M. sul vero loro reddito, anche solo - e ci sarebbe da essere contentissimi sulla metà! Sarebbe interessante saperlo. Domani potrà essere votata la grande ri– forma: e si sarà commessa, senza i (( preli– min ari > 1 una ingiustizia di più . Finchè la opinione pubblica si lascerà illudere dalle parole grosse dei riformisti, non si verrà a capo di nulla. Vor rei poter fare una statisti – ca di questi riformisti , che hanno sempre la democrazia e la giustizia tributaria io bocca, e si vedrebbe che razza di gente è. Io scvm– metto che sono reclutati sonatutto tra coloro che hanno redditi catalogati nel quadro ai numeri \', VII, IX. A costoro di fatto l'im– posta globale non farà nè caldo nè freddo e perci ò la invocano a gr,ndi grida. Chi può, ~r converso 1 dar torto ai percettori di red – diti elencali ai numeri JII, IV, VIII ed anche Il e VI, se ne hanno timore e la avversano? La gen te più fraudolenta è appunto quella che piu invoca la riforma tributaria per far pa– gare nuovi balzelli agli altri. Co lle quali cose non dico che non ,;i deb– ba fare una riforma tributa ria. M.1 dico che de\'t: essere fatta sul serio e non per burla. Epperci ò: 1) è necessario attendere innanzi tutto ai « prel iminari » della ri forma . Accelerare il catasto , procedere ad un nuovo accerta – mento dei redditi dei fabbricati in Ittita Italia, applicare qualche mezzo di reciproc o con – trollo tra contribuenti specialmente nelle cat. B e C della impo sta di riccheua mo– bile, in guisa che i con tribuenti, per levarsi di dosso un pericolo, sieno indotti a prote– stare contro le tassazioni troppo basse. Non nego che lutto ciò sia complicato e difficile . Ma è' necessa rio. 2) per facilitare la scoperta del reddito, è 11rgmle ribassa re le aliquote. Si froda per non pagare il 20 °, 0 , si froda di meno per pagare solo il 10, ancor meno per il 5 °lo• Mettere una nuo\'a imp osta e lascia re tutto il resto cosl com 'è, avrà per unico effetto di crescere le frodi: 3) se si vuole proprio tassare il reddilo globale, bisog na abbando nare la fisima di ac– certare una cifra qualunque, sia I o -o 20 mila. Ciò potrà forse ottenersi in Germania e in Austria , dove i cont ribuenti sono chia– mati a giurare sull'entità del loro reddito e sono mandati in gattab uia se giurano il falso, e dove i commercianti nelle récla me, sui gior• nali e nelle inte stazioni delle carte commer• ciali usano mettere, a testimonianza del loro creJi to, la cifra ufficiale della tassaiio ne. Fi· nora, in Italia, ho visto un solo caso di que– sta réclames: e fu quando la Ditta Cinzaoo e quella Martini e Rossi si beccavano pubbli• camente per dimostrare che l' una vendeva più vermouth dell'altra ; l'una disse che pa• gava più d' imposte di R. M.; e l'altro ri– spose che l'anno dopo sarebbe stata essa la prima nei ruoli della R. M. Nessuno, però, .che io sappia, ha imi tato il patriottico esem – pio. Se si chiedesse il giuramento, non so quan ti rimarrebbero in Italia che non fos– sero spergiuri. Do vremmo mandarli tutti in carcere? Sarebbe un bello spettacolo. Quindi una soluzione pratica potrebbe es– sere quella di non preoccuparsi di nessuna cifra i ma tassare con la nuo va imposta, pure co11/11lua11do a perfetionare I, vecchie, gli in• diti e,feriori del reddito. - Dieci lire per la prima serva, 10 per la ~onda, 50 per il pri• mo domestico, 100 per il secondo, 300 per lo chauffeur e cosl di seguito. Tasse sui ca– valli, sui cani, sulle vettu re, sulle automobili 1 ben più forti di quelle odierne. Tasse sui valori locati vi, con esenzioni ed atte nuazioni per i valori locativi bassi e per Ìe famiglie numerose. Taue sul mobilio, già valutato quasi sempre per le assicurazion i cont ro gli incendi. I nostri vecch i, che mettevano le imposte sul lusso, non erano poi cosl sciocchi come si dice . L'on. Giacomo Ferri denuncia redditi bassi ; ma tiene l'automobile, a quaoto leggo sull' Unilà I Giù botte da orbi sulla automobile! Colle abitudini di lusso e di sfarzo impe– ranti, c'è poco pericolo che la gente rinunci a spendere per non pagare I' imposta. Anzi diverrà un segno di distinzi one tener dome· stici con livrea (100 lire per livrea) o usar I' automobi le 1 perchè ciò dimostrerà che si hanno anche i danari per pagare l'imposta . Gira e rigiro, a questo tipo d'impost a sugli indizi del reddito, si può fare una sola obie – zione : che esso lascia in pace la gente ap– partata, economa, i ricchi avari in poche pa· role. Or quando ad un'imposta si può fare questa sola obiezione, io dico che mai più mirabile invenzione è stata fatta. Luigi Einaudi. Gli archeologi di Tripoli , A11che ;rii archeolori ha11110 iltler/oguilo. Eri• co.slrutndo l' ecouomia del tempo dei Romani S1' qua/fr o passi di a11/icki seri/lori e su 911allro ru– deri, col soli/o stmpti d smo deg li ittcomplenli ;,,_ fall o di rose ero11omidlt, ha11dello tout court: Bisogna ritornare ali 'antico , Ora. questi egregi .sig11oridimc11/ict1110 rke 11c/l 'a11/ichild csistt'Va 1m eleme11/o di cui og;ri 11011 ci poJSiamo servir e, la schiaz1i/ù. Ta11/o r/Je pr,- cm·al/cri::a, ·t' l'cronomia dei g, •cçi e dei roma,ti la .fi è chiamala econo– mia a schinvi. O;r,ri, i11vcrc degli srhiavi, ab– biamo da 1111 /alo i lavorator i e\'oluti e coscien ti, e dall'a ltr o 1rli arabi r/1e, per ora, ri /1a11110 li • rato alle spalle. F'or/1111a/ame11/e la sr-i,·11:at' /'arie moden,a d hau da/o più rose, r!,e era110 ignote ai /(onwui, e di rui ci pol n mo e d sapremo g -ioMn· , per ,·isoll'tl'C il 1rra11dioso e romp!esso pr obk ma. (0.-11• R,uut"• "'"'''"/'t''""r•) La Libreria della Voce, (Pia1.Za Da – va nzati, Firenze) , ha pubblicato nei Qua– derni della Voce: G. SALVEMINI, Le Me• morie di ,m candidato (La etezume di At6a1w Laziale). Un volume di pag. 105 L. 1,25. Si accettano commissioni dal– !' Amministrazione dell' Um~IÌ.

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