L'Unità - anno I - n.5 - 13 gennaio 1912

p robabilmente presenter à alla Came ra per sod• Jisfare le ine\'itabili ingordi gie prh ·ate, e sem• pre col solito bagl iore delle infinite ricch ezze conquistate. Ma esiste in Itali a una democraz ia? E quelli, che si chiamano partiti democratici , saranno mai buoni in Italia ad altro che a prot estare e a far baccano 1 o - peggio ancora - a servire da gia nnizzeri ai partiti di go• verno e ad approvare in nome della democrazia tutt o ciò che il go\·erno ... democratico creda opportuno di fare a \'antaggio dei parassiti ~he dominano e sfruttan o l'Italia? L'Unità. La quistione morale di una Colonia Italiana. 11 JJ genn:\ iO nella i * Sezione del T ribunale di Roma i nostri giudici sono chiama ti a pro– nunziarsi in una causa , l'e5ito della quale ana un 'e norme influenza sulla \'Ìta socia le de lla più grand e colonia italiana del mondo, quella di New York. La causa C stata intcnt:lta da l direttore del giornale: // P,·otrresso flalo-Am e,·ita110 di l'\ew York, contro il I>ott. Giovnni Preiiosi e R. Foà, il prim o redattore ed il secondo Direttor e de l• l'llalia a/l'h.Slero di Roma, e contr o la Ragio11e, l'organo quotidiano de l pa rtit o repuhblican o ita– liano. Il Barso tti ha spo rto quere la per diffamazione per un articolo del Dott . Preziosi: « Una quistione moral e nella colon ia Italia na di l'\'ew York i a proposito del monumento a Dante Alighieri •• pubblic ,to dall'Ila/in a/f ES/ero e raccolto da tutlA la stampa italian a non esclus.'\ la Ra- 1iow, la quale in alt ri articoli illustra\'a la \'ila abbastanza tempestosa di C,1rlo l\.f.rsotti. · Per la notorietà, che il llarsotti ha nella co• Jonia, per la natura cieli' incidente che ha pro– voc ato gli articoli querelati, la causa in quistione .assu me un interesse pubblico, ed ~ conne ssa con 4.lno dei mag giori prob lemi dell'odierna vita ita– liana: l'emigrazione. L' odierna qui stion e è l' indice di tutti qu ei '8ali , che travagliano la nostr a ma ssima corrente emignatoria , contro i quali apparivano ,·ani gli -sfoni per additare ai po•ibili rimedii : perchè, -come coa,m entava nell'estate passata . La Vou, • il go,·emo non comprende o meglio non vuole comprendere null a, e risponde a Tarchiani, a Prezio si, a \ "ill..tri,decorando i furfanti dimostrati .causa dei maggiori mali cd incorando conso li ed amba sciato ri inetti e 1>eggio. • Il Barsotti - si aflerma negli articoli c1uere – lati, e nella discussione giudiziaria speriamo si faccia su tutto e tutti sic ura luce - arriw1to -molli anni fa a Ne" · York senza alcun mc• slie re, ma molto attivo ed inlraprendente. riu– -scl a con<111istare la fiducia di molti nostri emigraci e, confo rtato da essa, apri una delle solite banche , ben note per la funzione che nelle nostr e colonie compie il tipo coloniale del ba,,. .cAisla. l ' n bel giorno. nel 189i, chiuse bot- •tega; cd i cre ditori, - che credC\·ano di pote rsi rifare di parte delle perdi te subite (frutto di duro la\'oro ed e roic he privazioni) sul valore di mer• cato di un giornale <111otidianoche il nar sotti A\'e\'o1fondato. - dovettero pruto di singa nnarsi. perchè tro, ·;uo no che la sua figura giuridi c,'\ si era trasformai:\, imprO\'visamente, da <1uella di proprietario a ,,uella di puro e semplic e diret- tor e del giorna le. • Non per c1ucsto il Barsotti 1>erdette la sua in– Huenza. L'org ·ano di pubblicità gli rimane, ·a nelle mani, e l'i ncidente non gli ave\'a fatto perd ere nè audacia , nè atti\'ità . l'er anni egli ha difatti goduto u1m grande po1>0larità nellR colonia. SJ>e· -cie perch~ si face,·a promotore cl' iniziat i"e pa– tr iottiche, come erezioni di monumenti co mme– mora nti grand i italiani , sottosc rizioni per sov ,·e– nire \'ittirne di terremoti e cli altre dis)rrazie, ecc . Se mpre però nella colo nia di l'\'ew York vi •è stata una corre nte a.:canitamcnte co ntrari a al Bari.atti in nome della quùlio,u : morale. Il « Bollettino della Sera •• per esempio. che è il giorna le pilÌ diffuso fra i nost ri la\'orat ori deg li Stati Uni ti, ha cercato costa nteme nte di pro\'ocare ed organizzar e una corr ente d 'api• nione pubblica cosi forte eia abbattere il Bar– so lti. Non \'i è riu scito . perchè soltan to eia 1>0- chi anni in qua la psicologia di una ~rt e, se non di tulli, i nostri emi grati stabili ti in 1'e,\ York è ,·enuta mod ificando si. Fino a pochi anni fa la colonia d i ~ew York era costituita escJusi, ·am ente da indi, ·idui, che si eran o rec ;1.ti in America coll'unico sco1>0 di f ar da,ra,-o e ri- •torna re in pii.tria al più pre sto poss ibile : di una L'UNITÀ cosa qu indi es.-.ì ~i intere~sava no sola mente: far buoni afTnri e for mare un ,;:ruzzolo. Le quis tioni di morale e di dig11it;"1, sia personale. sia col – lellirn. non appassiona\';100 che poc hi idealist i. i quali 1>rt'dica\'.1no nel ,·uoto. l)a c1ualche anno. invece, fra i coloni si è \'e– nuto formando un nucleo . sempre piii im1>0r– tant c, di indi\'idu i, che h;1,nno stabilit o dimora fissa in Ame rica, i c1uali ave ndo gi:\ risol uta la quistione material e incominciano a senti re I' im . portan~a delle quistioni mornli. Ad esse s'int e• ressano perchC com prt>ndo no, che il credito di un uom o 110 11 C cos titui to soltauto da.I conto che egli può an :rc alla banca, ma anch e dalla re– puta zione di onei-tà e diKnità che god e nell'.im: bient e in cui \·ive. Questo nucl eo, ogg i più che mai C coscient e del peri coloche gl'it.iliani in Ame– rica corron o: che gli Ameri cani cioe poss ano rim– pro\' erar e alla colonia di es!'-ere rappr esentata da indi\'idui il passato dei c1uali sia stat o piutt osto ... agit ato. Giornnni Prezio"i s' C in lt.il ia reso eco d i qu esta fast. \'ital e della no stra 111;1.ggiore colonia, e . pigliand o occasione dall,1 prome ssa p.1rtecipa– zione del nostro gO\·erno :111'inaugur azione del monument o a ll;1.111e Alighi eri, che contro i ,·o• Ieri e le aspirazioni della parte sana della nostra colonia ele\'a, ·ano in Nt'w York Carlo Barsotti ed Il Pr o~f',.rsso /la/o- .•l111eritano . ha additato agli uomini di t:O\·erno . ai rappr esentanti al par– lamen to, agli studiosi, il sacrosanto dove re di rende rsi conto della gm\'ità dcli.i situazione. Ne ll'arti colo il l'rezio si publ,licarn document i d.ii quali risulta,·.1 il fallimento della Banca Bar– sotti con un deficit di qu.isi un milione ; ripro• duce\·a un sentenza della Corte di New York che qua lifica\'a il Barsotti l'uom o il rni giu,-a– me11/o 11011 /,a aktm valore; pub blicava anc ora un :\lto not·orio di alcune \'ittim e del fallimento; riporta\'a lettere e dOC\!t'nenti nei quali il Bar– soll i era accusato d 'appropriazioni nell' inaugu– razione del monumento a Cristoforo Colombo ; riporta\'a quanto i giorna li italiani de l l'\o rd– America .i,·e, ·ano scritto contro la ;1on mai res a dei conti de lle sotto scrizioni iniziate da l Bar– sotti : ed in fine .iccenna\'a .i quanto il Nr. 1.• JOrk 1/eratd ed il S1111 .1\'e\'ano scritto circa i rapp orti del Bari-otti con case di male affare. La conseguenza di ques to artico lo fu che il governo s'affrettò a comunicar e il ritiro de lla partecipazione alle feste . Contem1>0raneamen te, quasi, le autorità ame ricane d1fferi \'a110a tempo indet erminat o la deci!lione sulla domanda cli un'a– rca per colloc:ue il monumento , e domanda\'ano .il Uarsotti il rendiconto delle sottosc rizioni. Tutto c1uesto, men tre in altri tempi il go\'erno italiano passivamente ;we\'a aderito a qua lsiasi iniziativa pre sa dal Barsott i, e le auto rità .imeri– cane :we\'ano allo stesso indh ·iduo accordato altre quattro aree cl.i lui rich ieste per altri qu:utro monumenti . Attualmente il monument o - cons iderato opera pri\'ata - C in sequestro pre sso la dogana di t\'ew York con olt re tren – tami la lire di impo sta. li Harsotti, che finora non si era mai lamen t:\to degli atta cchi e delle accu i-e mossegli tutti i giorni dai giornali americani ed italo-americani, ha oggi querelat o i giornali del regno che han no fotto eco agli :macch i dei primi. 1rascurn11do l' in\'ito ri– \'OltoJ;::li dal l'nnio~ i <.li confular c sulle stesse colonu e dcli ' flalùr n/1' Es/ero i documenti ed i fatti o1ccennati . Se il Prezioi-i ed i giornali que – relati rius.cirnnno. come hanno aflermato, a pro– ,·are le loro accu!:>e, unn nuova era si inizierit ne lla colonia di ~ew York : la massa d ei nostri emigrati si scuote rà dal torpore , in cui finora è rima sta ; gli .imeri cani rimarrann o impressionati dalla reazion e che :\\'\tiene in qu esta numerosa part e de lla po1>0lazione, finora giudicata desti– tuita di risorse morali e preoc cu1>ata solo d i mandar damui a casa : nuo\'e forze sociali en– trer:umo in ginoco ; gli onesti o . per meglio dire gli attivamente one !'l-ti. saranno incoragg iati nella loro opera di epuruione ; ed indubbiame nt e una nuo, ·a ,·ita sociale potrà incominciare a pul – sare in questo corpo coi-tituito da oltre mezzo milione di indh •idui. all ';1.zione dei quali è am. d ;1.ta la dignità di tulla la naiione italiana di fronte a uno d<-i più numerosi e forti J>01>0li de l mondo . i\l. I)' i\MATO. L'abbonamento decorre a cominciare dal primo numero del mese, in cui l'ab· bonament o è inviato. - Chi invia l'abbo · namento entro il corrente mese di gennaio, avri anche, se I i chiede., i tre pffmi nu· meri usciti nel mese di dicembre. - Chi non intende abbonarsi è prerato di rin– viare al più presto i numeri di saggio e senza staccare le fascette , . n o Il giardino dei Missionari di lle11.e-asi ,\ sia/ o, i11 ma11() ai gior 11alisli e ai 11a::iomrlis li lri'poli11i, ,mo dà tloomu: 11/i più si– ru,-i tll'lla /1.•rlililci uu ra.·1:,rticJSa di /11/ld ltr 7,.;. polila,rù,, 1.· ,le/la 1dililti, n11,:i tldla 11ansilti, per I' 1/alia di ro11q11is/11re qudla t,•,n 1 ,· di /n o– /0 11da;•i 111ilio11i ;,, porli,/e rro:·,'e.slrad,· ra.ca ., a ;,•aulag,i:io de)[/' ilitlùwi .. . dr/ Bau ro di fù,ma. Hao, pN · rs .. rlu: rosa ha srrillo di qun lo trinrdù tcJ Cillu pp,· /.'e;·iom· 11ell1r Stamp a del ,s 1:iug·110 : Alla Berca ~cendo d.illa \'ettur a. e visito il giardin o dei Fr.inct srn ni. C' C qu,1lche co:;.a qui che merita uno sguard o: è la vi1,:11.1, la so la ,·i– gn ,1 che esista in tutt.i la Tr ipolitania .... l'na diste sa d' un paio cl' etta ri è tutta coper1;1. di ,·iti .... Il fr.ite mi fa osserrnre i J{l".tppol i, che si caccia no già prepottnti fuori dei pampini. Sono di una lunghezza e cli una ahlxmdanz:t di grana spetta colosa. E do,·unque sono cosi. Sem – bra la terra prome ssa. la ,·igna nella <1uale l\"oè sprem ette il vino che l'ubb ri.icò . J.'u\'a ,:iunge a maturazion e a me1:\ <l'agos to. I ,:rap1>0Ji 1>e• sanù da due a tre chilogrammi l'uno. Se ne J>O· treb be fore un · esporl nzione coloi-snle. 11 \'ino che se ne f:tbbrica è ecce llent e .... Questa \'igna dei Fran cescani della Berca è la più perf etta cultura che io abbia \'edut o in Tr ipolitani .i. E a11d,e 1'011. Naz·a, il I ge nnaio, ili 11m1 ro11- fere11::a a .IJ/i/0110, i ,.,.,o,·11alo " pa,·ta, ·e tlt!,f'li " esperi111c11/i ,·iustilr'ssimr' • dei 1l/issi o,u1ri di /Jmgasi , tome di pro. ,,, delle ~rn11dissimt rose, d,c si /JOSSOIIC} fi rre la,i:g·ùi, O,· uco qurl rhc ti so-ù•c, p, ·opri o da Neu– .trasi, del jJatsc iu ,grnen·, e del ,:ia ,·dù,o dei .llis – sio11a,·i iu isped e, il nostro amir o Ar ta11.s:d o Di Staso, du si /rqz,a la,l(gùi rome soldato lelt:f!rn• fisla e si è meritalo 1111 e11romio solem,e j>t·r la 6rnv1'ra dim ostr ala agli a:·amposli. / IIOV. La man canz.1 d 'acc1ua qui è un fenomeno che impen sierisce sul serio , che spav enta. Giorni fa si ritene\'a dalla compagnia di sussisten, .. '\ qui in\'iata di dovere un giorno o l'altr o lasciare la truppa senza pane per mancanza di acqua . L'ho inteso io code s10, co' miei propri orecchi, da un ufficiale di quella com1>agnia. E se si teme che, un giorno o l'.iltro, ,·enga a man care fino quel po ' d'acqua necessaria per fore meno di ,·enti– mila paJ{notte, \'i lascio immaginare che sete de,·ono soffrire i soldati . Essi cercano acqua con la stcs~a ansi.i che l'affamato il pane, e quando ne tro\'ano non è certo di c1uella buona o pu– lita. Meno ma le che sono pagati be nino: hanno cosi di che !'l-pendere tre o qnnttro soldi al giorno per comprar e dell'acqua appe na be\'ibile da ri– \'enclitori ambula nti. che sfrut hwo con molto successo, in questi ,tiorni, la nostra sete. Tutto quanto è eletto ne l!' inchiesta dell'Ilo io tro\'o finora esalto. La Cirens.ic.1 offre uno s1>ellacolo cla,·,•ero de– sola nte e la mancanza d'acqua è c111i un feno– meno che non esito a chiamar terr ibile. La sete di cui so ffriamo è qualcosa che non si dice : l'altra notle mi sentivo di morire tanta era l'arsura che mi tor111e111a,•;1. 1S di<f'm6,·r. La Tripolitania può dare lauti guadagn i ? A giudicar e da questo territ orio parrebb e di no. Tu tti , a dir \'ero , <.]uelli che sono qui, giu • d ic ;1.no il contrario, perchè han \'isto l'orzo cre· sccre in pochi giorni <.fallaseminatura ; ma nes– suno s'è fatte le mille domande che mi son ri\'olto io, nessu110 vuole aspettare che codesto orzo sia da mietere. Allorn si \'Cdr:\ quel che da molti ind igen i e da persone che c1ui risie– dono da molti anni, è stato assicurato a me ; e cioè: che ogni specie di frum ento, c1uanclo è cresciuto, è c11rnlcosa cli molto irrisorio: le spi– ghe son rade e non cont engono mai più di po– chi chicchi. E hisogn;t aggiungere che qualche ,·olla potrebbe non \'enire la pioggfa che ci è caduta quest ' ann o; e che se ciò, che questa terra rende, può bas1are agli arabi - al cui m:rntenimento son suOicienti 110\'e o dieci dat– teri al giorno e un tozzo piccolo di pan e, che hanno centomila bisogni in meno dcgl' italiani - non soddi sfarà mai abba stanz:t i nostri con– nazionali , il cui grado di ci\'iltil richiede 1.>er l'e sistenza fior di c1uat1rini. E non \'i 1>arl o della mancan za d 'acc1ua. che t! qui apJ>ortatric c cli \'era e propria tortura . \'eramente non è già c-hc l'a cqua manc~i : gli è eh' C salata. Si tr0\'a ~avando a un metro, m,. com e è sudicia, e tutt ' altr o che bc,•ibile , e tutt 'altro ancora che d,1 servire ft irrigazione : a meno - date le scar se promesse di questo suolo - che lo Stato italiano tr0\'i utile co • strui re 01>ere cl' irr igazion e, e ne sia caJ>.'lce . esso che non è !'l-tato ;1.ncora buono a dare un acc1uedotto da servire per solo uso dome stico ad :tppcna tre milioni di pugli esi. Per d:trvi una idea esatta di quel che !lia qu t:st'a cqua e di ciò cui può ser\'ire, vi dirò che i-tHnno costru endo un 1>ozzo arte siano ; so no gi;\ andati giù ceuto quarant.1 metri e l'acqua è se mpre salata. Un solo posto io cono sco ove l'acqua è buona : il Fuaiat, do\'e sono posse diment i del Ua nco di Rom:\ e do\'e era I.i missione catt olica ita– linna. Ma come qu ell'acqua può bas tare :t pochi! Kè, se fosse abl>011dante, \'0rrebbe dire gran che . l'er cht: al Fu aiat, r 1111ira ro11/rada del te,·– rilorio di /Je11gas i o:•e si ::ed,:t dr/la 6110,ra ve,:e– lt1::io11c, ho :tppre so come per re ndere fruttifer o qut>...5lo suolo, occo rran o cure straor din::.rie. Poco arnnti la guerra . i frati della missio ne a,·e,•an do,·uto scappa re d;1,I loro romitaggi o pe r non rimanere ,·ittime dt lla persecuzione tur co-araba '. Ebben e. sono basiati c1uindici Riorni di loro as– senta da quel campicell o, ?erchè tutt o e piante e alber i, anda sse a male : ritr o\·arono insec– chiti , torn;1.nclo, perfino i rami degl i :libe ri di a– x-rumi. \ 'i pa r poco? Fin rh c si tratta cli colti– \'.ire per rica\' are dalla 1erra , do,·endo qui starci 19 per rn).:io11i ~imili ;1 quelle che qui tengono quc' frali. <1ua110 può bastare :1lla propria csi• stenza. le cure di cui parlo si posso no conside– ra re non troppl·, :rncht: se don::-se ro render po• chissimo; ma c1uando esse· ro~scro impiega te nella speranza cli ricarn r <111i molti tjll:lllrini che non si ,:uadag n:1110 in Ital in. allora esse sa rebbe ro imp il'g.ite J>OC0utilm em<'. :\'on \'i nne i deuo 111110 però se mi fer ma ssi qui. Oe\' O agj,!iunge r\'i che <1ui. per la natura del terreno. h.1 molta fortun a l.1 cul111radelle ort aglie, come pat ate, cetrio li, po modori, coco– mer i, melloni. di cui il mio paese , Marg herita di Savoi:-1, fa grand e c~pori.u :ione in Germania. L'oasi di Subsi (?) spccialmenl(•, qui ricorda le arene elci mio p:1ese, dove (111clle on agli c pro• ~pera no che C un piacu c com e in dc-tla 0:-1:-i. C' (: però da ten er conio di <111esto : che al mio p.iese non so0ìa il \·cnto che spesso torm enta c1ue:-te rejtioni - e 110 11 dif'O poco. AR CA flr."(;1\ 1.0 1)1 ST .\S O. I.a 111a11ra11::ad 'arqua a Bt'IIJ!11si i ro11/en,ra/ '1 pùna111e11/eda allrr ld lrre di soldati . 1 ·11adi quest,• lrl t.'n, pu b6/iral,:r dal Corriere d' Ita lia ck l J / dia-m6re 1911, srmpr e dt1 h'n,– g-asi. ;,, d'1la 5 11m•rm6rt·, dire: Noi stiam o molto ma le, spec i.ilrnente nt-1<lor• mire, che dobb iamo si.ire per terra . ci man e.i l'acqua, e qu esto (· un inco,weni"nte un po'dolo• roso. l i1 « redurr da /J,•11.r:a.u· • sul (iiorn.il e d' Ita– lia del .1.11101•,:mh,·I', dia : \ 'i t: una diflicoltà . quella sulla scar sezza d'ac– qua, ali.i c1uale si sta provve dendo. l '11allro so/da/o, /<1 rui ld/t'rn; sia/,, pu/J/Jli• raia dal/tr Giovan e l'uglia di 'fnr11i, ti,•/ 2,1 di• am6r .: 1911. srrit•,· d11/,'r11, rrt1.ti (Sù/ I lishm ) in dtrln 1. dùrmb, ·e: Vegetazi one non esiste-. Il terreno è tutt o S;'tbbioso. Di giorno fa molto caldo , cli notte tutto il contrario . Spira il .':>'i,,11111 (favonio). vento del de-serto, solle va ~bb ia accec.indoci. Acc111a non ce n' è , bisogna l:1,·arsi ne l lago s.,lato , e bere quelln che \'iene dall ' Italia, però biso~·na misurar la .... E in..;ufficiente per soddi sfare i bi• sogni 1>ersonali. ... Il 6 t'scursioni ai pozzi arte• sian i del Foga! (?). Son o una \'Cntina di pozzi, ognuno ha il suo numero e l' indicazion e del reggimento a cui ser\'e. Si l>e,·e una tazza d"ac• c1ua torbida e piena di microbi , e si fa ritorno. 1--.<I è qurs/ r,, dopo l)er11a, il posto st·N::a duh- 6io uu"glion: r da ,·ui r ' è d11sjJerarr. di ,i t'1i.'trr qualdu t•n11t,,,r,gio a_rn't-olo, 11r/h, • Tt·rra pro– messa •. lmmagùdamod il rrslt1 .' La posta del!' " Unità. " Intorno alla crisi derl'Insernanti. Ca,·o Snlr•emim', l'otrei qua !'l-1 in\'OCAre il fall o J>h·soHale; ma siccome non sono pe:r nnco tanto per\'cr tito da non preferire il diba ttit o dei problemi alle scher– maglie delle person e, non nii dorrò se tu ce– stinerai que sta n,ia risposta all'Ussani, per ri. serba re sp.'\zio a più utili parole. La storia della Sezione di Roma, la grande pecca trice, ha tro\·ato nell 'egr egio nostro amico il suo Ta cito: bre\'e e ap passionato; ma 11oi, i povert-lli Cesar i mal trattati . non possiamo es• seme tropp o ammi rati. Per mio con to, sar,\ 'forse un'illusione e~ocentrica , ma mi pare che 11ei « membri demo cratici della Sezion e romana• l'L's– sani ado mbri il Barbaga llo e rne : se così è, sba – glia dicendoci entrati nella Federazion e, non per amore di J {iusti1.ia ptr chè in 1111 modo o ncll'nl– tro ci si tr0\'a\'a beatamente a k.oma, ma per farcene strum ento « della nostra parte o meglio di quei blocchi nei 11uali le no~trc 1>::1rti conflui• ,·ano e si appres ta,·ano a confluire •· Sbaglia, perchè il Barba,.:;1\10 c111rò nelln Federa zione, che era, credo, a Potenza ; io mi tr0\'a\'a a Cagliari. E ,1uRnto .-i 6/ordd, il Rarbagallo poi no n ci entrò ed io d pen sa,•a ,'lllora come a di\'entar cit, tadina di Trip oli ! Dun<111epsico logia erra ta : vero è che noi mo– ,·ernmo (o almeno io, di cui so di certo come sono andate le cose) da lla politica alla scuola ; ma in ciò « non fui io sol •, e la più parte di noi di,•enne demen to organizzatore appunto perchè la necessita sociale e l'abi to mentale dell 'asso – ciazione l'a\'e\ ·a appreso nella politica, e proprio nel partito soci:1lbtn : l'unico che, con il clerì • cale, potess e inseg nare l'OJ>cra con fede, l'unione con discip lina. E pe r ciò \'enirnmo a Cre mona con un'anima politi c;1.che era tant o l>OCO a\·, ·t-r• sat~ eia altre coscienze, le c1uali di conservato ri non fossero, che il di scorso tuo fu tutto 11 1 pro– tend ersi \'er so ls. democra zia, e il Mondolfo ci uni sopra una sospensiv.i, che fu sciolta l'ann o di poi , nel senso già da noi indi cato . !'\on ram. mento tutto ciò per menarne \'anto, tanto più che di poi ho elab orato o, - come si direbh e oggi - ho « superat o • questo concetto di po– lilid smo della azione sind:1cale; nm J>erchè si \'egi::a che i dirigenti della Sezione komana, sc– cond ati dai co llegh i, ehb ero pur e qu:1lche conce• zione ideale, non tult:l catcgorista e corporali • vista. E quand o il leader delle accen na nti cate– gorie più scandalizza, •a gli ortod ossi della unii:\

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