L'Unità - anno I - n.8 - 3 febbraio 1912

32 L'UNITÀ sedi relativamente fisse, capanne o baracche di legname e di fron<le, non riu nite però in gra ndi villai;-gi, tanto meno in picco le città. Non è im– probab ile che selve di quercia ombre~giassero allora quella che oggi è ;uida step pa. Ma nessuna sorta di agri colt ura vi t:ra praticata. Gli indi– ·geni del tempo di Pomponio Mela sono quasi ignar i de lle arti più elementa ri della vita, come il filare ed il tesse re , non seminano campi di grau o, né zappano vib11tti, non coltiv c1no or ti d i erbe che possano se rvire al condimento : son popol i sos tanzialm ente pastori che integ rano coi prod otti della e.accia il necessa rio per la loro nutri zione. I grandi ulivet i, vignet i, fruit eli di nazionali sta 111e11oria,d 1111t1ue , al tempo c!iPompo – r,io Mela, assai prima che ci venis sero gli :iraLi e i turchi, non ci sono pili, probabilm ente non ci sono mai sta ti che nella nostra lettera tura conqui stat rice. L'unica risorsa (come dic e mol– to esplic itament~ Pomponio Mela} per qu elle pop olazioni barbnriche è cos tituita dal bestia me minut o ovino e cap rino, che trova suflicienti pas coli da non costringere gl' indig eni alle per – petue immense peregri nazio ni dell e ge nti sa ha– riane, ma non dev' esse re neppur e eccess ivamente abbondant e se preme Carne economia per l'uso da latte e se occorre sosti tuirlo per il cibo colla sel vaggina grossa e minuta, che allora do veva nascondersi anche più abbonda nte d'oggi nelle boscaglie dell 'altipiano. O Cire naica, che avresti dov uto far istant a – neamente riba ssar e dal maccllaro il prezzo del filetto o almeno que!lo de l lampredotto, do\!e sei tu ? li confine fra la prima e la seconda zona, os– sia fra l'elem~ nto greco romano od ass imilato _ed il berl)ero puro, fra la popo lazione acce n– trat a e quella spnrsn, fra l'agricoltura e la pa– storizia, do veva coincide re o cader poco più a mezzogiorno Jella via caro\!anie ra, che attra– verso l'altipinno congi unge ogg i Oerna a ilengnsi, appoggiandosi a una serie non troppo dis con– tinua di piccole onsì, pozzi ecc. Dista dalla co– sta non più di u1rncinquantina di ch ilometri. E dovevn esse re seg nat a al tempo dei Romnni da que lla linea di rasln1, da cui è rimasta ad alcut,i luoghi tullora il nome di Kasr . Al di là cli que sta linea si trova in Pomponio Mela la zona predesertica, che dall' altipiano scende al desert o: abita ta, come oggi, da po– che e miserabili tribù di nom adi , costretti a trapianta re seuza sosta da un punto ali'altro i loro attendame nti fra l'u no e l'altro dei rari pozzi , in cerca cli magri pasco li. Questa era la fertilità della Cirenaica nel primo secolo de ll'èra volgare , cioè nel pe riodo pili fiorente dell 'occ upa 7.icne romana, quando il terren o godev a ancora cli tutte le bon ifiche fatte, delle condutture d'acq ua, del lavoro e de l capi tale imm agaz zinati in sei seco li di ci– viltà greca, nè era anche stato calpesto dalla leggen dar ia barba rie nraba e, peggio, lurca, alla quale si vorrebbe far risali re tutt e le responsa– bilità del preteso rin sel\!atichim ento attua le. Probabi lmente, li\ sottile falda di coltura in– tensiva lungo il mare si trovava al tempo cli Pomponio Mela in condinzioili migliori di ogg i. Qnest o si può indurre dalla circostanza che Pom– pon io Mela nomina (I, VU, 37) presso l'oppidum Oca (campo fortifica to di Trip oli), e prima di Leptis Mag na (l'attuale Homs che, mi dispiace dei naziona listi, non è la pat ria di Settimio Se– vero (1), nato invece nell'altra Lep tis tra Had ru– metum e Thap sus nella. Tun isin) un fium~ Cy• nips che scorre attrav e rso campi fertilissim i. Oggi qu esto fiume perenne è ridotto forse a qucl- 1 'uadi Af,:g-e,1ù:, fiancheggia nte la carovaniera Ain Zara - Tr ipoli, che fece parlar di sè alcuni mesi or sono coll'improvvi sa inondaz ione . Co– mun que sia, l'e sistenza di ques to fiume pe renn e (1) I.a c:orbelloria cho Settim io SeH1ro rouo tripolino , è 1l1ta n1n1a in 1iro - crediamo - per la prima volta da Giu• u,ppo Uuiono (Slft,,.Jn , 26 m~ri,:io 1911). (N , J. /)), al tempo di Pomponio Mela obbliga a ritenere che un succe ssivo diboscam e:uo del Gebe l abbin in seg uito rid otto torrentizio e peri odico il reg ime d'un antico corso d'a cqua perenne, il quale dava allo ra origi ne nell'attuale <les~rto nel una f1oricla vegetazione più est esa <liq uella che ogg i è rnp~ prese ntata dall'oasi di Tr ipo li. In Cirenaica è probabile che prima degli arab i e fors'a nche prima della tarda epoca bi– zan tina, vi fosse ro dei boschi lungo le creste e i ciglioni de l Gebel e 1:ei vallon i dirupati, onde oggi disce ndono tor re nti secc hi di estnte e per– dentisi nel letto prima di giungere al mare , meno che a Derna . E chi ,·orrà .migliornre seria – mente le condizi oni di qudla zona, do vr:\ tor– nare a rimboschire. Ma non ci sarebl•e prima di tutto il franoso ed asse tato appennino cnlabrese da rimboschire? E chi non sa che il bosco non permetterà mai lo stan ziarsi d' una fitta colonia di agricoltori, come non lo perm ise ai nostFi Luoni padri e maestri roma ni ? Tutto <1uesto è detto, ben inteso, non per de– cidere in senso nega tivo la i,1/cra questione tri– politana. Abb iamo voluto solo portare un piccolo contributo alla conoscenza de l lato economico del problema e alla demo lizione deg li err ori e dell e illu~ion i, che sono stati mess i in giro a questo proposito. Ma i sr.mplici elementi economici sono insufficienti a dare la misura di quals iasi imp resa nazionale. Impres e anche econom icamente di una certa utilità possono essere avversate per criteri morali (ved i l'opposizione dei radica li politici e religiosi dell' Inghilterra alla guerra per la con~ quìsla del Transwaal) ; viceve rsa ragio ni polit iche ed opport unità morali , pel sollevame nto nella vita e nell'azione di tutt a una razza o una nazione, posson suggerire (con molta calma e meno sban– diera menti che sia possib ile) imprese di dubbio o scarso vantaggio econo mico. E qu esto credo che sia (finChè si terrà dentro cer ti limiti che la realtà impone) il caso dell' impresa italiana in Tripol itania, ora come nel sette mbre passato. !\la appunto perchè ciò sia, occor re rimnnere nei limiti della realtà , e non fabbricars i una rea ltà fantaMica nel presente o nel passato. EUGEN IO VAI NA. La 'posta dell'" Unità. " L'anticlericalismo Il nostro am ico Arturo Bersano ci scrive: Dissento totalmente da quant o ha scr itto l' U11i• /d sull' ahl>a11dcmo dell'a nticlericalismo, invece di cercare di volere un altro anti clerica lismo meno goffo e sciocco di quello <lei blocchi. Ora L' U11ihl non ha mai scritto èhe I' anticle. ricalismo vada at,!,a11do11a/o. Tu tt'a ltro! Ma scrit– to che non è ancora questa la sua ora : non è una qnesionc a/tua/ e. Ques to scrivemm o e que• sto confermiamo . Oggi l'ant iclerica lismo, come mov imento col– lettivo, non può essere che gofio e sciocco e buono solo a cemen tar e blocchi elettora li per la conqu ista dei mand ati rappresen tativi e degli impieghi. E deve essere cosi, perchè non c' è ancora in Italia un gruppo di uomini , che ri• presa la tradizione gloriosa dell ' anticlerical ismo de l Riso rgimento, nbbia esaminato co n senso di realtà , senza fissazioni giacob ine, senza bestialit à antirelig iose, le condizioni a/tua/i de lla chiesa cattolica in Italia e le neces sità attuali di una p~litica liberale italiana, quale noi la vogl iamo, d1 fronte ad essa Manca ndo un programma at– tuale anticleri ca1e, manca ogn i ser ietà e ogni sin– cerità al mo\!imento anticler icale, il c1uale si ri– duce in fondo a bas tonare qualc he prete per la strada e a conquistar e i m1111icipi per moltipl i– care gl' imp ieghi :td uso e consumo dei fratelli e compagni. Bisogna studiare ed elabornr e un progrnmmn di azione dello Stato libero di front e alln Chiesn cattolica, in Itali a, nel momento att uale. Cioè bisogna ancora studiare il problema e concre – tarne le soluzion i pra tiche immedi ate . li Murri , stud iando si di rendere att uale il pro– blema dell' anticl erb dismo, esam inandolo nei suo i eleme nti ancora ignoti ai pili, è be nemer ito dell a edu cazione politica del nos1ro paese, anche per chi - come noi - non ne nccctta del tutto le conclusio ni pratich e. E il :10stro giornale, nei UNIVERSITÀ DI GRENOBLE ISTITUTO FRANCESE DI FIRENZE Pi azz a Manin 2 e Borgogni ssa nti 7 Tele fon o 1:,-31 Insegnamento del francese per corrispondenza in tutte le città d' Italia Imp artit o da professo ri francesi, diplomat i dello Stato frances e, coi metod i più per feziona ti per l'inseg namento pratico e scientifico delle lingue e let tera– tur e mod erne. I. - Co rso di insegnamento prati co. Per i principi an ti, e per tutti quanti vog liono limitars i alla cognizione pratica del fra ncese, per uso com mer – cia le od altro . II. - Corsi medi . Spe cialm ente destinat i agli studenti dei licei o delle scuole nc rmali, in con tinuazione dello studio del francese fatto nel g innasio o nelle scuo le com plementari. Ins egnamen to prat ico e di col tura ge nerale. III. - Scuola Superiore di fran cese . Inseg namen to di alta coltura fran– cese; speciale preparazione ai dip lomi di abilitazion e all 'inseg11amento del fra ncese . o t51anco limiti del pos sibile , seconderà con fervore questo moto di stud io e di prepara zione. E quando sar:i. giunta l'ora di un ' azione concre ta, imm e – diata, per I' attunzi one del progra nuua così ela– borat o, il nostro giornale non sar3. fra i men o atti\'i nel lavoro comu ne. ~la non mctlìarno, per cari1t1, il carr o ava nti ai buoi. Non pretendiamo di ngire prima di avere pensat o e senz:, saper ben e c;ò che vo– glia mo. .Chi sul te~reno clell' nnticler icnlismo \ 1 uole og– gi :dfre tta rs1 troppo a pass, 1re dallo studio al- 1' azione , Vllien e du e soli rc.suhati prntici: 1 11 prepara tanta acqua pel mulino della Mas – soneria, ci!X! cli quell' ant icleric:1lismo sciocco, gofl() e camorristico, il q•iale app unto pcrc hè sarà .srndicnto da un llU O\' O ant iclericalis mo se• riamentc studiato e formulat o, ha tutto da gua– dngn are da. una nuova ondat a di anticl ericalis mo frettol oso, immaturo e privo di idee chiare; 2° prepara un comodiss imo dive rsivo a tutti i gruppi politi ci conser \!atori e pseudo de mocratici, il cui studio consiste nell'evitare i problemi g iii ma/uri, suscita ndo continuamente problemi 11110, vi ;,,1111al11ri, che distrnggano le masse coi mi• ragg i teorici dnll' azione pra tica. t; na bella e in– ten sa agitazione anticlericale, senza prog ramma concreto e chinro, a base di sbnndie rarnenti, di pseudo•scandali di Varnzze , cli ,·olgnr ità alfon• sine e di nitre simili pagl inccintc, sarebbe il cacio su maccheroni per tutti quei pol itican ti conser \!atori e .... dem ocratici (ponend o fra i dem ocrat ici, ben inteso, anche moltis simi so– cialisti ), i quali aman o che non si faccia mai nulla sul ser io, per esempio per la riforma tri– butaria, per ):i riforma doganale , per la riform a amm inistra tiva, ecc., ecc. Te I' immn gin i, cnro Bers ano, che festa fare b– bero i cotonieri, i metallurgici, gli zuccherieri, e i deputati ele tti sia dai cap italisti sia dagl i 01>e– rai ide m, ;;e nei mesi de l rinn ovamento de l re• gime doga nale ci fosse in Ita lia un ' int ensa camp ag na anticler icale, con un gover no anticle• ricale .... fino a un cer to punto ? I giornnli, spe – cialm ente quelli de l cam orrismo prote zionista, sarebbero pieni di « im1>onen1i 111:mifestazio ni » anticlericali; alla Cam ern pioverebbero og ni gior– no interrog-azioni, interpellanze, mozioni .tnti– cleri ra li; il Governo .... abolirebbe l'i nsegna– men to rel igioso nelle scuo le; i deputati de ll'E– strema - in prima fi!a molti socialist i - salv e– rebbe ro la pa tria dagli assalti del Vaticnno ad ogni ven tiqu attrore . E intanto l' on. Luzzatt i e l' on. Pantnno prepa rerebber o con comodo in combutta coi filibustieri del protezionismo indu – striale, il nuo,•o 1egime clog:rnalc, e l:t nuova tariOa snrebbe appro\'ata. sem:a discussion e in una sedu tn antimeridiana ali' insap uta di tutti, fra due « grand i sed ute • anticler icali. Ogni cosa a suo tem po. In qu esto mom ento, per l' anti clericalismo, è il tempo de llo studio, non è quello dcli' azione prat ica. Di que sta si parl erà fra qualche anno . A!tro che se ne pnrlerà. L' Usn ,\ . At prossimo n1t111cro: La Lib r eria della Voce ha pubblicato· nei Q,uuf cr11i dilla Voce : G. SALVEmNr, . La 11/w ,oric di u11 ca11didato (Le d c:ione di Alba110La:ial e). U n voi umo di pag. 103 L. 1,25. GIUS. h.llTE~ZH & f lGhl- Barri EDITORI li/I/me novità : Scrittori d •Italia Otn4• r•cc•IC• dtt 11 cea,.rr à di circa Hl Hl1■I.) 1 F•r■at• 1• la urla a •••• · 23. B ANDEL LO M. - Le Novelle. A cura di G10Acc111No BR OGNOL IGO. Volume V, di pagine J82. 19. CocA1M. (Teofi1o Folengo ). - Le l,fac c/11- ~ 1·011ee. A cura di Au: SSANono Luzm. Vo- lume li, di pagine 374. Pre:rzo di osnl volume: Brotl11tr1 • , • • L. 5,50 Elr g ,1.ij/t, "f'f/r ..i!rg,1./,1 i,, trl,, r "' '' • • 7,- Si /,1.NNO d "'111;2mndi <I Jrrit Jj IO t·ol•••IÌ 4 Ju /111 drll' "'f"I • rt•lr • L. 40 Jvr l' /1wli.1 r ,1 L. 45 p,,r I' ,i/u o. Clas sici della Filo sofia Moderna. 15. I. e II. G1ouF.RTI \' . - Nuova Prolologia. Brani scelti da tutt e le sue opere, a cura d i G10VANNI GENTILE. Par te 1.- Due vo• lumi di pagine xxx-404 e 446. L. 14,- 16. I. 0 ESCARTES R. - Discorso sul me/odo e mtdilas:io,u· filosofid,t. Tradu zione di AnR1ANo T ILGIIER - Volume I. di pagine XLV1-3,36. • • • • • . . • L. 6,- Bibliotec a di Cultura Moderna. 52. hmRIANI V. - Fam t usurpale. T erza edi • zionc a cura di B. CROCE- Volume di pa– gine v1-390. . . . • . . L. -4,- 53. PuGLISt M. - Gesù t il n,ito' di Cristo. Volume di pagine xn-28a . . L. 4,- 0pere var ie. CEc1 G. - Saggio di u,ra bihliografin, ptr la slorin delle nr/i fi g,ual ive nt /1' Italia Mt• ,·idiouale. Volume in 4° di pag. vm-322 L. 8. FOR TUNATO G. - li Afestogio rno e lo Sia/o i/a/iauo. Discorsi par lamentari (188o-1910) Due volum i in a 0 , in carta a mano di circa 1000 pagine . . . . . . . L. 5,- 0irl1ere comml11loal e vaclla alla Cau Edllrlet OIUS. LATERZA & FIOLI • Bari. AN GIO LO G 10V ANN OZZ I, gt rtult r,sj,onsabil,. I punti inc<rti del sistema inglese : Rus– sia e Turchia . ~- .,..,..,.,..,..,.,.,,.._,.. ., .,., .,,.,. ,.,.-~ - ..--~~.,.- ~ .,..,.,... Firenze 1912 - Sc1b. Tip. Aldino, Vi. de' Ren1l, 11, Tel. 8-8\ • ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI Fondato n el 1901 - NOVARA - Fondato nel 1901 F.ILIALE •V.le.elett a. •tamperte, 64.•63 - HO.l.\4A. 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