L'Unità - anno I - n.6 - 20 gennaio 1912

24 La posta dell' " Unità. '' Operare o pr0testare? li P.1Jrc .-\lcss.111Jro Ghignoni, k cui co1winzioni n:ligio:-.c ~0110 agli :tntipoJi J:1llc llO"itn:,nu Jcl qu:ih: ~cnti:11110 Ji <loYcre ri– ,pctt. m: cd .un mir:tn: l'altezza dcli' ingegno e la grami,:, attÌ\':llllcntc hl'nctica, forz:1 mo– r:1k , ci onora di qul'sta lcttcr.1, che siamo lit.:tidi puhblic:u c, anche pcrl."'.hè d offn.. · mo– do di chi:trirc meglio il nostro atteggiamento tli fronti.! all:1 guerra di Tripoli e ai socia– li:-.ti « ncgati,·i protcst:uari i 1>. (i rrisçi uw .\(l.h:e111i11i, :\li pt:r meu ete un a paro la a 1>ro1>0sito di qua nto scri\'ete della guerr a di Tripoli su /#' l "11ild che, diretta da \'Oi, promette d ' e1'-Ser il foglio de lla verit.à? Ecc~. \ 'oi dit e: .\d esso, a KUcrra com inciata e inoltrat:1, li\ srnmpa socialista alza la voce e protesta, in oppos izione ai ma){giori organi del co nsen•atorismo e del banchierismo italiano. Que-.m· è una inanit à retorica. Quando la guerra si prepa r,wa, e dalla s1am pa si la \"Ora\ ·a la pub– hlica opinione, all9ra sarebbe stato tempo, non di pro tes tare, ma Qi lavora re con eguale ardore e con miglior buona fede a smontnrc qu ello che ~li altri monta\'an o. e)ra, nt: io nè altri vi potr emmo dar torto in ques to app rezzamento di cose, nè negar\'i rag io– nevolmente I' ,1sscnso qunnclo ossen·ate che le proteste non faranno ret roced ere dall'impresa tri– polina nemmen o un sol<fato, e ormai ci si de ve augurare che dalla i;uerra si CA\"i tutto il meglio J>Ohibile. '.\In quand o \"Orres te, non solo che a qu esto trarre il miglior partito dalla guerra si spingesse da tutti concordemente il paese, ma che cessa s– sero affatto le proteste, 11011 vi si può più dare interamente ragione: almeno io non saprei più dAn·ela. '.\ti par e che. fra ,1uesto vocio concorde o di inco-.cienti o di tin trop po coscie nti, ma~ modo loro e second o i loro intt:ressi; in c1uesto unisono della gran maggioranza de~li Italiani davanti al fallo compiente si e domani compiuto d'una in– vasione a mano armata, d'una conquista rivi/e a suon di cannonate e di fucilat e; in questo pro– pagarsi incontrastato di entusiasm i e di inni e:,altai11i la guerra I! i suoi orror i ; mentre nes– sun giorna le, nè di part e moder ata, rit: di fa. zione cleri cale, fa o vuole assorgere dal punto di ,·ista della politica, degli equilibri, della stra– tegia, dell ' afJermazione della for.ta e del nazio– nalismo, a c1uello infinitam ente pili umano, anzi unica mente umano, del dirino senza garbugli av,·ocate schi, e della giustizia senza alte razioni utilitarie - sia da accogl iere con inco ndizionata simpatia chiun<1ue, mettiamo pure in rita rdo e senza speranza di ness un risultato, alza un grid o di protesta in nom e cli cotesto diritto e di co– testa giustizia. :'\on misuriamo dunqu e la portata prati ca di tali prot e!-te, nè andiamo sindacando come e perchè e quando sorgan o R gettar l' allarme se non alt ro su qualch e coscienza ; pensiamo solo, seppure abbiamo delle corwinzioni schiette P. pro– fonde contr o la guerra e ~1uesta 1,:"Uerra, a quale taccia !li troverehbe esposta domani, ad esul– tan ze, a can~oni, ad odi , a(I entusiasmi sbol– liti, questa povera Italia, se oggi non si trovasse nemmeno un foglio pub blico, nernrneno un grup • 1,0 cl' uom ini capaci . d'o pporsi alla fiuman a che oggi tutto e tutti trascina . An zi, :;e oggi appunt o non è pili il caso di discuter e, a base di constatazioni de visu e di documenti pos itivi, l' 11/ililtl della guerr a, tant o mel{liO ! Le voci che si elevano da i giornali dis– sidenti son o e !li devo no riguardar e più che mai esclusivamente uman e t: cli coscie nza. I°::il caso di ripetere: O /~li.i- ,.-.tpa / Xo n, dunqut: , oscuriamone ,o me ttiamone in forse il \'alo re puro : se 110 11 alt ro, caro Sah ·e• mini, per carit à di patria. I' . Au :ss. C 11u_;:-;:os1. Di fronte :11 fatto Jdla guerra in gen~– rale, noi Jobbi:11110 dichiarare di 11011 :t,·crc nc:,:-.un:r u 1..'.0ll\'inzionc schictt:t e profonda 1,, che d induca :1J c:,scrlc ." _prfori an ·crsi. I.a gucrr:t è certo un:t orn btfc 1..":os.:. 1: e 0l..'.– cor re :1 \·ere proprio \x:rdut:t la testa e spc· ri:11110 d1e sia in lta ia un fenomeno pas– :,cggcro ! - per glorific:irl:t, per desiderarla! per in,·ocarla. - ~fa ,·i !-o0llO takolta pac1 pili penose, più umilianti, più disastrose di qualunque gucrr:t. E in qt1e!'ot.1s01..":iet , :m.:ora l..'.o::,) barbara e brut:1le ~otto la maschera dei b..:i modi e Jel ~,per fare, può essere in un <l:tto mome nto necessita di vita :i un popolo ricorrere ;alla ,·iok n;, .. 1 ..::omc ad (X/ft'IIIO ratic1. Di fronte a qt1ts/11 guurn iu particolart, noi ... cnti:11110 Ji a,·cre 4< com·inzioni s..::hictte L' UNil ' À e profl>1hlè n 1.l tn·ern. :\bbi.11110 1..":0111b.1 u ma I' i111prc.... 1 J.11mo:-.:1 e ingiust:1, pri111. d 1è il J:1Jo fos::,è tratto. Oggi, d 1e I' imprl'S:l è l.m..::i:it.1 1 1..'.0ntro la no!)tr.t \'Olont;\, ·m:1 senz.1 chl' b nostr.1,·olont:'tpossa pili liber:tr– ..::enc, noi rl'pl1ti:1mo ..::hcil ,·ero Jo,·èr..: :1t– tu:1le di tutti J.,tliuomi ni rc:tlmente amanti del proprio p:Ì..:sesia <li 1..":on..::entr.1re i loro sforzi per imporrè al Gon.·rno per T ripoli quc:,.to f "(1grr1mma pratin, inwwliah) : ri– Jmr c a minim o i molti danni m:ttcriali Jcll'i mprc:--a, 110 11 compromettere con ulte– riori pazzie i 11011 isprcgc,·oli Yantaggi mo– rali fino a qucst' ora 1..'.0ll(jllist:tti. Tutt o questo non è:-.d uJc la protest:1 ..::ontro la impres:1 tripolina, sia in nome di ..::011\'inzioni :1ssolut:1mcntc a,·n :rse a qu,a– lunque guerr:1, sia per 1..":onsid..:r;1zioni p:irti – col:tri positi\'è :1,·,·cr~è :t questa guerra. Ciò ,hc noi e:,.du<li:110, ;: l.1 semplice protesta 1x·r b protesta" il b:tCl..'.:1110 ncg.tti\·o, lo st:uè :1d:1:--pett:1rc m:1g:1ri che le co~c \':ld:tno male per poter dire /'m 1 1~va11w dl'IIIJ. Ciò che noi c:-.dudi:11110 ~ b illusione facilon:1 e 111:tldì.c.1 di l..'.hi l..'.rede <li :wcrc cs:1urito tutto il suo <lo,·ere con un comizio pili o meno rumo– roso contro l:t gucrr:1; mentre il doYere \·ero oggi con:,iste nel ~cguire l:t impresa :i p:1sso :t passo: nel dl.!nunciarnc le menzogne e le mistific;1zioni : ndl 'impcdirc ..::hcquest'enor– me urassario sforzo nazionalè sia spc:rpe– r:no im·,rno o sfruttato Ja co:1\izioni b:rn~ l..'.:tric ..: p:1r:1ssitc : nel volere che all'errore di :1,·crl.! iniziato l'impresa 11011 si aggiunga quello di condurla :\\':111timale, e di aggiun– gèrc danni non nc..::cssari a quelli d 1c oramai sono inc,·it:tbili ..: che dobbiamo tolk r:trc con animo forte e dis..::i\>linato. Rispondono a questo l ovcrc i Pani ti Jc– mocr;1tici in genere, e il Partito soci:1lista, in ispecie, c:iro amico Ghignoni? - l\ o, no, no. Mentre il Panit o s01..":i:1list.1 (p:trli:1 110 di qu~:-.to, pcrd1è è il solo che meriti ancora Ji cssèrc discusso) si riduce a non fare :li– tro che b:1c:mo, il Governo, abusando dei pièni poteri gucrn:schi, bandisce )';1st:1 per regal:ue :t Trip oli un porto, che sarà sempre passiYo, spcrper:rnJo \'i in pura perdita parcc– d 1i milioni che sarèbbcro ,issai pili utili in It:1 i:1. E i met:11lurgici gi:\ si fanno a,·anti per ottenere che il regime doganale della nuoya coloni:1 sia fatto .:1 loro uso e consumo. E gli zuc..:hcrieri, d1c ;t\"è\':1110 nel passato per– duto il mercato di Tripoli per la loro inerzia e inettczza, gi:'t 111: 110\'r:1110 per in– durre il Go,·crno ;t aearc :li più presto un fatto com\>iuto, che :1si..::uriloro lo sfrut– t;1111cnto l ci nuo\'i sudditi. E i cotonieri gi:\ misurano i chilometr i di cotonina, che importer:111110 <l:1 or:t in poi laggiù, dopo la esdu sionè dei prodotti stranieri, impo– nendo agi' indigeni prezzi più d e\·:ni d 1e nel p.1ss:1to, e crc:111<lo nuo,·e l..'.:tusc Ji m:11- contcnto contro noi e nl:lggiori difficolL\ per l':1\'Yenire: E mentre tutta questa tela d' interessi inl..'.onfcss.1bili :tvYol~c giorno per giorno l:1 nuo\'a impresa, e 1101 siamo aucora a tempoa impedirle di fo rmarsi e di a,usoli– darsi, il P:truto sociahst:1 non sa far :litro che lamentarsi: prote!-.t:1 contro I' irre,·oc:1- bilc, e las..::ia passiYamcntt.·form:1rsi altre ir– rc,·ocabilit,\ . Dinanzi a questo gèncre di farse, noi h– schi:11110 L'Unità. Speriamo che non sia vero. // Corrie re della sera del/',)' gen naio lram;uil– lamenlt: ,·auo 11la. ,. la Tri hmm dd 9 ge m,aiu lr1111911illamr,1I~ rip ,·otlure, questa i111pian,trio11e n;.•z,emtlt1 " l.)e,·110 : Fra i conda nnat i v't: ra un \'ccc hio su i sessa nta anni, che - insieme aKli nitri Ire - si recò al supp lizio, reci tando ornr.ioni sulla sua coroncina che s,;ra na\"a nervosa men te fra le mani. Eran o con lui 1111 altro ambo di media età , un negro t' 1111 ra.1:a:::o f ra i .utlid e i tlin'assdle a111i. Il neKrO era dei qu:mr o l'u nico che desse segno di commozione. Gli altri procede\'ano calmissimi sorride nti, <1uasi sp rezza nti. .\cl un ufJiciale, che si fermò dinanzi alla triste colonna procede nte fra i c:1rnhi11ieri. a guarda re il ,•ecchio, costui au1:urò paca tamente il buon ){iorno. Poco prima di s:1lire RI -.up plizio il \'CC· chio ambo ebbe l.t concess ione di 1>0tere salu– tare per I' uh i111a \"Olta la ima donna , la figlia e un figliuolo. Le do11nc urlavano lamc11tosa111cnle :dzando le hrnccia in ritmo ; ma il \'CCchio le and t\\'a consoland o con una rnsse~ nn:donc incredibile. l'oi, <l\1:tndo quella s 1i;1 fa111igli11ola dolente si fu allontanat a, egli csdam ò: /1110110 la/ ia110 ! ~o n si sa :-e per iro nin o in senso di ricono– scenza per il fa\"ore conccsso vli cli p,,rlnrc ai pare nti l. 'esec u-z:ione av\'en ne alla foce dcli' Lladi ,·i• cino al mare . .-\ lcun i arabi a,;siste,·R1weia 1011;1110 accoccolati sui sass i. I.a 1:uerra 11011t111m1 partila" scarrki. J.-,:presc 11/a pe11ou m·r, ·ssilti, tt od dobbiamo i11d1ùmrri in sile11- cio. /1l1t 11es11mo d ro11,·it1f'l'1'd wai du· sia 11eres– siM ~i 1r1u·, ra impiaa, ·c tz Sl'tll/[llt' fre ddo i ra– J[a::1. H q11d raJ!a:z o, /r11 i udiri 1.: i dirùrssdlt' a1111i, rhe pr oudt! ralmissimo , so,·,·itle11lc, 911asi sp re:– """"' · ;•er.w /11 forr", ù, l'ho .u111prc i1111a11::i agli orrt,i , e t·t1rrei 11011 i't'dcrlu JH·r /"011ore ti ' Italia. g. s. 1anco· Frammenti di vita italiana. La pr edica di Don L a nz oni. }faccont:1 il l 'iaolo, giornale110 clerica le di Faenza: • Gio\'edi sera il n1sto tem pio tparroc chiale di Sant' Ilar io) non fu cap, ,ce di contene re I' im– menso popo lo, che :.;-remi tutti ).:li spaz i vuoti della chiesa per ascoltare il patriottico e com– moven te disco rso del C ;w.co Doli. Francesc o Lanzoni. li nobilissimo discorso del Can. co l.;wz oni ha lascialo in lutti i prt!senti un ' impr ess ione gran• dissima , e ci pia ce riportare qui una frase pro- 1111ncia111 da un pro fesso re de lle nostre Reg ie Scuole t: còlla a \'Olo mentre uscivam o dall ~ chiesa, do 1>0 il d iscorso: • Il Can.co J.an zoni si è ri\· el.uo ;'llCOr:tuna \'Olta uomo cli ~rande in– g"gno e di gra n cuo re •· Ecco la chiusa della concione , riportata dal Pirrolo. « O \"ergine de lle vittorie, spera nza degl i a\·i nostri e nost ra spe ranza, se noi per le nostre reiterate colpe e per i nostri i;n wi trascors i [la brerrir, di l' orla Pia I] sia mo ind"g ni cli \'in• cere, be n sono. perdonate, i nostr i pove ri morti. Essi sono sia/i crori.fissi come fu il z,oslr o di/dio figl iuolo. I loro carnefici li hann o confitti per insultare nei figli de lle ma dri cristia ne la vostra dignità r il f rullo del vostro sc110. Ess i hann o reso lo spirito in\'OCand o il vost ro nome e tJuello del \'Ostro figlio crocifisso. O Verg ine delle \ 1 itto– rie, speranza deg li .l\"Ì no.ari e nostra speranza , a loro, a noi concede te la vittoria e la pace ». I.a 1t \ 'ergin e delle villorie ». a Faenza ne i secoli trascor si, quando gli uomini erano ,mcora più cattivi di orn, veniva in\'oCata dai partiti citta dini nelle guerr e civili. J vincitori ,mribui– v;mo a lei la vittoria. E siccome qualcuno do– veva sempr e viucere dal momento che e' era battaglia , alla « \"er gine delle ,·ittorie II non mancavano mai i ri11gr:ui., menti sia de gli uni sia degli alt ri, finchè, la guerra Cit"ile durn a. F"initi i macell i fraterni , la \ ergine non servi, 1 a ph't."Siccome ora siamo in guerra. è natura le che Do n l.an zoni si ricord i della vecchia '.\ladonna che vinceva sempre quando i faentini cristiana – ment e si amm:1zza,•ano. Quel che non è natural e ~ che Don l .anzoni si sforzi di 1>ropiziarsi la \ "ergine, a cui egli crede, e che egli dovrebbe rispt:ttare, mediante la suggest ione di un ricordo .... perso nale. I.a \ " ergine, a cui noi abbiamo credut o nelle ore innoce nti e se rene della nostra fanciull ez.z.a, era buona e compass ionevo le e mite. Essa aveva perdonat o ai crocilissori de l suo figlio. E, dopo tanti seco li, non è ge neroso, non è dignito so ricor darle Il suo dolore per carp irle una benedi– zione app ortatrice di vitlori e. Eppoi la Ver)tfoe della nostra fanciullezza era non solo buona , ma anche giusta e.... intel• ligente. Essa dar:\ la vittoria all' J1alia, se l' Ita– lia sar:\ huona, Ki11sta e .. . i11telli~·ente. Se no, no. E gli scongiuri cli Don l.anz oni non la tire– nrnn o fuori di carreggiata . GIUS. hATERZll & FlGhl- Barri EDITORI li/lime novità : Scritiori d• Italia Oru•• nec ell• c•t 11 ce■,oml •1 circe ... nl■■I. For■111 a• 11 c■rll I ■HO. 23 13,um~:1.1.o M. - Le Novelle. A cura di G10Acc111?-.o BROG~OLIGO. Volum e V. di pugine 382. 19. CocA1 M. (Teofilo Folengo ). - Le Maulu– ronte. A cura di Att- :SSANDRO L uz10 . Vo– lume U, di pagi ne 3i 4- Pruzo di ocnl volume : 8,-.,i,,,, L. 5,50 E/,(_.,., ,.,,, ,-,1,.-..1" ;,.,,,,., "'• . 1, – Si /•""' ' .,l,J..,.,.,.,,..,; • u-,ir JJ lo 1·oJ1,,., j <1 J,rll• J,/1' <1t'f lli• ,,.,1, ., L. 4 o /'" r 11 .. u., , ., L. 45 r,~ ,. ,,,,,, ... Classici della F ilosofia Moderna. 15 I. t: Il. G1ouERT1\". - N" ova Pr olologia. Brani sce lti da tulle le sue ope re, a cura di G10VAN~I Gt:sTILE. Pa rte I - Due vo• lum i di pagme xx x-404 e 446. L. 14,- 16. I. D~A Rn :s R. - Discorso sul mt/odo e medila.c.ioni fil osofidu . Traduzi one di f\D RIA ~o T1LGt1ER· Volume I. di pagine XL\'!•336 . L. 6,- Bibliot eca di Cultura Moderna. 52. l ~BRIASI V. - Fam e usurpa le, Terza edi– zione a cura di B. CROCE- Volum e di pa– gine \·1-390. L 4,- 53. PuGUSt M. - Gesù t il mi/o di Cristo. Volume di pagine x11-2Eb. . L. 4.- 0pcre var ie. Cn .:1 G. - Saggi di ,ma bibliografia, per la storia dtll t flr/i .figurative 11tll' Ila/in Me• ,·idio,,ale. Volume in 4° di pag . \'111-322 La Fo aTUSATO G. - Il Mee.eogior110 , lo Staio ilaliau o. Discor s i parlamentari (188o-19to} Due volumi in So, in carta a man o di circa rooo pag ine L 5, - Dlrlsere commlulo■I e v11II~ 1111 Ca11 Editrice OIUS.LATERZA 6: FIOLI , Bari. , ANG IOLO G1évANNOiz1 ; ge,;,;, -;.-:s,;;sabii,~– Fire,u:c 1912 - Stab. Tip. Alcli.tio,Vie da' l•nel , 11, Ttl. S-Ss. Casa Editrice R. CARABBA - Lan ciano Nuovi volumi pubbli ca ti nella collezione « L ' Italia negli Scrittori Stranieri > : R . V O S S VISIONI D'ITALIA PAGINE SCELTE DALLE OPERE • Du, mein ltal ien • e e Aus meinem r0mischen Skizzenbuch • Traduzione ,mtorizzata di Verina D'Onofrio (Vol. 4). C. DICKENS IMPRESSIONI D' ITALIA e PICTURES FROM ITALY • (1844-1845) Traduzione , prefazione . bibliografia e not e di Luigi Caneac bi . Due volumJ. (Vol. 5 e 6) ...,r ezzo di o aa:::aI "V"<>:l'l..1m e L. 1 .- PR ESSO I PRI NCIPAl.l LI BRAI E ALLA LIBR ERIA DELLA • VOCE• UNIVERSITÀ DI GRENOBLE ISTITUTO FRANCESE DI FIRENZE Pia zza Manin 2 e Borgognis santi 7 Tel efono 1~·3 1 -- Insegnamentodel francese per corrispondenza in tutte le città d' Italia Impart ito da professo ri francesi, dip lomati dello Stato fran cese, coi metodi più perfezionat i per l'in segnament o pratico e scientifico delle lingue e lettera– tur e moderne. I. - Corso di insegnamento p r atico. Per i principian ti, e per tutti qu anti voglio no limit arsi alla cog nizione pratic a del fran cese, per uso C!)mmer– cia lc od altr o. II . - Corsi medi. Specialmente destin ati agli studenti dei licei o delle scu ole normali, in cont inuazione dello studi o del francese fatt o nel ginn asio o nelle scuole complementari. 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